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[TdG] La Torre Infernale


Lx32

Messaggio consigliato

Vi trovate alla locanda de Il Sorriso del Castoro, a Merakoth, la capitale. Siete appena tornati dalla vostra lunga avventura e vi state riposando facendovi una bevuta. La taverna è, come al solito, ben tenuta e il gentile nano vi continua ad offrire birra ed altri alcolici. I vari avventurieri continuano a chiedervi i resoconti della vostra ultima avventura e voi siete ben lieti di raccontarglieli, anche aggiungendo un po' di dettagli superflui. Ad un certo punto la porta si spalanca ed entra un giovane che urla: "Accorrete tutti! C'è un problema! Abbiamo trovato un tipo mezzo morto alle porte del villaggio, per favore qualcuno venga a controllare!" E detto questo se ne va con la stessa velocità con cui era arrivato.

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Eiji- Monaco arciere zen

Dopo mesi di favillanti peripezie, passati a perfezionare la sublime quanto sacra via dell'arco, ad uccidere terribili mostri e ad attraversare luoghi infinitamente distanti dall'ombra della civiltà, ora sono finalemente seduto su uno scomodo sgabello della locanda completamente intento a mangiare dello stufato di non so quale carne. Il suono  del fuoco che scoppietta, delle grasse risate degli avventori e delle iperboliche frottole raccontate dai miei compagni lo percepisco solo come un piacevole brusio. Improvvisamente quella cacofonica pace viene bruscamente interrotta da un urlo di un giovane. Qualcuno è stato ritrovato mezzo morto vicino al villaggio... Non faccio in tempo a riorganizzare una risposta che il tizio urlante è già sparito. Appoggio le posate, mi alzo dallo sgabello, scruto i miei compagni e, in religioso silenzio, mi accingo ad uscire sistemandomi l'arco e la faretra

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Zoran (tiefling mago-ladro)

Ah, la civiltà.... mi faccio cullare dalla piacevole atmosfera del Sorriso del Castoro, un po' meno affascinato dalle attenzioni ricevute, che però soddisfo con garbo. Quando la cena viene interrotta, mi alzo platealmente in piedi con un movimento imperioso e dico: Sia mai che la qui presente eroica compagnia venga tacciata di vil codardia e non metta a rischio tutta sé stessa nel tentar, a dispetto d'ogni periglio, d'appianar qualunque problema che v'affligge, oh messo d'infaste nuove! Quando ho finito il mio discorso, mi rendo conto che il ragazzo se n'è già andato, quindi scrollo le spalle, mi guardo un attimo in giro con un espressione un po' vergognina e poi, facendo finta di nulla, mi dirigo alla porta, ben conscio che i miei compagni mi seguiranno.

@tutti

Finally! 

Zoran è un personaggio molto strano, incredibilmente pomposo quando si trova a dover interagire con la società, ma in realtà è molto timido e schivo. Parla sempre in modo magnificente e spesso è fuori luogo con i suoi modi altolocati, ma quando c'è da agire in modo discreto è insuperabile.

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Savara, stregona 

@descrizione

Savara è una mezzelfa dagli occhi verdi contornati da un leggero filo di trucco nero e i capelli castani tenuti in piccole trecce con delle ossa alle loro estremità, veste con una coprente tunica con cappuccio grigia ornata di ossa con due ampi spacchi ai fianchi che lasciano vedere le gambe tatuate con neri gifi, le mani e le braccia sono anhc'esse tatuate e le unghie sempre colorate di nero, è una visione minacciosa e leggermente inquietante.

Savara è una persona schiva e taciturana che preferisce il silenzio a mille parole  ma quando le viene richiesto sa essere molto chiara ed eloquente dimostrando un'istruzione di tutto rispetto.

il brusio della locanda è fonte di fastidio per le mie orecchie abituate al silenzio, tuttavia una taverna vuol dire cibo e il cibo è una necessità impossibile da ignorare.

mangio in silenzio ascoltando attorno a me i compagni che parlano delle loro imprese e sorrido beffarda sotto al mio grigio cappuccio quando sento narrare di particolari mai esistiti, l'unico la cui compagnia mi conforta è Eiji, quel monaco arciere sembra essere sempre in pace col mondo in ogni situazione e la sua espressione pacifica spesso mi da i nervi però almeno è sufficientemente taciturno da non disturbarmi troppo.

