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Inviato (modificato)

@Geralt

Il guerriero continuava a guardarsi attorno guardingo, sospettando di tutto e tutti. Notò che a un paio di tavoli di distanza un uomo magro con una rada barbetta sul mento li stava osservando intensamente. Quando il mastino volgeva lo sguardo verso di lui, l'uomo si affrettava a girare lo sguardo verso il suo boccale nero, ma Geralt con la coda dell'occhio si rese conto che il suo interesse andava ben oltre la curiosità. Qualcosa non quadrava, dato che la distanza era tale che risultasse impossibile che stesse sentendo i discorsi degli avventurieri.

Modificato da Eru Iluvatar

Inviato (modificato)

Lucian Talvathar

Poveri stolti, non hanno idea di cosa significhi avere un vincolo sulla propria anima. Desiderare la morte e al tempo stesso temerla per la prigionia che si sopporterebbe anche oltre..e tutto questo, per dei nuovi arrivati?
Forse -concedo al chierico con un sorriso- ma non è cosa su cui possiamo far affidamento.

Acefer tornerà quando avrà notizie dalla sua padrona. -mi volto a rispondere al paladino- E sono sicuro saprà dove trovarci, ovunque ci troviamo. il tono allegro si vela per un breve istante.

Nel frattempo -mi stiracchio la schiena mentre parlo- ho ancora intenzione di far visita ai famosi commercianti di Skullport. Qualcuno si vuole unire?

Modificato da Marcows
Inviato

Geralt di Mirabar

 

Senza dire nulla né avvertire di alcunché i compagni il guerriero si alzò, boccale in mano e si diresse al bancone. "Un altro. E qualsiasi cosa hai intenzione di farci mangiare portamela lì." disse indicando un tavolo dove era seduto un tizio tisico con tanto di barbetta incolta e a chiazze. Afferrato il secondo boccale e pagato il dovuto si diresse spedito dove indicato e ancor prima di sedersi si rivolse all'uomo "Se vuoi puoi chiedere direttamente a me." allungando il braccio col boccale pieno. Con lo sguardo gli fece capire che non doveva alzarsi. Quindi lo raggiunse e si sedette "Bevi e chiedi se hai domande. Detesto le persone che non si fanno i fatti propri quando basterebbe parlare."

Inviato

Cadfael Llewelyn

Perché no? - rispondo a Lucian - Un giretto per questa ridente cittadina non può che essere istruttivo. Puoi aspettarmi? Il tempo di finire il mio pasto e sono con t...

Mi blocco interdetto quando Geralt si alza e, senza una parola a noi, ordina un altro boccale e va a sedersi ad un tavolo occupato da un tipo dall'aspetto debole e malaticcio. Ma che diavolo fa?

Osservo la scena, pronto ad intervenire se le cose dovessero mettersi male per il guerriero.

Inviato

I movimenti di Geralt furono seguiti da quasi tutti gli occhi degli avventori, mentre il locandiere lo servì di malavoglia riempiendo un nuovo boccale nero e urlando qualche ordine verso la cucina in un dialetto incomprensibile. Quando il guerriero si recò al tavolo dello sconosciuto, questi rimase di sasso e sbiancò visibilmente. Fece cenno di alzarsi, ma lo sguardo del mastino lo inchiodò alla sedia. Si guardò attorno in cerca di qualcosa o qualcuno, ma tutti erano tornati ai propri affari e facevano bene attenzione a non alzare gli occhi dai propri piatti o boccali. 

L'uomo era sulla quarantina, magro quasi da sembrare malato, un volto affilato decorato da una rada barba sul mento e due occhi neri da topo. Vestiva semplici abiti di tela grigi e marrone e nel complesso dava l'idea di non avere molto simpatia per l'acqua e il sapone.

Io non... non capisco, deve essereci un equivoco signore, non non non la conosco, ecco sì, non capisco...

La sua voce era appena un sussurro, strozzata in gola dall'evidente terrore che la vicinanza di Geralt gli procurava.

Inviato

Devon

I miei compagni sembrano concordare sull'aspettare Acefer ma Il fatto di essere condotti davanti a Ioxanne inizia a preoccuparmi. Un conto è un attacco un altro è entrare nella tana del nemico quando è lui a dettare i tempi e i modi. Ehi e adesso dove va? Mhm, ma si lasciamolo fare, magari possono esserci sviluppi interessanti.

