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Blood of Bastards- Dalle ceneri


Tarkus

Messaggio consigliato

Inviato

Tural stanza numero 1

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Così sia.

Mormoro riaprendo gli occhi e sorridendo verso Sarah. Questo gruppo sembra piuttosto mutevole spero che Lord Morgan abbia scelto bene. Dico in un sospiro. Posso sapere che problemi hai con tua sorella? Ti ho visto piuttosto nervosa con lei in giro. Aggiungo, guardandola negli occhi

 


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Inviato

Knud

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Con un agile scatto mi avvento sull'ultimo superstite e lo assalgo senza pietà, in preda ad una furia cieca.

@DM:

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Nel post precedente in realtà mi ero spostato in D16, quindi posso raggiungere la recluta 2 con un passo di 1.5 metri e effettuare un attacco completo sul povero sfortunato. 2 artigli +11 (1d6+7 danni C e T), 1 morso +10 (1d4+7 danni C, T e P), critico 20/x2 per tutti gli attacchi. Ho ancora 4 round di ira a disposizione.

 

Inviato

Sirena Cieca, la sagra del doppiosenso (Clay)

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Al tuo ultimo "complimento" Lea risponde, maliziosa "Eppure qualcuno ha saputo domarmi..."
Ed il resto è porno.
Ti godi (letteralmente) le lunghe ore del pomeriggio.

Sirena Cieca, stanza n°10 (Yask)

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Sami china la testa in segno di gratitudine quando parli di lei come una amica, ed aggiunge "Accetto la tua proposta Yask. Il mio orgoglio non sta al passo con la mia abilità da combattente." ed alla tua richiesta prende il flauto ed inizia a suonare.
Suona una lunga melodia molto lenta, composta da note mantenute a lungo. Questa musica ti rilassa: ti ricorda il vento tra le colline... ma non ha effetti magici, come invece ha il canto di Sarah.
Quando finisce di suonare ti dice "La musica è stata la mia unica compagna di viaggio in questo mondo. Ed è forse la solitudine ad avermi fatto rischiare la morte."

Sirena Cieca, Camera n°1 (Tural)

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Sarah sostiene il tuo sguardo senza scostare gli occhi o battere ciglio, dicendoti malinconica "Perché per anni sono stata messa da parte per colpa sua. Mia madre e mio padre,quando si resero conto che era muta, le riservarono ogni gentilezza e premura di questo mondo, fcendomi sentire meno amata. E durante l'adolescenza..." le trema un attimo la voce "... molti ragazzi mi avvicinavano solo per entrare in contatto con lei, per passarci una notte di passione, e le altre ragazze mi hanno sempre evitata per paura che il ragazzo mi sfruttasse come tramite. Ho passato una vita da sola, con tanta voglia di amare ed essere amata... ma sola, senza nemmeno un'amica. Poi sei arrivato tu, e ti sei accorto della mia esistenza..." ora le brillano gli occhi "e mi hai amata, nonostante fossi solo una fanciulla in pericolo..." e, detto ciò, ti abbraccia e bacia con ardente passione.

Nota

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Lo so che "ardente passione" è ridondante... ma dall'altro lato c'è il dhampiro che recita la parte del dolce innamorato.
Di sicuro non sarò io a farti venire il diabete :3

 


Fortezza degli Oakenshield, la Mantide e le botte parte 2 (Knud)

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Ti avventi anche sull'ultimo sventurato vestito in maniera ridicola, mordendogli la spalla per poi aprirgli il ventre. L'asassino prova a reggersi le interiora ed ad aggrapparsi a te... ma scivola sul suo stesso sangue, rantolando a terra per un paio di secondi prima di morire.
I due superstiti, un fabbro mezzelfo ed il suo assistente ifrit, ti guardano sotto shock, incapaci anche solo di muoversi di fronte a tanta violenza.

