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Quattro gabbiani in cerca di Atlantide


Watershaman

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Tutta questa gentilezza e il combattimento di un momento prima mi ha confuso ma dopo un attimo mi riprendo e torno al pieno delle mie facoltà cognitive. Tolgo il cappuccio, allungo le mani per accettare i doni e dico " ごめん なさい  perdonami per la mia cafonaggine, sono così abituato al mio cappuccio che spesso dimentico di toglierlo inoltre   どうも有難う . I tuoi doni sono molto graditi ma se mi consenti avrei un sacco di domande da farti, sentiti libero di non rispondere. Posso invitarti a darmi delle spiegazioni mentre cerchiamo insieme un modo per uscire in fretta da qui?". Gli indico cordialmente la porta e accenno ad un passo attendendo una sua risposta.

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Astria

Nella stanza non trovi null'altro che polvere. Tuttavia sul Lacedon trovi 4 monete d'oro e una pozione che identifichi come curativa. Che se ne faceva un non-morto di soldi ma sopratutto di una pozione visto che su di loro ha effetti nocivi? Concludi che sarà stato il bottino sottratto a qualche malcapitato prima di te. Hai fatto tutto quello che dovevi fare là dentro. Ti apri di coraggio e apri la porta. Nel momento stesso in cui la spingi senti il peso di qualcosa sopra di te. Una trappola! Un grosso masso precipita davanti a te. Ti chiedi quale sciocco ideerebbe qualcosa di così semplice da evitare. Infatti l'hai evitata tranquillamente. Prima che tu possa esultare, però, avviene qualcosa che non avevi previsto... Il pavimento non è sufficientemente forte per te e il masso insieme per cui si apre un buco nel pavimento, finisci al piano di sotto. Mentre sei in volo vieni inglobata da delle corde che ti impediscono di toccare il suolo. Stai per ringraziare mentalmente quelle corde quando ti rendi conto che ora ti tengono legata ben stretta. Inoltre ti senti improvvisamente strana: normale. Quando ti guardi intorno capisci perché. Un campo anti magia ti circonda: ha eliminato gli effetti del tuo incantesimo d'acqua ma, stranamente, non quelli dell'armatura. Non sarà sufficientemente forte da aver effetto sugli incantesimi santificati. Sei immobilizzata e senza possibilità di lanciare incantesimi. Proprio mentre pensi a cosa potresti fare per liberarti si apre una porta davanti a te. Entra una donna, attirata dal rumore, molto bella dal fisico statuario, con in mano una spada lunga. Ha delle ali piumate che escono dalla schiena e i suoi occhi ardono di fiamme. Non riesci a identificare ma sai per certo che non è umana. Vedendoti così combinata non può non sorridere di malvagità mentre ti si avvicina lentamente. "Carne fresca" dice in draconico, deve aver capito che sei una maga e voleva farsi capire.

Bruzzack

Gray ti sorride, contento di aver trovato in te un amico, difficile in quel contesto. E risponde nel suo buffo asiatico "Ma certo, sarò lieto di rispondere a tutto quello che vorrai mentre usciamo da qui." Ti segue in direzione della porta "Beh, io sono in missione qui, sai, lavoro per un'accademia di combattimento. Tu invece? Come ti sei trovato in queste sfortunate circostanze?"

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Mentalmente maledico le corde, il draconico e quella donna che sembra così stupendamente perfida. Non posso fare incantesimi. Non posso muovermi. Anche se potessi farli avrei comunque il problema del campo anti magia. Posso solo parlare. E non sono sicura che dire a quella tizia quello che penso di lei sia il modo migliore per uscire viva dalla situazione. Per fortuna non sono sola, Susy si è accorta che qualcosa non andava e adesso mentre la simpaticona mi si avvicina sta rosicchiando le corde che tengono imprigionate le mie mani. Devo prendere tempo, e cercare di uscire da quel campo di anti magia prima che quella donna mi faccia pentire di essere venuta a Venezia per vedere quello stupido spettacolo. L'unica cosa utile che in quel momento mi viene in mente di dire, oltre agli insulti è: "Cosa vuoi da me?"

