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Inviato

Lucian Talvathar

Uno Yuan-Ti in superficie? Non sarebbe la prima volta.
Osservo la creatura per qualche momento, il volto una maschera impassibile.
Ma come mai non sei mai risalito per conto tuo? La lista degli "amici" in cui annoveri Durnan coincide con quella di chi ti trasformerebbe in una borsa?

La nostra organizzazione sa come curarsi delle proprie risorse. lo sguardo resta freddo ed impassibile.
Se si rivelasse necessario, lancio uno sguardo spensierato ai miei compagni il Calimshan è un terra molto assolata.
Se la negromante dovesse fare la fine che ho in mente, questo buco conterrà tutta la luce di cui avrai bisogno per il resto dei tuoi giorni.

Ma -aggiungo dopo un breve momento- gradirei continuassi i tuoi affari anche dalla villeggiatura. Come ho detto, sappiamo come trattare le risorse utili.
Immagini del serpentone che sfrigola sotto la mia magia si diffondono dietro ad una maschera imperscrutabile di sicurezza e fiducia.

@GM

Nel caso servisse, +8 persuasione, +8 ingannare


Inviato

Geralt di Mirabar

 

Lo sguardo del mastino si fece piuttosto pesante quando la biscia iniziò a guardarlo insistentemente, sembrava intimargli di smettersela. Voleva fargli intendere che se loro erano lì, erano pericolosi almeno quanto i soggetti che lui temeva maggiormente.
Voleva dargli quelle 10 monete d'oro e farsi indicare i punti di maggiore interesse, quasi certamente molti coincidevano con quelli da evitare. Attese che Lucian finisse. Stava iniziando a parlare troppo a suo modo di vedere.

Inviato

Ah Calimssssssssshan, sssssi,proprio quello, ssssssi.

Vorsoz gongolò al solo pronunciare il nome dell'assolata nazione.

Ah sssssi, bene, allora abbiamo un accordo, mh? Dopo il vostro affaruccio con Ioxana ci troviamo qua per tornare sssssssssu, mh? Per affari futuri ssssono ssssempre a dissssposizione, sssssi, sempre a dissssposizione per i buoni clienti, mh? Forza andiamo a Ssssskulport, lassssciate fare a Vorsssssoz.

Lo Yaun-ti iniziò a strisciare verso l'insediamento, borbottando tra di sè.

Una locanda, sssssi, poi un giretto ai moli, ssssssi, poi quell'halfling puzzolente, ssssi...

Inviato

Devon

E' fatta, ora viene il peggio. Rifletto sui prossimi passi, e non c'è da stare sereni. Una locanda? Un buon modo per farsi conoscere. Presto sapranno in molti che siamo qui e si chiederanno i nostri intenti. Mi accodo a Vorsoz osservando incuriosito il paesaggio.

Inviato

1 Mirtul, 1316 DR – Porto di Skullport, Sottomonte, Waterdeep

Vorsoz guidò il gruppo versa la parte più bassa delle terrazze rocciose, prima attraverso sottili sentieri appena accennati per poi arrivare una quella che sembrava una vera e propria strada. Le lastre erano consunte dai secoli ma la loro regolarità e la perfezione degli incastri che ancora si intravvedeva, non lasciavano dubbi sulla fattura nanica di quell’opera. Mano a mano che il gruppo avanzava verso il basso, cresceva in tutti l’impressione di un luogo abitato da varie razze, che si erano stratificate una sull’altra con l’avvicendarsi delle ere.

Skullport si rivelò divisa in due sezioni: un agglomerato caotico di case, ammassate attorno a una larga via principale, e una piccola isola collegata alla terraferma da un sottile ponte di pietra ad ampie arcate. La via centrale del quartiere a riva era ingombro di persone che si affrettavano apparentemente senza meta in tutte le direzioni, mentre dall’isola a intervalli regolari arrivavano e partivano navi di ogni foggia e dimensione. Poco oltre i moli cessava la luminescenza naturale e le navi erano inghiottite dall’oscurità. Come potessero navigare e dove sbucassero le acque nera di quella grotta era un mistero.

