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[CoC] Le Tre Bocche di Cerbero - Atto Primo


Servus Fati

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Inviato

Thomas Walker

Prendo posto su una delle poltrone di fronte al camino. Il mio sguardo si perde nell'osservare il veloce movimento delle fiamme, per qualche momento la mia mente si libera dal peso dei recenti avvenimenti, sostituito da un senso di tranquillità. Con un gesto quasi instintivo carico di tabacco la mia pipa, la accendo e aspirando profondamente profondamente, mi abbandono al sapore intenso e dolciastro del fumo.

«Ralph ha ragione, a mio parere dovremmo raccogliere informazioni al porto, ma non possiamo fare mosse avventate.»


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Inviato

Vi organizzate con efficienza. Eveleen vi serve un piatto di Eisbein mit Sauerkraut (stinco di maiale con crauti) annaffiato da un ottimo Gewurztraminer della valle del Reno come nelle migliori osterie bavaresi, e le telefonate di Tom danno risultati. La sua coppia di domestici indiani tempo mezz'ora si presenta alla porta con la Bentley in assetto da gara, serbatoio pieno e carrozzeria lucida. Consegnate le chiavi al padrone, aspettano il taxi con cui accompagnano Maude alla sicurezza dell'hotel.

Pochi minuti dopo le 22 e 30 partite. La notte del New England vi scorre accanto mentre sfrecciate lungo i viali di Boston, fino al porto cittadino. Al vostro passaggio, le poche persone in strada si lasciano andare a fischi ammirati.

Giovedì 7 marzo 1929 ore 23 circa. Porto di Boston, molo 29. 

A passo d'uomo, costeggiate una per una le banchine dove sono attraccate navi di ogni dimensione, alla ricerca del cargo di Koch. Un silenzio ovattato vi accompagna fino agli ultimi moli, che sono affiancati da baracche ricoperte di lamiera, con le porte aperte. Da dietro le finestre, uomini dai visi scuri e segnati guardano nel vuoto, sussultando solo al passaggio delle due fuoriserie. Poco distante un manipolo di portuali, aria dura e coltello pronto, bighellona fumando. Una strana tranquillità circonda la scena.

Come se un sipario si fosse alzato di colpo, finalmente trovate la vostra preda. 

Non è attraccata come ci si potrebbe aspettare. E' alla fonda una trentina di metri al largo; quaranta metri di lunghezza, metallo arrugginito e odore di cherosene: illuminata da due grossi riflettori da segnalazione, la Lady Consiline è in piena attività. A poppa, una dozzina di marinai è impegnata attorno a un grosso argano: una gomena delle dimensione di un braccio scende dal macchinario fino a sparire nelle acque nere dell'Atlantico.

La corda di comunicazione si tende due volte, due strappi secchi. Il verricello comincia a riavvolgere la cima, riportando in superficie un palombaro. Lentamente. Osservandola dalle auto nascosti nell'ombra, sulla nave vi sembra di cogliere una strana aria di attesa; gli uomini addetti al recupero si muovono febbrili, gli altri osservano immobili, come intenti a un personale rito scaramantico. Un uomo in abiti eleganti lascia la massa di marinai e si avvicina alla murata di babordo dove si trova l’argano; fuma un grosso sigaro, le braccia conserte e le labbra stirate in una smorfia di tensione. Sembra nervoso.

Il verricello continua a riavvolgersi, fino a che la superficie dell’acqua non si increspa e comincia a ribollire, schiumando miriadi di bollicine. La sommità dello scafandro squarcia il pelo dell’acqua. Uno strano mostro marino color rame si palesa attaccato alla corda come una marionetta. Agita un braccio. Il gancio fissato all'estremità della cima di recupero regge una cassa lunga circa mezzo metro, incrostata di alghe e molluschi.

Con un boato, la ciurma applaude e corre alle murate per assistere agli ultimi metri di risalita della coppia palombaro-cassa. L'uomo col sigaro sorride alla luce dei riflettori, l'aria soddisfatta; si volta indietro, verso una donna bionda, attraente, in un cappotto color tabacco, che si affaccia da sottocoperta. Solo quindici secondi di un’immagine imprecisa e catturata di frodo, poi la donna si ritrae e scompare di nuovo nelle viscere della nave.

