Vai al contenuto

Che lacrime non abbia, ma ossa sulla sabbia


Roald Nordavind

Messaggio consigliato

Inviata

Mare delle cento teste. 
Dodicesimo anno dell'età dell'Uro; Quarantaseiesimo anno del regno di  re Baltar di casa Starworth
L
a Granchio nero, la vostra Caravella sta viaggiando tranquilla e placida, al largo e lontana dai pericoli di scogli sommersi e coralli. 
A bordo regna il torpore dovuto ai bagordi dei giorni passati, quando i soldi dell'ultimo bottino e le scorte di tabacco ed alcolici di vario genere sono state rinforzate, con qualche robusto extra specifico per la festa. 
Anche l'oceano è calmo, soltanto basse onde lambiscono la chiglia, accompagnando dolcemente il viaggio. 
Dopo qualche ora dal sorgere del sole di assoluta calma, soltanto la voce, ferma e tonante di Capitan Serrassan rompe la quiete, rivolgendosi ad Edward. 

"Edward! Ti affido al timone, rotta verso Nord ovest! Andiamo a trovare quel vecchio ubriacone di Marshall!" 

Improvviso come era apparsa, la figura del capitano scompare di nuovo sottocoperta, totalmente fiducioso dell'operato dei suoi uomini. 

Capitan Serrassan è un uomo abbastanza anziano, dalla barba bianca ed i capelli sempre raccolti da un colorato turbante arancione. Di corporatura robusta ma non troppo alto, con un buon ventre da bevitore, l'altra caratteristica che balza subito all'occhio è il braccio sinistro, mozzato all'altezza del gomito; 
Serrassan tuttavia, ad un più attento esame, ha caratteristiche mai viste su nessun altro essere, ed i più veterani della ciurma si ricordano che non sempre è stato così, e voci di una maledizione pescata chissà dove si rincorrono negli alloggi della ciurma, ma mai in sua presenza. Della storia del capitano, si sa solo che da giovane era un giovane studente, destinato ad una brillante carriera arcana, ma che qualcosa si è portato via il suo braccio insieme alla sua voglia di prendere parte alla società civile. 
La sua pelle al sole a volte mostra strani riflessi, come se scaglie invisibili la ricoprissero, e la usa barba spesso ondeggia innaturalmente, come se fosse sempre sott'acqua. 
Inoltre c'è chi giura che abbia ucciso un uomo sbranandolo come uno squalo, e che sott'acqua sia a suo agio come i tritoni. 
Essendo già sulla nave da un po', lo avete visto combattere e nonostante non lo faccia volentieri se non quando la situazione lo richiede espressamente, è capace di usare molto bene le arti magiche, ma non disdegnando comunque l'uso della spada. 
Nessuno sa di preciso cosa cerchi in questa sua vita da fuorilegge, ma molti sospettano che ci siano motivi ben diversi dalla semplice brama di ricchezza a spingere Serrassan a solcare i mari. 
Il vice capitano, invece, Varanthir Pelle di muschio, si dice sia nato dall'unione di un giovane drago verde, abitante le paludi del grande acquitrinio, ed una ragazza rapita da una delle selvagge tribù locali, nell'intento di propiziarsi il favore della bestia. Non si sa come sia andata a finire, nè si sa molto della sua adolescenza, ma si dice che segua Serrassan praticamente da tutta la vita. Non si risparmia le brutalià mentre combatte, e spesso si trova al comando di una seconda nave per missioni secondarie. 
Il vecchio Marshall è un amico di infanzia del capitano, un vecchio erudito che vive da solo in una capanna sulla spiaggia su una delle isole più vicine alla costa. Da sempre grande fonte di informazioni e capace di offrire un riparo sicuro alla nave grazie al naturale golfo dove ha costruito la sua capanna. 
Oltre a voi ed ai superiorio, il resto dell'equipaggio è composto da quindici tra uomini, mezz'elfi, e mezz'orchi, marinai e combattenti, necessari a governare la nave e fornire manovalanza. 
@tutti Buonsalve, e scusate il delay. Giusta una introduzione di presentazione^^ Aggiungo qualche dettaglio della ambientazione, as well as una foto che rappresenti Serrassan. 

