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[CoC] Le Tre Bocche di Cerbero - Atto Primo


Servus Fati

Messaggio consigliato

Inviato

Aaron Davis

Beh, visto che li invita a pranzo, - commento, indicando il quinto commensale dai germanici baffi - magari ne conosce più di uno! Comunque, oltre che tedeschi dovrebbero essere anche medici, o comunque nell'ambiente medico: quelle cose sui gruppi sanguigni sono abbastanza specialistiche per non essere note al pubblico medio Commento alla domanda di Ralph. Per tutta la spiegazione del professore, sono rimasto ad ascoltare interessato, tanto che per un tratto, nella parte più interessante del racconto, mi ero quasi scordato di masticare.


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Inviato

Ludwig Von Webber

Ascolto con profondo interesse la storia del professore e non riesco a trattenere un brivido quando il tuono squassa il cielo. Il commento di Aron mi infastidisce ma cerco di non darci peso. Non ne vale la pena penso. Noto una punta di ostilità nel suo tono Signor Davis, comprendo perfettamente i suoi trascorsi turbolenti con il mio popolo ma le garantisco che non tutti i tedeschi sono ansiosi di maneggiare un fucile, ne tanto meno di scavare trincee. Gli dico sorridendo. Accendendo una sigaretta mi appoggio allo schienale e, rivolgendomi ad Altidori, domando: Mi si perdoni per la curiosità ma non posso tratterermi dal chiedere. Nella storia di poco prima parlavi di un inglese sopravvissuto e trovato in stato delirante, questo è riusciro a fornire delle informazioni sull'accaduto oppure la spedizione punitiva è stata inviata solamente in seguito alla supposizione che a compiere il fatto sia stata la tribù? Aspiro una profonda boccata di fumo che faccio uscire lentamente. In merito ai vasi invece, giacchè un'illustrazione degli stessi è stata ritrovata prima della pubblicazione ufficiale della scoperta si presentano, a parer mio, tre ipotesi: La prima è quella che argutamente suggeriva il signor Connigor, ovvero che provenga da un membro del suo staff. La seconda è che i vasi non siano custoditi in un luogo sicuro e che qualcuno sia riuscito ad intrufolarsi e scattare la foto. La terza è che i vasi siano stati ritrovati da qualcun altro prima di voi, mio buon amico. Spero di cuore che le mie parole non risultino scortesi James. Aspiro un'altra boccata dalla sigaretta mentre ripenso alle parole di Aaron. Cosa centrano le nozioni di medicina ed i gruppi sanguigni con dei reperti archeologici? Mi perdoni signor Daves ma potrebbe spiegarmi il motivo per cui l'autore della foto dovrebbe essere un medico? Ed a cosa fa riferimento quando parla di gruppi sanguigni?

Inviato

TOM DAVIES

Orata, insalata e vino bianco italiano, il tutto condito da un tremendo mal di testa che mi fa rimanere in silenzio mentre mastico piano, svogliatamente. La pioggia fuori mi fa sentire a disagio, strano per un inglese, ma forse un po' di sole mi avrebbe tirato su il morale. Mi guardo intorno spesso, non so se temere di più un sicario della malavita o un cane rabbioso...o un pellerossa assetato di sangue. Più la storia si fa ingarbugliata e assurda, più mastico lentamente, fino a fermami. Butto giù il boccone finendo il calice di vino e lascio le posate. Mentre gli altri discutono, chiamo un cameriere per pagare il conto senza che gli atri se ne rendano conto, appoggiandomi alla mia fortuna economica per sentirmi più al sicuro Sto impazzendo...

muore chi respira, serve chi non muore, diffonde chi non serve.  Inavvertitamente mi ritrovo a dire queste parole, mentre la mia attenzione è di nuovo catturata dall'archeologo

Inviato

Altidore vi ascolta. Ordina una fetta di Saint-Honoré, la gusta fino all'ultimo pezzettino e posa coltello e forchetta sul bordo inferiore del piatto, leggermente inclinati verso destra. Su un rialzo al centro della sala, un quintetto di musicisti suona l’Offerta musicale di Bach, per intrattenere gli ospiti. Di tanto in tanto, Altidore distoglie lo sguardo da voi come se certi movimenti attirino di colpo la sua attenzione e, dopo averli ascoltati per un po’, tamburella con le dita un leggero accompagnamento sul tavolo. Spentasi l’ultima nota, alza i palmi delle mani; sul dorso spiccano grosse vene bluastre. «Avete molte domande, ma posso darvi ben poche risposte.»

