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Jade - Figlia d'arte


Tayan Chingachgook

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Annuisco anche se non è che me ne importi qualcosa di cosa accada ai due.

Tiro un po' il lenzuolo per coprirmi, troppo scoperta mi sento vulnerabile. Non è neanche una sensazione razionale, non c`è un motivo effettivo.

Continuo ad esplorare le sue cicatrici con le dita mentre, ogni tanto, un piccolo brivido mi coglie quando lui passa su quelle più grandi e profonde. Dopo anni restano ancora dannatamente sensibili. Scaccio ogni pensiero mentre resto così.

Mentre è al telefono scelgo una sua cicatrice, ne esploro i contorni un paio di volte con il polpastrello prima di premervi al centro, non troppo forte, con l'unghia. Lo faccio mentre è sta parlando.

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Le tue dita incontrano i tre sfregi fhe percorrono il fianco destro di Elliot.  "Digitolame" ti trovi a pensare. 

Proprio mentre premi sulla cicatrice,  i muscoli di Elliot si tendono e lui, in uno scatto d'ira, lancia via il telefono. 

Per un istante pensi sia colpa tua, ma poi lui impreca.

-cavolo! Gli ho detto più di quanto sarei stato tenuto a fare e lui mi risponde "come.L solito l'indagine non procede"?!- per un aattimo sembra che la rabbia abbia la meglio sul suo naturale comportamento, ma poi ti senti stringere dal braccio  che lui ha attorno al tuo corpo e vi calmate entrambi. 

-Mi dispiace-

Dice baciandoti teneramente

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Non reagisco al suo scatto d'ira ma mi lascio stringere, gli sorrido facendogli capire che non ha nulla di cui scusarsi.

Ricambio il bacio dolcemente mentre gli accarezzo la schiena.Noto dei graffi, di unghie e sono freschi. Merda.

Ti ho fatto male?... gli dico facendo più un'affermazione che una domanda, interrompo il bacio per guardarlo negli occhi.

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-non abbastanza- risponde lui mentre i suoi occhi si accendono illuminandoti il viso.

Elliot rotola di fianco in modo da essere sopra di te e tu capisci che non vi addormenterete molto presto. 

Inizi perfino ad abituarti alla sensazione del metallo sulla pelle, hai quasi l'impressione che siano le sue vere gambe quelle alle quali si intrecciano le tue. 

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Ti svegli di soprassalto.

Sei ancora nuda nel letto, accanto a te Elliot russa sommessamente,  mentre la luce che filtra dalle veneziane della finestra illumina i vostri vestiti,  abbandonati lungo il corridoio che dalla sala porta verso la camera.

Una scena di pace ed appagamento,  sentimenti che provi anche tu. 

Eppure c'è qualcosa di sbagliato.  Lo senti a pelle, è come un allarme nella tua testa.

Forse è solo il disagio di essere così "nuda", la sera prima hai lasciato che lui ti spogliasse, non tanto delle tue mutandine,  che pendono dal ventilatore strappandoti un sorriso,  quanto delle tue pistole, che non sai neppure dove siano ora.

In ogni caso ti senti a disagio.

 

Modificato da Tayan Chingachgook
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Come apro gli occhi all'improvviso il cervello si attiva istantaneamente. 

Lo sguardo spazia nervoso nella stanza alla ricerca di una minaccia imminente, resto immobile mentre cerco con lo sguardo, ma alla fine non trovo niente e quindi mi sforzo a fare un profondo respiro. Cerco istintivamente gli occhiali sul comodino, ma mi ricordo di averli lasciati nel trench appeso in salotto. Non mi passa neanche per la mente di svegliare Elliot.
Scivolo agilmente e silenziosamente giù dal letto cercando di allo stesso tempo di non svegliare lui.

Cerco brevemente le armi nella stanza ma mi rendo conto che molto probabilmente le troverò all'altro capo della fila di abiti abbandonati. Se le armi non sono vicine passo a recuperare l'intimo. Potrei essermi sbagliata, potrei non essere abituata a dormire qui o potrebbe esserci qualcun altro in casa. E non mi piace essere costretta a combattere svestita. C@zzo, per questo dormo sempre semi-vestita.

Cerco di recuperare gli abiti in modo silenzioso e senza passare davanti la porta che da sul corridoio, poi mi appoggio di fianco ad essa restando in ascolto per una decina di secondi.

...

