Dr. Randazzo Inviata 28 Dicembre 2006 Segnala Inviata 28 Dicembre 2006 Questo nuovo topic è il posto dove descriverò i vari ambienti (scene) in cui si svolgeranno le azioni dove sarete presenti tutti o quasi. Quello che scriverete qui sarà saputo da tutti, quindi consiglio di stare attenti a non fare nomi di persone, parlare di argomenti, etc. che potrebbero pregiudicare o modificare il comportamento degli altri giocatori. Per chiarimenti, comunicazioni e discussioni varie postate nel topic apposito http://www.dragonslair.it/forum/showthread.php?t=9467&page=7 Le azioni che non volete far sapere ad altri verranno svolte “in privato” tramite MP e MSN a scelta, come già chiarito nel topic predetto. Buon divertimento.
Dr. Randazzo Inviato 28 Dicembre 2006 Autore Segnala Inviato 28 Dicembre 2006 Lo ammetto, non posso lamentarmi! Eh, no, proprio non posso. Migliaia di anni fa non avrei mai sospettato che il mio futuro fosse così differente da quello dei miei colleghi delle altre città. A me infatti hanno dedicato tanti versi di poesie e sono presente in moltissimi romanzi e racconti. Io, l’Arno d’argento… ne ho viste di cose, in migliaia di anni che scorro qui nel mio letto, cose brutte e cose belle. A voi però voglio dire quello che pochi conoscono e sanno: infatti tutti conoscono Firenze, la città che milioni di turisti visitano ogni anno, la città che per prima ha saputo alzare la testa, ormai più di 500 anni fa, dal medioevo che è caratterizzato dalla guerra civile che opponeva ogni città stato, ogni re ai suoi feudatari in Europa, in cui le persone erano ripiegate su sé stesse non vedendo l’uscita dal tunnel di quella vita che ormai sembrava destinata a proseguire in questo modo, dominata dagli stranieri musulmani che avevano conquistato i territori dell’Impero Romano e dei Franchi che si erano imposti al nord.Perfino la vita era considerata davvero “una breve triste parentesi”, ne sono testimoni le cattedrali gotiche che si protendono verso il Cielo, unico scampo a questa vita di stenti e sofferenze: i Secoli Bui.… La piccola città di Firenze, alla quale io fornivo e fornisco tutt’ora l’acqua per prosperare, ha saputo per prima reinventarsi un orgoglio, un nuovo modo di esprimere le sue qualità e la sua personalità, reinterpretando i Classici e mettendo al centro di sé stessa “l’Uomo” per poi essere presa come esempio da tutti: prima nella Penisola Italica, poi dai popoli dell’Europa che ne hanno ampliato i concetti e sviluppato le intenzioni e gli stili, facendola diventare la vetrina di una cultura che ha saputo portare gli Europei alla conquista del mondo. C’è però una Firenze che è sconosciuta, che si muove nell’ombra, di notte. 500 anni fa come oggi. E anche prima. Strane oscure creature vi abitano e vi si aggirano quando il sole tramonta, fino a quando la luce del mattino non li costringe a rinchiudersi in posti tenebrosi in attesa del buio. Di questa Firenze io vi parlo, anche se voi ne siete già a conoscenza e da 30 anni circa siete entrati a fare parte di questa società che si muove all’insaputa dei viventi, che tira i loro fili o semplicemente li osserva beffardi, fin da quando Cartagine crollò, e anche da tempi più lontani e antichi … Quanto a me, continuerò a portare l’acqua per dissetare, limitandomi ad osservare quello che succede di giorno e di notte, parlandone con i miei colleghi: Tevere, Po’ e tutti gli altri che incontrerò sul mio cammino.. Queste sono le vostre storie, queste le vostre gesta, questi i vostri sospiri, le mie future gorgoglianti chiacchiere….