Inviato

Ralph Connigor

Dopo una sostanziosa cena teutonica ci organizziamo rapidamente per tornare alle nostre indagini. Una volta al porto, mi guardo attorno preoccupato Forse non è stata una grande idea venire con queste auto così lussuose...ci manca solo di farci rapinare! Dopo una breve ricerca troviamo la nave che stiamo cercando, inaspettatamente ormeggiata al largo. Mentre cerco di capire se la cosa possa rappresentare un problema o un'opportunità, mi accorgo delle attività febbrili sull'imbarcazione: sembra che stiano cercando qualcosa. Pochi minuti dopo un sommozzatore fuoriesce dall'acqua, portando con sé una grossa cassa. Spero solo non siano altri vasi mormoro sarcastico. Questa non me l'aspettavo penso continuando ad osservare la scena. Cosa diamine avranno recuperato?

@custode

Spoiler

Ti chiedo scusa in anticipo per le molte domande, ma volevo vagliare un po' di possibilità. Vedi tu se servono delle prove di abilità!
1) La cassa che hanno recuperato mi sembra antica o relativamente recente? È di metallo?
2) Riconosco l'uomo elegante?
3) Ci sono dei locali in giro? Dei bar o meglio ancora un hotel?
4) Ipotesi assurda, ma: è possibile che la zona che stanno scandagliando fosse terra emersa qualche secolo fa?
5) Nel manipolo di portuali poco distante riconosco per caso degli uomini di Cariano?
6) Ci sono delle barche/motoscafi attraccati al molo? Se si, sono sorvegliati?
7) La nave di Koch ha delle scialuppe o altri mezzi per raggiungere la riva senza attraccare?


 

Inviato

@Hicks

Spoiler

@Hicks

  1. La distanza e la luce non aiutano la visione, ma la cassa ha l'aria di essere in legno, ma di fattura novecentesca. Ti pare qualcosa del genere, ha una vaga somiglianza con le casse in cui tenevano i vasi nel deposito - ma con quasi tutte le casse da trasporto, a ben vedere.
  2. No, mai visto. La donna col cappotto tabacco però potrebbe essere una delle due "signorine" che stazionavano dietro l'ufficio di Flattenburg: benvestita e tirata a lucido.
  3. Nessun locale pubblico. Forse i marinai presenti ti potrebbero indicare uno speakeasy, tra i moli sei certo ce ne siano - ma, data la natura stessa degli speakeasy, non sono "visibili". Hotel ne avete visti passando, più indietro: sono tutti vicini, all'inizio dei moli - voi siete in una delle banchine in fondo. 
  4. Se fosse terra emersa non lo sai, ma pensando (e essendo un docente, hai vasta cultura) ti sovviene che tra la fine del '700 e le prime decadi dell'800 la zona fu colpita in pieno dalla piccola era glaciale. In particolare Boston e il New England nel 1816 conobbero quello che viene chiamato l'anno senza estate: all'epoca il mare era ghiacciato per un bel tratto. 
  5. no, sono ceffi da galera tanto quanto i Cariano's boys ma non li hai mai visti.
  6. vedi alcune pilotine e un paio di barche a remi, nessuna delle quali sorvegliata. Sono ormeggiate con grosse gomene, null'altro. Le pilotine sono di questo genere:LadyMerrett.jpg
  7. Sulla murata che vedete (babordo) c'è una scialuppa. Probabile ce ne sia un'altra a tribordo, anche se non la vedete (è il lato verso il mare).
Inviato

TOM DAVIES

Ebbene si...lo ammetto... ci tengo troppo alla mia macchina per esporla a questo tipo di rischi... ma che facevo? Mi inventavo che era dal meccanico? Maledetti vasi!

Guidare mi rilassa. Gli apprezzamenti dei pezzenti agli angoli delle strade mi gratificano. Boston, qui c'è Tom Davies, un campagnolo inglese che in poco tempo è stato più bravo di voi nelle vostre inutili vite. Irlandesi ubriachi, italiani che brulicano come topi in stanze piccole come cessi... fatemi largo. Nella mia auto mi sento sicuro, il rombo del motore mi fa da armatura, filo liscio lungo le strade ed entro al porto carico di rabbia e disprezzo per questa umanità poco raccomandabile che si annida negli angoli bui delle città.

La scena della nave di Koch mi disgusta ancora di più. Sembrano insetti indaffarati quelle figure in lontananza.

