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8 ore fa, Nocciolupo ha scritto:

Bello mi piace, sarebbe interessante se come nella nostra Terra anche in questo mondo il campo magnetico si invertisse nel corso di milioni di anni, e magari nei continenti deserti che stanno in alto si possono ancora trovare le meravigliose rovine di una potente ed antica civiltà che esisteva quando quelle sporgenze erano in basso e fertili.

Da come ne parli, più che il campo magnetico, sembrerebbe un'inversione del campo gravitazionale... fico!

L'unico problema è, in tal caso, le rovine si troverebbero nella parte inferiore delle sporgenze superiori, messe sottosopra!
Un pò difficile arrivarci...

 

Altro giro, altra idea!
Ambientazione fantascientifica.

Questo pianeta è dotato di una stranissima "rotazione doppia", cioè ruota contemporaneamente su due assi diversi, e con velocità diverse.
Il risultato è che, se si collega con una linea immaginaria il centro del pianeta col centro del sole, tale linea disegna sulla superficie del pianeta un 8 girato di lato (o un segno di "infinito").
Tale "disegno" è enorme, con i "vertici" (le estremità destra e sinistra dell'infinito) che quasi si toccano sul "retro" del pianeta (il "davanti" è la parte dove c'è il centro dell'infinito); questo fà si che sul pianeta ci siano 4 aree climatiche; dalla più fredda alla più calda sono:

  1. Polo nord e polo sud: il percorso del sole forma un piccolo arco, basso nel cielo, prima da lato dell'orizzonte, poi dal lato opposto; tra i due periodi di luce (durata inferiore a 1/4 di giornata l'uno) ci sono due periodi di buio (durata superiore a 1/4 di giornata l'uno).
  2. "Polo est" e "polo ovest": il sole sorge in un punto, poi percorre un cerchio quasi completo, basso nel cielo, per poi tramontare vicino a dove è sorto; il periodo di luce ha una durata inferiore a 1/2 giornata, mentre il periodo di buio ha una durata superiore a 1/2 giornata.
  3. Retro: il sole sorge in un punto, percorre un'arco alto nel cielo, e tramonta a 90° da dove è sorto; poi sorge una seconda volta, dall'altro lato dell'orizzonte da cui è sorto la prima volta, percorre un'arco alto nel cielo, e tramonta a 90° da dove è sorto (nel 4° angolo del cielo); tra i due periodi di luce (durata uguale a 1/4 di giornata l'uno) ci sono due periodi di buio (durata uguale a 1/4 di giornata l'uno).
  4. Fronte: il sole sorge in un punto, percorre un'arco verticale, e tramonta dal lato opposto dell'orizzonte; poi sorge una seconda volta, a 90° di distanza da dove l'ha fatto la prima volta, e tramonta dal lato opposto dell'orizzonte; tra i due periodi di luce (durata superiore a 1/4 di giornata l'uno) ci sono due periodi di buio (durata superiore a 1/4 di giornata l'uno).
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Inviato

Matto in questo thread ci sono due forze cosmiche che lottano perennemente, come il bene e il male, come la legge e il caos: la tua Analiticità e la Fuffa Astratta che scrivo io, e per ogni numero che tiri fuori sento l'urgenza di rispondere con almeno un paragrafo di infodump XD Ergo...

 

Alternative di mix tra fantasy e fantascienza? A quanto ne conosco, ci sono sostanzialmente due miscele.

