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I leoni di Albione


Darth Ronin

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Giovanni Della Rovere

Grazie signore rispondo al Querceta quando ci porge l'anello E noi cosa dovremmo fare in questi 10 giorni? Annoiarci a morte? ahahah rido Non ho mai dato un congedo così lungo ai miei uomini!  Beh sarà l'occasione per festeggiare l'impresa compiuta ahahah.

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Giorgio Forgianti

problemi ad Arezzo? faccio sentendo che nella mia città la situazione è brutta nessuna notizia su cosa possa trattarsi? chiedo con un misto di preoccupazione e speranza

una moltitudine di pensieri mi assale, in attesa di ulteriori dettagli, cerco di riflettere sulle cause che possono portare una simile decisione e sulle loro conseguenze 

"se questo oggetto era così importante! ... dieci giorni! sarà solo un problema di pochi giorni? o dovrò forse vedere la mia patria cadere e non poter essere lì per evitarlo??"

quest''ultima possibilità, già tante volte immaginata, so per certo che mi farebbe più male di qualsiasi ferita

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Lorenzo Castaldi

La fuga dal paese e il viaggio fino a Marsiglia sono trascorsi senza problemi, durante questo breve periodo ho sempre tenuto sotto stretta sorveglianza la cassettina all'interno della quale è presente la reliquia.. Ho faticato a tenere a bada la smania di aprirla, ma potrebbero esserci dei sigilli e non voglio che Tarlativada su tutte le furie quando li veda rotti.. Del resto potrò sempre chiedergli di studiarla per bene una volta che l'avrò consegnata a lui.. Giunti a Marsiglia la notizia delle difficoltà ad Arezzo lascia me ed i miei compagni un pò interdetti e preoccupati.. Salve Ettore, e' un piacere anche per me rivederti.. Speriamo che ad Arezzo si risolva tutto nel piu breve tempo possibile.. intanto un soggiorno in terra francese non mi dispiace.. potremmo visitare un po la zona.. intanto direi che sia il caso di raggiungere una stalla in città e noleggiare i cavalli.. son curioso di vedere cosa ci hai procurato.. affermo guardando con un mezzo sorriso della Querceta..

io ricordavo che la custodia della cassettina la avesse Lorenzo, ma probabilmente mi sbaglio.. :D

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- Guardate, Calcaterra non mi ha riferito niente a proposito di cosa accada nella vostra città, e io non ho chiesto. - Risponde seccamente Ettore. Vi sovviene che, sebbene il capitano abbia fama di ottimo comandante e uomo d'arme, è famoso anche per una certa indolenza e pigrizia. - Ma se i problemi di Arezzo sono collegati a quelli di Firenze, immagino sia principalmente di natura diplomatica. È per questo che sono stato inviato a Marsiglia innanzi tutto, dovrò andare a parlare con alcune persone molto vicine alla corte di Francia. -

Nel frattempo la carrozza, viaggiando quanto più speditamente possibile nelle affollate strade cittadine, ha lasciato le mura di Marsiglia, e iniziate a vedere scorrere ai lati prati e campi di lavanda punteggiati di casupole.

- Quanto all'andare in giro per la regione, io ve lo sconsiglio. Per quanto in questa stagione la Provenza sia invitante e piacevole, Calcaterra si è raccomandato la massima discrezione. Per cui sì, temo che dovrete annoiarvi a morte per una decina di giorni. - Ettore fa una pausa, guardando distrattamente fuori dalla carrozza, prima di aggiungere con un velato sorriso sarcastico - A meno che non abbiate voglia di divertirvi ancora con quelli dell'Inquisizione.

@ Tutti

Non dimenticatevi che anche se geograficamente Marsiglia e la Provenza sono in Francia, fanno parte del regno di Arcadia, non del Regno di Francia, quindi tecnicamente siete all'interno dei vostri confini nazionali.

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Fedrigo Paccinelli

Ascolto rimanendo in silenzio per buona parte del viaggio. A differenza di alcuni dei miei compagni non sono poi così preoccupato della sorte di Arezzo. Non è la mia città natale e non ne servo il signore per mia scelta libera. I miei pensieri sono invece indirizzati a sud-ovest... alle terre che abbiamo lasciato pochi giorni prima, ma soprattutto a Caterina.