Una cassa sott'acqua? Contrabbando? Se fosse così siamo in pericolo, occhi indiscreti non sono ben accetti in queste situazioni, figuriamoci se mettono le mani sulle lettere del detective.

Ok...li abbiamo beccati con le mani nel sacco... Così, su due piedi, credo che non dovremmo farci vedere dagli uomini sula nave, il nostro ingresso è già stato troppo trionfale

Inviato

Thomas Walker

Il nostro arrivo al porto attira non poche attenzioni. La nave di Koch è ormeggiata a largo e sembra che i marinai siano impegnati a recuperare una strana cassa dal fondo del mare. C'è troppo movimento vicino alla nave.

«Cosa conterrà quella cassa? Dobbiamo ottenere altre informazioni riguardo la nave, ma non credo che la nostra idea di interrogare i marinai sia praticabile ora. È una grossa nave e probabilmente impiegherà molte ore prima di attraccare, nel frattempo potremmo dividerci per cercare informazioni. Di certo avranno dovuto dichiarare il loro arrivo ed il motivo della loro presenza alle autorità portuali.»

Inviato

Aaron Davis

L'espressione corrucciata, rimango fermo a fissare la nave degli uomini di Koch. Forse più del dovuto, perché sento improvvisamente il silenzio circondarmi al posto delle voci dei miei compagni. 

Lentamente, il tono calmo, esordisco: A giudicare dalla febbrile attività che li pervade, quei manigoldi non hanno sentito affatto la mancanza del loro capitano. Dannazione! 

Temo che non si muoveranno affatto da li, invece, e che mi mangerei il cappello che quel damerino è uno degli italiani, che siano maledetti! Inoltre, se sono gli italiani a guidarli, sono sicuro che avranno tutti i documenti apposto, ma che non diranno nulla di quel che stanno facendo... Purtroppo, se gli italiani sono in controllo, non saranno nemmeno così disponibili a fare una chiaccherata. Credo che ormai tutti loro sappiano cosa vuol dire mettersi contro quella feccia.

L'unica cosa che mi viene in mente è provare a buttare li l'idea che siano in mezzo al contrabbando di alcolici con la polizia portuale, e magari fargli fare una perquisizione. Non troveranno alcol, magari, ma potrebbero dare un occhiata per noi a quella cassa.

Comincio poi a muovermi, come se improvvisamente mi sentissi a disagio in un auto tanto lussuosa: E direi di andarcene da qui... Non sono posti da percorrere con delle ragazzine del genere! Al massimo direi di parcheggiarle da qualche parte qui attorno, se vogliamo continuare la sorveglianza.

Inviato

Ludwig Von Weber

Accendo una sigaretta mentre assisto al ritrovamento della cassa.

Avrei una proposta un po' azzardata. Forse un po' troppo. In compenso potrebbe assicurarci un momento indimenticabile! Tom e Thomas prendono il bel macchinone del mio amico e cercano un posto da cui telefonare mentre io ed Aaron facciamo un giretto in cerca della macchinina del presunto italiano. Ralph aspetterà nella mia macchina pronto ad uscire rapidamente di scena. Con noi a bordo si spera. L'idea è quella di tagliare le gomme delle macchine in porto per evitare una loro fuga via terra e di avvisare la polizia di una sparatoria in porto. La chiamata sarebbe meglio fosse anonima, non so se mi spiego. Io ed il cowboy ci accerteremo che la sparatoria avvenga realmente.

Getto la sigaretta e la spengo calpestandola. Non nego che sia un piano poco ortodosso ma potrebbe rivelarsi un sistema pratico per aggirare fastidiose lungaggini burocratiche. Che ne pensate?

Inviato

Aaron Davis

Guardo per qualche secondo il tedesco, ascoltando la sua proposta mentre il cervello lavora febbrile, prima di rispondere: Beh, io eviterei una sparatoria che si può evitare. D'altra parte, rimango convinto che l'ipotesi del contrabbando possa muovere più culi dalle sedie che non un semplice regolamento di conti fra bande.

Dopo qualche istante, aggiungo: Ciò non toglie che l'idea di tagliargli le gomme mi piace parecchio!

