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Cyberpunk: John Smith


Lynx_UK

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Cammini lentamente per la stanchezza, sei immerso da ore nella folla che vuole entrare nello sprawl di New York: accanto a te ci sono persone per lo più sole o raccolte in piccoli gruppi di massimo quattro, chine sotto il peso di tutto quanto possono portare, al centro una piccola striscia resta libera per i pochi che hanno un mezzo di trasporto. Scorgi sui loro volti la durezza della vita nelle zone di combattimento, ma negli occhi la speranza, nei pugni stretti la promessa di nuove infinite lotte.

E' sera e il cielo è già immerso nella fitta nebbia arancione che sarà tenuta in vita dall'illuminazione per tutta la notte. Ti fai strada a spintoni per mantenere il posto, infatti riesci ormai a vedere il blocco della dogana dove le guardie vi smistano, molti vengono respinti.

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Jhon Smith

Cammino stancamente per le strade osservando la gente

"... brutta vita la vostra ... ma non siamo cosi' distanti ... ma siamo vivi ... e questo e' sufficiente ..."

La vista della folla e di una dogana mi lascia per un attimo interdetto.

" ... strano ... non c'era un posto di blocco ... beh niente da temere ... sei pulito Anubi ... pulito ... "

Mi avvicino poi ad uno di quelli vicino a me

Che succede amico?

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Molte persone sono povere, rispetto agli standard cui sei abituato: hanno poco più di quanto indossano e portano solo cibo in sacchetti di plastica, sono proprio loro ad essere respinti in massa, dopo un solo sguardo. Vedi che molti dopo si raccolgono in un gruppo, dove qualcuno ha sistemato una cucina da campo.

Una bambina dai capelli stopposi corre davanti a te per prendere una palla rosa che le era sfuggita, la agguanta come se qualcuno potesse rubargliela e corre via sfiorandoti, ha l'odore pesante dello sporco.

Buona parte degli incolonnati è evidentemente armata, spesso sono militari, e da quello che puoi vedere tutti vengono accettati senza controlli.

L'uomo più vicino ha un giubbotto imbottito arancione e le scarpe Timberland nuove di un certo valore, sospetti che la barba di due giorni sia stata lasciata crescere intenzionalmente.

"Oh, niente di particolare. La solita marmaglia che cerca di farsi ammettere alla città più trendy di tutto l'occidente. A te come butta?"

Vedi che mentre parlate ti guarda evitando accuratamente di incrociare lo sguardo con chiunque altro, il che comporta fissarti costantemente le pupille, visto quanto siete ammassati.

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Jhon Smith

Mi guardo attorno mentre mi parla e vedo orde di disperati che si ammassano cercando qualcosa che non troveranno mai

" ... non mi piace ... troppa gente ammassata e solo per l'ingresso ... "

Alla risposta del tipo annuisco guardando da un'altra parte

Per viaggetto cosa intendi? Entrare in citta'? O qui fuori?

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Fa un risolino nervoso, guardandosi attorno.

"Dopo essere entrati. La Mela è grande, sai?", sempre sussurrando.

Noti che siete arrivati al posto di blocco: lui mostra i documenti e passa sorridendo, vedi che non ha davvero nient'altro oltre a quello che porta su di sé.

Ora è il tuo turno: di fronte a te stanno tre guardie vestite di una tuta integrale nera, con mitragliette spianate. Quella centrale, con una brutta cicatrice sul collo e i capelli rasati, ti intima:

"Si identifichi.".

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La guardia inserisce la tua tessera in un lettore collegato a un tablet, scorre lo schermo diverse volte impassibile in volto, poi ti restituisce la tessera, annuisce seccamente con la testa e ti risponde con il tono che sembra una minaccia "Può entrare." e ti fissa.

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Jhon Smith

Mi rilasso, riprendo la mia tessera ed esco dal posto di blocco

" ... chissa' cosa ha controllato cosi' tante volte ... meglio non scoprirlo ... o almeno non oggi ... "

La vista della citta' mi lascia senza fiato, cosi' grande e cosi' luminosa

" ... cavoli ... questa si che e' una vera megalopoli ... cerchiamo quello strano tipo ... devo lavorare o prima o poi i soldi finiranno ... "

Mi guardo attorno cercandolo

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Passato il blocco sei già immerso in un labirinto di grattacieli su più livelli, le luci provengono soprattutto dalle insegne e dai veicoli, non c'è illuminazione pubblica. Vedi le strade piene di coloro che sono riusciti a entrare in città e che si stanno organizzando per la notte.

Cerchi il tipo, non sai neanche il suo nome, e mentre cammini lentamente per guardare a fondo nella folla vai a sbattere contro qualcuno.