GEOGRAFIA

 

Mare delle cento teste ;
Il mare delle cento teste, chiamato così per la miriade di isole di cui è costellato, onestamente anche di più di cento, è un territorio insolito, paradisiaco per alcuni, infernale per altri.
Le isole presenti sono talmente tante che la maggior parte non ha un nome proprio, ma solo qualche nome locale, nato da leggende di pescatori o da caratteristiche morfologiche particolari, come la Botte, la cui forma tondeggiante e panciuta ricorda senza troppa fantasia quella dell’oggetto da cui prende il  nome.
Le uniche due battezzate ufficialmente sono Miradyr e Hur, che prendono nomi dagli omonimi insediamenti, amministrati da governatori ciclicamenti inviati dal regno dei Lenti Fiumi e dal Grande Acquitrinio, centri nati per stoccare pesce e altre risorse per poi inviare alle rispettive province.
Gli altri insediamenti sono di scarsa importanza, e neanche riportati sulle carte reali, insediamenti di pescatori, povera gente in cerca di sussistenza a basso costo, e fuorilegge.
Il clima di queste isole è caldo temperato, tranne nell’inverno, dove l’arrivo dei gelidi venti provenienti dal mare aperto a nord abbassa sensibilmente le temperature, portando anche alla formazione di nevi e ghiacci sulle isole più settentrionali.

Provincia del Grande Acquitrinio.
La provincia più orientale del regno di Re Starworth; Sconfinata ma scarsamente popolata da uomini, se non nelle immediate vicinanze del confine con quella dei Lenti Fiumi , dove si trovano le tre città di Syndar, Feril e Rocca Azzurra, le prime due sulla costa, la terza più interna. Le terre strappate dagli uomini alla palude si sono dimostrate fertili e vitali, ma seppur utili la costante minaccia di malattie e l’arretratezza della vita di confine non le rendono una meta ambita, quindi la popolazione è sempre scarsa e stabile, appena necessaria alla coltivazione dei campi e alla caccia.
La vasta piana acquitrinale dopo diverse leghe si trasforma in una fitta foresta, esplorata solo in minima parte, e casa di creature bizzare, selvagge e molte ancora sconosciute.

Provincia dei Lenti Fiumi
La fantasia non è certo la caratteristica principale dei cartografi reali, infatti il nome di questa terra deriva dai due grandi e lenti fiumi, il Tutyr ed il Fandyr, che la attraversano, provenienti dall’impetuosa catena dei Monti della Lama, tagliando questa provincia in tre regioni, la più orientale, confinante con la provincia del grande acquitrinio e rappresentata dalla cittadella di Ackbar, la centrale dalle Rocca dei dodici pesci, e la più occidentale dall’imponente città di Sunbadar, capitale della provincia. Una provincia di terre pianeggianti o di dolci colline, ma ben più fredda del Grande Acquitrinio, che in qualche modo rallenta la fertilità e la resa di queste terra, cosa che ha fornito la spinta per la colonizzazione delle inospitali terre ad est.

 

STORIA

 

Re Baltar Starworth si è fatto fame di re giusto e saggio con gli abitanti delle sue province, e se questo può essere ineccepibile per gli abitanti delle città reali, lo stesso non si può dire per i popoli e le razze che abitavano queste regioni da molto prima che Re Baltar,  e tutti i suoi predecessori i venissero a “conquistare” questi territori selvaggi.
Ad un giovanissimo Baltar si deve la colonizzazione del Grande Acquitrinio e gli insediamenti nel mare delle cento Teste, tuttavia le immense dimensioni di questi territori e la relativa scarsità di popolazione hanno contribuito ad uno sfruttamento ed una colonizzazione non invasiva, permettendo la convivenza delle “vecchie razze” con i nuovi coloni.
Le cose sarebbero rimaste così in stallo per molti e molti anni ancora, se le prime navi Ruperdariane non avessero raggiunto il mare delle cento teste.
Ruperdar.
Il leggendario continente al di là del mare, patria di dei e creature spaventose nate dai racconti di marinai superstiziosi e di bambinaie stufe dei capricci dei bambini, era abitato da…uomini, elfi, nani e tutte le altre razze presenti anche nel “vecchio”.
L’iniziale sgomento per questo contatto inatteso, complice anche il comportamento pacifico dei primi esploratori giunti sulle coste amiche, non ha tardato a trasformarsi in un gran d’affare diplomatico per intessere rapporti commerciali tra le due popolazioni.
La maggiore tecnologia in campo navale delle popolazioni Ruperdariane, che ha permesso alle loro navi lunghe di superare gli anelli delle correnti e di tempeste perenni  che un tempo si credevano il limite del mare delle cento teste ha limitato gli scambi, ma il Re, ed i governatori locali, non si vogliono far trovare impreparati, ed una sempre maggiore affluenza di gente sta arrivando in queste regioni remote del Regno, pronta a mettere le mani sui gruzzoli di tesori  provenienti dalle terre di Rup-er-dar, o “dove nasce il sole”, incrementando a dismisura gli insediamenti ed il traffico navale.
E si sa, coi traffici e gli affari, i fuorilegge di tutte le specie non tardano mai a manifestarsi.  


