Thorn Firestorm Inviata 6 Febbraio 2015 Segnala Inviata 6 Febbraio 2015 Ciao a tutti! Ho creato il mio nuovo PG, Ladro - Rodomonte - Assassino. Livello 7 (LEP 8). Mi servirebbe qualche consiglio, spunto e idea su come interpretare il pg, quali obiettivi affidargli, come renderlo divertente ed interessante da giocare. Darò qualche informazione sull'ambientazione e sul mondo, sul pg, e sulla mia storia così che possiate farvi un idea. Ambientazione Spoiler: Siamo In una landa desolata(pochissimi paesini, quasi nessuna città), ambientazione nordica, molto fredda. La landa è afflitta da un freddo magico causato da una strega, la cattivona della campagna. In'oltre questa landa è tagliata fuori dal resto dell'ambientazione a causa di una nebbia che impedisce a chiunque di entrare o uscire dalla regione. Il Livello massimo dentro la regione è il 14, quindi il gruppo è abbastanza forte. Il Gruppo: Spoiler: Il gruppo è composto da un Barbaro (caotico Buono), Un duskblade caotico neutrale, Un druido Caotico buono, Un bardo Neutrale buono(mi sembra), una stregona piromante (Caotica malvagia), e me, assassino (neutrale malvagio) Qualche Info Sul PG Prima Della Storia: Spoiler: Kade Nerovento è un umano - dark creature, cresciuto per lo piu come ladro, divenuto poi assassino. Allineamento : Neutrale Malvagio. Kade èun assassino freddo e spietato, privo di qualunque sentimento. Non prova rimorsiné emozioni, ma si preoccupa solo di eseguire gli ordini di chi lo ingaggia.Non teme la morte. Non è fedele a nessuno, se non per sua scelta personale,ed èun evento estremamente raro. Non uccide per gusto, ma non ha problemi aspargere sangue se infastidito, e non gli dispiace di certo. Parla molto poco, solo quando necessario. Lui èun mezzo per compiere un dovere, e lo compirà anche a costo della vita. I suoiservigi costano cari, ma la sua dedizione e la sua abilità non hanno eguali. Storia Del PG(rivisitata leggermente dal master ma ancora migliorabile) Spoiler: Kade Nerovento _ _ _ ______________________________________________________________________ _ _ _ Kade nasce a Porto Zaffiro e cresce lungo i vicoli della città bassa, vivendo come un orfano. Certo, aveva una famiglia, ma non era la sua vera famiglia, e non gli venne mai detto da dove fosse arrivato, ed un po' per il suo aspetto, un po' per la sua indole, sentiva di non appartenere a quel mondo, a quelle persone, perciò passò gran parte della sua infanzia lontano da casa, in giro per i vicoli, rubacchiando a destra e a manca tutto ciò che brillava, o che lo attirava in qualche modo. Presto i suoi furtarelli lo resero famoso nelle vie della città bassa, e diversi chiedevano il suo aiuto, o lo pagavano per rubare oggetti per loro. Di rado accettava questi lavoretti, e solo se incuriosito per qualche ragione da essi, che fosse una sfida, o per interesse personale. Nonostante ciò non si trovò mai a dover rubare per vero e proprio bisogno, infondo aveva una casa dove tornare. La casata di Kade, che lo accolse con calore nonostante la sua diversità, era una delle più conosciute tra i ceti minori dei mercanti della città. Anche grazie a questo Kade ebbe un'ottima istruzione, e gli venne insegnato sin da piccolo a valutare con occhio critico ogni merce che gli passava davanti, forse anche per questo sviluppò una certa attrazione per gli oggetti di valore. L'uomo che governava la casata mercantile di Kade, Carl, in realtà non era un semplice mercante, ma uno dei capi della gilda dei ladri di Porto Zaffiro. Lui insegnò molto a Kade, molto sui veleni, sul combattimento, sulle armi, ma anche sulle persone, sulle paure e i dubbi che si possono instillare solo tramite l'uso della parola. Kade dunque non era un violento, conosciuto solo per la sua ferocia, ma sapeva come usare le lame, ne tantomeno un codardo, ma sapeva quando era il momento di sparire, non era certo un