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Impariamo ad interpretare!


Messaggio consigliato

Come forse avrete letto sul topic "I compagni di gioco", non sono molto soddisfatto dell'interpretazione dei miei PG. Volevo chiedere se qualcuno può fare, o magari ha già, una specie di reportage su una vostra sessione, da far leggere ai miei PG in modo che capiscano come gioca un gruppo serio...Purtroppo ho provato a spiegare come si interpreta un pg, ma solo uno di loro ha capito appieno il significato di quello che volevo dirgli...Pensavo che magari leggendo come gioca un gruppo più esperto, potrebbero imparare. Ormai non so più come fare.

In alternativa, cosa mi consigliate di fare/dire/far fare per fare in modo che imparino l'importanza della caratterizzazione dei PG e l'interpretazione?

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i miei giocatori neofiti sonomeglio di quelli che dicono di essere giocatori da anni...

Purtroppo non so cosa consigliarti, se a parole non n'è venuto fuori nulla, forse con gli esempi si può risolvere. Se però ti danno dei consigli magari ne farò tesoro anche io.

Nella tua zona c'è un negozio che vende manuali?Magari ogni tanto organizzano dei tornei, o semplicemente giocano altri gruppi. Questo sarebbe il massimo ^^

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Come forse avrete letto sul topic "I compagni di gioco", non sono molto soddisfatto dell'interpretazione dei miei PG. Volevo chiedere se qualcuno può fare, o magari ha già, una specie di reportage su una vostra sessione, da far leggere ai miei PG in modo che capiscano come gioca un gruppo serio...Purtroppo ho provato a spiegare come si interpreta un pg, ma solo uno di loro ha capito appieno il significato di quello che volevo dirgli...Pensavo che magari leggendo come gioca un gruppo più esperto, potrebbero imparare. Ormai non so più come fare.

In alternativa, cosa mi consigliate di fare/dire/far fare per fare in modo che imparino l'importanza della caratterizzazione dei PG e l'interpretazione?

Eh. In realtà, la caratterizzazione del PG è una cosa molto bella, ma spesso si arriva a "scoprirla" solo dopo aver giocato parecchio. Specialmente se molto giovani, i giocatori sono spesso più interessati alla quantità di danni, alle armi magiche e a fare gli sboroni :-D che ad approfondire la psicologia del proprio personaggio.

Oltretutto, dipende anche dallo stile di gioco: se la maggior parte del gruppo gioca molto "per ridere", è difficile che i pochi giocatori interessati si mettano a ruolare...probabilmente si sentirebbero un po' fuori posto. Far apprezzare il GdR è una strada un po' in salita, ma se decidi di dedicartici, ecco il mio consiglio.

Prova a partire da una cosa semplice, tipo proporre ai tuoi: "Pensate a tre cose che piacciono, e tre cose che NON piacciono al vostro personaggio, e provate a prenderle come punto di riferimento per i momenti in cui deve prendere decisioni."

Poi, se la cosa funziona, prova ad espandere il discorso: "Perché a Rotgarr non piacciono gli incantesimi? Ha avuto esperienze negative in passato?"

E via dicendo. Inoltre, dopo aver letto quello che piace o non piace ai PG, prova a inserire delle piccole situazioni in cui possano ruolare quelle stesse preferenze, magari con dei PNG. Se a Lorimarr l'Oscuro piace l'intrigo, prova a dargli qualche occasione di indagare su fatti misteriosi (da questo punto di vista, se mastichi bene l'inglese, ti consiglio la poco citata ma MOLTO bella "Dungeon Master's Guide II", che ha tantissimi consigli su come integrare elementi che piacciono a diversi giocatori nelle tue avventure).