Spoiler

In sintesi, la mia proposta è di chiamare la polizia, usando la scusa del contrabbando. Mentre un paio di persone fanno questo, io Ralph e Ludwig possiamo provare a cercare l'auto / le auto dei tizi, sfasciargliele insieme ai gaglioffi di guardia e poi filare via prima dell'arrivo degli sbirri. A quel punto si aspetta che questi facciano il loro lavoro e poi si usano le lettere di Wakowksi o come si chiama per vedere i risultati.

 

Inviato

Sulla Lady Consiline, La fune d’acciaio stride sulla carrucola. Anche a distanza vedete l’uomo nello scafandro che rotea piano su se stesso, come un abito appeso, scosso da un vento leggero. L'uomo col sigaro lascia che i marinai si occupino delle operazioni di recupero e presta tutta la sua attenzione alla cassa.

Nel momento in cui finalmente tocca il ponte, il palombaro si accascia e gli uomini attorno iniziano a correre come punti da uno sciame di vespe, gridando e gesticolando. La distanza non vi permette di capire le parole, ma l'agitazione è evidente. Contrariato, il fumatore sputa per terra e si gira, facendo cenni secchi a chi gli è più vicino. Un attimo dopo armeggia con un paio di marinai, sembra per liberare l'uomo dalla tuta.

Inviato

Ralph Connigor

Osservo crucciato l'evoluzione della scena. Sembra che il palombaro si stia sentendo male...persino l'uomo col sigaro sembra muoversi per aiutare il sommozzatore. La donna apparsa poco fa mi è sembrata una delle signorine che stava nei pressi dell'ufficio di Flattemburg...può essere quindi che lui stesso sia sulla nave, oppure l'uomo che abbiamo visto durante l'omicidio di Koch. Guardo gli altri con aria stanca e depressa Non saprei che fare. Non sappiamo se qualcuno di quegli uomini abbiano un'auto a terra, e anche se fosse non saprei come riconoscerla. Se organizzassimo una sparatoria (ma non siamo terroristi, suvvia!) la cosa più probabile è che si allontanino sulla nave, e non è una cosa che li possa rendere particolarmente sospetti. Sospiro. Cosa volete fare? Potremmo andare a parlarci, anche se pericoloso: potremmo bluffare e dire che la polizia sa che ci troviamo qui e che se non siamo in centrale entro un'ora manderanno agenti a nostro salvataggio. Anche se riuscissimo a non farci ammazzare è però improbabile che vogliano collaborare con noi...a meno che non ci inventiamo qualcosa aggiungo pensieroso.

@custode

Spoiler

Legge 20. So in che circostanze la polizia protrebbe bypassare il bisogno di un mandato di perquisizione?

 

Inviato

@Hicks

Spoiler

Legge: 29 (20%). Per quel che ne sai senza mandato non potreste salire a bordo - anzi, ti viene il dubbio che forse servirebbe non la polizia ma la guardia costiera, non essendo attraccati. Con le lettere di Baczkowski come pezze d'appoggio, potreste anche tentare una prova di forza per forzare la mano. In pieno proibizionismo non è così raro che ci siano controlli, per così dire, un po' "sopra le righe" e non del tutto canonici - probabile che se sono contrabbandieri ne abbiano già avuti in passato. Ma tutto dipende da quanto sareste credibili voi, la legge (almeno per quel che ricordi) è dalla loro.

 

Inviato

Aaron

Beh, se quel tipo è Flattenburg, io un salutino alla sua macchina lo farei volentieri. Dite che qui intorno ci sono posti dove potrebbe averla lasciata? Nel frattempo mi guardo attorno rapidamente, per poi fissare nuovamente lo sguardo sull'uomo elegante della nave, cercando di capire se è vero che potrebbe essere Flattenburg

Spoiler

Individuare 20% per cercare di notare eventuali nascondigli per un auto. O l'auto stessa, sai mai che faccio un successo critico! :P

Inoltre, sempre individuare 20% per capire se l'uomo sulla nave è proprio Flattenburg.

 

Inviato

TOM DAVIES

Ascolto gli altri in silenzio, con lo sguardo fisso sulla nave, come imbambolato.

Sta diventando tutto troppo ingarbugliato...

Poi mi allontano un po' dal gruppo, provando a capire qualche parola tra quelle urlate sulla nave, se ci sono degli italiani a bordo potrei carpire qualcosa cn le mie conoscenze della lingua

@Custode

Spoiler

Italiano 30

Poi non so, potrebbe fare comodo un tiro Idea in questi casi?