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Astria

La donna sorride ancora di più. "Mi credi una sciocca? So che stai cercando di prendere tempo! Non credere che noi erinni ci facciamo ingannare così facilmente..." Detto questo brandì la sua spada ancora più saldamente ma non accelerò il passo. Sapeva che il tuo famiglio non sarebbe stato in grado di sciogliere le corde in tempo. E, anche se, forse non avrebbe problemi a ucciderti.
Stai iniziando a disperare quando senti una voce provenire da dietro il demone: "Ohohohohohohoh, che grande cliché che il cattivo si metta a blaterare come te! Un po' di acido e fulmine... Ecco cosa porterà la tua vita al culmine!" Non riesci a vedere la figura che ha pronunciato quelle parole ma, poco prima che l'erinni si possa girare, vedi un'enorme esplosione abbattersi sulla creatura. Sembra una palla di fuoco ma ti rendi conto che sprigiona fulmini, deve essere stata sostituita, a seguire avviene un'altra esplosione ma questa volta la sostanza che scaturisce è acido. Il tuo cervello corre veloce, deve essere stata una miscela energetica. L'erinni è notevolmente danneggiata ma non ancora abbattuta. È a quel punto che succede una cosa che non ti aspetti: l'acido, incontrando i punti in cui i fulmini avevano colpito, crea ulteriori scintille che danneggiano il demone abbattendola definitivamente. Non capisci cosa sia successo in quest'ultima fase ma sei contenta sia successo. Ora che l'erinni è crollata al suolo puoi notare una figura incappucciata molto bassa, sarà massimo un metro, dietro di lei. Questa si china e raccoglie il bottino dalla creatura per farlo sparire in una sacca. "Una situazione sconveniente per una maga così intraprendente... Ohohohohohohoh" Non riesci a capire fino a che punto quella risata nasconda scherno o se sia stata detta per risollevare il morale.

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"Io mi trovo immischiato in questa situazione per pura casualità" incomincio a dire aprendo la strada e controllando ogni stanza in cui entriamo prima di inoltrarmici "Sono in pellegrinaggio culturale possiamo dire, come vuole la tradizione della mia città natia e della mia faglia. Scusa l'insistenza ma cosa ti hanno mandato a fare in questo teatro?  Sembra che sapessero cosa doveva succedere e cosa è esattamente un' Accademia di combattimento? E questi oggetti che mi hai dato... non credo di aver capito bene il loro scopo."

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Bruzzack

Procedete nella stanza successiva dove la via e libera. Questa è molto spoglia e non vi è nulla di rilevante. "Beh, una bella seccatura finire in questa situazione. Beh, un'accademia è un posto in cui si esercita a combattere e per cui si svolgono missioni. Assomiglia a una gilda ma è dedicata principalmente allo scontro fisico... Io ne faccio parte perché ci sono letteralmente cresciuto e in più li aiuto con le apparecchiature magiche. La mia missione era investigare su cosa teneva in serbo questo spettacolo. La mia master aveva il dubbio che qualcosa potesse accadere. Ma non mi aspettavo niente di simile." Ti dice quest'ultima frase grattandosi la testa. Fino a questo punto ti è sembrato un po' a disagio. Hai i sensi allerta nei dintorni e non hai potuto prestargli molta attenzione. Ti chiedi se ti stia dicendo tutto o se la colpa sia lo sforzo di parlare asiatico. Sempre in maniera pacata aggiunge: "Beh, per quanto riguarda quel congegno penso sia meglio una dimostrazione pratica una volta fuori ti mostro, devi portarlo all'occhio comunque. Per quanto riguarda quella sorta di bambolina..." Stava per continuare ma viene interrotto da una scossa più forte del solito. Sobbalzate entrambi. Dopodiché sentite improvvisamente silenzio: la musica si è interrotta.

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Non solo devo essere salvata, ma devo anche essere salvata da una persona che parla in rima. Nonostante il fastidio che mi causa la situazione in tutte le sue sfaccettature riesco a richiamare un minimo di educazione e mi rivolgo al mio salvatore:

"Grazie per l'aiuto. Chi sei? Potresti aiutarmi a scendere."

Mantengo però un certo distacco e tento intanto di percepire le sue intenzioni. Spero vivamente di non essere finita dalla padella nella brace. Non ho intenzione di rimanere così legata un secondo di più,per fortuna Susy è quasi riuscita a liberare una delle mie mani.

