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Jade - Figlia d'arte


Tayan Chingachgook

Messaggio consigliato

MERDA ci vuole tutto il mio autocontrollo per non dare voce all'imprecazione.

Russi? Perché, dove andiamo? domando esibendo la mia migliore faccia da poker.

Lasciando la stanza recupero anche io il mio trench nero lungo. Lo indosso in modo teatrale facendomelo svolazzare intorno come un mantello.

Dipende, se ci scappa lo sparatoria rispondo al suo occhiolino con uno mio prima di precederlo fuori.

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Merda2

Io non ho gli ho mai detto di essere russa, senza contare che non ho nemmeno l'aspetto da russa standard xD
Scusami ma poi come fa ad infilare tutta quella roba sopra il metalgear? Non dovrebbe dare il famoso effetto omino Michelin? soprattutto per questo io sono andato circa sul leggero con la corazza.

 

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Elliot ride alla tua battuta mentre scende le scale.

Ti sta dando le spalle, una dimostrazione di fiducia alla quale non sei abituata. 

-Andiamo giù al porto. La persona che cerco, o meglio le persone,  perché spero di trovarle tutte e due, dovrebbero essere frequentatori abituali di un locale del Molo 16, il Matrioska,  sai dov'è? -

 

Spoiler

Ma tu il fucile a pompa lo hai preso o l'hai lasciato a casa? A Price non interessa al momento,  ma io vorrei sapere se lo avete dietro o meno

 

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Merda.

Quando usciamo dall'edificio mi affianco senza guardarlo Certo. Come vuoi arrivarci?
Ti rendi conto che stai per ficcarti in una polveriera con una fottuta fiaccola accesa in mano?

Spoiler

Ah, mi ero dimenticato di scriverlo. Comunque lo lascio lì. Ho abbastanza munizioni per stendere un esercito dietro xD

 

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-Beh, pensavo al treno però non ho contanti per il biglietto,  quindi prenderemo la bagnarola- Scherza lui.

Beh, scherza su quasi tutto perché in effetti la sua macchina fa veramente schifo, ti trovi a cconstatare. 

Forse se fosse ben tenuta potrebbe essere un pezzo d'epoca, una Peugeot 206 dei primi anni del secolo, ma ridotta nello stato attuale è solamente un catorcio riconvertito a cooh con un impianto straordinariamente rumoroso. 

Ti ritrovi a calciare resti di confezioni dei più svariati fast food, memorie di decine di appostamenti,  supponi.

 

-Cosa vuoi dire? Sai qualcosa che io non so su quel posto? -

 

Spoiler

L'auto parre cigolando verso il porto

 

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C@zzo, se bagnarola è un eufemismo.

Per entrare in auto a quanto pare mi tocca lottare con la spazzatura. O loro od io, come si suol dire.

Stai per entrare in un locale pieno di russi, dove secondo me manco il barista è incensurato. Vai lì a fare domande su due di loro, per avere risposte su un omicidio mentre sventoli il tuo distintivo. Tutto questo escludendo il fatto che si vede lontano un miglio che sei preparato ad una fottuta guerra.
...
E poi mi vieni a dire che non ti piace sparare alla gente.

Immagino le grasse risate se i russi vengono a sapere che è amico di Mallen o se lui viene a sapere che i russi da cui sta andando vogliono l'amico morto. Ed io lo sto conducendo lì, giusto per farmi vedere insieme ad uno sbirro dopo essere stata pagata per ucciderne un altro. Sembra una barzelletta...

Modificato da Latarius
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-confido nel loro senso civico- Risponde serio.

In effetti tu non conosci davvero bene Elliot,  ma quel poco che conosci ti fa pensare che sarebbe capacissimo di dirlo in faccia a Gagarin e gli altri. 

È fatto così,  forse sono gli impianti,  forse lo shock post traumatico,  forse era già pazzo prima o forse tutte e tre le cose, ma di sicuro non sarà una serata noiosa.

L'auto si ferma proprio davanti al locale, Elliot non ci prova neanche a nascondere la propria visita.

Con aria allegra apre lo sportello e si stiracchia prima dk avviarsi a passi misurati verso l'entrata del matrioska, ad una quarantina di metri da voi.

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Non l'ho detto perché credevo di avere più tempo ma gli chiedo di fermarsi un po' prima e non davanti il locale. Io mo la faccio sta prova di chiedergli di lasciare andare me, ma continuo il post perché tanto mi aspetto già la risposta.