L'attenzione torna improvvisamente alla realtà quando Ettore nomina l'inquisizione.

Che intendi? Avanti, parla.. Non tenerci sulle spine..

dico, andando dritto al punto.

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- Mentre attendevo il vostro arrivo a Marsiglia mi è capitato di ascoltare alcune chiacchiere in giro per le calli e le osterie - commenta Ettore, continuando a guardare distrattamente fuori dalla carrozza - La gente ha iniziato a parlare di una battaglia presso una roccaforte dell'Inquisizione, poi di una assalto ad un bastione, quindi di un gruppo di banditi fuggiti dalle segrete, e infine di una scaramuccia tra delinquenti che hanno provato a derubare una banca. Ma si parla anche di stregonerie, eretici e fattucchiere. Voci di popolo, ovviamente: tendono sempre ad ingigantire la cosa, e poi a ridimensionare la vicenda. Ma ho fatto due più due, e le vostre reazioni mi hanno dato la risposta.

Si volta abbozzando un mezzo sorriso verso di voi: - Non temete, per quel che ne so nessuno a Marsiglia sa di voi, o delle vostre prodezze. E l'Inquisizione non sembra avere messo nessun cane da riporto alla vostra ricerca, anche se non ho potuto fare a meno di notare che sono arrivati dei rinforzi, ma si tratta solo di qualche nuova recluta. Non so cosa abbiate combinato, ma a mio parere non vi stanno cercando qui, non ancora per lo meno. 

Della Querceta mette da parte l'aria da sbruffone e diventa palesemente serio: - Fate attenzione però: l'Inquisizione ha modo di far viaggiare le informazioni più rapidamente di chiunque altro, anche più in fretta delle dicerie che si scambiano tra marinai e viaggiatori. Non voglio parlare di cose che non conosco, ma ho sentito dire che possono far arrivare un messaggio da Madrid a Varsavia in una giornata. Se Calcaterra si è raccomandato di restare nascosti e tranquilli, suppongo che tema che possano risalire in qualche modo al vostro itinerario. Quindi state in guardia: il rifugio che vi ho trovato è sicuro, ma le strade non lo sono. - Con un gesto vi invita a guardare voi stessi fuori. In effetti state percorrendo una grossa strada principale che si snoda lungo la costa verso Est: alla vostra destra potete scorgere il mare, scintillante sotto il sole estivo, a sinistra il tipico paesaggio campestre della Provenza, ma incrociate parecchi carri e carretti, oltre a viaggiatori a piedi, a cavallo, o persino a dorso di mulo.

Proprio in quel momento la vostra carrozza rallenta, e prende una strada secondaria, polverosa e leggermente dissestata, che vi conduce verso una bassa collina. Passano ancora una ventina di minuti, quando vedete un casolare, effettivamente ben nascosto tra le pendici della collinetta, un boschetto di pini marittimi, e alcuni campi incolti, in cui le erbacce sono cresciute quasi ad altezza d'uomo. - Quella sarà la vostra residenza fintanto che resterete a Marsiglia: apparteneva ad una famiglia di agricoltori, ma l'anno scorso hanno avuto una serie di sfortune. Non sto a raccontarvi tutta la storia, ma la padrona è rimasta vedova e ha perso uno o due figli, era indebitata e quindi ha fatto fagotto con quello che le restava e ha abbandonato la residenza. È ancora tutto in ottimo stato, un po' impolverato ma in ordine; ho provveduto a fare rifornimento di viveri, avete un pozzo per l'acqua e credo nelle cantine siano rimaste un paio di botti di vino.

Infine giungete a destinazione: Scesi dalla carrozza, siete sorpresi dal silenzio che vi circonda: udite solo il frinire di grilli e cicale, e il cinguettio di qualche uccellino.