Dr. Randazzo Inviato 28 Dicembre 2006 Autore Segnala Inviato 28 Dicembre 2006 Uffa! Lo sapevo, è successo quello che temevo: mi sono lamentata il mese scorso perché su di me avevano stampato 1 pagina di inchiostro piena di celebrità nude a prendere il sole e a fare il bagno alle Maldive. Io sono una pagina di carta pudica, non potete capire quanto mi sia vergognata… allora ho pensato che più di così non poteva succedermi, più triste che in questo modo non potevo essere. E invece sbagliavo: mi hanno gettata in un cassonetto per i rifiuti differenziati, capisco che non è molto gradevole, ma alla fine voi ragionate con il vostro metro di giudizio, non con quello di una carta. Per noi carte e cartoni è una rinascita: infatti mi hanno ripulita da quelle impudicizie e tirata a lucido grazie a chissà quali prodotti chimici: dovevate vedermi, ero così felice e delicata… proprio come quando ero un quaderno pieno di disegni di un bambino delle elementari, molto tempo fa. Oggi però mi hanno usata per un articolo di giornale, cronaca nera: “Ritrovate le ossa di una donna nei pressi di Pontassieve” e ancora “S’aspettano i risultati della autopsia mentre la polizia indaga”. Ecco, non voglio aggiungere altro, sicuramente capirete il mio stato d’animo.
Dr. Randazzo Inviato 4 Gennaio 2007 Autore Segnala Inviato 4 Gennaio 2007 E’ incredibile quanta gente si possa vedere anche di sfuggita se sei un vassoio d’argento purissimo come me. Quando uscii dal forno dell’artigiano che 278 anni fa mi plasmò a Milano, sono stato venduto subito dopo 1 settimana a uno strano maggiordomo, piuttosto alto e di spalle grosse. Sentendolo ragionare con il mio proprietario, disse di lavorare in una nobile famiglia del Centro Italia, di Firenze ecco! Da quel momento in poi sono stato usato per portare calici e bicchieri di cristallo, ma non come i miei vecchi colleghi, anzi. Tutti i vassoi comprati da questo maggiordomo non portano bicchieri di vino, ma di sangue. Certo questi nobili hanno dei gusti particolari, a volte proprio disgustosi, non trovate? Sono diventato quindi testimone di festini e cose del genere, ma gli invitati erano sempre vampiri. Quello che ho capito in tutti questi anni di onorato servizio, ve lo rivelerò subito, senza troppo indugiare: una fondamentale usanza della Camarilla è il raduno mensile di tutti gli aderenti che vogliono/possono parteciparvi (non esserci è considerato segno di grande maleducazione) che prende appunto il nome di elysium. Essendo il principe della città un ventrue, è questo clan che l’organizza a Palazzo Strozzi in centro a Firenze (in una piccola piazzetta dove le vostre auto possono essere consegnate ad autisti preposti o lasciate ai vostri servitori) e che pensa alla sua logistica: sorveglianti all’entrata, vestiti elegantemente e dotati di occhialini da sole (di notte!!!), auricolare, etc., vestendo gessato e scarpe italiane di marca. 3 volanti della polizia sono a 20 metri dall’entrata e solo voi con l’invito potete entrare, altrimenti temo che intervengano i cecchini sui tetti. Lo stesso vale per gli addobbi interni al palazzo: corridoi e stanze adibite ad ospitare e intrattenere voi ospiti per il tempo necessario. E qui entriamo in gioco io insieme ai miei colleghi vassoi: tutti di altissimo valore e pregio, fatti da mani sapienti: ghoul preposti a fare da camerieri servono i famosi bicchieri che vi ho descritto prima, girellando nella sala principale e nei corridoi in cerca di gole secche da ammorbidire e dissetare. Io vi ho già visti in questi anni, sapete? Il problema è sempre il solito: nessuno presta la dovuta attenzione a me, tutti presi dai vostri interessi e dalle curve delle toreador… Tze! Nessuno mai che mi abbia fatto i complimenti per gli anni di onorato servizio, e senza 1 lamentela per giunta! Come ogni volta il palazzo è tirato a lucido, le scale che potete/dovete