Forse è meglio se vado io al posto tuo gli dico lanciandogli un'occhiata penetrante.

...

Allora vai avanti tu, ti aspetto fuori e sarebbe veramente fantastico se tu riuscissi a concludere tutto senza che debba entrare a salvarti il culo.

Imposto il timer sull'orologio Hai cinque minuti prima che mamma venga a prenderti. Chiedi di Gagarin una volta dentro. 
Forse cinque minuti sono troppi se le cose vanno male, ma sembra abbastanza sicuro. Vediamo come va e speriamo se la cavi senza il mio aiuto, entrare con lui potrebbe rivelarsi molto deleterio per la salute.
Gli descrivo l'aspetto del russo e lo lascio andare.

Aspetto una ventina di secondi dopo che lui è sceso dalla macchina prima di fare lo stesso ed avvicinarmi al locale.

Spoiler

Trovo un posto dove poter tenere sotto occhio la situazione, non so se il locale ha una finestra e\o non è insonorizzato. Comunque un punto dove poter sapere se ci scappano le mazzate\schioppettate. 

 

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-Come sei dolce- La battuta è sottolineata da un lampo azzurro dei suoi occhi.

Elliot si avvia verso la porta ed entra come se fosse a casa propria.

Il matrioska è una struttura di cemento,  senza finestre (per lo meno su questo lato) ma con la porta di ferro.

Ti sistemi proprio di fianco alla porta, in modo da sentire cosa succede all'interno. 

Nel muoverti noti un uomo alle tue spalle. 

È ad un centinaio di metri, poggiato ad un  container ed intento a fumare una sigaretta.  Sembra hguardare verso di te e giureresti che è lo stesso uomo che avevi incontrato sul treno e poi nel locale.

Il tipo che sembrava in caccia.

Dall'interno giunge una voce che ti fa mancare un battito del cuore.

-Buonasera a tutti! Qualcuno mi sa dire dove posso trovare i distinti signori Domovoj e Sergey Lobanov, noti anche col pittoresco soprannome di "gemelli inchiostro"?-

Ti domandi che razza di poliziotto entri in un locale pieno di criminali baltici e speri di mantenere la copertura agendo in questo modo.

Stai pensando a questo quando senti la minacciosa voce di Gagarin. 

-Ma che cavolo volete tutti da loro?! E tu chi saresti?!-

Gli occhi ti si sgranano per lo stupore quando senti la candida risposta. 

-Polizia di New York,  i signori Lobanov sono sospettati di omicidio, è dovere di ogni cittadino collaborare con la giustizia-

Poi senti solo la raffica di un'arma automatica

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È buon senso, non dolcezza gli dico mentre si avvia.

Aspetto che la porta si richiuda prima di avvicinarmi e di appoggiarmi lì di fianco. Prendo gli occhiali dalla tasca della giacca e me li porto al viso, poggiandoli sul naso. Mentre attendo che accada il peggio tolgo il blocco della fondina alle pistole e disinserisco la sicura.

Sfruttando la copertura degli occhiali lancio un'occhiata all'uomo senza farmi notare. La mia linea di azione sarà di ignorarlo se continua semplicemente a stare lì a guardare.

...

Ma che c@zzo ha la merda in testa? mi scappa in russo a mezza voce mentre estraggo allo stesso tempo le pistole con un movimento fulmineo.
Lancio un'occhiata all'uomo in fondo per notare la sua reazione per poi appoggiarmi alla porta in acciaio con la spalla. Non faccio la stupidaggine di entrare calciando la porta come si porta tanto nei film.

Apro la porta usandola come copertura mentre mi preparo a sparare.

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Ti ritrovi a puntare le armi contro la schiena di Elliot, il quale è ben piantato a gambe larghe nel centro della stanza.

HA le mani sui fianchi, e non ha estratto la pistola.

In fondo al locale, a cinque metri almeno da lui, c'è Gagarin.

Il russo è steso a terra in modo scomposto, con la schiena appoggiata al muro ed un mitra Kurtz nella destra. Non fosse per la totale assenza di sangue, diresti che è morto.

Nelle stesse condizioni vedi i suoi tre compari, due stesi vicino al poliziotto,  sempre con le pistole in mano, e l'ultimo che scivola via dal bancone sul quale è stato sbalzato da qualcosa e si accascia a terra proprio davanti ai tuoi occhi.