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Giorgio Forgianti

tranquillo, non ho intenzione di uscire di casa dico concludendo il mio già scarso interesse per le parole di Ettore

"questo noioso capitano non fa' altro che parlare, non vedo l'ora di arrivare e liberarmene, voglio stare un po' da solo a riflettere" 

una volta arrivati, un piacevole silenzio mi circonda; e, senza neanche congedarmi dal nostro accompagnatore, mi dirigo verso l'interno del nostro temporaneo rifugio, in cui dovrò aspettare impotente, senza nessuna idea riguardo ai problemi nella mia patria

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Lorenzo Castaldi 

Il viaggio trascorre tranquillo e presto molta attenzione  alle parole del nostro contatto.. Sono un po' preoccupato per i possibili sviluppi delle indagini dell'Inquisizione, ma non voglio alimentare la già fervida curiosità di Della Querceta quindi cerco di nascondere al meglio le mie ansie.. Una volta giunti in prossimità del nostro rifugio smonto dalla carrozza e inspira a pieni polmoni l aria della campagna.. Un po' di pace e tranquillità dopo questo mese di assedi ed incursioni non potrà che farmi bene.. Mentre mi avvicino alla costruzione insieme ai miei compagni esclamo : Davvero un bel posticino, scelta notevole.. Se solo si potessero rimettere a posto i terreni circostanti potrebbe venirne fuori luna bella masseria, magari con azienda vinicola annessa.. Le viti di queste zone dovrebbero esser parecchio pregiate.. Spiegatemi un po', capitano, verrà lei a chiamarci quando sarà terminato il nostro "periodo di riposo" o più semplicemente ce ne andiamo via di qui fra un paio di settimane a meno di clamorosi avvenimenti? 

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Fedrigo Paccinelli

Rimugino in silenzio sulle parole del comandante fiorentino, considerando che, tutto sommato meglio la noia al rischio di finire tra le grinfie dell'inquisizione. Il pensiero va alle lunghe giornate piovose passate sulle colline di Volterra durante l'assedio della città e sbuffo amareggiato. Almeno qua in Provenza è bel tempo e non saremo fradici dalla mattina alla sera penso, cercando di sollevarmi il morale.

Le parole del mio amico Lorenzo, poi, mi danno nuovo slancio. Mi immagino una nuova vita in questo posto.. Lontano da Assisi e dal Tarlati.. Lontano da mio padre.. Mi immagino assieme a Caterina.. Finalmente liberi da ogni dovere famigliare.

Sarebbe un'ottima idea, Lorenzo. Ristrutturare questo posto... Restarci per un po di tempo.. 

lascio a metà l'ultima frase, con un pizzico di malinconia nella voce.

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- Mi dispiace, ma non credo che potrò tornare indietro per tempo, non ho idea di quanto possa richiedere la mia missione, ma dubito si risolva in breve tempo. - risponde Ettore alla domanda di Castaldi - Non dovreste avere comunque problemi a trovare un passaggio per nave, e se il denaro dovesse mancarvi, non dimenticate che ora che avete il sigillo di Arezzo potete firmarvi da soli le lettere di credito e altri documenti.

Alla fine il capitano vi saluta, torna in carrozza e si allontana, lasciandovi soli.

La porta del casolare è aperta, probabilmente lo stesso Ettore ha scassinato la serratura per entrare a controllare; notate infatti le tracce lasciate dai passi di un uomo ben distinti nella polvere che copre il pavimento. 

A parte qualche macchia di umidità, l'odore stantio e qualche topo di campagna che fugge al vostro passaggio, l'edificio sembra in buono stato. Al piano di sopra trovate letti in abbondanza per tutti: i pagliericci non sono in buone condizioni, ma per lo meno sembrano esserci pulci o altri ospiti sgraditi. In una cassapanca trovate anche parecchie coperte, che dopo una giornata al sole dovrebbero perdere la puzza di muffa. Nel grande salone da pranzo e nella cucina ci sono parecchie masserizie, piatti, caraffe, bicchieri, pentole e padelle, oltre ad alcuni grossi fagotti lasciati lì da Della Querceta, pieni di viveri (anche se valutate che difficilmente basteranno per una decina di giorni, e probabilmente dovrete almeno una volta recarvi in città per fare rifornimenti). Controllate infine la cantina, completamente sgombra a parte alcune botti ancora piene: in due di esse il vino è andato completamente a male, ma altre due sono in condizioni migliori e il vino, anche se non di pregiata qualità, è comunque bevibile.