E' ovviamente difficile equilibrare questo discorso (specie se uno dei tuoi giocatori ti risponde ruttando: "A THRAKK NON PIACCIONO GLI ELFI, PERCHE' PENSA CHE SIANO TUTTI F**CI! AHAHAHAHAH!")...ma il compito del DM non è mai facile :-D

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Che io sappia nel nostro gruppo prevale la caratterizzazione... ovvero se ci stiamo sul **** l'uno sull'altro come pg la cosa viene fuori con conseguenze inimmaginabili (come quando il paladino è rimasto al di fuori del tempio del male per protesta contro una maga....). Alla fine è garantito che ci mettiamo tutti a ridere come dei disperati...

Una volta la MIA maga ha scoperto un cespuglio di bacche che davano la proprietà della visione notturna... così mentre il resto del party indagava in un paese sconosciuto la mia maga andava nelle cucine dell'osteria e faceva una sana dose di marmellata di bacche. E' così che è nata la nomea del Party del cucchiaino avido (o party degli avidoni). Da qui potete immaginare cosa non abbiamo combinato....

Secondo me è questo il bello del giocare, fare party ma con una caratterizzazione sfrenata dei pg...

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Imparare a ruolare non è cosa facile e non è facile per il DM insegnare a farlo. Diciamo che quando uno inizia a giocare a D&D dovrebbe capire che il gioco fantasy è strutturato sul ruolo. In effetti si chiama "gioco di ruolo". Molti sottovalutano l'allineamento dei propri pg e pensano, come già detto, alle armi magiche o alla propria potenza. Per insegnare a ruolare c'è un solo modo, creare avventure che danno spazio al ruolo: iniziare dai mercanti o da coloro che danno le missioni. Ad esempio limitare, ridurre o eliminare il premio per la missione svolta a causa di un cattivo ruolo; rendere dura la vita a chi non rispetta l'allineamento e via dicendo. Diciamo che è il DM il primo a dover ruolare: basta anche solo raddoppiare i prezzi del mercante perché i giocatori non ruolano. Capiranno cosa significa la dicitura "gioco di ruolo" in poco tempo.

:bye:

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Io mi faccio vanto e sollazzo di appartenere ad una compagnia dove l'interpretazione la fa da padrona, tanto che a volte si rimpiange di essere "confinati" dentro a DnD.

E' una cosa molto bella e per fortuna tutti noi siamo orientati in questo modo. Sebbene la cosa nasca spontanea ci sono alcune considerazioni da fare a proposito e spero possano servire:

Riguardo ai giocatori e ai loro personaggi: in primo luogo concordo con SolKanar sul fatto che a volte ai neofiti serva giocare male per un po' di tempo per creare un vero spessore al proprio personaggio. Potresti usare questa tendenza a tuo vantaggio! Raddoppiare i prezzi del mercante è una punizione che forse non ha molto senso in un mondo di gioco che pretende di essere interpretato e quindo DEVE essere coerente, quindi potresti fare in questo modo: prima di tutto fai giocare i tuoi personaggi in modo da farli "sentire fighi". Fagli vivere esperienze epiche per un paio di livelli, fagli vedere che sono forti e dagli delle ricompense modeste ma golose. Insomma, falli affezionare al PG. Dopodichè, in modo lento ma incessante, cambia il tenore delle avventure togliendo un po' di mostri e sfide di forza bruta e aggiungendo PNG intelligenti e subdoli, piuttosto che personaggi buoni che vogliono aiutare i loro PG, e cerca di mettere i PG in condizione di usare i loro poteri non più solo come forza bruta ma in modo intelligente (il mago che ha le divinazioni nel suo libro e non le ha mai usate potrebbe trovare seccante aver studiato la solita Palla di Fuoco invece di Individuazione del Veleno quando il ladro si è appena punto il dito con uno spillo nascosto dentro una serratura con trappola).

In ogni caso loro dovranno trovare soddisfazione nell'usare i loro poteri e nel ragionarci. In questo modo formeranno una personalità sempre migliore al personaggio.