Non sento nulla e quindi silenziosamente passo la porta ed inizio a camminare rasente al muro in punta di piedi. Risalgo la fila di vestiti, cercando le mie pistole o quella di Elliot. Mi fermo in ogni caso al limite del corridoio.

 

Modificato da Latarius
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Riesci a recuperare le mutandine,  i tuoi pantaloni e la camicia di Elliot.

Vedi le armi, tutte e tre sono in salotto, proprio dalla parte opposta della stanza rispetto a dove sei tu,  sul divamo accanto alla porta.

Vedi anche le due bottiglie di birra abbandonate a terra.

Non si muove niente ma senti quel fastidioso prurito dietro la nuca che spesso ti ha salvata in passato. 

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Se gli stivali sono vicini a me recupero almeno uno dei pugnali.
Poi cerco di sondare meglio il salotto e la cucina con lo sguardo e provo a percepire qualsiasi rumore.

Spoiler

Mi descrivi esattamente la scena, cosa vedo o non vedo, quali stanze, se vedo qualche finestra e\o se sono aperte, se la porta è chiusa oppure no. O in generale uno schemino della situazione (pure su paint) per capire meglio xD

 

Modificato da Latarius
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La porta d'entrata risulta ancora chiusa, come le finestre.

Non senti nessun rumore, ma i tuoi sensi sono all'erta.

Non ti senti a tuo agio vestita con una camicia troppo grande ed a piedi nudi, ma appena riesci ad arrivare agli stivali, non li indossi. Meglio dare priorità ai tuoi coltelli.

Realizzi di avere fatto bene solo quando la porta d'entrata si schianta in centro alla stanza ed un oggetto cilindrico viene lanciato all'interno. Succede tutto in un attimo, ma tu non ti fai cogliere di sorpresa, il tuo sesto senso ti aveva avvisata che l'idillio con Elliot non poteva durare, qualcosa doveva per forza andare storto.

Questi sono i tuoi pensieri mentre l'oggetto ricade verso il pavimento.  

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Ho giusto il tempo di tornare all'angolo del corridoio prima che cominci l'irruzione.
SWAT? Flashbang.

Nel momento stesso in cui vedo la granata accecante volare nel salone scatto verso la via di fuga più vicina, il bagno. Non mi preoccupo di andare a sbattere con la spalla contro il muro del bagno per lo slancio ed una volta dentro mi chiudo subito la porta alle spalle. Mi premo all'istante le mani sulle orecchie nel caso la porta non mi protegga dal bang. Mi rannicchio rasente al muro e mi abbasso, dopo che la granata esplode provo a spiare dal buco della serratura per capire con chi ho a che fare.

Se è la swat sul serio sono praticamente fottuta. Forse c`è più di una squadra, avranno previsto la via di fuga e magari c`è anche un cecchino. 

Spoiler

Dovrei fare il tutto in poco più di due secondi, per quanto riguarda il chiudermi in bagno xD
Comunque appena vedo il primo tizio che entra dalla porta mi muovo di nuovo

 

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Ti affacci allo spioncino appena in tempo per vedere un uomo scomparire nel salotto a causa dell'angolo del corridoio che ti chiude la visuale. Un secondo uomosta puntando un Arasaka Ronin verso la porta dietro cui sei nascosta, mentre un terzo sta entrando. 

Sono tutti vestiti di nero, con tute SWAT, elmetti con ochialoni, balaklava e giubbotto lamellare. 

Tutti portano armi automatiche ed hanno la pistola in fondina, ma nessuno ha distintivi o scritte.

-Libero, porta chiusa davanti! - senti urlare. Urlare in  russo.

Modificato da Tayan Chingachgook
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Spoiler

Yeee, mi è crashato internet esattamente mentre inviavo il post e nuovamente non mi ha salvato manco il piffero...
la mia vita è brutta.

Resto vicino la porta giusto un altro secondo per accertarmi che siano solamente in tre, poi mi muovo. Il bagno è il prossimo ambiente che controlleranno.
Apro la finestra silenziosamente e scivolo fuori, se ho il tempo la socchiudo anche altrimenti la lascio aperta.

Mi appiattisco il più possibile contro il muro di fianco ad essa e rimango in attesa.
Se sono russi e non vera swat non posso lasciarlo così. Spero solamente che sia già sveglio e pronto.

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Attutisci la caduta soffocando un'imprecazione per il dolore che ti procura la griglia metallica sui piedi nudi. 

Ora sei sulla scala antincendio e senti chiaramente la porta del bagno sfondarsi.

