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Inviato

Giorno che segue Fehmarn, Tramonto [qualche nube]

Subito il vecchio intervenne “No fermi” disse rivolto ai soldati indicando Tobias “non sapete chi è questo? E’ un Confratello della stella di Cristallo di Toran e loro sono i suoi seguaci. E’ una persona importante e bisogna portagli rispetto.”
Il capo delle guardie passò lo sguardo da Volpe Nera al vecchio e poi a Tobias “E così sei un mago di Toran che porta un messaggio talmente importante che le guardie all’ingresso ti hanno fatto entrare nel territorio della Corporazione. E allora Confratello, dicci, che messaggio è talmente importante da violare senza permesso il nostro territorio?” concluse con tono ironico.


Inviato

Tobias

Ringrazio lo sconosciuto con un lieve cenno del capo, poi mi rivolgo alle guardie.

Kodod Bas ci ha lasciato passare senza porre troppe domanda, perchè ha capito la gravità della situazione, il messaggio ha un destinatario preciso e non siete voi. Abbiate la grazia di lasciarci proseguire e saremo ben presto fuori dal vostro territorio.

Inviato

Volpe Nera

L'iniziato rimase immobile, non disse nulla né cambiò espressione. Trattenne sulla punta della lingua tutto quello che aveva da dire... stranamente stavano solo ora affrontando le prove più ardue, evitare di dover fare del male a gente tanto spocchiosa. Fece appello al suo addestramento e soprattutto ai suoi Voti e tacque.

Inviato

Tiberius

Osservo i mercenari sciogliendo le braccia come se mi preparassi allo scontro.

Tiberius Jax … e non ripetero' quello che ho detto poco fa sul mio corpo d'armata i Cavalieri del Summerlund. Percio' adesso fateci passare o vi giuro su mio nonno, il maestro d'armi Gareth Jax che qui oggi lascerò' solo cadaveri...

Il mio sguardo punta il capitano e sono determinato alla morte...

Inviato

Giorno che segue Fehmarn, Tramonto [qualche nube]

L’uomo parve stupito dalla reazione di Tiberius “Va bene, va bene” disse “Potete andare” 
Subito il vecchio disse “Forza seguitemi” e si incamminò lungò una strada dai gradevoli profumi di merci esotiche e spezie mescolati a quelli di fiori.”E’ una fortuna che abbiano riconosciuto il simbolo guerresco del vostro seguace, mio signore” aggiunse rivolgendosi a Tobias

La strada terminava sulla sponda dell’Eledil dove vi era un grosso ponte in ferro battuto e al di la di quello uno splendido palazzo dal tetto verde con finestre eleganti e torrette circolai agli angoli della facciata “E’ il Palazzo della corporazione. Uno dei luoghi di maggior potere in città” disse il vecchio. Proseguendo attraverso un quartiere dominato da negozi d’arte i compagni giunsero nei pressi di una torre che presidiava un cancello di entrata del quartiere della Corporazione.
“Eccoci giunti” aggiunse l’uomo rivolto a Tobias “io qui devo lasciarvi. Superato il cancello uscirete dal quartiere della Corporazione e vi troverete in Piazza Regina Imelda. Li vi è l’ingresso alla rocca reale. E’ stato un onore servirvi. Vi auguro buono che gli Dei vi proteggano!” concluse con una lacrima sul viso.
@Ocram

Spoiler

Ti ho fatto un test di intimidazione riuscirò con un 6 sul wild dice.

 

Inviato

Volpe Nera

Non sprecò un attimo ad aggiungere parole, versi o gesti a quelli di Tiberius. Appena quelli li lasciarono andare si girò seguendo il vecchio e osservandone i movimenti e le parole. Non mancò nemmeno di guardarsi attorno con fare curioso, distraendosi per la prima volta dopo tanto tempo. Quel posto sembrava così magnificente.