 

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GIovanni della Rovere

Una volta rimasti soli Proprio un signore questo Querceta! Ci ha lasciato in compagnia di pulci, zecche e muffa! Frugo in uno dei sacchi e tiro fuori una mela, dopo una strofinata le do un gran morso poi dico Pef lo mefno la fruftta è freshca!

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Giorgio Forgianti

senza badare agli altri, mi libero delle mie cose in una camera, poi scendo in cantina a provare il vino "temo che sarà l'unico piacere per parecchio" 

mentre faccio questi pensieri mi sorprendo di me stesso; "ho passato tantissimo tempo in accampamenti fangosi e orribili, e adesso mi lamento di questo? mi sto forse rammollendo?"

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Fedrigo Paccinelli

Noto gli sguardi insoddisfatti di Giorgio e Giovanni e scuoto la testa sommessamente, segno che non mi trovo d'accordo con loro.

Continuo a ripensare alle parole di Lorenzo, all'idea di sistemare quel posto, di farne un'azienda agricola. La situazione non proprio rosea in patria, aggiunta al fatto di sapere Caterina in Spagna, lontana da mio padre e dalle sue minacce mi riempiono d'entusiasmo.

Esploro con attenzione l'intero edificio, restando in silenzio. Valuto i lavori di ristrutturazione più importanti di cui necessita, l'arredamento fondamentale mancante. Mi accarezzo il mento perso nei miei calcoli, soppesando l'ipotetica spesa e il lavoro che potrebbe starci dietro.

Alla fine raggiungo i miei compagni di viaggio.

Molto bene, signori miei, a quanto pare dovremo soggiornare in questa magione per del tempo.. Tanto vale renderla un po più vivibile, non credete? Propongo di riposarci del lungo viaggio e poi di darci da fare!

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A differenza degli altri, che magari sono abituati ad ambienti più sfarzosi, il carattere rustico della costruzione mi piace particolarmente.. Come al solito la mia curiosità prende il sopravvento e appena metto in piede in casa, mi dedico subito allasua eesplorazione, vano per vano, fantasticando su come un giorno potrebbe esser ristrutturata.. Dopo aver terminato il giro dei vari locali, cerco una scala per salire sul tetto ed ammirare il panorama della campagna marsigliese.. Nel frattempo da lassù cerco anche di capire quale sia la distanza dal mare, dalla città, dalla fattoria più vicina.. Giusto per capire quale sia la più conveniente delle vie di fuga.. Poi torno giù e approvando il parere di Fedrigo mi metto subito a cercare una ramazza per pulire la cucina.. 

@dm

La casa è una specie di villa di campagna o più simile a una masseria, con tanti locali? Quante stanze ha? Più o meno grandezza in mq? Ci sono dependance o costruzioni esterne? 

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L'edificio è relativamente piccolo, grossomodo non supera i 120 metri quadrati. Il piano terreno è composto da un grande salone, una cucina e una dispensa, mentre al piano superiore vi sono quattro camere da letto, una delle quali più grande delle altre (la camera patronale, senza dubbio). Le camere più piccole hanno tutte due letti, per cui vi fate l'idea che qui abitasse una famiglia abbastanza numerosa, ma senza servitù e dipendenti.

All'esterno vi sono una stalla in legno, dove probabilmente venivano custoditi uno o due cavalli e non più di sei bovini (mucche o buoi), oltre al fieno che è tutt'ora stipato nel sottotetto, un capanno dove probabilmente venivano custoditi gli attrezzi, ma che ora è completamente vuoto, e le stie per il pollame.

Data la posizione alquanto nascosta tra le basse colline non godete di una buona visibilità dei dintorni, ma raggiungendo la sommità di uno dei rilievi circostante potete vedere Marsiglia, che come sapete dista pochi minuti in carrozza, forse poco più di un'ora a piedi. All'orizzonte vedete il riflesso del mare, procedendo in linea retta e tagliando tra i campi dovreste impiegarci meno di un'ora a piedi. Scorgete altri casolari, ma sufficientemente lontani da voi da non darvi preoccupazioni di essere visti: nessuno di questi sembra essere una grossa fattoria, bensì altre abitazioni familiari come quella in cui vi trovate.

