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Inviato

Ah, me lo ero immaginato diverso, più come un "vero" mondo sfera con un vero sole all'interno, con un largo sconto alla fisica.

No, in questo modo sarebbe stato solo uno dei numerosi "mondi cavi" già ipotizzati da decine di scienziati (più o meno seri) e scrittori.

Inviato

Idea un po' troll:

Il più grande punto debole del nemico finale della battaglia sono le canzoni dello zecchino d'oro, i giocatori ne devono cantare una mantenendo un'espressione seria per potarlo ad ¼ dei suoi max HP, e gli rimuovono tutti gli slot incantesimo di livello superiore al 4.

Idea un po' meno troll:

Il nemico finale ha sacrificato la propria umanità per ottenere poteri profani, eppure i PG potrebbero scoprire che il suono della ninna nanna che gli cantava la madre quando era bambino è capace di fargli riacquistare la propria umanità, facendogli dunque perdere i poteri e la voglia di combattere

  • 1 mese dopo...
Inviato

AHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!!!!!!
Beccato subito! In effetti l'idea mi è venuta proprio scoprendo per caso quel manga. :grin:
Comunque sarebbe interessante, come ambientazione super-eroistica, una come quella.

 

Altro giro, altra idea:

In questo mondo l'alternarsi delle stagioni non è dato dall'inclinazione dell'asse planetario (che, in questo caso, è quasi perfettamente verticale), ma dalla distanza del pianeta dal suo sole; alla distanza minima riceve 1,5-2 volte la luce e il calore che riceve alla distanza massima (nel caso della Terra, tanto per fare un paragone, all'afelio riceviamo meno del 7% in più di luce e calore che al perielio).

Addirittura potremmo portare la cosa all'eccesso, e ipotizzare un mondo che all'afelio (distanza minima) è così caldo da trasformarsi in un deserto, mentre al perielio (distanza massima) è così freddo da diventare una distesa di ghiaccio.
Questo mondo sarebbe abitabile in superficie solo durante primavera ed autunno, mentre il resto dell'anno tutti gli animali vanno a vivere sottoterra (d'estate si potrebbero muovere in superficie solo di notte, mentre d'inverno molti entrerebbero in letargo); probabilmente quasi tutti gli animali sarebbe capaci di vedere al buio e/o sarebbero dotati di bio-luminescenza (come le creature di Pandora in Avatar). Anche le piante sarebbero costrette a sviluppare sistemi speciali per sopravvivere durante estate ed inverno (anche loro potrebbero sviluppare bio-luminescenza come gli animali).
Un pianeta così potrebbe avere anche un'asse inclinato normalmente; questo porterebbe a due possibili sviluppi:

  • equinozi in primavera ed autunno: uno dei due emisferi riceverebbe più luce e calore dell'altro in estate, e meno in inverno, quindi sarebbe ancora meno vivibile dell'altro; l'altro emisfero sarebbe più fortunato, potendo contare, grazie all'inclinazione assiale, di un periodo di abitabilità superficiale maggiore.
  • equinozi in estate ed inverno: la stagione calda e quella fredda hanno lo stesso effetto su entrambi gli emisferi; uno dei due avrebbe una primavera calda e un'autunno freddo, mentre nell'altro le cose sarebbero al contrario (primavera fredda ed autunno caldo). Sinceramente non sò quale dei due emisferi starebbe messo meglio.

Se mai si sviluppassero delle civiltà, potrebbero espandersi (quindi anche muovere guerra) solo in primavera ed autunno.

Inviato

Questo è davvero un bel topic, ho letto tantissime idee interessanti!

Provo a scriverne una io, spero vi piaccia(e, sinceramente, non so' se esiste già qualcosa di simile o identico a quest'idea)

