[Greyhawk - Sami] - Capitolo I: Il ritorno di Iuz

[zelgadiss]

In effetti, ascoltando le parole e ripensando alla situazione <<Non hai tutti i torti>> dico lasciandomi sfuggire un sorriso <<Ma vorrei un posto dove stendermi e dove parlare il più in fretta possibile. Ho diverse cose da dirvi con una certa urgenza e se vuoi posso darti un anticipo durante il nostro viaggio>> concludo cercando di usare un tono molto gentile

[Kursk]

<< Ah ... Va bene... D'accordo... >> Rispondoi pensieroso... << Torniamo al villaggio allora? O credi che non sia una buona idea? >> continuo mentre, raccogliendo le mie cose e risistemandole bene con un gesto indico una direzione plausibile ma lontano da Ped ...

Spoiler:  

...(che è ancora nascosto vero?) - se dovesse servire "bluff +7"

[Gadwin]

Facendo un po' di rumore tra i piccoli cespugli, esco allo scoperto sbucando alle spalle di Eduar e Shurat, scollandomi dai vestiti un po' di polvere...

"Sì, direi che possiamo anche tornare dagli altri.. speravo di trovare qualcosa di buono per cena ma temo dovremo accontentarci nuovamente di riso e verdurine..."

Dopo qualche passo rialzo gli occhi da terra e saluto il riapparso Shurat

"Bentornato! Sei tornato appena in tempo per la cena!"

[Samirah]

Quando Ped sbuca fuori dal nulla, Luxor gli ringhia contro, non gradendo l'entrata in scena di sorpresa.

Poi torna quieto, tranquillizzato dalla presenza del suo amico.

Intanto le ombre si sono allungate ancora e gli alberi stanno facendo filtrare poca luce, tanto che nel bosco è quasi buio.

[zelgadiss]

<<Ma ci sei anche tu piccolo Ped!>> esclamo alla vista dell'halfling tendendogli la mano per una stretta <<Comunque credo, e spero, che per il momento il villaggio sia tranquillo, quindi andiamo a mettere qualcosa sotto i denti. Anche perchè così bagnato comincio ad avere freddo>> concludo guardando il cielo e cominciando ad avviarmi nella direzione della città.

[Samirah]

Mentre nel bosco avviene l'incontro tra lo scomparso Shurat e i due piccoli cercatori, gli altri hanno raggiunto il paese e si recano verso la zona militare.

Nella baracca più grande c'è un forte brusio, segno che i soldati si sono riuniti per cenare. Fuori rimangono solo alcuni piantoni, mentre il sole è sempre più basso all'orizzonte.

Vi lasciano entrare senza problemi dal cancello, in quanto i vostri volti sono ormai noti.

La porta dell'ufficio del Capitano è chiusa, con di guardia un giovane uomo.

[Fiore di Loto]

" Dov'è il Capitano "

Chiedo col mio fare rude da orso bruno alla guardia.

[Samirah]

La guardia alza un sopracciglio, un po' infastidito dal modo di fare di Ehrkin, ma risponde con un tono neutro:

"Il capitano è qui nel suo ufficio. Sta sbrigando un ultimo affare, prima di andare a cena, e ha chiesto espressamente di non essere disturbata.

Potete attenderla al suo tavolo, se volete.", e nel dire questo fa un cenno verso l'edificio più grande, in cui gli altri stanno già cenando.

[Fiore di Loto]

" Come puoi vedere abbiamo un prigioniero... "

dico alzando un paio di volte la spalla destra, facendo così sobbalzare il corpo svenuto del Licantropo.