La prima è la miscela eterogenea dello Science Fantasy alla Spelljammer, in cui due le componenti sono facilmente distinguibili e accostate senza soluzione di continuità. E' esteticamente aberrante e deriva direttamente dal pulp - non quello anni '90 di Tarantino, quello anni '10 di John Carter di Marte (che non so se è stato il primo a proporre spade e altri pianeti nella stessa opera, ma al minimo è stato il più influente tra i primi). E' è stato tirato di nuovo su dal successo di Dune: misticismo e una struttura chiaramente medioevale della società. Peraltro in tema "religione all'interno di sci-fi", segnalo l'ambiziosissimo fantatrash Zardoz, una sorta di sci-fi postapocalittico, distopico e primitivista, forse l'unica opera fantatrash di spessore mai realizzata: "Il fucile è il bene, il pene è il male", ci sono riferimenti alla psicoanalisi freudiana, c'è il positivismo che uccide la religione, la satira dell'industria delle armi, etc, . In qualche modo comunque lo Science fantasy è in linea con il fantatrash dei B-movie anni '80, quello orrendo oltre ogni sogno di Flash Gordon, che con quel suo stile super carnevalesco ha anche influenzato anche D&D che nasceva proprio in quegli anni. Questo cartone di quel periodo è un wordlbuilding fatto molto bene: inserisce infatti anche i Supereroi in proporzione sufficiente da completare il terzetto dei generi, l'accostamento estetico Conan il barbaro - machismo da bodybuilder anni '80 va chiaramente liscio come l'olio, e ci sarebbero altre cose da dire. Sostanzialmente immagino che la maggiore motivazione, a parte le escursioni di spessore letterario in opere come Zardoz, nel mischiare Sci-fi e Fantasy sia la nostalgia "francese" al combattimento all'arma bianca (dico francese perché furono quelli che più si opposero alle armi da fuoco come armi "da vigliacchi" e gli ultimi ad adottarle). In questo senso è doveroso menzionare la spada laser: "An elegant weapon..." diceva Obi-one: ed è verissimo. E' elegante in senso matematico: con un solo passaggio, si è fusa la fantascienza al fantasy, o meglio all'epica cavalleresca. In realtà i passaggi sono due quando si razionalizza che può deviare i colpi blaster tramite la forza, ma poco importa, per me è l'invenzione di concept design più bella di sempre.

In questa categoria inserirei quell'altro accostamento forzato e kitsch di Stan Lee, cioè inserire brutalmente, senza nessuna (neanche una!) transizione credibile o piacevole per il cervello, le mitologie antiche nel mondo moderno. Thor è una invenzione di una bruttezza inusitata, anche se, come tutte le cose brutte soggette a continui arrangiamenti, prima o poi viene fuori come originale: parlo naturalmente di American Gods di Gaiman. 

 

La seconda miscela è una emulsione, ed è tanto bella quanto ancora non definita. Per farla breve, la fusione di Nanopunk e Arcanepunk di Numenera. Le prime volte che ho visto le illustrazioni di Numenera, non ci credevo: era la cosa più simile a quello che avrei fatto io se avessi mai dovuto lanciare una ambientazione sul mercato, con designer al seguito. Era esattamente quello che avevo in mente io, e io mio sospetto è che Cook si sia ispirato ad alcune illustrazioni di Magic che contengono in misura embrionale quei pochi collanti estetici che riescono a rendere così morbida la transazione dal fantasy alla fantascienza (in quest'ordine, cioè l'ordine inverso rispetto a Dune; parlo, per esempio, della soluzione arcanepunk della "luce blu" come energia-magia, quella ad esempio di Kaladesh o di Jace Beleren, presente anche in Eberron e molte altre ambientazioni; oppure di quella cosa bellissima che sono le arti psioniche, che a differenza della luce blu sono bidirezionali, nel senso che in origine sono state usate per rendere lo sci-fi più fantasy). Parlo di Magic perché mi ricordo una serie di illustrazioni che, prima che vedessi Numenera, per troppo tempo mi hanno ispirato a fare un passo in più: più di tutte le illustrazioni dei Neurok, ma anche in New Phyrexia tutto quel metallo faceva molto robot. Fortuna vuole che Cook non ci ha abbia messo un briciolo di umanità in Numenera, e gira e gira e gira, alla fine della giostra è quello che conta. Sinceramente a tutti i worldbuilding più creativi, se non ci sono emozioni, preferisco il worldbuilding minimalista di Game of Thrones, se poi ci mette un personaggio dostoevskyano come Tyrion (seppur, ancora, in maniera minimalista; rimane sempre una telenovela... però se non vi siete emozionati quando Jon e Daenerys hanno trombàto non siete degli uomini).

