Clides Inviata 12 Giugno 2015 Segnala Inviata 12 Giugno 2015 Strani Incubi Regole di scrittura : Spoiler: Nei miei PBF utilizzo le seguenti regole : Parlato Scritto Pensiero Il tiro di dadi quando richiesto verrà effettuato da me ed il risultato verrà inserito sotto SPOILER Tutte le azioni che riguardano l' uso di talenti od altro prettamente OFF deve avvenire sotto SPOILER Utilizza la prima persona Nel primo topic sotto SPOILER descrivi il tuo personaggio Buon divertimento Capitolo 1– La donna La lunga chioma liscia e corvina nasconde il suo volto , solo due occhi azzurri osservano avidi i tuoi lineamenti . Nella tua testa odi chiaramente risuonare questa frase scandita da una voce disumana e mostruosa <... Bambina mia .... la mia fantastica bambina della morte...> La donna che hai davanti ti si avvicina lentamente , tu invece ti allontani da quella figura di cui distingui solo quei occhi indagatori, volti per un secondo lo sguardo disgustata, non riesci a sostenere una tale sfida, ti guarda dentro e lei sa che la temi...che temi il suo giudizio. Mentre retrocedi verso una meta ignota ti fermi, sai che è solamente l'ennesimo incubo e questa volta non hai nessuna voglia di scappare ,sei pronta ad affrontare le tue peggiori paure. Stai formulando tali pensieri quando ecco che quel corpo femminile senza volto e ha pochi centimetri da te, senti il suo puzzo ed il suo affannoso respiro. Non riesci a muoverti hai gli occhi sbarrati dalla paura, il mostro prende le tue mani e nella tua mente rimbombano altre parole<....Korvosa ti attende, il tempo del sangue e delle barbarie è giunto.....Recati li e lascia che le risposte ti trovino...> I capelli corvini si discostano e osservi una donna totalmente dilaniata in volto, i suoi occhi ora sono persi nel vuoto e l'azzurro delle sue iridi è ancora più brillante, ride in un modo adir poco spaventoso e dalla sua bocca fuoriescono larve ed insetti di ogni tipo. Cerchi di divincolarti dalla sua presa , ma non vi riesci,ed infine quando hai ormai la certezza che non saresti più riuscita a risvegliarti il buio ti assale , il mostro scompare del tutto ma prima di destarti odi per l' ultima volta la risata malefica della donna. Ti risvegli zuppa di sudore e affannata nel tuo giaciglio , ti guardi attorno e noti che il grande shoanti Arkol , guardia del corpo del mercante Krilter Mugos , era già all' opera per smontare l'accampamento. Con fare annoiato si avvicina e ti porge una ciotola con dentro una brodaglia di colore verdognolo, presumi sia la colazione <Avete fatto un brutto sogno ?> domanda prima di rimettersi all' opera Vi trovate a mezza giornata di cammino da Korvosa, prima di rispondere osservi le tue braccia stranamente indolenzite e con tuo grande stupore nella parte interna dell' avambraccio destro vi è un simbolo che non riconosci scavato nella pelle e già quasi del tutto cicatrizzato.