Gli dei odiano le "creature libere", ovvero le razze classiche fantasy(umani, nani ecc...)
Un tempo esistevano soltanto dei, comandati da un unico potente dio(che aveva anche creato gli altri), i quali vivevano nel loro mondo. Gli dei litigavano spesso tra di loro e cercavano di contendersi l'amore del loro re. Deluso dal loro comportamento, il re degli dei decise di creare un altro mondo dove creare anche altre razze. Queste razze(umani, nani ecc...) non avevano poteri divini, ma gli avrebbero potuti acquisire soltanto con fatica e sofferenza, e il grande dio credette che con questo avrebbe risolto il suo precedente errore e avrebbe creato delle razze più "mature". Tuttavia gli dei presero questo gesto come un'offesa, presto iniziarono a invidiare l'amore che il loro re riservava per le nuove razze create, credendo che presto avrebbe soppiantato il loro. Così un giorno si unirono e imprigionarono il loro re. Subito dopo si interessarono alle creature del nuovo mondo e iniziarono a utilizzare i loro poteri per distruggerle.
Quella a cui io avevo pensato, quindi, è un mondo afflitto continuamente da catastrofi naturali, in cui le razze sono alla continua ricerca di un posto in cui rintanarsi per fuggire e proteggersi. Questa razze in realtà non sanno che dentro di loro è racchiuso un grande potenziale che se allenato potrebbe permettergli di sopravvivere agli dei. 
Gli dei sono anche in lotta tra di loro per contendersi il dominio del nuovo mondo, e per costruirsi un proprio regno.
I mostri non sono altro che creature degli dei, ma non sono razze libere e sono completamente sotto il controllo dei loro padroni. 

Ovviamente per permettere a quest'ambientazione di esistere bisogna limitare il potere di questi dei. Non sono infatti in grado di individuare magicamente le razze, né di controllarle mentalmente, tuttavia possono sempre utilizzare le loro creature per trovarli. Inoltre ci sono anche degli artefatti sparsi per il mondo scritti in un linguaggio che solo queste razze conoscono, e che gli aiuterebbero a potenziare il proprio potere. Gli dei però non conoscono quel linguaggio, quindi possono anche trovare questi artefatti ma non capirebbero il loro funzionamento. Un altro aiuto che le razze possono ricevere è quello del "re degli dei", che, sebbene sia imprigionato(ed anche l'unico dio buono del pantheon), può comunque utilizzare alcuni suoi poteri per agire sul mondo, seppur sempre in maniera limitata. 

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Inviato

Ispirato dalle "Cronache della Fulgoluce".

Tutte le forme di vita, animali e vegetali, vivono all'interno di enormi canyon (quando dico enormi, intendo roba da far sembrare il Grand Canyon una righa tracciata sulla sabbia da un bambino: profondi da 500 a 5.000 m, larghi 10 volte tanto, e che coprono INTERAMENTE la superficie del pianeta), perchè subito al di sopra di essi soffiano costantemente venti così forti da spazzare via ogni cosa sul loro cammino.
La sommità delle "terre alte", che formano i lati di questi canyon, è stata letteralmente vetrificata dall'enorme energia statica generata dalle nubi, per essere poi tirata a lucido dalla polvere sospinta dal vento, rendendo impossibile ogni tipo di appiglio.
L'altezza delle terre alte è quindi costante su tutto il pianeta, prendendo il posto del livello del mare (che non esiste; ci sono laghetti, fiumi, ma soprattutto pozzi, tutti alimentati dalla pioggia così come la maggior parte delle piante).
Le nubi forniscono acqua (piove esattamente una volta al giorno, per un paio d'ore, sempre alla stessa ora; in pratica la pioggia è diventata "l'ora zero"), luce (l'enorme carica statica fà sì che emettano costantemente una soffusa luminescenza, che varia in maniera irregolare ma senza mai allontanarsi troppo dalla media), energia (sia sotto forma di energia eolica, raccolta tramite piccole turbine a vento piazzate poco sotto la sommità dei canyon, sia sotto forma di elelttricità, raccolta tramite barre metalliche piantate poco sotto la sommità dei canyon).

  • 2 settimane dopo...
Inviato

L'idea medioevale per cui i topi nascono dagli stracci e gli scarafaggi dall'immondizia merita di certo più spazio e attenzione, e è parecchio diendiabile.

Gli animali e le creature non intelligenti nascono dalle cose, in particolare dalle cose che costituiscono il loro ambiente. Ad esempio, appunto, oggetti rotti e in disuso fanno nascere topi e scarafaggi, alberi e boschi fanno nascere cervi o cinghiali, eccetera. Ambienti semplici costituiranno animali semplici. Ambienti dove due o più elementi abbondano daranno vita a bestie magiche. L'Ipppogrifo nasce dai pascoli alpini. La Catoblepa dalle paludi salate. Creature intelligenti che introiettino in maniera rapida e violenta parti o stili di un ambiente vanno incontro alla licantropia: chi è costretto a nutrirsi di spazzatura dopo una vita passata tra i banchetti più fini svilupperà la licantropia murina, chi è esiliato nei boschi dopo una vita civilizzata, quella licina.

