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I leoni di Albione


Darth Ronin

Messaggio consigliato

Inviato

Abrams Kazlauskas

Ma di cosa diamine è fatto? inveisco contro la creatura vedendo la fine che fa la freccia fra le sue carni.

La totale noncuranza con la quale il gigante si strappa le carni mi fa ribrezzo, oltre che timore. Come possiamo sperare di combatterlo...?
Cercando di trattenere un conato di vomito dovuto al lezzo nauseabondo, mi ritiro verso l'albero alle mie spalle.

@Dm

Mi dirigo in AD5 il più in fretta possibile

  • 2 settimane dopo...

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Inviato

Mentre i compagni si defilano per evitare di essere nuovamente bombardati dalla creatura, Forgianti e Della Rovere decidono di passare all'attacco. Gli attacchi sono precisi e potenti, e le lame delle armi affondano nella carne putrida del mostro. Malauguratamente, da ogni squarcio che le armi aprono nella carne erompono fiammate che avvolgono i due combattenti. Della Rovere, già provato dall'esplosione precedente, urla di dolore e si butta a terra cercando di spegnere le fiamme, ma dopo qualche istante le urla cessano e il corpo resta immobile.

Solo ora Castaldi rammenta di aver letto di questo abominio in antichi bestiari e libri profani, creature abissali dal ventre ricolmo di fuoco infernale. Intuendo che usare il fuoco per combattere il fuoco sarebbe inutile, Castaldi cerca di intralciarlo ricoprendo il suolo con una pozza di olio viscido e scivoloso, ma il mostro resta ben stabile sulle sue gambe, anche se quella bersagliata da Forgianti è stata quasi del tutto recisa di netto.

Incurante del danno subito fino ad ora, il mostro concentra i suoi attacchi contro Forgianti: la violenza con cui i suoi artigli colpiscono la vita sono tali che il nano, già provato dal fuoco, si accascia al suolo senza forze.

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Mappa: https://docs.google.com/spreadsheets/d/1FZEigHKCf_SsngG1OThTfFAMjCRnQJeGX9QFSXgX00s/edit#gid=0

Situazione PF:

Della Rovere: Morto

Forgianti: -1 PF totale

Kazlauskas 14 PF subiti

Paccinelli 17 PF subiti

De Craon 16 PF subiti

 

Inviato

Abrams Kazlauskas

Maledizione! Lo ha abbattuto.. sgomento assisto alle urla di Della Rovere, mentre rotola fra le fiamme.

Forza! Sparpagliatevi, cosa state aspettando?! Grido rivolgendomi a chi è ancora in forze. Attirerò la sua attenzione per un po', voi approfittatene per togliere Forgianti da lì.

Con sicurezza impugno nuovamente il mio arco, preparandomi a scagliare contro l'abominio tre frecce.
Avanti ammasso di grasso, rivelaci la tua stupidità! Miro nuovamente alla testa, determinato a perforarla.

@DM

Tiri per colpire: +10/+6 (un terzo con +10 se Velocità è ancora attiva)
Danni: 1d8+2

Inviato

Robert De Craon

Dannazione! Quell'abominio è più forte di quanto pensassismo!

Sapendo di non essere il più indicato per un combattimento corpo a corpo ricorro nuovamente alle forze arcane che scorrono dentro di me: tracciando nell'aria simboli di potere, pronuncio una formula magica.

Subito dopo una creatura con sei teste e dal di un lucertoloide fa la sua comparsa poco distante rispetto all'abominio, lanciando subito un grido di sfida contro quest'ultimo mentre dalle altre teste fuoriescono alcune lingue di fiamma

@ DM

casto Major Image creando l'illusione di un Idra a 6 teste, facendola comparire in O,P/14,15 e mantenendo la concentrazione sull'immagine

Inviato

Fedrigo Paccinelli

Vedo Giovanni cadere a terra senza vita, subito seguito da Giorgio. No.. Non può essere vero.. Giovanniiii! grido il nome del mio amico, preso dalla disperazione.