politico, ma sapeva come rivolgersi rispetto ad ogni ceto sociale. Sicuramente Carl aveva a cuore Kade, e non avendo mai potuto avere figli, lo crebbe come tale, insegnandogli tutto ciò che sapeva. Col tempo divenne famoso tra i vicoli, grazie ad i suoi furtarelli, ed ai lavoretti che gli venivano commissionati dai più disparati clienti, a partire dai ceti più bassi, fino a quelli più alti. Nessuno però si metteva mai direttamente in contatto con lui. La sua identità era celata ai clienti. Usava sempre degli intermediari, così da limitare i rischi di fuga di informazioni. E' risaputo che Porto Zaffiro sia uno dei principali centri di commercio della ragione. Quale luogo migliore per arricchirsi alle spalle di avidi mercanti? Un carico molto prezioso, proveniente da Samman Vud , carico di merci molto rare era atteso per la settimana entrante. C'era un gran fermento tra i vicoli dovuto a questo carico, molti ladri e tagliaborse si erano organizzati in gruppetti per poter arraffare qualcuna delle merci trasportate. Purtroppo per la maggiorparte di loro anche solo l'idea di rubare nel bel mezzo delle vie del centro, dai carri più sorvegliati dell'intera regione, durante il grande mercato, era paragonabile ad un suicidio. L'enorme numero di guardie spiegate per la difesa di queste merci, parzialmente destinate unicamente agli acquirenti di palazzo ed al conte, era a dir poco scoraggiante, e molti, dopo aver visto l'immensa scorta di quel carico hanno rinunciato, ma non Kade. Dapprima si limitò a seguire il carro, dall'alto. Osservando dai tetti le merci che riusciva a scorgere, notò In particolare un paio di armi. Un intero carro per un paio di armi? cosa avranno mai di speciale due pugnali curvi come quelli? Incuriosito da questo particolare oggetto si mise all'opera. Pagando numerosi gruppetti di bambini con qualche moneta d'oro a testa , creo un diversivo. I bambini interruppero la marcia del carro e circondarono le guardie urlando e saltando, così, nel baccano e nella confusione creatasi, kade con una corda legata ad una freccia ricurva riuscì ad agganciare e rubare la teca contenente le due armi. Le due armi erano legate tra loro da un sottile filo di un materiale simile al mithral, che si allungava al bisogno, e non intralcia mai i movimenti di chi le usa. Le lame sono incise con rune naniche, marcate ed eleganti. Kade si allenò a lungo con i due pugnali crescenti, e si rese presto conto di quanto comode e rapide fossero quelle armi, non volendosene piu separare. Nel tempo divenne sempre piu dedito all'uccidere, divenendo un assassino freddo e spietato, al soldo del migliore offerente, ma sempre libero. Un giorno d'inverno, quando la neve cominciava a scongelarsi e la terra cominciava a bagnarsi passando oltre le giornate fredde dell'Omkelrad, gli arrivò una lettera scarlatta rigata di lato da una sostanza nera, quasi come se l'interno fosse bagnato. Considerando la sua abilità nei veleni riuscì ad estrarre la lettera senza bagnarsi. Se siete riuscito ad aprire questa lettera e siete ancora in grado di leggerla, allora siete veramente abile come crediamo e siete l'uomo, o la donna, giusti per questo incarico. L'ottanta percento del pagamento vi verrà dato a compimento dell'obiettivo, mentre vi verrà dato un venti percento per le spese di materiale e l'equipaggiamento vario. Siete a conoscenza del ruolo del capitano Uorf Martellopesante II, posto a guardia di Forte Grigio e alla guardia del Ghertarda dell'Est. Questo stoico nano tiene nel suo studio privato un talismano di legno scuro, più precisamente in un cassetto della sua scrivania. Purtroppo noi non possiamo arrivarci, ma contiamo su di lei per farci recuperare questo oggetto. Si ricordi che la sua presenza deve rimanere latente, ma che le permettiamo di fare come più le pare lecito per arrivare al recupero dell'oggetto. Partì dunque