I Draghi nascono dalle emozioni provate da creature intelligenti. I Draghi Rossi nascono dalla superbia. I Draghi Verdi nascono dall'avidità. I Draghi Blu nascono dal fanatismo. I Draghi Neri nascono dall'astio. I Draghi Bianchi nascono dall'Ira. 

Le razze delle creature intelligenti nascono da emozioni provate da luoghi. Gli Elfi nascono dall'orgoglio delle foreste -per questo le proteggono e abbelliscono. I Nani nascono dall'invidia delle Montagne -per questo le scavano portandone alla luce i segreti. Gli Halfling nascono dalla fatica delle regioni sfruttate -per questo mirano ad una vita semplice e pacifica. Gli Gnomi nascono dalla noia dei luoghi abitati -per questo sono vagabondi e curiosi. Gli Orchi nascono dall'odio dei luoghi fortificati -per questo li tormentano e li portano alla rovina. Gli Umani nascono dalla curiosità delle coste -per questo sono ricettivi e curiosi. I Goblin sono prodotti dall'astio dei luoghi posseduti da padroni che si disinteressano dell'ambiente -per questo aiutano chiunque voglia rovesciare l'ordine costituito. 

Le Aberrazioni nascono dalle malattie mentali. La Paranoia genera il Beholder. Il Panico lo Strangolatore. La Fobia l'Illithid. La Depressione l'Aboleth.

I costrutti e gli elementali sono i riflessi di identità sclerotizzate e rigide di creature intelligenti o di gruppi di esse. Più di una volta una roccaforte di nani posta per secoli sotto assedio, dopo aver prodotto la sua bella dose di Orchi, è giunta al punto di risvegliarsi sotto forma di armata di Golem di Pietra. Ugualmente un tempio millenario potrebbe trovarsi una mattina privo delle sue statue di bronzo..

 

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Inviato

Idea interessante.
Tra l'altro fornisce una implicita cronologia della creazione:

  1. mondo materiale (terra, aria, acqua).
  2. piante.
  3. animali e bestie magiche.
  4. umanoidi.
  5. licantropi, draghi e aberrazioni.
  6. elementali e costrutti.

Alcune creature però non sono elencate (mi baso sui tipi di D&D 3/3.5/PF), almeno esplicitamente; ad occhio andrebbero così:

  • esterni: probabilmente esistono da prima del mondo materiale (0), altrimenti vanno con gli elementali (6).
  • piante (intese come mostri vegetali): vanno o con le piante (2) o con le bestie magiche (3).
  • parassiti: quasi sicuramente vanno con gli animali (3).
  • folletti: quasi sicuramente vanno con le bestie magiche (3).
  • melme: questi sono i più difficili... vanno assieme alle bestie magiche (3), alle aberrazioni (4), o ai costrutti (6)?
  • non-morti: vanno o con le aberrazioni (5) o con i costrutti (6).

P.S.: usa termini comprensibili anche ai non addetti ai lavori, ti prego!
I llicantropi "murini" sono i topi mannari, mentre i licantropi "licini" sono i lupi mannari... ma per scoprirlo ho dovuto guardare il vocabolario! :sorry:

Inviato (modificato)

Gli esterni nascono dalle menzogne. Menzogne dette a fin di bene generano esterni buoni, menzogne dette per profitto  generano esterni malvagi, spettacoli teatrali e menzogne neutre  generano esterni neutrali. Le menzogne creduto sinceramente  da chi le ascolta danno vita a esterni caotici. Le menzogne non creduto,  ma accettate per malafede o opportunità  a esterni legali.

piante e parassiti vanno con gli animali.

I folletti nascono da dalle infrazioni di ritmi naturali. Per esempio, se una terra è  colpita ogni anno dai monsoni, si abituerà a ricevere vento e pioggia d'estate. Ma se un anno di siccità  dovesse portare alla mancanza di un monsoni,  ecco che nascerebbe uno spiritello del vento.

Le melme nascono dalla miseria e dai rimpianti.