Senza pensarci mi muovo in direzione dell'abominio, quand'ecco che di fianco a lui compare dal nulla un altro essere. Sto quasi per bloccarmi, scoraggiato e pronto ad arrendermi. Ma il pensiero dei due miei amici lì a terra mi dà la forza di continuare. Sperando che i due mostri si distraggano a vicenda, continuo ad avanzare e finalmente giungo presso i miei due amici caduti. Vedo che per Giovanni non c'è più nulla da fare, ma Giorgio respira ancora. La dipartita di Della Rovere mi attanaglia il cuore, ma non perdo tempo e porgo una pozione di cura ferite al nano morente.

 

DM

Mi avvicino al mostro cercando di sfruttare le mie doti furtive: muovermi silenziosamente +11 sperando anche che il nuovo mostro comparso (non avendo mai combattutto al fianco di De Caron non immagino di certo che sia una sua magia) distragga l'abominio. Arrivato vicino a Giorgio cerco di fargli bere una pozione di cura ferite leggere.

Inviato

Quello che segue, è molto concitato e rapido: mentre Abrams continua a conficcare con precisione chirurgica frecce nel corpo dell'abominevole creatura, un'idra sputafuoco fa la sua apparizione sul campo.

La creatura sembra concentrare la sua attenzione sull'idra, dando il tempo a Paccinelli di soccorrere Forgianti, ma con vostra grande sorpresa vedete che invece il mostro attraversa letteralmente l'idra per dirigersi fino al ciglio dell'altura su cui vi trovate; dopo aver gettato un'occhiata alla valle sottostante, lancia un urlo gorgogliante e si precipita giù per il versante ad una velocità incredibile, tanto che dopo pochi secondi sparisce alla vostra vista.

Solo ora che la situazione si è calmata, vi rendete conto di un sordo rumore rimbombante in sottofondo: rimesso in piedi Forgianti, e constatato che non c'è più nulla da fare per Della Rovere, finalmente vi soffermate anche voi ad osservare cosa succede nella vallata sottostante. Quella che in precedenza sembrava una marea in distanza, adesso si manifesta come un'orda di creature bestiali; la massa è così caotica e tumultuosa, che vi riesce difficile mettere a fuoco i tratti delle singole creature, ma capite che si tratta di esseri dalla natura demoniaca simili a quelli che avete appena affrontato.

Dal versante opposto però si profila uno scenario ben diverso: un esercito di cavalieri in armatura scintillante, apparso da chissà dove, si sta disponendo in ranghi ben ordinati e precisi. Una selva di stendardi si erge tra le fila dell'esercito, drappi così candidi da scintillare allo stesso modo delle armature lucide dei cavalieri.

Ai fianchi dell'esercito si posizionano gruppi compatti di fanteria, arcieri e picchieri ben disciplinati, e nelle retrovie vedete stagliarsi le sagome di trabucchi e baliste. Poi, sembra che il cielo inizi a squarciarsi, e fanno la loro apparizione sopra l'esercito dei cavalieri sette croci di luce; il riflesso è così abbagliante che dovete distogliere lo sguardo, finchè il bagliore che emanano non diminuisce un po', rilevando in realtà sette creature con ali angeliche che lentamente discendono fino a pochi metri dal suolo. Eppure, nonostante l'aspetto angelico e la luce radiosa, percepite qualcosa di fondamentalmente "sbagliato" e malvagio anche nel secondo esercito, qualcosa come un dettaglio o un particolare che non riuscite a mettere a fuoco.

A questo punto squilli di tromba e urla di guerra riecheggiano da una parte e dall'altra del campo di battaglia, e i due eserciti si scagliano l'uno contro l'altro; sono quasi giunti allo scontro...

...quando sentite bussare alla porta. 

Timidamente, la moglie del borgomastro vi chiama e vi informa che la colazione è pronta e che Marcel vi sta aspettando di sotto. Vi guardate attorno spaesati, incapaci di comprendere se quello che avete vissuto fosse un sogno e questa la realtà, o viceversa; vi occorre qualche minuto per scacciare via questa malsana sensazione, eppure molte domande restano nella vostra mente, insieme a vistosi lividi che coloro che colpiti durante il "sogno" portano ancora sul proprio corpo.

