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Inviata

La sezione di Play by Forum è molto frequentata qui su DL. Questa è una tipologia di gioco che non ho mai realmente preso in considerazione, perché ho avuto la fortuna di avere sempre giocatori a disposizione per giocare dal vivo. Tuttavia il mio tempo per giocare live si è molto ridotto nell'ultimo anno. Sto considerando concretamente il Play by Forum, soprattutto per quei giochi non-D&D che avrei voglia di giocare, ma per i quali avrei più difficoltà a giocare dal vivo.

Pensavo di approfittare di questa occasione per tirare fuori un thread che possa essere interessante e utile a tutti.

Domande rivolte sia ai DM che ai giocatori esperti con il PBF: quali sono secondo voi le differenze tra il gioco in PBF e live? Come cambia la gestione della campagna? Quali avventure sono più/meno adatte al PBF rispetto al live? Quali consigli avete per qualcuno interessato che ha solo esperienza con il gioco live? Errori da evitare? Cosa distingue una campagna PBF ben riuscita da una mal riuscita? Giocatori: per cosa si caratterizza, secondo voi, un buon DM in PBF?

Qualunque cosa vi venga in mente, scrivetela :)


Inviato

premetto che gioco pbf da poco più di 6 mesi e solo a 2 campagne come giocatore e una da master, ma voglio provare comunque ad esporre la mia opinione:

Pro:

  1. non servono interi pomeriggi liberi ma bastano anche periodi qualche minuto distribuiti giornalmente
  2. si può fare più partite insieme contemporaneamente dato che occupa poco tempo giocarci
  3. master hanno più tempo per preparare descrizioni improvvisate e possono mettere molti dettagli, che invece dal vivo sono solo dispersivi
  4. la cosa più bella, secondo me, è che i giocatori possono descrivere i pensieri dei pg, cosa che al tavolo non può succedere, il che aggiunge una nuova componente di interpretazione che mi piace molto e che può aiutare i dm a capire come ragionano i personaggi
  5. infine è più facile trovare campagne/avventure da giocare che dal vivo

Contro:

  1. in generale è tutto più lento: quello che si fa in una sessione da qualche ora si deve fare in qualche settimana se tutto va bene
  2. capita più facilmente che una campagna si blocchi, a parte per problemi di giocatori anche perché a volte il ritmo diventa troppo lento (per fortuna non mi è ancora successo, anche se ho rischiato una volta)
  3. di solito al tavolo c'è il divertimento di stare insieme a degli amici, qui praticamente non conosci per niente quelli con cui giochi, anche se penso che impari a conoscere meglio i loro pg
  • Mi piace 5
Inviato

Ciao!
Intanto bel thread! Può essere utile a chi si interessa per la prima volta al PbF e non sa bene cosa aspettarsi.

Prima di tutto: ti consiglio il PbF? SI. Quanto meno prova. Poi può piacere o no, come tutto.
Io gioco su questo forum da ormai quai 3 anni, e mi ero iscritto principalmente proprio per provare il gioco via PbF. Personalmente è uno stile di gioco che mi piace, nonostante preferisca comunque il live a livello generale (che ho ancora la fortuna di poter giocare), questo rimane un passatempo che mi appassiona abbastanza da essere (credo) uno degli utenti più presenti in quella sezione.

Ma andiamo a risponderti

Domande rivolte sia ai DM che ai giocatori esperti con il PBF: quali sono secondo voi le differenze tra il gioco in PBF e live?