Modificato da Jonnie
Inviato

Anche se ho letto molte delle idee presenti nel topic man mano che venivano posate, non ricordo se sia stata proposta un'idea del genere:

What if...
...I celestiali (o gli dei, o chi per essi) non fossero queste entità benigne che tutti credono, ma dei tiranni che tentano in tutti i modi di manovrare i mortali, schiavi inconsapevoli, come burattini per i loro scopi (qualunque essi siano)?
...I diavoli (o chi per essi) non fossero queste entità maligne che tutti credono, ma solo esseri che combattono per la libertà (propria e di tutti coloro sotto il giogo dei celestiali)?
...Recentemente un gruppo di mortali avesse cominciato ad intravedere la verità, nonostante secoli di false credenze la rendano tremendamente difficile da accettare?

Inviato

@Jonnie molto bella come idea..che sviluppi potrebbe avere, però, in un mondo attivo dove giocare? I personaggi sono nati da uomo e donna, oppure sono nati "dal nulla". Le persone sanno tutto ciò? Oppure mitizzano e simbolizzano il tutto?

Inviato

Le persone sanno e non sanno, ma comunque dopo la nascita dei progenitori la riproduzione funziona normalmente.  Le implicazioni sono enormi.

1) per eliminare le invasioni di mostri bisogna cambiare il territorio. Peggio: le invasioni generano paura, e la paura produce hobgoblin, Gnoli e trenta. 

2) quando ti avventurieri nelle terre selvagge,  puoi avere almeno un'idea di quali mostri vi abitino. Se ti serve un artigli di grifone, sai dove trovarlo.

3) Se arriva un drago, scatta la caccia alle streghe verso chi lo ha generato.

 

Le melme vengono dalle miserie: il cubo gelatina che tutto conserva viene dalla povertà,  e dunque lo troveremo nei sobborghi; il protopkasma nero viene dal nichilismo e dalla  mancanza di ideali, e lo troveremo nei quartieri ricchi.

I giganti sono le memorie cristallizzato di un luogo che ha smesso di esistere. L'ultima pozza di quello che un tempo era un mare diviene un gigante delle tempeste. L'ultima goccia di lava di un vulcano spento un gigante del fuoco. L'ultima zona selvaggia soppiantato dalla civiltà una tribù  di ore.  Per questo i giganti sono sempre in viaggio, alla ricerca di una nuova casa.

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Inviato

Ambientazione fantasy, priva di metalli come Dark Sun (quindi gli oggetti potrebbero essere fatti solo di legno, osso, corno, pietra, cristalli, conchiglie, eccetera), ma a differenza di quest'ultima sono presenti tutti i tipi di ambienti naturali (foreste, ghiacciai, praterie, paludi, mari, eccetera). Naturalmente, essendo fantasy, la magia permette di potenziare magicamente i materiali normali, che quindi diventano resistenti quanto e più del metallo.

Le razze fantasy ci sono quasi tutte (tranne gli hobbit/halfling/kender che, non facendo parte del folkore classico, non mi sono mai piaciuti... il loro posto possono prenderlo benissimo gli gnomi), ma ognuna "trasformata" in modo peculiare; possibili esempi (non obbligatori, ognuno è libero di modificarli come vuole) sono: centauri "mantidi" (l'idea mi è venuta da qui), nani "pecore" (idea qui), elfi "serpenti" (questo spiegherebbe la magrezza e la mancanza di peli sul corpo; i capelli sono scaglie trasformatesi in lunghe penne), orchi "piante" (per spiegare la pelle verde), eccetera.

Gli umani ci sono, ma solo come razza non giocabile. Essendo la razza meno longeva, cercarono di ottenere l'immortalità in ogni modo; avendo fallito tutti i tentativi con la magia "normale", alla fine tentarono con quella nera; il risultato è che gli umani divennero una razza di non-morti (anzi, L'UNICA razza di non-morti, visto che nessun'altra razza può diventarlo, per via della loro natura fatata)! Come tale, sono l'unica razza esclusivamente malvagia.
La maggior parte divennero non-morti privi di intelligenza (zombie, scheletri, ghoul, fantasmi), solo una piccola minoranza matenne la propria intelligenza, trasformandosi in vampiri (ovviamente, assomiglieranno più a questo piuttosto che a questi); da allora questi ultimi cercano di trovare un modo per schiavizzare le altre razze (necessitano pur sempre del loro sangue, per sopravvivere), e liberarsi delle proprie debolezze (sole, fuoco, simboli sacri, aglio, acqua corrente, necessità di bere sangue).
Hanno persino trovato un modo per incrementare il proprio numero, nonostante non siano più vivi: utilizzano una specie di clonazione! Fortunatamente per le altre razze, il procedimento ha parecchi difetti: le "macchine" per la clonazione sono poche (oltre che difficili e lente da costruire), il procedimento è lungo e molto spesso fallisce, e la maggior parte delle volte in cui funziona si ottiene un non-morto non intelligente.