Lies28 Inviato 12 Giugno 2015 Segnala Inviato 12 Giugno 2015 Spoiler: Keira è alta 175 cm, si presenta come una ragazza dalla corporatura snella e slanciata, nel pieno delle proprie forze e della gioventù. E' caratterizzata da un'insolita bellezza, gelida e leggermente sinistra per quanto negli occhi d'ella (azzurri come il ghiaccio) non ci sia la benché ombra di cattiveria, anzi, c'è quasi un'espressione che oscilla tra il beffardo ed il divertito, espressione che parla chiaro su quanto la ragazza sia sempre pronta a fare dell'ironia su tutto e tutti. I suoi capelli sono lunghi, neri e mossi. Un segno estremamente insolito che caratterizza Keira è il fatto che l'odore naturale della sua pelle sia estremamente simile ad un mix di uva spina e lillà. Indossa una giubba con sotto una camicia, di pantaloni degli aderenti pantaloni di fustagno e un paio di stivali. Tutto rigorosamente nero. Al collo inoltre porta il pendente argenteo con dentro la foto della dona che ipotizza essere sua madre. Non guardarmi, smettila ... non guardarmi ... fai silenzio ... so cosa devo fare, basta ora! Basta! Mi risveglio di soprassalto, sudata come non mai, con il cuore che mi batte all'impazzata e il fiato corto. Questa volta l'incubo mi è sembrato quasi più intenso delle altre volte ... forse allora è proprio destino che io debba giungere a Korvosa. Mi calmo, respiro profondamente ed espiro. Socchiudo per un istante gli occhi, dopodiché li riapro e poso il mio sguardo su Arkol, impegnato già di buon ora a disfare l'accampamento. Mancano poche ore all'arrivo. Ansiosa? Si, molto ... troppo per i miei gusti. Vivendo a Riddleport si impara prima o poi che l'ansia è una grande nemica se si palesa quando si è in procinto di fare qualcosa di davvero importante. Scrollo il capo e nel frattempo Arkol mi si avvicina con una ciotola colma della brodaglia che per giorni è stata la mia colazione. Me la porge ed io la afferro con la diritta, rivolgendo un sorriso all'omone. Sto per ringraziarlo, vorrei tanto poterlo fare ma il mio sguardo intercetta qualcosa che mai avrei desiderato di vedere. Lungo l'interno del mio avambraccio destro c'è un sorta marchio, inciso nella mia pelle, che ritrae qualcosa che non ho mai visto prima. Qualunque cosa sia è dannatamente inquietante. E' un segno, deve essere così ... non ci sono altre spiegazioni. Un'orrenda vampata bollente di panico mi avvolge le membra. Mi sento soffocare, vorrei urlare e prendere a pugni qualcosa, ma non posso o mi prenderebbero per pazza. Tsk ... come se già non lo fossi! Sta di fatto che chiunque sia il responsabile ha decisamente un bel modo per avvertirmi che sono sulla strada giusta. Brucia un po', ma è ben poco se paragonato all'indolenzimento che pervade le mie braccia. Sospiro e accosto il braccio al corpo prima che il grosso shoanti possa vedere il lascito del mio incubo -''Credo proprio di si ... ma sai, probabilmente non ho ben digerito la cena. Capita a chi non è avvezzo ai viaggi lunghi''- dico io, cercando di dissimulare come meglio posso l'estremo disagio che sto provando in questo momento. -''Comunque ... grazie per la colazione''- Faccio spallucce e cerco di abbozzare nuovamente un sorriso -''Strano a dirsi, ma credo che mi mancherà questa brodaglia quando arriverò a Korvosa: iniziavo ad affezionarmici''- Con la mancina sposto una ciocca di capelli sudata onde evitare che si sporchi nella ciotola con la colazione. Con la destra invece poso la ciotola a terra, prendo il cucchiaio ed inizio a mangiare avidamente. Ansia o no, l'incubo mi ha lasciato anche un terribile senso di fame quasi innaturale: mi sento come ... vuota, come se la mia anima avesse rischiato di essere risucchiata da un vortice. Inoltre, come ciliegina sulla torta, ci pensa l'inquietante marchio sul mio avambraccio a mettermi ancor più di mal'umore. Sembra quasi una promessa ... la promessa che probabilmente avrò le risposte che cerco ... ma dubito sempre di più che mi piaceranno. -''E così ... manca solo mezza giornata di viaggio, eh?''- Mi rivolgo ad Arkol tra un boccone e l'altro, cercando di attaccare discorso con lui. Tutto pur di distrarmi almeno per un attimo; in fin dei conti avrò tutto il tempo necessario per pensare a ... faccende più importanti.
