Pentolino Inviato 17 Dicembre 2015 Segnala Inviato 17 Dicembre 2015 Leonard l attesa della folla fu pienamente ricompensata quando il fachiro scese dal suo trespolo aguzzo e dopo aver osservato la folla inizio' a levitare come sostenuto da una scala invisibile e si dileguo' sopra i tetti delle vecchie case seguito dai mormorii dalle grida e dagli sguardi attoniti dei presenti. Leonard era un uomo dinscienza, il metodo di imponeva di credere solo ad eventi documentabili e ripetibili ma si arrese al tentativo di trovare una spiegazione a cio' a cui aveva appena assistito. Con voce carica dinstupore rispose all offerta del giornalista. "ed io che pensavo di essere gia' ubriaco ...o peggio ...dopo aver assistito all inspiegabile volo del vecchio fachiro. Si Herald accetto molto volentieri" disse grattandosi la nuca carico di imbarazzo
Pippomaster92 Inviato 19 Dicembre 2015 Autore Segnala Inviato 19 Dicembre 2015 Victor e Mrs. Jacobsen non sono gli unici a voler capire il trucco del fachiro, se trucco c'è stato. Diversi indiani stanno cercando di raccapezzarsi, usando pertiche per sondare l'aria alla ricerca di fili o cordicelle, e qualcuno si è anche messo ad esaminare il chiodo infisso nel terreno. Ma niente: non c'è assolutamente nulla che possa spiegare l'accaduto, nulla di scientifico o razionale. Dopo un poco, la folla comincia a disperdersi, con la naturale passività indiana che Leonard ed Ernst comprendono bene: il fachiro è stata una distrazione interessante, ma senza poter capire il suo ingegnoso trucco, tanto vale lasciar scorrere l'esperienza e riprendere con la vita di tutti i giorni. Un atteggiamento che gli occidentali, sovraeccitati dall'evento, non condividono. Per trovare un posto dove bere, il gruppetto deve muoversi un bel po': non è semplice trovare un locale dove le due donne possano entrare senza pericolo. Alla fine, ripiegate su una sorta di caffetteria al limite tra il quartiere occidentale e quello bianco. Si tratta di un locale frequentato per lo più da occidentali, ma anche da indiani abbienti che possono permettersi un caffè o un sorso di cherry. Sono mercanti, si capisce dal vestiario, ma tra loro stona visibilmente una coppia decisamente curiosa. Il primo è un bianco con baffi e lunghi capelli biondi, con un cappellaccio rovinato e una camicia beige di pelle di cervo. Si direbbe un americano, dall'accento. Il secondo è un uomo basso e tozzo, dall'aspeto chiaramente orientale; probabilmente viene dalla mongolia.I Indossa abiti semplici, di pelle, e porta il viso rasato con cura. Entrambi hanno un fucile, di quelli con la canna lunga per la caccia, poggiato contro il muro. Sono individui strani, ma non attirerebbero così tanto l'attenzione se non stessero allo stesso tavolo di Mr. Fantine e del suo servitore Abdul. Mentre li state osservando, la porta del locale viene spalancata con forza e un uomo entra a grandi passi. Si tratti di Mr. Jacobsen, che si dirige immediatamente verso di voi. Prima che possiate fare qualsiasi cosa, egli molla un cazzotto sul mento di Victor, facendogli scricchiolare i denti. Poi, senza una parola, cerca di afferrare la moglie per un braccio. [Victor subisce un danno contundente]
AndreaP Inviato 19 Dicembre 2015 Segnala Inviato 19 Dicembre 2015 Herald Assington Il locale non era male e il giornalista ne approfittò per distribuire a tutti i compagni i doni che aveva comprato per loro: tabacco per i signori e incensi per le signore. Stava provando ad accendersi una sigaretta continuando ad osservare Fantine e gli altri personaggi con lui, quando Jacobsen entrò come una furia avventandosi sulla moglie. Herald subito scattò in piedi frapponendosi fra Jo e l’uomo. “Jacobsen, per Dio” disse con tono deciso guardando l’uomo “un po’ di contegno e di dignità. Vi rendete conto come vi state comportando?” concluse allungando la mano sulla spalla dell’uomo come per fermarlo dal prendersela con la donna. Il giornalista era pronto a schivare un’eventuale reazione del marito geloso.