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Lorenzo Castaldi 

Bene messeri a quanto pare ci tocca rimanere qui un paio di settimane, siamo passati dall assedio di Volterra, ai viaggi per mare, alle rapine in banc.. DDirei che è ora di prendersi un meritato riposo, ho dato un occhio in giro il posto è davvero carino, ci toccherà soltanto rassettarlo un po'.. Io potrei iniziare a pulire la cucina, voi scegliete pure dove dormire, io mi adatto facilmente... Ah, dimenticavo.. Domattina vorrei studiare un po' quella reliquia, o almeno vedere di che si tratta.. Sempre se siete d'accordo.. 

Lorenzo sistema la cucina e pone le sue cose nel letto che gli hanno lasciato, dopo di che fa un accurato giro in cantina.. Caso mai dovesse trovare qualcosa di interessante.. Il giorno dopo se i compagni sono d'accordo si mette a studiare la reliquia, altrimenti si dedica conFedrigo alla rimessa in sesto della stalla.. 

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Giorgio Forgianti

guardo Lorenzo con aria interrogativa sistema quanto vuoi, io ho già preso una camera e non sono in condizioni di mettermi a pulire case

uno strano pensiero mi passa per la testa sentendo nominare la reliquia. conscio del fatto di dover attendere molti giorni nel mistero, sapendo inoltre che sarebbe meglio se venisse aperta alla presenza di tutti e infine con la speranza che possa rivelarsi qualcosa di prezioso per la gloria di Arezzo, decido di non dissentire, seppur senza incoraggiare, alla proposta di aprire la scatola

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Giovanni Della Rovere

Tieni Lorenzo analizza anche questo Gli porto l'elmo Guarda se è magico! Io in sta topaia ci voglio stare il meno possibile, vado a fare un un giro a Marsiglia.
Detto questo mi tolgo armi e armatura, mi vesto in abiti semplici e nascondo il pugnale nello stivale. In qualche modo dovremo passare questi giorni... Qualcuno vuole venire a divertirsi?

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La prima notte passa abbastanza tranquilla: la spossatezza accumulata negli ultimi giorni ha la meglio sulle preoccupazioni e i pensieri causati dalle parole del capitano Della Querceta e dormite tutti profondamente e indisturbati.

Il mattino dopo decidete per dividervi in due gruppi: mentre alcuni restano al rifugio a studiare le reliquie sottratte all'inquisizione, altri si recano in città per raccogliere informazioni.

Castaldi non ha grosse difficoltà a identificare la pozione color rosso, si tratta di quella che comunemente viene definita "Forza del Toro", mentre quella ambrata sembra un'ampolla di fuoco dell'alchimista, sebbene potenziata con qualche procedura. Purtroppo, senza un banco da alchimista e le giuste competenze è impossibile verificare quanto possa essere effettivamente potente o pericolosa.

Anche l'elmo non presenta grosse difficoltà per le capacità deduttive di Castaldi, anche perchè lo ha visto diverse volte rappresentato su tomi e volumi da lui studiati. Si tratta di una reliquia risalente a prima della calata degli orchi in Italia e della conquista delle isole britanniche, forgiato in un'epoca in cui la magia era più presente nel modo. Le storie narrano che sia in grado di infondere energie chi lo indossa, ma leggende più sinistre dicono che permetta al tempo stesso di controllare le creature non morte: per vostra fortuna, creature come scheletri rianimati e zombie affamati di carne umana sono solo storie popolari, ma un fondo di verità si cela sempre dietro le favole di provincia. Inoltre, si dice che l'elmo sia legato anche ad una sorte sventurata, ma anche questa dicerie resta sepolta nell'oscurità del tempo passato.

Infine vi dedicate allo studio della scatola: questa è decisamente singolare, sotto ogni punto di vista. La scatola di per sè non ha nulla di particolare, anche se Castaldi riconosce una potente aura che ne impedisce la divinazione e lo scrutamento. Tutto fa pensare che il contenitore sia stato creato per impedire che si possa scoprire con metodi arcani o alchemici non solo cosa essa contiene, ma anche dove si trova di preciso. Ma la cosa che più rende inquietante l'oggetto è che sebbene la serratura sembri molto semplice, in realtà essa appare chiusa dall'interno, ed è impossibile aprirla in qualsiasi modo.

@Tutti 

Dunque, avete una pozione di Forza del Toro standard, e una pozione di Fuoco dell'Alchimista che però per ora non sapete quanto faccia di danno.