Clides Inviato 13 Giugno 2015 Autore Segnala Inviato 13 Giugno 2015 <Si.... tra non molto saremo alle porte della città> Arkol non è un tipo dalle molte parole, e dopo aver sistemato con cura l' ultimo pentolame nella sacca adibita a contenere tali utensili, sbuffa e ti rivolge un occhiata preoccupata <Non ho idea del perché tu voglia dirigerti a Korvosa, ma quella città è marcia, li non troverai nulla di buono. Le sue strade sono infette, piene di grossi lupi che faranno la fila per la tua candida pelle , ascolta il consiglio di Arkol.... ritorna indietro!> Lo shoanti avanza verso il tuo giaciglio ove ancora ti trovi , ti si siede accanto guardandoti con i suoi penetranti occhi neri, il suo volto è segnato dai tanti combattimenti ed è adornato da una barba racchiusa in una treccia non molto spessa lunga circa dieci centimetri. Porta la mano destra verso l' elsa dello spadone nel fodero posto sulla sua possente schiena , e con una cura maniacale estrae la lama poggiandola sulle sue ginocchia <Ho ucciso molte creature , la mia spada è piena di scalfitture da come puoi vedere> Accarezza la lama mostrandoti le varie incisioni dovute ai innumerevoli combattimenti<Gli uomini di quella città....bambina mia , quelli mi spezzerebbero come un fruscello al vento, ed io soccomberei come un qualsiasi comune essere umano in pochi secondi> Rinfodera la spada a due mani, distoglie lo sguardo pensieroso e lentamente si rialza. Dopo poco sopraggiunge velocemente verso voi il grassoccio Kritel, che con aria infuriata<Quanto ancora devo attendere ? La mia merce deve essere il prima possibile in città , muovete i vostri culi, finite di smontare l' accampamento e muoviamoci> Vi da le spalle e dopo pochi passi incappa in una radice che lo fa rovinosamente cadere verso terra , Arkol si gusta la scena ridendo di vero gusto.
Lies28 Inviato 13 Giugno 2015 Segnala Inviato 13 Giugno 2015 -''Mi piacerebbe molto poter seguire il tuo consiglio, ma ... non posso''- Sospiro, chino appena il capo e per un istante abbasso gli occhi verso terra, fissando un punto imprecisato al suolo -''E' troppo importante per me raggiungere Korvosa''- Risollevo la testa e torno a guardare il grosso shoanti -''Ma ti ringrazio per la tua preoccupazione.''- E quindi ... Korvosa è davvero così terribile? Se anche un omone robusto e forte come Arkol si spaventa a causa degli abitanti della città ... bé, la cosa un po' mi preoccupa. Eppure io so che lì troverò finalmente delle risposte. Devo trovare mia madre, o quanto meno qualcuno che sappia di lei e della sua vita. Dopotutto potrebbe anche essere morta e la cosa onestamente non mi sorprenderebbe affatto. -''Andrà tutto bene, ne sono sicura''- Dico al grosso shoanti cercando di sforzare un ottimismo che in realtà va scemando sempre più rapidamente. Finisco la colazione e non faccio in tempo a ripulirmi per bene la bocca con il dorso della mancina che subito la voce perennemente infuriata di Kritel squilla come una tromba impazzita, intimandoci di rimetterci subito in piedi per arrivare a destinazione. Sollevo gli occhi al cielo, esasperata dall'insistenza del grasso mercante che per tutta la durata del viaggio ha fatto sfoggio della sua perenne luna storta. -''Prima o poi sono sicura che a causa di tutti quegli urli esploderà da solo''- come non detto: il mercante inciampa in una radice e capitombola a terra. Il rumore che fa durante la caduta assomiglia a quello di un pesante ed ingombrante sacco di patate, al che non riesco a trattenere una risatina divertita che cerco di celare alla bene e meglio con le dita della mano destra. Comunque sia, anch'io voglio arrivare, ne sento il bisogno quasi fisico. Korvosa mi aspetta ... lo so, lo sento. Afferro così lo zaino e tiro fuori i miei vestiti da viaggio. Mi sfilo rapidamente la maglietta di tela grezza, ormai tutta sudata, che uso per dormire e inizio a prepararmi, infilando camicia, giubba, pantaloni e stivali. Pronta ... si, credo di essere pronta. Ah, manca solo di ripiegare il giaciglio ... Constato nei miei pensieri mentre inizio ad arrotolare il letto di fortuna fatto di stracci e bende che mi ha regalato Fiordaliso prima di partire. E' l'unico ricordo vero che ho di Riddleport ... ma dopotutto quella non è mai stata davvero casa mia e non ne sento minimamente la mancanza. Casa mia è un'altra ... e a Korvosa scoprirò qual è.
