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[TdG] Night City Stories 1 - The Slow Boat from Chiba

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Bar Kodiak

Allunga a Coyote la caraffa

"Se non salta fuori niente di interessante sarà meglio concentrarsi su di una persona alla volta"

Sorseggia il caffè, accigliata

"La ragazza ad esempio, Caitilin. Se potessimo mettere sotto controllo il suo telefono forse potremo evitare di rapirla: rischieremo meno, ma è roba da cowboy della rete. Non so se è fattibile"

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Swing Lafitte

Inevitabilmente, il giovane punk è uno che si sveglia attivo e solare. E non evita di farlo pesare. Scende già vestito di pantaloni e stivali, ma a torso nudo, fischiettando alla meno peggio un pezzo dei Syncopaht.
"Uh, oggi ci sono meno persone del solito. Significa che si lavora, eh? Bene, Coyote...che pensiamo di fare oggi? Mi piacerebbe parlare con quella bimba, ho giusto preparato un bel lettore neurale ad infra-suoni. Dicasi macchina della verità...serve solo la biomassa detta cervello sui cui applicarla. Kody, mi dai una mano a testarlo? Non dovrebbe-dico non dovrebbe-farti troppo male".

Getta sul tavolo un apparecchio tutto fili, cavetti e con un piccolo display. E fa cambio con una tazza di sint-caffeina.

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Estate 2020 - giorno 2, tarda mattinata

Seduti al tavolo verde di plastica i quattro punk stavano decidendo il da farsi. Swing aveva già verificato la zona dove si trovava Baker Street mentre Anubi conosceva un netrunner: pagando avrebbe forse potuto fare un controllo sul telefono della donna.

Stante le informazioni di Coyote il biliardo avrebbe aperto solo nel pomeriggio.

Ora dovevano decidere come muoversi.

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Bar Kodiak

Mostra il pugno chiuso a Lafitte. Mentre con l'altra mano mima il gesto di girare una manovella, solleva lentamente il dito medio.

"Dovresti farti meno seghe davanti alla console, Swing. Esci, trovati una ragazza disponibile che non sia un gonfiabile. Ti manca decisamente una scopata"

Poi torna seria e professionale

"Fai mettere sotto controllo il telefono della tipa Anubi. Ma non ci basta sapere chi ha chiamato e dove è stata; il tuo amico deve clonargli il dispositivo"

Finisce la sua broda e va al lavandino per lavarsi la tazza

"E ci serve la sua dannata faccia. Dobbiamo scoprire dove lavora e dove vive"

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Swing

Il ragazzo solleva un braccio e spalanca la bocca, con fare esageratamente oltraggiato.
"Gonfiabile? Gon-fia-bi-le? Quale orrore. Sai bene che se una donna non è cromata almeno al 46% non è il mio tipo. Plastica! Ha! La plastica è nettamente inferiore alla metallo, supera di poco, in qualità, la carne organica. Comunque"

Swing torna serio

"Per la faccenda delle informazioni...potremmo davvero oliare qualche poliziotto, no? Altrimenti rischiamo di restare bloccati qui, con un giappo-sama dal grlletto facile che si aspetta risultati"

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Bar Kodiak

Guarda il ragazzo di traverso.

Swing è proprio strano. Malato, probabilmente.

"Non dimenticare che di soldi ne abbiamo pochi. Altrimenti non saremo costretti a prendere lavori da uno come il Giapponese"

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"COYOTE" CREED

 

Il sint-caffè mi ha svegliato completamente, nonostante -o forse per merito- del suo gusto.
Arraffo un piatto del cibo preparato da Anubi -qualunque cosa sia, non potrà mai essere peggio del kibble- e mi verso un'altra tazza di caffè.
"Era Defcon quello con i contatti tra gli sbirri... io non mi fido di chiedere favori a quella gente, senza un tramite fidato! Spero che testa-a-specchio si spicci a tornare, dannazione."
Dopo aver ingurgitato un paio di bocconi, continuo "Meglio usare prima solo il netrunner di Anubi, lasciando gli sbirri come ultima risorsa. Appena scopriamo che faccia ha la tipa, e i suoi percorsi, possiamo trovare un posto e un momento sicuri per prelevarla.
Nel frattempo, questo pomeriggio possiamo fare una visitina al Fast Eddy... a proposito Anubi, puoi chiedere al tuo amico se trova informazioni anche su questo Toothpick che possiede il locale? Vorrei sapere in anticipo che faccia ha."

Poi guardo con curiosità l'apparecchio di Swing: "Scusa fratello, ma sei sicuro che questa cosa funziona?"

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Swing

"Per avere soldi bisogna investire, piccola. Questo è il capitalismo, oh yeah!"

Con un sogghigno risponde alla domanda di Coyote, sventolando l'oggetto davanti al suo volto, i cavetti che ondeggiano da tutte le parti.
"Amico, sono sicuro che non funziona. L'ho costruito io, del resto..ehehe. Diciamo che è un bellissimo giocattolo dall'aspetto abbastanza inquietante da spaventare chi non è in grado di distinguere un cavo elettrico da una fibra ottica...Chiamiamola psicologia, si?"

Senza dare troppa importanza alla situazione, "apre" il suo occhio sintetico e mostra come uno dei tanti cavetti dell'aggeggio possa inserirsi in una delle prese del bulbo.

"Visto? Sicuro, solo uno scherzetto"

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Estate 2020 - giorno 2, tarda mattinata

Come chiesto Anubi fece una rapida telefonata

@Anubi

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@Ocram

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@all

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Bar Kodiak

Osserva Cutter con espressione vagamente infastidita. Sarebbe più naturale provare disgusto vedendolo giocare con il suo occhio cibernetico.

