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Cyberpunk: Heirick Kapfer


Lynx_UK

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Inviata

Senti un dolore sotto l'orecchio, verso la nuca, mentre tieni gli occhi ancora chiusi ti gratti: riconosci l'impianto, ricordi le allucinazioni e la strada, e Deirdre.
Ti metti a sedere sulla branda e ti guardi attorno: sull'altro lato della piccola stanza c'è un mucchio di spazzatura tecnologica, alla tua destra su un tavolino basso c'è il tuo impermeabile grigio buttato sopra qualcosa che nasconde. Guardandoti ritrovi la maglietta, i jeans, le scarpe logore e tutta la stanchezza di aver dormito vestito.


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Inviato

Non ricordo nulla.

Sono confuso, disorientato.

Non riconosco il luogo, non riconosco gli oggetti e non so che ore sono.

Istintivamente controllo l'orologio.

Poi le mie mani corrono alle tasche.

Il solito controllo del dopo sbronza, cellulare? Chiavi? Portafogli? Preservativo?

Non so cosa nasconde l'impermeabile e non so perché la cosa mi irrita.

Lo scosto seccato.

Inviato

Non hai l'orologio. Le tasche sono vuote.

L'impianto fa male e il dolore ti sveglia del tutto.

Facendo un breve riepilogo della tua vita ricordi abbastanza bene fino a quando sei partito per New York, poi è buio. Non sai neanche dove sei.

Ma alcuni particolari emergono da quel settore spento della tuo cervello: eri stato assunto dalla TransTechnicals come presenza per i servizi umani del ciberspazio, nelle interminabili ore di connessione hai contratto la Sindrome Ontologica di Hopkins-Brie, una malattia che impedisce di distinguere fra la realtà e il ciberspazio, per cui sei stato licenziato in tronco. Vagando per le strade di Manhattan che avevi imparato a conoscere, ti sei ridotto a morire di fame.

Deirdre è la donna che ti ha salvato dalla morte facendoti l'impianto che hai fra l'orecchio e la nuca, raccogliendoti dagli artigli dello sprawl e dandoti da mangiare.

L'impermeabile finisce per terra insieme a quello che nascondeva, e sotto trovi un palmare acceso, una carta di credito della Chase Bank e una tessera di abbonamento mensile di ottobre 2094 della metropolitana di Manhattan, che sai essere il centro di New York, questo lo ricordi bene.

Inviato

Impianto. .. quale maledetto impianto? !

Forse sono diventato un ricordante?

Succede spesso a noi netrunner disperati.

Tasto la testa con la punta delle dita in cerca della parte esposta dell'impianto.

Uso la camera del palmare come specchio per guardarmi in faccia.

La malattia. ... maledetta.

Forse sono connesso? Questa è una realtà virtuale?

Se così fosse dovrei tentare di disconnettermi.

Inviato

Ricordi che Deirdre ti ha fatto quell'impianto per rimediare alla malattia ma non ricordi precisamente quando. C'è tutto un blocco di plastica dura e nera fra l'orecchio e la nuca.

Mentre usi il palmare per accendere la microcamera, noti che c'è solo una tacca di batteria: il tuo volto è come lo ricordi, solo segnato dalla fame e dalla vita di strada.

Da quest'ultimo particolare deduci che o sei in una realtà virtuale iperrealistica o questo è proprio il mondo che ti aspetta.

Inviato

Sono ancora stanco ed ho la mente annebbiata.Devo scoprire di più su di me.Controllo tutto l'appartamento, cerco nei cassetti e dietro i mobili di tutte le stanze.Metto il tablet in carica, ma non posso certo usarlo per connettermi alla rete.Ho bisogno di un cyberdeck, un netrunner senza cyberdeck non va da nessuna parte. Ci ripenso.Vale la pena controllare se il tablet è modificato.

Inviato

Scopri che quello in cui ti trovi non è un appartamento, c'è solo una stanza e sembra una specie di magazzino, a parte la branda dove hai dormito.

Non puoi mettere il palmare in carica perché non trovi una presa di corrente, invece c'è una connessione per la rete.

