Vai al contenuto

[TDG] Venit Perfidus Heresiarca!


Mezzanotte

Messaggio consigliato

Inviato

Fratello Raimondo

Io ho solo il mio bastone che mi sorregge vista la precarietà del mio corpo,ma se vorrete consegnerò lui a voi Sorella Berengaria

faccio sorridendo accomodante

Per quanto riguarda gli altri credo non ci saranno problemi,come detto non siamo qui per arrecare danno a voi o alle vostre consorelle o chi è sotto la vostra protezione Madre Superiora...se poi vuole lei o la sua consorella Sofia dirci dei vostri problemi noi saremo lieti di ascoltare e aiutare se ciò è conforme alla dottrina cristiana


  • Risposte 404
  • Creato
  • Ultima risposta
Inviato

"Ogni cosa a suo tempo"

La Superiora liquida le parole del Teodosiano con un gesto seccato

"Potete tenervi il vostro bastone, vecchio. Vedo che vi reggete a malapena in piedi"

"Sono gli abominevoli strumenti di sterminio dei vostri due giovani compagni che voglio siano tenuti lontani dalle mie pecorelle. Molte di loro hanno subito violenze indicibili da laidi uomini vostri pari"

 

Inviato

Arn

Arn sollevo' gli occhi sulla suora sostenendone lonsguardo per alcuni istanti. Erano stanchine gravemente feriti e tutte quelle rimostranze andavano contro ogni ideale di carita' cristiana ma tenne a freno la rabbia. Sapeva che anni di clausura e distacco dal mondo reale portavano facilmente all indurimento del cuore. Cerco' di evitare di guardare sorella sofia ma gli fu impossibile. La ragazza nonostante i severi abiti monastici risplendeva di una bellezza quasi angelica. Entro' nel convento visibilmente in imbarazzo, arrossendo come un novello sposo la prima notte di nozze. La madre superiora sembro' quasi accorgersene e con un gesto carico di lascivia carezzo' la giovane donna come a voler marcare ancora una volta il suo territorio. Sempre serio e silenzioso si slaccio' il cinturone, bacio' la croce sul pomolo della spada e la consegno' alla monaca. Non amava separarsi dalla sua reliquia ma obiettare non avrebbe portato a nulla.

"Reverenda madre, vi ringrazio dell ospitalita' che ci state concede do ed accetto umilmente le regole della vostra casa ma vi domando una cortesia, quest arma e' stata benedetta in terra santa, ha riposato sul suolo sacro che ha visto il martirio di nostro signore Gesu', vi prego di maneggiarla con la stessa cura e rispetto con vui maneggereste un ostensorio."

disse nel modo piu' gentile che pote

Inviato

Fratello Raimondo

Vedendo Arn accettare di lasciare la sua arma faccio un sospir di sollievo
Come vede Fratello Arn ha le migliori intenzioni Sorella...Vi chiedo quindi reverenda madre di poter approffitare della vostra ospitalità e avere cure per Fratello Arn e Fratelo Jacopo,come detto siamo stati aggrediti lungo il viaggio e ne hanno subito ferite per difendere me e loro da morte certa.
Spero di convincerla e cerco di tenere un tono dolce nonostante il dover scontrarmi con una donna così mi da noia.
Osservo Sorella Sofia e mi chiedo se sia lei ad aver richiesto il nostro arrivo,dopotutto poteva essere in contatto con chi gli aveva chiamati,ma meglio tenre per se queste cose
Vi assicuro che non ci saranno problemi Sorella
 

Inviato

Ammansita dal fare rispettoso e conciliante dei tre sconosciuti, l'acidità di Berengaria sembra stemperarsi, se non nella gentilezza, in una fredda cortesia di maniera.

"La vostra spada verrà trattata con il dovuto rispetto. E vi sarà restituita alla partenza, ovviamente" dice accettandola dalle mani di Arn.

"Forse sorella Sofia ha visto giusto. Invero avete il portamento e il modo di fare di un Cavaliere. Non mi sembra però di aver udito i vostri nomi. C'è forse un qualche motivo che vi obbliga a viaggiare in incognito?"

