[Greyhawk - Sami] - Capitolo I: Il ritorno di Iuz

[Subumloc]

Mi siedo anch'io. "A questo proposito, vorrei sentire COSA avete intenzione di fare... una volta stabilito questo, penso di potervi aiutare a realizzare il COME."

[Fiore di Loto]

Io non mi siedo e rimango ad ascoltare in piedi con le braccia incrociate.

[Samirah]

Il Capitano sembra soddisfatta.

"Vi darò qualunque informazione sia in mio possesso che possa esservi utile. Il vostro successo è anche il nostro, e qualunque risultato è un punto a nostro favore".

Detto questo, si risiede al suo posto, guardandovi attentamente ad uno ad uno.

[Gadwin]

"Perfetto!"

Srotolo la mappa e la posiziono bene sul tavolo, fermandone gli angoli con la boccetta di inchiostro e una pietra che estraggo dallo zaino.

"Allora... io speravo di poter risalire le rive del lago per un po', ma ci hanno detto delle spie di Iuz, e quindi non è il caso di rischiare...A questo punto, se non ci sono porticcioli sicuri, temo non si sia altro da fare che partire da qui e renderci non individuabili nel migliore dei modi. E qui posso fare ben poco, perché è compito di altri [sorrido]... Però... se una nave è invisibile, la sua scia nell'acqua si vede lo stesso o no? Perché se si vede la scia, potremmo stare sulla scia delle altre navi per un po', ma poi dobbiamo dividerci per forza..."

Guardo gli altri, poi faccio spallucce

"Purtroppo avevo pensato un paio di cose che se non fosse stato per le spie di Iuz sulla costa ovest potevano funzionare.... Rimane la speranza di poter fare dei sopralluoghi, sperando che le loro spie non siano troppo in gamba e che non abbiano un modo rapidissimo di comunicare fra loro, anche a distanza...Ora vediamo come possiamo far passare inosservata la nostra barchetta!"

[Subumloc]

Mi avvicno al tavolo. "Eccoci arrivati al punto. Come vi dicevo prima, ci sono diversi modi in cui potrei rendermi utile... sta a voi dirmi qual'è il migliore. La nave è troppo grande perché io riesca a farla sparire, ma posso creare una copertura, come ad esempio una cortina di nebbia. Oppure, posso creare l'illusione di un'altro natante come diversivo. Tenete conto di una cosa, però: devo rimanere concentarto sugli incantesimi, per cui non potrò fare troppe cose contemporaneamente."

[Samirah]

Mentre state parlando e pianificando le vostre prossime mosse, sentite bussare alla porta. Il Capitano Asand si alza in piedi ed esclama “Avanti”, evidentemente infastidita per l'interruzione.

Breritha si affaccia verso l'interno ed esegue il saluto militare:

“Capitano, hanno arrestato una persona sospettata di spionaggio. Volevo avvertirla che la stanno conducendo alla prigione, se vuole interrogarla”.

“Arrivo subito”, risponde il Capitano, poi si volta verso di voi, “vogliate scusarmi, ma di tanto in tanto capitano questi inconvenienti. Peccato che spesso siano solo falsi allarmi”, sospira infine, mentre esce dalla porta e la chiude dietro di sé, per riaprirla subito dopo.

“Volete forse venire anche voi, visto che siete già stati messi a parte delle altre informazioni in nostro possesso?”.

[Gadwin]

"Beh... qua c'è da parlare di magia, e io non è che possa dire più di tanto... Un idea su chi può fare cosa, approssimativa, me la son fatta... Se non le spiace l'accompagno volentieri..."

Balzo giù dalla sedia reinfilandomi lo zaino.

"Se andate via da qui mi raccomando prendete su mappa, inchiostro, pennino e pergamena... e la pietra, che Teodolfo me le fa pagare un occhio della testa, anche se sono suo cugino di terzo grado!"

Sorrido e faccio l'occhiolino per far capire che scherzo, e raggiungo il Capitano...

[è una pietra del tuono, non ve la intascate! ]

[Fiore di Loto]

All'invito a seguirla del Capitano Asand annuisco con il capo e la seguo.

[zelgadiss]

"Sono abituato a trattare con la gente, ma in modo pacifico solitamente. Se volete vi accompagno, ma forse potrei rendermi più utile qui a decidere come nascondere la nostra barca" dico risollevandomi dal mio silenzio. Dopodichè mi avvicino a Paradox "Potrei aiutarti a mantenere o ad aumentare l'area della nebbia, oltre che essere particolarmente 'attrezzato' nel caso dovessimo trovarci in difficoltà su una nave. La concentrazione non dovrebbe essere un problema: sulla nave saremo noi a svolgere i compiti, mentre se dovessimo essere malauguratamente scoperti, non servirebbe a molto mantere la concentrazione su una nebbia diventata a quel punto inutile"

[Samirah]

Uscite dall'ufficio del Capitano e notate come le ombre si stiano allungando verso est, mentre il sole si avvicina lentamente all'orizzonte.

Il Capitano si avvicina di passo svelto all'altra costruzione, quella più grande, e si dirige ad una delle estremità. Mentre cammina, vi spiega che l'edificio costituisce la caserma, dove risiedono i soldati e in cui è stata ricavata una piccola prigione, per le situazioni di emergenza.

Il Capitano apre la porta e vi fa accedere ad una piccola stanza che funge da guardiola, dove un soldato si alza di scatto in piedi al veder entrare la donna. L'uomo esegue il saluto militare e si rivolge al Capitano:

“La prigioniera è in quella stanza”, dice indicando una porta chiusa, “sostiene di essere stata convocata qui, ma noi non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione dagli uffici reali”.