per l'Est e, date le sue conoscenze alquanto sviluppate nel raccogliere informazioni, percepì quello che era un problema che faceva al caso suo. Sembrava che una strega si stesse muovendo, sicuramente una megalomane affamata di potere. Si mise in cammino, cambiò molte guide, ma finalmente arrivò, affamato e dimagrito, nelle vicinanze di un villaggio. Nonostante la sua bravura, il villaggio era ostile e lo catturò, dicendo di portarlo verso la "loro padrona". Dopo il quarto giorno di viaggio, però, Kade intravide cinque figure che, sperava l'avrebbero portato più lontano di quei villici... Come ho detto mi serve qualche spunto di interpretazione, qualche obiettivo, qualche tratto da malvagio che dovrei sviluppare. Non ho mai giocato un malvagio prima, ma l'ho sempre voluto fare. Il gruppo come si vede è per lo piu buono, o tendente al buono, quindi sarebbe a mio parere interessante creare qualche conflitto leggero. Grazie in anticipo
Ospite Aurelio90 Inviato 6 Febbraio 2015 Segnala Inviato 6 Febbraio 2015 Uhmmmm, mezzo gruppo buono e mezzo gruppo malvagio... Perché mi sembra che finirà tutto in un lago di sangue? ^^"
ithilden Inviato 6 Febbraio 2015 Segnala Inviato 6 Febbraio 2015 Sì, veramente, non vorrei soffermarmi sugli allineamenti, perché non è quello che hai chiesto, ma ci sono due problemi circa questi 1. un druido CB come può esistere? E' una vostra HR? Perché da manuale deve avere almente un assetto neutrale! 2. ci sono tre buoni, un neutrale e due malvagi... siete sicuri?
Thorn Firestorm Inviato 6 Febbraio 2015 Autore Segnala Inviato 6 Febbraio 2015 Sì, veramente, non vorrei soffermarmi sugli allineamenti, perché non è quello che hai chiesto, ma ci sono due problemi circa questi 1. un druido CB come può esistere? E' una vostra HR? Perché da manuale deve avere almente un assetto neutrale! 2. ci sono tre buoni, un neutrale e due malvagi... siete sicuri? Forse ho sbagliato ed è neutrale buono, o caotico neutrale... ad ogni modo non è malvagio. Abbiamo obiettivi in comune e ci fa comodo la presenza gli uni degli altri, per ora; Per questo ci siamo trovati insieme e per questo non ci tagliamo la gola a vicenda, per ora... Anche da manuale, i malvagi astuti non odiano a morte il bene per forza, possono anche sfruttarlo per il loro tornaconto,tradire, mentire ecc... Tornando alla mia domanda, qualche aiuto?
Koraen Inviato 6 Febbraio 2015 Segnala Inviato 6 Febbraio 2015 Ti faccio qualche domanda che potrebbe aiutarti a farti un'idea di come vorresti intepretarlo o per sviluppare le parti che mi sembrano più deboli. Perché è privo di sentimenti? Gli è successo qualcosa che lo ha reso così, o è stato un cambiamento graduale? Com'è stato il suo primo omicidio? Con quali sensazioni lo ricorda? Come mai, se non prova gusto nell'uccidere, ha scelto la professione dell'assassino? Rubare era diventato troppo semplice, forse? Qual è il suo rapporto con Carl? Perché è disposto a rischiare la vita e morire pur di portare a termine un incarico? Cosa lo rende così spavaldo di fronte alla morte? Come vede i membri del gruppo buoni? Con derisione, invidia, disprezzo o indifferenza? Pensa che potrebbero coprirgli le spalle o pugnalargliele? La piromante cattiva invece? Ci possono essere punti d'incontro? Quanto sarebbe fragile la loro alleanza? Pensa che potrebbe coprirgli le spalle o pugnalargliele? Cerca qualcosa che lo renda veramente cattivo: non solo la mera disposizione a uccidere a pagamento o ad eliminare qualsiasi cosa si frapponga tra lui e il suo obbiettivo, ma un vizio, qualcosa che puoi veramente ruolare. Ha degli scopi malevoli? Gode nel manipolare le persone, spingendole a fare cose che non vorrebbero? Uccidere gli trasmette sensazioni esaltanti? Calpestare i più deboli lo fa sentire superiore? Si diverte a ritorcere le situazioni contro chi le crea, un po' come nei patti col diavolo? ecc.
