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Creazione delle interazioni sociali


arwain

Messaggio consigliato

A leggere sembro un diavolo di master..........

Ahahah, scusa Arwain forse hai frainteso. La mia non era una critica al tuo modo di gestire la cosa (che come specificavo "è ciò che tutti vorremmo poter fare" :) ), ma piuttosto una analisi dell'effettiva difficoltà che questo può causare.

ma se io inserisco i personaggi in un mondo che gira loro sono costretti a svegliarsi e cercare tutte le soluzioni possibili per arrivare in fondo al problema.............se poi loro trovano con contatto o un qualsiasi altro png muore per un qualsiasi motivo allora...................bam..............la storia si evolve e i pg avranno un altro problema da risolvere...........causa ed effetto........

....naturalmente io non uso tabelle pre fatte uso le descrizioni delle corporazioni e da li estraggo il profilo che un eventuale png potrebbe avere e di come agisce basta usare i manuali di faerun o qualsisi altro e sono descritti anche i comportamenti sociali e non delle varie corporazioni e di come agiscono...............il fatto che sia più o meno importante dipende magari dal livello delle informazioni e da molte altre incognite................d&d è infinito e sta propio li il divertimento..........

D&d è infinito ma non le capacità del master. Per quanto riguarda i "comportamenti sociali e non delle varie corporazioni e di come agiscono", ti dico solo che io gioco in Eberron, è che l'ambientazione stessa ruota attorno alle casate portatrici del marchio e al loro potere politico/commerciale.

.....se poi mi servisse una scheda conservo tutte le schede usate negli anni e sai io ne preparo molte ma i pg riescono sempre a spiazzare il master per quanto uno possa sforzarsi i giocatori lo spiazzeranno sempre........

Questo vuol forse dire che tutti i guerrieri che i tuoi pg incontreranno avranno gli stessi talenti, stessi metodi di combattimento e stesse armi? Perchè se le schede vengono riutilizzate spesso, questo è quello che accade.

Infatti nella mia pazzia alcune volte finito di svolgere la loro azzioni come gruppo........i pg fanno ritorno ai loro poderi,alle loro corporazioni,alle loro chiese e ovunque devano andre per adempiere ai loro doveri professionali o non.......io ho un bardo che scappa sempre e va a intrattenere le folle nelle piazze.....e più di una volta le storie sono partite propio dall'assasina che ha ucciso qualcuno di importante per conto della sua corporazione...............

Come giocatore è quello che faccio da sempre, anche perchè non apprezzerei un diverso modo di giocare. Come master, ahime, è ciò che spero i miei giocatori arrivino a capire.

potrei parlarne in eterno...........spero di non essere stato troppo contorto...pensaci Avatar non è un brutto metodo...complesso da avviare ma se ai un buon gruppo affiatato saranno soddisfatti di essere liberi di agire a modo loro e si sveglieranno sapendo che nn possono fare casini a destra e a manca senza conseguenze.....

:bye: :bye: Arwain:bye:

Non sei stato contorto :).

arwain devi capire che nn è che penso che quel metodo di gioco sia brutto, semplicemente non lo vedo fattibile. L'ho usato per i primi 4 lv dei miei pg (circa un mese e mezzo di sessioni). Il risultato è che gli scontri non erano preparati bene, ne degni di nota. Il mio gruppo non è affiatato. Pensaci arwain, a priori, proprio a causa della tua libertà, perchè stà gente dovrebbe andare d'amore e daccordo? Io ho dato libertà totale, ed è questo quello che è successo. Risolto il motivo per cui si sono incontrati, si chiedevano perchè mai continuare a frequentarsi. Ognuno ha una vita a parte, scopi diversi, alcuni manco si piacciono, certi hanno tentato di ammazzarsi (e uno ci è pure morto). Arwain, questà è la libertà e questa è la vita se non metti restrizioni.