Altro espediente potrebbe essere quello di affascinare i tuoi PG con un PNG molto potente, molto carismatico e molto ben interpretato. Qualcuno che li faccia sentire delle schifezze se si ostinano ad usare i loro poteri e le loro abilità senza usare prima la testa, che li surclassi sul piano interpretativo, che li provochi finchè loro non possano che interpretare un litigio e difendere i propri princìpi... che ne dici? Ovviamente questo PNG potrebbe essere abbastanza potente da non temere i PG come una minaccia, da beffeggiarli bonariamente senza essere in pericolo ma senza nemmeno voler loro male...

Altra cosa importante riguarda invece il modo in cui i tuoi giocatori hanno scelto il loro PG: è una cosa che ripeto sempre. Se vuoi un'interpretazione ben riuscita non si può dire "tu fai il chierico, tu il guerriero, tu il ladro e visto che manca il mago lo farai tu", ma piuttosto prendendo i tuoi giocatori uno alla volta, manuale alla mano, senza tanti numeri ma con una bella descrizione delle classi, chiedere loro "cosa vorresti fare?".

Prima di questa domanda, spiega loro che sarebbe meraviglioso se PRIMA di scegliere il loro PG pensassero a quale dei loro eroi preferiscono. A cosa giocavano da bambini: a fare il pilota di robot che spaccava i nemici a supermissili? Allora il guerriero non va bene, meglio il mago altrimenti niente supermissili.

Pensavano di essere Re Artù a cavallo? Paladino di fisso!

Indiana Jones? Un bel ladro esploratore, con un sacco di abilità in conoscenze e magari un pizzico di magia...

Insomma, devono ricamare un PG che sia il loro alter-ego in un mondo possibile. "Se potessi come vorrei essere? In quali vesti mi sentirei FICO??".

In questo modo loro e il loro PG saranno una cosa sola e l'interpretazione pian piano verrà da sé.

Certo, mancherebbe forse lo "sforzo" interpretativo, ma stiamo parlando di GIOCO e di DIVERTIMENTO! Cosa centra la parola SFORZO?! ;-)

Infine rimarco il concetto più importante: per primo e senza alcuna scusa, TU devi intepretare senza smettere mai, salvo che non ti tirino le uova! :rolleyes:

Altrimenti chiederesti sforzi inutili!

Fai piangere ed emozionare i tuoi PG con dei fantastici dialoghi tra PG e PNG o anche solo tra PNG... sarà come scrivere un romanzo!

Ciaaaooo:bye:

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Sigh, leggendo il post di Airik mi scende una lacrimuccia. :banghead:

Ma ora che ho reclutato due giocatori neofiticissimi (si dice?:confused: ), ho un nuovo impulso a masterizzare per il mio gruppo! Scelgono le classi perchè gli piacciono, e gli piacerebbe entrare nel personaggio. Non come quei dannati che "giocano" da dieci anni e hanno come unica preoccupazione l'avere accesso alla classe di prestigio o l'arma magica......*grrrrr*:banghead::-(

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Dimenticavo! Un'altra soluzione che potrebbe servire è annunciare che darai premi in PX per l'interpretazione. Il "solito" problema è la difficoltà di gestire questa distribuzione senza che qualcuno se la prenda (e credimi, è più difficile di quel che sembra), cosa che comunque potrebbe incontrare meno resistenze se dai già PX differenziati ai giocatori.

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Come forse avrete letto sul topic "I compagni di gioco", non sono molto soddisfatto dell'interpretazione dei miei PG. Volevo chiedere se qualcuno può fare, o magari ha già, una specie di reportage su una vostra sessione, da far leggere ai miei PG in modo che capiscano come gioca un gruppo serio...Purtroppo ho provato a spiegare come si interpreta un pg, ma solo uno di loro ha capito appieno il significato di quello che volevo dirgli...Pensavo che magari leggendo come gioca un gruppo più esperto, potrebbero imparare. Ormai non so più come fare.

In alternativa, cosa mi consigliate di fare/dire/far fare per fare in modo che imparino l'importanza della caratterizzazione dei PG e l'interpretazione?

Io in effetti dei "reportage" ne ho... (o per lo meno ne ho uno di Cthulhu, da poterti mandare... gli altri sono cartacei sul mio quadernino)...

