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[Monolente][TdG] - Rise of the Runelords: Burnt Offerings


Monolente

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Inviato

Gerard

Mi schiarisco la voce, a voler richiamare l'attenzione. Con opportuni rituali e il favore della giusta divinità, è possibile ottenere capacità sovrannaturali, benigne o maligne a seconda dei casi. Dato che Nualia ha deciso di accettare qualche sorta di deformità profana, credo si sia dedicata al culto di qualche divinità mostruosa. Lamashtu e Rovagug mi sembrano le più sensate. Se si vuole procede con l'esplorazione, potrei preparare qualche altra pergamena magica, in modo da avere a disposizione più incantesimi. Purtroppo crearle è un procedimento costoso, e le mie finanze sono piuttosto esigue. Le autorità cittadine sarebbero propense a concedermi un prestito?


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Inviato

Makeba

Quel che dicevo, Padre, è appunto cercar di capire se l'evento dell'incendio possa essere ricondotto ad un qualche rituale, magari rimasto incompiuto, che ora Nualia cerca di concludere. E' chiaro che qualcosa del genere è in corso, ma non abbiamo elementi utili a riguardo, e invece dovremmo saperne di più. Per quanto riguarda le vostre pergamene, sarò felice di mettervi a disposizione quel che posso del patrimonio* Kaijitsu.
Di questi Sczarni invece che sappiamo?


*compatibilmente con la volontà del DM

Inviato

Bazeelius Hilderic

Ascolto con profonda attenzione il racconto degli avventurieri, per poi trarre le mie conclusioni. "Se ho capito bene avete fatto molto più che sventare un attacco dei goblin. La faccenda sembra molto intricata, vorrei capire cosa ha spinto questa donna a voler radere al suolo Sandpoint, ammesso che sia questo il suo obiettivo. Non capisco molto di rituali e magia, la mia famiglia preferisce le donazioni ai templi piuttosto che dedicarsi attivamente ad un culto e io temo di non essere da meno." sorrido imbarazzato, "Credete che non sia sufficiente armarsi di tutto punto, entrare in queste catacombe e sterminare tutto ciò che minaccia la città? O potremmo addirittura far crollare l'entrata, se il pericolo è troppo grande."

Inviato

Makeba

Voi siete? Tutta questa gente che si sente autorizzata ad entrare in gioco in una faccenda tanto delicata senza neppure presentarsi mi da sui nervi.
Il vero problema, messere, è che abbiamo sventato un'incursione, ma si avvicina un nuovo attacco ben più massiccio. E in questo momento le forze cittadine non sono adeguate a sostenerlo. Sicuramente far crollare i tunnel è una soluzione, ma non prima di averli esplorati, purtroppo. Viceversa rischiamo di lasciare libere altre uscite che possono essere sfruttate per aggredirci. Entreremo e "stermineremo", come dite voi, ma sarà solo un passo verso la salvezza.
Mi massaggio le tempie, come a voler calmare un forte dolore.

Inviato

Ector Camun

"Non dimentichiamo che i tunnel potrebbero anche essere un arma difensiva contro un secondo raid non vi pare? Hai tutta questa fretta di raderli al suolo?

Makeba, la famiglia Kaijitsu è direttamente coinvolta in tutto questo, e la storia che il rampollo di famiglia, uno degli ultimi sopravvissuti, sia al completo oscuro di tutto, non mi convince molto.

Inoltre di tuo padre che guarda caso stava lasciando la città poco prima del secondo raid? E di Tsuto e tua sorella, che se non fosse stato per il mio intervento avventato" dico la parola avventato ricalcando l'accento della parlata di Makeba " sarebbero scappati via dalla città, con quel bel diario che ci ha dato tutte queste informazioni?! Che stranamente non volevi che leggessi.

Poi ovviamente la morte di Tsuto, che a quanto pare non ha confessato nulla prima che qualcuno gli porgesse un modo per farla finita."

Prendo il mio arco, lo punto verso Makeba e lo accuso formalmente "Credo che per il bene della città e finchè non sia risolta questa faccenda, tu debba sollevarti dall'incarico di guardia cittadina ed essere detenuto in cella."