Dadi

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Knud Attacco Completo: 19+11 preso, 10+11 preso, 10+10 preso, danni: 5+7=12, 5+7=12, 4+7=11... 35 danni totali, morto male

 

 

Inviato

Knud

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Mi volto verso gli ultimi due superstiti, ma quando vedo che non hanno intenzione di attaccarmi mi calmo e infine la stanchezza mi piomba addosso. A corto di fiato, mi dirigo da dove sono venuto, limitandomi ad un breve commento rivolto al fabbro e al suo apprendista. "Cerco Lis. Lei cura." Passo attraverso la porta sfondata poco prima e ripercorro il corridoio, andando nella direzione presa da Elise.

 

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Aaron

Anubis, la mia antenata Celestiale, ha calcato la terra di questo piano quasi 200 anni fa... spiego al Paladino, curioso del perché ci somigliamo così poco nonostante la comune discendenza probabilmente il mio sangue é più...diluito del tuo...

Quindi mi rimetto a leggere, accorgendomi di essere rimasto solo unicamente quando mi ritrovo il boccale vuoto. Allora alzo lo sguardo e mi accorgo della vecchia locandiera, che mi sorprende con l'acutezza dei suoi sensi.

Alla sua domanda rispondo gentilmente Il mio nome é Aaron, ultimo discendente del Casato Anubis-Stern...e sì, i vostri sensi non vi iingannano, sono un Aasimar delle stirpi di fuoco. 

Quindi, dopo un momento, aggiungo Sono un allievo di Lord Morgan per quanto concerne l'arte della spada ad una mano e mezza e - ad essa - ho imparato a coniugare la suprema Arte...

Attendo un momento, indeciso se continuare, ma poi vengo colto ddalla curiosità e aggiungo Posso ardire di domandarvi chi siete voi? Non certo una comune locandiera...

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Fortezza degli Oakenshield, uno strano incontro nel cortile (Knud)

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TI muovi nel corridoio ed, a parte cadaveri, non trovi nulla. Appena passi davanti alla stanza dov'è Vivienne tu senti la sua voce nella testa "Io sto bene, tranquillo." e tiri dritto.
Trovi una porta nascosta nel muro ed esci nel cortile: cadaveri degli agenti della Mantide vengono gettati da svariate finestre e raccolti in pire. Non si sente più rumore di battaglia, ma qualche lamento dei feriti ed i tonfi secchi dei corpi buttati nel cortile, dove i più svariati mezzosangue li raccolgono e buttano dentro a delle pire. All'improvviso un uomo-iena si staglia tra la folla indaffarata e viene verso di te: indosso ha un armatura completa nera decorata con fregi dorati sugli spallacci, il petto, gomiti e guanti e ginocchiere e stinchi. Dietro alla schiena ha, infoderato, un grosso spadone della medesima foggia, ed un mantello cremisi completa questa inquietante figura. Si avvicina a te, dicendoti "Elise è alla torre, ed è "impegnata", se così vogliamo dire. A proposito: io sono Ker, guardia del corpo di Elise e di Morgan nelle occasioni ufficiali, tritacarne in tutto il resto del tempo." detto ciò ti porge la mano destra, avvolta nel pesante guanto di ferro "Elise mi ha detto il tuo nome e le tue imprese, Knud. Dto che il pericolo è passato... che di dici di berci una birra alla Sirena Cieca? E' da troppo tempo che non mi rinfresco le fauci..."

 

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Sirena Cieca, cucina (Aaron)

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"Chi sono io, Aaron? Sono una donna nata cieca, dalla bellezza invidiabile... o almeno così mi dicevano. La Sirena Cieca ero io nella mia gioventù, e da nomignolo è divenuto il nome della locanda. Sono stata amica, amante ed infine moglie di un elfo, Lear, da cui ho avuto quattro figlie. Sono una vecchia che ha sentito suo marito ucciso da un gruppetto dei pharasmiti deviati, che ha "visto" le figlie maggiori aver convinto i mariti a venire qui pur di non lasciarmi sola nel momento dello sconforto, che ha sbagliato a dare troppe attenzioni ad una delle due figlie, divenuta una puttana ingrata... e "vedere" che l'altra è divenuta una combattente per il tuo amico Lord per amore di un paladino; una madre che ha realizzato, dunque, di aver sbagliato due volte: quanto vorrei tornare indietro e dare tutto l'amore che ho negato, anche se senza volerlo, a Sarah..." una lacrima le cola lungo l'occhio destro "... ma in fondo sono solo una locandiera, lo sono sempre stata e sempre lo sarò. Elisabeth è il mio nome, e il mio unico pregio, probabilmente, è avere un olfatto tale da "vedere" le persone, anche da cieca."

