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Inviato

Quando la magia di Lucian ripulì gli abiti di Alianorah, la donna sorrise allo stregone e un velo di colore sembrò tornare sulle sue guance. Guidati da Acefer si immersero nuovamente nelle strade di Calimport. La festa era ancora nel pieno ma come poche ore prima, appena superata la piazza le strade diventavano più agibili. Il sole era ormai alto nel cielo e picchiava sulle teste come il maglio di un nano intento a forgiare una pesante armatura. La vista della locanda e la promessa di un posto all'ombra risollevarono l'umore di tutti. Il Principe Silenzioso era situato in una piccola palazzina di colore giallo pallido, costruita su tre piani. Al piano terra c'era la stanza comune arredata con tavoli e sedie di legno chiaro e dava un'idea generale di ordine e pulizia. Il locale era deserto, la festa a poca distanza aveva evidentemente attratto tutti i potenziali avventori della zona. Dietro al bancone spiccava una donna alta una spanna più di Geralt. Era magra e slanciata, la sua pelle aveva una lieve tonalità di azzurro, gli occhi erano completamente bianchi, così come i lunghi capelli. 

La genasi dell'aria sorrise all'ingresso degli avventurieri e parlò con voce melodiosa.

Stanchi del caos delle festa? Accomodatevi dove volete, penso che per oggi sarete i miei unici clienti!


Inviato

Devon

Una creatura affascinante, devo ammettere. Salve mia signora, faremo proprio così, abbiamo bisogno di rifocillarci e riposarci. Cerco un tavolo per tutti e mi ci fiondo.

Inviato

La genasi scomparve brevemente nel retro della stanza comune per riemergere con due brocche di terracotta colme di acqua fresca. Le posò con movimenti aggraziati sul tavolo e recuperò da uno scaffale alcuni bicchieri di vetro.

Ho anche della ottima birra ghiacciata, carne e riso freddo, frutta. E alcune camere per evitare di girare sotto il sole di mezzogiorno di Calimport aggiunse guardando le recenti ustioni sui corpi di Geralt e Cadfael I signori desiderano un impacco rinfrescante per la pelle?

Inviato

Devon

Al sentir nominare il cibo e la birra gelata un brontolio nello stomaco mi avvisa che è ora di nutrirsi. Grazie, portate pure, abbiamo bisogno di mettere qualcosa sotto i denti. Per le camere vi faremo sapere dopo il pasto mia signora.

Inviato

Acefer

Entrati nella locanda, sono subito attirato dalla esotica bellezza della genasi. Con un sorriso gli faccio un cenno del capo e dopo le sue parole e quelle di Devon,  "Tutto quello che avete detto andrà benissimo!" dico avvicinandomi a lei e facendogli un galante inchino "Posso sapere il vostro nome, mia cara?"

DM:

Spoiler

Carisma +1 se serve :P 

 

Inviato

Lucian Talvathar

Sorrido alla donna ma la rapida reazione dei miei due compagni frena le mie solite abitudini.
Mi volto piuttosto verso Alianorah squadrandola per qualche secondo.

Vieni, Lia. Andiamo ad accomodarci. nascosto dagli occhi della genasi ammicco alla ragazza ed ai suoi 'protettori'.

Inviato

Sahasha rispose le genasi, restituendo il sorriso ad Acefer. 

Rapida e leggera si ritirò nella cucina per preparare i vassoi con cibo e bevande. 

Poco dopo un paio di ragazzi giovani e riccamente vestiti entrarono nella locanda, ridendo e scherzando ad alta voce.  Non appena notarono il gruppo di avventurieri, si bloccarlo di colpo e dopo essersi scambiata una rapida occhiata intimorita, uscirono in silenzio. 

Alla visita di quella scena, Alianorah si lasciò scappare un breve risata. 

 

 

Inviato

Acefer

"Sahasha...un bellissimo nome!" le dico sorridendo, poi vado ad accomodarmi con tutti gli altri. Mi unisco alla risata di Alianorah alla vista della scena dei due ragazzi. "Speriamo di non rovinare gli affari stasera..." commento sorridendo.

Inviato

Sahasha riapparve con un pesante vassoio per su ogni mano. Senza apparente sforzo volteggiò verso gli avventurieri e appoggiò il suo carico sul tavolo. Tutti sentirono distintamente piccole folate di vento provenire dai vassoi, la genasi aveva una certa familiarità con alcuni elementali dell'aria minori e li utilizzava per aiutarsi nel suo lavoro.