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Astria

La scruti attentamente ma, sarà la situazione insolita o il cappuccio, non riesci a capire molto. Quella donna, ha un ché di enigmatico. Sembra trarre fin troppo divertimento dalla situazione... "Un aiuto piuttosto conveniente per una mocciosa piuttosto imprudente! Ohhohhohoohohoh, ma non ti preoccupare, te lo darò" Rimani un attimo turbata e, coinvolta nella sua stranezza, ti chiedi se ci sia un motivo per evitare una rima facile come quella... Nel mentre lei continua: "Non è necessario dire il mio nome e non chiedere il perché o il per come... Sai, un mago dovrebbe essere pronto per casi come questo, altrimenti sarà fritto presto presto!" Ad accompagnare queste parole tira fuori un pugnale e recide le corde che ti tengono. Sei libera finalmente. "Ma dimmi dimmi, cosa ci fa una giovane in un posto come questo? Sarà meglio affrettarci però. Non voglio finire io, tu non so! Ohohohhohohohò" 

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La nanetta mi ha tirato fuori dal pasticcio e, anche se non lo ammetterò mai, ha ragione, mi sono trovata in una situazione troppo pericolosa totalmente impreparata. Decido quindi di darle fiducia, almeno finchè non riusciremo a uscire da questo dannatissimo teatro. Dunque mi incammino al suo fianco, seguendola, ma senza smettere di guardarmi attorno con circospezione e senza abbassare un attimo la guardia.

" Sono Astria. Volevo godermi questo spettacolo che mi era stato gentilmente...-un sorriso mi attraversa il volto-... offerto, ma le cose non sono andate come speravo.Non posso sapere il tuo nome, posso almeno sapere se sai qualcosa riguardo a quello che sta succedendo in questo teatro?"

Non vorrei in realtà ascoltare nuovamente il suo bislacco modo di parlare, ma la mia curiosità ha il sopravvento sull'odio per le rime. Mi rendo conto invece di voler sapere con più esattezza dove siamo,così aggiungo subito dopo, senza pensarci:

" Sai dove ci troviamo?"

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"Questa zona del teatro è quella dedicata a macchinari di scena e simili. Non stupirti se ne trovi di incredibili... Riguardo a me e il mio ruolo, fammi pensare... Ti basti sapere che sono qui in visita per vedere! Notizie strane ho sentito, riguardo allo spettacolo e a un attore sparito. Per questo sono venuta a indagare. Ma quell'Alala... Mocciosa impudente, è così di sovente?" Questa frase è stata detta con una certa rabbia che non ti sfugge. Mentre parla non ti manca l'occasione di guardarti in torno. Anche in questa stanza non c'è nulla di rilevante (beh, eccetto il cadavere di una erinni). Come detto dalla donna, ci sono vari meccanismi e macchinari stravaganti. Fra cui noti quattro piccoli cilindri piantati al suolo che devono aver azionato il campo anti magia. Davanti a te c'è la porta da cui sono entrate entrambe, noti un ristretto corridoio e poi un'altra porta chiusa. Questa risplende coperta da un velo viola. Ti chiedi da dove sia passata la donna... 

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Non sopporto le risposte elusive, e sono quelle che questa persona mi sta dando. Spero almeno che mi indichi una strada da cui uscire rapidamente.

" Concordo, anche a me questa Alala ha dato molto.. fastidio. Ma ora fai strada. Da dove sei entrata? Dove porta quella porta, e perchè è coperta da quel velo viola?"

Troppe domande fatte troppo velocemente, lo so, ma non voglio perdere ancora tempo là dentro e spero che così Miss Rimanonproprioperfetta mi dia qualche risposta più precisa, in un'altra occasione avrei preferito stare in silenzio studiandola e aspettando che fosse lei a parlare, ma ora non c'è tempo.