Inviato

Geralt di Mirabar

 

"Hai la gola secca? Avanti... bevi e rispondi. Sono certo tu capisca benissimo o forse stai insinuando che io sia un idiota?" era evidente che doveva essere o l'una o l'altra cosa e un ulteriore tentativo di evitare una risposta chiara avrebbe causato la reazione del mastino. Strusciò il boccale sul tavolo fino a metterglielo sotto il naso facendo cadere più di una goccia di birra sul tavolo.

 

DM

a parte la prova di intimidire, un magro +3. parlandoci studio anche questo esserino, più che altro perché mi insospettisce il suo aspetto così malaticco [ancora know Your enemy]

Inviato

@Geralt


E' persona comune (1DV senza classe in termini di gioco)

Io... io... balbettò l'uomo che sembrava prossimo a una crisi di panico Io non... niente di male, no...

Si avvicinò il boccale alle labbra con le mani tremanti, forse cercando coraggio nell'alccol, ma la maggior parte della birra finì sui suoi abiti dato il tremito che non lo abbandonava. Il poco liquido che riuscì ad arrivare alle labbra dell'uomo non fece che peggiorare la situazione: una forte tosse fece vibrare l'esile carcassa dello sconosciuto. Lo spettacolo era al limite del patetico.

Io, eccellenza riuscì infine a biascicare tra un colpo di tosse un singhiozzo giuro che non avevo intenzioni... non volevo fare del male a nessuno, giuro! Il mercante mi ha dato una moneta d'oro per... riferire ecco, sì, semplicemente riferire... so leggere le labbra capite, mi guadagno qualche soldo... per tirare a campare, non ho mai alzato un'arma verso nessuno, lo giuro!

Inviato

Geralt di Mirabar

 

Inarcò un sopracciglio e rise sguaiatamente apparendo ancor più inquietante. "Bene, allora prendi quest'altra moneta e vedi di non fiatare. Al mercante ci penseremo noi quindi non dovrai temerlo. E finisci quella birra."
Lanciò un'ultima occhiata insieme alla moneta e si alzò per raggiungere gli altri, nel tragitto incrociò la cameriera con il cibo e la dirottò sul tavolo dove erano tutti gli altri.
"Io quella biscia la schiaccio." disse sedendosi pesantemente.

Inviato

Devon

Penso voglia solo preservare il suo affare. Se andassimo dalla "concorrenza" sarebbe nei guai e avere un informatore gli darebbe quel margine di vantaggio per potersi andare a nascondere. Bene, lezione imparata meglio non parlare troppo dei nostri affari qui dentro.

Inviato

Cadfael Llewelyn

Annuisco all'osservazione di Devon mentre, con la mano, recupero la mia ciotola di minestra e comincio a trangugiare il pasto. Una volta completato, mi appoggio allo schienale della sedia e finisco di bere la mia birra.

Bene, andiamo? - chiedo, pulendomi la bocca con il dorso della mano, mentre l'altra corre al borsello, per pagare il pasto.

Quando Lucian si alza per uscire, lo seguo, fissando nuovamente il fodero con lo spadone a tracolla sulla schiena.

Inviato

Uscirono dal Boccale Nero dopo essersi riempiti la pancia di zuppa calda e altra birra. Il cibo e il bere erano stranamente corroboranti a Skullport, in netto contrasto col l'aspetto cupo e minaccioso della città. Il passaggio dalla luce naturale delle lanterne della locanda a quella fredda e soffusa della grande caverna, annebbiò momentaneamente la vista agli avventurieri; quando i loro occhi furono di nuovo a fuoco, videro che un piccolo gnomo vestito di nero era in attesa dal lato opposto della strada. Aveva dei capelli colo argento, legato indietro in una piccola coda, gli occhi erano fissi e vuoti, come quelli di un automa. Al suo fianco era appeso un fodero con un minuscolo stiletto. 
Alla vista del gruppo estrasse dalla tasca la piccola ampolla dove Devon aveva depositato la sua goccia di sangue.

Quando aprì la bocca, ne uscì un suono sgradevole e gracchiante.

La mia padrona è interessata alla vostra merce, richiede la vostra presenza per discutere di prezzi e quantità. 