Ah sssssi esordì Vorsoz poco prima di addentrarsi nel dedalo di costruzioni quesssto che vedete è chiamato il Porto, una quartiere di Sssskulport molto interesssssante, sssssi, pochi ci vivono ssssstabilmente, è un posssssto per fare affarsi, ogni cassssa è un negozio o una bottega, sssssi, ottimi affari qui, mh? Più avanti c’è il ponte di Murkssssspan, ssssi, l’unico modo per passssssare sssssssopra le acque del Sargauth. Non cadete in acqua, mh? No no no, molto pericolossssso, strani essssssseri… e non beve le acque nere, mh? No no no, crampi terribili allo ssssssstomaco, sssssi, dolorossssssi, mh? Ah sssssi, ecco, oltre c’è l’Isssssola del Tesssschio, mh? Controllata dall’Anello di Ferro, sssssschiavisti, mh? Ottimi affari con loro, ma molto ssssssossspettossssi, ssssi molto. La  torre di Ioxana è sssssull’issssola, lei compra molti ssssschiavi, ssssi, ssssschiavi fresssschi, giovani… nesssssssuno li ha mai più rivisssssti, mi domando perché sh sh sh sh sh sh.

Una breve fitta di risate interruppe il fiume di parole sibilate dello Yuan-ti, che riprese poco dopo.

Ah ssssssi bene, ora assssscoltate bene Vorsssssoz, ssssi. Voi ssssiete facce nuove, tutti vi guarderanno, ssssssi. Brutte facce, sssssi, pirati, ladri, assssasssisini, sssssi, ottimi affari però, mh? Voi sssssiete nuovi, quindi tutti sssssi chiederanno come ssssssiete arrivati qui… Ssssskulport per molti è casssssa, ma per molti è una prigione, mh? Le chiavi sssssssono molto rare, le parole di potere per i portali rarissssssssime… Ah sssssi, Ioxana controlla un grande portale, sssssì, le navi pagano per entrare e ussssscire, mh? Molto ricca Ioxana, ssssssi, molto risssspettata, mh? Sssse lei muore un grande portale sssssi chiude, molti affari in malora, mh?

Il rettile rimase in silenzio per un pezzo, perso nei suoi pensieri.

Ah sssssi, non dite che avete una chiave, no no no no, avressssste adosssssso mezza Sssssskulport in pochi ssssssssecondi. No no no, niente chiave, mh? Ah, per quanti ssssssoldi si potrebbe vendere, ssssssì…. No no no, non possssssiamo, dopo non potremmo tornare dall’ossssssste, mh? Sssssi, ecco, ora vi accompagno al Boccale Nero, brutto posssssto ma la gente ssssssi fa gli affari propri. Asssssspettatemi lì, io sssssspargerò un po’ di voci, ssssssssi, non ssssseguite nesssssuno sssse non ci sssssono io, no no no.

Il gruppo si immerse tra le costruzioni di quella strana città. I palazzi erano per lo più di architettura elfica, ma si intravvedevano qua e là alcune tozze costruzioni tipiche dei nani e altre abitazioni di stile indefinibile. Sembrava tutto in equilibrio precario, come se ogni muro rimanesse in piedi perché appoggiato a quello della casa accanto. La via principale, che Vorsoz chiamò Forlough Street, era un tripudio di razze, lingue, colori e profumi.  Tutti osservavano con curiosità i nuovi venuti, molti con occhiate apertamente ostili, ma nessuno cercò di ostacolarli. In breve tempo lo Yuan-ti condusse il gruppo davanti a una locanda dall’aspetto trasandato, i muri di pietra erano anneriti da un vecchio incendio e non erano mai stati ripuliti, mentre un insegna semicancellata pendeva storta da un gancio posto sopra l’entrata. Con molto sforzo e una buona dose di immaginazione, si poteva leggere “Boccale Nero”.