Appoggia i gomiti sul tavolo, allungandosi verso di voi. «Andiamo con ordine. Tutti  gli stadi degli scavi sono stati documentati; esistono quindi delle fotografie dei vasi. Naturalmente è prassi farne durante tutta la campagna e io stesso ne ho scattate, come anche i miei assistenti. E, per rispondere alla tua domanda, Ralph, nel mio staff non vi sono tedeschi, né ve ne sono tra gli studenti che hanno partecipato allo scavo. Ma, come sai, in un cantiere archeologico lavorano molte persone esterne alla facoltà: operai, autisti, facchini. Non so se qualcuno di loro sia frutto del vecchio suolo europeo. Né, che io sappia, medici o quant'altro hanno assistito al ritrovamento, non avremmo avuto motivo di averne con noi.»

Attorno a voi, una decina di camerieri in giacca bianca si muove fra i tavoli tenendo in equilibrio vassoi carichi di bevande e piatti, mentre un maître in uniforme vigila che tutto vada come richiede il prezzo del conto. Altidore, con una buffa espressione cospiratoria, fa attenzione a parlare solo quando sono lontani.

«Riguardo gli interrogativi sollevati dal mio buon amico Ludwig, sono certo che nessuno avesse violato la sepoltura prima di noi. Ho abbastanza anni di esperienza nel settore per riconoscere una tomba intatta, e questa lo era. Mi preoccupa, d'altro canto, l'ipotesi che siano custoditi malamente: si trovano nei depositi della facoltà, che non sono certo un caveau svizzero in quanto a sicurezza - ma non c'era mai stato motivo di temere furti o intrusioni.» Si volta infine verso Tom con un’espressione riflessiva, come se si stesse sforzando di trovare la risposta giusta. «Muore chi respira, serve chi non muore, diffonde chi non serve. Sembra quasi una formula. da dove viene?»

Inviato

TOM DAVIES

"Da degli appunti, forse della stessa persona che ha visto e disegnato quei vasi"

Dico come se mi fossi svegliato da un sogno, mi guardo intorno intontito, con la faccia di uno che teme di aver detto qualcosa di sbagliato, o di aver parlato troppo

Inviato

Ralph Connigor

Ascolto con interesse quanto ha da dire Altidore, ma purtroppo non sembra avere delle informazioni che ci potrebbero essere utili. È chiaro che ci manca un tasello del puzzle grande come una casa: l'identità del morto. Alfred Koch... penso ricordando l'articolo del Boston Globe. Se non scopriamo chi è sarà tutto inutile, le informazioni che otterremo non avranno senso. Anche se, visto che siamo qui...Le tue informazioni sono molto interessanti, James...ma purtroppo non ci aiutano ad identificare l'autore del diario dico. Hai detto che i vasi vengono custoditi in facoltà. Mi chiedevo se potessimo approfittare ancora un po' del tuo tempo, e se ci potessi accompagnare a vederli.

Inviato

Aaron Davis

La conversazione si fa sempre più interessante, mentre rifletto sulle implicazioni di quanto dicono i miei commensali. Quando Ludwig mi interpella, la mia voce non tradisce alcuna nota di fastidio mentre rispondo: Mi perdoni, signor Ludwig. Purtroppo, quattro anni a scambiar pallettoni con i suoi connazionali mi hanno reso incredibilmente difficile interagirvi da persona civile quale dovrei essere! Mi scuso se sono risultato scortese, vi assicuro che non ho nulla di personale contro di voi o alcun tedesco in particolare. Poi, mi prendo qualche secondo per rispondere a lui e al professore: Gli appunti, di cui parla il nostro caro Tom, oltre alle immagini dei vasi, contenevano anche numerose riflessioni filosofiche come quella appena citata e appunti circa lo studio dei gruppi sanguigni, un argomento di medicina molto sofisticato, da cui deduco che l'uomo a cui potremmo essere interessati possa essere un medico esperto. Viste le riflessioni compiute fino a qui, temo di dovermi accodare alla domanda di Ralph, e chiederle di mostrarci un'anteprima mondiale di cui sicuramente non siamo degni! Concludo, con un sorriso verso il professore.

