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Cyberpunk: John Smith


Lynx_UK

Messaggio consigliato

"Vivere eh? Comunque interessante come progetto, ma molto dipende da cosa intendi veramente.

Per spostarti non c'è problema, chiamo subito un taxi."

Con la mano libera armeggia su uno smartphone all'interno del bancone, poi se lo porta all'orecchio "Si, si, corsa semplice.".

Rimane con l'Uzi puntata e il sorriso scompare dal suo volto.

Dopo 5 minuti senti stridere le gomme appena fuori dal negozio: "Il taxi è qui fuori, arrivederci." la donna non si muove.

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Vedi nello specchietto retrovisore sorridere il guidatore "Senz'altro! Si metta comodo, ci vorrà circa un'ora." e parte a una velocità folle che non ti permette neanche di vedere i negozi che passate, se non quando si ferma ai semafori. In pochi minuti siete in autostrada.

L'auto è pulita, ma non maniacalmente, e i sedili davanti sono protetti da un vetro antiproiettile, la radio se c'è è spenta e alla guida c'è un nero sulla quarantina abbondante vestito con un maglione grigio e dei pantaloni chiari di tela.

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"Ci sono troppe cose che si dicono in città, le consiglio di informarsi sugli archivi del Quotifax in rete, ma se proprio non ne sa nulla un buon punto di partenza è sapere che la megacorporazione più importante è la TransTechnicals.

Se poi deve trovare una sistemazione per la notte le consiglio di rimandare la sua visita al bar: il limite orario per la registrazione in hotel è troppo vicino. A proposito ne conosco uno che fa proprio al caso suo, economico ma in centro, se vuole posso portarla più o meno nello stesso tempo, è quasi tutta autostrada."

Spoiler:  
Diciamo che hai 1000€$ sulla carta di credito, se vuoi di più me lo devi giustificare. Non ti preoccupare per il background, fai con calma.

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"Non si preoccupi, è un tre stelle anche se in posizione molto centrale, e certe cose si pagano... Sa che ogni camera ha le finestre a tutta parete che danno una vista mozzafiato su Manhattan? La suite singola viene 300€$ a notte, ma se vuole posso intercedere per una sistemazione più economica.

Io sono Stan, piacere."

Continua a guidare, accelerando.

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"Grazie ma non è necessario. Ho delle conoscenze in quell'hotel che le permettono di pagare solo 30€$ per il pernottamento con tutti i servizi che la camera offre ma senza pasti né consumazioni, le va bene?

Le sconsiglio posti economici in centro, sono gestiti da lobby criminali, e lei non mi sembra il tipo.

Ancora 20 minuti e siamo arrivati."

Ti fa un cenno di saluto nello specchietto retrovisore dopo che ti sei presentato, e accelera ancora.

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Stan fa un largo sorriso e in meno di un quarto d'ora arriva a fermarsi davanti a un palazzone a colonna di vetrate color acquamarina con al primo piano e ben visibile dalla strada la scritta in stampatello verde acido Wyndham Garden.

Scendi e paghi il tassista, sono 65€$, che subito parte a tutta velocità.

Appena entrato ti accoglie una grande hall completamente bianca con la reception profilata col color acquamarina, dietro la quale sta un uomo magro con i capelli molto curati in giacca e cravatta che sta parlando al telefono con voce nasale.

Quando ti avvicini attacca mentre ti guarda con un sorriso stampato in faccia "Buonasera signore, desidera una camera? Bagaglio?".

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"Capisco, lei è il cliente di Stan... Lasci qui un documento valido, provvederò alla registrazione.

La sua è la camera 311 al quinto piano. Gli ascensori sono da quella parte. Buona permanenza." Sorridendo ti consegna una chiave magnetica.

Entri in un ascensore dalle pareti di composto ceramico e acciaio cromato, la doppia porta si chiude con il suono di un campanello dopo che hai toccato sul pannello interattivo il piano che ti interessa. La salita è silenziosa e si conclude con un altro rintocco metallico,mentre le porte si schiudono.

Ti trovi in un bianchissimo corridoio a T con al centro un tappeto pulito color acquamarina su cui sono allineate una serie di porte color verde acido.

Impieghi qualche minuto a trovare il tuo interno, fai scorrere la carta accanto alla maniglia rotonda d'ottone, e non appena sei entrato la porta si chiude dietro di te con uno scatto.

La camera ha un letto a una piazza e mezza di legno organico e dello stesso materiale un comodino e una scrivania contro il muro, sedia girevole e televisore a schermo piatto, la porta del bagno è aperta e vedi che è tutto in ceramica; dalla parte opposta della porta c'è una finestra scorrevole a tutta parete che si apre su uno skyline illuminato di grattacieli della città che non dorme mai.