 

@ Tutti 

Level up per i vecchi personaggi! Ora siete tutti di 6° livello

Inviato

Giorgio Forgianti 

il mio mondo si oscura dopo aver colpito l'entità, un dolore atroce di fiamme infernali seguito da terribili artigliate che mi fanno crollare inerme.

Recupero i sensi, trovandomi insieme a Fedrigo, ma non faccio in tempo a chiedere spiegazioni che immense armate si schierano per uno scontro che pare apocalittico.

Non appena mi rassegno alla fine del mondo, mi risveglio nello scomodo giaciglio della insignificante cittadina di Tallard, ancora troppo dolorante delle ferite per cercare di capire cosa sia successo.

Poi noto il mio corpo, pieno di lividi, come se fosse ferito dal mostro demoniaco, e mi rendo conto che non si trattava di un sogno, e notando i volti dei miei compagni, capisco al volo che c'erano anche loro.

Inviato

Robert De Craon

L'orrenda creatura si getta contro l'illusione dell'idra che ho creato, dando il tempo ai miei compagni, di soccorrere Giorgio Forgiati; tuttavia l'essere si getta direttamente nel burrone, mentre orde demoniache e soldati in armatura scintillante sembrano scendere in campo per affrontarsi a viso aperto

Poi un frenetico bussare aci riportà alla realtà: scatto a sedere, sudato e mi guardo intorno Era tutto un sogno?

Osservo i miei compagni e vedo che anche Della Rovere, che sarebbe dovuto essere rimasto ucciso dall'abominevole creatura..

In un muto silenzio, incapace di dare un senso a quanto è appena accaduto, mi alzo e recupero il mio equipaggiamento

Inviato

Abrams Kazlauskas

Forza bestiaccia, muoviti a crepare sibilo mentre scocco la terza freccia.
Non vedere miglioramenti nella situazione inizia a farmi innervosire, ma almeno il ferito viene portato in salvo.

La fuga della creatura mi spiazza totalmente.Ma dove sta andando..?! Salgo sull'albero per avere una più chiara visuale della vallata.
Spalanco gli occhi alla vista dell'orda di bestie demoniache. Un senso di frustrazione mi assale. E la situazione non cambia alla vista dell'esercito che si prepara all'assalto. Qualcosa non quadra, un velo di disagio si posa su di me.
Quando le due fazione sono pronte a dare il via alla battaglia, poggio il capo sul tronco dell'albero e rimetto al suo posto l'arco, lasciandomi trasportare da un profondo stato di abbandono.

Porto subito una mano sulla fronte quando realizzo che tutto ciò è stato solo un sogno, notevolmente rallegrato sfodero un sorriso appena accennato. Sorriso che però viene subito smorzato non appena noto i volti terrei e spaesati dei miei compagni. Perché hanno quelle fac..lividi?! Alla vista di quegli ematomi così recenti non posso fare altro che fissare i presenti, troppo timoroso però di chiedere spiegazioni che già conosco.

Inviato

Giovanni della Rovere

Morto?! Sono mor-to?! Penso sentendo la mia anima abbandonare il mio corpo avvolto dalle fiamme poi però mi ritrovo disteso nel letto su cui mi ero addormentato, nessuna differenza solo tanti dubbi e un enorme emicrania Cosa è successo? Dico a bassa voce parlando a me stesso Quei mostri, quelle fiamme, i miei compagni... Il dolore! Non può essere stata solo un'illusione! Continuo a ripetere, poi lentamente cerco di alzarmi, ormai sono tutti in piedi e timidamente chiedo Cosa è successo?