ithilden Inviato 6 Febbraio 2015 Segnala Inviato 6 Febbraio 2015 Forse ho sbagliato ed è neutrale buono, o caotico neutrale... ad ogni modo non è malvagio. Abbiamo obiettivi in comune e ci fa comodo la presenza gli uni degli altri, per ora; Per questo ci siamo trovati insieme e per questo non ci tagliamo la gola a vicenda, per ora... Anche da manuale, i malvagi astuti non odiano a morte il bene per forza, possono anche sfruttarlo per il loro tornaconto,tradire, mentire ecc... Tornando alla mia domanda, qualche aiuto? Vero, non è che se qualcuno è buono e voi siete malvagi dovete ucciderlo all'istante nei modi più atroci senza nessuna ragione. Tuttavia sarà difficile alla lunga per dei buoni e dei malvagi collaborare: d'altra parte i metodi di personaggi buoni e quelli di personaggi malvagi sono, spesso, diversi. Cosa succede se avete un prigioniero che dovete interrogare e che non vuole collaborare? Da personaggio malvagio non ho problemi nel torturarlo, ma da personaggio buono non posso permettere che gli vengano inflitti simili afflizioni. Non dico che siete destinati a scoppiare, dico solo che è probabile e che sicuramente un gruppo del genere è una scommessa: a voi decidere se rischiare o meno.
Thorn Firestorm Inviato 6 Febbraio 2015 Autore Segnala Inviato 6 Febbraio 2015 Ti faccio qualche domanda che potrebbe aiutarti a farti un'idea di come vorresti intepretarlo o per sviluppare le parti che mi sembrano più deboli. Perché è privo di sentimenti? Gli è successo qualcosa che lo ha reso così, o è stato un cambiamento graduale? Com'è stato il suo primo omicidio? Con quali sensazioni lo ricorda? Come mai, se non prova gusto nell'uccidere, ha scelto la professione dell'assassino? Rubare era diventato troppo semplice, forse? Qual è il suo rapporto con Carl? Perché è disposto a rischiare la vita e morire pur di portare a termine un incarico? Cosa lo rende così spavaldo di fronte alla morte? Come vede i membri del gruppo buoni? Con derisione, invidia, disprezzo o indifferenza? Pensa che potrebbero coprirgli le spalle o pugnalargliele? La piromante cattiva invece? Ci possono essere punti d'incontro? Quanto sarebbe fragile la loro alleanza? Pensa che potrebbe coprirgli le spalle o pugnalargliele? Cerca qualcosa che lo renda veramente cattivo: non solo la mera disposizione a uccidere a pagamento o ad eliminare qualsiasi cosa si frapponga tra lui e il suo obbiettivo, ma un vizio, qualcosa che puoi veramente ruolare. Ha degli scopi malevoli? Gode nel manipolare le persone, spingendole a fare cose che non vorrebbero? Uccidere gli trasmette sensazioni esaltanti? Calpestare i più deboli lo fa sentire superiore? Si diverte a ritorcere le situazioni contro chi le crea, un po' come nei patti col diavolo? ecc. Sentimenti Spoiler: Potrei giustificare l'essere privo di sentimenti) con l'essere stato addestrato ad uccidere, dopo l'iniziale allenamento con Carl, è entrato in una organizzazione di assassini, che lo hanno reso un "mezzo per uno scopo". Ma sono molto aperto se hai/avete idee migliori le ascolto volentieri, magari leggete tutto prima ! Primo Omicidio Spoiler: Il suo Primo omicidio è avvenuto quando per la prima volta si è allontanato davvero dalla sua casata. All'età di 16 anni è entrato nella suddetta organizzazione, dove è stato addestrato, e come prova finale per essere considerato un membro a tutti gli effetti gli è stato affidato un bersaglio. Il Bersaglio era, non a caso il suo migliore amico di infanzia. Non a caso, poichè non solo era il suo migliore amico, ma era anche un erede al titolo di Conte di Porto Zaffiro(la carica pubblica piu alta), e a qualcuno non stava bene che lui ottenesse quel potere. Così Nerovento si procurò un veleno, raro e mortale appositamente per il suo vecchio, caro amico.. Lo andò a trovare, portandogli questo dono, un grosso, scintillante Zaffiro, come segno