Inviato

Gerard

Ora calmati Ector Mi alzo in pieni e uso il mio bastone per far abbassare l'arco all'uomo. Non credo che Makeba abbia a che fare con tutto questo. Se fosse d'accordo con chi ha organizzato tutto questo, si sarebbe alleato con Tsuto nei sotterranei. Capisco che tu possa nutrire dei sospetti su Lonjiku, e anche io non sono molto sicuro della sua condotta, ma Makeba e Ameiko di sicuro non c'entrano. Per quanto concerne il diario, è comprensibile che Makeba fosse restio a farcelo vedere: per quanto poteva saperne, lì dentro potevano benissimo esserci riflessioni non tanto gentili sulla sua famiglia. Ingiurie, segreti o altro che di certo non si vorrebbe far sapere a degli estranei.

Inviato

Ector Camun

"Tsuto e Makeba hanno parlato in un altra lingua nei sotterranei, non ricorda? Dopo di che Makeba ci ha ordinato di andarcene.

Padre Gerard, capisco bene che il patrimonio dei Kaijutsu per finanziare i tuoi studi, siano un motivo più che sufficiente per averti portato dalla sua parte, ma troppe cose non quadrano. Si scanzi!"

Inviato

Makeba

Sulle prime, le parole di Ector mi fanno semplicemente sollevare un sopracciglio per la loro ingenuità. Certo, una rete di tunnel può essere una importante via di fuga o di approvvigionamento, in caso di assedio. Magari se il nemico non li conosce assai meglio di te, imbecìlle. Poi però l'argomento cambia radicalmente e, man mano che l'uomo espone le sue teorie, la mia espressione passa lentamente dall'incredulo al furente.

Ora basta.
Mi sporgo in avanti verso l'uomo, le mani strette con foga attorno ai braccioli della sedia.
Piccolo sorcio farabutto volgare investigatore da strapazzo, ho sopportato abbastanza a lungo le tue frecciate, i tuoi scherni e i tuoi insulti. Ora osi persino dare fiato a queste farneticazioni, cercando di gettare fango su me e sull'intera mia famiglia con teorie senza capo né coda.
Mi alzo in piedi.
Avventato?? Ho usato quel termine per tua cortesia, ma la verità è che sei stato un'idiota scriteriato, incapace e con una fortuna sfacciata. Hai cercato di fare l'eroe e ti sei trovato con il cùlo a terra, quasi morto, con Padre Gerard costretto a rischiare la sua stessa incolumità e ad essere oggetto di violenza per poter salvare il tuo sedere tignoso. Hai messo a repentaglio la vita di tutti noi, compresa quella di mia sorella Ameiko, e non è finita in tragedia per il coraggio e l'abilità di Amrès e Sha'andra, sia reso loro onore.
Muovo qualche passo in circolo attorno ad Ector, come una belva che ruota attorno alla preda.
Invece ti pavoneggi, ti arroghi fama e diritti come il più vile dei ciarlatani, quando non hai fatto altro che saccheggiare come un avvoltoio ogni singolo cadavere in cui ci siamo imbattuti. Come quando abbiamo trovato mio padre, mentre ne contemplavamo il cadavere deturpato tu sciamavi come un sorcio tra i goblin morti, frugando loro nelle tasche. Come quando è stato catturato Tsuto, e la prima cosa che hai fatto è reclamare per te le sue spoglie. E il fatto che ora tu abbia di nuovo questo diario mi spinge a pensare che tu ti sia dato da fare nuovamente e mi chiedo se quel piccolo ladruncolo che è in te non si sia nuovamente appropriato dei suoi averi, nonostante abbia chiesto che fossero lasciati al loro proprietario, perché no, Ector, no... non sei autorizzato a sgraffignare ogni cosa che ti capita a tiro.

Sei solo un piccolo presuntuoso parassita e la misura, ora, è colma. Mi è chiaro che sei un volgare ladro, avido e privo di morale, che non conosce il rispetto per i morti e per i vivi, ignorante di ogni valore dei legami di sangue.
Hai ciarlato abbastanza. Io, Makeba Kaijitsu, considero il mio onore e il nome della mia famiglia insultati, ed esigo perciò di fronte a questo consiglio scuse immediate e la ritrattazione di ogni illazione senza fondamento alcuno, viceversa... riparerò al mio onore come si conviene, sfidandoti a sostenere le tue accuse in un formale duello.

E qui mi piazzo davanti all'uomo.
Sempre che tu non voglia rivelarti per la serpe vigliacca che sei.