PS: Aggiungete la descrizione del vostro pg al primo post, così che tutti possiate più comodamente visualizzarlo^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Captain serrassan.jpg


  • Risposte 188
  • Creato
  • Ultima risposta
Inviato

Kal'dur (Squalo nero)

Marshall...molto bene...


Squalo nero si alza dalla sedia sul ponte appena sente l'ordine del capitano...l'alba era già passata da ore e aveva finito da tempo di affilare le proprie lame, vedendo il resto dell'equipaggio mettersi al lavoro, anche lui prende il suo posto.

Kal'dur è un uomo dalla pelle nera dagli occhi grigi, completamente privo di capelli o di qualche tipo di barba, tre profonde cicatrici gli ricoprono il volto....Ciccatrici che gli danno un aspetto minaccioso.

Porta con se un vero e proprio arsenale oltre alla armatura di cuoio completamente nera come la pece, porta sulla cintura uno stocco e vari tipi di dardi per balestra e sostanze alchemiche, dietro la cintura dalla parte della schiena pende una balestra a mano singola.

Sulla schiena invece si può notare che porta un Cutlass dalla parte sinistra e un pesante rampino dalla parte destra con corda già attaccata e legata attorno ad esso.
non che vari pugnali messi in varie zone.

Inviato

Edward

Edward chiuse il libro che stava leggendo e si diresse verso il timone, seguendo l'ordine del capitano "sissignore"
Marshall, ottimo. Speriamo che abbia qualche libro da scambiare.

Descrizione:

Edward e` un giovane umano di bell'aspetto. Capelli biondi e lunghi, tenuti legati da un laccio di cuoio dietro al collo. Gli occhi chiari, color ghiaccio, gli donano uno sguardo molto penetrante. Alto circa un metro e 80 non e` molto muscoloso, anzi risulta essere di corporatura abbastanza esile. La pelle costantemente abbronzata dal costante sole a cui e` esposta sulla nave. Non indossa armi ne armature, ha sempre un libro diverso sotto braccio che studia nei momenti di 'bonaccia'.
Indossa una veste bianca con cappuccio sotto una lunga cappa marrone sulla cui schiena e` disegnato il jolly roger. La veste e` tenuta in vita da una fasciatura rossa a cui sono legate diverse borse.

Inviato

Saggin' Jowls Doug

Alle parole del capito, anche se rivolte solo ad Edward, tutta la ciurma prende posizione.
Impaziente e curioso di sapere il motivo della visita al vecchio Marshal, mi metto di vedetta, pronto per scrutare l'immensa distesa blu.

@Descrizione 

Chiamatelo pure Doug

130119083814855210.jpg

Assieme a lui c'è anche un pappagallo blu e giallo.

Inviato

Surcoùf

Sentendo l'ordine del capitano metto subito via il piccolo specchietto che avevo usato poco prima per radermi la barba e che ora stavo usando per prendermi cura dei miei amati baffi e mi avvio a prendere posizione mentre tra me e me penso: Chissà che vorrà il capitano da quel vecchio eremita di Marshall?! Se addirittura cambia rotta deve trattrsi di qualcosa di molto importante. Benearrow-10x10.png bene! penso tra me e me soddisfatto mentre il sorriso mi spunta sotto i baffi Qualcosa di interessante ci attende!