Nel locale ci sono altre quattro persone, tutte con le mani bene in vista ed un'espressione basita.

È un tipo pieno di tatuaggi e dal muso duro che parla, con una voce decisamente non ingimidatoria.

-I gemelli sono andato a Night City,  adesso lavorano per un'organizzazione di li, so che avevano un grosso lavoro ma non hanno parlato con nessuno dei dettagli,  davvero non sappiamo altro signore-

Elliot si abbassa la falda del cappello in un gesto di anacronistico commiato.

-Signori miei vi sono oltremodo grato, con la vostra testimonianza avete agevolato il corso di un'indagine di polizia, il vostro senso civico andrebbe preso ad esempio!-

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Ma che c- mi blocco con le armi puntate alle sue spalle per qualche secondo. Poi rinfodero quella che stringo nella mano sinistra e punto al suolo l'altra.
Alzo gli occhiali sulla fronte tirandomi i capelli all'indietro indecisa sullo stato delle cose. Lancio un'altra occhiata alle mie spalle per poi restare celata dalla porta.

Lancio un'occhiata a Gagarin ed all'uomo schiantato contro il bancone. Ripenso alle sue gambe e rabbrividisco al solo pensiero di beccarmi un calcio del genere. 

Cerco di capire se mi sono fottuta il lavoro oppure no, per ora a parte il tizio dietro di me non mi hanno vista ed è un bene. Ma devo per forza di cose capire se il russo è morto sul serio e nel caso capire chi gestisce le cose ora.

Resto dietro la porta fin quando Elliot non esce giusto per evitare che qualcuno gli spari alla schiena, anche se sembrano tutti fin troppo intimoriti. Mi scosto dalla porta, rinfoderando la seconda pistola, prima che lui la apra per non farmi vedere dai presenti.

E questo lo chiami interrogare i testimoni? gli dico a mezza voce per non farmi sentire dagli altri.

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Il senso civico dovrebbe essere spontaneo e non strappato fuori a suon di calci... gli dico continuando a parlare a mezza voce.

Ora sali in macchina ed aspettami che vado un attimo dentro a fare il compagno russo preoccupato. Così facendo lo faccio entrare in macchina e mi addentro nel locale facendo finta di non sapere nulla e di essere estranea alla faccenda.

Che c@zzo è successo? esclamo in russo fingendo un attimo di sorpresa. 
Non ditemi che l'hanno seccato dico sempre in russo accennando a Gagarin steso contro il muro. Mi avvicino scavalcando agilmente uno dei tizi stesi in mezzo al locale e vado a controllare se il cuore dell'uomo batte ancora. Molto probabilmente no, ma mi serve la conferma.

Modificato da Latarius
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Nessuno ti risponde,  tutti stanno parlando assieme, sovrapponendosi.

A quanto pare Gagarin sta piuttosto bene.

Non ha segni evidenti, e sta riprendendo conoscenza,  anche se pare che sia un po confuso.  Sospetti che il colpo di Elliot sia stato più volto a lanciarlo lontano piuttosto che a ferirlo. 

 

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Esci appena in tempo per vedere l'uomo scomparire in direzione della stazione.

Elliot ti rivolge uno sguardo interrogativo dal finestrino, sembra sul punto di chiederti qualcosa,  ma poi improvvisamente vedi il suo corpo afflosciarsi un po', come se tutta la stanchezza del mondo gli pesasse sulle spalle.

La sua voce è leggermente contraffatta da un respiro affannoso quando ti chiede: - Dove la porto signorina?-

Finalmente capisci cosa c'era di diverso in lui.

Elliot è amplificato, non sai quale acceleratore abbia, ma di sicuro è roba parecchio efficace. Ma come tutti gli amplificati, anche lui deve pagare la sua innaturale velocità con il rovescio della medaglia. 

Ad apparato spento la stanchezza ti assale e poi non puoi rimanere troppo tempo senza la tua dose di adrenalina. 

Devi vivere sul filo del rasoio per non impazzire. 

L'auto si mette lentamente in movimento.

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Meglio così penso mentre osservo l'uomo che si allontana, mi stampo la sua faccia nella mente prima di salire in auto.

Lo osservo in silenzio senza dire nulla, potrei dirgli qualcosa o chiedergli se vuole lasciarmi guidare ma decido di non farlo.