Inviato

Bazeelius

Rimango in imbarazzato silenzio ad ascoltare il litigio che diventa sempre più violento, fino a quando viene ventilata l'ipotesi di un duello. A questo punto preferisco intervenire: "So di essere l'ultimo arrivato e che non dovrei parlare senza conoscere bene i fatti, ma siamo già in pochi e se cominciate ad uccidervi fra di voi chi proteggerà questa città?"

Inviato

Ector Camun

"Senti damerino, la prova dei fatti è evidente, difendersi da delle accuse insultando e denigrando l'accusatore è la tipica mossa, anzi

adesso vuoi uccidere anche me, per tappare la bocca a l'unico che si è accorto dei tuoi giochetti, ma con me non attacca.

Vuoi la giustizia per la tua famiglia? Allora chiediamo in pubblica piazza un processo no?

Difenditi dalle accuse, invece di sviare il discorso! E porta delle prove a tua discolpa"

Guardo il nuovo arrivato che interviene "Bell'imbusto, io non ho intenzione di uccidere nessuno, non sono mica come lui, che è già li pronto a volermi tagliare la gola."

"Sindaco lei non dice nulla?"

Inviato

Erik Blasco

'Magnifico. Buone argomentazioni, pessimo tempismo e scelta di parole. Oltre a una testa piena di segatura' penso mentre Ector accusa Makeba. Aspetto con sicurezza una reazione esplosiva e non vengo deluso, forse giusto l'ultima parte è troppo melodrammatica, ma nel complesso è uno spettacolo, di quelli da osservare a una giusta distanza, non nella stessa stanza. Mentre i due si guardano in cagnesco inizio a giocherellare distrattamente con il mio strano tubo di ferro, sfiorandone più volte il manico e rigirandolo tra le mani.

Solo un'osservazione: se è effettivamente Makeba è coinvolto nella congiura e Ameiko è l'unica ad esserne estranea, perché è stato questo Tsuto a dover rischiare di venir catturato quando invece il fratello poteva farlo con minori sospetti? Oltre a sparire la notte stessa, o sviarvi nell'arrivare alla vetreria, o avvisare i suoi complici, o qualsiasi altra cosa che una persona con una buona dose di intelligenza avebbe fatto. Abbastanza intelligenza da organizzare un'invasione di grandi proporzioni. Questo ci riporta anche alla figura di Nualia, che rapporti avrebbe con lei? E hai una vaga idea di cosa cosa significhi quello che c'è scritto in quel diario? Inoltre, anche se è solo la mia parola, in quella cella sono volati ceffoni che non volevano essere una comoda via di fuga. Quindi ti ripeto ancora una volta una cosa, ragazzo, sei privo di qualsiasi buonsenso. E il tuo amico non si è rivelato da meno, anche se di lui si può dire che questa è stata una giornata pesante.
Tiro un sospiro e riprendo a parlare
Come collaboratore della guardia cittadina, riconosco che hai dei buoni argomenti e che Makeba dovrebbe essere condotto in cella e interrogato. Ma visto che detesto comportarmi così, vi chiedo gentilmente di abbassare le armi e riconsiderare i toni. Le discussioni in cui compaiono armi e sfide a duello tendono a essere poco civili. E no, questa che ho in mano non è un'arma. E' un vettore, qualsiasi cosa significhi, e non voglio usarlo.
Per concludere, Makeba, cosa puoi dire sulle accuse rivolte dal qui presente Ector? A parte insulti, possibilmente


 

 

Inviato

Makeba

Signori, state davvero dando peso alle illazioni di questo codardo? Volete davvero fare di questa riunione per la difesa della città un processo alla mia persona?
Allargo le braccia come a dimostrare l'assurdità di questa situazione, poi il mio sguardo si fa gelido con tutti. Branco di pezzenti senza onore né storia.
E sia. Recitiamo pure questa sciocca commedia. Qui e adesso. Ma con tutti i crismi della legalità, per gli dei! Non ho intenzione di essere insultato in questi termini da un ciarlatano cleptomane e due perfetti sconosciuti senza alcuna autorità per fare ciò che stanno facendo. Il sindaco e lo sceriffo possono fungere benissimo da giudici. Ma chiedo che sia presente anche mia sorella Ameiko. Che veda come questo "consiglio" tratta i Kaijitsu, una famiglia che qui vive da tempo in pace, la cui vetreria ha dato lavoro e pane a molte famiglie, la cui locanda non ha mai negato un boccale o un letto a qualunque cittadino o viaggiatore.
Dopodiché, quando avrò dimostrato l'idiozia delle teorie di questo avido fanfarone...

e guardo Ector con disprezzo

...avrò il DIRITTO di esigere soddisfazione.