Qui:

http://digilander.libero.it/realade/subsite/frameset.htm

Puoi trovare qualche altra disavventura del nostro gruppo (mi, di Aerys, Shar e company)... in effetti non so se ti può essere d'aiuto... ma magari si...

;-)

:bye:

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Vedo che ci sono già ottime risposte.

Per non ripetere quello che è già stato detto, aggiungo un altra possibilità:

Fai partecipare i tuoi giocatori "neofiti / che non interpretanno bene" in un altro gruppo che lo fa perfettamente (o, diciamo, molto meglio).

Fai partecipare 1 (o massimo 2) di questi neofiti alla volta, in queste altre avventure, e vedrai che impareranno in fretta. O almeno, prenderanno nota per il futuro.

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Io sono uno che preferisce far "vivere" il personaggio invece che farlo combattere.D'altronde nella vita,non si lotta e basta (anzi...) e riuscire a dare un senso al giocatore,un carattere,e una famiglia,un lavoro (o cose così) rendono la partita molto più avvincente e reale... e il pg te lo senti più una tua creazione.

e parlo da neofita...

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Io sono uno che preferisce far "vivere" il personaggio invece che farlo combattere.D'altronde nella vita,non si lotta e basta (anzi...) e riuscire a dare un senso al giocatore,un carattere,e una famiglia,un lavoro (o cose così) rendono la partita molto più avvincente e reale... e il pg te lo senti più una tua creazione.

e parlo da neofita...

Quoto in pieno e apprezzo molto quello che dice Pixie! E' questo lo spirito da adottare, anche da parte del master, per interpretare per esempio i PNG. Spessore ci vuole! ;-)

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Io sono uno che preferisce far "vivere" il personaggio invece che farlo combattere.D'altronde nella vita,non si lotta e basta (anzi...) e riuscire a dare un senso al giocatore,un carattere,e una famiglia,un lavoro (o cose così) rendono la partita molto più avvincente e reale... e il pg te lo senti più una tua creazione.

e parlo da neofita...

Bhè... credo che qua si rischia però di passare da un tipo di PP (Power Player) ad un altro tipo di PP (Pantofolaio Player) :-D

Skerzi a parte, è certo bello dare uno spessore al PG, ma non per forza questi deve avere un lavoro, una casa, una famiglia, le tasse da pagare, la bolletta, etc etc... altrimenti rischia di diventare un po' noiosa come cosa.

E' ovvio che sto un po' esagerando, ma non vorrei che lo facciate all'opposto anche voi. E' bello che ci siano anche PG che seguono un percorso diverso dai canoni "comuni" (un combattente che cerca la sfida perfetta, oppure un ladro che desidera ardentemente poter rubare un tesoro di un drago e poterlo raccontare... etc).

Spero di essermi spiegato... ;-)

-Codan-

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Spiegato alla grande, Codan.

Credo che la giusta via stia nell'unire le due cose: ovvero creare (per stare sul tuo esempio) un combattente che cerca la sfida perfetta ma sa di avere un passato, che magari un giorno ha avuto una famiglia, o che è ad aspettarlo e deve farvi ritorno per riscattare il nome dei suoi padri agli occhi della gente della sua terra.

O un ladro che cerca morbosamente un antico tesoro per averne scoperto la storia durante i suoi studi da ragazzo. Il teosoro gli serve per pagare un immane debito contratto nei confronti di qualche potente che gli ha pure messo i suoi scagnozzi alle calcagna e lui deve farsela in incognito o toglierli di mezzo prima che gli facciano la pelle.

Ecco, questo è quello che credo si intenda per dare uno spessore ai personaggi: a metà tra l'epico movente e la banale interpretazione a livello "vado in bagno e tiro su costituzione per evitare il mal di pancia" ci sono un sacco di sfumature che integrano i due mondi.