Inviato

Bella idea.


Me ne ha fatto venire in mente una con cui mi baloccavo tempo fa, e a lungo ho pensato di implementare nella mia ambientazione home made.

In molte ambientazioni c'è il concetto di una razza antica che ha raggiunto tutti i limiti della magia e delle arti, creando un impero enorme e poi crollando su sè stessa, da sola, sconfitta da dei/demoni/razze più giovani.

Ma un'intera ambientazione COSTRUITA intorno a questa idea?
Una potente razza ha abitato il pianeta per moltissimo tempo, raggiungendo vette di tecnologia così elevate che, citazione delle citazioni, era impossibile distinguerle dalla magia. E poi sono crollati, per un motivo o per l'altro, e i pochi sopravvissuti non hanno avuto che un'unica scelta: terraformare un pianeta ormai povero e malato, coperto da città e costruzioni e poco altro. 

così adesso il mondo è completamente tornato alla natura, ed è stato colonizzato dalle "nuove" razze. Alcune discendono direttamente dagli antichi dominatori, ma la maggior parte sono state letteralmente create da loro con l'ingegneria genetica.
TUTTE le leggende, i miti, i mostri, le antiche magie, gli artefatti, la religione, gli dei...tutto deriva da questa antica civiltà.
Probabilmente la maggior parte dei mostri potrebbero essere costrutti, aberrazioni (derivano dagli esperimenti o da "radiazioni" magiche) et similia.

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Inviato

La tua idea mi fà pensare al videogioco "Horizon Zero Hour" (mostrato da Silent qui)... e, sotto alcuni aspetti, a Numenera.

Ma io mi voglio spingere ancora oltre:
Spesso si dice che è nelle avversità che riusciamo a mostrare il meglio di noi, e in questa ambientazione fantasy è così; l'intero multiverso stà morendo, e i sopravvissuti di tutte le razze collaborano per sopravvivere; unendo tutte le loro capacità tecniche e magiche, hanno creato un "pianeta artificiale" in cui vivere senza preoccupazioni.
L'integrazione e la pace tra le razze, seppur forzata, ha permesso lo sviluppo di una civiltà altamente progredita, sia dal punto vista tecnico e magico, sia da quello di vista sociale e artistico. E' una vera e propria "età dell'oro" per i sopravvissuti, che stanno addirittura progettando un modo per sopravvivere alla morte del resto del multiverso.
L'unico difetto, in questa situazione per il resto idilliaca, è la sempre più frequente apparizione di strani mostri, e il fatto che gli dei paiono non rispondere più alle preghiere dei sacerdoti.
Quello che la gente non sà, è che il massiccio consumo di magia per mantenere il loro "eden" rischia di impedire la rinascita di un nuovo universo dopo la morte del vecchio; peggio ancora, il loro progetto per sopravvivere al "Big Crunch" rischia non solo di fallire, ma addirittura di provocare la morte degli dei.
In pratica, se i sopravvissuti non si sacrificano, non ci sarà un futuro per nessuno: nè per loro, nè per l'universo, nè per gli dei. Ma, ovviamente, la cosa non gli và per niente a genio... dopo tutta la fatica che hanno fatto per sopravvivere, riuscendo persino a creare un vero e proprio paradiso terrestre, si rifiutano di morire. Quindi da una parte abbiamo i mortali (che, pur sapendo di non potercela fare, sono diventati così arroganti che non sono comunque disposti a gettare la spugna), dall'altra gli dei (che sono costretti a cercare di uccidere gli ultimi mortali, che finalmente hanno creato la società perfetta, perchè altrimenti non ci sarà futuro per nessuno).