Inviato

Erik Blasco

Se dovessimo seguire i crismi della legalità saresti per prima cosa messo in prigione e lasciato lì in attesa che la prima autorità disponibile arrivi. Non avresti alcun diritto di sceglierti la giuria, né tantomeno possibilità di scegliere le condizioni in cui verresti giudicato. Inoltre verrebbe fuori dal diario che il tunnel era usato dai contrabbandieri. Non è una minaccia. E' esperienza personale. La gente ha l'abitudine di conservare i ricordi sgradevoli e le dicerie più codarde per i momenti in cui sei in difficoltà.
Appunto perché odio vedere una situazione del genere, sto chiedendo di chiarire questa questione qui, ora, una volta per tutte e senza che venga fatto un processo pubblico. Con tutto quello che può significare.

Prendo un momento di pausa. Questi due si stanno rivelando dei due perfetti testardi.
E, Ector? Abbassa quell'arco. L'unico che sta minacciando un altro in questa stanza sei tu

Inviato

Makeba

A che titolo tu ti ergi a giudice in questo consiglio, detti legge e pretendi risposte? chiedo allo sconosciuto che continua ad intervenire.
Comprendo il tuo tentativo di chiudere la questione con una semplice chiacchierata, ma non hai l'autorità per porti come stai facendo. E per quanto io sia pienamente disposto a collaborare e difendermi dalle infamie che quel mentecatto ha scagliato su di me, non sono disposto a far sì che questa faccenda si concluda senza che io venga debitamente risarcito, una volta che sarà chiara la mia estraneità alla faccenda.
Datemi garanzie che costui sarà punito nel caso le sue infamie vengano sconfessate, e sono pronto a chiarire tutto anche adesso, con mia sorella presente.

Inviato

Ector Camun

Ripongo l'arco senza problemi

"Nulla vieterebbe alla testimone di omettere o non conoscere fatti compronettenti, inoltre essendo parente non credo sia attendibile.

Io non mi sto macchiando di nessun reato, ho raccolto prove facendo quello che sonno stato chiamato a fare e sto esponendo ciò che ho visto. 

Sindaco ricordo chi era assente alla festa poco prima dell'attacco? 

Ho dei sospetti e li ho espressi davanti all'autorità del sindaco, la tua famiglia non è pulita e il tunnel trovato è già sufficiente da solo.

Tu invece stai solo sbraitando insulti, spocchia e minacce."

Inviato

Makeba

No, il tuo dovere sarebbe difendere la città. Invece assecondi le tue manie di protagonismo e ti permetti di accusare una persona secondo le tue fantasiose e dilettantesche teorie. Ma non è possibile accusare alla leggera di crimini così orribili come complicità in un'invasione, parricidio, rapimento, e poi cavarsela con semplici scuse nel caso le infamie si rivelassero infondate. Che poi quali sono le tue prove, esattamente? Hai solo supposizioni, peraltro mal formate.
Non solo stai cercando di umiliarmi e infangare il mio nome, mi stai accusando di essere un criminale della peggior specie, mi vuoi spogliato di ogni diritto e incarcerato. E se le tue accuse venissero confermate, penderei certamente da una forca.
Ma le mie non sono minacce, sono la legittima richiesta di un risarcimento morale e materiale qualora le tue accuse venissero dimostrate del tutto fasulle. Lo saranno, sono pronto a sottopormi anche ad un'indagine magica se necessario. Ed io, in un modo o nell'altro, avrò giustizia.