Descrizione:

Sono un uomo alto un metro e settanta - settantacinque circa, corporatura esile; pelle bruciata dal sole; capelli neri, lisci, molto lunghi, lucenti, dai particolari riflessi argentati, portati sciolti; lunghi baffi neri sottili portati incurvati leggermente all'insù; occhi verdi, sguardo cupo e penetrante. Indosso lunghi stivali di pelle nera e delle brache  e un'ampia camicia dalla ampia scollatura sul petto dello stesso colore; in mezzo al mio petto spicca un gran medaglione d'argento a forma di teschio; un'estremità di una catenella d'oro è fissata al bordo del taschino della camicia che si trova all'altezza del mio pettorale sinistro, all'altra estremità vi è la lente magica che tengo nel taschino e che mi avete qualche volta visto usare per valutare oggetti dai poteri magici; i pantaloni sono sorretti da un alto cinturone a cui sono fissati, sul fianco destro, una piccola borsaarrow-10x10.png di pelle e una paio di staffe dai poteri magici e sul fianco sinistro un coltellaccio e un astuccio con dei quadrelli per balestra; la balestra, l'unica altra arma che indosso e possiedo, la tengo a tracolla sulla schiena.

 

Inviato

Qujannamiik

Al vociare del capitano gli occhi si aprono di scatto, andando a creare un interessante contrasto del bianco col nero lucido della pelle.
La massiccia creatura si alza per andare ad aiutare mozzi e compagni con le manovre; il collo muscoloso non è più stretto della mascella, i pettorali possenti screziati da due linee bianche che partono sotto al mento, non lasciano intravedere il seno. Ad un primo sguardo nessuno direbbe che Qujannamiik è una ragazza.
Porta al collo una strana collana, un intreccio di tentacoli rossi (che i più attenti possono riconoscere come appartenenti ad un Chuul)
E' da poco parte di questa ciurma, ed ancora fatica a comunicare in linguaggio comune, tanto che ogni interazione con lei è complessa.
L'unico a destare il suo interesse è il Pappagallo di Doug, da cui riesce sempre a prendere qualche beccata.
Con il silenzio che la caratterizza svolge i compiti che le vengono assegnati, in attesa di un po' di movimento più interessante.

Inviato

La nave scricchiola, sotto la forza del timone che le impone la virata; 
Le vele vengono terzarolate ed aggiustate per la nuova andatura, e dopo qualche minuti di trambusto per la virata, la navigazione ritorna quieta come poc'anzi. 
Al sole di mezzogiorno, gli archi delle baliste sulle fiancate luccicano nonostante l'impeciatura atta a prevenire la corrosione dal sale, e la grande catapulta di poppa proietta un ombra quasi verticale. 
Nessuna vela in vista, nè terraferma per il momento, anche se la rotta vi sta portando dritti verso la catena di isole. 
Una campana risuona, un suono familiare ed atteso da tutti, senza eccezioni. 
La campana di Painus , il cuoco. 
L'omaccione robusto e con evidenti problemi di calvizie sta suonando la campana appoggiato al boccaporto principale, con i suoi avambracci pelosi come un orso. 

"Anche per oggi, avete la fortuna di mangiare. Muovetevi prima che lo usi come pastura per pescare!" 

Esclama, con il suo tono perennemente burbero. Per i peli e per il carattere c'è chi dice che qualche nano sia entrato in uno dei letti dei suoi avi, ma chi si è fatto sorprendere a riportare queste calunnie al pasto successivo si è ricordato perché è sempre una cattiva idea offendere chi ti prepara il pranzo. 

@Von (Saggin) (primo spoiler)
@Seltz (Qujannamiik) (Secondo spoiler) 

 

Mentre ti prepari a scendere dalla coffa per il meritato pranzo, cominci a notare sulla superficie dell'acqua pezzi di legno in frantumi, ed i resti di quelli che sembra una cassa, oltre a detriti più piccoli a malapena visibili

 

Gettando l'occhio di tanto in tanto verso il mare azzurro, noti che in lontanaza qualcosa di piccolo e immobile galleggia sulla superficie, ma non distingui bene perché bastano le lievi onde a tapparlo alla vista dal ponte della nave. 

 

Inviato

La campana del pranzo stava suonando con vigore, ma Edward non muoveva un muscolo, mani sul timone era impassibile, come al solito, al richiamo del cuoco. Painus era ormai abituato a questo comportamento, nessuno aveva ancora visto Edward mangiare qualcosa. Il suo metabolismo era mantenuto magicamente dall'anello che portava al dito medio della mano sinistra. Aveva sempre trovato quell'anello di un'utilità senza pari, ma ora che viaggiava per mare per giorni e giorni, prima di poter toccare terra, lo apprezzava ancor di più. Inoltre gli avambracci pelosi di Painus non gli stuzzicavano affatto l'appetito.