" ...Che dovrebbe essere sbattuto in cella, per essere interrogato, ma senza un ordine da chi di competenza, e in questo caso il Capitano Asand, mi spieghi come faccio? Oppure se mi vieni a dire che qua, chiunque può sbattere in cella chiunque allora mi adeguo... "

Nella mia voce non c'è cattiveria, solo che: sono stato ferito, probabilmente infettato da licantropia, ho rischiato di annegare, tra i miei compagni c'è un irresponsabile che si finge furba, un altro compagno è probabilmente morto, sto trasportando di peso per un bel pezzo di strada un uomo nudo che ci ha pure maledetto verbalmente e, in una situazione di tale emergenza, un soldatino di piombo messo lì per caso mi viene a dire di aspettare i comodi del Capitano che dovrebbe sovraintendere alle nostre operazioni almeno fino a che siamo sulla terraferma.

Di sicuro non sono cordiale.

[Samirah]

Il soldato sembra sempre più insofferente, ma proprio in quel momento la porta si apre e un giovane uomo, alto e dalle spalle larghe, esce con passo deciso.

Il suo aspetto vi colpisce immediatamente. Gli occhi di colore rosso spiccano su un volto pallido, incorniciato da capelli bianchi lunghi fino alle spalle.

Indossa una corazza di piastre ben lucidata, sotto cui si intravedono abiti da viaggio, sicuramente di ricca fattura.

Mentre passa oltre, notate lo spadone sulla schiena, coperto in parte da un grande scudo di metallo su cui spicca uno stemma, uno scudo torre verde e oro, che Arien e Paradox associano subito alla casata Warshield, che governa la regione di Edil.

La voce del Capitano riporta la vostra attenzione al motivo per cui vi trovate qui.

"Pare che questa sera la cena dovrà attendere. Prego, entrate pure."

Il soldato si fa da parte e vi fa quindi cenno di entrare.

[Fiore di Loto]

Con un cenno di assenso alle parole del capitano entro nell'edificio incrociando lo sguardo del soldato con lo spadone mentre gli passo affianco.

Dopo essere entrato mi fermo e, prima di parlare, attendo che tutti i miei compagni siano dentro la stanza e che il soldato sia uscito.

[Samirah]

La porta si richiude dietro di voi e vi ritrovate di nuovo, anche se non tutti, nell'ufficio del Capitano.

La donna squadra il prigioniero mezzo nudo, poi vi invita a parlare:

"Bene, immagino che non mi abbiate portato quella sorta di straccione solo perché infastidiva i passanti. Prego... vi ascolto..."

Notate nel suo tono di voce la stanchezza e l'impazienza di chi vorrebbe concludere la giornata il prima possibile, ma i suoi modi di fare non scadono mai nell'insofferenza, tanto meno nella maleducazione.

.....

Nel frattempo, Ped, Eduard e Shurat stanno tornando verso il paese...

[Fiore di Loto]

" Questo straccione in realtà è un licantropo...e per la precisione ha cercato di ucciderci... " Dico mostrando la ferita sul braccio, e poi aggiungo " ...In una caverna sulla costa non molto distante da qui, il lupo di Shurat ci ha guidati fino a là dentro e di Shurat non c'è traccia dalle prime ore dell'alba; molto probabilmente quindi questo staccione lo ha fatto fuori mentre era sottoforma di coccodrillo umanoide. "

[Dusdan]

Guardo il chierico con un po' di diffidenza:

"Tutto corretto, a parte l'ultima accusa, che non e` altro che una supposizione, o hai indizi che a me sfuggono?"

[Fiore di Loto]

" Ti sfugge solo che ho appena detto MOLTO PROBABILMENTE. Gli indizi sono che un lupo era sporco di sangue quando ci è praticamente trascinato dalla locanda in pieno paese, in fretta e furia fino alla caverna sotterranea nel quale questo licantropo ci ha attaccato, perchè lo avrebbe fatto se non per chiedere aiuto per Shurat ? "

Faccio una piccola pausa

" Inoltre se il lupo era sporco di sangue, un combattimento ci dev'essere stato e forse tu non lo puoi sapere perchè, pur con tutto il rispetto che provo per quelli che passano la vita a leggere libri di magia come te e che per il contatto fisico non sono adeguati, la forza con la quale quel coccodrillo umanoide ha cercato di tirarmi sott'acqua era quasi pari alla mia, quindi superiore a quella di Shurat e nettamente superiore a quella del lupo. "