In un certo senso, la transizione dal fantasy alla fantascienza è molto più facile di quella dalla fantascienza al fantasy. Banalmente, nello sci-fi ci sono più "elementi" (invenzioni tecnologiche, strutture sociali più complesse, etc) quindi è un processo semplice perché additivo. L'obiettivo è, appunto, aggiungere elementi del mondo moderno oppure personalizzare il proprio fantasy. L'operazione contraria è più difficile perché bisogna togliere, e ogni volta razionalizzare il perché in quel mondo fantascientifico quell'elemento è simile al passato (non ce n'è bisogno per la religione, ma per altra roba tipo le armi sì; ecco perché la distopia e la razionalizzazione postapocalittica sono così abusate). Ecco perché Spelljammer fa così cagàre e l'eleganza di Numenera è così da apprezzare. Qui bisogna fare una menzione d'onore per Terry Pratchett, che se ne sbatte delle razionalizzazioni perché scrive comico e quindi non deve dare conto a nessuno, e si appropria del diritto di inserire comicamente animali che vanno più veloci della luce a tartarughe che sostengono pianeti piatti - anche se l'effetto comico di chi sostiene pianeti piatti è ultimamente ancora più marcato XD

 

Ci sono altre alternative al mix tra fantascienza e fantasy? @The Stroy tu che ne sai un fottìo di letteratura?

Secondo me il tema andrebbe sviscerato, io non ho le conoscenze necessarie per citare tutti gli Science Fantasy né ho tempo per fare una ricerca. Comunque penso che sia uno degli sviluppi più interessanti per il fantasy in generale. 

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Inviato

Non esiste differenza tra fantasy e fantascienza, perché "Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia" (Clarke) e "Qualunque intelligenza extraterrestre sufficientemente avanzata è indistinguibile da Dio" (Shermer).

 

Attento poi a come scrivi: non confondere i tuoi gusti con i dati oggettivi. Per esempio Spelljammer non fa schifo: non piace a te.

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Inviato (modificato)

Quello è un altro discorso Pippuz, qui volevo concentrarmi sulla granulosità delle sfumature da un genere ad un altro. 

Dai però Pippuz, Spelljammer è abbastanza oggettivamente una pattumiera secondo me: elfi tolkeniani con le pistole laser... brr... e poi il discorso che quando uno scrive una cosa quello è il suo punto di vista è assodato dai tempi di Henry James, dire sempre "secondo me", "penso" per oliare i rapporti sociali, nella mia opinione è una pratica penso dannosa a fini, immagino, comunicativi perché secondo me da quello che ho capito e sempre secondo me potrebbe essere che magari giusto un pochino diluisca il discorso, salvo, da quello che ho capito, in circostanze che posso immaginare dalla mia esperienza, particolari.

Tra l'altro per Spelljammer non è una opinione: secondo me a metterci troveremmo proprio dati ed evidenze sperimentali di come il suo autore non sia degno di essere letto dal 90% delle persone che scrivono in questo thread (te per primo!) o su Ambientazioni e Avventure, così come la maggior parte delle ambientazioni di D&D. Che poi ci sia path dependance nella storia di D&D e alcuni utenti siano legati emotivamente ad alcune ambientazioni o opere artistiche il discorso non cambia, se uno mi viene a dire che Star Wars è una cozzaglia di banalità e cavolate non gli dico di no, pur essendoci io molto legato... è una questione di maturità intellettuale. Io non mi offendo praticamente mai, quindi mantengo coerenza, che a quanto pare è più importante di quale morale scegli.

Sempre secondo me, eh!

Spoiler

 :heartbeat-old:

 

Modificato da Lord Karsus
Inviato
5 minuti fa, Lord Karsus ha scritto:

Quello è un altro discorso Pippuz, qui volevo concentrarmi sulla granulosità delle sfumature da un genere ad un altro. 

Comunque questo è "briciole di creatività", non è che c'entri molto. Se vuoi discuterne apri un nuovo Thread più organico, è meglio. 

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  • 4 settimane dopo...
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Idea "eretica", ispirata da questa immagine, e che potrebbe pure fungere da "prequel" al gdr "Godbound".

Ambientazione fantasy

I mortali sono diventati così potenti da aver cominciato a dare la caccia agli immondi persino nei loro piani esterni.
Gli dei del bene sono inizialmente felici della cosa... finchè non si rendono conto di due cose:

  1. usando i trofei conquistati, i mortali hanno imparato ad accedere alla magia clericale senza bisogno dell'intercessione da parte degli dei!
  2. i mortali, dopo i piani del Male, ora stanno cominciando ad andare a caccia anche nei piani della Legge e del Caos, quindi probabilmente non ci vorrà molto perchè comincino a dare la caccia anche ai celestiali nei piani del Bene!