Clides Inviato 15 Giugno 2015 Autore Segnala Inviato 15 Giugno 2015 Smontato il campo vi mettete immediatamente in marcia , la carovana è composta da tre carri di medie dimensioni, la scorta armata del mercante Kriltel è formata oltre che da te e dallo shoanti di nome Arkol, anche da un uomo molto schivo e taciturno , conosci solo il suo nome "Gabriel". Arkol apre la via cavalcando un nero stallone , tu ti trovi nel secondo carro , da quel che ti è stato detto durante l' ingaggio il viaggio non sarebbe stato pericoloso e la merce non è di molto valore , un impiego di poco conto ma che ti avrebbe permesso di racimolare qualche moneta d' oro ed un passaggio verso la tua nuova metà. Ti sembra comunque alquanto strano aver bisogno di una scorta cosi tanto armata per un mercante di vesti, lo sguardo ti cade su una delle tante casse all' interno del carro , non sembra essere adornata dal fregio che contraddistingue le altre, aguzzi meglio la vista e noti che dei chiodi spessi la sigillano. Incuriosita controlli il contenuto della cassa a te più vicina che porta il simbolo mercantile di Kriltel , il coperchio si apre senza alcun problema ed al suo interno trovi delle vesti dai colori più disparati , i pensieri scorrono veloci e rifletti sul fatto che molto probabilmente il mercante vi stia nascondendo qualcosa . Il viaggio continua sereno per ben due orette , quando ad un certo punto il carro si ferma di botto, ti affacci allarmata guardando la situazione e noti un enorme tronco ostacolare il cammino . Gabriel che chiudeva la fila si porta al primo carro con fare svelto , come sempre porta un lungo mantello nero ed un cappuccio che copre completamente il suo volto , durante il viaggio non hai mai scorto i suoi lineamenti , l' umano mangiava in disparte e non proferiva alcuna parola. <Ora che diamine succede ?> Sbotta Kriltel uscendo dal carro , controlla la situazione e sbuffando ti lancia un occhiataccia <Muoviti non stare con le mani in mano ..... Vai a dargli una mano , veloce ! Non ti pago per oziare ed osservare>
Lies28 Inviato 16 Giugno 2015 Segnala Inviato 16 Giugno 2015 Strano ... magari Kriltel ci ha detto che avrebbe trasportato solo merce di poco conto per evitare la possibilità di ritrovarsi tradito dalle proprie stesse guardie. Si sa, a volte capita che alcuni si offrano come guardie di carovane al solo scopo di depredarle ed uccidere il mercante di turno. Chissà ... Sta di fatto che Kriltel non è stato onesto fino in fondo con noi. All'improvviso il carro si ferma, facendomi sbalzare leggermente in avanti. Sbuffo, infastidita da quell'inaspettato e brusco arresto. Perché diamine ci siamo fermati? Mi affaccio dal carro e noto che difronte alla carovana si para un enorme tronco abbattuto. Cavolo, questa non ci voleva ... mh, se solo sapessi dar fuoco alle cose ... dannazione! Il mio arrivo a Korvosa non sarà impedito da uno stupido albero abbattuto, lo giuro su tutti gli dei. Nel frattempo non mi sfuggono le manovre compiute da Gabriel per avvicinarsi al tronco. Non ho mai prestato molta attenzione a quell'uomo (così come lui non ne ha prestata a me), effettivamente so a mala pena come sia fatto fisicamente. Non importa, credo proprio che dovrò andare a dargli una mano. Kriltel inizia subito a dar fiato a quel trombone che si ritrova per bocca, ma questa volta scatto di mia spontanea volontà, ascoltando in maniera meccanica lo sbottare imperioso del grasso mercante. Scendo dal carro e mi dirigo rapidamente verso Gabriel. -''Non credo che riusciremo a rimuovere quel tronco ... è troppo grosso!''- Constato io osservando l'albero abbattuto. Evito di posare troppo a lungo lo sguardo sull'uomo, rispettando il suo essere schivo. Probabilmente ha delle buone ragioni per essere così taciturno. -''Esiste un'altro sentiero per raggiungere Korvosa? Oppure intendi seriamente ... rimuovere l'albero?''- Gli chiedo mentre aggrotto la fronte.
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