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Sine requie - les feuilles mortes


Alessio

Messaggio consigliato

Inviato

Dopo aver ripreso fiato insieme a Bastien, vado a cercare l'asse. Come ricordavo era al solito posto. La prendo ed esco. Una visione terrificante appare di fronte a me, ma non rimango intimorito e carico con l'asse la vecchia carcassa di Tancrède che, dall'orto, avanza nella mia direzione.

Muoviti! Prendi la roncola vieni qui a farlo a pezzi mentre lo immobilizzo. Grido a Bastien prima di avventarmi sul morto.

@Cartomante

Spoiler:  
Provo a spingerlo a terra usando l'arma improvvisata che ho in mano. Se l'azione riesce, si svolgerà così: lo colpisco al petto facendolo cadere indietro e lo immobilizzo schiacciandolo al suolo con l'asse sempre premendo sul petto.

Nel caso in cui Bastien arrivi a farlo a pezzi, risolta la situazione di pericolo, esamino velocemente la testa del malcapitato per capire come è morto e cosa sia stato usato per ucciderlo.

Mi dispiace Tancrède...


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Inviato

Ti lanci con tutta la tua forza contro il morto, sembri la copia triste e grottesca di un cavaliere medievale. Tutta l'assurdità di questo mondo finito nella disperazione si palesa ai vostri occhi. Nonostante ciò, la tua mossa raggiunge lo scopo: becchi Tancrede in pieno volto e l'impatto ti fa cadere rovinosamente addosso al cadavere, spiaccicandogli quel che rimane della sua testa sotto il tuo peso.

..Skraaak!...

Sangue e materia organica si spargono sul terreno. Senti una fitta al polso destro, piegatosi in malo modo nella caduta, niente di che comunque. Il corpo di Tancrede agita ancora le braccia, prova a graffiarti, ma riesci a tenerlo a bada, puntando le ginocchia sulla tavola e afferrando gli arti dell'uomo, premendoli a terra.

Il morto è fermo, ma va finito il lavoro...

Una leggera pioggerellina prende a cadere dal cielo nero

@Jules

Spoiler:  
IL BAGATTO - riesci a fermare il morto ma non potrai analizzarne il cranio

@tutti

Spoiler:  
Bastien puoi agire
Inviato

Bastien Moreau

Rimango immobile per una manciata di secondi alla vista dell'orrore che è diventato Tancrede.

Cose come queste non dovrebbero accadere...

Mormoro, mentre Jules butta a terra l'essere.

Finalmente riesco a muovermi, aiutato in parte dal fatto che non posso più riconoscere la testa di Tancrede e mi faccio avanti per mutilarlo.

@Cartomante

Spoiler:  

Vado avanti e gli faccio a pezzi braccia e gambe, se mi riesce.

Inviato

Titubante, tremante, insicuro e terribilmente nauseato, Bastien, ti avvicini al corpo mutilato di Tancrede. Cominci a colpirlo con la roncola alle braccia. Il sangue prende a schizzare copioso, insozzando te e Jules. Ci vuole più tempo di quello che pensavi, non è facile tranciare un arto umano con quello strumento o forse, i tuoi colpi, no sono del tutto sicuri...

L'osso è la parte più difficile e fastidiosa da tagliare. Il "tac" attutito dalla carne tutta intorno vi procura un brivido fastidioso lungo la schiena. Sangue e pioggia vi si mescolano addosso. L'aria è fresca ma sudate, siete nauseati nel vedere i pezzi di Tancrede separati dal corpo, muoversi ancora, come serpenti infernali. E' tutto maledettamente assurdo, tremendamente reale, fisico. L'odore del sangue vi fa girare la testa...

Dopo cinque, interminabili minuti di colpi, schizzi, "crack" e arti mutilati frementi, i pezzi ancora in vita di Tancrede sono lì di fronte a voi, inoffensivi.

Inviato

Bastien Moreau

Non... C'è... Nessuno dentro...

Tremo, ho una voglia di vomitare incredibile e sono anche indiavolato.

Ammazzerò quel prete.

Sono sicuro che è stato lui, un morto avrebbe lasciato segni diversi, non un cranio fracassato, credo.

Deve aver rapito Madeleine e adesso è scappato chi sa dove...

Guardo la roncola, un ghigno sadico sul viso.

Dobbiamo... Stabilire delle priorità.

C'è il bambino da salvare, abbiamo perso un sacco di tempo, ma il prete e Madeleine non dovrebbero essere andati troppo lontani.

Il mio piano è questo:

Tu tornerai dal Maggiore con l'asse, se riesci a portarla anche l'acqua, io cerco delle tracce, qualsiasi cosa, che possano farci capire cosa è successo qui di preciso e se ci sono delle tracce che lasciano questo posto.

Se le trovo le seguirò e ti lascerò un segno, per esempio potrei lasciare la mia maglia appesa ad un albero in direzione delle tracce, che ne dici?