della sua futura carica di Conte, raccontandogli un sacco di storie su come lo avesse ottenuto, e come subito aveva pensato a lui. Il cuore gli batteva come mai prima, la paura lo scuoteva all'interno come una tempesta, la sua mente fremeva all'idea di quello che stava per fare, ma le sue mani erano ferme, i suoi occhi fissi sul bersaglio e la sua volontà, incrollabile. Consegnò la gemma nelle mani dell'amico, e lo guardo osservarla con stupore e gratitudine, mentre dentro di lui pensava solo a quello che avrebbe fatto di li a poco. Il successivo minuto lo passarono parlando di frivolezze e convenevoli, seduti al grande tavolo del salone degli ospiti. E poi arrivò. Quello sguardo vuoto, quel sottile gorgoglio, le vene del collo e del volto diventate nere, gli occhi rossi e lucidi, il volto sbiancare, e infine, la morte. Era svanita la paura, l'agitazione, il ripensamento, non c'era più nulla tranne la folle esaltazione ed euforia. Così si mise subito al lavoro, estrasse una sacca di cuoio con vari scompartimenti, tirò fuori una fialetta, la avvicino al volto dell'amico, e la versò nella sua bocca. Di colpo le vene tornarono normali, la lingua gonfia si ritirò, e il colore della pelle tornò quello di prima. Le tracce del veleno erano state eliminate. Si tolse i vestiti nobiliari, sotto aveva la tenuta dell'organizzazione, pensata apposta per non essere notati, e dopo aver rimesso gli abiti nella sacca, se ne andò senza lasciare tracce. Come Sono Finite Le Cose(mi sento un po' maccio capatonda ora..) Spoiler: Kade ha svolto vari incarichi per l'organizzazione, ma nonostante l'addestramento e il "tentato" lavaggio del cervello subito, il suo spirito indipendente non si è mai infranto. All'età di 22 anni, durante un incarico, due dei suoi "collaboratori" hanno tentato di ucciderlo. Kade si difese egregiamente, nonostante rimase ferito, ed addosso ad uno dei due trovò una lettera con il comando di toglierlo di mezzo. Così decise che era il momento di mettersi in proprio. Tornò all'organizzazione e inscenò un incidente con delle guardie, e disse che durante l'incarico i due erano rimasti uccisi in combattimento, e lui aveva completato l'incarico da solo. Intascò la ricompensa e si diresse nella sua stanza. Li subito aprì la borsa a scompartimenti e si mise al lavoro. La notte andò dal cuoco, e lo uccise nel sonno tagliandogli la gola. Ne rubò le vesti e si diresse alla cucina. Lì versò vari veleni nelle riserve di cibo ed acqua. Si assicurò personalmente che i veleni non fossero individuabili, creandoli lui stesso con "ricette personali". Il giorno seguente a mensa più di metà dell'organizzazzione, all'incirca venti individui, morirono. Alcuni in seguito all'avenimento disertarono e fuggirono. Chi restò non passò la notte. Kade sfrutto la sua naturale affinità con l'oscurità per toglierli di mezzo uno dopo l'altro. Non sapeva chi gestiva tale organizzazzione, ma ora che tutti erano morti, non aveva motivo di preoccuparsene. Perchè ha scelto di diventare un assassino? Ottima domanda.. non ho molte idee al riguardo.. Rapporto con Carl: Spoiler: Ha sfruttato Carl finchè ha potutto insegnargli qualcosa, poi lo abbandonò. Non si sentì mai parte di quella gente, forse per le sue origini(creatura oscura), forse per la sua indole indipendente. Perché è disposto a rischiare la vita e morire pur di portare a termine un incarico? Spoiler: Dedizione ed orgoglio, oltre che un certo senso di sfida contro se stesso. Cosa lo rende così spavaldo di fronte alla morte? Spoiler: Non teme la morte poichè è estremamente sicuro di se e delle sue capacità, e sfida se stesso ogni volta che può. Quando rischia la vita, o ottiene un compito, per lui è semplicemente mettersi alla prova, è come una droga, una necessità. Questo non significa che scelga sempre la strada più pericolosa, anzi, al contrario. Come vede i membri