Inviato

Arn 

L oratoria di fratello Raimondo unita alle maniere cortesi del cavaliere ebbero l effetto sperato, i modi della madre superiora si fecero meno bruschi pur mantenendo il tono di voce autoritario tipico del ruolo che ricopriva.

"Perdonate la villaneria reverenda madre, giorni di fatica e sofferenza sono capaci di far dimenticare le buone maniere ed il rispetto dovuto ad una santa donna come voi. Sono Arn Magnusson, monaco combattente dell Ordine Teutonico, arma nelle mani del Signore e servo fedele del suo buon pastore Clemente V"

Inviato

Jacopo

Non emetto un fiato mentre parlano i miei compagni, non ne avrei la forza. All'ordine di consegnare le armi annuisco. Lentamente e dolorante slaccio la cintura che porta la mia spada e la porgo con fatica alla madre superiora. Tremo leggermente per la febbre che sento salire, le ferite stanno facendo il loro effetto su di me.

" ... non sono riuscito a fare di meglio ... "

Dopo averle date alle parole di Arn mi inginocchio

Jacopo Vendramin, scudiero del Cavaliere Arn Magnusson. 

Mi rialzo tremando, come se avessi freddo, ma cerco da mantenere un contegno. 

Inviato

Berengaria fa lasciare l'arma di Jacopo in terra e lo guarda appena, come se il nome e persino la presenza di un umile scudiero gli fosse indifferente. Ad un suo cenno Sofia prende le due spade e si allontana veloce, sparendo fra le ombre del corridoio.

La Superiora rimane ad osservare per alcuni istanti l'entrata, meditabonda.

"Dovrete pensare voi alle vostre cavalcature, abbiamo perso il nostro uomo di fatica"

"C'è una stalla interna, per le visite del vescovo, potete ricoverare le vostre bestie lì. Se accetterete la nostra ospitalità anche voi dormirete lì e lì vi verranno serviti i pasti. Dopo il tramonto verrete rinchiusi e liberati al mattino; è tutto chiaro?"

Inviato

Jacopo

Annuisco e mi sposto all'esterno prendendo la cavalcatura del mio signore e il mio mulo portandoli verso le stalle e appena rimaniamo soli mi rivolgo ai miei compagni.

Vi chiedo di intercedere verso la monaca per avere delle cure; lei pensa che io sia il tuo scudiero e questa al momento e' bene, la copertura funziona. Sento la febbre salire e questo non e' un buon segno. Sono riuscito a stabilizzare solo le tue ferite, ma le mie devono essere piu' gravi, necessitano di mani piu' esperte delle mie. 

Preparo al meglio il giaciglio per la notte.

Inviato

Jacopo parlotta con i suoi compagni, ma quando lo vede andare a prendere i cavalli Berengaria lo ferma.

"Aspettate a portare le vostre bestie dentro" lo ammonisce, severa. "Dopo quello che vi mostrerò non sono sicura che avrete l'animo di passare la notte fra di noi" dice allontanandosi lungo il corridoio, senza girarsi per assicurarsi che i tre la seguano.

"Invero vi capirei se preferiste la compagnia delle fiere a trascorrere anche una sola ora in queste sale".

 

Inviato

Arn

il cavaliere sentiva la frustrazione crescere, la superiora proseguiva il suo sermone come se i tre fossero invisibili.

"Reverenda madre"

disse con tono deciso

"Accettiamo di buon grado tutte le regole della vostra casa, anche quelle che ancora non conosciamo, e saremo ben lieti di prenderci cura di cio' che tormenta la quiete del vostro convento. Ma ora abbiamo assoluto bisogno che ci portiate dalla madre ospitaliera, le ferite del mio scudiero sono corrotte ed inizia ad avere la febbre. Abbiamo bisogno che mani capaci trattino quei tagli prima possibile, Jacopo e' un uomo onesto e timorato di Dio e non merita di morire in questo modo"

disse in tono accorato

Inviato

Alle parole del Cavaliere Berengaria si ferma e si volta. Aggrotta la fronte come se solo in quel momento avesse notato le pessime condizioni di Jacopo.

"Naturalmente, naturalmente!" borbotta. Poi torna indietro per chiudere a chiave il portone dietro gli ospiti e le loro cavalcature, non prima di aver gettato un'occhiata preoccupata al piazzale antistante l'ingresso.