Aspettando che risponda procedo con la mia idea.

magari un bagno...

@Cartomante

Spoiler:  

Cerco all'esterno tracce che possono essere state lasciate non prima che noi 3 lasciassimo il rifugio e che potrebbero appartenere a Madeleine e al prete, oppure tracce di un solo uomo particolarmente profonde, come se portasse qualcuno.

Poi, se trovo anche tracce insolite come se qualcuno stesse camminando barcollante m'interessano lo stesso, purché siano abbastanza fresche

Inviato

Fisso i resti tremolanti del vecchio. Non ho parole per descrivere come mi sento, ma grossi lacrimoni solcano il mio viso ripulendomi dagli schizzi di sangue e mischiandosi con le prime gocce di pioggia.

Con la voce tremolante rispondo a Bastien rivelandogli un mio segreto, una mia impressione sul pretuccolo.

Sì, andate a cercarla...

Non avrei mai immaginato che... che quel fratello Alberto fosse un pazzo, chi altro potrebbe essere stato? E si che mi sembrava una brava persona. avevo notato che guardava spesso Madeleine e credevo che se ne fosse innamorato, è normale anche per un prete provare sentimenti per un'altra persona, ma essendo appunto un prete di sicuro non avrebbe mai fatto nulla... fino ad ora era quello che pensavo.

Andate, porto io le cose dal Maggiore.

Prendo il necessario da Bastien, poi recupero una sacca dove riporre la bottiglia d'acqua per portarla con più facilità. Infine vado da Didier a passo sostenuto.

Prima di entrare nella cappella chiamo ad alta voce il Maggiore.

Hei! Maggiore! Tancrède è morto! E Madeleine è...

Non termino la frase, non per il fiatone, ma perché non so come dirglielo che la sua amata figlia è scomparsa.

Inviato

La pioggia scende a goccioline fini, fitta e incessante, non troppo fastidiosa, ma di certo non migliora il vostro stato d'animo. Il cielo del primo pomeriggio è coperto dalle nuvole e il vento che, come da stamattina, si alza a raffiche di tanto in tanto, vi fa gelare le ossa sotto i vestiti bagnati.

@Bastien

Spoiler:  

Pesco per te IL CARRO - Successo trionfale

Prima che la pioggia elimini eventuali indizi, cominci la tua ricerca. Dapprima passi per l'orto, nella direzione da dove veniva Tancrède, o quello che ne rimaneva. Lì trovi il fucile, il Mas-36 con un caricatore da 5 colpi inserito e ti vengono in mente le parole del Maggiore:

Questo fucile non ha sicura, quindi è meglio portarselo indietro scarico, sennò potrebbero partirti dei colpi involontariamente

Continui con la tua ispezione. Ci metti poco a controllare tuta l'area intorno alla casa, individuando delle impronte poco chiare che portano verso le montagne. Fai pochi passi in direzione dei maestosi Pirenei e un particolare attira la tua attenzione: una scarpa, una piccola, lercia, scolorita scarpa da donna, la scarpa destra di Madeleine...

Le orme paiono continuare, mentre aumenta la pendenza del terreno e l'erba diventa più alta. Questo ti aiuta ad individuare la zona calpestata di recente. Piccole macchie di sangue appaiono di tanto in tanto sul'erba schiacciata

@Jules

Spoiler:  
Le tue lacrime si confondono con la pioggia e pian piano scorrono via: ti calmi. Recuperi in fretta l'acqua e tre contenitori di vetro, nei quali Tancrède conservava delle pillole, una strana polvere giallastra e un goccio d'alcool. Ha notato che le tavole di legno erano due. Lasci quella con cui hai steso il morto e porti con te quella pulita, muovendoti il più velocemente possibile. Arrivi alla cappella fradicio, stanco...Chiami il Maggiore...

L'uomo esce fuori dalla cappella, è una maschera di cera, ti fissa senza proferir parola. Ti si avvicina lento, senza curarsi della pioggia, fucile in mano. Respira piano, continuandoti a fissare, muto come un pesce. Storce impercettibilmente le labbra, ti appare immerso in qualche pensiero che lo strazia. D'un tratto, senza darti il tempo di reagire, prende a correre verso la casa, mollando te e il bambino lì dove siete.

Non ha voluto spiegazioni, non ha fatto domande...

Inviato

@master

Spoiler:  

Quando trovo il fucile mi aggancio la roncola alla cintura e afferro il fucile, stando attento.

Scommetto che se lo avesse tenuto carico si sarebbe potuto difendere...

Quando finalmente trovo le tracce che cercavo e la scarpetta mi tolgo la maglia e l'appoggio ad un albero in bella vista per indicare la direzione, lasciando la scarpetta dov'è per far capire meglio, poi mi dirigo in quella direzione.