Inviato

Devon

Ecco ci siamo. Osservo lo gnomo, e constato che nulla di lui mi piace. Il suo sguardo innanzitutto. Giro la testa verso Lucian. E ora? Il dubbio di star facendo un passo troppo azzardato si insinua nella mia testa.

Inviato

Lucian Talvathar

Infido serpente. La luce del sole la rivedrai solo come capo d'abbigliamento!
Esco dalla locanda annotandomi mentalmente di incenerire il caro mercante nel caso me ne si presentasse l'occasione.

Uno gnomo in attesa? Ci siamo.
E dove ci vorrebbe incontrare la tua padrona, messere. rispondo gentilmente
Spero non nella sua torre visto il trattamento ricevuto recentemente da certe conoscenze per mere informazioni. incrocio le braccia sul petto fissando con disappunto lo gnomo

@Tutti

Scusate la latitanza

Inviato

Lo sguardo dello gnomo rimase impassibile alle parole di Lucian. Rimise la fialetta in tasca e poi indicò un punto indefinito verso le scogliere vicino al porto.

Dobbiamo passare per la torre e recuperare alcune cose. Poi vi condurremo nella caverna laboratorio della padrona, dove contratterete prezzo e quantità. Ogni gesto ostile sarà immediatamente punito con la morte.

L'ultima frase fu pronunciata sempre con tono piatto e vuoto. Non c'era traccia di  minaccia o provocazione, per lo gnomo era un semplice dato di fatto.

Inviato (modificato)

Cadfael Llewelyn

Beh, ormai vie di scampo non ne abbiamo...

La tua padrona sembra proprio il tipo di donna che piace a me! Decisa, potente, letale... non vedo l'ora d'incontrarla.

Fai strada. - indico allo gnomo - E come dovremmo chiamarti? 'gnomo' è un po'... ripetitivo.

Mi appresto a seguirlo, llanciando un'occhiata incoraggiante al chierico.

Tutti

FYI, finché rimanete entro 10 feet da me avete +3 a tutti i Tiri Salvezza (Aura di Protezione) e siete immuni alla paura (Aura di Coraggio). Meglio scriverlo ora, che poi magari in combat mi dimentico :)

Modificato da Mythrandir
Inviato

Geralt di Mirabar

 

Il guerriero ben sapeva che quell'incontro sarebbe iniziato peggio di come sicuramente finirà. Non avevano nemmeno stabilito un piano ed alla fine stavano andando dritti dritti nella tana del nemico. Sperò che chi tra loro aveva la lingua più sciolta avrebbe trovato presto le parole giuste per giustificare quella loro azione perché si presentavano con uomini ben poco avvezzi al dialogo e altri poco inclini alla sopportazione di una tale entità.
Iniziò a fissare lo gnomo osservando i suoi movimenti e l'equipaggiamento mentre lo seguivano.

DM

e vai ancora di conosci il tuo nemico con lo gnomo, perché presto lo sarà davvero.

Inviato

Gnomo andrà benissimo rispose il piccoletto, e senza perdere tempo si incamminò con passo sicuro per le strade di Skullport. 

Arrivati al ponte sul fiume Sargauth, un drappello di quattro mercenari fece loro largo senza porre domande, ma i loro sguardi lasciavano intravvedere il loro disappunto nel lasciare passare dei forestieri così ben armati. Misero infine piede sull'Isola del Teschio, la parte terminale della città completamente circondata dal fiume Sargauth. La struttura dei palazzi era di chiara origine elfica, mura alte e slanciate tagliavano l'oscurita della volta della caverna con le luci che uscivano dalle finestre.Lo stato generale delle strade e delle case era migliore rispetto alla città sulla terraferma, segno che sull'isola erano ubicate famiglie e gilde ricche e influenti. 

Camminarono brevemente per un tratto di molo, dove poterono osservare lo spettacolo di una ventina di uomini e donne incatenati l'un l'altro per il collo, miseramente seduti sulle pietre umide mentre attorno a loro infuriava un asta tra vari figuri dall'aspetto poco raccomandabile.

Vendita di schiavi spiegò lo gnomo, notando l'involontario "interesse" di Cadfael quel carico proviene dal Cormyr, sono molto richiesti.