Inviato

Ludwig Von Webber

 

Mi trovo pienamente d'accordo James. Non nascondo che questa storia mi sta incuriosendo notevolmente. Do un'ultima boccata alla sigaretta per poi spegnerla nel posacenere. Per quanto riguarda il diario che avete ritrovato penso di potervi essere d'aiuto. Diciamo che mi trovo nella condizione di avere una certa familiarità con la lingua tedesca. Dico sorridendo ad Aaron. Inoltre posseggo qualche rudimento di chimica che potrebbe tornare utile. Non sono propriamente un medico ma non è il caso di porre limiti alla provvidenza, non trovate?

Spoiler

Convincere 75 (per il professore se serve)

Chimica 65

Farmacologia 65

 

Inviato

 

@Fog

Spoiler

 

@Fog

Convincere: 06 (75%). Convinto.

«Non dovrei farlo, ma non dovrei nemmeno mangiare troppo, non dovrei fumare, non dovrei bere. Sono così tante le cose che faccio contro le regole che dubito una in più mi costerà l'inferno.» Altidore solleva il bicchiere verso di voi. Non completa il movimento di portarlo alle labbra; soffoca un accesso di tosse e ride allegro. «Andiamo prima che mi penta di tutti i miei peccati. Ho le chiavi del deposito in ufficio.»Uscite dal Commander e vi inoltrate nel labirinto di edifici dell'università. La pioggia è ora un velo sottile, quasi delicato. Arrivati al Dipartimento di Archeologia, salite al primo piano. Altidore vi fa accomodare nel suo ufficio, ingombro all'inverosimile di libri, riviste, reperti lignei, ceramici e metallici delle più svariate culture. Monili nativo-americani, buccheri etruschi, bronzetti greci e persino pezzi dell'epoca della rivoluzione americana. Il professore inizia a rovistare nei cassetti alla ricerca delle chiavi. Le trova in pochi istanti. Vi sorride con aria trionfante: «Eureka!» 

Guardando dietro di voi chiude la bocca e resta come cristallizzato per una manciata d’istanti. Una ruga orizzontale, singolarmente diritta e profonda, appare attraverso la sua fronte. Guarda con curiosità una mosca, posata su uno scaffale alle vostre spalle. Apre la finestra e la caccia con un sonoro schiocco della lingua. Una seconda ronza davanti a voi pochi secondi dopo, sulla lucida scrivania di mogano. L'impressione è che l'insetto gorgogli forte come una locomotiva. Altidore, infastidito, lo schiaccia con una copia arrotolata del Globe.

L'esemplare spiaccicato è grande circa due volte una mosca comune e ha tre righe nere regolari che gli attraversano il tronco verde-bluastro. Gli occhi sporgenti, di un vibrante arancio, occupano quasi metà testa: vi brilla una strana sfumatura arancio scura o rossa, quasi fosse rame.

Appena il tempo di girarsi verso di voi, una nuova mosca sfreccia accanto alla punta del naso del professore e si posa sulla maniglia all'ingresso. Indignato, agguanta una pesante rivista e si avvicina di soppiatto all'insetto. «Mosche a marzo, diavolo. Il mondo gira al contrario. Mi fanno orrore, le mosche.»

L'aria è stranamente immota, e avete la netta impressione che gli occhi di fuoco dell'insetto vi fissino con espressione ostile.

Altidore avanza rumorosamente e scaraventa la rivista contro la porta, che cigola per il colpo, e la mosca. Nello slancio inciampa in qualcosa e imprecando abbassa lo sguardo sull'ostacolo, aggrovigliato ai pesanti lacci delle scarpe. Raccoglie una massa biancastra.