del gruppo buoni? Con derisione, invidia, disprezzo o indifferenza? Pensa che potrebbero coprirgli le spalle o pugnalargliele? Spoiler: Vede gli altri membri con derisione. Pensa che il loro sforzo costante nell'aiutare il prossimo sia uno spreco di forze, oltre che uno spreco di denaro. (Sono indeciso se renderlo Chiaramente malvagio, con continua derisione e schernimento [si scrive così? ] nei confronti dei personaggi buoni, o bugiardo e complottista, fingendomi buono). E' convinto che i compagni buoni gli copriranno le spalle, e a lui questo non fa che comodo. La piromante cattiva invece? Ci possono essere punti d'incontro? Quanto sarebbe fragile la loro alleanza? Pensa che potrebbe coprirgli le spalle o pugnalargliele? Spoiler: Non si fida ancora a tal punto da considerarla una vera e propria alleata. Non so se potrebbero esserci punti di incontro, ma temo che sarebbero comunque abbastanza fragili. Da lei piu che dagli altri si aspetta una pugnalata, quando non gli servirà più. Ma fino a quel momento vale quello che ho detto per i personaggi buoni. "Cerca qualcosa che lo renda veramente cattivo: non solo la mera disposizione a uccidere a pagamento o ad eliminare qualsiasi cosa si frapponga tra lui e il suo obbiettivo, ma un vizio, qualcosa che puoi veramente ruolare. Ha degli scopi malevoli? Gode nel manipolare le persone, spingendole a fare cose che non vorrebbero? Uccidere gli trasmette sensazioni esaltanti? Calpestare i più deboli lo fa sentire superiore? Si diverte a ritorcere le situazioni contro chi le crea, un po' come nei patti col diavolo? ecc." Spoiler: Su questo piano, non ho idee, ed è "il piano" che più mi aiuterebbe a ruolarlo in modo particolare. Io gli avrei dato scopi malevoli, come ad esempio uccidere un membro del gruppo, ma poi non sapevamo(io e il DM) bene come metterla ed abbiamo scartato l'ipotesi. Gode nel manipolare le persone ? si ma non sono bravo e mi servirebbe qualche spunto anche qui. Uccidere gli trasmette sensazioni esaltanti, letteralmente. Avete mai giocato a neverwinter nights 1 per PC? Ok, qualcuno si ricorda della voce del maniaco psicotico? (per farvi un idea: ), ok, meno folle, e un po più furtivo, ma su questa linea. Ecco forse il misantropo ( ) si addice di più.. una via di mezzo tra queste due caratterizzazioni... Si, si diverte a ritorcere le situazioni contro chi le crea, ma anche qua, non saprei come creare situazioni simili. Per concludere, Se potessi farmi degli esempi per ognuna di queste, o spiegarmi, mi aiuterebbe un po'! Grazie in anticipo, e scusate se sono stato un po' prolisso
Thorn Firestorm Inviato 6 Febbraio 2015 Autore Segnala Inviato 6 Febbraio 2015 Vero, non è che se qualcuno è buono e voi siete malvagi dovete ucciderlo all'istante nei modi più atroci senza nessuna ragione. Tuttavia sarà difficile alla lunga per dei buoni e dei malvagi collaborare: d'altra parte i metodi di personaggi buoni e quelli di personaggi malvagi sono, spesso, diversi. Cosa succede se avete un prigioniero che dovete interrogare e che non vuole collaborare? Da personaggio malvagio non ho problemi nel torturarlo, ma da personaggio buono non posso permettere che gli vengano inflitti simili afflizioni. Non dico che siete destinati a scoppiare, dico solo che è probabile e che sicuramente un gruppo del genere è una scommessa: a voi decidere se rischiare o meno. Si è vero, ma lo trovo piu divertente così, personalmente.. poi tanto si farà sempre a modo mio, o li sgozzo mentre dormono. Parlando seriamente, è una cosa messa in conto. Comunque a rigor di logica, se abbiamo un prigioniero malvagio ad un personaggio buono non interessa troppo se gli tolgo le unghie per farmi dire quello che ci interessa.. è il male minore in molte delle situazioni. Se il prigioniero è buono ma teme che se parla gli faranno del male è diverso. Ma HO DIPLOMAZIA ALTA PER QUELLO!