Lo gnomo svoltò poi bruscamente verso il centro dell'isola. Attraversarono un strada che raccoglieva non meno di sei locande, tutte piene e in festa.

Quasi tutta l'isola appartiene alla gilda dell'Anello di Ferro, schavisti e trafficanti di cadaveri continuò la loro strana guida ben pochi hanno il permesso di abitare qui se non sono affiliati. La mia padrona possiede la chiave per aprire il portale che fa passare quasi tutte le loro navi... sono alleati potenti e spietati.

Nonostante il tono didascalico e neutro, il messaggio sottinteso era piuttosto chiaro.

Finalmente arrivarono ai piedi di una torre alta una decina di metri, costruita con grandi pietre regolari e dall'aspetto solido. La pesante porta di legno, rinforzata da borchie di ferro, si aprì prima che potessero bussare. Acefer era sulla soglia, un sacco di cuoio nella mano destra e un piccolo imp appollaiato sulla spalla sinistra.

@Geralt

Ladro 7° livello

 

Inviato

Acefer

Dopo aver raccolto il necessario, come ordinatomi, osservo l'imp che si posiziona sulla mia spalla "Quanto lo odio questo coso..." penso rabbioso.

Mi dirigo al portone della torre, e aspetto che il drappello arrivi. Non tarda ad arrivare, visto che aprendo la porta me li ritrovo tutti davanti.

"Oh, siete già qui vedo, bene...bene..." faccio con un sorrisetto sbieco "...allora, vedo che Trull vi ha trovato subito, la padrona vuole vedervi, ma non qui..." dico, spostandomi leggermente faccio tintinnare il contenuto della borsa di cuoio che stringo in mano, sembra rumore di vetreria.

Indosso un'armatura di pelle borchiata, coperta da un mantello di ottima fattura, scuro e tenuto da spille tipicamente di foggia elfica. Agganciata alla cintura pende una splendida balestra a mano, e vari astucci sono agganciati a distanze precise alla cintura. Dal lato sinistro pende invece una scimitarra dall'impugnatura lavorata a forma di donna, il fodero presenta cesellature d'argento. a tracolla porto un'altra borsa, insieme a un arco lungo e una faretra piena di frecce dal piumaggio chiaro. 

I miei capelli biondi sono lasciati sciolti, e il mio sguardo è deciso nel sostenere quello dei presenti. Sulla mia spalla è appollaiato un Imp.

Tutti:

Ciao ragazzi! Felice di partecipare a questo PbF! Buon gioco a tutti! :D 

Inviato (modificato)

Cadfael Llewelyn

Cammino seguendo lo gnomo, assieme ai miei nuovi compagni, osservando con interesse i panorami di Skullport che ci vengono offerti. Ignoro le occhiatacce dei mercenari dei mercenari che ci lasciano passare sul ponte, concentrandomi invece sulle costruzioni alle loro spalle. Interessante... architettura elfica, in questo luogo così oscuro... drow, forse?

Proseguo, superando gli uomini e donne incatenati con sguardo fisso e disgustato, reso ancora più duro dalle parole disinteressate, quasi leggere, con cui lo gnomo spiega quel che stiamo osservando. Una delle mie mani, quella che il mio corpo nasconde alla vista dello gnomo, si apre e si chiude lentamente, le nocche che si sbiancano mentre faccio appello a tutta la mia concentrazione per resistere all'impulso di affettare la nostra guida e liberare gli schiavi. Il bene superiore, rimani concentrato, il bene superiore... L'Anello di Ferro, eh? Alianorah è più importante ora... ma una volta ritrovata, questi schiavisti avranno vita corta...

La soglia della torre nostra destinazione si apre, rivelando un nuovo sgherro della strega, che riconosco come Acefer dalle descrizioni fornitemi dai miei compagni. Trull. Finalmente un nome per la nostra carismatica guida... Lo osservo da capo a piedi, prendendo nota delle armi, dell'Imp appollaiato sulla sua spalla e della sacca di cuoio, terminando sui suoi occhi e sostenendone lo sguardo.

Immagino tu sia le 'alcune cose' che dovevamo recuperare alla torre. C'è altro da fare qui? O possiamo procedere?

Tutti

Benvenuto @Zellvan!!!! Acefer è umano o elfo? Le spille elfiche mi hanno un po' confuso...

Modificato da Mythrandir
Ospite
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