L'elmo conta come una Belt of Battle (pag 73 Magic Item Compendium): +2 all'Iniziativa, tre cariche al giorno che possono essere consumate singolarmente o insieme. Una carica da un'azione di movimento extra, due cariche danno un'azione standard extra, tre cariche danno un'azione completa extra. Inoltre conferisce scacciare non morti come un chierico di pari livello, 3 volte al giorno. Se in futuro volete prendere talenti di Deovzione, come Healing devotion o Travel devotion, gli scacciare dell'elmo si possono usare anche per alimentare questi talenti.

A fine serata, il gruppo che si è recato in città torna a riferire le notizie raccolte.

Marsiglia è la tipica cittadina portuale, e a prima vista non sembra che la popolazione sia particolarmente preoccupata o sospettosa; tendendo però le orecchie in giro e parlando qua e là si capisce che in realtà si prevedono non pochi problemi all'orizzonte, anche quanti e quali siano fondati è tutto da vedere.

Circolano voci di stregonerie e sette eretiche ad est e a nord est, fuori dai territori di Arcadia e ben dentro al Radioso Regno di Francia; si vocifera anche di mostri che si nascondono nelle alture poco più a nord della Città, e che ultimamente stanno uscendo dai loro antri per attaccare fattorie isolate e piccoli villaggi, ma in realtà sono ben poche le persone che danno credito a queste voci. La gente del posto è più propensa a credere alle storie di banditi che si nascondono nelle colline e nei boschi della regione, e per questo le strade secondarie sono considerate pericolose e sconsigliate.

Le preoccupazioni principali giungono da Est: si parla di una probabile guerra con Nizza, anche se i più ottimisti sostengano che le due signorie rivali troveranno un accordo, poichè uno scontro armato rovinerebbe il commercio di entrambe le città. E ancora più a Est, pare che un gruppo di pirati abbia preso possesso della Rocca del Monaco, una fortificazione piccola ma strategicamente importante tra Nizza e Ventimiglia. Sembra che i predoni che hanno compiuto l'impresa siano in realtà al soldo delle famiglie Genovesi, forse addirittura imparentati con una delle dinastie più importanti, ma resta ancora da vedere se siano alleati o rivali di Marsiglia.

Ovviamente tendete un'orecchio in particolare a quanto riguarda l'Inquisizione, che qui in città ha una guarnigione alquanto numerosa, ma da quello che sentite non vi è motivo di pensare che siano sulle vostre tracce; sembra che siano più preoccupati delle voci di eresia, e hanno concentrato un gran numero di militanti nella zona del porto: non per controllare chi parte, ma per assicurarsi che chi arriva non sia "indesiderato".

In una città viva e attiva come Marsiglia non è difficile trovare lavoro, e la maggior parte delle offerte ruota attorno al porto e al commercio: c'è sempre richiesta di manovali, carpentieri e scaricatori, ma, proprio per la paura di pirati e briganti, sono molti i mercanti che assoldano guardie del corpo per proteggere le proprie spedizioni. Per chi vuole imbarcarsi c'è solo l'imbarazzo della scelta, le richieste sono sia per tratte brevi, da quattro o cinque giorni di viaggio, sia per tratte lunghe, addirittura per più mesi di navigazione. Stessa cosa per le rotte via terra, quasi tutte dirette verso l'interno della Francia.

Nella piazza del mercato si trova anche la bacheca delle notizie: qui leggete di altri incarichi più particolari.

Un villaggio ad un paio di giorni di viaggio cerca valorosi in grado di salvarli dalle bestie mostruose che da mesi attacca il bestiame. Un altro annuncio reca il sigillo dell'Inquisizione: cercano, in cambio di una "lauta ricompensa", uomini d'arme per fare da scorta ad un prigioniero, ma non indica la destinazione. La guardia cittadina assolda volontari per pattugliare i confini della Signoria, e le taglie per la cattura di malviventi abbondano.

@ Tutti

Ho messo tutto in forma più o meno discorsiva, se qualcosa vi ispira e volete dettagli chiedete nel topic di servizio. La cosa importante è che dal sopralluogo fatto in città non sembra assolutamente che siate ricercati dall'Inquisizione.

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