Quindi tutti gli esterni (buoni, malvagi, legali e caotici) si trovano ora a doversi alleare tutti assieme contro la minaccia dei pericolosi mortali.

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Inviato

Questo mondo è una grande desolazione. Una sorta di apocalisse ha decimato gran parte della popolazione e spazzato via il grosso delle risorse utilizzabili, oppure si tratta semplicemente di una terra desolata (o di un pianeta) da non molto colonizzata da esploratori, esuli e disperati, e posta all'estrema frontiera del mondo civilizzato. Qualunque sia il caso, gli abitanti del luogo si trovano oramai da decenni o secoli costretti a litigarsi le poche risorse a disposizione. La situazione per i più è tragica e in migliaia muoiono ogni giorno di stenti o a causa della violenza perpetrata da qualcun altro. Da tempo, però, è stata trovata almeno una soluzione per garantire almeno a qualcuno l'occasione di cambiare la propria sorte (e un po' d'intrattenimento per tutti gli altri): una volta all'anno viene organizzata una gara, chiamata "il Tritacarne", a cui tutti i liberi cittadini possono partecipare e nella quale è messa in palio una gigantesca somma di denaro, o un altro premio in grado di consentire al vincitore di risolvere in un sol colpo tutti i suoi problemi (ed eventualmente quelli dei suoi cari). Il Tritacarne, insomma, è una straordinaria occasione, ma non conviene parteciparvi se non si è preparati, in quanto è una sfida mortale. Coloro che partecipano alla gara, infatti, si troveranno a dover attraversare alcune delle terre (o pianeti) più pericolose del mondo (o del continente, o dell'universo) e a dover superare sfide letali. Il Tritacarne, inoltre, è una sfida a eliminazione, dove soltanto uno potrà vincere: i partecipanti, dunque, devono essere pronti a fare tutto ciò che è in loro potere per sopravvivere e raggiungere il traguardo, compreso eliminare i propri avversari. Nessuna assistenza verrà fornita agli sfidanti, che dovranno essere in grado di contare solo sulle proprie forze, le proprie risorse, e su ciò che saranno in grado di trovare o conquistare durante la gara.
In bocca al lupo e che vinca il migliore!

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Inviato (modificato)

Mathomàthea

 

"Idea venutami da questa immagine su Deviantart, dalla lettura di questo articolo e da un'avventura AD&D molto simile alla trama di Jurassic Park. Era il lontano 1997!

Si sa poco sulle origini di questo posto dimenticato nel cielo, che orbita ad una distanza minima di circa 400 km dalla superficie del pianeta. Ha un raggio di 160 km e inoltre emette una flebile luce ultravioletta, quindi è visibile dalla superficie ma come spiegherò meglio ha una massa piuttosto leggera per quelle dimensioni (essendo una serra per mostri), e orbita la sua... orbita (scusate il gioco di parole :grin-old:) seguendo una traiettoria ellittica con un semiasse maggiore di ben 50.000 km e con un periodo di rotazione di circa 32 anni, in modo che sfiora a 400 km alcuni punti del globo (ma è comunque visibile da buona parte dell'emisfero a cui si avvicina, essendo di dimensioni molto grosse) ogni 16 anni. In ogni periodo comunque è sempre ben visibile dalla terra, tanto che è indicato da praticamente ogni cultura come il luogo dove dimorano le divinità, o il luogo dove riposano le anime dei morti, o miti del genere. Quando sfiora il pianeta, ad ogni modo, crea un buio assoluto per un giorno (supponendo che percorra la sua orbita di circa 50.000 kilometri in 32 anni, approssimando il bordo dell'ellisse con il suo semiasse maggiore, sono circa 25.000 kilometri in 16 anni, significa che ha una velocità di 8 km/h; essendo lungo 160 kilometri, significa buio per circa almeno 20 ore, ossia proprio una giornata!), giorno che tutte le culture identificano come suprema punizione divina dato che provoca maree e addirittura esercita una forza gravitazionale che sradica ogni tipo di costruzione umana e anche elementi geologici, e soprattutto si vedono animali e uomini essere attirati dalla struttura tramite una luce (la stessa luce violacea dei bordi) come fossero anime richiamate al cielo. Inoltre, dopo quel giorno totalmente buio e pieno di catastrofi apocalittiche, il mondo si ritrova pieno di mostri (una sorta di notte di Valpurga): sono i mostri allevati in questa serra gigantesca che entrano nell'atmosfera e cadono sul pianeta. Non si sa come faccia la struttura a non collidere con la terra, ma secondo molte profezie un giorno questo aldilà si scontrerà con la terra e verrà segnata la fine dei tempi. 