E' un'intera arcata superiore di denti umani.

La lascia ricadere subito, rimanendo immobile, quasi intontito. Rotola fuori. Una singola lama di luce solare filtra sui denti, satura di vortici di particelle in moto caotico. La luce illumina una pozza di sangue rappreso e indurito. Entrando, nessuno l'aveva notata. «Buon Dio, cosa significa?»

Il professore corre fuori. Seguite le tracce fino alle colonnette della balaustra, mimetizzate dalla passatoia rossa che copre le scale. Nell'atrio, fuori da una grande finestra a ghigliottina, oltre il cortile dell'università – dove il terreno si inclina verso una serie di edifici minori, prati e, da ultimo, il fiume Charles – ronza uno sciame di mosche carnarie. E corvi. Decine di corvi.

Uscite, attirati come falene dalla luce.

Gli insetti e i corvi sono riuniti sopra un cumulo di immondizie. Il tanfo vi fa lacrimare gli occhi. Le mosche appartengono alla stessa varietà della prima, occhi di fuoco. Spiccano anche alcuni calabroni gialli, volano come impazziti per la carne putrefatta sotto di loro. Più numerose delle creature volanti sono tuttavia le le masse di bianche palline irsute che si muovono crepitando: vermi dalla schiena aguzza che si contorcono avvinghiati a qualcosa. Si agitano, scoppiano, scavano, affondano, si divorano a vicenda, sbranano. Divorano quel che resta di un uomo.

Un corvo solleva il becco dall'orrido pasto. Occhi di ossidiana frugano. Altri corvi dispiegano le ali. Urla nell’aria nera. Urla di corvi. Il cielo si tramuta in una nube gracchiante, frantumata.

Come se un velo si sia alzato dai vostri occhi, non potete fare a meno di distinguere quel che stanno divorando. La nudità, il dorso ampio e ricurvo che scende verso la fessura tra grosse natiche nivee, colme di pallide larve striscianti a forma di fagiolo sopra gambe troppo corte, allargate in direzioni opposte. Centinaia di mosche volteggiano con fare protettivo in un nugolo impenetrabile. La nuca è del tutto avviluppata da vermi bianchi, centinaia, migliaia di vermi bianchi.

Altidore, urlando d'orrore, allontana lo sciame con qualche calcio e alza la testa della vittima. Manciate di larve piovono giù dal naso, dagli orecchi e dalla bocca flaccida dell'uomo.

Geme.

Potenze del cielo, è vivo.

@Fog

Spoiler

Tiro Sanità: 36 (60%). Perdi 3 (1d4-1) punti sanità di fronte all'orrore che hai davanti, ma riesci a non perdere il controllo.

@smite4life

Spoiler

Tiro Sanità: automatico (veterano). Mantieni la calma.

@Hicks

Spoiler

Tiro Sanità: 53 (65%). Perdi 2 (1d4-1) punti sanità, ma rimani aggrappato alla realtà.

@Alessio

Spoiler

Tiro Sanità: 58 (55%). Perdi 7 (1d6+2) punti sanità. Capisci quello che hai davanti, e per lo shock rimani catatonico per 7 (1d10) round. 

 

Inviato

Aaron Davis

Il tragitto fino all'ufficio del professore è piacevole, e appena entrato passo qualche secondo a osservare le decine di monili seminati in giro per la stanza: non sarà il mio campo, ma non posso definirmi immune alla bellezza e al fascino dell'esotico. 

L'apparizione delle mosche, d'altra parte, non mi turba più di tanto, e commento divertito all'esclamazione del professore: "Se le fanno orrore queste mosche, avrebbe dovuto vedere quelle che ronzavano fra le trincee in Europa! Grandi quasi come piattini! Ah, se gliene abbiamo dato da mangiare, sia noi che i vostri connazionali, messer Ludwig" Il commento è proprio allo scopo di rimediare alla gaffe di prima, ma vengo interrotto dalla nuova scoperta del professore.

Riconosco dei denti umani e rimango bloccato per qualche secondo, la mente che lavora febbrile, un disperato tentativo di capire cosa diavolo ci fanno dei denti sul pavimento dell'ufficio di un noto professore di Harvard.