Giunti al cancello notò la tristezza del vecchio senza comprenderne il motivo quindi con espressione interrogativa fissò Tobias per poi avvicinarsi al cancello e controllare la situazione. Alzò lo sguardo sulla torre facendolo scorrere lungo tutta la sua altezza, anche lì avrebbero perso mille parole per avere il permesso di entrare.
A chiunque fosse presente si rivolse alzando lo sguardo "Sono Volpe Nera, Doan dell'Ordine Monastico di Kai. Questi sono i miei compagni Tobias Whitecrow della Confraternita della Stella di Cristallo e Tiberius Jax Cavaliere dell'Ordine di Sommerlund e nipote del Gran Maestro d'armi Gareth Jax. Chiediamo accesso e udienza a palazzo. Rechiamo importanti messaggi cui la dilazione potrebbe essere devastante per il Regno intero."

Inviato


Giorno che segue Fehmarn, Tramonto [qualche nube]

Il soldato osservò il Kai poi disse “aspettate qui” allontanandosi velocemente. Tornò dopo pochi minuti dicendo “Ho chiesto, mi hanno detto di farvi aspettare”

I minuti passarono e la gente i torno a loro si muoveva. La guardia con cui avevano parlato rimaneva sempre al suo posto.
Ad un tratto un sergente comparve e si diresse a passo rapido verso di loro “Miei signori.” disse con tono cortese “Mi scuso per avervi fatto aspettare. Se volete seguirmi a palazzo..”

Detto questo si voltò e si inoltrò nel cortile al di la delle porte facendo segno ai tre di seguirlo

Inviato

Tiberius

Finalmente il palazzo e la possibilita' di poter consegnare i dispacci. Ho un momento di stanchezza che mi coglie, l'adrenalina di tutto questo mi abbandona per un attimo e appoggio la mano alla parete per sorreggermi, ma poi riprendo il controllo di me e seguire i miei compagni

Inviato

Volpe Nera

 

Dopo quell'ulteriore attesa piena di speranza, quantomeno quella volta non erano stati presi per vagabondi o folli, finalmente l'iniziato vide la luce.

Non era ancora certo tutto sarebbe andato liscio ma c'era rispetto nelle parole e tono del sergente "Sergente... non deve scusarsi." un accenno di felicità nel tono di Volpe Nera "Ci abbiamo messo più tempo del previsto." si toccò il fianco piegandosi e sentendo tutto il dolore delle ferite in un colpo solo. "Andiamo per favore." Seguì il sergente senza indugio.

Inviato

Giorno che segue Fehmarn, Tramonto [qualche nube]

Certo subito” disse il sergente accompagnandoli per i corridoio “E’ il Gran Maestro Kai che vi ha mandato?” chiese “Grazie all’allarme luminoso, sin dalla mattinata di ieri il Re ha radunato truppe di difesa alle fortificazioni esterne dalla città, appena in tempo per proteggerla dall’assalto aereo dei Signori delle Tenebre. La battaglia continua: il Principe Pelethar è stato incaricato di proteggere l’arcata del Ponte di Alema. Le forze del Signore dei Signori delle Tenebre Zagara sono potenti ma con queste strategie e con la guida dei Kai e dei Maghi di Toran riusciremo a sconfiggere l’orda malvagia e a rispedirla nelle terre oscure” aggiunse sorridendo.

Il sergente accompagnò i tre alla Sala di Stato: il sergente bussò alla porta riccamente adornata e annunciò il loro arrivo; quindi si fermò fuori dalla porta lasciandoli entrare e chiudendo la porta alle loro spalle.

Era un magnifico ambiente riccamente decorato con opere d’arte ed adornato con gli stendardi di guerra della casa di Ulnar. Il Re e il suo consigliere, il Cancelliere Galden erano intenti a studiare una grande carta geografica aperta su un tavolo di marmo al centro della camera. Vicino a loro vi era la bella figlie del Re, la Principessa Madelon. Tutti e tre avevano il viso segnato dalla preoccupazione.

Mie signori” disse il Re “Sono felice di vedervi. Che notizie dal Monastero e da Toran? Quando arriveranno i Confratelli e i Cavalieri Kai?