Spoiler

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Sopra, un'immagine a proporzioni reali di quanto dovrebbe sembrare grande la struttura: quella è come apparirebbe la luna (che ha un raggio di circa 800 km) se orbitasse a 400 km dalla terra!

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Sopra, come apparirebbe la struttura (il progetto di una infrastruttura a Montreal)

Pochi sanno infatti che in realtà è il lascito di una cultura antichissima. La struttura, Mathomàthea, è un satellite abbandonato da una cultura tecnologicamente avanzata che era in procinto di attaccare la terra, oppure lasciato lì dalla stessa cultura in attesa che la selezione naturale faccia il suo corso per poi ritornare oppure, ancora, per tempestare il pianeta di attacchi sporadici e favorirne l'evoluzione (o ancora, scusate, per studiare gli effetti e la velocità dell'evoluzione tra due ecosistemi). Ad ogni modo la serra ha la forma di due cupole geodetiche attaccate(sostanzialmente è una sfera). Possiede uno scheletro metallico rigido, una sorta di struttura cristallina all'interno della quale vi sono delle serre artificiali a compartimenti stagni, dalle forme di poliedri regolari, ognuna variabile in quanto ad area ma ognuna con un proprio ambiente specifico, spesso molto estremo e spesso totalmente buio tanto da creare spesso fenomeni di bioluminescenza. Una colonia batterica bioluminescente è riuscita ad uscire fuori e colonizzare l'esterno della struttura, ecco perché la mega serra emette luce! Quando si avvicina alla terra, alcuni di quei batteri cadono quindi sembra che sia la luce ad attirare le cose, ma sono due fenomeni differenti! Poi quei batteri sulla terra muoiono presto. Nel cuore della struttura, inoltre, vi è una serra particolare, con una piscina a forma sferica (non si sa come riesce a reggersi da sola) nel buio, all'interno della quale sopra microrganismi bioluminescenti sono conservati migliaia di tipi di geni, che tramite dei meccanismi sconosciuti vengono rimescolati nelle popolazioni di mostri di ogni serra, le quali in alcuni momenti si incontrano (le serre vengono aperte tramite dei meccanismi automatici seguendo dei complessi e oscuri algoritmi nel sistema). La serra centrale si dice sia fonte del potere divino, e alcune culture umane in epoche antichissime riuscirono a raggiungere il cuore della serra sconfiggendo orde di mostri al buio e ad attingere al patrimonio genetico del congelatore divenendo, di fatto, le vere divinità che oggi popolano il mondo."

 

(ps. cercando su Internet mentre scrivevo, già Silent Running 50 anni fa nel 1972 aveva proposto una astronave con sopra una piccola cupola geodetica a serra... è una sensazione autenticamente horror quando scopri che qualcuno lo aveva già pensato; comunque tutta la parte sul rapporto con le culture antiche e soprattutto dell fatto che sia un satellite e venga considerata l'apocalisse quando sfiora la terra specie per igli effetti dell'assenza di luce e la gravità etc. etc. insomma è impossibile che ci sia qualcosa del genere, period.)

 

 

Modificato da Lord Karsus
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  • 3 settimane dopo...
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Due pianeti, stesse dimensioni e massa, abbastanza vicini perchè i due siano collegati da un "ponte" d'acqua e atmosfera (immagine 1 e 2).
In una ambientazione fantasy, i due pianeti potrebbero essere uno solo, ma a forma di nocciolina americana, quindi con continenti anche nel "ponte".

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13 minuti fa, MattoMatteo ha scritto:

Due pianeti, stesse dimensioni e massa, abbastanza vicini perchè i due siano collegati da un "ponte" d'acqua e atmosfera (immagine 1 e 2).
In una ambientazione fantasy, i due pianeti potrebbero essere uno solo, ma a forma di nocciolina americana, quindi con continenti anche nel "ponte".

Avevo letto una serie di libri di fantasy/fantascienza che avevano un mondo doppio. Per andare da uno all'altro si usavano navi volanti con speciali palloni pieni di gas.

