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È uscito il Behind the Screens di Maggio: Chris Dupuis parla di come coinvolgere i giocatori nella parte interpretativa del gioco.

L'articolo è molto breve e utile per i DM alle prime armi, anche se probabilmente è troppo superficiale per i DM più esperti.

Inoltre, a dispetto del titolo, non parla di narrazione condivisa, ma si limita a una lista di punti da usare per migliorare l'immersione dei giocatori nel mondo di gioco e per spingerli a caratterizzare il PG a livello interpretativo.


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Sì, in effetti si tratta in genere di consigli che, per quanto preziosissimi per i DM inesperti, possono essere trovati facilmente girando per la rete o appresi giocando/parlando assieme a giocatori più esperti.

Tuttavia, se c'è un consiglio che merita sicuramente attenzione, ovvero quello di sfruttare i Backgrounds per coinvolgere il più possibile i PG e, di conseguenza, i giocatori.

I Backgrounds di 5a EDizione, infatti, nonostante come regola non siano necessariamente una novità, hanno introdotto un concetto abbastanza nuovo in D&D: una regola non pensata per espandere le capacità statistiche dei PG, ma il loro legame con il mondo immaginario.

Il DM, quindi, ora può usare questo legame per costruire storie meglio incentrate sui PG o per far sentire i giocatori sempre più coinvolti nelle situazioni di gioco.

Oltre al concept del Background, sono molto utili i Tratti della Personalità, gli Ideali, i Legami e i Difetti dei PG.

Si tratta di strumenti preziosissimi non solo per i giocatori (che possono usarli come basi d'appoggio per capire come interpretare i loro PG), ma soprattutto per il DM. Quest'ultimo, infatti, ora può decidere di usare quei dettagli per motivare i PG, legarli alla storia e farli sentire davvero protagonisti di quello che sta succedendo.

D&D ha sempre un po' avuto il difetto di, a meno che il DM si metteva a perdere del tempo nello studiarsi le storie personali dei personaggi per inserirne i dettagli nella campagna, permettere troppo facilmente che le Avventure toccassero ben poco i PG personalmente. Ciò ha sempre reso difficile ai giocatori - parlo, almeno, per quel che riguarda la mia esperienza personale - sentirsi realmente coinvolti dagli eventi della storia.

L'introduzione di Background, Tratti della Personalità, Legami, Ideali e Difetti, invece, consente al DM di avere sotto mano facili dettagli per personalizzare al volo la storia e legarla personalmente ai PG. Addirittura, se l'Avventura è creata da zero direttamente dal DM, è possibile studioarla proprio tenendo conto di quei dettagli personali.

E così, se un PG possiede un profondo legame con il villaggio in cui è nato, sarà più facile far sentire coinvolto il personaggio (e il giocatore corrispondente) alla storia, quando il Lich non rapisce gli abitanti di un villaggio qualsiasi, ma quelli dei SUO.

E un PG (così il suo giocatore) sarà maggiormente coinvolto dalla storia, quando un demone sfrutterà il suo Difetto per indurlo a commettere un atto che provocherà - alla fine - la sofferenza di persone innocenti, costringendo il PG a redimersi in qualche modo.

Una cosa che è importante che i DM facciano, dunque, è studiarsi attentamente i Background (e i tratti relativi) dei loro PG, così da divertire e rendere maggiormente partecipi i giocatori nella campagna.

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