Pentolino Inviato 20 Dicembre 2015 Segnala Inviato 20 Dicembre 2015 Leonard Passata l eccitazione provata dopo l esibizione del vecchio fachiro, il gruppo riprese l esplorazione del quartiere alla ricerca di un locale dove poter passare qualche ora sorseggiando un drink od un caffe'. La ricerca non fu semplice, molti dei locali del quartiere indiano erano inadatti alle signore, questo li porto a girovagare a lungo per poi entrare in una caffetteria al limitare tra la zona indiana e quella occidentale. All interno oltre ad un nutrito gruppo di locali benestanti e mercanti, trovaro una loro vecchia conoscenza, mr Fantine, accompagnato con due strani figuri. La cosa non li sorprese piu' di tanto, quell uomo sembrava avere un potere speciale per attirare a se individui..unici nel loro genere. Avevano ricevuto da poco le loro bevande e stavano discutendo amabilmente quando improvvisamente la porta d ingresso si spalanco' violentemente e mr Jacobsen si precipito' verso di loro paonazzo dalla rabbia. Con una rapidita' ed agilita' inaspettata mollo' un violento colpo sul viso di Victor. Stava per afferrare la moglie per un braccio quando sia lui che Herald intervennero. Il giornalista cerco' con le sue capacita dialettiche di far ragionare l uomo, Leonard dal canto suo si alzo' e cerco' di frapporsi fra Jacobsen e la moglie "Insomma cos e' questa follia!! Smettetela immediatamente!! Ho sopportato questi vostri modi barbari fin troppo a lungo signore, lasciate questo locale immediatamente e non vi azzardate ad alzare le mani di nuovo o giuro che vi faro' arrestare ed espatriare cosi velocemente da non riuscire nemmeno impacchettare i vostri bagagli. Vi ricordo che siete ospite in questo paese, cercate di comportarvi come un gentiluomo, sempre che comprendiate il significato di questa parola!"
OcramGandish Inviato 20 Dicembre 2015 Segnala Inviato 20 Dicembre 2015 Ernest Miller Osservo la scena con una punta di divertimento e appena posso do una mano a Victor a rialzarsi Spero che questo non cambi i nostri piani di lavoro. Le consiglio di avere un atteggiamento piu' ... riservato ... Quando si rialza mi rivolgo a Leonard Dottore, meglio che gli dia un'occhiata...
Rex92 Inviato 20 Dicembre 2015 Segnala Inviato 20 Dicembre 2015 Victor non si aspettava una reazione così veloce da Jacobsen, e rimase stordito dal colpo. Accettò volentieri l'aiuto di Miller per rialzarsi e ritrovare l'equilibrio, e successivamente concentrò l'attenzione su Mrs Jacobsen, tenendosi pronto nel caso il marito volesse attaccare anche lei. Appena vide il comportamento di Jacobsen disse nella maniera più calma possibile: " Finchè se la prende con me Mr. Jacobsen non avrò problemi, ma mi difenderò la prossima volta che proverete ad attaccarmi, ma lasci stare sua moglie, che non ha nessuna colpa se non quella di essere uscita per fare una passeggiata. Se vengo a sapere che la maltratterà ancora giuro che ci saranno conseguenze." Victor si chiedeva come aveva fatto a trovarli così velocemente.