 

Inviato

Yask

Stanza n°10

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Ascolto la musica, rilassandomi un poco e facendo vagare i pensieri.
Sami è una brava ragazza, e anche bella...e gentile. Sarebbe bello diventare qualcosa di più di un amico. Ma. Ma non è il caso di farlo adesso. Devo resistere alle tentazioni del mio sangue malvagio. Non ho una donna da molto tempo ormai, non posso farmi guidare dai miei bassi istinti. Non è nulla di naturale, ma solo di immondo. Non oggi.

"Sei brava. Speriamo che tu possa diventare brava anche con la spada. Con il tempo, lo sapremo. Domani mattina, probabilmente, andremo a disinfestare un altra cappella. Al mio ritorno cominceremo a tirare di scherma. Non che io sia un abile spadaccino come Clay, ma prima di insegnarti una tecnica dovremo insegnarti ad usarla, una spada. Ascoltare la tua musica è stato molto piacevole, Sami. Ma adesso devo andare. Non voglio importi il mio volto più del necessario"
Dico, aprendo la porta e sostando un attimo, per ascoltare la sua risposta

 

 

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Sirena Cieca, stanza n°10 (Yask)

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Sami ti garda negli occhi per poi dirti "Non negare te stesso, Yask. Ho visto una scintilla inequivocabile nei tuoi occhi, non spegnere il tuo fuoco interiore per timore." dopo di che aggiunge, meno seria "E, come ti ho già detto, il tuo volto non mi dispiace per nulla. Se è per quello che te ne vai è meglio se resti: ho passato la mattinata senza poter scambiare una parola con nessuno di interessante."
Sull'addestramento invece ridice "So utilizzare la scimitarra... ma devo fare pratica con qualcuno di capace nel combattimento, oppure resta solo teoria ed un paio di sciabolate contro due banditi incapaci. E di sicuro non basta coi tempi che corrono."

 

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Yask

Stanza n° 10 (al solito, si discute dell'inefficienza dei carri di buoi)

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La frase di Sami mi lascia del tutto di sasso.
Richiudo la porta dietro di me. Ma sono dentro, non fuori dalla stanza. 
"In effetti...non ho altro motivo per lasciarti qui, sola. Se vuoi possiamo parlare, oppure..."
La mia forza di volontà è salda come una foglia nel vento. Bene, lo ha chiesto lei.

 

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Sirena Cieca, il grande potere persuasivo femminile (Yask)

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Appena chiudi la porta e ti volti verso di lei Sami sorride, raggiante, prima di dirti "Parlare, per ora. Altro... chissà. Non prevedo il futuro..." detto ciò il sorriso si trasforma in un sorrisetto malizioso... prima di farti una insolita richiesta "Raccontami di questo arcipelago, di queste piccole isole divise dal mare, narrami la tua storia se ti va. Voglio scoprire il lato bello di questo posto... voglio scoprire se c'è qualcosa oltre la mia sopravvivenza... la nostra sopravvivenza per cui vale la pena combattere e vivere."

 

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Tural (con Sarah)
 

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Le accarezzo i capelli sorridendole. Ora ci sono qui io, nessuna ti farà passare in secondo piano. Sorrido, posando le labbra sulle sue. E ora hai me da amare. Aggiungo prina di tirarla a me Non dovrai più passare in secondo piano.
Dopo aver passato la notte con Sarah mi alzo e prendo il libro di Pharasma, leggendolo durante i riti mattutini.