tutto sembra tranquillo, già si prospetta un pasto tranquillo e un accogliente ritiro nelle stanze della locanda per riposare, finalmente sola... però sembra che oggi non verrò affatto lasciata in pace, un ragazzo irrompe nella stanza lanciando un allarme, sembra che qualcuno sia stato ucciso... resto ferma al mio posto, testa china sul piatto vuoto, sento accanto a me il monaco alzarsi silenzioso e subito dopo Zoran inizia con i suoi discorsi, palesemente fuori luogo in una taverna di second'ordine come quella, infine mi alzo spinta quasi più dalla voglia di allontanarmi da quella pomposa favella inappropriata che dall'interesse del caso. Zoran è un buon elemento del gruppo ma parla decisamente a sproposito e la cosa mi rende nervosa, solo una frase secca pronunciata con tono svogliato, prima di affiancarmi a Eiji e uscire dalla locanda.

che sia una cosa veloce....

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Qui - cleric

Aspetto

Qui è una mezz'orca alta, atletica ma molto bilanciata nel fisico. Per quanto abbia tanti muscoli, ha preso motlo piu' dagli umani che dagli orchi ed è una ragazza parecchio attraente. Ha una spessa armatura completa con le placche nere e gialle, facendola sembrare un enorme calabrone corazzato. ha con se' un intero caravan e due lavoratori, un grosso spadone sulla schiena. Un grosso simbolo sacro di Calistria sul petto è quasi superfluo dato il suo modo di comportarsi, l'armatura a calabrone e la frusta al fianco.

Nella baldoria della locanda la mezz'orca ci sguazza letteralmente, ridendo, bevendo e vantandosi di tutte le avventure con gli altri avventurieri. L'entrata del giovane che chiede aiuto non mi coglie impreparata. Salto in piedi, dando una pacca sulla spalla a Zoran mentre parlo sorridendogli. Parla come mangi, e corri come se avessi il diavolo alle costole! Vado a curarlo prima che ci rimanga! lo stuzzico come al solito amichevolmente correndo fuori nel tintinnio pesante della corazza completa. Guardo i miei compagni mentre corro fuori in tutta fretta correndo piu' veloce che posso. A chi arriva prima! L'ultimo offre stasera! urlo, quasi a voler nascondere la mia preoccupazione per la vite dell'uomo in fin di vita che mi sto' fiondando a curare. Ironizzare così su cose serie per sdrammatizzare è il mio tipico modo di fare ormai collaudato. 

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Ospite Boendal

Kosthabì - Guerriero

Descrizione

Immagine

Kosthabì è un umano alto circa 1 metro e 80 cm. I suoi occhi sono castani come i suoi capelli. La sua pelle è abbronzata, e porta i segni del sole del deserto.

Il suo abbigliamento è identico a quello della foto. Non presta più attenzione se il suo "strano" abbigliamento attira su di lui l'attenzione altrui.

E' un tipo taciturno, di poche parole anche se col passare del tempo questo atteggiamento nei confronti dei suoi compagni sta piano piano cambiando.

Le locande con il loro chiasso non mi hanno mai entusiasmato, ma una volta ogni tanto servono per ritemprare le forze e rilassarsi un pò.

Se posso evito di concedere troppa attenzione ai curiosi, lasciando ai miei compagni il compito di raccontare le nostre avventure.

L'ingresso del ragazzino accompagnato dalle sue urla attira subito la mia attenzione.

Con calma fredda controllo il mio equipaggiamento.

...sperando che ne valga la pena...

rispondo alla sacerdotessa rendendomi conto di chiudere la fila

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Arrivate alle porte della città e notate che molte persone sono già accorse. Nella folla notate anche alcuni chierici che stanno cercando di curare l'uomo. Esso è pieno di ferite e tagli, ma soprattutto il suo corpo è completamente ustionato e la sua carne in alcuni punti è quasi bruciata. Notate che sta stringendo qualcosa nella mano destra che però non si vede bene.

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Savara, stregona

arrivata con una corsa appena accennata al luogo del misfatto mi rendo conto che la scena ha già attirato una folla di curiosi che probabilmente sta solo intralciando il lavoro dei chierici, non che mi stia a cuore la vita di quel poveraccio ma qui sembra esserci puzza di qualcosa che non va, non vi sono stati incendi nella zona eppure l'uomo sembra bruciato, quasi sicuramente è stata la magia a ridurlo così.

resami conto della situazione cerco subito di allontanare il pubblico, primo per facilitare il lavoro dei cerusici e secondo per allontanare orecchie indiscrete dal luogo prima di parlare di argomentazioni delicate, quindi mi faccio largo tra il pubblico con gesti ampi delle braccia e del mio bastone gridando: via, via! non c'è niente da vedere! 

punto alcune delle presone della folla prima di continuare tu! conosci quel disgraziato? e tu? e tu invece hai visto cosa è accaduto qui? se non sapete nulla andatevene! state solo intralciando i soccorsi!