ithilden Inviato 6 Febbraio 2015 Segnala Inviato 6 Febbraio 2015 Per quanto riguarda l'assenza di emozioni, sarebbe interessante se l'addestramento ricevuto come assassino abbia portato il tuo pg a nascondere e sopprire le proprie emozioni, come se fosse diventato una macchina senza sentimenti, pur tuttavia non avendole eliminate. D'altra parte riamni sempre un umano (sei umano, non sono sicuro di averlo capito), e le emozioni puoi solo celarle dietro una maschera. Potresti creare qualcosa che possa "riattivarle". Secondo me quello che dovresti cercare è qualcosa che ti renda indiscutibilmente malvagio, qualcosa che ti faccia godere nel far soffrire o ancora meglio nel manipolare gli altri. Una volta fatto questo, dovresti trovare qualcosa che invece ti renda umano, che ti ridimensioni e ti dia maggiore spessore, come per esempio l'amore verso un fratello/sorella o un amore romantico verso una donna. Comunque a rigor di logica, se abbiamo un prigioniero malvagio ad un personaggio buono non interessa troppo se gli tolgo le unghie per farmi dire quello che ci interessa.. è il male minore in molte delle situazioni. Se il prigioniero è buono ma teme che se parla gli faranno del male è diverso. Ma HO DIPLOMAZIA ALTA PER QUELLO! Lungi da me voler limitare l'interpretazione, ma i personaggi buoni non dovrebbero mai permettere che venga torturato qualcuno, neanche se quel qualcuno è malvagio ed un pg buono che scelga il male minore dev'essere consapevole che comunque ha scelto il male. Teoricamente, comunque, diplomazia non potrebbe essere usata "contro" i PG, come neanche intimidire.
Thorn Firestorm Inviato 6 Febbraio 2015 Autore Segnala Inviato 6 Febbraio 2015 Per quanto riguarda l'assenza di emozioni, sarebbe interessante se l'addestramento ricevuto come assassino abbia portato il tuo pg a nascondere e sopprire le proprie emozioni, come se fosse diventato una macchina senza sentimenti, pur tuttavia non avendole eliminate. D'altra parte riamni sempre un umano (sei umano, non sono sicuro di averlo capito), e le emozioni puoi solo celarle dietro una maschera. Potresti creare qualcosa che possa "riattivarle". Secondo me quello che dovresti cercare è qualcosa che ti renda indiscutibilmente malvagio, qualcosa che ti faccia godere nel far soffrire o ancora meglio nel manipolare gli altri. Una volta fatto questo, dovresti trovare qualcosa che invece ti renda umano, che ti ridimensioni e ti dia maggiore spessore, come per esempio l'amore verso un fratello/sorella o un amore romantico verso una donna. Lungi da me voler limitare l'interpretazione, ma i personaggi buoni non dovrebbero mai permettere che venga torturato qualcuno, neanche se quel qualcuno è malvagio ed un pg buono che scelga il male minore dev'essere consapevole che comunque ha scelto il male. Teoricamente, comunque, diplomazia non potrebbe essere usata "contro" i PG, come neanche intimidire. No infatti intendevo usare diplomazia sul prigioniero buono per farlo ragionare e farci dire le informazioni! Comunque sul manuale delle fosche tenebre vengono citati un paio di casi di "il male minore", e vengono considerati personaggi buoni e malvagi per dare un idea! Comunque sono daccordo con te, E per risponderti, sono umano con archetipo creatura oscura, che mi rende esterno, quindi non sono proprio umano... non mi sento di appartenere agli umani, ma a una variante di essi..