  • Supermoderatore
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7 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

Due pianeti, stesse dimensioni e massa, abbastanza vicini perchè i due siano collegati da un "ponte" d'acqua e atmosfera (immagine 1 e 2).
In una ambientazione fantasy, i due pianeti potrebbero essere uno solo, ma a forma di nocciolina americana, quindi con continenti anche nel "ponte".

Sembra per certi versi l'ambientazione base di Last Exile

SPOILER

Spoiler

un mondo artificiale fatto a clessidra nel cui passaggio di mezzo si trova un gigantesco vortice temporalesco chiamato Grand Stream che rende estremamente difficile il passaggio tra le due metà (che peraltro sono in guerra per le scarse risorse del mondo e si mandano contro flotte di navi volanti).

 

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  • 3 settimane dopo...
Inviato
Il 14/1/2019 alle 23:36, Pippomaster92 ha scritto:

Avevo letto una serie di libri di fantasy/fantascienza che avevano un mondo doppio. Per andare da uno all'altro si usavano navi volanti con speciali palloni pieni di gas.

In realtà io stavo pensando (o meglio, è stata l'imagine che mi ci ha fatto pensare) ad un libro di fantascienza di cui avevo sentito parlare, ma di cui non riuscivo a ricordare il nome... finora!
Si tratta di "Rocheworld", con due pianeti (uno del tutto privo di acqua, e l'altro coperto solo d'acqua) così vicini che le atmosfere sono collegate, e presentano l'un l'altro sempre la stessa faccia.

  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Ritorniamo un po’ alle origini e rilassiamoci 🙂 

 

Il Bene come mentalità Aliena (Mondo à la Tolkien con leggere influenze da Lovecraft e quel pizzico di New Age of Conspiration che Man in Black era un film parecchio smart)

Le due divinità che hanno creato l’universo sono malvagie. In seguito il mondo è stato espropriato da una divinità esterna, che ha convertito o riprogrammato l’universo al suo linguaggio alieno, il bene. 

La divinità è riuscita a fare il lavaggio del cervello alle vecchie schiere di demoni supremi delle due divinità malvagie, che sono diventati angeli supremi, ma l’effetto è “da sostenere”, come un controllo mentale (bravi i miei cagasotto, è pericoloso; i celestiali sono clockwork orante, e magari sono proprio loro il veicolo fisico da cui le due divinità malvagie possono riaccendere a questo mondo)

Alcuni di quegli angeli supremi sono riusciti ad eludere la “riprogrammazione” e a separarsi, creando gli inferi

Modificato da Lord Karsus
Inviato

E' un tema simile a quello del Necronomicon edito da Fanucci. Nonostante il libro in sé sia mediocre, l'idea di base era affascinante. In pratica gli esseri umani erano una specie deviante creata da divinità ribelli, e i cultisti dei mostruosi dèi primigeni erano in effetti i pochi umani che si erano liberati da questo taint originario e si erano ricongiunti con l'armonia dell'universo.

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Inviato (modificato)

Idea molto bella!!! 

Non avevo mai letto i contenuti o la trama del Necronomicon, ma è solo una coincidenza derivante dal fatto che avrò letto molta roba luce riflessa di Lovrcraft, l’ho riorganizzata ed è uscito fuori... Lovecraft XD (tipo una specie di violazione di qualche principio della termodinamica XD)

 

Comunque è inutile, per fare robba fresca certificata serve proprio un’ondata culturale, non ce n’è. Questa idea a me sembrava simpatica, invece avrà un secolo... nel 2078 verrà qualcuno con un’idea simile a che ne so Blockchain pensandola originale...

😠

Comunque gira e gira, Lovecraft dice sempre una cosa: il mondo non è buono ma malvagio, gioco (superbo) sul fatto che le divinita siano “naturalmente” cattive, qualche citazione alla malattia mentale, qualche riferimento colonialista, stop.

Le prime due idee gli sono state servite su un piatto di platino dalla cultura del suo tempo, peraltro si può dire con certezza assoluta che Lovecraft e Dunsany (inventore del Fantasy) attingevano alle stesse fonti

Si potrebbero citare le idee di Lovecraft evitando benissimo di leggerlo

Modificato da Lord Karsus

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