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Quindi? è blindata?

Quando l'auto accosta faccio segno con la testa a Carlos di seguirmi fuori e scendo dall'auto, chiudendomi la portiera alle spalle.

Quando sono lontana dalla portata d'orecchi dell'autista mi volto verso di lui.

«Con cosa ti ha corrotto l'idiota?» gli domando freddamente a bruciapelo.


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Lancio un'occhiata seccata all'autista ma vista la distanza di sicurezza presa comunque non reagisco, sarebbe quantomeno ridicolo spostarsi a questo punto.

Faccio segno a Carlos di proseguire.

Inviato (modificato)

Carlos si gratta la nuca a disagio.

Senti, mi spiace... Io dovevo vedere il signor Hadun qui...

Carlos fa un gesto in direzione dell'autista.

Elliot mi aveva giurato che non si sarebbe mosso, stava giocando ai videogames... Credevo fosse sincero! 

Non potevo immaginare di ritrovarmelo in televisione...

Modificato da Tayan Chingachgook
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Mi avvicino a lui, così vicina da potergli sussurrare senza che l'altro mi senta. La voce è quasi un flebile soffio di vento, ogni parola è soppesata e tagliente.

«Di solito non mi lascio andare a simili cadute di stile. Ma questa volta è personale e quindi me lo permetterò...»

Lo guardo negli occhi, le mani sono ben lontane dai fianchi.

«Se all'idiota succede qualcosa riterrò te responsabile. Ma non verrò a riscuotere da te...» l'espressione diventa dura ed affilata «Non serve vero che vada oltre...?» mi lascio sfuggire un ghigno feroce mentre sposto per un secondo l'attenzione sull'auto blindata, solo per far sì che lui noti il mio sguardo. In fondo l'auto non serve a proteggere lui.

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L'autista appare decisamente poco impressionato dalla tua "faccia da guerra", la sua unica reazione è quella di grattarsi il collo con aria disinteressata, per quanto non ti perda di vista un secondo.

Sei anzi tu a sentire una piccola scossa nella parte del cervello che non ascolti QUASI mai e che è deputata alle emozioni.

Chiunque sia quel tipo, ha un'espressione che mette paura.

Non è la scanzonata arroganza di Ace o Elliot, il signor Hadun è un uomo pericoloso, ma non ha nulla a mascherare questa verità.

Ti riprometti di non sottovalutarlo.

Carlos sembra a corto di argomenti.

Dai, non la facciamo più grossa di quello che è... Ok, avrei dovuto sorvegliare il tuo ragazzo... Ma ha trent'anni suonati che cazso! 

Se decide di andare a fare la sfida all'OK Corral con tutte le costole rotte chi sono io per fermarlo?

 

Solo a questo punto l'autista decide di intervenire con tono spazientito.

C'è qualche problema signor Carlos?

Modificato da Tayan Chingachgook
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Lancio un'occhiata divertita all'autista godendomi il piccolo brivido che è risalito per la mia colonna vertebrale. La paura non è una cattiva cosa, è solamente il tuo corpo che ti avverte di un pericolo. Mi rendo conto di aver fatto bene a sedermi dietro di lui in auto, sebbene non sia successo nulla.

Torno a guardare Carlos. La mia non è una minaccia. Se minacci qualcuno lo fai per intimidirlo, lo fai per ottenere qualcosa oppure a volte ancora lo fai solamente per goderti la sua paura. La mia non era una minaccia. La mia era una promessa.

«Elliot è un idiota...» lo interrompo freddamente «Come un bambino troppo cresciuto. E quando ai bambini succede qualcosa la responsabilità è sempre di chi se ne occupa...»

Faccio un sospiro «Beh, Carlos, ti conviene sperare che vada tutto bene. Sia per Elliot... sia per la tua amichetta...» dicendo così inizio ad allontanarmi verso l'ingresso del locale.

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Mentre ti volti vedi con la coda dell'occhio che Carlos allarga le braccia in un gesto più sconfortato che spaventato.

Elliot Price è un fottuto ex cybersoldier, un detective della polizia di New York ed è completamente pazzo, secondo te cosa avrei dovuto fare?! Sparargli?!

Tuttavia non è questo a fulminarti, quanto la voce dell'autista che, come un fulmine a ciel sereno si rivolge al sudamericano.
Carlos lei conosce Elliot Price?
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Continuo a camminare ignorando Carlos e le sue parole.