Inviato

Giorgio Forgianti

guardo Giovanni, il primo a parlare, mi ricordo che abbiamo attaccato il mostro insieme e che, come me,  è stato travolto dalle fiamme, ma non ho più capito nulla finché non mi sono svegliato spero solo non abbia provato lo stesso dolore che ho sentito io!

credo, che abbiamo sognato la stessa cosa dico cercando conferma dei miei sospetti anche se non credo fosse un sogno, vero? poi cerco di rialzarmi, sentendomi ancora in forze arriviamo subito, lasciaci riprenderci in pace! dico bruscamente alla moglie del borgomastro, infastidito che si possa intromettere mentre cerchiamo di capire cosa è accaduto

Inviato

Lorenzo Castaldi 

Mi sveglio di soprassalto.. Cosa diavolo è ssuccesso?? Scatto in piedi e mi dirigo senza pensarci due volte al giaciglio di Giovanni.. Sei ancora vivo??  AAbbiamo sognato tutti la stessa cosa vero? Siamo sicuramente stati vittima di qualche maleficio o incantesimo.. È come se ci fossimo trasportati su un diverso piano di esistenza.. PPrendo i miei libri e con foga inizio a sfogliarli cercando qualcosa che mi possa suggerire cosa effettivamente sia successo.. Mi rabbuio un po' pensando a quanto io sia stato inutile in quello scontro con quell essere abominevole.. Non sono neanche riuscito a salvare Giovanni.. 

Conoscenze piani +12

Sapienza magica = +12

Percercare di associare ciò che abbiamo vissuto a qualche incantesimo o a qualche vicenda letta in passato 

 

Inviato

Fedrigo Paccinelli

Mi risveglio di soprassalto col cuore che mi batte all'impazzata. Il mio giaciglio è madido di sudore. Tiro un sospiro di sollievo nel constatare che è stato tutto un terribile sogno, ma le parole e gli sguardi attoniti dei miei compagni di stanza mi fanno capire che anche loro hanno vissuto lo stesso sogno.

Che diavoleria è mai questa? domando, rivolgendomi principalmente a Lorenzo, dopo essermi ripreso dallo smarrimento.

Possibile che siamo stati drogati in qualche modo? E' stato.. orribile..

Inviato

Robert De Craon

Ascolto le reazioni sbigottite ma comprensibili dei miei compagni al sogno collettivo che abbiamo fatto tutti quanti insieme Drogati dici? spostando lo sguardo su Fedrigo Forse.. E' possibile.. Ma io sono più propenso a dare la "colpa" alla magia..

Finisco quindi di sistemare il mio equipaggiamento e mi avvio alla porta

Inviato

Giovanni della Rovere

Rimango silenzioso, seduto sul mio letto senza rispondere alle domande, ho la mente offuscata la "morte" mi ha cambiato e ancora sento il calore delle fiamme che mi avvolgono. 

Pensieroso e rabbuiato preparo le mie cose per seguire Robert De Craon fuori dalla camera.

Inviato

Alla fine, sebbene ancora scossi per la surreale esperienza che avete appena vissuto, vi preparate e scendete al piano inferiore: la vista della tavola imbandita vi rincuora, almeno in parte. La colazione è composta da cibi semplici, ma dall'aspetto succulento: focaccine e pane appena sfornati, prosciutto e pancetta arrostiti sulla griglia, uova e frutta in abbondanza, diversi vasetti contenenti miele e marmellate.

Ad un capo della tavolata siede Marcel, intento a imburrare una fetta di pane, mentre proprio quel momento esce dalla cucina la moglie Henriette con due crostate.

- Oh, buongiorno! - esclama il borgomastro appena vi vede - Vi prego, accomodatevi. Mi moglie si è alzata prima dell'alba per iniziare a prepare tutto questo ben di dio. Spero che abbiate appetito e non la deludiate! - l'uomo appare felice e sorridente: se nutrivate dei sospetti nei suoi confronti, il suo atteggiamento cordiale fa di tutto per confutarli. 

- Nel frattempo, mentre lei era occupata in cucina, io vi ho fatto sellare dei cavalli, in questo modo arriveremo al punto dell'attacco della Bestia in circa due ore. - 

@Castaldi

Ti vengono in mente riferimenti all'Armageddon e alla battaglia finale tra Bene e Male, ma sono solo particolari generici e nulla di precisamente riferito a quello che avete visto. Molti libri esoterici e teologici ne parlano, ma anche se il senso generale è grossomodo simile, ogni versione è differente dalle altre.