Seguo il professore nella sua corsa all'esterno, senza capire se sto cercando qualcosa o sto disperatamente fuggendo, ma quando giungo fuori, mi rendo conto di essere fra i primi a raggiungere l'orrifica scena che ci si para davanti. Insieme al professore mi fiondo in avanti, il corpo guidato dall'istinto, la mente ancora paralizzata, scacciando corvi e mosche e cercando di liberare dai vermi almeno quel tanto che basta da capire chi è il disgraziato che ha fatto questa fine orrenda. 

Fino a che non sento un gemito. 

In questo momento, la mente si svuota, l'orrore che stavo provando non conta più nulla quando c'è una vita da salvare. Rapidamente, le mani si muovono in modo quasi meccanico, ripulendo il corpo dell'uomo dai vermi mentre al contempo ne valuto lo stato di salute e urlo con quanto fiato ho in gola: "UN'AMBULANZA!!! QUALCUNO CHIAMI UN'AMBULANZA!!"

Nel frattempo, una mano si infila sotto il pantalone ad afferrare il coltello da combattimento, che uso per tagliare un brandello di tessuto dalla camicia con cui tamponare almeno le ferite più evidenti.

Spoiler

Pronto soccorso 80%, dadi non deludetemi!! :D

EDIT @Servus Fati:

Spoiler

Ho letto ora che la bocca del tizio è flaccida. Ma flaccida che mancano i denti o per un altro motivo? Se serve, Aaron gli ficcherà due dita in bocca da parte mia! :P

 

Inviato

TOM DAVIES

Qualcuno chiami un'ambulanza...

Mi rimbomba qualcosa nella testa, riesco a fatica a trattenermi dal vomitare e istintivamente faccio qualche passo indietro, inciampando, finendo col sedere a terra. Mi alzo frettolosamente:

"Vado io.."

Dico agli altri e prendo a correre come un ossesso in direzione dell'edificio più vicino, nella speranza di trovare presto un telefono, col volto stravolto da una maschera di panico e terrore.

Buon Dio cosa sta succedendo?

@Custode

Spoiler

Ho pensato dopo al fatto di essere frastornato, posso agire?

 

Inviato

Quando troviamo dei denti umani nell'ufficio del professore, rimango un attimo interdetto, non capendo la situazione. Come prima cosa penso che si tratti di un qualche macabro reperto archeologico, fino a quando non notiamo il sangue. Cosa... dico, incapace di formulare un pensiero coerente. Come ipnotizzati ci mettiamo a seguire le tracce di sangue, che ci portano fuori dall'edificio. Mosche, corvi e insetti non possono che presagire morte, e in cuor mio so già cosa aspettarmi. Mi sbaglio: quello che ci troviamo davanti è molto peggio. Un cadavere umano, lentamente divorato da corvi e larve disgustose. Cosa...cosa ci fa qui? Un cadavere...in pieno giorno! riesco a formulare. Fino a quando James non gli alza la testa...e il corpo emette un gemito.
Come una lama affilata, la consapevolezza arriva a infrangere lo stato catatonico in cui mi trovavo. Quell'uomo è ancora vivo. Vivo, ma divorato da quegli schifosi emissari di morte. La testa prende a girarmi violentemente, mi inginocchio per non cadere. Un conato di vomito arriva a macchiarmi la camicia appena cambiata.
Alzando lo sguardo, vedo che le persone intorno a me sono prese da attività febbrili: chi prova ad aiutare il malcapitato, chi corre a cercare un telefono. Io riesco a malapena ad alzarmi in piedi. Mi pulisco la bocca con la manica della giacca, osservando le manovre di Aaron mentre il pulsare delle vene mi rimbomba nella testa.
Riesco solo a guardarmi intorno, cercando i vestiti della vittima o qualche altra traccia.