Quello era un tuo problema...

Quando sento le sue parole mi paralizzo per un istante. La mano tremola vogliosa di essere stretta su un'impugnatura a lei molto familiare. Mi oppongo all'istinto di armarmi solamente per via del luogo in cui mi trovo.

Poi faccio un profondo respiro ed entro nel locale cercando la donna che mi aveva dato appuntamento. Scegliendo di ignorare le sue parole.

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Il caffé Hanna è un locale di gran classe, bicchieri di cristallo, clientela di colletti bianchi. 

Il bancone è un unico pezzo di marmo rosa ed il locale è molto luminoso.

Chiaramente i tuoi abiti non sono adatti e diversi avventori sembrano commentarlo fra loro.

Riconosci un paio di "Ormai qui fanno entrare chiunque" e di "Dopo quella tutta insanguinata dell'altro giorno adesso anche gli accattoni".

Riconosci immediatamente Johanna, è seduta al bancone e indossa l'uniforme della Netwach, così simile a quella della polizia da strapparti un brivido di disagio.

Non ti saresti mai immaginata di ritrovarti così spesso a fare comunella con i tutori dell'ordine.

Non ti saresti immaginata AFFATTO a fare comunella con i tutori dell'ordine.

Poi ripensi al braccio di Elliot che rivolge un gesto sconcio al codazzo di inseguitori dal finestrino della Lamborghini rubata, "tutori dell'ordine un bel paio di palle" ti trovi a pensare.

La donna sta conversando con un uomo giovane e straordinariamente ben vestito con un tre bottoni di alta moda, forse un capo europeo.

Ai suoi piedi è appoggiata una 24 ore nera vecchio stile che ben si accompagna al Cosmopolitan che lui sta sorseggiando.

Non appena ti riconosce, Johanna si scusa con l'uomo, un giovanotto sui 25 anni, con l'improbabile: Mi scusi Capitano, devo vedere un informatore.

Lui annuisce.

Vai nel retrobottega, non vi sentirà nessuno.

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Cammino nel locale come se fosse vuoto, senza curarmi di nessuno dei presenti ne delle voci. Visto che niente, a parte Braccio-di-ferro titilla il mio senso del pericolo.

Non apro bocca e mi limito a seguire la donna. Infilerei persino una mano in tasca se non fossi troppo paranoica per farlo.

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Johanna ti guida nel retrobottega, che non ha nulla a che vedere con il lusso del locale.

Si tratta semplicemente di una stanza in cemento grezzo dove si susseguono scaffalature metalliche cariche di bibite, tovaglioli eccetera.

Proprio nel retrobottega ti coglie un flashback.

Sei nuda, abbracciata ad Elliot nel suo letto.

Lui ti sta parlando di un dilemma morale, l'indagine sui Lobanov che si è spostata da New York a Night City. 

Chiede un tuo consiglio, avvisare il marito della vittima o lasciar fare alle autorità? Alla fine decide di telefonare al marito della vittima, il signor Hadun.

Johanna ti riporta alla realtà.

Ok, adesso ti racconto tutta la faccenda per come l'abbiamo ricostruita sia tramite vie ufficiali che.... Meno ufficiali.

Due giorni fa una berlina blindata appartenente alla famiglia Orlando è stata assaltata da un gruppo di Boosters proprio qui vicino, decisamente fuori zona per loro.

Ne è scaturita una sparatoria fra i ladri, l'autista e la bionda di cui ti ho mandato la foto.

Diversi boosters soino rimasti sul terreno, l'autista è stato ferito e anche la bionda.

Ora, l'autista si è volatilizzato, scomparso nel nulla.

La bionda è entrata al Caffé Hanna buttando sangue come una fontana, è entrata qui nel retrobottega, probabilmente è uscita da quella porta di emergenza Johanna ti indica l'uscita di cui parla con il braccio cromato E poi è sparita per diverse ore.

Quello che sappiamo è che, durante la notte, è stato mandato un messaggio da un commissariato di Dapantown, la donna si era consegnata spontaneamente e doveva essere tradotta all'NCPD Palace per l'interrogatorio.

Solo che l'incarico è stato affidato ad alcuni agenti che a me risultavano in ferie.

Così ho fatto uno squillo a Ian, che era a bere una birra all'Afterlife con Carlos e loro hanno intercettato il cellulare della polizia.

A bordo c'erano agenti falsi, che avevano adottato gli ID dei nostri colleghi in ferie.