L’interno rispecchiava in pieno la facciata. Mobili vecchi e sporchi facevano da contorno a un pavimento lurido e appiccicoso, mentre dietro un grande bancone un umano dall’aria scontrosa era impegnato a spillare birra in grandi boccali neri. Gli avventori erano una ventina, il loro abbigliamento li classificava quasi tutti come marinai. In un angolo vicino a un camino pieno di braci c’erano un orco dall’aspetto malaticcio impegnato in una fitta conversazione con uno gnomo avvolto in un pesante mantello nero tirato su fino al lungo naso appuntito.

La folla si zittì per un secondo all’ingresso di Vorsoz e dei suoi accompagnatori, poi il brusio riprese mentre i volti tornavano a immergersi nei boccali di birra appena serviti da tre corpulente cameriere.

Vorsoz! gridò l’uomo dietro al bancone La roba dell’ultima volta era più scadente del solito!

Il rettile si avvicinò con movenze melliflue e parlò in tono conciliante.

Ah sssssi, caro caro caro Viktor, tempi magri sssssi, raccolto sssscarso, mh? La sssstagione è quella che è ma al prossssssimo giro ti farò un buon sssssconto, mh? Quesssssti ssssignori sono qui per affari, ssssssi, asssssspettano un cliente, sssssssi, un buon affare, mh? Vado a recuperare quella cossssa per te e torno ssssssubito, sssssi, tratta bene i miei…. Amici sh sh sh sh sh.

Senza aggiungere altro, il rettile strisciò rapidamente fuori dalla locanda, senza voltarsi indietro.

L’oste osservò i nuovi venuti con aria poco amichevole.

Non si fa credito agli amici di quel biscione! Un boccale, una moneta d’argento, niente mangiare fino a stasera.

Inviato

Devon

Il giro turistico è molto interessante, anche se conoscere di più su Ioxana non mi mette di buon umore. E' davvero influente, non sarà semplice intrufolarsi sull'isola del Teschio. Entriamo, finalmente, in locanda. Uno gnomo, possono essere creature infide se votate al male, sarà l'assistente di Ioxana? . Lo yuan-ti parla a nome nostro e lo lasciamo fare. Ecco bravo, Vorsoz, sai il fatto tuo. Mi sta bene, eccoti una moneta per un boccale. Dico all'oste posando una moneta d'argento sul bancone.  

Inviato

Geralt di Mirabar

 

"Brutte facce..." ripeté masticando amaro e sfidando con lo sguardo lo Yuan-ti a trovarne una più brutta della sua. Per il resto apparve particolarmente colpito da quella zona. Era incredibile come fosse cresciuta una cittadina così ricca in quel posto, nata dalle rovine di città antiche appartenenti a potenti popoli che nemmeno si erano fatti avanti per reclamarle. Continuò a guardarsi attorno sia per curiosità sia per avere la certezza che nessuno si avvicinasse troppo a loro. La mano era pronta a scattare nel caso in cui qualche borseggiatore avesse tentato di fare il suo sporco lavoro. Tuttavia a parte sguardi sospettosi nessuno sembrò interessarsi troppo al gruppo.

Giunti alla taverna un moto di disgusto piegò in una smorfia la bocca del mastino quando il suo piede pestò chissà quale schifezza a terra. Probabile fosse solo un modo per non far capire agli avventori che il reale disgusto glielo provocavano loro. Il suo ringraziamento per la biscia fu un semplice sguardo, appiccicato alle squame della sua schiena fino a quando queste non scomparvero oltre l'entrata del Boccale Nero.
Lasciò una moneta d'argento sul bancone e si sedette al tavolo che avevano scelto aspettandosi in breve la sua birra.
"La biscia non è un mercante, almeno non solamente. E' un... mago."