Non ci sono modifiche al palmare, hai proprio bisogno di un deck per connetterti alla porta che hai trovato. Potresti cercare nella tecnologia accatastata in metà della stanza.

P.S.: Ti faccio presente che, da Wikipedia, cos'è un palmare.

Un computer palmare (detto anche palmare), spesso indicato in lingua inglese con la sigla PDA (Personal Digital Assistant), o con l'ormai desueto termine palmtop, è un computer di dimensioni contenute, tali da essere portato sul palmo di una mano (da cui il nome)[1], dotato di uno schermo tattile.

Originariamente concepito come agenda elettronica (in inglese electronic organizer), o sistema non particolarmente evoluto dotato di un orologio, di una calcolatrice, di un calendario, di una rubrica dei contatti, di una lista di impegni/attività e della possibilità di memorizzare note e appunti, anche vocali.

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Fra i rifiuti tecnologici riesci a trovare un cyberdeck Praxis 2300 XC, un filamento dermico, una piastra d'iniezione, e un dvd con scritto in pennarello indelebile rosso "Progetto impianto neurale".

Dal palmare scopri innanzitutto che sono le 20:34 di mercoledì 28 ottobre 2094. Non ci sono note nell'agenda né sul calendario e neanche nella rubrica. C'è una sola registrazione vocale ma nelle note/appunti trovi scritto:

Matrix Rovers: Avvisa Penn Martinez di migliorare la sicurezza ; il suo cyberspazio ha diversi WELL illegali. Penn è un amico e non voglio che la Sicurezza sciami contro la sua base d'appoggio in Canal Street.

Flux Riders: Sono uscito in discoteca l'altra sera e ho incontrato Oona Flyte . Non ho più incontrato la mia vecchia gang da mesi. Oona dice che il suo gruppo adesso si incontra dalle parti di W 79th Street. Ai miei tempi i Riders conoscevano tutto quanto capitava nel cyberunderground, evitavano di immischiarsi in soldi e politica e si connettevano giusto per il brivido. L'attuale leader è un giovane di nome Hondo.

Deirdre Tackett: devo ricordarmi di fare un salto al suo laboratorio in Washington Square. E' da tanto tempo che devo farmi controllare l'impianto, ma è stato difficile contattarla di recente. E' coinvolta in qualcosa di importante, un giorno dovrà dirmi cosa.

Lash Givens: il mio caro amico si è rimesso in piedi dopo la riabilitazione seguita a un lavoro dentro la proprietà TransTechnicals. Dovrebbe essere tornato in Times Square a frequentare l'Abyss.

Monique St. Claire: Parlando dell'Abyss, potrei smettere di andarci se continuo a incontrarla. Le ex e i bar non funzionano bene insieme. Spero di sapere come si sente per quello che è successo fra noi. Dice che siamo amici ma sono certo che tiene il broncio.

Central Park: qualcosa di brutto sta capitando alla baracca sulla E 86th Street. Potrei darci un'occhiata ma dubito che qualcuno possa ripagarmi dello sforzo.

Timmy Goldfarb: dove diavolo è finito? E' sempre stato una fonte affidabile nella TT.

Doom Pilots: che peccato. Questi ragazzi si erano fatti un nome come punte di diamante della rete, ora hanno abbandonato, sostengono che sia ipocrisia guadagnarsi da vivere con il c-spazio quando è una creazione della compagnia che ci fa a pezzi.

Rymma e Garrick Fizz: non ho mai navigato con una coppia migliore. Ma attenzione a Garrick, si espone a troppi rischi. Sono tempi duri, lavorano separatamente adesso. Uno di loro potrebbe capitare all'Abyss.

Sis Konfigg: le devo ancora quei 1000 €$. Sta facendo una fortuna hackerando la banca della compagnia, meglio restare in contatto! Con HoloGraham sta nei Doom Pilots, ma preferirei vederli fuori dalla rete.

Le ultime su Deirdre: ce l'ha fatta, e se qualcuno poteva quella era lei. E se è vero, non solo ha fatto la storia ma ha firmato la sua condanna a morte. Spero che sappia quello che sta facendo. E che i Lost Kids che ha preso con sé non facciano la stessa fine.