Ian ha fatto valere le sue ragioni ed ha trasferito la bionda sul SUV.

A questo punto lei ha sostenuto di essere una certa Bar Kodiac, agente Safe Child di protezione al figlio degli Orlando e di essere stata vittima di un complotto per rapire il bimbo.

Ian le ha creduto, anche perché io mi sono fatta una surfata negli archivi della Safe Child, Bar Kodiac mai sentita, in compenso vi erano diversi dati cancellati, compatibili con la cancellazione di uno o più agenti.

Così Ian le ha lasciato una pistola e l'ha messa in libertà.

Va detto a sostegno della tesi di questa presunta Kodiac, che il figlio degli Orlando non è più apparso in alcun evento mondano e che la scuola da lui frequentata si trova ad un solo isolato da qui.

E questo è tutto...

 

 

Inviato

Se trovo qualcosa da sgranocchiare mi servo senza farmi problemi, stappo anche una bibita gassata con noncuranza. Inizio a sentire la necessità di qualcosa di forte per sciacquare via questa storia ma resisto, quando lavoro sono praticamente astemia. 

Mi appoggio alla scaffalatura ed ascolto la donna in silenzio, con la mano sinistra prendo il cellulare e facendo in modo di non lasciarle scorgere lo schermo cerco il primo volo diretto per Tallinn.

Alla fine annuisco «È servito a farmi un'idea della situazione. Quindi o la famiglia è coinvolta oppure molto più probabilmente lo è la SafeChild, giocare con i loro archivi non è una cosa semplice. Forse entrambe le cose visto che la situazione è passata così in sordina...» 

Faccio scrocchiare il collo «Posso risolvere tutto...» dico freddamente, poi aggiungo «Ma mi servono tutti i contanti possibili...» dico anche se mi secca pesantemente chiederlo proprio a loro.

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Johanna ti guarda interrogativa.

Scusa ma attualmente quale sarebbe il problema? Con il casino di questa mattina dubito che ai russi interessi ancora saldarvi il conto... Avranno i loro problemi...

Per quanto riguarda i contatti... Dimmi pure cosa ti serve... Ma non capisco cosa tu voglia fare...

Il primo volo per Tallinn parte fra un'ora, alle 19.00, 700 eurodollari di biglietto con la Finmeccanica Air Company.

Inviato

Scrollo le spalle «Non mi piacciono i lavori lasciati a metà. E l'ultimo a sapere di Elliot è in volo per l'Europa...»

Scuoto la testa «La mafia russa non dimentica e quella taglia è ancora attiva...»

Spoiler

Se dimentico/sbaglio altro fammelo notare. A che ora è previsto l'atterraggio? Cerco anche tra i voli charter. 

Comunque ho detto contanti non contatti xD

 

Inviato
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Lol sono un analfabeta!

Il volo che hai visto atterra a mezzanotte e un quarto.

Trovi anche un charter che per 1500 eurodollari ti porta a Tallin per mezzanotte e dieci, partendo alle 19.45.

Johanna annuisce.

Certo, posso rimediarti un paio di migliaia di eurodollari... Ovviamente se hai tempo posso mettere assieme di più...

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Sono praticamente le 18.05/.10 giusto? C'è chance in teoria di recuperare un po' di tempo sulla differenza tra i tempi di svolgimento delle operazioni di atterraggio (intendo del volo mio e quello dei lobanov) oppure no? In teoria no ma ci speriamo xD

«Tutti quelli che puoi raccogliere in un'ora, non di più...» sospiro guardando la differenza di costo tra i due voli per un mero vantaggio di cinque minuti. Cinque minuti che potrebbero fare la differenza.

«Devo prendere la mia roba e poi all'aeroporto -xxxnonsoilnomexxx-»

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Yai! Ho l'impressione che dovrò mettermi a fare tragiche domande a tanti russi diversi mentre mi decido su quale dita tagliare! XD

Mi limito a seguire la donna senza fiatare.

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Johanna torna nel bar e si scusa col proprio superiore, quindi ti conduce alla macchina.

Superate velocemente tutti i controlli di sicurezza e, in una mezz'oretta, siete a casa.

Se vuoi prendere il charter i tempi sono molto stretti e rimpiangi di non avere a disposizione un autista come Ace Mallen.

Spoiler

Cosa vuoi prendere da casa dei Sigurdson? E come ti prepari per il viaggio?

 

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