@custode

Spoiler

Individuare 50

 

Inviato

Ludwig Von Webber

Mi alzo dal tavolo e mi dirigo verso il bancone per pagare il conto scoprendo che Tom ha già provveduto per tutti noi. Sempre il solito Tom! Vorrà dire che la prossima volta pagherò io. Gli dico sorridendo. Uscendo noto che il temporale che c'aveva accompagnato durante il pranzo è mutato in una pioggerellina leggera, un velo gelido e sottile che strappa il calore dalla carne. Detesto quando piove così! Troppo per uscire senza ombrello e troppo poco per aprirlo! Penso alzando il bavero del cappotto.

Entrando nell'ufficio del professore noto la confusione che sta fagocitando la stanza. James temo che dei ladri siano entrati qui dentro amico mio. Dei ladri o degli artificeri ubriachi ansiosi di festeggiare l'anno nuovo.

Dopo aver trovato la chiave, il professore si blocca ed osserva alle nostre spalle, corrugando la fronte. Mi giro senza notare ciò che ha attiratto la sua attenzione. Si avvicina alla finestra e scaccia una mosca schioccando la lingua. Tutta quella scena per un insetto? Un'altra si posa sulla scrivania e James fa calare su di lei la falce del Tristo Mietitore sottoforma di rivista arrotolata. La creatura ha un'aspetto singolare. Troppo grossa. Occhi rossi, enormi, inquetanti, cattivi. Un'altra vola accanto al viso di James e si posa sulla maniglia della porta d'ingresso. Mi sta guardando. Ha uno sguardo lugubre, insistente, violento, che strappa la pelle. Mi sento a disagio. I peli si rizzano. Provo l'istinto di ringhiare come un cane messo all'angolo. Il rumore della rivista che James scaraventa contro la bestia mi fa sussultare, Dannazione! E' solo una mosca!  Il professore, durante il dubbio gesto atletico, inciampa su qualcosa: un'intera arcata superiore di denti umani. La nuova informazione mi risulta indifferente non avendo il tempo di capire da dove provenga e quale significato possa avere. D'un tratto un fascio di luce illumina una chiazza scura che insozza il pavimento. Sangue! Il cuore comincia a battere velocemente ed una scarica di adrenalina mi si innietta nelle vene. Istintivamente porto la mano verso la fondina della pistola. Otto colpi, la pressione sul grilletto genera il movimento del cane che si abbatte sul percussore ed infiamma la polvere contenuta nel bossolo permettendo l'espulsione del proiettile. Mi calmo. Riesco a riprendere il controllo.

Seguo James e gli altri fuori dall'edificio e quello che mi si para davanti è uno spettacolo raccapricciante. Un macabro banchetto di larve, mosche, calabroni e corvi si sta consumando davanti ai miei occhi. Il fetore della morte è rivoltante. Resto sconvolto quando noto che è il cadavere di un uomo quello con cui stanno pasteggiando. Altidore si avvicina scacciando lo sciame e solleva la testa del mal capitato. Da questo sentiamo provenire un gemito.

Un gemito? Buon Dio è vivo! Afferro una spalla del professore e lo faccio girare. James concentrati! Dobbiamo intervenire ed ho bisogno del tuo aiuto! Serve della permetrina per uccidere le larve! Dove si trova il laboratorio di chimica?

Inviato

Altidore si sposta per lasciar passare Aaron, passa freneticamente le mani sulle cosce per scacciare gli insetti che gli camminano addosso. Sembra sotto shock.

«Mater amorosa» I tentativi di Ludwig di scuotere il professore, di farlo parlare, si scontrano contro un muro. Mormora preghiere, le pupille dilatate. Fissa, senza vederlo, Aaron che tenta di salvare la vita al corpo coperto di larve. «Mater veneranda.» Inizia a farsi il segno della croce, con foga. «Mater gloriosa, ora pro nobis.»

@smite4life

Spoiler

Pronto soccorso: 58 (80%). Tamponi le ferite come puoi, gli liberi le vie respiratorie dagli insetti. Se deve morire, non lo farà adesso.

Abiti a brandelli, laghi di sangue nero. Nel mezzo della devastazione, la carcassa mutilata. Il coltello da combattimento si muove con sicurezza, taglia quel che resta degli abiti. Mani forti ripuliscono come possono il corpo dagli insetti, coprono le ferite più grosse con pezzi di abiti, bende improvvisate. Sperando non diventino parte di un sudario. Quel che resta dell'uomo geme, rantola. La gola è colma di vermi.