Finito di leggere il palmare ti dà un segnale sonoro: la batteria si sta esaurendo.

Inviato

Rapidamente copio le note su un foglio di carta se lo trovo, oppure lo scrivo semplicemente sul muro usando un frammento di metallo, in modo che poi basti buttare un po' d'acqua per cancellarlo.

Non conosco nessuna delle persone citate nelle note. Le avrò davvero scritte io?

Le risposte che cerco sono parecchie.

Ho un'idea di come procedere, ma prima devo fare due cose.

In primo luogo cerco da mangiare nel magazzino, se sono fortunato troverò almeno del kibble e dell'acqua.

Poi cerco la o le uscite e sbircio fuori, non so dove sono e se il posto è sicuro.

Già non ho memoria dell'ultimo anno, se ancora facessi brutti incontri sarebbe davvero un disastro.

Inviato

Non ci sono fogli di carta, né cibo o acqua. Se vuoi però puoi scrivere sul muro con un pezzo di metallo, ne trovi quanti ne vuoi.

C'è una sola uscita, una saracinesca mezza aperta da cui entra la luce di un lampione. Avvicinandoti senti la melodia del traffico a qualche decina di metri che ti sembra richiamare alla vita. Sei in un vicolo e non c'è nessuno.

Inizia a salirti la paura: come evitare passi falsi?

All'improvviso senti un ronzio nella testa e ricordi: è l'impianto che ti avvisa di qualche problema.

  • 1 anno dopo...
Inviato

Controllo rapidamente il deck, non vorrei che vi siano nascosti cavalli di troia o altri scherzetti, dopodiché (se risulta pulito) connetto il mio impianto neurale al deck e faccio un ceck per vedere cosa c'è che non quadra in quella parte della mia testa.

Inviato

Per controllare se il deck nasconde insidie devi collegarlo alla porta di rete sul muro e lanciarti nel web. Tutto quello che riesci a riconoscere guardandolo fisicamente è che contiene tutti i componenti di base per navigare e non sembra esserci niente di strano: il processore, una memoria da 2TB, un avatar soldato di latta (il più basso) e una cloak di livello due (decisamente infima per navigare in reti non protette come ti aspetti di dover fare).

Invece ti basta pensare di fare un check dell'impianto neurale che una voce metallica dentro la testa ti informa: "Check up concluso: stima di funzionamento... Minimo 24 ore massimo 65 ore, variabilità dovuta all'impossibilità di stimare l'attività necessaria a contrastare il disturbo.".

Inviato

Mi domando come si ricarichi questo apparecchio e se siappossibile recuperare i files di memoria che, evidentemente,  mi skno stati tolti.

Non mi fido ad accedere in rete con questi programmi da nerd alle prime armi,  controllo tra la spazzatura elettronica se ci sono dispositivi di memoria che possano contenere programmi. 

Dopodiché faccio un ultimo ceck di quella che a quanto pare è la mia tana, vedo se riezco a recuperare cibo, acqua e qualche eurodollaro.

Inviato

Le tue domande cadono nel silenzio della tua mente.

Non ti fidi del deck, a ragione, ma ricordi bene di essere ben lontano dall'apparecchiatura e dai programmi che avevi a disposizione quando lavoravi per la TransTechnicals, sei stupito addirittura che esistano connessioni alla rete fuori dal loro sistema, come evidentemente è questa. Forse devi abituarti ad hardware e software di bassa lega, e non hai idea nemmeno di come possa essere questa per te nuova "matrice" da esplorare. Certo è rischioso.

Un ultimo controllo della stanza/garage ti rivela una memoria migliore di quella inserita nel deck, è infatti da 4TB ma è spezzata in due: sai che potrebbe ancora contenere dati utili, ma per estrarli ci vuole attrezzatura elettronica di cui non disponi.

Niente cibo né acqua...

Ma ora ricordi di controllare sul palmare il saldo del tuo conto bancario, ovviamente con la TransTechnicals Bank ed ammontaa 10000 €$. 

Inviato

Prendo tutto e mi vesto.

A quanto pare dovrò muovere il culo se voglio del cibo... E io voglio del cibo.

Io cerco risposte e le posso trovare in rete, ma prima di connettermi avrò bisogno di qualche programma. 