@DM

prima ho dimenticato di specificare che ho "detect ship" (storm) sempre attivo ed ha un raggio di 5 miglia. (Professione (marinaio): +8)

 

Inviato

Sourcoùf

Chissà che sbobba ci avrà preparato oggi?! Di sicuro non potrà esser peggio di quella di ieri penso tre me e mementre svogliatamente prendo cucchiaio e gavetta e mi metto in fila per ricevere il rancio.

 

Inviato

Saggin' Jowls Doug

La navigazione procede tranquilla e dalla mia postazione di vedetta ho modo di godermi il caldo sole e la brezza accarezzarmi il volto e passarmi tra i capelli.

Quando suona la campana del pranzo, mi preparo a scendere per mangiare la sbobba di Painus, ma qualcosa attira la mia attenzione..in mare ci sono assi di legno, parti di una qualche cassa e detriti vari.

...strano...meglio rimandare un attimo il pranzo..

Edward! Detriti a mare! Tieni gli occhi aperti!

Jacky vai più avanti a vedere -dico rivolto al mio pappagallo

Inviato

Edward

Detriti? Dove? Edward butto` lo sguardo prima a babordo, poi a tribordo cercando di capire a cosa si riferisse Saggin, seguendo poi il volo del papagallo che si allontanava dalla nave. Quindi si rivolse a Saggin "potresti salire sulla coffa, magari da lassu` si ha una visione migliore". Edward stava rapidamento pensando a cosa potevano essere quei detriti: non gli risultava ci fossero rocce o scogli nelle vicinanze, quindi escluse l'idea di ammainare le vele per fermare la nave; poteva esserci stato uno scontro, ma se era avvenuto ormai i protagonisti erano lontani o in fondo al mare, non percepiva navi nelle vicinanze; il tempo era sereno, quindi non poteva essere neppure il risultato di una tempesta; l'unica opzione che rimaneva era un mostro acquatico che avesse attaccato un'imbarcazione e questo non gli piaceva. Doveva tenersi pronto a manovrare e a filare via da li` se si fosse verificato l'incontro.

Inviato

Detriti?
Appena sente questa parola lo squalo con uno scatto fulmineo si precipita a babordo per osservare questi detriti, quando accade e raramente opera di pirati, loro preferiscono prendere la nave con loro oppure lasciarla al suo destino in mezzo alle onde, ma distruggerla?...no, non è un normale saccheggio, potrebbe anche non essere opera di un comune abitante della superficie

Forse è giunto il momento?

Inviato

Sourcoùf

MmMmmh detriti in mare senza traccia di navi, tempeste o altro: strano, molto strano. Penso tra me e me avvicinandomi al parapetto e cercando un punto da cui poter vedere di che si tratta.

@ DM

Se riesco a trovare un punto da cui osservare mi potresti fare un tiro di osservare please? (1d20+5) Inoltre quando saremo abbastanza vicini uso la capacità del Death Delver Percezione della Morte (come l'incantesimo Visione della Morte) per percepire eventuali creature in fin di vita.

Inviato

Qujannamiik aveva già dato qualche sguardo ai detriti, ed al richiamo di Saggin delinea meglio ciò che vede sul bordo delle onde.
Segue gli altri nell'avvicinarsi al parapetto, senza sporgersi, non emette alcun suono mentre osserva il mare. Qualche sguardo va a cercare il fianco della nave spruzzato dalle onde, alla ricerca del compare che segue la nave, ma che al momento non è visibile.
(Qujannamiik è seguita da una Seppia senza nome, che quando è stanca si riposa in un portello nella stiva.)

Inviato

Il pappagallo di Saggin si alza in volo, ubbidiente, diretto verso i primi detriti avvistati, verso cui anche la nave sta lentamente muovendo. 

*jaaacky vaa* 

gracchia l'uccello, svolazzando sopra le casse, le tavole ed i brandelli di tessuto galleggianti, che ormai tutti potete vedere, richiamati dal vostro compagno sulla coffa. 
Il pappagallo compie un largo giro, per poi ritornare verso il proprio padrone, senza aver segnalato niente di particolare
Anche Painus si è avvicinato alla fiancata, mollando il suo bidone di rancio. 