"Appena sorella Sofia sarà di ritorno si occuperà del vostro scudiero, avete la mia parola. Ma ora vogliate seguirmi, sono giorni che preghiamo di essere liberate dall'orrore che ogni notte ci costringe a rinchiuderci nelle nostre celle, assediate e tremanti di paura"

Vi fa strada lungo il corridoio ai cui lati si aprono alcune porte e passaggi minori finché sbucate in un bel chiostro quadrato cinto da alte mura e abbellito da un bel colonnato. Lo spazio centrale è occupato da un cortile che le monache hanno trasformato in giardino. Lungo tutto il perimetro, sotto una tettoia di mattoni, panche di marmo sono inframmezzate alle porte delle celle delle religiose.

Non vedete anima viva, anche se scorgete di sfuggita furtivi movimenti e avete la sensazione di venir osservati dalle finestrelle dei cubicoli delle monache.

La Superiora vi conduce decisa lungo un lato del cortile.

"Quattro notti fa" vi informa "una delle nostre sorelle è scomparsa dalla sua cella"

"Alcune di noi desiderano la salvezza di questa compagna smarrita, anche se io dubito fortemente ciò sia possibile"

"In ogni caso non vi chiederò di trovare il colpevole di questa sparizione, perché già conosciamo la sua identità"

Inviato

Fratello Raimondo

Segue la superiora ascoltando attenatamente il suo parlare

Vuoi vedere che sono stato chiamato per un indemoniato....o forse qualcosa di peggio

Mi faccia indovinare Sorella Berangaria...un uomo...

Inviato

La Superiora si ferma finalmente davanti all'entrata di uno dei cubicoli delle religiose.

"Un uomo dite? Non siate ridicolo" risponde al Teodosiano

La robusta porta di legno della cella è stata strappata dai cardini, portandosi dietro una porzione del muro a cui erano attaccati.

La soglia è stata gettata via, come un fuscello, mandata a schiantarsi contro il pozzo al centro del cortile, a non meno di una decina di metri di distanza.

"è stato il Diavolo, monaco" sussurra pallida Berengaria facendosi il segno della croce

"chi altri?"

Inviato

Jacopo

A quelle parole faccio un sospiro ed un profondo inchino

Grazie Sorella Berengaria.

Alla chiusura del portone sistemo come posso le cavalcature all'interno del cortile e seguo i miei compagni, e' allora che mi ricordo il mio compito...

" ... silenzioso ... osservatore ... "

Mentre camminiamo mi faccio attento in ogni particolare attorno a me mentre i miei compagni parlano e rimango di sasso alla vista della cella.

Narratore

Spoiler

 

Perception+Investigare mentre cammino a cui aggiungo anche un Intelligenza+Accademiche

Cerco di osservare particolari come grandezza del posto, possibili altri accessi e vie di fuga,se il portone mi sembra solido, se vedo accessi ai piani superiori come le scale, da dove sento che ci stanno osservando le altre monache, e soprattutto le distanze, tra le stalle e l'uscita. Tutto questo mi serve per avere un'idea del posto e come potersela filare in caso di pericolo e quali potrebbero essere dei buoni punti di difesa.

Perception+Investigare a cui aggiungo anche un Intelligenza+Accademiche per cercare di capire se un uomo potrebbe mai avere la forza di fare questo, ma se ci vuole la forza di un animale, come un bue a cui attaccare la porta.

 

Inviato

Jacopo Vendramin

Spoiler

Da quello che vedi non si tratta di un grande monastero, però è stato costruito come se fosse una fortezza, con mura spesse e poche aperture verso l'esterno.

Conti undici porte che si aprono sul chiostro oltre al corridoio da cui siete giunti. Ritieni che appartengano tutte, o quasi, a celle che ospitano le religiose.

Da fuori non sembrava ci fosse un secondo piano.

Grosso modo, decidi, il chiostro si trova al centro di un piccolo complesso che deve necessariamente comprendere altre strutture necessarie a garantire alle monache un certo livello di autosufficienza dato che il villaggio più prossimo si trova ad una discreta distanza.

Le stalle non le hai ancora viste e per ora l'unica via di fuga di cui sei sicuramente a conoscienza è il corridoio e il massiccio portone da cui siete transitati.