Pippomaster92 Inviato 25 Dicembre 2015 Autore Segnala Inviato 25 Dicembre 2015 Jacobsen non sembra intimorito dall'inferiorità numerica, e sembra pronto a menare le mani anche contro Leonard ed Herald. Ma interviene Mr. Fantine. Con stupore ascoltate le sue parole, parole che non vi sareste aspettati da lui."Mr. Jacobsen, ho tollerato fin troppo il vostro comportamento. Sulla nave non avevo modo di oppormi a voi e al vostro atteggiamento, non senza commettere un atto incivile. Ma da quando siamo in India, IO sono il vostro diretto superiore, e pretendo disciplina. Vostra moglie è un membro della spedizione, oltre che una signora, e il vostro comportamento è inammissibile. Aggredite ancora una volta uno di noi, e vi prometto che competenze scientifiche o meno vi sbatto fuori. E farò in modo che nessun'altro possa assumervi, e che l'opinione pubblica sappia come trattate vostra moglie. Per il resto della spedizione, apprezzerei sinceramente che vi teneste lontano da lei. Come gentiluomo infatti sarò pronto a prendervi a pugni se vedrò ancora segni di violenza su Mrs. Jacobsen. E non sarei il solo, a quanto vedo. Ora, per il resto del nostro soggiorno a Surat, rimarrete confinato nel fortino. E ringraziate che non vi faccia rinchiudere in una cella. Andatevene, veloce". Jacobsen stesso è confuso dalle parole di Mr. Fantine, e intimidito. Dopo un attimo di esitazione, si rende conto che sta seriamente rischiando di essere malmenato, e si allontana sbattendo la porta dietro di sé. Sua moglie invece si avvicina a Victor e con fare invero professionale controlla il segno lasciato dalle nocche del marito. "Mi spiace molto, Mr. Lowley...è tutta colpa mia, non avrei dovuto coinvolgervi". Nel frattempo, Mr. Fantine si rivolge agli altri "Sono spiacente per l'incresciosa situazione. Purtroppo Mr. Jacobsen ci è stato imposto per le sue competenze. Come scienziato è un genio, purtroppo è un individuo molto sgradevole. Consiglio a tutti di stargli alla larga, ma di tenerlo d'occhio, è un violento. Pensiamo ad altro...avete visitato la città?"
Rex92 Inviato 25 Dicembre 2015 Segnala Inviato 25 Dicembre 2015 Victor sorrise a Mrs Jacobsen. "Non si preoccupi, la scelta è stata mia. Sarei comunque intervenuto, non appena ci sarebbe stata l'occasione. Ciò ha solo anticipato qualcosa che probabilmente era inevitabile, se non fossi stato io ad essere attaccato ciò sarebbe successo a qualcun'altro, probabilmente con conseguenze maggiori. Mr Fantine, una curiosità: da chi è stato imposto Jacobsen?"
OcramGandish Inviato 25 Dicembre 2015 Segnala Inviato 25 Dicembre 2015 Miller Ascolto la conversazione continuando a guardarmi attorno per vedere se la scena attira qualche occhio indiscreto.
AndreaP Inviato 25 Dicembre 2015 Segnala Inviato 25 Dicembre 2015 Herald Assington Assington osservò incuriosito l’agire di Fantine. Quell’uomo era sempre più un mistero. Tenendo sempre un orecchi rivolto verso il dialogo fra Fantine e Victor si avvicinò Mrs Jacobsen e porgendole il fazzoletto le disse “Ora è tutto finito” accennando un sorriso “e se dovessero di nuovo esserci problemi avrà il nostro pieno supporto”
Pippomaster92 Inviato 25 Dicembre 2015 Autore Segnala Inviato 25 Dicembre 2015 Un po' di persone si sono messe a guardare, ovviamente, ma dopo che Mr. Jacobsen ha lasciato il locale, l'interesse è scemato."Quando Mr. Emerson e Mr. Marshall hanno organizzato la spedizione...hanno cercato i migliori in ogni campo. E Mr. Jacobsen, a quanto ne capisco io, è un ottimo scienziato. In effetti è stato il primo ad interessarsi alla Spedizione ed ha collaborato fin dall'inizio. Ho sperato di non dovermelo trovare sul campo, ma a quanto pare ha insistito per partecipare di persona. Al suo posto, avremmo tutti fatto lo stesso, suppongo. Ma non lo tollero proprio, se devo essere sincero. Ma non posso scacciarlo per così poco. Ho fatto la voce grossa, ma se i nostri datori di lavoro scoprissero che l'ho allontanato per "futili motivi"...sarei io a trovarmi senza lavoro. Ovviamente, questo vale per tutti voi: non posso mandare a spasso Mr. Assington solo perché beve un po'...". Si passa una mano sul volto severo, sbuffando."Comunque, già che ci troviamo qui, vi presento gli ultimi due membri della spedizione: costui è Noah Cliffordville, americano" e indica il bianco seduto al suo tavol, che si alza e si tocca la fronte con le dita, mostrando un sorriso sghembo "Al vostro servizio. Chiamatemi pure Noah; tra le altre cose sono un cacciatore e un esploratore. Mi trovo qui per aiutarvi in Nepal" Poi Fantine indica l'altro straniero "E costui è Han Bao, anche lui cacciatore, dalla Mongolia. Non parla la nostra lingua, ma solo il cinese...e nemmeno troppo bene. Comunque lo conosco da sei anni, e vi assicuro che è molto competente nel suo campo" il cacciatore della steppa si inchina rigidamente verso di voi, il volto imperturbabile.