Ed è proprio questo il problema.

Lei non ha più reazioni naturali.

Solo quanti di luce che corrono su fibre ottiche innestate nella colonna vertebrale.

Lei non prova niente.

Anche il suo corpo è pesantemente artificiale e sempre più spesso pensa di avere solo ricordi di vere sensazioni, sentimenti.

Simili a dolori fantasma di arti ormai perduti da tempo.

Troppe operazioni. Troppe guerre. Troppe morti.

Quando ha smesso di essere umana?

No. Non è vero, lei ha Vania, suo figlio, la prova che è più di una macchina assassina.

E invece no. Voleva uccidere pure lui. Abortire. Lo ha tenuto solo per vendicarsi di suo padre. Può chiamarlo amore questo?

Ora sa che dovrebbe provare rimorso.

Ma ancora non sente niente.

Forse non ama suo figlio come dovrebbe fare una vera madre, e tuttavia crede di poter imparare.

Proteggendolo dal mondo.

Pagando la sua dannata retta.

Trovando Fargo.

Sì, ha bisogno di tempo.

E soldi.

Ma imparerà ad essere una madre vera.

Salverà suo figlio.

E lui salverà lei.

"Va bene. Possiamo fare un sopralluogo al locale di Toothpick, ma senza farci notare troppo, intesi? Se ci dice culo magari becchiamo Wells che si scola una birra al banco"

Gli altri la guardano strano.

Abbassa lo sguardo e si accorge di aver stritolato la sua tazza preferita. Così, senza volerlo.

Fissa i frammenti di plastica, come denti spazzati infilati nella carne del palmo.

Dovrebbe dispiacergli, provare rimpianto. Dolore.

E invece no.

Lo scrambler medico Biotechnica sta alterando la comunicazione elettrica dei suoi ricettori nervosi. Sostituisce la sofferenza con rumore di fondo artificiale. Lei lo percepisce come un ronzio che le si propaga dalla mano.

Vorrebbe poterlo spegnere. Vorrebbe poter ancora urlare dal dolore, ma non può.

Tutto quello che le rimane è Vania.

E scariche elettrostatiche di una radio sintonizzata su di un canale morto.

 

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"COYOTE" CREED

 

Osservo pensieroso la tazza di Bar, ma evito di commentare.
'Cavolo, la ragazza è un pò stressata...'
"Si, l'idea mi piace... è anche ora che abbiamo un culo pure noi." le dico.

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Estate 2020 - giorno 2, pomeriggio

I punk attesero che il pomeriggio trascorresse e arrivasse l’ora in cui il biliardo doveva aprire. Fino ad allora nessuna notizia era giunta dal netrunner che Anubi aveva ingaggiato.

Velocemente la macchina che avevano prelevato la sera prima li portò verso south night city, il sobborgo dormitorio e industriale dove vi era la 24a strada. 
Il cielo era grigio senza ombre come una colata di acciaio su cui si riflettevano le luci della città

Come aveva anticipato Coyote quello era un quartiere dormitorio, con enormi palazzi di alcuni decenni, alti 10 piani che proseguivano per chilometri, tutti uguali fra loro. 
Swing accostò la macchina accanto ad un grosso palazzo. Qui gli esercizi presenti al piano terra erano per la maggior parte chiusi: ci si accedeva da un porticato su cui stavano le porte da cui si entrava nei locali posti leggermente sotto il livello della strada.

L’insegna una volta al neon del Fast Eddie era ora spenta e i finestroni erano completamente anneriti da anni di sporco non rimosso. La porta e gli infissi erano ancora in legno mentre le vetrine parevano in vero vetro ed erano ricoperte da una rete metallica.

@all

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"COYOTE" CREED

 

Guardo perplesso il locale, che appare chiuso ed abbandonato come la notte precedente.
Per sicurezza controllo l'ora sul mio cellulare, poi mi guardo attorno nelle strade pressochè deserte.
'C***o, non mi dite che abbiamo beccato il giorno di chiusura di questo cesso?'
"Che dite, proviamo ad entrare, oppure aspettiamo ancora un pò quà fuori?" domando agli altri.

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Estate 2020 - giorno 2, pomeriggio

Nel grigio pomeriggio il quartiere non appariva del tutto morto. Alcune macchine passavano lungo la strada e alle finestre dei palazzi si vedevano persone che si affacciavano. Mentre vociare di bambini si poteva sentire dal retro della struttura, delle persone uscirono da un portone vicino guardando i punk e allontanandosi di gran fretta.
Quasi evocati da Swing due giovani tatuati sbucarono da uno dei portici e superati i quattro entrarono decisi nel Fast Eddy’s. Dalla porta aperta si vedeva una flebile luce che illuminava un bancone marrone in plastica con su appoggiate delle bottiglie semibuote. Dall’interno si avvertivano delle voci e il rumore della stecca contro la biglia.

La porta veloce si richiuse alle spalle dei due.

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Bar Kodiak

Scruta la porta del locale

"Vado dentro" dice dopo qualche istante preparandosi ad uscire

"sola" aggiunge

"Non abbiamo motivo di far conoscere a mr. Toothpick tutte le nostre belle facce. E poi troppi clienti nuovi tutti in una volta potrebbero destare sospetti"

Compone il numero di Coyote sul cellulare

"Rispondi. Terrò il telefono acceso in tasca così potrete sentire quello che accade"

 

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Estate 2020 - giorno 2, pomeriggio

@Bar

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@Non bar

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Bar Kodiak

Narratore

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