In breve tempo i compagni di viaggio si ritrovarono davanti delle abbondanti porzioni di riso freddo blandamente speziato con carne e verdure, dei generosi boccali di birra che sembravano essere appena usciti da una ghiacciaia e una grande scodella con una profumata macedonia di frutta. Per Cadfael e Geralt erano stati preparati una serie di pezze di cotone impregnate con una sostanza che sprigionava un potente odore di menta.

Tamponate le vostre ustioni con queste per qualche minuti disse la donna vedrete che vi daranno subito sollievo. Antica ricetta di famiglia concluse con un sorriso.

Dopo essersi dichiarata a disposizione per altre ordinazioni, Sahasha si ritirò discretamente dietro al bancone, riprendendo a lavare e asciugare piatti e boccali.

I compagni rimasero in silenzio qualche minuto, ognuno immerso nei propri pensieri, mentre il riso e la birra ridava loro energie e sollevava gli spiriti. La prima a interrompere il silenzio fu Alianorah. La ragazza aveva mangiato solo un paio di bocconi ma aveva trangugiato tutta la birra in poche sorsate.

Quello strano sogno di poco fa... una delle donne imprigionate era vestita con gli stessi abiti che hanno le donne di questa città. Forse è tenuta prigioniera qui? 

Inviato

Geralt di Mirabar

Probabilmente Geralt sembrò il meno colpito dall'aspetto della donna, non perché non ne fosse incuriosito ma perché il suo atteggiamento era piuttosto lontano da quello degli altri. Piuttosto il suo interesse fu totalmante conquistato dalla birra gelata che avido trangugiò in poche sorsate senza dire nulla.
"Ma è morta... giusto? Saranno già scomparsi da quel luogo. Ricordi altro dell'ambiente intorno a lei?"
Riprese a mangiare e bere senza sosta, le cose più fresche e succose che riusciva a prendere senza però andare troppo oltre la sua parte e lasciando quindi il necessario agli altri.
Si guardò attorno durante l'attesa della risposta compiaciuto dell'aspetto di quel posto.

Inviato

No rispose la donna era una delle donne vive... quella morta... quel poco che era rimasto di lei... il suo corpo era senza vestiti. 

Un brivido percorse Alianorah al ricordo di quell'immagine cruda e terribile. Poi rimase ancora in silenzio, sforzandosi di ricordare.

Ho visto... la donna morta... e altre...dieci mi pare. Ma è stato tutto così veloce e confuso. La donna con i vestiti di questo luogo era prigioniera. C'era anche la ragazza liberata da Seji... prigioniera anche lei, di nuovo... era ancora svenuta. Anche delle delle altre erano prigioniere, cinque o sei... le altre erano libere. 

tutti

Spoiler

Da quanto avete capito fino a ora, ogni Alianorah è una "chiave" per aprire portali di vario tipo. Il tatuaggio della stella a dodici punte e il nome sembrano essere i "marchi" che distinguono queste donne speciali. Dovrebbero esserci 12 Alianorah, una per ogni punta della stella, nella visione della Alianorah che viaggia con voi i conti più o meno tornano. Rimane ancora da chiarire perchè una sia stata uccisa per ricavare una pergamena. E' il destino di tutte? Un esperimento? Un colpo di testa di qualcuno?

 

Inviato

Geralt di Mirabar

"E' poco... troppo poco. Ma è tutto ciò che abbiamo ora a quanto pare, a parte Ioxana. Voi avete idea di come rintracciare quella ragazza?" chiese rivolto agli altri poi osservò la loro protetta con evidente gratitudine "Allora riposiamo e dormiamo, poi andremo al porto." iniziò a slacciarsi l'armatura sentendesi un po' più al sicuro. Si guardò attorno in cerca di un posto più appartato e poi diede modo ad Alianorah di trovare il suo spazio e lavarsi o rilassarsi dopodiché andò lui senza preoccuparsi più di tanto degli altri.

Inviato

Devon

Non abbiamo molte scelte, Ioxana è l'unico appiglio. La cosa non mi piace ma le alternative scarseggiano. Affermo aggiungendomi alle parole di Geralt. Durante il pasto sono rimasto con lo sguardo fisso e pensieroso. Tutta questa incertezza rende la nostra missione davvero ardua, stiamo affrontando forze sempre più pericolose e possiamo contare solo sulle nostre abilità. Ma quanto ancora mi chiedo? Ometto l'ultima parte, forse per paura di scoraggiare fin troppo un gruppo su cui si sono abbattute diverse sciagure. Ma dobbiamo avere fede, ciò che stiamo vivendo è qualcosa che riecheggerà a lungo nella storia e noi possiamo davvero fare la differenza. Concludo prima di annuire alle ultime parole del guerriero. Giusto, andiamo a riposare, non so quando ancora potremo farlo. 

Ospite
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