AndreaP Inviato 27 Dicembre 2015 Segnala Inviato 27 Dicembre 2015 Herald Assington Assington ascoltò con attenzione le parole di Fantine, un uomo enigmatico che lo incuriosiva e gli piaceva sempre di più Fece un cenno di saluto ai due nuovi compagni e quindi si rivolse a Jo “Forse è meglio riaccompagnare Mrs Jacobsen alla caserma.” Quindi si rivolse agli altri “Che ne dite di rientrare?”
Pentolino Inviato 27 Dicembre 2015 Segnala Inviato 27 Dicembre 2015 Leonard L intervento di mr Fantine fu provvidenziale, Jacobsen, paonazzo di rabbia lascio' la taverna con la coda tra le gambe. "Sentiti ringraziamenti mr fantine, per aver salvato me e la signora Jacobsen da un imbarazzante pestaggio" disse con mal celata ironia "Piacere di conoscervi Noah, sembra che gli uomini di azione assoldati non siano mai abbastanza, da una parte mi rallegra avere cosi' tanta sicurezza alle spalle...dall altra un po mi terrorizza perche' non fa che evidenziare la pericolosita' di questo viaggio" poi si rivolse al cacciatore mongolo Cinese Spoiler "Piacere di conoscervi, finalmente qualcuno che non storcera' troppo il naso nell ascoltare il mio pessimo accento"
Rex92 Inviato 28 Dicembre 2015 Segnala Inviato 28 Dicembre 2015 Dopo aver tranquillizato Mrs. Jacobsen Victor si rivolse verso Noah "Piacere di conoscervi, è tranquillizzante sapere che nella spedizione c'è qualcuno di esperto che possa proteggerci, sperando che i pericoli siano solo esterni e non anche interni al gruppo." Poi si rivolse ad Assington "Prima di rientrare sarà meglio trovare un modo per garantire l'incolumità di Mrs. Jacobsen, non voglio che suo marito approfitti di un nostro momento di distrazione per poter ricominciare a maltrattarla."
Pippomaster92 Inviato 30 Dicembre 2015 Autore Segnala Inviato 30 Dicembre 2015 Han Bao si inchina leggermente a Leonard e gli risponde in cinese Spoiler "Tu parlate discretamente bene lo cinese. Io resto migliore alla mia patria lingua. Spero di essere più bravo nel viaggio che si prevede" Noah da una pacca a Victor, sghignazzando allegramente."Forse non mi sono spiegato bene. Io e Mr. Bao siamo cacciatori, non soldati o guardiaspalle. Il nostro compito sarà cacciare quegli animali rari o sconosciuti che potremmo incontrare. Mr. Fantine ci ha scelti per le nostre esperienze passate...anche se so bene che avrebbe voluto anche uno zulu, eh?" Rientrate con Fantine e i due nuovi arrivati all'accampamento, consci che l'atmosfera non è delle migliori. Forse per questo Mr. Fantine prende una decisione inaspettata."Preparate i bagagli. Domani prenderemo il treno per Benares. Abbiamo aspettato gli ultimi ritardatati, attendere ancora un giorno qui potrebbe ledere allo spirito del gruppo. L'inazione è il peggiore nemico per una spedizione come la nostra. Durante il viaggio sarebbe meglio che teniate Mrs. Jacobsen con voi, lontano dal marito. E lontano da Mr. Cliffordville, soprattutto. Vado ad avvisare gli altri. Mi spiace dover interrompere le vostre escursioni per mercati e bancarelle, ma non siamo una comitiva di turisti".