E poi credo che la chiave stia nel pensare che si sta scrivendo un romanzo o interpretando un bel film. Cosa si vorrebbe vedere? Ecco tutto! :bye:

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Ma la difficoltà sta prorpio nell'unire le due cose...

Comunque vorrei "mettervi in guardia" anche da un altro tranello... l'esagerazione...

Ruolare va bene (anzi si deve sennò non è un RPG ma un gioco di combattimento tattico)...

Bisogna però evitare gli eccessi... il background va bene se è dettagliato, anche se contiene fatti esagerati (un po') ma non va se costringe il master ad inventarsi chissà cosa per prestargli fede...

Voglio dire che i personaggi devono essere ben calati in un contesto ... contesto che si chiama ambientazione... ogni volta che ci si allontana da essa sono problemi in più per un pèovero DM...

;-)

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Hai ragione! ^_^

Anche qui hai sollevato un'obiezione che mi fa riflettere su un'ulteriore dettaglio. Trovo molto importante che ci sia pieno accordo off-game tra master e giocatore. Ogni scelta nella creazione del PG e del suo background dovrebbe essere suffragata dal master, non solo per questioni dittatoriali ma perchè in questo modo il master può garantire una buona equità tra i giocatori, l'equilibrio del gioco e soprattutto, può sapere che carico di lavoro lo aspetta e se riuscirà a far fronte allo stesso. Alla fine anche i giocatori devono andare incontro al master altrimenti più che un gioco diventa un mestiere! :-D

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già, ma siccome ogni volta che creo il bg di un personaggio mi ci affeziono, e se mi ci affezziono il pg muore, preferisco evitare i bg...

piuttosto è difficile interpretare perferttamente un pg per il semplice motivo che ognuno, dentro di noi, ha un modello inconscio che lo dirige nelle sue scelte e nei suoi comportamenti.

non dico che sia impossibile ruolare bene, dico che è impossibile ruolare perfettamente!

cioè, se provate a prendere TUTTI i vostri pg, e ad analizzarne ogni gesto, ogni azione, e così via (lo so è impossibile, ma lo dico apposta così nessuno può smentirmi :P), potrete notare che un minimo di fil rouge tra i vari pg c'è... che è dato dal vostro "modello" di pg interiore che non potrete assolutamente estirpare...

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già, ma siccome ogni volta che creo il bg di un personaggio mi ci affeziono, e se mi ci affezziono il pg muore, preferisco evitare i bg...

piuttosto è difficile interpretare perferttamente un pg per il semplice motivo che ognuno, dentro di noi, ha un modello inconscio che lo dirige nelle sue scelte e nei suoi comportamenti.

non dico che sia impossibile ruolare bene, dico che è impossibile ruolare perfettamente!

cioè, se provate a prendere TUTTI i vostri pg, e ad analizzarne ogni gesto, ogni azione, e così via (lo so è impossibile, ma lo dico apposta così nessuno può smentirmi :P), potrete notare che un minimo di fil rouge tra i vari pg c'è... che è dato dal vostro "modello" di pg interiore che non potrete assolutamente estirpare...

Credo sia del tutto normale, infatti cerco di favorire la creazione di PG molto simili al carattere del giocatore in modo che sia naturale e spontanea l'ìnterpretazione (e anche migliore).

Inoltre per il discorso del BG non sono daccordo. Io ho fatto un BG di 50 pagine per il mio ultimo PG, ma non perchè sono un pazzo deviato (anche se alcuni possono pensarla così :-D ), ma perchè credo che avendo creato un PG di 6° livello credo che debba avere una storia approfondita di ciò che ha fatto, ciò che ha passato, ciò che ha pensato ... etc. In questo modo oltre a farlo capire al DM, capisco anche io meglio come agirebbe in futuro il mio personaggio e quali eventuali accostamenti farebbe riferendosi al suo passato.

So che perdere un PG a cui ci si è affezionati è triste, ma è anche vero che non sarebbe bello creare PG a cui non ci si affezione... credo sia anche questa la magia di D&D.

-Codan-

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