P.S.: ovviamente questa idea parte da una serie di presupposti (che elencherò io, prima che me li facciate notare voi), per evitare incongruenze:

  • gli dei sono buoni (o sono rimasti solo gli dei buoni).
  • il livello tecno-magico raggiunto dai mortali è tale che essi possono combattere alla pari con i mostri mandati dagli dei.
  • gli dei potrebbero spazzare via i mortali rimasti, agendo direttamente, ma così facendo rimarrebbero così indeboliti che potrebbero fallire nel far risorgere l'universo (con tutte le spiacevoli conseguenze del caso).
  • le anime dei morti "sopravviverebbero", essendo tenute al sicuro nel dominio degli dei, quindi potrebbero rinascere nel nuovo universo... ma i mortali non ci credono, essendo diventati troppo arroganti, e pensano che gli dei vogliano salvare solo se stessi.
  • i mortali credono veramente, sia per arroganza sia per ignoranza (calcoli sbagliati, e una conoscenza del multiverso non così perfetta come credono), di potercela fare; quindi è impossibile fargli cambiare idea.
  • più a lungo le battaglie si protraggono, più magia viene consumata, rendendo sempre più incerta la rinascita dell'universo.
  • i mostri ovviamente sono privi di anima.
  • i mortali non possono entrare da vivi nel dominio degli dei, ma solo come anime dopo la morte.

Questo offre molti spunti; si può giocare nella parte di:

  • gli dei che, pur essendo buoni, sono costretti a creare mostri per sterminare i mortali, in modo da salvarli da loro stessi.
  • i mortali, che cercano di sopravvivere ai mostri mandati dagli dei.
  • i pochi mortali che credono ancora agli dei, e che per salvare la gente sono costretti ad ucciderla e a sabotare gli sforzi della società.
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No, l'idea mi era venuta da un vecchio episodio di "Ai Confini della Realtà", dove gli ultimi due sopravvissuti di una guerra atomica diventano quelli che poi saranno Adamo ed Eva. E dalla serie "The 100", una serie di fantascienza non troppo brillante.

Questa tua idea non è male, purtroppo ci si può giocare una sola volta, altrimenti si perdono i tratti più interessanti: i Personaggi e i Giocatori dovrebbero scoprire tutto questo mano a mano, e quindi scegliere se aggrapparsi all'ultimo sprazzo di vita o aiutare gli dei uccidendo più persone possibili e favorendo la rinascita dell'universo. 
 

 

Rilancio con un classicone:
E se tutti nell'ambientazione fossero non-morti, e i "vivi" fossero solo bestiame da macellare per nutrire quei morti che ne hanno bisogno (ghoul e vampiri)?
I Personaggi sarebbero scheletri, zombie dotati di raziocinio, vampiri, spettri o ghoul, ma non sarebbero paria della società. Sarebbero solo persone normali, magari avventurieri impegnati a lottare contro malefici chierici del sole o contro gruppi di paladini che vivono nascosti nelle foreste o in vecchie fortezze montane.
Ovviamente parlo di non-morti nel concetto di D&D, non quello di Vampiri o simili: sarebbe bizzarro ma interessante (ispirazione, Ghostwalk, manuale interessante che non si è spinto abbastanza oltre secondo i miei gusti)

Modificato da Pippomaster92
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Premetto subito che farò largo uso degli spoiler, perchè altrimenti verrebbe fuori un "wall-of-text" che non finisce più.

Ispirato da Cybertron (soprattutto la versione visibile all'inizio del 3° film, "Dark of the Moon"), ecco a voi il "pianeta alveare".
Si parte da un pianeta normale, a cui si aggiungono vari "strati" concentrici di roccia (spessi alcuni km, e fittamente perforati) sollevati di vari km l'uno dall'altro da enormi pilastri e pareti (pensate ai vari strati della "Giungla tossica" di "Nausicaa della valle del vento", solo MOLTO più in grande!).
I buchi nei vari strati permettono alla luce di raggiungere anche gli strati più profondi (anche se si fà tutto più buio mano a mano che si scende); la cavità più profonda è interamente occupata da acqua (un vero e proprio oceano che avvolge l'intero pianeta).
Diciamo che è l'idea di un mondo composto da caverne sotterranee, portata alle più estreme conseguenze.