Dove le pare, detective gli dico facendo finta di non aver notato nulla. Non posso dirgli nulla, in un certo senso anche io vivo tra una scarica di adrenalina e l'altra. È in quei momenti che mi sento realmente viva.

Mentre l'auto si muove torno a riflettere sul lavoro. Alla fine, nonostante il casino, me lo sono tenuto. I russi non hanno notato niente e Gagarin è vivo. Da un lato voglio davvero affrontare uno come Mallen, ex forze speciali, dall'altra parte so che la paga è di merda e che non potrei affrontarlo come vorrei per via di quella postilla.

Cosa farai ora? Con il caso intendo... dico all'improvviso dopo un lungo silenzio.
In un'altra situazione sarei già partita, ma ora come ora sento che una giornata in più non farà la differenza.

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Elliot sbuffa -Non lo so... Forse dovrei avvisare il marito della vittima. .. ma sarebbe un po' come invitarlo a farsi giustizia da solo... Se passo il caso al NCPD sicuramente sarà archiviato, hanno già abbastanza gatte da pelare da quelle parti. Ho un amico nella SWAT di Night City,  ma non credo mi possa aiutare in questo caso. 

Davvero non so cosa fare. Tu cosa ne pensi? In un altro momento sarei partito personalmente, dopo aver preso ferie... ma adesso ho qualcosa che mi interessa qui.-

Ti sorride. 

-Dimmi tu dove vuoi andare, sai benissimo dove vorrei portarti io-

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Cosa potresti fare in ogni caso? Cercare prove a suon di calci? Non avrebbero comunque alcun valore se ottenute in questo modo. 
Comunque, non lo so io
alzo le spalle I dilemmi morali non sono il mio forte.

Fai la scelta di cui non ti pentirai tra vent'anni.
Faccio per dire altro ma ci ripenso. Dovrei dirgli che comunque non ci sarei da domani? Forse più tardi. Ma più tardi quando? Quanto voglio restare questa volta?
Perché mi stai incasinando così tanto ora? Perché mi stai rendendo così insicura?
domando mentalmente all'uomo alla guida.
Sul serio mi odierebbe se gli ammazzassi il biondino?...
Perché mi sto facendo questi problemi ora!? Merda...

Gli lancio un'occhiata combattuta, una parte di me vuole restare l'altra mi urla di allontanarmi il più possibile.

Se mi sta facendo questo effetto forse non avrei dovuto avvicinarmi così tanto.

Provo a passarmi il mio stesso consiglio. Ma nella mia vita i piani a lungo termine non sono mai serviti a qualcosa, ho sempre affrontato le cose quando mi si paravano davanti, quindi andrebbe riadattato "fai la scelta di cui non ti pentirai domani mattina". Ed in questo momento non devo prendere nessuna scelta importante su come comportarmi con lui, ma soltanto cosa voglio fare ora. Voglio andarmene? No.

E se volessi andare dove vuoi tu? mi decido cercando di farla passare in modo scherzoso.

Spoiler

Madonna mi è crashato internet due volte, e ho dovuto scrivere sto maledetto post 3 volte che il forum non mi ha salvato manco il piffero. 
Odio la mia vita.

 

Modificato da Latarius
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-Ho deciso, avviso il tizio- 

La voce di Elliot nel buio sembra cercare la tua approvazione.

Sei nuda, abbracciata ad Elliot in una posa fin troppo femminile per i tuoi gusti e ti rendi conto che state inconsapevolmente facendo la stessa cosa.

Mentre percorri con le dita le cicatrici del tuo amante, senti la sua mano correre lungo le tue.

Due guerrieri in un momento di pace assoluta, che non sognavate nemmeno. 

Questa volta non è stato come alla fine della tua convalescenza, questa volta è stata una cosa pensata, voluta, e di sicuro se te ne pentirai non sarà ora. Il profondo torpore in cui è sprofondato il tuo corpo ne è la prova. 

Senti Elliot digitare un numero al cellulare.

-Pronto signor Hadun? 

Mi chiamo Elliot Price, sono il detective recentemente assegnato al caso di sua moglie. 

Volevo informarla che i due sospettati, le cui identità non posso rivelare per ovvie ragioni,  risultano essersi trasferiti a Night City.  Quindi d'ora in poi può fare riferimento al NCPD per informazioni sulle indagini.-

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