Spoiler:  

Allora, se vedo il prete e Madeleine cerco di avvicinarmi di soppiatto per arrivare ad una distanza tale da essere sicuro di non ferire Madeleine e poi gli sparo ad una gamba, se mi vede ma sono abbastanza vicino scatto in avanti cercando di colpirlo col calcio del fucile, se mi vede e sono troppo lontano per fregarlo sulla velocità punto il fucile e, se sono abbastanza sicuro di non prendere Madeleine, cerco di sparargli ad una gamba.

In ogni caso, cerco di lasciare segni ben visibili durante il mio cammino per farmi seguire dal Maggiore e Jules, magari se è possibile faccio segni a forma di freccia nella giusta direzione sugli alberi, etc.

Inviato

@alla chiesa di S. Rocco

Spoiler:  
Monsieur Moreau sta cercando il colpevole e Madeleine!

Urlo solamente dopo che l'uomo a preso a correre puntando alla masseria.

Spero mi abbia sentito. L'espressione che aveva dipinta sul volto era più terrificante della vista del cadavere del povero Tancrède. Mi auguro che non faccia cavolate, nelle condizioni in cui si trova sarebbe capace di sparare anche a Bastien se si trovasse tra lui e Madeleine. Ma ora ho altro a cui pensare...

Dico tra me e me mentre osservo la figura del Maggiore che si allontana velocemente dalla cappella.

Dannazione! Ora come faccio, non so bene cosa siano le pastiglie e non ho la minima idea di cosa sia quella polvere gialla. Dovrò stare molto attento ad usare queste cose altrimenti rischio di peggiorare le condizioni del ragazzino.

Entro nella chiesetta, vado dal giovane e allo stesso tempo con lo sguardo cerco dov'è appoggiata l'accetta. Appoggio l'asse vicino al ferito e mi giro su di lui a constatare la gravità delle sue condizioni.

Dalla sacca prendo la bottiglia, con una mano gli sollevo il capo e gli faccio bere un filo d'acqua. Poi provo a capire come impiegare le cose che ho portato. Pulisco l'area della ferita e la disinfetto con l'alcol.

Per il momento provo a darti questa pasticca e dopo cercherò il modo di impiegare anche quella cosa gialla.

Mi riferisco al fanciullo privo di sensi come se potesse capirmi.

Una volta sistemato il ragazzo, cerco di trovare della legna asciutta, panche rotte, pezzi di rampicanti morti e cose infiammabili, per accendere un fuoco all'interno della chiesa per tenere l'ambiente caldo.

@Cartomante

Spoiler:  
Tento di riscaldare il ragazzo accendendo un fuoco usando lo sfregamento della legna per innescare la fiamma. Se l'azione mi riesce, metto ad asciugare i miei vestiti per poi farli indossare al ragazzo.

Naturalmente tengo l'accetta sempre a portata di mano.:-)

Inviato

@Bastien

Spoiler:  
Toglierti dei panni da dosso non è al migliore idea che potevi avere sotto la pioggia che aumenta d'intensità, ma qualcosa dovevi pur fare. Continui a seguire le tracce lasciate da chi è passato di lì prima di te, spezzando dei rami di piccoli arbusti o calpestando piantine e fiori per segnalare il tuo passaggio. Dopo una decina di minuti di marcia, ti trovi di fronte a una macchia cespugliosa, un miscuglio di erbe selvatiche alte e taglienti e verdi piante di ginestra non ancora in fiore. Un lampo squarcia il cielo: c'è qualcuno in quel guazzabuglio di rametti e foglie alto almeno due metri, in cui ti stai addentrando. Intravedi tra le lunghe foglie taglienti di un cespuglio comune della zona, le punte di un forcone, come quello che aveva con se Fratello Alberto...

@Jules

Spoiler:  
Il Maggiore è scappato via, non ti ha fatto capire di aver sentito o meno quello che gli hai detto. All'interno della cappella trovi poche cose per accendere un fuoco, le uniche davvero utili sono la cornice dell'edicola votiva su cui è inchiodata la rete di ferro sgangherata e la statua stessa del santo, alta circa un metro. In più hai la tavola di legno e qualche piccolo resto di una panca...poca roba. Guadi il bambino, si lamenta e la sua temperatura corporea sembra alzarsi molto, inoltre l'alcol con cui hai pulito la ferita era davvero poco. Il fuoco non ne vuole sapere di accendersi, sei nel panico. Fuori la pioggia prende a battere ancora più forte, hai freddo...

Spoiler:  
Pescato IL PAPA - Il Pg rimane indeciso osservando lo svolgersi degli eventi totalmente inconsapevole delle conseguenze degli avvenimenti.
Inviato

@alla chiesa S. Rocco

Spoiler:  
Vista la carenza di legna, non mi rimane altro che spogliarmi. Stando con gli abiti bagnati corro il rischio di prendermi un brutto malanno.