E' un uomo mediorientale con un cappotto di cammello che ti guarda interrogativo e poi ti fa "Vuoi un orologio di marca? E' usato, ti faccio un buon prezzo.".

Proprio in quel momento vedi il giubbotto arancione svoltare a destra dietro un palazzo su cui passa la sopraelevata.

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John Smith

Sbatto contro il tipo che sembra evidentemente un ricettatore e la prima reazione e' quella di un sorriso

" ... amichevole ... socievole ... "

Scuoto il capo con gentilezza

Ti ringrazio amico, ma non mi serve, ma ricordero' la tua faccia se dovesse servirmi

Osservo in giro e quando vedo il giubbotto arancio mi svicolo e lo seguo, ma non troppo velocemente, siamo sempre vicino al posto di blocco e quindi meglio rimanere tranquillo e non destare sospetti strani con la corsa.

" ... non devo perderlo di vista ..."

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L'ipotetico ricettatore mentre ti allontani risponde a voce alta "Ricordati bene eh..." ma tu sei già oltre una tenda verde a quattro posti. La gente non si sposta al tuo passaggio e sei notevolmente rallentato anche senza volere.

Riesci ad arrivare alla svolta dove il tizio ha girato appena in tempo per vederlo, a una distanza di circa cento metri, chiudere la portiera di un taxi e gesticolare al guidatore. Fortunatamente questa via è vuota: non ci sono persone né altri veicoli.

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Jhon Smith

Passo, cerco di farmi strada come posso, in mezzo alla confusione e alla gente

" ... maledizione a me ... non poteva aspettarmi? ... "

La cosa si fa troppo difficile e quando lo vedo salire sul taxi ad un centinaio di metri da me scuoto il capo

" ... troppo lontano ... troppa fatica ... tutto in una volta non va bene ... "

Mi volto e mani in tasca cerco un bar per bere qualcosa.

" ... beviamoci su ... "

@Lynx

Spoiler:  
Scusa il ritardo, ma sono stati giorni infernali al lavoro.

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Vieni urtato diverse volte e ti hanno bestemmiato contro, ma finalmente sei entrato nel corpo di cemento vetro e acciaio che brulica notte e giorno di attività umana.

Nella strada dove sei, da dove è partito il taxi, noti palazzoni di appartamenti accatastati fino all'orizzonte.

Ti giri e dall'altro lato dell'incrocio noti un negozio aperto in mezzo ad una fila di saracinesche chiuse, l'insegna al neon è verde "CrapShot".

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Jhon Smith

Lascio andare il taxi mentre cammino

" ... forse dovevo inseguirlo ... ma perche' correre? ... avrei attirato l'attenzione di troppe persone ... siamo appena arrivati ... qualche soldo dovrei averlo ... "

Poi finalmente ecco un'insegna accesa e mi fermo un attimo

" ... non e' un bar ... ma magari sanno qualcosa ... "

Entro camminando lentamente, ma guardandomi attorno con attenzione per evitare brutti scherzi e mi dirigo al banco del negozio.

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Entri con circospezione e ti trovi davanti tre file di scaffali, mentre alla tua destra oltre un certo numero di espositori verticali c'è il bancone, con una donna dai tratti vagamente asiatici che indossa un top attillatissimo con sopra il volto di Johnny Silverhand, la star musicale di oggi. Si sta limando le unghie e ogni tanto dà un'occhiata ai monitor delle telecamere sparse per tutto il negozio.

Non appena ti avvicini sobbalza spaventata ed estrae velocemente una Uzi che ti punta addosso "Cosa vuoi?" dice con un accento che non riconosci.

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Jhon Smith

Appena la ragazza mi punta l'arma alzo le braccia.

Calma ragazza ... non voglio farti del male ... sto solo cercando un bar aperto per bere qualcosa, niente di piu. Io adesso rimango qui a distanza e non mi muovo. Sono disarmato e tengo le braccia ben in alto.

Tengo le braccia lontane dal corpo e in alto

Mi chiamo Smith ... Jhon Smith ...

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Lei sorride ad un angolo delle labbra "Bar aperti in zona non ne troverai, con il flusso continuo degli immigrati da fuori città ci sarebbero troppi disordini e chiunque abbia provato ad aprirne uno ha abbandonato dopo pochi giorni: la spesa per le forze dell'ordine e i rischi non valevano tutti gli eurodollari che si possono sognare in una vita.

Potresti addentrarti per una decina di isolati verso la Baia e troveresti qualcosa che fa al caso tuo, ma per immergerti nella vita pulsante della City dovrai almeno raggiungere Newark mentre qui sei appena a Morris, casomai non lo sapessi.

Se bere è l'unica cosa che ti interessi, Smith." continua a puntarti l'arma ma sposta il calcio in posizione orizzontale.

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