Insomma si è andati a finire che al tavolo un pg mi ha detto: "bhe a stò punto io me ne torno a sharn." (ovviamente gli altri non avevano motivo di andarci).

e io gli ho risposto: "hai ragione, è la cosa + ovvia che il tuo pg dovrebbe fare. Peccato che se lo fai ti tocca cambiare pg perchè senno non puoi giocare a questo tavolo".

Un ultimo esempio e poi ti lascio, visto che ho scritto anche troppo :lol:

Se uno dei tuoi pg di dicesse: "Visti gli ultimi avvenimenti, ciò che farebbe il mio pg è tornare a *** ad occuparsi di quel problema" (problema che gli prenderebbe alcuni mesi "in tempo di gioco", e che non riguarda gli altri), cosa faresti?

Mandare anche gli altri con lui sarebbe una forzatura, e lo stesso sarebbe non fargli fare questa cosa (che farebbe necessariamente da background). Far scorrere due mesi al volo (capacità innata del master XD), l'ho già utilizzata una volta, e la riutilizzerò tra poco (uno dei miei pg stà per prendere la cdp assassino, la quale a mio parere necessità OBBLIGATORIAMENTE di mesi di addestramento), ma non risolve il problema a priori.

Aspetto una tua risposta (se ti và ;-) ), oppure pareri da chiunque altro. Sono aperto hai vostri consigli e critiche :cool:

:bye: Ciao

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Principali partecipanti

voglio dare il mio contributo in questa discussione.

Le campagne in D&D che ho masterato sono state sempre campagne in cui i PG erano inseriti in un mondo che si evolveva con regole proprie a prescidere dal comportamento stesso dei suddetti.

Le loro azioni influenzavano il mondo con un meccanismo azione-reazione che dipendeva dall'entità della forza scatenante.

Il mio scopo è sempre stato quello di dare l'apparenza ai PG di avere massima libertà nelle scelte, e facendo così mi è capitato diverse volte di scrivere un'avventura che non fosse stata seguita alla lettera, e con l'esperienza ho imparato ad evitare problemi durante il gioco scrivendo delle tappe fondamentali nell'evoluzione della storia e quello che ci stava in mezzo l'ho lasciato all'improvvisazione.

Questo modo di fare le cose l'ho acquisito masterando per anni campagne di Cyberpunk 2020, in cui è impossibile condurre il gioco in un dato modo ma l'unico modo di far progredire le storie e scriversi un paio di linee generali e lasciare tutto all'interpretazione e all'inventiva del momento.

Certo la cosa più difficile operando in questo modo è mantenere una certa coerenza con le azioni e con le trame che si sviluppano perchè si rischia magari di inventare una miniavventura sul momento e poi se non si segna subito (impossibile durante il gioco) ciò che è successo si rischia di dimenticare quello che si è detto ( non esiste cosa peggiore quando agendo in questo modo capita che un giocatore dica " ma il tizio X mi aveva detto che avrei trovato Y andando da Z", cosa che magari poi non risulta vera).

Però stando attenti e impostando le cose in una certa maniera si può evitare tutto ciò, ad esempio tenendo sempre pronte diverse evoluzioni della trama secondo uno schema ad albero sequenziale:

Può accadere l'evento A , l'evento B e/ o l'evento C: se accade A possono Accadere gli eventi X o Y, se accade B può avvenire F o G o Y ... e così via.

Mi rendo conto che anche questo è un modo di "pilotare" ciò che può accadere ma se ci si spende un pò di tempo a pensare a quello che può accadere (specialmente pensando a cosa i giocatori possano fare in una determinata situazione, che significa tenere in considerazione tutte le caratteristiche del PG/giocatore) si può dare l'illusione che il mondo sia quasi completamente indipendente dalle azioni dei PG ( a parte il discorso azione/reazione) trovando un buon compromesso quindi tra la libertà d'azione e il conseguimento di trame prestabilite.

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