Mi tolgo i vestiti. Scarpe, pantaloni e maglia li posiziono in modo che possano sgocciolare appesi alla statua. Rimango in mutande e calzini, sono leggermente umidi, ma non danno fastidio e in poco tempo dovrebbero asciugarsi col calore del corpo. Il pelo, che cresce rigoglioso sul petto, è però bagnato. Con le mani vado a strizzarlo, liberandomi così dalle gocce che da lì scivolano fino ai mutandoni. Faccio la stessa cosa con i capelli. Tolgo il laccio che li tiene raccolti e li strizzo ben benino.

Dopo essermi sistemato, controllo che al ragazzo non giunga aria fredda. Il pavimento sarà ghiacciato, è meglio che ti sposti. Prendo la tavola di legno e la posiziono in un posto riparato. Afferro con cautela il corpo del giovane e lo adagio delicatamente sull'asse. Lo faccio bere ancora, dopodiché mi metto sdraiato vicino a lui con l'arma in mano. Non distolgo un attimo lo sguardo da lui e nel frattempo gli sto attaccato cercando di riscaldarlo con il mio calore corporeo.

Sono impassibile, ma penso, penso molto tanto che mi sfuggono queste parole: Madeleine, devi resistere. Quando ritorno al rifugio ti voglio rivedere sana e salva. Poi espierò le mie colpe per essere stato così ingenuo...

@Cartomante

Spoiler:  
Per tutto il tempo osservo il ragazzo e gli do dell'acqua per non farlo disidratare visto che gli è salita la febbre. Inoltre sto attento che non muoia.

Le orecchie, invece, sono pronte a captare rumori che provengono dall'esterno.

Inviato

Bastien Moreau

@Cartomante

Spoiler:  

Cerco di vedere meglio chi regge il forcone, se è Madeleine o se non capisco chi sia dei due allora mi abbasso per poter passare sotto al forcone e carico chi lo sta reggendo, se è Alberto o un morto cerco di tenerlo a terra e di te pestarlo di pugni (mollando il fucile) se ne ho il tempo estraggo la roncola. Se è un morto cerco sicuramente di estrarre la roncola.

Inviato

@Jules

Spoiler:  
La pioggia non smette di battere e il vento freddo entra facilmente nella cappella sgangherata, procurandoti brividi fastidiosi. Accanto a te, il bambino sembra non soffrirne, suda, suda copiosamente, rosso in volto. Quando cerchi di farlo bere, noti che solo una piccola parte dell’acqua che gli cade in bocca va a ristorarlo, per il resto gli scende sulle guance bollenti. Ci riprovi. Il piccolo tossisce, apre impercettibilmente gli occhi e prova a parlare, in modo lamentoso ed incomprensibile

“Mamma...Foix...lasciatemi andare.... io... il santo sta sulle montagne, giù..chiamo io il santo mamma... non morire mamma...il santo... lo trovo io mamma...”

Ti fa una pena indescrivibile. Nomina Foix, una città a Nord, poco distante a Nord-est da Saint-Girons. La conosci, ha una rocca abbarbicata su uno sperone di roccia, un buon posto per dei rifugiati. Poi parla del santo... Non sai a cosa si riferisce, forse al San Roco della cappella, forse ad altro. Intanto tossisce ancora, una smorfia di dolore gli storce il volto, prende a respirare veloce, in modo affannoso. Un suono gli esce dalla bocca, come un lungo cigolio che viene dal profondo...

D’un tratto il silenzio, solo il rumore della pioggia.

Il bambino è morto, lì, affianco a te, zuppo di sudore, con la bocca aperta e i pugni stretti lungo i fianchi.Sai cosa fare...

Un senso di disperazione si impadronisce di te mentre pensi che forse non vale più la pena di vivere in questo mondo, in questo inferno.

@Bastien

Spoiler:  
Mentre sei sotto la pioggia, cercando di valutare meglio la situazione, la figura che regge il forcone esce dai cespugli, trovandosi di fronte a te. Occhi spiritati, spalancati, freddi. Cozzano con l’immagine dolce della ragazzina che hai conosciuto alla casa. E’ Madeleine, ti fissa, le mani che reggono il forcone tremano; lo butta a terra, l’espressione del suo volto cambia, diventa triste ed impaurita, mentre si guarda intorno. I lunghi capelli bagnati dalla pioggia le si attaccano addosso, rimando fermi mentre ti corre intorno e ti si butta alle gambe, abbracciandoti. Ti stringe forte, quasi ti fa male alle gambe. Poi indica i cespugli e si fa ripetutamente il segno della croce, troppe volte per pensare che stia ringraziando il cielo per la tua venuta, ti sta indicando altro...

Non siete soli. Dalla grossa macchia verdeggiante, una voce che ben conosci, quella del frate, ti urla contro, sembra spaventato:

“Monsieur Bastien fermate quel demonio, ve ne prego! Ha ucciso suo nonno e vuole uccidere anche me!”

Non riesci a vederlo, ma lo senti benissimo, deve essere molto vicino. Madeleine ha un tremito, ti guarda, mentre la paura si impadronisce del suo volto. Ti stringe ancora più forte e se non fosse per la pioggia, vedresti grosse lacrime scendere giu. Questo ti fa pensare quel suo volto da ragazzina, brutto da vedere così piegato dal terrore.