Inviato

Gerard

Mi massaggio le tempie, ormai senza speranze. Sapevo che quella tra Ector e Makeba sarebbe stata una collaborazione difficile, ma un litigio di simili proporzioni proprio nel momento in cui il nemico potrebbe sferrare un nuovo attacco, non me lo sarei mai aspettato. Per richiamare l'attenzione, sbatto il bastone a terra. Ector, Makeba! Volete giustizia? Mi volto verso l'arciere E tu, vuoi essere certo che Makeba e Ameiko non mentano? Bene. Risolveremo tutto questo. Domani. Esiste un particolare incantesimo che i sacerdoti un poco più capaci di me posso preparare. Si tratta di un incanto che impedisce a chi si trova nella sua area di effetto di mentire. Sono sicuro che Padre Zantus è in grado di formularlo. Andrò da lui, gli esporrò i fatti e domani mattina risolveremo questa benedetta faccenda. Ma prima di andarmene, ci tengo a dire la mia: può anche essere che Lonjiku si sia macchiato le mani con i crimini perpetrati attraverso la galleria che si trova sotto la vetreria, ma non mi pare corretto attaccare subito Ameiko, che ci ha dato un tetto sopra la testa, e Tsuto, che ci ha aiutato a sconfiggere i goblin. Le colpe dei padri non dovrebbero mai ricadere sui figli. Inoltre, Ector, insinua ancora una volta che il mio giudizio sia offuscato dal denaro, e ti prenderò a calci con la mia gamba sana da qui fino all'Ossario, andata e ritorno!

Inviato

Makeba

Perdonatemi Padre GErard, ma non avete colto il punto. Una volta appurata la verità, che ne sarà del valoroso Ector Camun? Il mio accusatore potrà camminare ancora a piede libero per la città, pavoneggiandosi come un eroe di Sandpoint, quando si è dimostrato un incapace, indegno della fiducia che gli è stata concessa? E quando avrà montato la prossima sceneggiata potrà trascinare qualcun'altro nel fango impunemente?
Questa faccenda ha superato ogni limite di decenza e accettabilità, in spregio ad ogni norma di cortesia, rispetto, buon costume e civiltà. Se questa città permette che questi siano i modi con cui viene amministrata la giustizia, attraverso ciarlatani che s'improvvisano grandi investigatori, pronti a trascinare cittadini innocenti alla gogna o peggio alla forca per assecondare i  propri deliri di grandezza, beh allora Sandpoint ha qualche problema in più, oltre ad un invasione di goblin alle porte.
Egli ha mosso contro di me delle infamie che definirle accuse è un insulto all'antica disciplina del diritto. L'ha fatto sapendo che ciò significa condannarmi a morte e l'ha fatto nel giorno in cui ho ritrovato mio padre avvolto in un sarcofago di vetro incandescente.
Ebbene, io chiedo lo stesso! Se dovessero le sue accuse nei miei bugie risolversi in un nulla di fatto, chiedo che venga espulso da ogni incarico cittadino per manifesta incapacità e che venga condotto in carcere, dove forse un po' di aria fresca dei sotterranei gli schiarirà le idee sui suoi deliri da detective da strapazzo.

 

 

Inviato

Signori!

La voce della Deverin e il battere del suo palmo sulla scrivania rimbombano nella stanza, mentre Makeba e Ector ancora si fronteggiano. Il sindaco, alzatosi in piedi, vi fissa uno ad uno, cercando la vostra attenzione. Una volta che riesce ad ottenere in breve momento di silenzio, tira un lungo sospiro.

Signori. Non vi ho accolto in questa stanza per fare da giudice e testimone ad un processo. Il tono è ora tranquillo, ma in qualche modo imponente. Signor Camun, le accuse che porta alla famiglia Kaijitsu sono pesanti e, a quanto sento, sostenute da prove. Ma da qui a sostenere che l'intera famiglia sia invischiata nel malaffare ai danni della città ci vorrà ben più di un diario e un cunicolo. Le ricordo che sta fronteggiando la fama di una delle famiglie nobili più benvolute della città, e a ragione. In qualità di membro della Lega Mercantile, conosco la famiglia Kaijitsu da più tempo di chiunque altro, in questa stanza, e ritengo di essere nel giusto affermando che Lonjiku, per quanto non sia la persona più avvicinabile della città, non hai mai dato adito a insinuazioni simili. Le consiglio quindi di soppesare le parole due volte, prima di fare simili affermazioni. Nondimeno, le sue argomentazioni saranno considerate, a tempo debito.

La Deverin si volta quindi verso Makeba. Sì, Makeba, ho conosciuto tuo padre, il giorno in cui approdò nella costa perduta. Era un uomo che disponeva solo delle sue capacità, e doveva sostenere la moglie e una figlia, oltre che i suoi servitori. Da allora è passato molto tempo, e l'ho visto costruirsi la sua fortuna da solo. Non posso certo ignorare le accuse a lui mosse, ma mi rifiuto di credere che fosse una persona così subdola.