Aaron incide la trachea con un taglio breve, netto. L'uomo gorgoglia.

Respira.

«Mater pietosa, ora pro nobis.»

I corvi osservano in silenzio, appollaiati sui rami. Aspettano, sanno che ogni secondo gioca a loro favore. Rapaci.

@Alessio

Spoiler

Puoi agire. I 7 round di catatonia sarebbero un problema molto serio se vi trovaste in combattimento ( dovresti rimanere fermo senza agire). In una situazione simile, possiamo concordare che rimani traballante qualche secondo poi ti scuoti, in fondo 7 round è poco più di un minuto.

Tom rimane come pietrificato qualche secondo, poi corre a perdifiato verso l'atrio da cui siete usciti, diretto alle scale. Appena vede una porta, la spalanca. Una segretaria apre la bocca, stupefatta per l'intrusione. Senza dare spiegazioni, Tom prende la cornetta nera del telefono e chiama il 911.

@Hicks

Spoiler

Individuare: 13 (50%).

Senti Ludwig urlare ad Altidore. Il professore sembra semi-catatonico, ma anche tu sai dove si trovano i laboratori di chimica.

La bocca amara per il sapore di fiele, Ralph si guarda attorno. Gli abiti, o meglio quel che ne rimane, sono ancora addosso al corpo. Una ventina di metri sulla destra, Un particolare. Una visione fugace, sfuggente. Non la vede, la percepisce. C'è qualcuno nell'ombra. Un uomo, e altro. Riconosce l'odore. Un uomo con un cane.

«Mater clemens.» A ogni invocazione, la voce di James si alza di un'ottava.

«Mater sapiens, ora pro nobis.»

Inviato

TOM DAVIES

In qualche modo riesco a fare la telefonata. Tutto mi sembra sfocato, lontano, suoni e odori compresi. Poso la cornetta e corro di nuovo fuori, ma prima di uscire dall'edificio devo fermarmi, vomito. Mi pulisco la bocca con una manica della giacca e torno fuori barcollante, con gli occhi socchiusi, come se non volessi vedere di nuovo quello spettacolo orrendo. Il professore sembra essere in preda ad una crisi di nervi: Deve esserci un infermiera in una così grande università!

Corro di nuovo verso l'edificio in cui ho telefonato, aspettandomi di certo un po' più di confusione dopo la prima visita. Urlo da lontano di portarmi in infermeria, di chiamare un'infermiera, un medico. Non devo essere un bel vedere, ma credo che la foga con cui cerco aiuto sia abbastanza convincente.

Custode

Spoiler

Convincere 45, se serve

 

Inviato

Aaron Davis

Mano a mano che procedo nelle operazioni di pronto soccorso, il sangue circola più forte, la fronte si imperla di sudore, il coltello quasi scivola dalla presa. Tutto è ricoperto da fluidi organici viscidi e appiccicosi: Non è certo la prima volta che ti trovi in mezzo a tutto questo sangue, Aaron...

I corvi mi fissano, lo sguardo fermo di chi sa di vincere, perché sono la morte, perché la morte non si può sconfiggere.

Tampono le ferite, quest'uomo è ormai ai limiti della sopravvivenza, le carni squarciate dai becchi aguzzi e dagli insetti industriosi, larve che fuoriescono da ogni orifizio: Forza Aaron... Puoi salvarlo... Non finirà come con Marcel questa volta!

I corvi continuano a fissarmi, in silenzio. 

Il mio completo è ormai da buttare, ricoperto di sangue, la camicia stracciata: E sono due solo oggi, dovrò andare a fare acquisti...

Non si sono mossi, i corvi non si sono mossi.

La lama incide la trachea, rapida e precisa come mi ha insegnato Carl, il vecchio Carl, in quella notte senza luna, sul finire dell'estate, sulla Somma. Veloce, mano ferma, è solo un taglio. Veloce, da sinistra a destra. Segui l'andamento della cartilagine. Non serve premere, il coltello taglia da solo.