 

Versione fantasy:

Essendo fantasy ce ne freghiamo altamente di concetti come "realismo" e "verosimiglianza", e ci andiamo giù di brutto con "l'effetto figaggine" (quello che in TVTropes chiamano "Rule of cool"): questo mondo esiste e prospera, perchè così vogliono gli dei, quindi si possono mettere tanti livelli quanti si vuole (anche se io consiglio comunque di non superare i 10-12, meglio ancora se ci si limita a 3-6).
Non ci sono problemi a respirare, anche ai livelli più alti; la gravità è costante su tutti i livelli; c'è luce e vita, anche ai livelli più bassi; i vari strati non collassano sotto al proprio peso; il mondo può avere qualsiasi dimensione uno voglia.
Un mondo del genere necessita, per permettere viaggi tra un livello e l'altro, o di gallerie che attraversano i "sostegni" o di mezzi volanti (animali, meccanici, e/o magici)... o anche entrambe le cose, ovviamente.

 

Versione fantascientifica 1:

Per matenere il realismo al massimo, diciamo che il 95% della massa del pianeta è normale; quindi, ipotizzando un pianeta con caratteristiche identiche alla Terra, avremmo che i primi 6260 km dal nucleo sono normali; a quel punto la gravità sarebbe quasi il 98,3% di quella della Terra.
Il restante 5%, invece, sulla base dei calcoli (vedi "Versione fantascientifica 2") avrebbe uno spessore di 120 km (invece dei poco più di 21 km della Terra).
Ipotizzando cavità ampie 10 km, lo spessore delle pareti sarebbe appena 400 m... ma in tal caso tali pareti sarebbero prive di aperture. Bastano però delle aperture che coprono il 55% delle pareti, per avere degli strati rocciosi di 1 km di spessore.
In tale situazione i 120 km di crosta traforata sarebbero suddivisi in 10 livelli (ognuno composto da 10 km di vuoto e 1 km di "tetto"). Raddoppiando lo spessore dei livelli, se ne dimezza il numero.

Il problema di questa versione, è che non c'è modo naturale di spiegare la presenza di tali cavità; l'unico modo è ipotizzare una "terraformazione" da parte di una specie estremamente avanzata.

 

Versione fantascientifica 2:

Quì le cose si fanno un tantino più complicate, viste che, essendo un nerd all'ennesima potenza, sono stato tanto pazzo da mettermi pure a fare qualche calcolo.
Di base, la storia di questo mondo è la seguente:

  1. il sistema solare si forma, con un gigante gassoso nella fascia abitabile e un pianeta roccioso (simile alla Terra) altrove (probabilmente più lontano; il freddo della zona esterna provoca un brusco raffreddamento della crosta, permettendo all'interno di mantenere meglio il proprio calore).
  2. la forza di gravità degli altri pianeti provoca lo spostamento del pianeta roccioso, che precipita verso il sole.
  3. il pianeta roccioso viene catturato dalla gravità del gigante gassoso, entrando in un'orbita stabile attorno ad esso.
  4. l'energia cinetica in eccesso viene trasformata in calore, che liquefa il nucleo metallico del pianeta roccioso.
  5. grazie all'enorme campo magnetico del gigante gassoso, il metallo del nucleo del pianeta roccioso fuoriesce sulla superficie attraverso i poli; il suo posto viene preso dal mantello e dalla crosta, composti di roccia.
  6. il pianeta roccioso si trova quindi in una situazione inversa, rispetto alla Terra: un nucleo roccioso circondato da uno spesso strato metallico.

A questo punto arriva una razza aliena, che trasforma il pianeta in Cybertron... con l'unica differenza che, oltre ad unamoidi meccanici, lo popolano anche di animali e piante robotiche (se volete un'esempio di fauna biomeccanica, guardatevi le prime due pagine di questo disegnatore).
A differenza della versione fantasy, quì gli strati sono composti di metallo invece che di roccia, e sono più sottili.

E ora arrivano i calcoli:

Prendendo come esempio la Terra, circa metà della sua massa è composta da metallo (il 90-99% si trova nel nucleo), e l'altra metà da sostanze non metalliche (la maggior parte delle quali consiste di biossido di silicio).
Il nucleo dovrebbe avere una densità di 7,8 g/cm3, ma per via della pressione la sua densità è pari a circa 11,7 g/cm3 (1,5 volte il valore teorico). Il mantello dovrebbe avere una densità di circa 3 g/cm3, ma a causa della pressione la sua densità è pari a circa 4,5 g/cm3 (1,5 volte il valore teorico).

