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[Dalamar78] - Gli Eroi del Magnamund - Atto XI


dalamar78

Messaggio consigliato

DM

Earolas allunga una mano e tocca una parete della sfera ma non accade niente; dal pavimento inizia a sollevarsi una nebbia ondeggiante che vi offusca la vista e intorpidisce i vostri sensi. Come in un sogno vi sentite sollevati da questa nuvola galleggiante e trasportati in una vasta terra ombrosa dove delle strane sagome, simili a ciuffi di seta bianca, vi girano intorno in continuo movimento.

Poi, all'improvviso, così come sono apparse, le figure svaniscono, lasciandovi una strana sensazione di serenità; adesso davanti ai vostri occhi sfilano volti che appartegono al vostro passato e che rievocano, per ognuno di voi, dei momenti o dei ricordi positivi. Guardate sorpresi questa inaspettata parata che continua a sfilare davanti a voi e, pian piano, nelle vostre menti si cristallizza il loro significato: le persone o gli eventi che ricordate hanno tutte contribuito, chi più chi meno, a formare il vostro destino.

Improvvisamente le visioni sono annullate da una luce abbagliante così intensa che siete costretti a ripararvi gli occhi; molti istanti passano prima che voi riusciate a scorgere la sagoma di ciò che incombe su di voi dall'alto: si tratta dell'enorme viso di un potente guerriero, forte e saggio, i cui occhi dorati vi osservano con sovrannaturale imponenza. Un sorriso gentile illumina il volto eroico e la sua voce è profonda e potente

In questa epoca di tenebre siete stati scelti per portare a termine un'impresa più grande di tutti gli uomini. SIate fedeli alla vostra causa, poichè il vostro innato valore può salvare il vostro popolo e porre rimedio agli squilibri che minacciano di distruggere il vostro mondo. Non dubitate delle vostre decisioni ne della vostra forza, perchè dentro di voi brucia una fiamma che può accendere le speranze degli uomini in ogni tempo a venire

La divina radiosità del suo essere e l'importanza delle parole che vi ha detto vi riempiono di sorpresa poichè i vostri sensi vi dicono che siete al cospetto del vostro creatore: l'immortale Dio Ramas

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Earolas

mi inchino in segno di rispetto. pur non essendo strettamente la mia divinità non capita tutti i giorni di trovarsi faccia a faccia con il dio Ramas. cerco di contemplarlo il più possibile, utilizzando tutti i miei sensi. pongo attenzione all'insieme, più che al particolare, alle strutture più che al singolo elemento. resto in contemplazione il più a lungo possibile.

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DM

Il viso enorme del Dio Ramas sembra compiaciuto delle vostre parole; poi la visione del vostro creatore si frantuma con incredibile rapidità e, senza il minimo preavviso, cadete in avanti e precipitate in una densa nuvola roteante. La sensazione terrificante di questa rapida discesa vi toglie il fiato ma subito riprendete il controllo al pensiero che la vostra caduta è certamente controllata da mani invisibili; poi, come svegliandovi da un sogno, vi rendete conto che la nuvola è svanita e che sotto i piedi avete di nuovo la rassicurante terraferma

Vi ritrovate ai piedi di una grande altura di arenaria, le cui pareti sono levigate e segnate profondamente dal forte vento che soffia nella circostante diste sa rocciosa. Sulla cima dell'altura è appollaiata una città fortificata, di cui riconoscete immediatamente le tetre fattezze e le porte con il marchio del dragone: è Haagadar, la città dimenticata di Sandai. Osservate quella fortezza, pensando a quanto sarebbe difficile salire fin la e cercate di non farvi prendere dal panico; la vicino scorre un fiumiciattolo maleodorante. Lo seguite fino alla fonte e scoprite che sgorga da una grata infissa nella parete del monte: deve essere un canale di scolo della città soprastante

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  • 1 mese dopo...

Master

Le sbarre arrugginite del canale di scolo non offrono molta resistenza e un paio di calci ben piazzati da parte di Soren le fanno saltare, permettendovi di entrare nel canale. Uno stretto marciapiede corre di fianco all'acqua di scolo, salendo con gradinate e con ripide rampe; le scure mura di pietra sono imperlate di umidità e imbrattate da chiazze di funghi luminescenti che inondano la fognatura di una debole luce verdastra. Dopo parecchio tempo, raggiungete uno spiazzo dove un canale più piccolo si unisce a quello principale; quando lo oltrepassate e mettete piede sulla scala che segue, sentite un rumore, come il graffiare di qualcosa sulla pietra e sentite che qualche essere affamato sta risalendo la galleria verso di voi

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  • Supermoderatore

Soren

Mi prepararo ad accogliere il serpente con un'asciata in fronte.
@ DM

Spoiler

 

Ho supposto non avessimo il tempo per darci alla ritirata.

Spendo un uso di scacciare per attivare vigore divino, ottenendo 22 pf bonus temporanei e +3 metri di velocità base, la mia aura attiva è quella di devozione quindi +1 alla CA ai miei alleati entro 9 metri, in caso serva uso l'immediata per attivare copertura diventando io il bersaglio di un attacco, casto come azione veloce favore divino per avere +3 a tpc e danni, TD +22 (contatto +9, colto alla sprovvista +22) TS tempra +10 Riflessi +6 Volontà +9, pf 66 + 22 temporanei, preparo l'azione per attaccare il serpente appena ci arriva a portata (tpc +19, danni 1d8+8).

 

 

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Falco della Tempesta 

Impugno la Spada del Sole e mi preparo a combattere.

@dm

Spoiler

Azione preparata, appena arriva vicino lo attacco. +14 1d10+7

@tutti

Spoiler

scusate il ritardo, ormai accedo solo per questo pbf ed essendo stato in pausa mi sono scordato di controllare se fosse ripartito.

 

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Master

L'enorme serpente alla fine si palesa proprio mentre Earolas termina di salmodiare una lunga preghiera alla Dea Ishir: una luce argentata investe voi e l'animale che si inalbera e sibila contro di voi ma retrocede spaventato, permettendovi di continuare

La scala porta ad un corridoio che, tramite delle botole sul soffitto, da accesso ad una strada; vi arrampicate in uno di questi passaggi ed emergete in un angolo buio di quest'ultima.

Poca gente percorre le tetre strade di Haagadar: l'aria è così pregna dell'odore di sale e di zolfo che i rari viandanti che incontrate si coprono il volto con delle pezze umide per difendersi dal puzzo stagnante, cosa che siete costretti a fare anche voi. La strada mal illuminata termina in una piazza centrale dove vi aspettano due visioni confortanti: legato ad un monolito di roccia al centro della piazza c'è un enorme uccello nero, il destriero alato del guerriero scarlatto, mentre, dietro di esso, si ergono le gradinate del Tempio di Sandai. Otto creature stanno di guardia all'entrata, dritte nelle loro armature e gli elmetti arruginiti tengono su alla meglio le loro pezze umide. Percepite chiaramente che la Pietra della Sapienza si trava li, dentro il tempio, e scrutate con attenzione ogni centimetro delle mura nella speranza di trovare un'entrata alternativa; non ci sono altri accessi ma, in cima alla costruzione, si protende una specie di camino circolare

Tutti

Spoiler

Solo Earolas ha usato la sua magia; gli altri hanno risparmiato ogni eventuale risorsa che avrebbero voluto usare contro il serpente

 

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