Koraen Inviato 9 Febbraio 2015 Segnala Inviato 9 Febbraio 2015 Da quel che ho letto, è un personaggio con emozioni e socialità attutite e soffocate, per il quale solo le azioni violente, pericolose e in generale "estreme" hanno un qualche tipo di stimolo, quindi col tempo si è spinto sempre più oltre, fino all'omicidio, proprio per questo motivo. Come hai detto tu, per lui paura e violenza sono come una droga, quindi quando si tratterà di ideare un piano proporrà sempre quello più audace o pretenderà di avere il ruolo più difficile, anche a costo di esporre i suoi alleati, se si troverà in contrasto col gruppo potrebbe decidere di manipolarli per convincerli a seguire la sua linea di azione, oppure a agire alle loro spalle, esaltate dalla continua situazione in bilico tra l'avere la loro ingenua fiducia e l'essere scoperto. Ha ucciso con le sue mani l'unica persona con il quale poteva aver avuto un legame affettivo e ne ha provato un senso di potere e esaltazione, quindi non si esclude che questo sia il suo personale modo di amare: ossessione, possesso, controllo e assassinio. Probabilmente, se un domani dovesse innamorarsi o provare affetto, sarà continuamente tentato di uccidere l'oggetto del suo desiderio prolungando il più possibile la caccia (?), e se dovesse sviluppare un qualche legame coi suoi alleati altrettanto potrebbe essere spinto a esporli ad ogni sorta di pericolo o a uccidere chi volesse separarsi dal gruppo. Che ne pensi? 1
Thorn Firestorm Inviato 10 Febbraio 2015 Autore Segnala Inviato 10 Febbraio 2015 Da quel che ho letto, è un personaggio con emozioni e socialità attutite e soffocate, per il quale solo le azioni violente, pericolose e in generale "estreme" hanno un qualche tipo di stimolo, quindi col tempo si è spinto sempre più oltre, fino all'omicidio, proprio per questo motivo. Come hai detto tu, per lui paura e violenza sono come una droga, quindi quando si tratterà di ideare un piano proporrà sempre quello più audace o pretenderà di avere il ruolo più difficile, anche a costo di esporre i suoi alleati, se si troverà in contrasto col gruppo potrebbe decidere di manipolarli per convincerli a seguire la sua linea di azione, oppure a agire alle loro spalle, esaltate dalla continua situazione in bilico tra l'avere la loro ingenua fiducia e l'essere scoperto. Ha ucciso con le sue mani l'unica persona con il quale poteva aver avuto un legame affettivo e ne ha provato un senso di potere e esaltazione, quindi non si esclude che questo sia il suo personale modo di amare: ossessione, possesso, controllo e assassinio. Probabilmente, se un domani dovesse innamorarsi o provare affetto, sarà continuamente tentato di uccidere l'oggetto del suo desiderio prolungando il più possibile la caccia (?), e se dovesse sviluppare un qualche legame coi suoi alleati altrettanto potrebbe essere spinto a esporli ad ogni sorta di pericolo o a uccidere chi volesse separarsi dal gruppo. Che ne pensi? Mi piacciono molte cose, non troppo la parte del legame con gli alleati, che se qualcuno vuole separarsi del gruppo lo cercherei di uccidere, solo perchè sarebbe molto da psicopatico(tipo "marito geloso"), e come accennavo non voglio uno psicopatico, vorrei un assassino intellegente e calcolatore...
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