OcramGandish Inviato 30 Dicembre 2015 Segnala Inviato 30 Dicembre 2015 Ernest Miller Ascolto con attenzione il cacciatore Ben detto... " ... praticita' e conoscenza del territorio ... quello che ci vuole ... " Comincio ad incamminarmi verso il nostro campo base Signori, direi che e' il caso di preparare le nostre cose e riposare al meglio. Ho come il presentimento che il viaggio fino a Benares sara' lungo e scomodo...
AndreaP Inviato 30 Dicembre 2015 Segnala Inviato 30 Dicembre 2015 Herald Assington “Ottimo” disse Assington felice alle parole di Fantine: decisamente l’uomo gli piaceva sempre di più Poi si rivolse a Jo. “Non mi piacciono i due nuovi venti, soprattutto l’americano: stai attenta mia cara. Pensavo che, data la situazione, potresti invitare da te Mrs Jacobsen. Non credo sia il caso che stia da sola… In ogni caso penso che stasera dovremo preparare i bagagli” Accordatosi con la ragazza, il giornalista si diresse verso gli altri tre amici con cui aveva legato: Victor, Leonard e Ernest. “Come giustamente ha fatto notare Ernset, il viaggio sarà duro: se volete possiamo trascorrere una gradevole serata insieme, bevendo e fumando qualcosa…”
Pentolino Inviato 31 Dicembre 2015 Segnala Inviato 31 Dicembre 2015 Leonard Finito di bere e dimenticato lo spiacevole incidente con Mr Jocobsen, il gruppo fece rientro al forte. Fantine aveva ragione, non erano li in vacanza e piu' tempo passava piu' la loro concentrazione calava e considerata la pericolosita' del viaggio questo non era bene. Salutati i cacciatori si diresse ai baraccamenti ed inizio' a preparare i bagagli. Quando ebbe terminato passo' da Victor per dare un occhiata alla sua mascella @ Victor & Narratore Spoiler "Passate in cucina e fattevi dare del ghiaccio. Tenetelo sulla parte interessata per 30 minuti, fate una pausa di 10 e mettetelo di nuovo. Domani avrete un gran bel livido da ostentare alle signore ma se non altro questo calmera' il dolore e vi permettera' di riposare. Chiamatemi subito se avete nausea o vertigini e qualora dovesse accadere non vi azzardate a sdraiarvi e dormire. "
Rex92 Inviato 1 Gennaio 2016 Segnala Inviato 1 Gennaio 2016 Victor era d'accordo con Mr Assington "Penso sia la soluzione migliore per Mrs Jacobsen, così eviteremo ulteriori problemi." Una volta tornato al forte si diresse verso le cucine per seguire le indicazioni di Leonard, durante l'applicazione del ghiaccio pensò di essere stato molto fortunato; fosse stato da solo probabilmente Jacobsen non si sarebbe limitato ad un pugno. Subito dopo si diresse in camera a preparare i bagagli, pregustando la serata con la compagnia.
Pippomaster92 Inviato 3 Gennaio 2016 Autore Segnala Inviato 3 Gennaio 2016 La serata trascorre tutt'altro che serena. Mr. Jacobsen non si fa vedere ma l'atmosfera è ormai rovinata. Tutti sono impegnati a fare i bagagli o ultimare i preparativi per la partenza: nessuno è in vena di chiacchiere. Giusto Mr. Assington sembra potersi godere un po' di alcol, ma degli altri membri della spedizione nessuno si unisce a voi. Mr. Fantine si allontana verso le dieci di sera, spiegandovi che si sta recando a sistemare le ultime faccende per il vostro treno. Torna quasi un'ora dopo, annunciando che tutto è pronto per la partenza dell'indomani. Il giorno dopo, sveglia all'alba e trasbordo dei bagagli alla stazione, assieme a voi e ai soldati che vi accompagneranno. Sfilano con un poco di vanità, le divise in ordine e le armi lustre; evidentemente c'è un po' di sana e cameratesca rivalità tra gli uomini della USArmy e i soldati di Sua Maestà. Seguono i "rinforzi", ovvero quegli uomini che sono stati assunti per la loro forza o per l'esperienza sotto le armi, ma non sono soldati. In ordine sparso, il resto della comitiva. La stazione di Surat non è certo Kings' Cross; ha solo due binari, pensiline fatiscenti e tutti i servitori indiani indossano livree tutt'altro che pulite. In effetti, venite a