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Astria

La donna rimane in silenzio per un momento mentre continuate a camminare. Al momento giusto ti indica un piccolo buco nel muro per poi aspettare a braccia conserte che tu tragga le tue conclusioni. Come sarebbe ovvio a chiunque, è passata da lì. Ti sembra una scelta curiosa farsi strada a buchi nei muri in un teatro già sul punto di crollare... Ti rendi conto che non hai il tempo di metterti a strisciare in un cunicolo che sicuramente non porta direttamente fuori. Dopo averti dato qualche attimo, si degna di aprire bocca: "Per quanto riguarda quella porta, la risposta non è corta. Non sapresti dire tu che cosa l'avvolge? Sapere al mago spetta, o una forte ignoranza ammetta!" In effetti ora che guardi meglio la porta ti rendi conto che il velo non ti è completamente ignoto. Lo riconosci come un velo viola. Sai che è un'abiurazione molto potente che impedisce il passaggio e ti ricordi che serve un incantesimo specifico per neutralizzarlo. Purtroppo non riesci a portare alla mente né che cosa succede a chi lo attraversi né che controincantesimo usare. Ti volti verso la donna e nuoti che di nuovo attende con le braccia conserte in aria di sfida, di certo ne ha di faccia tosta per mettersi a fare la maestrina in un simile momento!

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Che persona fastidiosa. Ho proprio voglia di lanciarle una palla di fuoco di sopra! Non lo farei mai in realtà,è forte, ne ho avuto la prova prima, e inoltre mi ha salvato, mio malgrado le devo la vita, ma la voglia è tanta. Tralasciando l'astio nei suoi confronti e quel pensiero così affascinante cerco di concentrarmi sul velo viola,ma proprio non riesco a pensare al controincantesimo che si deve utilizzare! Sarà colpa dell'ansia per la tangibile possibilità di morte di poco prima, o la rabbia repressa dovuta a tutta quella situazione di impotenza, ma non riesco a concentrarmi più di così. Decido con una grande forza di volontà di ingoiare le parole che vorrei gettare in faccia alla nana e invece le dico con un tono infastidico che mi viene difficile nascondere :

"Non riesco a concentrami adesso, sarebbe meglio uscire di qua velocemente piuttosto che mettere alla prova le mie conoscenze degli incantesimi e perdere tempo."

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La donna si porta una mano alla bocca: "Ohohohohohohoho, un vero mago sa sempre godersi il momento, altrimenti la vita è un tormento! L'incantesimo è presto detto: dissolvi magie non gli è ben accetto. Una protezione piuttosto sciocca devo dire... Quale mago non se lo porta al suo venire?" Dopo queste parole si volta verso di te e, notando la tua assenza di reazione, sobbalza leggermente: "Non mi dire che non lo hai? Certo che le sorprese non finiscono mai! Te lo consiglio, è fondamentale: se lo porta ogni mago che si voglia definire... in questo modo." Detto questo sussurra una mossa facendo dei gesti, non hai problemi a riconoscere che l'incantesimo è quanto detto da lei. Il velo scompare all'istante. Non puoi vedere la sua faccia ma sai che ha un'espressione soddisfatta mentre apre la porta. Davanti vedi l'ennesimo corridoio stretto e spoglio.

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Questo è decisamente troppo. Mi può anche aver salvato la vita, ma ha bistrattato troppo il mio orgoglio. Fortunatamente mi ha risparmiato quest'ultima rima, non voglio neanche immaginare il perchè. Mi dirigo verso il corridoio varcando la porta e inizio a camminare, mantenendo sempre i sensi all'erta, arrossata per lo sforzo di contenere l'irritazione. Spero che l'uscita sia vicina, non ne posso più di quel nano fastidioso e saccente. Non è neanche un elfo poi, non può parlarmi così. questa è una giornata decisamente da dimenticare, e appena tornerò a Parigi la farò pagare a quell'idiota che mi ha regalato il biglietto per questo spettacolo. Susy intanto si agita nella sua tasca, sa che quando mi irrito così non è mai una cosa buona,

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Astria

Hai il passo più veloce per cui la superi in breve tempo, sentì che si affretta dietro da te in modo da non allontanarsi troppo. Procede tutto tranquillo finché non senti un urto dietro di te. Ti volti di scatto e noti che la donna si è schiantata contro una barriera rossa. Sei sicura non ci fosse nessun segno di essa prima che passassi, deve essere avvenuto immediatamente dopo. Entrambe sentite immediatamente un forza assalirvi da quella barriera: Questo confine può essere attraversato solo una volta da umanoidi. Dopo che il primo sarà passato nessun altro potrà varcare questo limite. Quella scritta in rosso di vortica nella mente, sai che non hai alcun modo per contraddirla, è assolutamente vero ciò che ti ha detto. Vedi che la donna si allarma istantaneamente: "Questa non ci voleva... Saremo costrette a dividerci! Mi sa che non ci possiamo fare niente. Avvicinati, ci sono due cose che ti voglio dare!"

