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Inviata

L'altro giorno stavo pensando a come si potrebbe rendere in D&D 5E il sovrano di una della nazione della mia ambientazione ( libresca), e mi sono reso conto che un Bardo del Collegio del Valore è, potenzialmente, un comandante estremamente valido. Combatte bene come (quasi) qualsiasi classe combattente grazie ad Attacco Extra e alle competenze nella armature medie, ha Ispirazione, può contrastare la paura e l'ammaliamento, e gli incantesimi del bardo, per quanto ne conosca pochi, riescono comunque a fare il loro sporco lavoro (senza contare che ne prendere da altre liste). Non è il miglior combattente sulla piazza (non ha i danni in mischia di classi come il paladino o il ranger altro), ma può essere un ottimo comandante. L'unico "difetto" è che per usare i suoi incantesimi deve usare uno strumento musicale, ma anche un corno da guerra è uno strumento musicale, quindi gli basta usare quello (componenti somatiche e verbali possono essere facilmente rifluffate con ordini e gesti).

Il bardo diventerebbe quindi una sorta di Boromir super carismatico (e Boromir ha carisma a pacchi).

D'altra parte, il guerriero battlemaster incarna di più l'idea del classico comandante militare, il soldato che da ordini e incoraggia gli uomini combattendo in prima linea. Due delle sue manovre forniscono bonus agli alleati, una delle quali permette pure di rinunciare a un attacco per farlo fare all'alleato (il barbaro ringrazia).

Quale dei due secondo voi sarebbe un ottima riproposizione del "condottiero"? Il guerriero e le sue manovre, oppure il bardo con la sua ispirazione e gli incantesimi? Oppure preferireste un Cavaliere Mistico "carismagico" (cit.) con incantesimi da bardo?

A voi.


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Inviato

In realtà io credo che il fatto di essere un buon comandante non sia dovuto unicamente a quale classe si sceglie per il personaggio in questione... Come si dice? L'abito non fa il monaco?

Ad ogni modo, vado a "naso" (credendoti sulla parola perché il bardo non l'ho manco mai guardato per motivi di inadeguatezza nel ruolarlo) e direi che se proprio dovessi basarmi unicamente sulle descrizioni che hai fatto direi che il Bardo incarna bene il ruolo che cerchi (il refluff che hai proposto mi sembra molto adeguato e brillante ;) ).

Il Battlemaster, sempre secondo questa linea di pensiero, si potrebbe identificare come un soldato iperveterano magari al servizio del Bardo comandante, visto che il Battlemaster ha delle capacità molto più "tattiche", che permettono di controllare il campo di battaglia, ma non avrà mai un carisma travolgente...

Addirittura, se volessimo esagerare, potremmo estendere questo concetto fino ad affidare a questo Fighter il titolo di Stratega sia in battaglia che fuori (così magari espande la propria area di interazione, di solito tallone d'achille dei guerrieri), pompandogli un pò il carisma lo stesso in modo da risultare credibile...

Ribadisco, puoi comunque farlo anche solamente motivandolo nella backstory e con il Background ;)

Spero di esserti stato utile

Inviato

Ciao!

Se vogliamo dare un "vestito" al pg, tenendo conto delle ottime osservazioni di Lord Delacroix, direi che il Bardo del Valore, con un pò di reflavour, va più che bene.

Bardo del Valore, buona forza, magari non intelligentissimo, ma senz'altro dotato di buon carisma e di buona consapevolezza di sé, senza andare sul Min-max.

Come privilegi, il Bardo del valore offre capacità di ispirazione temibili e il doppio attacco, che non sono male.

Metterei il reflavour sullo strumento musicale, se è un aspetto che ti ci stona: un bardo può ispirare con discorsi poetici, con grida motivazionali e frasi iconiche. Non mi stringerei necessariamente nella morsa del bardo = cantore buffo. :)

Se vuoi enfatizzare tecnicamente l'aspetto combattente/ispiratore, puoi mettere il Battle Caster come feat.

Nel contempo, butto lì un'idea malsana che mi viene in mente mentre scrivo, basata su uno spunto nella guida del DM: potrebbe non essere male un refluff del paladino, definirlo Condottiero o Cavaliere Ispiratore o boh... Gli rimuovi gli incantesimi divini e gli dai una lista di incantesimi arcani incentrati al buff e alla cura (o lasci i divini, magari togliendo un pò di santità qua e la :) ) e crei un Giuramento improntato non tanto alla difesa come l'Oath of Devotion, quanto alla guida del gruppo, non dovrebbe essere difficilissimo, potrebbe essere sufficiente. :)

O, infine, può anche starci la creazione di un archetipo del Guerriero improntato sul Carisma, lasciando l'archetipo molto semplice, ma munendolo di buff e potenziamenti nell'arco dei livelli. Come idea base, potrebbe essere interessante gestirlo sulle "Reaction", un pò come il Condottiero di 13th Age, che in sostanza ha diverse carte da giocarsi in attesa o comunque sacrifica parte dei propri turni per essere utile agli altri.

Sono soluzioni più complesse, ma potrebbero condurre a risultati molto soddisfacenti, anche se magari non ottimizzati, senz'altro colmi di flavour. ;)

DB

Inviato

Questa discussione mi ha fatto venire voglia di scrivere una storia: Sboromir, Combattente Valoroso, rivisitazione della famosa scena della morte di Boromir nello Svarione degli Anelli, ovviamente descritta come una partita di D&D in cui Boromir è un Bardo del Collegio del Valore.

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