Inviato

Lucian Talvathar

Un mago dici? cerco di celare la sorpresa ma non dubito delle parole del veterano.
Interessante. Dovremo fare molta attenzione alle nostre parole. Non sappiamo chi potrebbe essere in ascolto.

Con un gesto del polso indico all'oste di portare un'altra pinta al tavolo.
Credi i suoi poteri potrebbero rappresentare un problema? torno a rivolgermi al guerriero

 

 

Inviato

Geralt di Mirabar

 

Annuì per dare forza alla sua affermazione precedente. "I poteri di un mago, uno stregone o qualsiasi uomo o creatura in grado di manipolare la magia sono sempre un problema. Qualunque sia l'origine." era evidente credesse fermamente in quel che aveva detto e allo stesso tempo non si era curato di averlo detto proprio di fronte a Lucian "A volte sono utili, ma dubito lo siano per noi. Una biscia magica." quasi sembrò volesse ridere dopo quella constatazione ma smorzò quell'accenno di risata affogandolo nella birra che si era procurato al bancone. "Quindi dobbiamo attenderlo?"

Inviato

Devon

Spesso chi maneggia con componenti per rituali magici ne sa di magia, non per questo è detto che ci si debba preoccupare di lui. Mi pareva sincero, alla fine siamo un investimento per lui. Attenderlo mi pare una delle poche opzioni che abbiamo. Non sapremmo come muoverci da soli. Dico le ultime parole a bassa voce avvicinandomi ai due interlocutori.

Inviato

Lucian Talvathar

Dobbiamo esser pronti a gestire situazioni simili. Dubito saranno le più pericolose sul nostro percorso.
Vediamo cosa il fato pone sul nostro cammino e restiamo pronti ad adattarci. 
concludo con un largo sorriso.

Quando avremo un po' di tranquillità -aggiungo a bassa voce- dovremo discutere di alcune cose. Ma non qui, avrò bisogno di tempo per assicurarmi non ci siano più ascoltatori del necessario.

Inviato

L'oste afferrò le monete con una smorfia, sembrava seccato nel dovere accettare denaro da degli sconosciuti. Il tavolo e le sedie portavano i segni di molte risse ed erano rinforzati e rappezzati in più punti da pezzo di legno o di ferro. La birra era di un colore fangoso, con una schiuma densa e grigiastra, ma il sapore era sorprendentemente ricco e corposo.
Passò circa una mezz'ora, il locale era sempre pieno e la birra scorreva a fiumi; gli avventori parlavano rumorosamente, pesanti scherzi venivano rivolti alle cameriere che reagivano colpendo in testa i più esagitati con i pesanti boccali neri. Potenti esplosioni di risate accompagnavano questi siparietti, gli unici a non partecipare al cameratismo dei marinai erano gli avventurieri, l'orco e lo gnomo.
Entrò un uomo dall'aspetto avvenente, lunghi capelli biondi incorniciavano un viso regolare illuminato da due occhi verdi grandi e brillanti. Era abbigliato con una ricca tunica di colore rosso acceso e ai fianchi portava due spade corte  di pregevole fattura. Con passo sicuro si diresse verso il bancone ma alla vista dei quattro compagni si bloccò a metà strada. Per un singolo istante lo stupore fu ben visibile poi la sua espressione tornò seria. Dopo un attimo di esitazione si diresse al loro tavolo, afferrò una sedia e senza tanti complimenti si piazzò tra Devon e Geralt.

Facce nuove, eh? disse con tono allegro Affari o fuga?