 

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Aaron Anubis-Sterb

Di sicuro siete anche una donna che - seppur non in grado di vedere con gli occhi - é abile nel guardarsi dentro alla ricerca di difetti... rispondo alla donna alzandomi Personalmente ritengo che le vostre figlie vi amino a prescindere da tali errori. Io amo ancora mio padre, anche se lo ho odiato per lungo tempo scambiando la sua ristrettezza mentale per cattiveria...forse dovreste dirglielo che vi dispiace...può sembrare poco, ma a un figlio fa piacere sentirselo dire, finché é ancora possibile
Ciò detto mi avvio alla mia stanza aggiungendo solo Per quel che vale, cercherò di proteggere vostra figlia per quanto in mio potere...
Giunto nella mia stanza mi lavo e vado a sdraiarmi un po' senza togliere il giaco di mithril - ormai quasi una seconda pelle per me - e gli altri oggetti magici e mi addormento soddisfatto, con la spada in mano ed il nome di mia sorella tra le labbra. 

La giornata é stata lunga ed il mio corpo lo pretendeva, ma conto che qualcuno mi sveglierà all'ora di cena

Inviato

Yask

Disquisizioni alla Sirena Cieca

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Mi metto comodo, sedendo per terra a gambe incrociate, e mi sfilo l'armatura, con la quale, non me ne sono nemmeno accorto, ho anche pranzato.
Nel frattempo, mentre resto in pantaloni e camicia, parlo.
"Avevo anche io lo stesso dubbio, un tempo. Ero figlio di un pescatore, umano. Da noi un tempo c'erano questi demoni, li chiamavano oni. Se ne sono andati secoli fa, ma il loro sangue è rimasto. Ogni tanto, ne nasce uno come me. Non ci uccidono, perchè ancora quei demoni li temono; ma non ci trattano molto bene, questo no. Ho avuto un'infanzia di rabbia e odio, odiavo davvero tutti, e per calmarmi rompevo le cose...Ma un giorno ho incontrato un saggio della foresta. Sono uomini e donne che vivono per Gozreh e per la natura stessa. Meditano, controllano che la civiltà resti al suo posto, e studiano il mondo. Mi accettarono per quello che ero davvero, non per quello che sembravo. 
Brava gente, ma molto sedentaria: non abbandonavano mai il loro bosco. Mi sono stufato presto. Molto presto, in realtà. Sono stato un tramite tra quelli uomini e la gente del villaggio. Ho viaggiato per le isolette. Nulla di troppo grandioso, sono pacifiche e noiose. 
Ma ho anche visto cose belle, gente felice...persone oneste che non meritano quello che sta succedendo".

Finisco di togliermi l'armatura, e la sistemo al mio fianco. Poi, comincio a controllarmi i punti dove sono stato colpito in mattinata: non restano che pallide cicatrici.

"E poi Morgan mi ha convocato. Non so come abbia fatto a conoscermi. Non pensavo di essere così famoso, no. Ma tant'è. E allora sono venuto qui. La città non mi piace troppo, ma non l'ho nemmeno visitata bene. Ho avuto da fare. Ma mi piace pensare di averla migliorata, almeno un poco. Se quello che ho ucciso oggi fosse uscito per le strade...non siamo solo io e te, e Morgan e Knud e tutti gli altri "sangue misto". Ci sono persone oneste e innocenti, qui fuori. Per loro, vale la pena combattere. Ora, io non sono come Tural. Non sono un uomo sceso dal cielo, con cori celesti e tutto il resto. Sono...sono quello che sono. Ma forse Morgan mi ha dato la possibilità di essere migliore...tu forse non hai avuto i miei stessi problemi, ma forse anche tu avrai un futuro migliore. Noi potremo essere i primi sangue misto davvero felici in questo mondo....se la spedizione di Morgan avrà successo, potremmo avere un mondo nostro...ti attira, l'idea?"

 

 

Inviato

Fortezza degli Oakenshield, al cancello (Knud)

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Ker, quando gli esponi il suo dubbio, se la ride: una acuta risata di iena. Dopo poco si inizia a calmare e, ridacchiano, ti dice "Si sta... prendendo una pausa con Lord Morgan." dopo di che l'assale un tremendo dubbio: che tu non capisca i giri di parole. Ti inizia a portare fuori dalla fortezza e, in un momento in cui non avete nessuno a portata d'orecchio, ti sussurra "Morgan ed Elise stanno scopando come ricci. Non mi sembra il caso di disturbare..." detto ciò alza di nuovo la voce e dice "E allora... ce la beviamo questa birra o no?"