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Finalmente una buona notizia! Preferisco dieci erinni ad altri due secondi con questa nana. Quanto meno é così bassa che aveva difficoltà a stare al mio passo, é una piccola misera cosa,ma mi rilassa un poco. Mi avvicino alla barriera e attendo che sia lei a parlare, se ha altro da dirmi,o a darmi quello che mi deve dare. Io non ho intenzione al momento di aprire bocca, non sono sicura di riuscire a controllarmi ancora per molto,già ho sopportato fin troppo.

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Astria

Devi trattenere una risata nel vedere quella piccola figura sporgersi verso di te appoggiandosi alla barriera, la vedi tirare fuori dalla tunica due oggetti e tenderli verso di te. I due non hanno nessun problema ad attraversare quel confine rosso, del resto gli oggetti inanimati non erano inclusi nelle definizioni, si parla di rispettare le regole fino all'ultimo... Noti che gli oggetti sono una pergamena arrotolata e una sorta di bambolina in vimini da cui esce un capello giallo. "Ecco qui, a te! Quell'incantesimo... Può sempre essere utile. Per quanto riguarda quella. Prendila e basta, ti sarà utile quando sarà il momento!" La vedi come esitare un attimo, poi aggiunge: "Tranquilla e non far la superba, sei ancora una mela acerba. Alessandria d'Egitto, là si trova una biblioteca molto fornita. La migliore direi, troverai tutto quello che ti serve sapere sullo scibile magico. Non ti turbare per le loro regole bislacche, ne vale la pena! Un'ultima cosa... Catene elementali, così si chiama la mia abilità, considerala, è ottima per chi vuole fare un gran danno." Detto questo fa per voltarsi senza nemmeno aspettare una tua risposta.

Spoiler

Aggiungi al tuo inventario wind-up Shantotto e una pergamena magica.
Scusami, prima mi ero dimenticato. Quella che avevi preso dal Lacedon è una pozione curativa 1d6+Cos

 

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Mi sento presa alla sprovvista per un attimo, la maestrina ora vuole essere gentile.. Penso sia solo un caso, comunque prendo gli oggetti che mi ha dato sussurrando un grazie e mi accingo anche io a proseguire per la mia strada. Sicuramente andrò ad Alessandria, non voglio trovarmi di nuovo in una situazione così, inoltre.. Catene elementali eh? Non male...  Ma non voglio farle altre domande, sono ancora irritata e poi già è andata via. Ora che sono sola però mi guardo attentamente intorno per cercare di capire verso dove sto andando e perchè questa strana barriera si trovi in questo luogo.

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Astria

Senti in lontananza un'ultima volta quella risata prima di sentire un grande scoppio. A questo segue una scossa al teatro, certo che quella ha proprio un modo strano di farsi strada. Esplori un po' i dintorni, il corridoio svolta bruscamente a destra dove vi è una porta anonima. Nessun velo, niente spiragli per vedere fuori. Non sai se vederlo come un fattore positivo o negativo. Riguardo al corridoio, vedi che non c'è proprio nulla... Deve essere una mera area di passaggio. La barriera rossa è letteralmente sbucata dai muri, l'unica spiegazione è che sia stata impregnata in essi per attivarsi quando fosse stato necessario. Ti chiedi se c'entrasse qualcosa il fatto che stesse per essere infranta poco prima di attivarsi. E, in effetti, ti ricordi degli enigmi che facevi tempo addietro in cui delle informazioni apparivano proprio quando stavi per fare il contrario. Ti sforzi un attimo e... Verità rossa, ecco come si chiamava quell'abilità. Curioso, non ti era mai capitato di incontrarla fuori dal mondo degli enigmi.

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