Riporto solo le principali, perché poi vado a dettagliare meglio rispondendo al resto.
Secondo me:
- Velocità di gioco: lo svolgimento delle scene via PbF è estremamente più lento rispetto a qualsiasi sessione live; ovvio, direte, ma probabilmente è più lento di quello che la maggior parte delle persone si aspetta prima di provare. E' una discriminante molto forte per capire se questo tipo di gioco può piacere o no.
- Lavoro del DM: molto più semplice nel PbF, proprio per i tempi fisiologicamente dilatati
- I PG e i giocatori: Interpretare attraverso la scrittura può risultare (dipende dal giocatore) in una caratterizzazione del personaggio diversa da quella live, non migliore o peggiore, ma tendenzialmente più completa. Dove nel live è bello interpretare ma c'è anche la necessità di andare avanti a livello pratico senza perdere troppo tempo, perché si gioca in tempo reale, nel PbF (se si vuole) si ha maggiore possibilità di perdersi in descrizioni e caratterizzazioni maggiori o più dettagliate, perché non devi star lì a preoccuparti che la sessione sta per finire.
- DM e mondo di gioco: vale lo stesso discorso fatto qui sopra per i giocatori. C'è una maggior possibilità di descrivere e approfondire dettagli.
- Immersività: giocare attraverso scrittura e lettura per alcuni potrebbe essere più immersivo che giocare live. Inoltre molti magari che per carattere o motivi vari potrebbero aver difficoltà di sorta a esporsi e mettersi in gioco in maniera verbale possono trovarsi più a loro agio in questo ambiente più neutro.
- Rapporto tra membri del gruppo (DM e giocatori): è vero che di norma non si conosce davvero tra giocatori nei PbF, contrariamente a quanto scritto da Athanatos trovo che possa essere un buon modo per socializzare e conoscere meglio altri utenti. Io attraverso i PbF ho sicuramente conosciuto meglio alcuni utenti, e con un paio ogni tanto scambiamo due parole anche fuori dal forum.  

Come cambia la gestione della campagna?

Come dicevo, i tempi dilatati aiutano il DM a non dover fare tutto all'ultimo per mancanza di tempo.
Può essere necessario l'utilizzo di supporti per mappe, lancio di dadi e questo genere di tool, che magari sono più lenti di quello che magari si farebbe al tavolo (lancio del dado fisico o mappa scarabocchiata al volo), ma è una cosa del tutto opzionale e dipendente dalla campagna e soprattutto dal gruppo di giocatori.
Cambiamenti particolari a livello gestionale non mi pare ce ne siano poi, perché alla fine il lavoro del master è sempre quello.
Una nota può essere sul ritmo di gioco: il DM imho dovrebbe cercare di mantenere un ritmo di gioco costante, perché già fisiologicamente i giocatori tenderanno a non farlo sempre, ma se è il master a peccare in tal senso il rischio che l'avventura vada a perdersi nel vuoto è molto alto. E lo dico per esperienza personale, perché io stesso ho sbagliato in tal senso come DM nei PbF.

Quali avventure sono più/meno adatte al PBF rispetto al live?

Le avventure brevi secondo me sono le più adatte.
Dove si intende brevi per il gioco live, dove i PG avanzeranno di 2-4 livelli al massimo, perché anche quelle via PbF risulteranno lunghette.
Tuttavia molti cercano una longevità maggiore, ma la quantità di campagne portate effettivamente a termine rispetto a quelle iniziate penso dimostri come più un'avventura è breve più è facile che venga conclusa, nel gioco via PbF.
Con questo non sto comunque cercando di sconsigliare le campagne lunghe, quelle che gioco io attualmente sono praticamente tutte lunghe (almeno un paio le sto giocando da più di due anni), solo che queste richiedono un livello di pazienza e costanza elevato, una storia che continui nel tempo ad interessare i giocatori e soprattutto un gruppo di giocatori ben motivato.
Su un altro piano di valutazione, imho le avventure più narrative o comunque più discorsive sono più adatte rispetto a quelle con più combattimenti o tecnicismi.

Quali consigli avete per qualcuno interessato che ha solo esperienza con il gioco live?

Avere pazienza, o imparare ad averne se non si è già capaci: la lentezza del gioco via PbF è fisiologica e richiede di non aver fretta.
Allo stesso tempo però cercare di mantenere costante il ritmo di gioco (come detto già sopra).

Errori da evitare?

Inverti il succo di quanto scritto due righe sopra.

Cosa distingue una campagna PBF ben riuscita da una mal riuscita?

Banalmente, quella dove il gruppo (giocatori e DM) si sono divertiti. In questo non vedo differenza con il gioco live.
Bisogna però riuscire a portarla a termine la campagna PbF, e la maggior parte delle volte l'ostacolo maggiore è quello.
Quindi forse la discriminante sulla riuscita buona o meno di una campagna sono la volontà e il coinvolgimento del DM e dei singoli giocatori: la volontà di andare avanti anche per tempi lunghi, e il coinvolgimento necessario per rimanere interessati e attivi.
_________________________

Un papiro, spero di non aver scritto troppe cavolate, dato che sto praticamente dormendo mentre scrivo  

  • Mi piace 7
Inviato

Io da anni ormai, posso e soprattutto "voglio" giocare solo PbF.

