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Inviata (modificato)

Locazione per Rogue Trader

La Luce del Trono è un è un colossale trasporto armato: un vascello di classe Galeon. Si dice che la Luce del Trono sia stata assemblata nei cantieri di Giove nel periodo della Grande Crociata, l'epoca d'oro dell'imperium e che abbia servito l'imperium per oltre quattro millenni. Andò perduta durante l'Era dell'Apostasia quasi seimila anni or sono e la sua carcassa orbita attorno a un gigante gassoso ai bordi di uno sperduto sistema solare della frangia orientale nel sub settore Anguis.

Alla Luce del Trono toccò un fato assai crudele: durante uno dei suoi viaggi scoppiò una tempesta warp che quasi la scagliò fuori dalla galassia in mezzo a mareggiate empiree e riuscendo a fare ciò che innumerevoli eserciti non erano riusciti a fare in migliaia di anni. Il capitano morì durante il naufragio, gli ufficiali cercarono di mantenere la disciplina e di alimentare la speranza dei superstiti ma prima che potessero nominare un nuovo capitano e ripristinare la lacunosa catena di comando le Furie del Caos s'impossessarono degli psionici della nave, sopprimere i posseduti chiese un enorme tributo di sangue enorme ai battaglioni della Guardia Imperiale imbarcate sullla nave, divenne chiaro che c'era una breccia nel Campo Geller che venne fortunatamente riparato.
Tutti i navigatori, eccetto uno, il leggendario Marchiziano Payana morirono per lo sforzo di condurre la nave fuori dalla tempesta schiacciati dal costante peso del Warp. La nave ridotta a un relitto inutilizzabile, oltre ogni speranza di riparazione finì a fluttuare in un sistema privo di vita ai bordi orientali della Via Lattea.

Di tanto in tanto gli equipaggi di alcuni trader e gruppetti di orchi abbarbicati a rottami sono riusciti a penetrare nel relitto: nel saccheggiarlo hanno sempre ottenuto notevoli successi ma nel tentare di conquistarlo hanno fallito miseramente essendo il relito abitato da una popolazione scaltra e feroce oltre che temprata.

Varie generazioni nacquero e morirono nell'oscurità della nave e sempre più informazioni andarono perdute, fin che gli occupanti giunsero addirittura a dimenticarsi di essere su una nave, pensando di trovarsi semplicemente in un mondo fatto di tunnel d'acciao, diviso da antichi confini tribali.

I margini freddi: si tratta delle sezioni tra gli scafi multistrato delle navi, sono molto pericolosi, come ben sanno gli abitanti della Luce del Trono. Tunnel e camere possono improvvisamente perdere atmosfera o calore, e l'apertura di un antico siglillo del vuoto potrebbe facilmente scaraventare gli ignari esploratori nello spazio. In certe aree buie invece alignano ancora i sussurri indistinti del chaos informe e le ultime parole d'agonia degli spionici.

Le Caverne d'Acciaio si tratta delle camere relativamente sicure all'interno della nave, contengono piccoli villaggi in cui abitano i membri delle diverse tribù.

Pozzi Profondi: si tratta di sezioni di nave allagate per il cedimento (controllato o più raramente accidentale) di alcune sezioni cisterna.

Camere Rosse: si tratta di sezioni della nave requisite e sigillate dal clero di marte.

Stive Ombra: sorta di leggendarie camere del tesoro che sarebbero ignote persino al Clero di Marte

 

Sacrario dello Spirito Ardente: sono le antiche sale macchine della nave è da lì che viene tutta l'energia che permette la vita nelle altre sezioni, sono protette tenacemente dal clero di marte.

Livelli Fattoria: sono una massiccia arcologia con allevamenti di Grox depuratori e culture idroponiche avanzatissime sono protetti da forze appartenenti al Clero di Marte. I livelli fattoria sono amministrati dai Ratling, buffi umanoidi alti la metà di un uomo.