I corvi mi fissano, con odio. La morte, mi fissa con odio. Ho vinto io.

Tolgo le ultime larve dalla bocca dell'uomo. Alzo lo sguardo, gli occhi come braci.

Urlo: HO VINTO IO, MALEDETTI! ANDATEVENE! NON TOCCA A VOI!

Inviato

Ralph Connigor

Aaron, guarda se ha dei documenti dico con voce roca mentre rimango a guardare il mio amico cercare di salvare la vita a quell'uomo. Ludwig propone di cercare il laboratorio di chimica per recuperare un composto che uccida le larve. Lo so io dov'è rispondo al tedesco non dovrebbe essere troppo lontano. Ti ci porto. Sto per allontanarmi con Ludwig quando qualcosa attira la mia attenzione. Un uomo penso, ma l'istinto mi dice che c'è anche un cane. Il mio cuore riprende a battere forte pensando ai randagi di ieri. C'è qualcuno sussurro, con la mano che scatta alla pistola in tasca. Si nasconde...non può che essere l'assassino...
Ormai in preda alla paranoia, scatto improvvisamente verso la figura misteriosa.

Inviato

Ludwig Von Webber

Scheiße! Il professore è andato. E' catatonico, continua a pregare in latino facendosi il segno della croce. Non è assolutamente collaborativo ne tantomeno utile. Fortunatamente anche Ralph sa dove si trovi il laboratorio. Fansastico Connigor! Andiamo! Non faccio in tempo a finire di parlare che lo vedo bloccarsi a fissare un punto, mormara qualcosa e mette mano alla pistola. Cosa sta succedendo? Sono pazzi questi americani! Questa mattina avrei fatto meglio a starmene a letto! Porto anch'io la mano verso la fondina dell'arma e, seguendo la linea del suo sguardo, cerco di capire cosa l'abbia allarmato in tal modo.

Sono pronto a difendermi.

Inviato

@Alessio

Spoiler

Nell'atrio ora ci sono la segretaria e due inservienti, o almeno credi lo siano visti gli abiti. Parlottano tra loro. La ragazza ti indica con un grido, portandosi la mano alla bocca con aria spaventata. Gli uomini si frappongono tra te e la ragazza, per proteggerla, e avanzano con aria tra il grottesco e il minaccioso, armati di secchio e ramazza. Alle tue urla di chiamare un medico o un infermiere si fermano, dubbiosi. E' la ragazza a fermarli e a indicarti una porta: «La facoltà di Medicina. Venga!» Si affretta verso l'uscita.

@smite4life

Spoiler

L'uomo ti guarda. Ridotto a un simulacro agonizzante, lo senti leggero sotto le mani, come fosse fatto di carta di riso. Ma negli occhi c'è ancora luce. Capisce. Muove la mano, ti agguanta il colletto. Cerca di avvicinare il volto al tuo. Dalle labbra tumefatte esce un fischio, lugubre. Sta cercando di dirti qualcosa.

«Stabat Mater dolorosa, iuxta crucem lacrimosa...» La voce di Altidore è sempre più alta.

@Hicks

Spoiler

Corri verso l'edificio alla tua destra. Pochi secondi e sei nel cono d'ombra dell'edificio dove sentivi la presenza. Sembra che ci sia davvero qualcuno: respiri affannosi rotti da colpi di tosse si allontanano. Senti delle voci urlare qualcosa dal retro di una palazzina, a poche decine di metri da te. Passi convulsi di gente che corre, poi il ronzio sempre più forte di un motore. Una portiera che sbatte.

@Fog

Spoiler

Segui la corsa di Ralph con un misto di stupore e attenzione. Non appena arriva ai bordi del cortile, radente un edificio, individui dei movimenti davanti a lui. Rivolgi lo sguardo in alto. Sopra il tetto della palazzina ti sembra di scorgere la traiettoria circolare del volo di un uccello. Un corvo. Stringi il calcio della Luger, strizzando gli occhi per vedere attraverso il velo di pioggia. Il corvo scende, dietro l'angolo verso cui è diretto Ralph. Visibile a te ma non a lui, c'è un'auto col motore acceso.

 

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