Inviato

Geralt di Mirabar

 

Era lì a gustarsi la sua birra e i siparietti, senza mostrare di divertirsi chiaramente, quando un nuovo curioso avventore fece la sua appariscente e luccicante entrata. Dopo un'iniziale evidente sorpresa e qualche momento di esitazione si andò proprio a sedere tra Mastino e Chierico. Il guerriero lo osservò fare tutto con comodo e senza chiedere alcun permesso e non si mosse di un centimetro per dargli più spazio di quello che già si era preso.
"Facce nuove." rispose voltandosi e mostrando completamente il suo volto illuminato in parte dalla luce del fuoco nel camino "Visita di cortesia." rispose ancora emettendo uno schiocco con la bocca per assaporare meglio la birra, stava scherzando ma nulla dal suo volto lo fece intendere "Ma che piega prenderebbe il tuo stupore se ti dicessimo... affari."

Inviato

1 Mirtul, 1316 DR – Boccale Nero, Porto di Skullport, Sottomonte, Waterdeep

Lo sconosciuto fece un gesto a una cameriera che prontamente deviò il suo percorso e consegnò a lui il boccale di birra destinato a un altro tavolo. Stranamente nessuno protestò, segno che l'uomo godeva di un certo rispetto in quella bettola. Dopo avere tracannato un lungo sorso, lo sconosciuto appoggiò il boccale sul tavolo mentre il suo viso si apriva a un ampio e genuino sorriso.

Cortesia? A Skullport? Questa è buona! rispose a Geralt con una risata cristallina. Si chinò in avanti e continuò con un filo di voce, l'espressione del volto era mutata da allegra a seria e attenta. Affari è più credibile, Geralt di Mirabar. Chi devi uccidere?

@Lucian

Quando l'uomo allunga la mano per prendere il boccale, la manica si solleva leggermente rivelando sul polso destro un  tatuaggio runico. Hai avuto una visione fugace, ma dalla forma e dagli intrecci delle linee, sei sicuro che fosse in linguaggio infernale. Non hai capito il significato però.

Inviato

Devon

Ecco un possibile scocciatore. Affari...nostri. Dico al nuovo arrivato, sorridendo e sorseggiando la mia bevanda. Speriamo torni presto il nostro mago rettile. Un moment...Come conosce il sue nome? Che il rettile abbia già parlato? E conosci solo il suo di nome?

DM

Prova di Intuizione +8 sulla sua risposta.

Inviato

@Devon

Dalla naturalezza con cui ha parlato, sei certo che abbia davvero in qualche modo conosciuto Gerlat. E non solo...

L'uomo sorrise, rimanendo chinato in avanti e perlando a bassa voce.

Siete troppo modesto, devoto Devon, il sangue della vostra famiglia impregna le mura di Waterdeep e le mantiene salde e vigorose. Oh ma non temete, non sono qui per causarvi guai o socciature, me ne guardo bene. E' da un po' che manco dalla superficie ed ero curioso di sapere come procede lassù. Mi aveva molto incuriosito la crociata di quella strana ragazza che voi appoggiavate in maniera così... convinta.

Con un sospiro si tirò indietro, appoggiandosi allo schienale della sedia e vuotando in un solo sorso il boccale.

Ah! Chissà quando potrò rivedere la luce del sole! mormorò ad alta voce.

Inviato

Geralt di Mirabar

 

Quasi masticando quella birra corposa il mastino non si sorprese troppo dell'affermazione del tipo. "La mia fama mi precede anche qua sotto, la tua no alla luce del Sole anche se noto che qui sei molto popolare... chi sei?" non lo stava provocando, stava semplicemente sostenendo quel gioco.
Lo osservava, come al suo solito. Lo faceva spesso quando doveva rendersi conto di chi aveva di fronte anche per avere piena coscienza di come comportarsi, non era sopravvissuto fino a quel momento solo grazie all'uso delle armi.

 

DM

ancora una volta "Conosci il tuo nemico". Appena è un minuto che ci parliamo chiedo sempre i livelli di classe.

Inviato (modificato)

Lucian Talvathar

Un altro sconosciuto. Sembra che qua sotto sia impossibile restare in pace per un solo secondo.
Un particolare dell'uomo mi colpisce all'istante levandomi la parola per qualche istante.