 

Sacrario: nella capella della nave, tra le altre reliquie, c'è anche il presunto mummificato del capitano Yeremi Feltz, il rispetto per questa salma è tale che gli sono stati lasciati gli impianti bionici che solitamente vengono espiantati reciclati alla morte del proprietario.

LE TRIBU' DELLA LUCE DEL TRONO

Il Clero di Marte

Ci sono veri e propri Tecnopreti inniziati e questi lasciano le camere rosse solo in caso di reale necessità, gli altri membri del clero sono aspiranti destinati che hanno ben poche speranze di ricevere l'iniziazione e di cominciare il percorso di ascensione nelle vie dell'Omnissia. I Veri tecnopreti sono pochi e sui loro corpi sono applicati congegni grossi, pesanti e rozzi avvitati sulle ossa e sostenuti in pare da imbragature perché costruiti con materiali di fortuna. I Tecnopreti della nave ricevono l'iniziazione in tarda età e avanzano lentamente sul cammino dell'ascensione perciò sono assai abili e temprati per quanto impoveriti e rozzi.

Gli aspiranti sacerdoti abitano nelle Camere Rosse ma esistono enclave abitate da questi chierici minori in tutti i territori delle altre tribù, e tutti i capi tribù danno grande valore al loro parere. I chierici di Marte si servono di Servitori e Famigli ovvero di costrutti bionici mossi da un cervello lobotomizzato. I Servitori di questo clero sono indicibilmente rozzi.

 

Capo: nessun membro laico della nave ha idea di chi guidi davvero i chierici di Marte.

 

Gruppo: seguendo le istruzioni e le routine apprese dai loro superiori gli umili aspiranti tecnopreti consumano buona parte delle loro vite a eseguire compiti prestabiliti. Di tanto in tanto vengono riuniti in gruppi con compiti straordinari: demolizione, recupero, ricerca e altro ancora. Gli aspiranti non progettano niente, eseguono passivamente gli ordini. Solitamente aiutano i membri delle altre tribù quando si verifica un problema tecnico.

 

Alleanze e nemici: sono in buoni rapporti con tutti.

 

Motivazioni: il Clero di Marte ha due obbiettivi e uno scopo finale in primis mantenere la nave stabile e controllata ciò rende implicito che la popolazione sia tranquilla perciò il clero cerca di frenare i conflitti inter tribali; il secondo obbiettivo è quello di lavorare al ripristino della nave, l'obbiettivo finale del Clero di Marte della nave è riunirsi ai fratelli da cui il naufragio li ha separati.

 

 

Fratelli nella Fede

Sono i discendenti del personale militare della nave e dei superstiti dei battaglioni della guardia imperiale che perirono combattendo contro i demoni. Dopo il Mechanicus i Fratelli hanno fatto la parte del leone nell'accaparrarsi le camere migliori al centro della nave. Le camere occupate da loro sono coperte di terreno in cui vengono coltivati ortaggi e campi, queste camere sono abitate da animali di piccola taglia (i più grossi sono cavalli, i Grox normalmente non escono dai livelli fattoria). In mezzo ad ogni villaggio c'è quantomeno una cappella dedicata all'Imperatore. I Fratelli sono laconici, poveri d'immaginazione, rispettosi delle gerarchie, sono diffidenti verso qualunque innovazione e di ogni influenza esterna: visto che i loro miti più importanti parlano di come i loro antenati lottarono contro i demoni salvando il mondo. I Fratelli vivono nella disciplina marziale e pur di continuare a combattere alcuni di loro, col permesso dei Ministri del Culto, formano squadre suicide che si spingono a cacciare alle progeni del caos e alle abominazioni mutanti che infestano i livelli contaminati finendo martirizzati dalle radiazioni quando  anche riescono a prevalere sulle mostruose appendici di quegli esseri.