Visto che non li ho me li dovrò scrivere, il che presuppone ua buona scorta di cibo, acqua e buona musica.

Nascondo la branda sotto un po' di spazzatura elettronica, poi esco nel vicolo. 

Non ho le chiavi della serranda e la cosa mi da fastidio,  provo almeno ad appoggiarla perché non si veda che è aperta.

Poi mi avvio verso il traffico, sperando di incappare in un cartello che mi dica dove sono

Inviato

Hai le tasche del soprabito piene. Far scorrere la serranda verso il basso è sorprendentemente silenzioso e non fai fatica ad accostarla, è ben oliata.

Nel vicolo ci sono grandi cassoni metallici di spazzatura e vari graffiti sui muri, l'unico lampione acceso è in fondo al vicolo, nella direzione da cui senti provenire il traffico. Ti avvii ragionando che ti ci vogliono due giorni per riprogrammare la cloak, e così portarla a un dignitoso livello 4 (lo standard per le connessioni domestiche della TransTechnicals), oppure l'avatar, che potresti trasformare in un samurai che è solo immediatamente superiore (gli avatar per le utenze domestiche vengono programmati su misura ed è un'operazione di ruotine, come noi cambiamo le cover degli smartphone, ma non l'hai mai fatto, e onestamente non sapresti valutare quanto proteggano).

Arrivato al lampione sei in un altro vicolo che a quanto pare dà sul retro di alcuni locali (senti i tipici rumori della folla, musica e in un caso un ottimo profumo di carne alla griglia) e prosegui obbligatoriamente sulla destra, mentre un languorino brontolante si fa sentire dal tuo stomaco.

Alla fine arrivi a un'altra svolta a senso unico questa volta a sinistra ed esci sul marciapiede di una strada piena di traffico anche in altezza (gli AV sono molto numerosi, noti anche diversi taxi) che ti fa ricordare che devi essere dalle parti del centro di Manhattan. Infatti i palazzi che si susseguono sono per la maggioranza con mattoni a vista e ampie vetrate con le tipiche scale in ferro battuto o in pietra che portano al primo piano dove si aprono le porte d'ingresso alle abitazioni.

Dopo un po' trovi l'indicazione di essere sulla 7th Avenue, la strada principale che più avanti si allarga in un grande incrocio, mentre tu ci sei arrivato all'incrocio con Charles Street, e lo capisci dalla vecchia pensilina arrugginita e sfondata dell'autobus che ormai non viaggia più da cinquant'anni almeno.

Inviato

Ho fame e devo mangiare, ma già che devo entrare in qualche locale ne approfitto per dare un'occhiata al posto che così spesso ricorre nella mia agenda.

mi avvio quindi verso la più vicina fermata della metro, direzione l'Abyss.

Speriamo almeno che i panini siano buoni.

 

Inviato

Arrivi senza problemi alla vicina Washington Square dove c'è l'entrata della metro, le direzioni sono solo andata o ritorno: ricordi che la più grande rete sotterranea del mondo è ridotta a un solo circuito con poco più di una dozzina di stazioni funzionanti. Times Square è vicina, e con essa molte delle possibilità a tua conoscenza di riscoprire il tuo passato.

Alla fermata noti un punk con in braccio la sua Stratocaster in tre colori fluo cangianti che suona l'ultimo successo del clone giapponese di cui non ricordi il nome. Sembra avere una certa abilità, in molti si fermano a lanciargli qualche eurodollaro, ma lui non sembra farci caso.

La piazza è un mosaico verticale di schermi digitali, limitato in alto dalla cappa arancione di fumi e gas, sei continuamente spintonato dalla folla che scorre in tutte le direzioni senza andare in nessun posto. 

Alzandoti in punta di piedi non vedi da nessuna parte un'insegna che indichi The Abyss.

Inviato

L'Abyss è un locale e nessuno conosce i locali cittadini come i musicisti poveri.

Vado verso il punk e gli chiedo -ehy amico, L'Abyss? -

 

Poi un dubbio mi assale, e se si trattasse di un ritrovo in rete?! Beh, per ora cerchiamolo nella realtà. 

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