Inviato

@Cartomante

Spoiler:  
Ogni sforzo è stato vano. Un'altra giovane vita si spegne e al sopraggiunto silenzio segue il vuoto della mia anima. Mi sposto dal cadavere. Alzo l'asse facendo rotolare su di un fianco il morto. Non voglio vedere il suo volto, non voglio farmi assalire da ulteriore tristezza e e lo giro verso il pavimento. Appoggio sopra la tavola a schiacciare il corpo. Lo fisso per alcuni secondi e lo risistemo in modo che mi possa guardare. In modo che possa sentirmi triste. In modo che mi possa ricordare di lui.

Con un colpo d'accetta gli stacco la testa. La raccolgo, la metto sull'altare vicino alla statua del santo. Lo lascio lì a guardarmi con quegli occhi spenti mentre faccio a pezzi i suoi resti. Anche i miei occhi sono come i suoi, niente più lacrime, solo desolazione. Esco.

Sotto la pioggia cerco una zona di terreno facile da scavare e mi metto a mani nude a fare la fossa. Il sangue, che è schizzato su di me mentre lo rendevo inoffensivo, viene lavato dalla pioggia e coperto dal fango. Il tempo passa. Non mi curo più del freddo. Lascio che il cielo pianga al posto mio. Perseguo un mio unico obbiettivo: dare una degna sepoltura a quella povera vittima.

Prima di riporre gli arti ed il tronco nella buca, controllo se addosso hanno qualcosa che possono identificare il ragazzo. La testa la lascio per ultima. Rimango per qualche minuto ad osservarla lì affianco a S. Rocco. Mi vesto, tolgo gli abiti bagnati dalla statua. Giovane, è questo il santo che cercavi? chiedo con la consapevolezza di non ricevere una risposta. Spero che almeno ti protegga nell'aldilà, perché oggi mentre eri vivo, sembrava essersi dimenticato di te. Prendo la statua e la analizzo dubbioso, cercando di capire se era questa cosa a cui si riferiva il ragazzino. In fine metto anche la testa insieme al resto del corpo. La pioggia ha riempito di acqua e fango la fossa. Finisco di riempirla usando l'asse come pala, il lavoro mi è facilitato dal fatto che mi basta spingere la terra che c'è a lato della tomba.

Che la tua anima riposi in pace.

Sono le ultime parole che proferisco in quel posto. Dopodiché ritorno alla masseria portandomi dietro le medicine e l'accetta, abbandonando alla cappella la tavola.

Inviato

Bastien Moreau

@master

Spoiler:  

Esci fuori, con le mani in alto.

Dico, tenendo puntato il fucile e allontanandomi dai cespugli con Madeleine.

Madeleine, lontana dal forcone. Voglio sentire cosa s'inventa questo pazzo

Dico, osservando il punto dove si deve trovare il prete

Sentiamo, se avesse ucciso lei Tancrede, come mai siete finiti qui? Ti ci ha trascinato? Divertente questa.

L'unico mio dubbio è come abbia fatto a prendere il forcone se lo stavate reggendo voi, ma con quanto siete stupido...

Dico, irritato, aspettando che esca il prete.

Adesso mi rispondi, okay?

Chiedo, mentre un piccolo dubbio mi viene in testa, un dubbio che mi attanaglia...

Tranquilla Madeleine, adesso ci sono io qui

Spoiler:  

Allora, se Alberto cerca di arrivare al forcone o di aggredirci gli sparo, se invece esce fuori e se ne sta buono buono e Madeleine non tenta di fare niente sto fermo, se tenta di aggredire Alberto cerco di fermarla con le mani, se tenta di aggredire me mi difendo al meglio delle mie capacità senza spararle, in caso buono ossia che stanno tutti fermi aspetto le risposte d'Alberto

Inviato

@Jules

Spoiler:  
Frughi nelle tasche del ragazzo, provando un brivido ogni volta che ne tocchi il corpo, temendo che possa cominciare a muoversi sotto le tue mani; non trovi altro che una piccola mela avvizzita, ultimo pasto che la povera vittima non potrà fare mai più. Dopo averlo sepolto, ricoperto da uno strato di fango, torni nella cappella, starnutendo, e ti avvicini alla statua del santo. San Rocco è lì, immobile, impassibile, coi due piccoli occhi di vetro macchiati ed impolverati. La piccola figura ai suoi piedi è talmente logora che non riesci a riconoscere la figura del cane, sempre presente nelle rappresentazioni del santo. Lo immagini solo, lì, scodinzolante vicino al suo padrone. Ricordi di aver visto pochi cani in giro negli ultimi tempi, anche prima della vita nel rifugio. La gente ha preso a mangiarli, la fame si è fatta sentire durante la guerra e ancor di più dopo quello che è successo... I pensieri ti affollano la mente, ti sfuggono davanti agli occhi immagini della vita passata, mescolate ad attimi di puro terrore che hai vissuto, un turbinio di bei ricordi macchiati da mille macchie di sangue, visioni immonde, momenti dei quali è difficile descriverne a parole la tristezza e la follia.