 

Capo: i Fratelli sono guidati da Maximilian Lething, il discendente di una  dinastia che nelle ultime tre generazioni è riuscita ad unire i villaggi sotto la guida di un consiglio degli anziani chiamato senato "difeso" dalla famiglia reale dei Lething. Maximilian è un leader capace che comanda in virtù dall'autorevolezza che gli deriva dalla sua forza fisica unito al modo molto assennato in cui ha risolto i problemi della tribù. A differenza dei suoi predecessori Maximilian sogna di controllare tutte le "terre" del mondo. Siccome ha capito che per diventare il signore della nave deve diventare vassallo del Mechanicus, assimilare i triclopi e trovare una qualche forma di accordo è più che disposto a farlo anche se questo singifica calpestare le tradizioni della sua tribù. Questo lo spinge a cospirare e (tal volta) a uccidere ministri del culto e membri del consiglio degli anziani.

 

Tribù: gli uomini e le donne dei Fratelli del Credo discendono da personale militare, in particolare dalla "crema" dei battaglioni ferali provenienti dalle più selvagge tribù della frangia orientale. I Fratelli sono più grandi, grossi e agili rispetto ai membri della altre tribù, pelli bronzee nonostante il pallore, hanno folti capelli lisci e mori, occhi lucidi e neri. La tribù di tanto in tanto rapisce gli elementi più forti e tenaci delle altre tribù per "rafforzare il sangue". Pattuglie di soldati di questa tribù armati fino ai denti pattugliano i confini del territorio dei fratelli. 

 

Alleati e nemici: i Fratelli nel Credo si considerano gli unici veri esseri umani della nave, hanno un rapporto strano col Mechanicus che rispettano ma non amano avendo sotto gli occhi l'orrore dei servitori lobotomizzati che mantengono l'equilibrio del mondo. Molti membri della tribù considerano il Clero di Marte un male necessario alla loro sopravvivenza. I re delle dinastie precedenti ai Lething di tanto in tanto lanciavano i loro guerrieri all'assalto degli scafi con l'intento di sterminare i Triclopi ottenendo solo rovinose sconfitte. I Leith hanno invece teso a smussare l'ostilità con questa tribù che oggi rimane assai diffidente ma non conflittuale.

 

Motivazione: la tribù crede che il loro destino manifesto sia reclamare questo mondo a nome dell'imperatore ma senza il Clero di Marte esso cesserebbe di esistere. Perciò si limitano a cercare di sottomettere gli altri gruppi. I Fratelli non sono solo fantatici senza cervello e nei secoli hanno tenuto la nave libera dall'infestazione di bestie mutate dalle radiazioni.

 

Triclopi
Si tratta di una banda di nomadi formata da rinnegati meno numerosi dei Figli Pallidi. Il nucleo principale è formato da dissidenti religiosi che venerano come un Santo Imperiale Marchizano Payna, l'ultimo navigatore della nave, hanno un'arca portata da quattro uomini con un occhio tatuato sulla fronte in cui si trova il teschio di Saint Marchizano. I Triclopi conducono uno stile di vita nomade attraverso la nave per lo più nelle camere nei pressi dei margini freddi. Salvo i conversi di prima generazione tutti i Triclopi discendono da Marchizano Payna ma nessuno dei suoi discendenti è stato benedetto dal dono del Terzo Occhio. I Triclopi indossano tute vaquum rozze ma funzionanti, uno dei segreti meglio custoditi dai Triclopi e dai tecnopreti è che i Triclopi hanno accesso a una mini fabrica capace di produrre Tute Vaquum.

I membri più in alto nella gerarchia sanno dove si trovano alcune scialuppe di salvataggio e il meccanismo per lanciare capsule d'atteraggio per veicoli e personale militare.

 

Capo

Jenell Payna è considerata una sorta di santa incarnata: fin dalla più tenera età ha manifestato un senso dell'orientamento e un intuito prodigioso; Janell a poco più di vent'anni è già la leader dei Triclopi e per ottimi motivi, è probabilmente la migliore leader che i Triclopi abbiano mai avuto. Janell conosce le mire di Maximilian riguardo alla nave ma è anche convinta che l'unità della nave sarebbe destinata a finire con la morte di Maximilian, perciò al momento preferisce salvaguardare l'indipendenza del suo popolo, la sottomissione al Mechanicus comporterebbe abbandonare le reliquie e le altre "superstizioni" perciò la tiene in serbo come ultima opzione.