sapere, non è una linea molto usata dai bianchi. Mentre arrivate, infatti vedete arrivare un treno piuttosto malmesso carico di carbone. Il carbone, stando a Mr. Fantine, verrà caricato su navi dirette in patria. Il vostro treno invece è molto più accettabile, seppur non lussuoso. Le carrozze sono in legno e le panche imbottite. Come annunciato da Mr. Emerson non ci sono altri viaggiatori oltre a voi. Caricare tutto, far prendere posto a tutti i membri della spedizione, controllare che non sia rimasto a Surat nessuno...ci vogliono due ore prima che il treno si metta in marcia verso est. Secondo le previsioni, il viaggio durerà tre giorni. Tre giorni in cui sarete, di nuovo, confinati in uno spazio piccolo con le stesse persone. La disposizione delle cuccette è stata lasciata alla vostra totale libertà, salvo il fatto che il vagone delle donne è separato dagli altri e che Mr. Jacobsen si trova all'opposta estremità del treno. Per tutta la durata del viaggio non si fa vedere, non sapete se per rabbia o vergogna. Il primo giorno è in parte emozionante: ci sono paesaggi da vedere e sono interessanti. Alcuni scorci sono molto pittoreschi con antiche rovine indiane o stagni dove si riflettono alberi dalle grandi fronde. Altre volte vedete solo sterminate pianure senza grandi attrattive. Ogni tanto il treno rallenta, quando nelle vicinanze di una città dovete passare in mezzo ai contadini che tornano o vanno ai loro campi. La prima sera assaggiate la cucina dei vostri futuri albergatori: un cuoco è uno dei soldati inglesi, ma potete ritenervi soddisfatti. Con il poco che hanno a disposizione sono riusciti a tirare fuori qualcosa di decente, anche se il porridge ha una consistenza un po' troppo liquida. Il mattino del secondo giorno vi svegliate in aperta campagna, con una parete rocciosa sul lato nord dei binari e campi coltivati a sud. Vi ritrovate voi da soli in una delle carrozze con cuccette; state radendovi o altrimenti preparandovi per la seconda e penultima giornata di viaggio. Ad un certo punto, però, il treno frena. Una frenata lunga e dolce, e il treno si ferma del tutto. Sbirciando fuori da uno dei finestrini, vedete tre mucche sedute su e intorno ai binari. Ovviamente, non potrete muovervi fino a quando non si sposteranno. Un uomo con uno straccio sui lombi e un bastone di legno verde sta comunicando a grida e gesti con il macchinista. [Per chi parla hindi] Spoiler La discussione verte intorno al fatto che l'uomo, umile fedele, non intende spostare le sacre mucche finchè non avranno deciso di loro spontanea volontà di allontanarsi. Il capotreno impreca e insulta madre e altri parenti del padrone delle vacche, ma ovviamente non insiste sul fatto di spostarle a forza. Mentre assistete divertiti o scocciati alla scena, un tonfo leggero rimbomba sul tetto della vostra carrozza. Prima che possiate fare o dire qualcosa, tre uomini entrano dal lato nord della carrozza, approfittando dei finestrini aperti. Sono armati di coltelli lunghi e ondulati, e indossano turbanti bianchi che sormontano volti smagriti dalle folte barbe sporche. Dicono poche parole, puntando con enfasi le lame contro di voi. [Per chi parla hindi] Spoiler "Dateci soldi e oggetti di valore, o vi mandiamo all'altro mondo" Dice uno."Avanti, presto" aggiunge il terzo. [Voi vi trovate lungo il lato lungo sud del vagone, i tre rapinatori sul lato nord. Vi separa poco più di un metro. Ovviamente non avete le armi a portata di mano. Potete perdere un turno di combattimento prendendole dai bagagli; oppure potete usare armi improvvisate (rasoi, valigie, etc), che faranno meno danno. In ogni caso, i tre intrusi sono pronti a rispondere ad azioni avventate, quindi tenete conto che attaccarli o armarsi in modo frettoloso potrebbe procurarvi una coltellata. Tra voi, agite nell'ordine che preferite, interverrò io quando tocca ai rapinatori]
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