@ dm:

prova di intimidate +10 sul pubblico cercando di far leva sul loro senso di colpa facendo velatamente capire che se non si scansano il poveretto potrebbe morire per causa della loro curiosità.

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Eiji- Monaco arciere zen

Arrivo a passo svelto alle porte della città dove, come era prevedibile, so trova già una piccola folla di persone. Mi fermo un attimo a studiare la situazione e noto che alcuni chierici stanno cercando di curare e probabilmente salvare un uomo carbonizzato. Sicuramente le loro abilità curative saranno migliori delle mie, e poi sicuramente la chierica si avvicinerà e avrà modo di capire cosa sta stringendo.  Inutile intervenire. Quello che mi domando e come abbia fatto ad arrivare sin qui con quelle ferite. Meglio dare un'occhiata...

DM

Cerco di aggirare la folla o, se non è possibile, mi faccio strada per arrivare fuori dalla porta cittadina. Lì comincio ad esaminare la zona cercando qualsiasi indizio che mi possa far capire come è arrivato fin lì. ( se serve a percezione ho un +11)

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Zoren

Arrivato sul luogo, mi tengo in disparte, infastidito dalla presenza di tutta la gente e cerco di intuire il corso degli eventi. Mi accorgo che Eiji va a cercare tracce, quindi decido di raccogliere qualche informazione fra i locali, anche se odio la gente. Perciò, individuo uno degli astanti dall'aspetto informato, lo avvicino e gli dico: suvvia buon uomo, mi dica, dacché la vedo qui, con sguardo attento ed espressione acuta: cos'è accaduto al pover'uomo laggiù? Ha per caso detto qualcosa? 

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Qui, chierica 

Appena raggiungo la folla, sfruttando la complicità della mia armatura ben evidente, la mia altezza e la fretta urlo alla folla di farmi largo. Che diamine! Fate largo a chi lavora! Spazio ai guaritori! Inveisco facendomi largo di prepotenza on in mano il mio simbolo sacro. Raggiunto il ferito e gli altri guaritori di prepotenza se necessario mi chino anche io imponendo il simbolo sacro e la mano per guarirlo insieme agli altri chierici, guardandoli. Condizioni critiche sembra. Sapete cosa gli sia successo? Ha detto nulla?

Heal +2 (ugh..) per aiutarlo. 

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Vedendo la scia di sangue mi chino in terra per esaminarla meglio. Interessante... Deve essere una persona con una forza di volontà incredibile per riuscire a strisciare fino a qui con quelle condizioni. Vediamo da dove viene...  Quindi mi alzò e comincio a seguirla lungo la strada.

DM

Cerco di capire se è sangue umano. Sia che riesco che non la comincio a seguire  non allontanandomi più di 100 metri

 

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Zoran il ladro

Mmmmm.... Una torre dici? Forse tu sai se c'è una torre nelle prossimità, nevvero buon giovine? E suvvia, non siate agitato, vedrete che i raccolti saranno rigogliosi anche quest'anno! Dico all'uomo, fraintendendo la sua ansia come al solito. Proprio non so capire le persone. Mentre lo ascolto, mi guardo intorno, fino a che non individuo Eiji che si sta allontanando, al che penso che probabilmente potremmo più utilmente seguire le tracce tutti assieme, invece di perdere tempo qui...

 

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savara, stregona

Dopo aver disperso civili e curiosi o almeno la gran parte di loro do un occhiata alle condizioni del poveretto.

sembra stringere qualcosa in mano, potrebbe essere un indizio, fatemi controllare dico con tono sicuro ai chierici mentre mi avvicino al corpo per aprire la mano e vederne il contenuto.

@ gm 

se i chierici mi lasciano vado a guardare cosa stringe in mano il pover uomo.

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Ospite Boendal

Kosthabì - Guerriero

Raggiungo subito la zona segnalata. Un uomo sta a terra in condizioni che a me sembrano critiche. Intorno a lui chierici all'opera e curiosi.

Savara inizia ad allontanare eventuali fastidiosi curiosi e Qui si offre si aiuto. Rimango in disparte osservando la scena cercando di notare qualcosa di anomalo.

Quando noto Eiji seguire una pista, lo seguo tenendomi a leggera distanza, in modo da non intralciarlo ma da restare comunque pronto ad intervenire in suo aiuto in caso di bisogno. 

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