I vantaggi sono innumerevoli, in ordine sparso:

- sia come DM che come PG non faccio nessun errore idiota, perché ho parecchio tempo per pensare qual è la mossa migliore da fare, ed emulare così la familiarità dei personaggi con armi, incantesimi, talenti e strumenti vari che hanno a disposizione;

- se c'è un dubbio su una regola, si ha tutto il tempo di andare a sfogliare il manuale, senza timore che gli altri si annoino o si butti la serata a cavillare sulle regole;

- posso tratteggiare al meglio il mio PG e ogni PnG, dilungarmi nella descrizione dei modi di fare, mettere in risalto atteggiamenti e manierismi;

- se il DM, e soprattutto i PG mi chiedono qualcosa che non avevo neanche lontanamente previsto, ho tempo di pensare e rispondere con estrema disinvoltura, così che loro non possano capire che quel "ramo dell'avventura" è un binario morto per loro (inevitabile metagioco), o magari mi danno un'idea per un altro possibile sviluppo, tutto è possibile e loro non si accorgono di nulla.

- ultimo: io adoro leggere, e quando mi capita un giocatore/scrittore coi contro-dadi, è un vero piacere leggere i post.

 

Svantaggi: rimane traccia scritta di ogni gesto fatto o parola detta: questo stona con la natura dei ricordi che in realtà dovrebbe col tempo svanire. D'altro canto neanche giocare al tavolo è ottimale sotto questo punto di vista, perché è comprensibile i giocatori dimentichino qualcosa (non è mica la loro vita reale) ma magari i personaggi non avrebbero potuto mai dimenticare.

 

Ciao, MadLuke.

 

  • Mi piace 3
  • Supermoderatore
Inviato

Un piccolo consiglio pratico dato dalla mia personale esperienza, quando inizi un PbF cerca di mettere il prima possibile, se non praticamente subito, un combattimento sia per "svezzare" i personaggi alle dinamiche dei combat via forum sia per non rischiare di far subentrare fin da subito le lungaggini dei momenti off combat che spesso sono una delle principali piaghe dei PbF. Inoltre una frequenza leggermente maggiore di incontri rispetto ad una normale campagna può essere di aiuto per mantenere alto l'interesse dei giocatori.

  • Mi piace 2
Inviato

Grazie della riposta. Questo consiglio mi sembra a prima vista controintuitivo. Nel senso: con l'eccezione dei sistemi molto letali, i combattimenti non sono lenti? Senza andare a scomodare D&D 3.5 o PF, riesco facilmente a immaginare combattimenti in D&D 5E che durano settimane in real life, nonostante ritenga i combattimenti di D&D 5E abbastanza veloci. O mi sbaglio? 

  • Supermoderatore
Inviato

Nella mia esperienza la maggior parte dei combat in pbf (sto escludendo combattimenti contro i boss o scontri particolarmente complessi dal punto di vista logistico e del numero di nemico) si è risoltà nel giro di qualche giorno, massimo dieci-dodici. Tuttavia con il sistema a turni si riesce a fornire una possibilità di intervento a tutti i giocatori a rotazione mantenendo tutti attivi e focalizzati, diversamente dalle parti puramente discorsive e investigative in cui a volte molti player si lasciano un pò andare e rischiano facilmente di sparire se non hanno un chiaro obiettivo o interesse nell'ottica del personaggio ed è quello il momento dove è più facile che si areni un pbf (di nuovo sempre nella mia esperienza).

Ovviamente è consigliabile fare piuttosto 4 piccoli incontri separati che 2 grossi sempre per la suddetta ragione. Inoltre è utile farsi postare dai giocatori nella parte meccanica durante i combat anche una serie di possibili reazioni standard (parlando di ritiro ts azioni immediate e compagnia bella in 3.5) così da poter sbrogliare più facilmente certe situazioni di gioco senza ritardare troppo. Inoltre consiglio vivamente, sempre durante i combat, di andare pesantemente con la policy per cui se il personaggio di turno ritarda troppo a postare (chessò 48 ore) il DM interviene e fa compiere quella che per lui è l'azione più semplice e plausibile (solitamente senza sprecare risorse limitate) al PG in quel contesto.

  • Mi piace 1

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