 

Tribù

I Triclopi credono che gli abitanti della nave siano le reincarnazioni dell'equipaggio originale punito dall'Imperatore per il suo folle orgoglio. I Triclopi credono che la nave sia una sorta di inferno da cui è però possibile fuggire mantenendo salda la fede negli insegnamenti di Payna. In particolare Payna aveva profetizzato l'arrivo di liberatori che avrebbero condotto i Triclopi in un mondo su cui vivere dignitosamente. Lo scopo finale dei Triclopi è abbandonare la nave.

 

Alleati e Nemici

I Triclopi sono alleati ma non fanno parte del Clero di Marte, aiutano i tecnopreti a mantenere gli scavi, quando necessario fanno anche lavori di manutenzione e di demolizione e recupero sullo scafo esterno usando le tute di supporto al vuoto e una scialuppa di salvataggio. In cambio il tecnopreti foraggiano i Triclopi con cibo e altri sussidi. I Fratelli del Credo li ritengono eretici, blasfemi e forse mutanti. All'insaputa di tutti i Triclopi hanno siglato un trattato di pace segreto con i Figli Pallidi, Triclopi e Mutanti non si attaccano a vicenda.

 

Motivazione

I Triclopi in realtà desiderano lasciare la nave.

 

Lo Stormo
Si tratta del più grosso gruppo di mutanti che infesta la nave, sono seguaci della Madre Pallida una mutante straordinariamente longeva e resistente. I Figli Pallidi non sono collusi col Warp, hanno idee molto vaghe circa l'immaterium e a malapena sanno che esistano cose come gli dei del caos (lo sanno atraverso gli improperi dei Fratelli nel Credo). I Figli Pallidi si mantengono con la pesca nei pozzi profondi e con razzie, rispetto alle altre fazioni hanno anche una maggior propensione al cannibalismo.

 

Capo il più grande potere della Madre dello Stormo è l'esperienza che le ha donato una mutazione che la rende immune all'invecchiamento, poi ha anche muscoli potenti come l'acciaio ma flessibili e una resistenza adamantina, per quanto possa sembrare una donna albina combattendo contro di lei o insieme a lei diventa evidente che il suo corpo non è fatto di materia umana o organica.

 

Tribù La Madre dello Stormo guida i mutanti in modo molto assennato assegnandogli compiti che possono svolgere bene grazie alle loro peculiarità: i mutanti immuni a una qualche forma di contaminazione pattugliano le aree che non sono pericolose per loro, quelli capaci di respirare l'acqua pattugliano il fonod delle cisterne.  Le progeni del Chaos e altre aberrazioni come Grox mutanti vengono tenuti sigillate in comportamenti appositi e liberati in casao di arrivo d'estranei.

 

Alleati e nemici La Madre dello Stormo ha degli accordi segretissimi con il Mechanicus a cui fornisce oggetti recuperati nelle aree irragiungibili ad altri e un patto di non aggressione con i Triclopi.

 

Motivazione: i membri dello stormo non sono caotici, pensano solo alla propria sopravvivenza e a migliorare le loro condizioni di vita.

I Sussurrati

I Sussurrati sono una minuscola cabala interna ai Triclopi, sono venuti in contatto in una camera distorta dalla caduta dei campi gellar in cui aleggia un male antico, il residuo psichico di una Furia del Chaos, i Sussurrati portano offerte al residuo psichico e annotano isuoi capricciosi e incoerenti borbottii su pergamene di pelle umana. ...I sussurrati sanno che il Sussurratore ha dei piani per plasmare la nave ma non riescono ad accordarsi sugli obbiettivi sia per il carattere lunatico del loro nume tutelare, sia per l'ambiguità delle sue parole confuse tra i cigolii dello scafo.

 

Perché la nave non è stata riparata?

Rimettere in funzione la nave richiede un grosso cantiere navale e pezzi di ricambio rari (si tratta di un manufatto risalente alla grande crociata), tenere in funzione il supporto vitale invece è relativamente semplice.

 

 

Modificato da fenna

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