Inoltre, nonostante le figure angeliche sospese sopra lo schieramento dei cavalieri, continui ad avere la sensazione che quello non fosse esattamente l'esercito del Bene.

Inviato

Fedrigo Paccinelli

Mi siedo a tavola restando silenzioso. Penso alle vicende della notte, al lugubre luogo in cui ci siamo ritrovati e alle orride creature che lo popolavano. Mi domando come sia stato possibile. Rifletto sul fatto che non può essersi trattato solo di un sogno o di un'allucinazione dovuta all'assunzione di qualche droga. Al risveglio i lividi erano lì sul mio corpo, proprio nei punti in cui ero stato colpito dall'incornata degli uomini-capra. Rabbrividisco, giungendo alla conclusione che qualcosa di effettivamente paranormale è accaduto questa notte. Che le storia sulla Belva siano vere?

Sento lo stomaco attorcigliarsi e chiudersi. La testa mi pulsa e non ho voglia di mangiare nulla. Nonostante questo non voglio offendere i nostri ospiti, così mi sforzo di mangiare qualcosina. Il mio volto, però, lascia trasparire disagio.

La ringrazio, signora Henriette.. E' tutto molto buono.. Non doveva.. dico alla donna con tono mesto.

Poi, rivolgendomi verso Marcel Ringrazio anche lei, ma prima di partire vorrei scambiare quattro chiacchiere in privato coi miei compagni se non le dispiace.

Inviato

Dopo essermi lievemente ripreso, mi preparo e seguo gli altri a tavola; la serenità di Henriette stona con la nostra nottata, confermando che non sappia nulla

Mi siedo e mangio poco, giusto per restare in forze, cosa che è sempre positiva.

che sia una prova divina? ma per cosa? e se fosse una terribile premonizione? sarà questo l'imminente futuro? e noi cosa centriamo? perché io? che fosse quello che abbiamo fatto in Spagna? una punizione per aver affrontato l'inquisizione? ma se fosse così perché anche De Craon e Kazlauskas?

tutti questi pensieri mi vorticano in testa senza senso, rendendomi quasi insopportabile pensare, ma non riesco la mia povera Arezzo, se dovesse cadere sotto le fiamme dell'apocalisse mentre sono qui a far nulla in Francia non me lo perdonerei mai! scaccio subito questo pensiero, ricordandomi che è stato il saggio Tarlati a volermi lontano da casa, e lui non sbaglia mai!

Inviato

Abram Kazlauskas

Il continuo scambio di timorosi sguardi silenziosi, conferma una delle mie più terrificanti ipotesi: non si è trattato di un sogno, bensì di qualcosa di più...reale. Ma cosa? Continuo a pensare e a ripensare all'accaduto mentre mi vesto e preparo il mio equipaggiamento. A cosa sarà stato dovuto tutto questo? Droghe? Suggestioni?..Magia? Il pensiero di esser stato vittima di qualche incantesimo non mi abbandona, lasciandomi in preda a tormenti e confusione che a stento riesco a nascondere agli altri.

Scendo al piano inferiore in silenzio, salutando con un cenno del capo Marcel e la moglie. Cibo squisito sul tavolo, ma che mando giù con grossa fatica...e non sono il solo a quanto noto.

Quel colosso infernale...ogni nostro colpo veniva annullato come se nulla fosse. E i suoi seguaci, perché erano metà uomini e metà capre? Infine quell'esercito...

Rimango assorto nei miei pensieri fino a quando Fedrigo non rompe l'angosciante silenzio.
Vuole parlare in privato. E a che scopo, mi chiedo. Dai loro sguardi sembra che nessuno abbia una spiegazione a quanto è accaduto. Neppure Lorenzo e Robert, i quali sembrano avere una certa affinità con le arti magiche. Inconsciamente il mio sguardo volge in direzione di Castaldi e De Craon.
Certo,credo sia la cosa migliore. Vengo incontro alla richiesta di Fedrigo, alzandomi dal tavolo e posando la focaccina che non riuscivo più a mandare giù Arrivati a questo punto, ci sono molte cose che dovremmo dirci tutti quanti.

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