Poi senti un colpo di fucile a pompa, un'imprecazione in russo ed una nutrita raffica del Ronin.

Le voci in russo sono arrabbiate.

-Figlio di un cane ha ammazzato Sasha! È in camera da letto, l'ho preso! Coprimi io vado a confermare!-

-Vai, ce l'ho-

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Merda, merda, merda...

Tutto questo mi è servito solamente per evitarmi una raffica da 5.56 in petto, peccato se la sia beccata lui. Merda...

Infilo momentaneamente i pugnali del pantalone, per non scivolare.
Mi faccio contro il bordo opposto della scala, scatto verso il muro e salto, a metà del salto poggio un piede sul muro e faccio forza per darmi ancora più spinta. Raggiungo la finestra con le mani e mi tiro su.

Spoiler

Se vedo qualcuno da qui, scatto direttamente verso di lui e provo a prenderlo alla sprovvista e tagliargli la gola. Altrimenti raggiungo il più velocemente possibile in punta di piedi l'angolo il corridoio e mi sporgo.

 

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Trazioni sulla finestra e ti trovi nel bagno. 

Appena oltre la porta vedi due uomini, il primo sta puntando il Ronin verso la camera, da letto e non sembra averti ancora notata, il secondo è a terra in un lago di sangue.

I tuoi piedi nudi sfiorano silenziosamente il pavimento del bagno, mentre ti cali nella sstanza,  avendo cura di non urtare il mobilio.

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Scivolo nella stanza silenziosamente, estraggo il pugnale mantenendomi bassa. Supero il lavandino gli armadietti e mi muovo rasente il muro a sinistra per mantenermi il più possibile fuori dal suo angolo di visuale.

Stringo il pugnale fino a sbiancarmi le nocche, faccio un profondo respiro mentre mi preparo. A costo di rimanerci nessuno di loro uscirà vivo da qui. Mi concentro cancellando dalla mia mente qualsiasi cosa che non sia ammazzare i russi. Entro lentamente in modalità killer, come la chiamo io. Immagino una divampante e brillante fiamma in una stanza, l'aria in quella stanza sono le mie emozioni, i sentimenti, il dolore, l'autoconservazione. La fiamma rapidamente consuma tutto l'ossigeno ed io mi svuoto di qualsiasi cosa non sia l'istinto omicida.

Arrivo abbastanza vicina all'uomo e scatto verso di lui, sfruttando tutto il peso del corpo per piantargli il coltello in gola. Mi focalizzo sullo spiraglio tra l'elmetto e la corazza che gli protegge il petto.

Spoiler

Non so quanti metri ci sono tra me e lui, ma non penso siano più di tre, forse 4? comunque faccio i due terzi del tragitto silenziosamente, poi scatto quando manca poco più di uno\due metri.
Ho preso il tutto come se lui fosse esattamente di fronte a me, ma voltato dall'altro lato. Quindi senza possibilità di arrivargli alle spalle.

 

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Scatti come una molla.

L'uomo ti vede e ruota verso di te estraendo al contempo la pistola,  il fucile non gli serve a nulla su questa distanza. 

Ma per quanto lui sia innaturalmente rapido, tu sei riuscita a coglierlo in fallo.

Il tuo pugnale affonda fino al manico nella gola nemica, poi lo ruoti e lo estrai per evitare che vi resti incastrato. 

Un fiotto di sangue ti macchia il viso.

Un'uccisione pulita, Edward sarebbe stato fiero di te.

Senti due detonazioni in rapida successione e qualcosa di liquido e caldo ti schizza addosso dalla direzione della camera.

Stai per voltarti, ma un quarto uomo appare sulla porta d'entrata,  un Ronin puntato verso di te.

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Uccido l'uomo senza provare nulla, non c`è nessuna emozione a rallentarmi e non percepisco nemmeno l`euforia dovuta all'adrenalina. Nulla turba la maschera di marmo che è il mio volto, gli occhi glaciali ed il sangue mi donano un aspetto molto spettrale.

Strappo la pistola dalle mani dell'uomo, il tutto è accaduto così velocemente che il suo corpo non si è ancora accorto di essere morto. In un istante ruoto la pistola e la punto, reggendola con la sinistra, contro l'uomo che è appena comparso sulla soglia.

Facendomi scudo con il corpo dell'uomo ed il muro del corridoio miro alla sua faccia, esattamente in mezzo agli occhialoni. Faccio fuoco due volte.

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