"Aye, qualcuno è andato a salutare Blidboolpoolp, o qualche altra bestiaccia laggiù" 

La voce roca, martoriato dal puzzolente sigaro sempre acceso. Una frase coincisa, giusto il tempo di fregarsene ed essere il primo ad abbandonare la fiancata per tornare al suo posto, accanto al pentolone. 
Continuando nella sua rotta, la nave si avvicinerebbe ai legni galleggianti, comunque apparentemente innocui per la sicurezza del vascello date le dimensioni. 
Capitan Serrassan non sembra essersi ancora accorto di nulla, e continua a rimaner sottocoperta. 

@Saggin (von), primo spoiler
@Edward (Lares) secondo spoiler 
@Sourcùf (Velsh) Terzo Spoiler
@Qujannamiik (Seltz) Quarto spoiler

Conoscendo bene il pappagallo, non mostra particolari segni di nervosismo, e sei alquanto sicuro che non ci sia niente di pericoloso, almeno per la ricognizione sommaria dall'alto portata dal volatile. Dalla tua posizione sopraelevata e grazie alla tua esperienza nel cogliere i mutamenti del mare, ti sembra di vedere che i primi legni che avete avvistato siano seguiti da molti altri, trasportati da una corrente! 

La tua esperienza da marinaio ti ricorda che strane correnti superficiali si formano quando le grandi correnti dirette da nord a sud attraversano il mare delle cento teste, e forse quella nave non si è frantumata nelle vicinanze

Riesci ad entrare nello spazio lasciato da Painus sulla fiancata, ma non vedi altro che i resti galleggianti, ancora alquanto lontani, almeno duecento metri. Per deathwatch siamo ancora troppo lontani e non capti niente.

Nonostante la tua posizione parecchio bassa sul pelo dell'acqua, alzandoti sui talloni e poggiando i piedi sul sartiame, riesci a vedere una corrente superficiale che sta trasportando il ciarpame, e che altri detriti sono in arrivo dopo i primi avvistati da tutti ormai

Inviato

Sourcoùf

Curioso degli strani detriti mi dirigo a prua e attendo li che la Granchio nero si avvicini in modo da poterli osservare da distanza più ravvicinata.

@ DM

1) ulteriori prove di osservare man mano che la nave si avvicina

2) attivo Visione della morte non appena a portata

3) prove di conoscenze (le abilità) e di conoscenza (la capacità speciale del cenobita) per vedere se so qualcosa su sto mostro di cui parla il cuoco

Inviato

Kal dur

mmm...non è normale..non mi piace..

Avverto il capitano...vorrà saperlo.

Senza guardare negli occhi nessuno Squalo si muove verso la cabina del capitano, sperando di non disturbarlo durante il pranzo o ancora peggio per qualcosa che ritiene inutile.
 

Inviato

@Kal Dur (Gordan)  



 

Scendi sottocoperta, incrociando solo gli ultimi mozzi ritardatari per il rancio. Prosegui lungo gli angusti corridoi di legno, rischiarati dalle lucerne e lanterne tremolanti; 


La nave scricchiola, proseguendo nella sua andatura di crociera. 
Proprio mentre giri l'ultimo angolo prima della cabina del capitano, te lo trovi davanti. 
Il suo braccio mozzato avvolto nella tunica azzurra ed arancione, e la fluente barba mossa da invisibili correnti. 

"Cos'è tutto questo trambusto? Sembra che tutta la ciurma mi stia correndo sopra la testa. Non sarà tutto entusiasmo per il rancio di quell'avvelenatore di Painus?"

Cerca una risposta nei tuoi occhi, indovinando il motivo della tua presenza lì.
Inviato

Saggin' Jowls Doug

Bravo Jacky -dico a bassa voce al pappagallo quando torna a posarsi sulla mia spalla.

Sembra che tutti i detriti siano portati dalla corrente! - grido verso Edward

..beh meglio una corrente che mostri marini o altri pirati..

Nonostante la situazione per il momento sembra più che gestibile e abbastanza tranquilla, rimango vigile e attento
pronto a segnalare ogni cambiamento ed eventuale pericolo.

Archiviata

Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.

×
×
  • Crea nuovo...