Recuperi i tuoi vestiti, ancora bagnati e ti avvii lercio verso il rifugio, camminando meccanicamente, non vedendo più il paesaggio circostante, perso. La vista della casa ti fa svegliare dai tuoi incubi ad occhi aperti: il deserto... La pioggia picchia duro sulle vecchie pietre, sull’orto, sui resti di Tancrède. Fai un giro intorno alla casa e noti un segnale: la maglia di Bastien appesa a un ramoscello di un basso albero spoglio. Ti indica il cammino da seguire, la strada porta sulle montagne, scure e spaventose davanti ai tuoi occhi.

Ti ritorna in mente il Maggiore: un uomo armato in preda alla collera che sta girando da queste parti. Un brivido si impadronisce per un istante delle tue membra. Un tuono rimbomba nel cielo, vorresti solo scappare, ma per andare dove?

Un secondo tuono scoppia nell'aria, ma il suo suono è diverso, sembra più uno sparo, non puoi sbagliarti. Viene dalla montagna. Cominci a correre a perdifiato fino ad arrivare davanti a una grossa macchia di alti cespugli, ginestre e piccole piante rinsecchite. Sotto la pioggia distingui tre figure: una è Monsieur Bastien, l’altra è il Maggiore, entrambi col fucile in mano. Alle gambe del Maggiore è avvinghiata Madeleine, piangente. A terra, a metà strada tra i due uomini, c’è fratello Alberto col cranio spappolato, colpito a morte da un colpo ala testa. Osservi la scena, sporco di fango, affannato, stravolto.

@Bastien

Spoiler:  
Fratello Alberto esce allo scoperto. Passa accanto al forcone lasciato li dalla ragazza, lo ignora. Il suo abito scuro è sporco di fango e zuppo d’acqua. Ha il viso stravolto e ti si avvicina lentamente, fa quattro passi, poi si ferma

“Abbassate il fucile, ve ne prego, nel nome del Signore, potrebbe partirvi un colpo”

Si fa un lento segno della croce mentre guarda te e Madeleine. La ragazza, non appena il prete esce dai cespugli, striscia con le ginocchia a terra e si mette dietro di te, ficcandoti quasi le dita nella carne, nascondendosi alla vista del frate. La senti piangere. Alberto prende a piangere anche lui, scuotendo il capo

“Abbassate quel fucile Monsieur Bastien, siate buono, ve ne prego, non portate avanti l’opera del demonio”

Alza la voce e punta un dito contro Madeleine

“Di quel demonio! Che prima ha recitato versi blasfemi, poi ha preso la zappa ed ha spaccato la testa al nonno! Venite qui Monsieur, la zappa sporca del sangue di quel pover’uomo è qui tra i cespugli!”

Ora fratello Alberto sembra un cane rabbioso, piange e ringhia allo stesso tempo, segnandosi ripetutamente. Negli occhi gli leggi una paura tremenda, incontrollata, mentre col fucile lo tieni puntato. Ha la sua granata incendiaria attaccata al collo, la puoi vedere sotto il saio, sempre pronto ad usarla in caso di pericolo di vita, come tutti i membri del suo ordine. Meglio morire carbonizzati ma inoffensivi, che trasformarsi in un demonio ambulante. Madeleine ti tira indietro, la vedi agitarsi, indica il frate e poi si tocca addosso, tra le gambe, sul seno, indicando di nuovo Alberto. Fa questi gesti ripetutamente, implorandoti con lo sguardo. La pioggia batte forte, d’un tratto un tuono... poi un altro, diverso, metallico, molto più vicino. La testa di Fratello Alberto va in mille pezzi...

Alla tua destra appare il Maggiore con la canna del fucile fumante, lo carica di nuovo, velocemente

“Bastien, potete posare il vostro fucile.”

Madeleine corre verso il padre, attaccandosi alle sue di gambe ora

“Io devo portare la bambina a casa, fate quello che va fatto con quel pretaccio maledetto, ora, subito, prima che faccia altri danni.”

Il Maggiore, impassibile, freddo, immobile sotto la pioggia, ti guarda fisso, incutendoti un certo timore. Alle tue spalle appare Jules, sporco di fango, affannato, stravolto.

Vi ritrovate tutti e quattro sotto la pioggia, un quadretto triste e carico di tensione, mentre un ennesimo cadavere da fare a pezzi è lì a terra. Vi manca il respiro. La quiete del rifugio si è rotta nel modo peggiore, in poco tempo, poco più di un'ora. Anche il cielo pare avervi abbandonato, coperto com'è ora da questa coltre scura e pesante.