Posso solo immaginare cosa vi stia passando per la testa, ma vi prego di tornare all'emergenza attuale. Qui il tono si fa più deciso, le mani appoggiate sulla scrivania siamo a rischio di un attacco, e non sappiamo quando. E a meno che non intendiate andarvene, ci siamo tutti in mezzo. Là nei sotterranei potrebbe celarsi qualcosa di utile, magari qualche cosa che ci possa aiutare nel fronteggiare la minaccia. Se c'è, dobbiamo scoprirlo.

Lo sguardo della Deverin va poi a osservare Bazeelius e Eric Signori, sapete meglio di me in quali condizioni versano le difese della città. Qualunque aiuto in questo momento è ben accetto, almeno fino al ritorno dello sceriffo. Pertanto, in qualità di Sindaco di Sandpoint vi autorizzo a prendere parte del corpo di difesa della città, e mi carico di ogni responsabilità derivante da ciò. Torna poi a squadrarvi tutti quanti. La città ha bisogno di persone forti, e mai come ora, per il bene di essa, c'è bisogno che collaboriate. Che vi piaccia o no. Avete dimostrato tutti le vostre capacità in precedenza, e confido che lo facciate di nuovo. Ma per riuscire in questo, bisogna collaborare, e mettere da parte le diatribe personali.

E qui fissa per un lungo attimo Makeba e Ector veritiere o meno.

Questa è stata una giornata pesante per tutti voi. Fino a domani mattina siete esentati dai vostri compiti, a meno di allarme generale. Fa una breve pausa, con lo sguardo deciso fissa davanti a sé, quindi si rivolge di nuovo a voi: Questa città ha sempre saputo affrontare le minacce esterne-e interne, e lo farà anche questa volta.Non ho intenzone di abbandonarla.

Detto questo, vi fissa con sguardo fermo, attendendo un responso. Non sembra tuttavia intenzionata a ricevere ulteriori lamentazioni.

@ Makeba e Gerard

Potete fare affidamento alle casse dei Kaijitsu, e io faccio affidamento sulla parsimonia di Gerard.

:)

 

Inviato

Makeba

Torno alla mia sedia, lasciandomici cadere sopra con fare sfinito.

Signor Sindaco, non ho dimenticato le priorità di Sandpoint. Ma proprio per questo non posso accettare quanto proponete, accantonare la questione e fingere che sia di secondo piano, posticiparla a data da destinarsi. Inaccettabile .La mia stessa presenza in qualità di congiurato rischia di compromettere le indagini e le future operazioni.
Inoltre, finché non sarà chiarita la faccenda, non posso nemmeno accettare di lavorare al fianco di una persona che mi considera un bugiardo e un assassino del mio stesso padre. Mi ritengo offeso che consideriate le accuse che mi sono state personalmente rivolte come, usando le vostre parole, "sostenute da prove", e che rifiutiate una semplice proposta come quella di Padre Gerard, che non richiederebbe altro che pochi minuti per dare conclusione alla faccenda.
Comprendo che a quel punto vi trovereste nella scomoda posizione di rinunciare ad un uomo in questo momento d'urgenza, ma in verità non rinuncereste a nient'altro che ad un individuo che ha dato prova della sua totale inadeguatezza al compito assegnato.