Nel caso di "Cybertron", il nucleo roccioso avrebbe un raggio di circa 5.400 km (e una "gravità superficiale" di appena il 70% quella terrestre).
La "crosta" metallica traforata pone un problema ulteriore: qual'è la sua densità media, tenendo presente le cavità?

Un aiuto può darcelo la nautica, in cui la stazza delle navi viene calcolata così: 100 piedi cubi pesano una tonnellata.
100 piedi cubi sono pari a poco più di 2,83 m3, che se fossero fatti d'acqua peserebbero 2,83 tonnellate; quindi la "densità" di una nave è circa il 35% quello dell'aqua, quindi 0,35 g/cm3.
Per farvi capire quanto sia basso questo valore, rammento che un 2,83 m3 di ferro peserebbero circa 22,3 tonnellate; in pratica una nave "normale" pesa appena il 4,5% di quanto peserebbe se fosse fatta di ferro pieno!
Vediamo un pò cosa significa questo nel caso di una stanza:

Una stanza cubica di ferro di 3 m di lato, per pesare così poco, dovrebbe avere una cavità tale da lasciare 6 pareti spesse meno di 2,3 cm!
Ovviamente in questo caso parliano di pareti continue, senza aperture; vediamo quanto sarebbero grandi delle aperture (su tutte e 6 le pareti, ovviamente), in caso di pareti più spesse:

  • 2,5 cm (1 pollice) = foro quadrato di 88 cm di lato, o foro circolare di 100 cm, pari al 9% della superficie; camminamento di 103 cm ai lati del foro quadrato, e di 98-159 cm ai lati del foro tondo.
  • 3 cm (1% del lato della stanza) = foro quadrato di 145 cm di lato, o foro circolare di 163 cm di diametro, pari al 23% della superficie; camminamento di 75 cm ai lati del foro quadrato, e di 66-126 cm ai lati del foro tondo.
  • 5 cm (2 pollici) = foro quadrato di 216 cm di lato, o foro circolare di 244 cm, pari al 52% della superficie; camminamento di 37 cm ai lati del foro quadrato, e di 23-83 cm ai lati del foro tondo.
  • 6 cm (2% del lato della stanza) = foro quadrato di 230 cm di lato, o foro circolare di 259 cm di diametro, pari al 59% della superficie; camminamento di 29 cm ai lati del foro quadrato, e di 15-74 cm ai lati del foro tondo.
  • 7,5 cm (3 pollici e 2,5% del lato della stanza) = foro quadrato di 242 cm di lato, o foro circolare di 273 cm di diametro, pari al 65% della superficie; camminamento di 21 cm ai lati del foro quadrato, e di 6-65 cm ai lati del foro tondo.

Assumendo lo stesso valore per il guscio metallico del pianeta (si dovrebbe usare il valore 0,53 -cioè 0,35x1,5- ma visto che la gravità del nucleo è solo il 70% di quella terrestre, la densità finale è meno di 3,7), si ottiene uno spessore di circa 7.400 km, che uniti ai 5.400 precedenti danno un pianta con un raggio di 12.800 km, più del doppio della Terra... ma visto che avrebbe la stessa massa della Terra, la gravità alla superficie sarebbe appena il 25%.

Quindi abbiamo un guscio metallico traforato,in cui la gravità passa dal 70% delle zone più basse, al 25% di quelle più alte.

L'unico difetto di questa versione, è che la mancanza di un nucleo metallico, significa la mancanza di un campo magnetico che protegga la superficie dalle radiazioni e particelle del vento solare... ma stiamo parlando di una specie che ha creato un,intero pianeta robotico, quindi non è inverosimile ipotizzare la presenza di appositi generatori sullo strato più esterno, che proiettano uno "scudo" energetico.

P.S.: se avete letto tutta la sezione relativa ai calcoli, significa che siete più scemi di me! :grin:

Spero vivamente che la mia idea vi sia piaciuta.
Posterò varianti della versione fantascientifica appena posso.

Modificato da MattoMatteo
Correzione calcoli e aggiunta opzioni
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