Sulla scrivania noti una valigetta di pelle e un bicchiere mezzo pieno di quello che sembra whisky con dentro una tessera plastificata.

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Jhon Smith

Lascio il mio documento per la registrazione e dopo averlo ritirato salgo in stanza. Contemplo la skyline illuminata che non permette di vedere le stelle

" ... che spettacolo ... terribile ... niente stelle ... solo caos ... rumori ... nemmeno silenzio ... almeno qui si sta tranquilli ... "

Osservo poi la valigetta il bicchiere e la tessera all'interno con curiosita'...

" ... qualcuno deve aver dimenticato qualcosa ... ma che strano ... una tessera dentro al wisky? ..."

Mi avvicino e osservo cosa ci sia scritto sulla tessera senza toccare nulla per il momento.

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La valigetta di vera pelle è leggermente più grande di una ventiquattrore, dall'apparenza robusta, ha una chiusura con un alloggiamento per una tessera magnetica.

Il bicchiere è trasparente e cilindrico da scotch, con la base spessa, pieno fino a meno della metà.

La tessera è blu, con una grande scritta in bianco "QRS" che la copre quasi per intero, dietro vedi che ha un chip completamente immerso nel liquore.

La sigla ti ricorda vagamente qualcosa, ma non riesci ad afferrare quel ricordo cercando nella tua memoria.

P.S.: Quando hai ritirato il documento ti hanno fatto pagare per un pernottamento.

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Jhon Smith

Osservo la tessera

" ... QRS ... l'ho sentito ... ma dove ... "

Mi guardo attorno per un attimo e vado per un istante verso la porta

" ... forse dovrei avvisare ... una valigetta ... e una tessera ... perche' ? ... "

Vado in bagno e prendo un asciugamano e mi avvicino al bicchiere guardandomi ancora attorno

" ... oramai e' qui ... che posso fare? ... sono troppo curioso ..."

Con l'asciugamano prendo la tessera, la asciugo e poi, tenendola sempre con l'asciugamano senza toccarla con le mie dita per non lasciare impronte vedo se posso inserirla nell'apertura presente sulla valigetta.

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Riesci a inserirla senza problemi, e subito con uno scatto la valigetta si apre.

Vedi un foglio con disegnati dei gesti della mano e delle didascalie in quelli che ti sembrano caratteri giapponesi sul fondo della metà superiore.

All'interno c'è un grande e vecchio videotelefono T-800, un foglio di acetato trasparente poco più grande della tua mano, una multi-card di credito della ZBWC, un oggetto che è un misto fra una cartuccia al plasma e una pinzatrice, e un cavo con connettore jack simile a quello che era collegato alla tua arma preferita e con cui ti interfacciavi neuralmente connettendolo al braccio.

Mentre osservi tutto questo sei illuminato dai fari degli AV che sfrecciano appena fuori dalla finestra.

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Jhon Smith

Osservo con attenzione e curiosita' gli oggetti, non toccandoli con le mani.

" ... che strano un videotelefono T-800 ... vecchio ... troppo vecchio ... un foglio di acetato ... una multi-card di credito della ZBWC ... questo strano oggetto ... "Poi vedo i fari di un AV e alzo lo sguardo.

Due possibilita' ... o sono qui per me o per la valigetta ... meglio non scoprirlo ...

Mi infilo in tasca il contenuto prendendolo con l'asciugamano, chiudo la valigetta stando attento a non toccare nulla con le mani e mi dirigo verso la porta della mia camera per sentire se ci sono rumori

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Mentre prendi il contenuto, tranne il videotelefono che è troppo pesante, l'AV se ne va, e noti due cose della valigetta che ti erano sfuggite. La prima è che nell'interno in corrispondenza della serratura c'è un altro alloggiamento per tessera magnetica con accanto un led rosso che lampeggia debolmente. La seconda è che dall'altro lato, ovvero verso il fondo della valigetta c'è una sottile e minimal stampante collegata da un filo all'alloggiamento interno, provvista di diversi fogli di sintecarta bianca.

A pochi metri dalla porta senti una specie di soffio continuo e un suono vibrato che si interrompe dopo un paio di minuti: riconosci che si tratta di un rilevatore di movimento settato sul lato esterno della porta.

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Jhon Smith

Rimango fermo sulla porta

" ... la situazione sta diventando assurda ... ma cosa sta succedendo qui ??? ..."

Torno sui miei passi e controllo meglio la valigetta e vedo gli altri oggetti.

" ... a questo punto ... follia per follia ... "

Prendo la scheda magnetica con cui avevo aperto la valigetta e la infilo nell'alloggiamento

" ... e vediamo che succede ... "

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