Piange il cielo, piangono le vostre anime e ancora il pensiero tanto comune dei vostri giorni torna a farvi visita:

Scappare, fuggire, ma per andare dove, ora che nemmeno più la morte pone fine alle sofferenze?

Inviato

Bastien Moreau

Pensava di farmi credere che Madeleine fosse indemoniata.

Che peccato che io sia ateo, non trovi Jules?

Dico, cercando di sdrammatizzare la situazione.

La porti via Maggiore, non deve vedere ciò che sta per avvenire, in più... Credo abbia tentato di violarla. Spero che non ci sia riuscito.

Dico, mentre estraggo la roncola.

Jules, il ragazzo...?

Inviato

Voglio che questa giornata orribile finisca qui, con quest'ultimo morto.

Annuncio soffermandomi sul cadavere dell'italiano.

Guardo ai piedi del Maggiore e tento un sorriso accennato, ma non mi riesce. Sono felice di vederti sana e salva, Madelaine.

Prendo una pausa. M'inginocchio sul terreno fradicio, il tragitto mi ha affaticato e le vicende di questo pomeriggio hanno stremato la mia forza di volontà. Rivolgo il volto al cielo e osservo la pioggia inondare il mio animo ormai svuotato. Non ho più la forza di rispondere alla domanda di Bastien, lascio che il silenzio parli per me.

Inviato

@tutti

Spoiler:  
Ascoltavo questo mentre scrivevo

Il Maggiore è freddo, impassibile. Non una parola di conforto, non una carezza per la figlia. Quell'uomo tanto ben disposto a chiacchierare, a donare sorrisi a dare consigli, a mettersi al servizio degli altri abitanti del rifugio, ore sembra un lupo solitario, arido, impalpabile. Stringe la figlia a se col braccio sinistro, con l'altra mano tiene il fucile, carico, pronto a sparare ancora. Eppure era sempre lui che diceva di tenere quei maledetti fucili scarichi, "pezzi da buttare" li chiamava, ma che benediva ogni qual volta un rumore fuori la casa vi faceva sussultare. Deve essere molto scosso. Ha perso il padre come meno se lo aspettava, avrà immaginato di aver perso anche sua figlia, l'ultima cosa che lo tiene legato a questa vita, immaginate. Sua figlia...

Madeleine non abbraccia il padre, ha il capo chino e si lascia cingere le spalle silenziosa, non un lamento, non un singhiozzo. Non piange più. Il piede destro, scalzo, si muove lentamente nel fango, mentre i capelli bagnati le coprono il volto.

@Jules

Spoiler:  
Quanto avrà sofferto e quanto ancora dovrà soffrire quella ragazza? Il vestito stracciato nella parte bassa ti lascia immaginare cosa abbia cercato di fare il frate... Non vedi l'ora di farlo a pezzi

@Bastien

Spoiler:  

La sensazione di vivere un incubo ti sta mandando in fumo il cervello. Sei sempre stato un calcolatore, una persona che osserva il mondo e riesce a trarne una conclusione, ma oggi tutto ti sembra più assurdo del solito. Prendi la roncola, pronto a fare a pezzi il frate, l'unica cosa che ormai ti riesce fare senza spremerti troppo le meningi

Sta bene, non le è successo nulla, è solo tanto spaventata... Il Maggiore risponde a Bastien e alle sue preoccupazioni mentre si porta sopra il corpo disteso lì davanti a voi. Prende la granata incendiaria del frate e se la sistema al collo, impassibile, poi torna dalla figlia. Si toglie la giacca, la poggia sulla testa della ragazza e vi dà un'ultima occhiata prima di cominciare a camminare veloce sotto la pioggia, con Madeleine sempre stretta nella morsa del suo braccio sinistro. I due si allontanano. Ora tocca a voi e a fratello Alberto...

Di nuovo un corpo da fare a pezzi. Cosa siete diventati, dei macellai? Lo stomaco vi si attorciglia, quando è troppo è troppo. La pioggia ha già mescolato il sangue e i pezzi del cervello del giovanotto con l'erba e la terra. Un forte odore di sangue misto alla terra bagnata sale fino ai vostri nasi, lo sentirete ancora per parecchio...

Cominciate a colpire...

Mentre spostate il corpo, a quanto pare ancora del tutto immobile, notate una cosa bianca uscire da una tasca del saio: è un piccolo quaderno da scolaro,sulla copertina è disegnata una pagina piena di scarabocchi bucata da un fulmine blu. C'è anche una penna dall'impugnatura nera con una scritta bianca che riporta il nome della casa produttrice e la città di provenienza, Torino. Aprite il quaderno pieno zeppo di annotazioni, tutto scritto con una calligrafia chiara e ordinata, tutto in italiano. Per fortuna Bastien, tu conosci benissimo la lingua di Fratello Alberto e cominci a leggere e a tradurre simultaneamente per Jules.