Balphy, hai visto quel marchio? Cosa nasconde quest'umano? -il disprezzo trasuda persino nel messaggio telepatico-
Cosa vedono i tuoi occhi? la solita domanda, ormai una litania ripetuta ad ogni incontro sospetto. Forse mi affido troppo al diavoletto mi trovo a riflettere ripercorrendo con la mente gli eventi del giorno passato.

Riesci a vedere il simbolo sul suo braccio? Qual'è il significato?

Ultimamente -prendo tempo in attesa della risposta del famiglio- sembriamo esser diventati molto famosi.
Dite dovremmo iniziare a vendere nostri ritratti? il ghigno scompare affondando nella torbida bevanda.

Avanti rispondete al mio amico, -continuo poggiando il boccale sul tavolo. Il tono privo di ogni calore- chi siete e cosa volete?

Una triste verità: in troppi cominciano a conoscerci. Dovremmo presto iniziare a sfoltire le fila dei nostri ammiratori.
Riporto il boccale al volto mormorando una silenziosa parola di potere nell'ombra della bevanda.

@Gm

Uso "guidance" ed eseguo una prova di intuizione per appurare la veridicità della risposta (e se sta volutamente omettendo informazioni)
+4+1d4

Modificato da Marcows
Inviato

@Geralt

Ranger, livello 10.

@Lucian

Il piccolo imp boffonchia mille scuse, impaurito per non essere in greado di soddisfare la volontà del proprio padrone. Riesce a dirti che non è una "parola" singola, ma una specie di frase, probabilmente un incantesimo. L'unica parteche è riuscito a capire in quel breve attiimo in cui il tatuaggio è rimasto in vista è "catene".

L'uomo di schermì con sorriso e alzò un dito per chiedere un altro boccale che prontamente fu servito.

Oh io sono un signor nessuno ma potete chiamarmi Acefer. Qua sotto sono qualcuno perchè ho il... privilegio di essere a servizio di un personaggio abbastanza conosciuto.

Poi si rivolse a Lucian.

Ritratti dite? Ah ah ah, non vi facevo così simpatico, Lucian, la vostra immagine ufficiale è piuttosto cupa, sapete? Dovreste lavorarci su!

Vuotò il boccale in un unico assalto, sbattendolo poi rumorosamente sul tavolo con un sospiro soddisfatto. Fissò gli avventurieri e ricominciò a parlare ad alta voce.

Per Silvanus, ci voleva proprio! Ora che mi sono scaldato lo stomaco possiamo parlare d'affari. C'è un rettile che gira blaterando di un alcune facce nuove con un certo ingrediente alchemico da vendere... Acefer fissò Devon con aria stupita Per tutti i diavoli, devoto chierico, non ti facevo così avido! Vendere il proprio sangue per un pungo di monete d'oro... dove andrà a finire il mondo! Mah! Comunque stai attento, anche la mia padrona è piuttosto avida e potrebbe prosciugarti fino all'ultima goccia. Coprendo poi di oro il tuo cadavere rinsecchito, s'intende, è pur sempre una donna di parola.

Acefer scoppiiò a ridere mentre nella sala era sceso un silenzio quasi totale. Gli avventori si guardavano a disagio mentre lo scorbutico padrone del locale era pallido come un fantasma e teneva lo sguardo basso, intento ad asciugare una fila di boccali appena lavati.

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Inviato

Geralt di Mirabar

 

Il mastino scosto rumorosamente la sedia dal tavolo aiutandosi anche con una mano per spingersi e l'altra sull'asta di Sentinella per non farla cadere. Sembrava voler alzarsi per massacrare il simpatico biondino invece cercava spazio per accavallare le gambe. Lo fissò. Riappoggiò l'arma tra braccio e schienale.
"E' maleducazione origliare di nascosto. Se devo essere sincero non mi bevo la storiella della biscia canterina. Salvo non si sia rivolta esclusivamente a te... in ogni caso, c'è qualche particolare della storiella che manca "

Ospite
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