@all

 

Inviato

Volpe Nera


Non disse nulla al sergente. Nemmeno annuì, solo una pallida luce illuminava i suoi occhi che sembravano lucidi o forse lo erano per le lacrime. Si girò dall'altra parte evitando lo sguardo del soldato e quando questo richiuse la porta alle loro spalle Volpe Nera tirò un'impercettibile sospiro di sollievo.

La sala era grande e riccamente adornato, ben lungi dai luoghi centrali del Monastero seppur anche lì ce ne fossero alcuni che mozzavano il fiato per la loro unicità. Quasi però non ci fece caso.
L'iniziato chinò profondamente il capo e infine posò il ginocchio destro a terra eseguendo tutte le gestualità di rito. In realtà stava solo prendendo tempo per trovare le parole giuste, si rialzò solo quando comprese che c'era ben poco da dire e non si sarebbe perso in dettagli inutili. Posò lo zaino sull'appoggio più prossimo e prese a parlare
"Sono Volpe Nera, Doan dell'Ordine dei Kai Lords." una brevissima pausa, il capo ancora chinato "Non verranno, Vostra Altezza." prima ancora che i presenti iniziassero a protestare riprese a parlare "Il Sergente mi ha detto che fortunatamente avete visto il nostro faro. Quella è stata l'ultima cosa che abbiamo potuto fare per il Regno intero. Poi noi tre, più un coraggioso Vekeros, abbiamo lasciato il Monastero per recarvi la triste notizia. Il Monastero è perso, ha subito tutto l'impatto dell'armata delle tenebre prima che questa giungesse alle porte di Holmgard spero quantomeno a ranghi decisamente ridotti. A quanto pare siamo stati il loro primo obiettivo trovandoci lungo la loro marcia..." respirò a fondo "C'è dell'altro" gli occhi ancora lucidi, si morse il labbro per arrestare le lacrime e cercò di cambiare argomento per non pensare ancora una volta alle urla di battaglia e dolore dei fratelli "durante il nostro viaggio per giungere qui ci siamo imbattuti in un luogo che non pensavamo potesse esistere, forse un'antica roccaforte di Drodarin che ora però sembra essere un tempio dei druidi ceneresi. Essi prosperano ancora, si sono alleati ai Signori delle Tenebre e stanno sperimentando qualche... sorta di germe dalle carcasse di non so quanti cittadini del Sommerlund." improvvisamente avvertì una fitta dolorissima dove era stato pugnalato, non potè evitare di poggiare il palmo della mano su quel punto. Poi estrasse la tunica rossa dei druidi che aveva usato prima per infiltrarsi poi per avvolgere gli oggetti che aveva nello zaino prima di buttarsi nel fiume "Non parlerò dei dettagli in questo luogo e questo momento ma credo in qualche modo potremo indicarvi quel luogo... anche se..." si zittì, c'erano problemi ben più grossi da risolvere prima "Abbiamo lasciato una ragazzina sopravvissuta di un villaggio alle cure dei soldati delle mura all'ingresso del fiume Eledil. Il suo nome è Rika." alzò finalmente la testa "In conclusione, sono tutto ciò che l'Ordine Kai ha potuto mandare ad Holmgard." guardò Tobias "Per quanto riguarda la Confraternita, personalmente non ho alcuna notizia." finalmente si ammutulì, non era bravo a parlare né a fare discorsi e aveva tentato di essere il più conciso possibile senza omettere quel che era importante, poi figuriamoci di fronte al Re anche se in realtà ancora forse non si stava capacitando di essere in sua presenza.

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Inviato

Giorno che segue Fehmarn, Tramonto [qualche nube]

Un doloroso silenzio avvolse la sua mente il Re ascoltava il raconto del Kai, della fine dei suoi confratelli, del lungo e pericoloso viaggio compiuto dai tre compagni per raggiungere la capitale. 