Quanto alla soglia della cella... no, è impossibile che un essere umano possa aver strappato la porta dai cardini assieme ad un pezzo di muro. Certo l'ingegno rende possibili all'uomo cose che la natura gli nega. Ma a questo punto ti chiedi quale stratagemma possa essere stato usato. Un bue? Due?

Sei abbastanza sveglio da ricordare che nei giorni passati ha piovuto abbondantemente.

Il fango.

Il fango potrebbe rivelare molte cose.

 

L'Oculus sembra immerso nei suoi pensieri, forse sconvolto dalla scena sconcertante che vi è stata appena mostrata. Non si accorge che qualcuno sopraggiunge alle sue spalle, lo afferra per un braccio.
Trasale, strappato da quel tocco alle sue elucubrazioni.  Si volta: è Sofia tornata dalla precedente commissione. Rimane sorpreso dall'iniziativa di cui non la riteneva capace non meno che dalla forza della sua presa.

"Le vostre ferite" dice semplicemente la giovane monaca, gli occhi modestamente abbassati sulle pietre del pavimento dell'ambulacro

"Devo medicarle"

E dopo un attimo, quasi a dare maggiore urgenza alla cosa, aggiunge:

"Ordini della Madre Superiora"

Inviato

Fratello Raimondo

Osservo la porta con iniziale stupore prima di riprendere la compostezza che si addice a uno studioso
Un indemoniato rimane un uomo come aspetto...dubito che il Diavolo possa manifestarsi di persona in queste sante mura...
faccio avvicinandomi alla porta
Sorella lo so di aver promesso che non avremmo chiesto o tenuto armi,ma vi chiededo di poter riavere la spada di Fratello Arn...credo proprio servirà...inoltre vi chiedo : avete trovato il cadavere della consorella ? o segni di sangue o altro ? Qualcosa che dia prova sia stata uccisa o rapita e non sia lei stessa posseduta dal demonio ?
guardo dentro la cella rimanendo sull'uscio
Ho bisogno di visionare tutto quello che la sorella scomparsa può aver letto...libri,lettere...voglio sapere chi ha incontrato e con chi ha parlato...se il demonio è apparso o ha posseduto qualcuno non l'ha fatto senza un mezzo intermediario che sia umano o peggio scritto...ho bisogno della collaborazione sua Sorella e di tutte le consorelle...il vescovo ha mandato la persona giusta visto il mio lavoro...Fratello Arn,Fratello Jacopo tenete una di queste.. acqua santa benedetta contro il male,in caso di bisogno...
consegno a ognuno una provetta estrendola dalla tasca interna del mio abito, un occhio attento potrebbe notare la seta rosso porpora presente all'interno dell'abito

 

Inviato

Arn

Il gruppo avanzo' all interno del convento fino a raggiungere quella che in passato doveva essere stata la cella abitata dalla monaca scomparsa. La vista della porta divelta e dei cardini strappati dal muro li fece trasalire ed iniziare a fare congetture plausibili su come potesse essere accaduto. Chiunque fosse stato doveva aver fatto un baccano infernale non era possibile che nessuno fosse uscito a controllare cosa stesse succedendo

"Reverenda madre, come dicevate pocanzi la consorella e' sparita durante la notte, sono certo che l abbattimento di questa porta e delle mura a cui era fissata abbia causato un frastuono difficilmente ignorabile, qualcuna di voi e' per caso uscita a controllare cosa stesse accadendo? Inoltre, di cosa si occupava la consorella rapita? aveva qualche ruolo o abilita' che la potesse rendere piu' appetibile delle altre?

 

Inviato

Jacopo

Sono immerso nei miei pensieri quando il mio braccio viene preso da una stretta forte

" ... ha piovuto ... il fango ... quello potrebbe aver nascosto o lasciato tracce ... "

Mi volto verso la monaca dallo sguardo abbassato e annuisco

Arrivo subito, grazie dell'aiuto sorella Sofia, fatemi congedare dal mio Signore.

Mi avvicino ad Arn con fare devoto e facendo un piccolo inchino mi rivolgo al cavaliere.

Mio signore, se non avete bisogno di me sorella Sofia curera' le mie ferite.

Osservo poi sia Arn che l'anziano monaco per un attimo e poi il terreno. 