“Va bene, la faccia uscire, così vediamo di chiarire la questione”.

Il soldato seleziona una chiave dal mazzo ed apre la porta di legno, entra nella cella e ne fa uscire una ragazza ammanettata. E' una figura esile e aggraziata, col viso dai lineamenti eleganti e la pelle chiara, spruzzato di lentiggini e illuminato da vivaci occhi verde chiaro. I capelli di un castano dorato sono tagliati corti e le sfiorano appena le spalle. Indossa abiti da viaggio sulle tonalità del verde scuro e morbidi stivali di pelle ai piedi.

Il Capitano Asand la squadra con attenzione, poi le rivolge la parola con fermezza: “Qual è il tuo nome?”

[Morwen]

Osservo i presenti, e in particolare la donna che mi ha rivolto la domanda, con una leggera inquietudine nello sguardo…

*Spero che almeno questa donna creda alle mie parole…*

Poi, con voce tranquilla, rispondo alla domanda che mi è stata posta:

“Il mio nome è Arien Leinos, signora. Vengo dalla città di Gorsend. Sono stata chiamata qui a Kaidon, ma temo ci siano state delle incomprensioni e…” …lascio in sospeso la frase, mostrando i polsi ammanettati.

“Ad ogni modo… Nel mio zaino troverete la missiva con la quale sono stata convocata. Spero sia sufficiente per farmi uscire di qui.”

Infine abbozzo un sorriso, celando malamente una punta di nervosismo…

[Samirah]

Il Capitano Asand alza leggermente un sopracciglio, mostrando un'espressione a metà tra il sollievo e la delusione.

“Signor Ranid, ha già perquisito quello zaino?”, chiede sospirando al soldato, mentre indica uno zaino di piccole dimensioni appoggiato alla parete destra della stanza.

“No, Capitano, la ragazza è stata arrestata pochi minuti fa”.

L'uomo si avvicina veloce allo zaino, mormorando qualcosa sulla quantità di cose stipate in esso, e ne estrae una lettera, accuratamente ripiegata e riportante il sigillo reale spezzato.

Porge l'oggetto al Capitano, che lo esamina con cura, per poi aprirlo e leggerne il contenuto.

“Non eravamo stati avvisati del tuo arrivo”, afferma, ancora con sospetto, nei confronti di Arien, “quando ti è stata recapitata questa lettera?”

[Morwen]

Il sospetto che ancora traspare nella sua voce non migliora certo il mio nervosismo, ma... in una situazione del genere, una tale diffidenza è comprensibile se non d'obbligo.

"La lettera è stata recapitata il 6 di Alzamuro. Tuttavia, in quei giorni, ero in viaggio e ho saputo della convocazione a Kaidon solo dieci giorni dopo, al mio ritorno a casa. Sono ripartita subito dopo..."

[Fiore di Loto]

Mentre il Capitano Asand oserva la lettera mi dirigo verso lo zaino della ragazza e guardo cosa c'è dentro.

[Gadwin]

Mi avvincino ad Ehrkin e, quando gli sono accanto, sorrido guardandolo dal basso...

"Ehrkin ... non è educato sbirciare negli zaini degli altri, ti pare? Soprattutto se si tratta dello zaino di una brava fanciulla che, a quanto pare, dovrà viaggiare con noi..."

Poi faccio un paio di passi verso la ragazza ammanettata, la osservo un attimo e poi mi rivolgo al Capitano

"Se il mio parere può contare qualcosa, credo che le si potrebbero togliere le manette, non crede?"

[Morwen]

Osservo incuriosita l'uomo in armatura, inizialmente senza comprendere le sue intenzioni.. E quando comincia a frugare tra le mie cose rimango di sasso!

Se l'ordine fosse partito da questa donna, che a quanto ho capito è un capitano, non avrei avuto nulla in contrario, ma questo tizio..?

*Ma.. ma quello è tutto matto! Che accidenti sta facendo?!?!*

Con un tono più meravigliato che infastidito mi rivolgo a lui, intento a ficcare il naso nel mio zaino..

"Ehi, ma.. !!"

Nella posizione in cui mi trovo non posso certo permettermi di protestare e dunque mi rassegno..

"..fate attenzione a non rovinare nulla.."

Sbigottita, riporto lo sguardo sul capitano e, alle parole dell'halfling, la osservo speranzosa..

[Fiore di Loto]

Senza guardare l'Halfling gli rispondo " Neanche lanciare polpette in faccia agli sconosciuti è educato...Tappo... "

[Gadwin]

Mi volto un istante verso Ehrkin.. "Beh, nemmeno entrare nelle locande aprendo le porte a calci e presentarsi con degli incantesimi, se è per questo... ma lasciamo perdere..."

Borbotto sottovoce un po' nella mia lingua, andando nell'altra parte della stanza guardando in terra mentre cammino "Tsk, tappo...ma guarda te, se uno deve essere pignolo per uno scherzo..."

Arrivato dall'altra parte, guardo nuovamente la ragazza ammanettata facendo spallucce, dicendo sottovoce "Che ci vuoi fare..."

[Morwen]

*..dove sono capitata..? E io dovrei viaggiare con questo tizio..? O cielo..*

Rispondo all'halfling facendo spallucce a mia volta e osservo, senza dir nulla, lui e il capitano con l'aria di una che non sa che fare..

[Fiore di Loto]

" Evidentemente non sono stato convocato qui perchè sono educato,ma per altri motivi...Tappo...Quindi se vuoi dar lezioni di educazione fallo con qualcun'altro "

E nel frugare nello zaino stò attento a non rovinare niente di ciò che contiene.