Quando la storia ebbe termine il re guardò il suo cancelliere e la principessa scuotendo mestamente il capo.
Dobbiamo preparaci al peggio” disse “Preghiamo affinché Kai e Ishir allontanino da noi i malefici pericoli del Signore delle Tenebre Zagara”

Improvvisamente la porta si aprì e un cavaliere dall’armatura argentea, con elmo e visiera, entrò nella sala. Indossava un’armatura completa a piastre sulla malridotta sopravveste sporca di sangue era ricamato l’emblema del cavallo alato sormontato da tre stelle.

Pelethar!” esclamò Re Ulnar “Noi… non ti aspettavamo così presto. Spero che tu abbia portato a termine la tua missione al ponte di Alema!”

Il principe si tolse l’elmo e salutò il padre battendo i talloni e abbassando il capo in segno di ubbidiente rispetto. “Certo mio Sire. Il nemico è sotto controllo a nord”

Il re si voltò a guardare i tre compagni. “Non capisco! Ma voi non ci avevate raccontato altro?”

Il principe Pelatura alzò il capo e fissò i tre negli occhi. Lentamente sollevò il braccio destro puntando l’indice contro di loro con fare accusatorio e con voce tonante afferrò: “Sono impostori!” lasciando il Re allibito.
Poi voltandosi verso le guardie il Principe ordinò “Prendenteli! Sono degli Impostori!”

@Tobias

Spoiler

Improvvisamente, all’ingresso del Principe, la stella di cristallo, l’amuleto che tutti i confratelli portavano al collo, iniziò a vibrare. Il Confratello sapeva che questo accadeva solo in presenza di un forte potere magico.

 

Inviato

Tiberius

Mi inchino seguito dal mio compagno volpe nera ascoltando il suo racconto in silenzio. Alle parole di questo Pelethar il mio sguardo si fa di pietra e mentre mi sollevo e appoggio una mano sulla mia arma.

Io Tiberius, cavaliere del Summerlund non sono mai stato tacciato di essere un vile, un codardo ne un impostore. Mio Re, non chiedo clemenza, ma solo la possibilità' di dimostrare la mia innocenza con la legge del sangue. Non sfoderero' le armi qui, ora di fronte al mio Re, ma chiedo rispetto e nessuno qui può' chiamarci in tal modo prima che un regolare processo sia istituito.

Il mio sguardo e' feroce e sono pronto a tutto, anche alla morte...

Inviato (modificato)

Volpe Nera

Non bastava pregare, ma non osò dirlo di fronte al Re che aveva pronunciato quelle parole ma che avrebbero dovuto fare molto di più che pregare era un pensiero piuttosto radicato. In più non osò nemmeno fare il nome del Signore delle tenebre in quel luogo, quasi come se farlo avesse potuto richiamare la sua attenzione ancor più di quel che era accaduto.

Chinò il capo e annuì e quando stava per prendere la parola irruppe il Principe Palathar. Anche Volpe Nera rimase sbigottito e ammutolito. Perché quell'accusa? Osservò l'uomo ed era proprio lui, almeno per quanto ne sapeva, ma molte cose durante quel viaggio avevano ingannato i loro occhi. Come quella creatura che una volta distrutta si era dissolta lasciando solo melma acida.
"Perché questa accuse?" trovò il coraggio di parlare "La situazione al ponte Alema, quando siamo passati, sembrava disperata. Ma siamo più che lieti si sia risolta, questo Vi fa grande onore Principe." smorzò un po' il tono di Tiberius ma le sua parole erano forse leggermente velenose poiché se quel che sospettava era vero voleva rendere noto a Re e consiglieri che il Pelathar non poteva essere tornato così in fretta dal Ponte Alema. Loro stessi, passati lì vicino, avevano valutato impossibile attraversare l'area inosservati e troppo potenti le forze nemiche.
Sul tavolo dove aveva posato lo zaino posò anche il martello argentato, tenendolo però a portata, poi tirò fuori uno dei cofanetti trovati nel tempio Kai. Non ne conosceva il contenuto ma probabilmente a nessuno poteva sfuggire il fatto che provenisse proprio dal Monastero, una forte testimonianza della veridicità delle loro parole.