Fratello Alberto chiama quel quaderno il Confessore. Riesci a capire che lo consegnerà ad un prete non appena lo incontrerà, per far si che possa fargli espiare tutti i peccati commessi, che possa chiarirgli tutti i dubbi e le incertezze. Alberto scrive del suo passaggio dal Sanctum Imperium alla Francia, delle bugie raccontate ad un gruppo di briganti delle Alpi francesi, dei dubbi sulla veridicità dei dogmi in cui crede, del bisogno sempre meno controllabile di rapporti carnali. Sono annotate molte osservazioni introspettive, private, profonde, niente che descriva ciò che vede o ciò che gli accade intorno. Tutto sommato, sembrano i dubbi e le paure di un qualsiasi ragazzo di 24 anni che intraprende una strada tanto rischiosa e complessa. Balzate agli ultimi giorni, dopo che avete letto gli elogi fatti al Maggiore e al Signore che, in un momento in cui meditava di togliersi la vita, gli ha fatto incontrare una persona tanto buona e una casa sicura dove riposare le membra e il cervello stanchi. Qui comincia a parlare di Madeleine... Di quanto quella graziosa anima indifesa gli abbia stregato il cuore. Di quanto non possa stare vicino a lei senza avere l'impulso di stringerla forte. Più volte confessa che avrebbe voluto dirle tutto, ma dice che preferiva scappare via in giro per la campagna, per non tradire Dio e il Maggiore, entrambi tanto buoni con lui. Confessa di aver preso della biancheria della ragazza per tenerla vicino, con intenti lussuriosi, si, colpito da quel corpo fine ed estremamente sensuale a suo vedere, ma comunque senza mai scadere nell'eccesso, nella voglia di farle del male, di possederla contro la sua volontà, in questo fratello Alberto è molto chiaro.

"oh Signore...perdona i miei atti orribilmente impuri, perdona la mia mancanza di fermezza, ma continua a benedirmi con l'amore che provo per quella delizia del creato che mai mi permetterà di farle del male. Io la amo, la amo follemente e follemente vorrei fosse mia, ma mia per abbracciarla, per proteggerla, per amarla, per avere dei figli, non solo per dare sfogo ai miei maledetti istinti. Perdonami Signore se sono vittima delle tentazioni del demonio... le lacrime che mi cadono sono la prova del mio sincero dolore..."

Il tono delle ultime pagine è diverso, preoccupato. Fratello Alberto è sicuro di aver sentito Madeleine parlare. Nella notte, in camera sua, recitava qualche cosa, qualche poesia che parlava di morte, di amore, e null'altro. E poi il Maggiore le parlava a bassa voce con tono aspro, dicendole parole che non riusciva a capire.

Che succede Signore? Fai si che la beata Vergine Maria mi protegga come una buona mamma. Ho paura, ma al contempo io la amo ancora. Sibila nella notte come un serpente, la sua voce mi gela il sangue... Voglio parlarle, voglio chiederle cosa la turba in questo modo assurdo. Vorrei tanto aiutarla Signore...

Pioggia, ancora pioggia a bagnare il diario del prete...

Inviato

Bastien Moreau

Non so come fare. Questa giorno non ha avuto alcun senso.

Tutto ha un senso, no? Allora perché tutto questo?

Era pazzo, okay, ma prima era così spaventato...

Vorrei dire che non gli credevo, ma non è così.

Ero pronto a colpire Madeleine se mi avesse aggredito...

Parlo, mentre lavoro di roncola.

Voglio dire, mi sembra tutto troppo semplice...

Tra l'altro, come mai aveva Madeleine il forcone in mano?

Va bene che lo ritengo stupido, ma farsi fregare il forcone da una ragazzina...

Continuo, mentre qualcosa attira la mia attenzione.

Sono stanco di tutti questi rag... Cos'è questo...?

Dico, mentre tiro fuori il diario e lo apro.

Sembra essere un diario delle memorie.

A quanto pare era piuttosto turbato il nostro amico.

Sembra che nonostante amasse Dio fosse difficile la via che ha scelto. Quindi una persona normale...

Fammi saltare, va'.

Arrivo alle ultime pagine.

Questo è interessante, forse.

A quanto pare puntava al suicidio prima dell'incontro col Maggiore, poi quando ha conosciuto Madeleine...

Voleva dirle di amarla, ma non poteva, non ne aveva la forza e quindi faceva le sue "passeggiate".

A quanto pare ha preso lui la biancheria di lei, mi ricordo che se ne lamentava.

Mi fermo un attimo a pensare e poi proseguo.

Da questi scritti sembra che il frate aborrisse l'idea di ferire Madeleine, di violarla...

E poi...

Rileggo due volte per esserne sicuro.

*****...

Mi lascio scappare.

Dice di averla sentita parlare. Dice che recitava poesie che parlavano di morte e di amore. Poi il Maggiore le rispondeva con parole che non capiva...

Dice che le avrebbe voluto parlare...

Chiudo il diario, poi guardo Jules.

Dimmi che tutto ciò ha un senso... Ho bisogno di una certezza. Anche una minima certezza...

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