Samirah Inviato 14 Maggio 2008 Autore Segnala Inviato 14 Maggio 2008 Ped gironzola per la stanza, cercando di carpire ogni più flebile rumore che possa provenire dall'esterno della stanza. Non c'è molto altro in questo studio, ma la sua attenzione è attirata da un oggetto non di certo inconsueto, ma decisamente fuori posto: un giaciglio è steso lungo la parete proprio sotto la finestra che dà sull'esterno. Nel frattempo Paradox dà un'occhiata ai libri. I titoli sono i seguenti: "Sulle essenze delle piante e dei fiori", "Erboristeria nello sciamanesimo", "Malattie e maledizioni: fonti comuni", "Creature esotiche e soprannaturali". Si tratta per lo più di trattati, da cui sono stati estratti dei sunti riportati sulle pergamene. Gli appunti si riferiscono in maniera chiara alla licantropia e ad alcune sue forme, a quanto pare, non convenzionali. Seguono alcuni riferimenti a pagine singole di alcuni libri, con accanto delle note sulla belladonna e piante alternative usate occasionalmente come cura per la licantropia, ma anche veloci appunti su cure di tipo magico, finalizzate a contrastare la maledizione nelle sue forme più tenaci.
Gadwin Inviato 15 Maggio 2008 Segnala Inviato 15 Maggio 2008 "Sapevo che c'è gente che è ossessionata da queste cose, ma dormire addirittura nello studio... nemmeno cugino Erland era arrivato a tanto...." Controllo frettolosamente il giaciglio e, non trovando nulla di particolare, vado verso l'uscita della stanza, bisbigliando vicino al tavolo: "Vado a dare un occhiata nella prossima stanza..ci.,.hem...vediamo di là..." , poi esco dalla stanza furtivamente e mi appresto ad entrare cautamente nella prossima stanza.
Amministratore Subumloc Inviato 15 Maggio 2008 Amministratore Segnala Inviato 15 Maggio 2008 Faccio un cenno verso Ped, ma la mia attenzione è completamente assorbita dai testi. Cerco di mandare a mente quante più informazioni possibili sulla belladonna e le altre cure... "Chissà che non riusciamo a sistemare quel amadàn di chierico..."
Samirah Inviato 20 Maggio 2008 Autore Segnala Inviato 20 Maggio 2008 Paradox, mentre parli vedi comparire le tue mani mentre si muovono davanti a te: sei di nuovo visibile. Le informazioni su cui ti concentri sono i metodi di cura e scopri che oltre alle cure di tipo erboristico, si utilizzano quelle di tipo magico, decisamente più efficaci. Si tratta di potenti preghiere che non tutti i sacerdoti riescono a rendere effettive, in quanto gli dei accondiscendono al volere dei mortali solo quando questi mostrano una volontà ferma e una fede assoluta. In uno dei fogli coperti di appunti intravedi però una nota in cui si specifica che non sempre le cure di un chierico sono sufficienti. Si parla in questo caso di "licantropia refrattaria". Sembra che queste forse, estremamente rare, siano dovute all'utilizzo di magia nera, piuttosto che a un contagio di tipo naturale, e che per eradicarle siano necessari rituali e procedimenti particolari. Spesso è presente un focus, ovvero un oggetto che funge da ricettacolo per mantenere la maledizione e impedisce la sua eliminazione. Intanto Ped, tu ti stai muovendo nella stanza di fianco. Porti con te la candela, in modo da avere una fonte di illuminazione. Ti ritrovi in una sala da pranzo di dimensioni modeste, con un tavolo, quattro sedie, una credenza e un angolo cottura con un camino. Un debolissimo riflesso proviene dalla brace, ormai trasformata completamente in cenere.
Jade Silvershine Inviato 26 Maggio 2008 Segnala Inviato 26 Maggio 2008 Fingo di non aver notato il gesto del sacerdote e annuisco alle parole di Shurat. "Grazie per la chiacchierata, signori." Reprimo uno sbadiglio. "Vogliate scusarmi, ma il viaggio è stato piuttosto stancante.. e penso che avrò bisogno delle mie forze i prossimi giorni. Vi auguro buonanotte. A domani." Mi alzo, facendo un ultimo cenno di saluto, e mi dirigo nella mia stanza, dopo aver scambiato due parole con l'oste.
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