Modificato da Landar
Inviato

Giorno che segue Fehmarn, Tramonto [qualche nube]

La principessa Medalon si avvicinò al principe. "Bentornato" disse "ho temuto che avessi trovato la morte al combattimento di Alema." 
Poi guardò i tre compagni "Penso che si debba concedere il dubbio a questi tre baldi giovani che hanno tanto sofferto per giungere qui." poi rivolta ai tre disse "Posso personalmente credere alla vostra parolae prove portate a dimostrazione della verità di ciò che dite"

Il re si voltò verso di loro mentre il principe li guardò con sprezzo

Inviato

Volpe Nera

Anche lo sguardo dell'Iniziato si soffermò qualche istante in più sul Principe. Quale motivo aveva di sostenere una fandonia simile? Era del tutto illogico a meno che lui stesso non fosse un impostore.
Chinò a lungo e profondamente il capo alle parole della Principessa, mostrava un minimo di saggezza e coerenza e in cuor suo Volpe Nera sperò lei comprendesse quanti pericoli stessero correndo lasciando il falso principe in libertà.
"Non avremmo alcun motivo di mentire, Altezza Reale. Abbiamo mantenuto il silenzio sulla situazione per non gettare nel panico i soldati che stanno lottando con tutto il loro ardore. Sarebbe stato sospetto avessimo fatto il contrario o vi avessimo informati di un imminente arrivo dei Kai o dei Maghi o di qualche battaglia vinta nei pressi del Monastero." guardò anche il Re "E considerato ciò credo sia il caso di dirottare tutti gli armati della capitale in battaglia. Abbiamo notato che le Corporazioni dispongono di molte guardie e mercenari." lasciò intendere cosa fosse necessario fare "Io stesso, e credo anche i miei amici, siamo pronti a tornare a combattere. I nemici sono innumerevoli, le loro armate non danno l'impressione di essere un'accozzaglia di creature ma sono organizzate piuttosto bene e hanno colpito massicciamente luoghi critici per la difesa del Regno. Tra le loro fila ci sono creature non solo forti ma anche dotate di incredibile intelletto in grado di mutare il proprio aspetto e infiltrarsi. Ne abbiamo incontrata una durante il nostro viaggio." Era sì pronto a combattere ma le ferite ancora dolevano.

Inviato

Tobias

Un momento! dico con tono perentorio, facendo un passo avanti.

Osservo il principe per un attimo e riprendo la parola.

Sono Tobias Whitecrow, della Confraternita di Cristallo. All'ingresso del principe ho percepito una forte aura di magia, qualche incantesimo è attivo... faccio un passo nella direzione del presunto nobile con aria risoluta Prima di chiamarci impostori, cosa avete da dire a questo riguardo?

Inviato

Volpe Nera

Si girò a guardare Tobias, un'accusa diretta avrebe potuto far degenerare la situazione ma forse avrebbe anche rivelato la vera natura dell'impostore. Si era già mostrato aggressivo, chissà a seguito di una provocazione come quella.

Inviato

Giorno che segue Fehmarn, Tramonto [qualche nube]

State insinuando qualcosa” disse il principe “tre sbruffoni arrivano qui ed insinuano! Ma vi rendete conto”
Poi guardò il re e la principessa “Creature che mutano l’aspetto! Una forte aura! Avete sentito padre!”
Tornò a guardare i tre “Ma chi vi credete di essere? Spie!” chiese con gli occhi invasati

Il re e la principessa osservavano la scena

Inviato (modificato)

Tobias

Lasciate che vi esamini alla luce del mio amuleto faccio un ulteriore passo verso il principe e metto in mostra la stella di cristallo che porto al collo, simbolo della Confraternita Non avrete certo timore di me nella vostra casa no?

Spoiler

Mind charme per essere convincete verso il re. Se posso, uso lighting hand in versione ridotta sulla stella di cristallo per farle sprizzare qualche scintilla, giusto per fare un po' di scena e fare vedere che l'amuleto reagisce a quello che credo un impostere.

 

Modificato da Eru Iluvatar
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