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[Alonewolf87] La Piuma Bianca, Il Sangue Rosso [Solitaria]


Alonewolf87

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Principali partecipanti

Lo guardo scappare un po' sconcertata. Ma che...?! penso non capendo. Lo volevo solo aiutare. cos', credeva che ci volessi andare a letto? mi chiedo vedendolo scappare. Grazie. Buonanotte gli dico mentre scappa, rientrando e chiudendo poi la porta.

Tornata dentro punto il letto con però la sensazione che pure stavolta per l'ennesima volta succeda qualcosa.

Prendo il cuscino e me lo porto nel giardino, sdraiandomi sul prato illuminato dalla luna soerando che non piova e cercando il sonno li sotto le stelle

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Con la bocca impastata dal sonno sbadiglio alla luce del sole, stiracchiandomi sul prato. La notte e' stata tesa e pregna, stancandomi parecchio e il sole mi sveglia pure se volessi continuare nel mondo onirico. Mi accorgo alzandomi che non ho avuto vicine le pagine del diario, dimenticandomene ieri sera. Spero che non abbiano cercato di guardarmi mentre non potevano leggere.

*****. Poi devo aggiornare ieri. Mi dico alzandomi un po' giu' di forze afferrando il cuscino e lanciandolo sul letto. Tiro la catena per chiamare la cameriera. Potresti portarmi il necessario per il bagno e la colazione? le chiedo cortesemente mentre mi siedo sul letto.

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Seduta mi gusto la colazione con ancora la mente al giorno prima.

La mia posizione era particolare e in in bilico. Non per me, che dopotutto non ero in una pessima situazione, ma paradossalmente per il mio carceriere. Il suo futuro sarebbe cambiato parecchio a seconda di come finiva questa storia, e avendo in parte in mano questo destino la responsabilità su Kalana era grande.

Mentre mangia penso a casa e a quantoho da fare, pensandoa quanto ci sarà ancora da fare.

Mangiato mi sistemo i capelli e mi mettoai libri a leggere in attesa dell'uomo. Devo chiedergli libri di geografia, politica ed economia della regione

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Dopo una mezza giornata di nulla e senza nulla da fare esco dalla porta con i libri sotto braccio insieme a carta, penna e inchiostro e chiedendo alla cameriera se possibile di portarmi qualcosa da bere nel plametario. Esploro gli ultimi due corridoi per completezza per poi salire le scale del planetario e sedermi al suolo coi libri mentre osservo con attenzione il castello nell'altra ala per vedere se noto qualcosa. Seduta a terra poi scrivo la terza pagina.

Giorno tre

Kalana.

Ieri sera qualcuno mi ha scritto la parola d'ordine per andare nell'ala del fratello. L'ho detto a lui e ne e' scaturita una battaglia nell'altra ala credo, fatto sta' che e' tornato pallido in volto e distrutto, dicendomi che sono al sicuro e di stare attenta a suo fratello. Rassicurate William che sto' bene e al sicuro.

Ho scoperto ieri che le ragazze che fanno da cameriere erano povere ragazze divenute... Quello che sono... Da parte di quel fratello che mi ha chiamata, oltre che e' un botanico e grande soerimentatore, ma dalle cavie che ho visto come troll, hobgoblin e persino una manticora. Tutti tenuti alla fame da cui ricava ingredienti per cose alchemiche. Ha fatto lui questo posto sembra.

Spero che voi stiate tutti bene, mi mancate.

Kalana

Concluso il foglio osservo il panorama per poi riprendere a leggere e cantare.

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...p-perché? chiedo all'aria tastando i muri. Mi hanno chiusa dentro del tutto? Che fosse per via del litigio? mi chiedo, domandandomi se l'avesse fatto questo fratello per non avermi in giro oppure proprio lui per proteggermi. Spiegherebbe il pallore: troppa magia usata?

Con nulla in mano se non la via per andare alle porte di bronzo torno in camera per scrivere la lettera e poggiarla al mio fianco stanca mentalmente. Anche volendo scappare ora sono chiusa. Posso andare solo di la'... penso guardando il giardino ma pensando alla porta di bronzo

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L'inattivita' inizia a mettermi di pessimo umore. Abituata come sono a lavorare anche 22 ore al giorno se capita e se ho un minuto libero piuttosto me lo trovo qualcosa da fare mi logora i nervi e non poco. Mi metto a pensare quella canzone che volevo cantare per la vittoria trascrivendola, per poi mettermi a ragionare trascrivendo i prossimi passi per l'ordine.

Ok, abbiamo solo un migliaio di monete d'oro rimaste. Il villaggio e' in via di terminazione e arriveranno presto artigiani e soldi dall'addestramento e la percentuale sulla vendita degli equipaggiamenti. Quella sara' la principale fonte di reddito.

Accidenti, con cinquanta minatori liberati senza lavoro potevamo proporre loro dei lavori ed una casa se serviva. Potremmo per esempio rimettere in piedi quella tomba che abbiamo aperto e un po' profanato per puro rispetto.

Appena avremo da parte dei soldi da arruolamento e vendite dovro' pensare a qualcosa per espanderci economicamente per accogliere piano piano piu' persone. Dovro' pensare a qualcosa, ma forse un servizio di pattugliamento strade nella nostra zona convenzionato col conte, il duca della zona o anche solo i mercanti fanno un paio di soldi, un po' di sicurezza in piu nella zona con confidenza maggiore per i mercanti e cittadini a viaggiare incentivano il commercio.

Poggiata la penna vedo il tramonto, sbuffando stanca e mi alzo, andandomi a sdraiare di nuovo sul prato per guardare il cielo. Deciso di dormire un po' in attesa della cena o che accada qualcosa. Avviso la cameriera chiamandola.

Dormo un paio d'ore. La cena preparala per allora e svegliami per allora. le chiedo cortese sdraiandomi sul prato.

Ora mi sento proprio in gabbia... Avessi qualcosa da fare mentre la vita degli altri va avanti..

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La mattina metto un altra delle vesti che mi ha portato lui, scrivendo una nuova pagina.

Giorno quattro

Kalana

Nulla di nuovo ieri. Sono stata murata qua dentro e non ho potuto nemmeno girare.

L'ozio mi logora i nervi ammetto, ma almeno sono al sicuro. Con tutto il lavoro che c'è da fare a casa mi sento logorare a fare nulla, nemmeno esplorare.

Provero' ad esplorare l'unica via che è rimasta. Speriamo vada tutto bene.

Finisco appoggiandola a fianco a me insieme alle altre quattro

Aspettero' fino a dopo pranzo. Di piu' non resisto poi andro' di la'. mi dico. Guardo fuori il giardino optando ad un buon modo per passare il tempo. Chiamo la serva per chiederle di portare l'acqua calda per farmi questa volta un lungo bagno, riposandomi per mezza mattinata per poi pigramente lavarmi verso mezzogiorno, curando molto i capelli e asciugandomi. Vestita, sistemata e pranzato, se non è successo nulla o arrivato nessuno, punto alla porta di bronzo.

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