 

Inviato

@Alessio

Spoiler

Non serve tirare. Concentri tutta la tua attenzione sui marinai che ora, agitati, parlano a voce alta, quasi urlano. Non tutti, ma qualcuno è italiano - usano termini gergali.

@smite4life

Spoiler


Individuare 17 (20%). Non è un successo critico, ma già stare nel 20 non è un risultato da buttare! Ti soffermi sui dettagli, per ricavare la minima informazione: l'uomo col sigaro non è Flattenburg (ma se ho ben inteso Hicks pensa possa essere a bordo, non che fosse lui l'uomo col sigaro), e non c'è la Chevy con cui hai gareggiato...ma in una delle baracche di lamiera attorno a voi intravedi dei fari che sembrano proprio quelli di una Packard. E' parcheggiata dentro. La scarsa luce ti impedisce di essere sicuro che sia la stessa che hai visto davanti al teatro, ma non è che ce ne siano così tante di Packard in giro.

 

 

Inviato

Ludwig Von Weber

Assisto curiosamente alla scena sull'imbarcazione e ripenso a quello che successo all'università. Cosa contiene quella cassa? Non possiamo lasciarcela sfuggirer!

Propongo di parcheggiare le bambine in un luogo appartato e perlustrare la zona. Non mi piace per nulla quello che sta succedendo. Ritengo imperativo abbandonare qualunque possibilità di un approccio diplomatico se non vogliamo lasciarci la pelle.

Inviato

TOM DAVIES

Ma davvero hai intenzione di avere uno scontro a fuoco con una ciurma di contrabbandieri italiani? Nascondiamo le macchine e aspettiamo che si muovano, almeno che tornino a riva e poi cerchiamo di capire dove portano quella cassa

Inviato

Ludwig Von Weber

Siamo in una situazione tatticamente vantaggiosa: non sanno della nostra presenza, sono illuminati dai fari, non conoscono il nostro numero e non sono preparati a difendersi. Detto questo il non intraprendere una via diplomatica non implica necessariamente lo sferrare un attacco. Sono pienamente concorde sull'attendere ed osservare l'evolversi della situazione. Quello che considero rischioso è il pensare che, qual'ora noi ci presentassimo come incaricati della polizia, loro decidano di confessare tutto anziché usarci come ancore di scorta. Non so se mi sono spiegato. Dico sorridendo alla preoccupante immagine dei nostri piedi legati ad una catena d'acciaio.

Inviato

Aaron Davis

D'accordo sul non tentare discussioni: abbiamo già visto cosa fanno con chiunque non sia sufficientemente d'accordo con loro. Ma sono anche contrario al tiro al piattello. In compenso laggiù Comento indicando un garage di lamiera poco distante, dietro il quale si intravedono un paio di fari: mi sembra di intravedere una Packard. E sappiamo tutti che non girano molte Packard per Boston! Magari si potrebbe andare a vedere se c'è qualcuno di guardia e in caso cercare delle prove. Comunqe, è fondamentale mettere al riparo i due gioielli. Almeno fuori vista, se proprio non volete portarle fuori dal porto.

Spoiler

Ok, se nessuno ha niente in contrario, direi che al prossimo post si possono fare uscire di scena i gioielli! Io direi di rimanere indietro e andare a fare una missione di ricognizione alla Packard (più o meno così) :D

 

Inviato

Con cautela, Tom e Ludwig spostano le due vetture dietro alcun magazzini - non troppo lontane da dove siete, per ogni evenienza, ma ben nascoste alla vista di eventuali osservatori sui moli. 

Tra le banchine del porto non c'è traffico, e i fari delle fuoriserie illuminano Aaron, Thomas e Ralph da dietro le spalle, proiettando sagome lunge e snelle che prima si estendono davanti ai piedi e poi girano da una parte, accorciandosi sempre di più e facendosi più tremolanti e sfuggenti, man mano che il rumore dei motori cresce fino a diventare un rombo lontano; le ombre a quel punto si schiacciano e si perdono contro il muro mentre le auto, ormai due punti rossi con i loro riflessi gemelli sull'asfalto bagnato, spariscono in fondo alla strada.

Pochi secondi e Tom e Ludwig sono di ritorno. 

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