Rilassando un pò la muscolatura facciale concludo dicendo

" Le cose a mio parere sono due: O Shurat è morto per mano...Ehm...Bocca di questo qui, cosa molto probabile, o nella migliore delle ipotesi è riuscito a fuggire, cosa assai meno probabile. In ogni caso un interrogatorio a questo licantropo potrebbe fugare i nostri dubbi "

[Dusdan]

"Anche sapere dove sia Shurat potrebbe aiutarci..." dico tra me e me "ma purtroppo non posseggo incantesimi di divinazione di questo tipo: capitano, non c'e` nessuno in citta` capace di individuare il nostro compagno?"

[Samirah]

Il Capitano Asand si siede, con aria meditativa.

"Signor Imrod, se avessimo avuto persone con un tale potenziale, probabilmente non avremmo avuto bisogno di voi. Il chierico di Rao che è stato qui poco tempo fa, quello che ha fatto quella strana divinazione, è tornato a Veluna da un po'. Potrei farlo chiamare di nuovo, ma è un viaggio lungo, non penso che il vostro amico, se è ferito, possa beneficiare del suo aiuto."

Si interrompe un attimo, osservando il vostro prigioniero.

"Un licantropo hai detto? Accidenti, ci mancava solo questa... Dovremo trovare una sistemazione più che sicura, per evitare danni irreparabili."

Si alza, si affaccia dalla porta e chiama tre soldati:

"Portate questo prigioniero in cella e assicuratevi che sia sempre ammanettato e legato per bene."

Poi si rivolge a voi:

"Potete andare con loro se volete interrogarlo. Se avete bisogno ancora di me, mi troverete qui tra meno di un'ora. Ora, signori, dovete scusarmi, ma lo stomaco chiama."

Con un cenno della mano, vi invita a uscire dall'ufficio.

[Fiore di Loto]

Scarico di peso il prigioniero in braccio ad uno dei soldati e poi mi avvio verso l' uscita.

[Samirah]

Il Capitano Asand vi segue fuori dall'ufficio, per poi richiudersi la porta alle spalle.

Si avvia verso il baraccamento principale:

"Bene, buonanotte signori."

Poi si ferma un attimo e si gira di nuovo verso di voi:

"Ah, quasi dimenticavo. In locanda farete la conoscenza con Sir Tharyll Warshield, l'uomo che avete visto uscire poco fa dal mio ufficio. Verrà con voi. E' un uomo d'armi esperto e potrà fare da coordinatore tra il Capitano Legar e il vostro gruppo, in modo da non impegnare troppo il Capitano durante il viaggio in nave. Se avete altre domande, chiedete con lui a cena. E' già in locanda a sistemare le sue cose."

Con un ultimo cenno di saluto, si allontana infine da voi, mentre i soldati trascinano in prigione il ragazzo, ancora privo di sensi.

[Samirah]

Appena arrivato a Kaidon soltanto oggi e già ti è stato affidato un ruolo impegnativo. Ma in fondo, è per questo che sei giunto sin qui, non certo per stare con le mani in mano.

Sai che dovrai collaborare con alcune persone, di cui ti è stata data una descrizione sommaria, ma primariamente dovrai far riferimento a un giovane capitano della forza navale reale, il Capitano Legar.

Sai che troverai queste persone alla taverna "Il gatto di giada" ed è lì che hai preso alloggio, invece che all'accampamento militare.

Attraversi in pochi minuti il paese, un piccolo centro abitato di neanche duemila abitanti. La locanda si mostra semplice, come il resto delle abitazioni.

Quando entri, trovi la sala comune poco affollata e l'oste, un robusto mezzelfo, sta servendo una cena che non è propriamente delle più ricche.