Sospiro un momento, come a voler ritrovare le forze, poi riprendo

Camun non ha mosso alcuna accusa specifica, se non il fatto di "non essere molto convinto" della mia estraneità alla congiura. Non ha portato alcuna evidenza inconfutabile, se non illazioni e pseudo-deduzioni che risultano poco credibili. Andando con ordine:
Ha insinuato una mia fretta nel voler distruggere i tunnel, non si sa bene a quale scopo, che rappresentano invece una potenziale difesa. Beh, sappiamo di quei tunnel solo grazie al nemico, qualunque soldato con due dita di strategia vi dirà che quei tunnel sotto la città, conosciuti meglio dal nemico che da noi, non servono a nulla. Questa sarebbe una prova della mia colpevolezza?
Che la mia famiglia sia coinvolta è fuor di questione, ma non nei termini che Camun insinua: mio padre è morto, ucciso in modo orribile da Tsuto, ed è quindi coinvolto nei fatti finora accertati in quanto vittima, non colpevole; mia sorella Ameiko è stata vittima di un rapimento e percosse; Tsuto è, ci tengo a precisarlo, mio fratellastro e non è un Kaijitsu, giacché non condivide il sangue di mio padre, che non l'ha nemmeno mai considerato parte della famiglia; per quanto mi riguarda, l'accusa consiste in "mi sembra strano che tu non sappia niente": è questo un altro indizio della mia colpevolezza? Sono queste le prove della colpa dei Kaijitsu?
Che mio padre stesse abbandonando la città: vero, è giunto da me e Ameiko con queste intenzioni, adducendo che Sandpoint non era sicura. Possiamo dargli torto, considerando che una scorreria goblin era avvenuta nella giornata stessa? Se ho una colpa... se ho una colpa è quella di essere riuscito a dissuaderlo dalla partenza, convincendolo che il posto dei Kaijitsu era qui, a difesa di Sandpoint, che io stesso avevo giurato di difendere questa città e non mi sarei mai mosso, con o senza di lui. E lui è rimasto... cosa che gli è costata la vita. La mia colpa è di averlo convinto a restare e averlo così condotto alla morte. Questo prova la mia parte nella congiura di Nualia?
Sull'intervento di Camun a salvataggio di Ameiko mi sono già espresso. Per parte mia, avendo appena scoperto il cadavere di mio padre e trovando mia sorella con una lama puntata alla gola, non ho voluto rischiare. Ho forse peccato di mancanza di coraggio? Forse sì. Questo prova un mio coinvolgimento nel tentativo di fuga di Tsuto? Assolutamente no. Questo rischio se l'è invece assunto, a nome di tutti, Camun. E con risvolti che sarebbero divenuti tragedia, non fosse stato per l'ardimento di Padre Gerrard, che ha messo a repentaglio la propria vita, e di Amrès e Sha'andra. Potete chiamarli a testimonianza, se lo desiderate. Vi confermeranno i fallimenti di questo individuo, altro che gesta eroiche.
Mi si accusa di non aver fatto leggere il diario: semplicemente falso. Vero è che ho desiderato accertarne i contenuti riguardanti la mia famiglia prima di divulgarlo, ma una volta appurato che le informazioni in esso contenute erano vitali per il destino di Sandpoint, è stato subito messo a disposizione delle indagini. Lo stesso Camun l'aveva in mano, pochi istanti fa.
Infine mi si accusa di aver favorito la morte di Tsuto e quindi il suo silenzio. Ho diversi testimoni che hanno assistito almeno a parte dell'interrogatorio: mi si può accusare di non esserci andato leggero, di aver usato metodi poco ortodossi, ma non certo di aver cercato di insabbiare una confessione. Quanto al suicidio, perché di questo si tratta, una delle guardie era presente al momento del fatto. Può testimoniare la veridicità delle mie parole.

Mi alzo dalla sedia.
Giuro sull'onore mio e della mia stirpe, quanto ho detto corrisponde a verità e sono pronto a sottopormi ad ogni accertamento che desideriate svolgere.
Continuo a ritenere valida la mia offerta di sostegno economico a Padre Gerard, poiché la mia parola non viene ritratta a cuor leggero.
Tuttavia, sono deluso dall'incapacità di questa assemblea nel porre rimedio a questo fatto di gravità inaudita; sono incredulo nel constatare come un uomo venga infangato e gli sia negata la possibilità di difendersi in un giusto processo e non in una gogna costruita dall'esaltazione di un individuo sconsiderato e privo di morale; infine, sono amareggiato nell'assistere all'incapacità di punire un individuo che si è macchiato di evidente colpa di falsa testimonianza e lesione dei miei diritti.

Pertanto, poiché sono costretto a constatare che in questo luogo non posso trovare né giustizia né soddisfazione alla mia legittima richiesta, avanzo definitivamente la mia sfida di duello d'onore con il vigliacco e menzognero Ector Camun. Finché non avrò soddisfazione, non prenderò oltre parte a questo concilio. Con permesso.

Lascio la sala, non senza un'ultima domanda
Dimmi, Camun: ho ragione di ritenere che, se ti sei appropriato del diario, ti sei intascato nuovamente altri averi di Tsuto?
Non attendo risposta.

DM

Vado da Ameiko, ho bisogno del conforto di una persona di cui mi fido ciecamente.

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