La pioggia di questi giorni potrebbe aver lavato via molte cose, ma forse il fango potrebbe averne conservate altre. 

Detto questo mi riavvicino a sorella Sofia

Prego Sorella Sofia, vi seguo, vi ringrazio ancora per la premura.

Mentre seguo sorella Sofia continuo a guardarmi sempre attorno

Narratore

Spoiler

 

Mentre mi muovo controllo come prima ogni cosa e il percorso che stiamo facendo per memorizzarlo. 

Sempre Perception+ Investigare ed eventualmente se serve Intelligenza+Accademiche.

 

 

Inviato

Ecco una mappa schematica del chiostro:

Legenda

C è il corridoio che avete percorso per arrivare.

A è l'entrata della cella della monaca scomparsa

B è il pozzo al centro del cortile dove è finita la porta del cubicolo

s.chiara-chiostro.thumb.jpg.8ceb27469d00

 

Jacopo Vendramin

Spoiler

La suora ti trascina via con una certa forza lungo l'ambulacro del chiostro e tu non puoi dedicarti ad osservazioni molto accurate. Riesci ad intravedere la porta addossata al pozzo centrale e a notare che il cortile interno, scoperto, ha il terreno ancora fradicio per le abbondanti piogge dei giorni scorsi.

Sorella Sofia ti fa imboccare di nuovo il corridoio da cui siete entrati la prima volta. Percorrete qualche metro, poi ti spinge in uno dei passaggi laterali fino ad una nuova porta che varcate.

La stanza in cui entri ha un banco da speziale e le pareti completamente ricoperte da scaffali su cui sono riposti, in ordine perfetto, molti vasi ognuno con una scritta latina dipinta sopra a mo' di etichetta. C'è anche un camino acceso con fornello e ciuffi di erbe che pendono dal soffitto, attaccate a dei fili ad essiccare.

L'aria è carica degli odori delle piante e di altre sostanze che stenti a riconoscere.

C'è un'altra monaca nella stanza. Sta pestando qualcosa in un mortaio. Sofia la manda via chiedendole di andare a prendere qualcosa nel magazzino. Poi chiude la porta alle vostre spalle dopo aver dato una attenta occhiata al corridoio.

"Siediti Jacopo Vendramin" dice indicando una panca di pietra accanto al bancone.

Il tono è quello di un comando, completamente diverso rispetto a prima.

"Hai fatto bene a consegnarmi solo la spada. Il pugnale che nascondi sotto le vesti potrebbe tornarti utile. Sebbene per un attimo mi sono illusa fossi felice di vedermi"

Afferra un coltello affilato da una mensola e si dirige verso di te.

 

Arm Magnusson, Fratel Raimondo

Spoiler

"Vi farò consegnare le spade stasera" concede Berengaria "Potrete averle con voi durante la notte, ma al mattino le riconsegnerete. Durante il giorno non si sono mai verificati fatti insoliti e non voglio che i vostri strumenti di morte violino la sacralità di questa oasi di pace. Vi ho già detto che molte mie consorelle hanno conosciuto la violenza degli uomini e anche io, in gioventù. Siamo fuggite dal mondo rifugiandoci nello spirito per buoni motivi e non desideriamo che il mondo venga a farci visita"

La Superiora sospira

"Sorella Teresa di Segni era malata" dice guardando tetra l'entrata buia della cella di fronte a voi "e certamente la debolezza della sua mente ha reso più facile che qualcosa di maligno penetrasse in lei: è risaputo che il Diavolo predilige il corpo di noi donne per portare la dannazione su questa terra"

Dunque si volge verso Arn

"La notte dell'incidente c'era tempesta. Se anche una sorella è riuscita a sentire qualcosa oltre il frastuono della pioggia e i boati assordanti dei tuoni è rimasta terrorizzata nel suo cubicolo a pregare. Rendo grazie a Dio per questo. Sono convinta avrebbe pagato cara la sua curiosità"

"Io l'ho vista"

la voce viene dalla cella accanto. C'è una ragazza attaccata alla finestrella della sua porta che preme il volto contro la grata, nel tentativo di osservarvi meglio.

 

 

Archiviata

Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.

×
×
  • Crea nuovo...