Sirena Cieca, discorsi importanti e speranze per il futuro (Yask)

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Sami torna a sedersi sul letto e socchiude gli occhi durante il tuo discorso. Ascolta attentamente, cercando di capire cosa c'è dietro ogni parola, per risponderti solo alla fine "Non sono i nostri genitori a plasmare il nostro carattere. Io dovrei essere una piromane folle, tu essere un puttaniere dedito all'oro e all'alcool. Ho visto aasimar dal cuore nero come la tua pelle, ed ora vedo un tiefling che è tutto meno che una cattiva persona. Anzi... una persona con cui passerei volentieri del tempo, una persona che mi ha convinta a restare ed a credere in una città da fondare, un posto dove noi saremo felici. Quei plurali mi garbano e non poco, per la prima volta nella mia vita." ti fa cenno di alzarti e di sederti affianco a lei.
"Ora... hai la pazienza di sentire la mia di storia?"

 

Inviato

Knud

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Accetto la prima spiegazione senza ulteriori domande, ma quando Ker specifica i dettagli emetto una grassa risata. Quando mi riprendo rispondo: "Sì, ma prima devo fare cosa importante. Vieni." Guido Ker fino al luogo dello scontro e frugo i cadaveri delle mie vittime alla ricerca di un trofeo da prendere. "Posso fare da lui stivali?" chiedo indicando il capo degli assassini. "Lui vuole fare stivali con me, ma è morto." Al termine dell'operazione mi dirigo finalmente alla sirena cieca per concludere la giornata con un bel boccale di birra e un pasto caldo. Invio questa immagine anche a Vivienne, per invitarla ad unirsi a noi.

@DM:

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Spero che i cadaveri non siano già spariti, mi dispiacerebbe molto perdere qualche trofeo e soprattutto un bel paio di stivali in pelle umana. :D

 

Inviato

Fortezza degli Oakenshield, mi dispiace (Knud)

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Arrivi nei pressi della fucina proprio quando buttano il corpo dell'assassino con il petto sfondato tra le fiamme. Ad averlo gettato è un uomo molto peloso, con i capelli lunghi grigi in disordine e denti molto affilati che ti dice "I fabbri mi hanno detto che hai ucciso tu quel bastardo. Senti... anche volendo la pelle era talmente martoriata che non ci si potevano fare degli stivali decenti. Si faceva di qualche droga alchemica bella forte, e ciò gli ha rovinato la pelle. Non ho mai visto macchie simili. Però..." l'uomo recupera gli averi dell'assassino "Le sue spade sono magiche, come questo anello... e lo strano elmo da mantide è ancora intatto, così come il mantello  forma di ali... e c'è anche il simbolo della Mantide che teneva sotto a quel ridicolo vestito rosso."


Simbolo sacro di Achaekek (il dio venerato dalla Mantide Rossa)

Spoiler

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Inviato

Yask

Stanza delle confessioni a cuore aperto
 

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Accolgo il suo gesto e mi siedo al suo fianco.
"Ma certo, Sami, mi interessa molto la tua storia. Comunque, non ho mai pensato a te come ad una piromane...ma forse noi siamo più sensibili della gente comune e siamo in grado di vedere oltre le apparenze..."

 

Inviato

Aaron

 

Il mio riposo dura in realtà molto poco - forse neppure un'ora. Cosa mi ha svegliato? Il passo di qualche mezzosangue in corridoio o un brutto ricordo?

Quale che sia la risposta mi sciacquo il viso e - dopo essermi cambiato d'abito - reindosso l'armatura ed esco dalla stanza col libro sui non-morti sottobraccio e la spada alla cintura. Mi muovo per la locanda in cerca di facce note e - quando trovo la proprietaria o una delle figlie - chiedo se per caso gli ultimi due membri del mio nuovo gruppo sono arrivati.

Quindi mi sposto verso la zona comune, dove cerco un tavolo libero per sedermi a studiare, in attesa della cena.

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