percorrere per arrivare alla sala adibita alla riunione, sono ammantate da drappi rossi e abbellite da statue di marmo policromo, prese chissà dove. Nella stanza grande al II° piano, molte sedie del ‘500 e alcuni ghoul servitori di vitae in brocche decorate e vestiti da camerieri vanno su e giù, colmando bicchieri di cristallo vuoti o dandone nuovi a chi ne è sprovvisto. Una 40ina di persone in tutto sono gli invitati, voi compresi. Ecco la Camarilla della provincia di Firenze… Difficilmente è possibile riunire tutti, qualcuno è assente giustificato, come al solito… I soliti volti, anche quelli che restano subito in mente: Le toreador in minigonna e calze a rete, con scolli da paura e abiti di alta moda, il peruviano con il golfino di lana delle Ande, i deformi nosferatu, perfino quei teppisti e scalmanati che a volte mancano… e anche il nazista e il comunista di turno: in uniforme da ufficiali. Eccovi con le vostre espressioni contente e ammirate: per voi è proprio un’emozione: finalmente potrete partecipare attivamente e conoscere di persona i vampiri che finora avete solo visto, senza possibilità di interloquirci... Ognuno di voi (tranne fra Giacomo) arriva con il proprio primogenito (capoclan in città). Alle 0:30 vengono chiuse le porte e i camerieri escono dalla stanza (ma non noi vassoi d’argento). Padre Ferenzio Lestini (primogenito bruja) non molto simpatico per me: piuttosto serioso, è vestito con un giubbotto di pelle nera e 1 cappello stile “darkone duro anni ’80” e stivali neri modello “caterpillar”. Ha il vizio di lisciarsi la barba grigia, lunga e striata di bianco mentre fa le “cose intellettuali” come leggere, pensare e osservare. Legge con intonazione giusta per le grandi occasioni 1 lettera di padre Flavio Gratidiano (capo[anti]clan lasombra, alto e magro, di poche parole e molto introverso) nella quale egli comunica all’assemblea di non poter essere presente alla cerimonia, insieme alla lasombra Serena Galli (molti di voi non l’hanno nemmeno mai vista). Chiede comunque di essere scusato per questa assenza e di accogliere frate Giacomo come appartenente a pieno titolo nelle fila della Camarilla… (eheheheh, ce lo vedo bene a scrivere quella lettera con il suo irritante sorriso sulle labbra). A turno partendo dal principe ventrue: Augusto Flaminio Sertorio (che è innervosito dalla lettera di prima, come tutte le volte che sembra non capire il comportamento di quel lasombra), venite presentati all’assemblea. Augusto Flaminio è un uomo alto 1,75 m e di 40 anni apparenti. Porta i capelli corti, abbassati e mossi a frangettine. Il suo fisico tarchiato lo rende piuttosto singolare, ma elegante nel vestire come ogni ventrue o finanziere dev’essere, al pari di un toreador (che risaltano per la bellezza dei tratti somatici). Il principe, seduto in fondo alla stanza, dietro una scrittoio del ‘500 di legno intarsiato di lapislazzuli e con Arnolfo dei toreador, Ferenzio e Giovanni Claudio Della Torre (ventrue in gessato e scarpe costosissime) vicini che annuiscono, vi accoglie con il titolo di membri effettivi della camarilla, dandovi il benvenuto nell’alta sfera dell’organizzazione e con gli stessi diritti/doveri dei vostri confratelli. 1 ventrue, 1 bruja, 2 toreador, 1 lasombra e 1 malkavo sono i nuovi acquisti della camarilla insomma. Per me poco cambia: tanto porto lo stesso peso di bicchieri. L’ordine del giorno comunque: mantenimento della tregua con il sabbat e indagini su alcuni presunti avvistamenti di vampiri di cui nessuno sembra sapere niente viene presto liquidato, con un “nulla di nuovo” e un “solo supposizioni errate frutto di fantasia”… e la seduta comune può dirsi conclusa. Tutti allora si appartano anche fuori della stanza, lungo i corridoi e nelle altre sale in cerca di privacy per parlare dei propri interessi con 1 o 2 altre persone, come sempre. I camerieri ritornano e portano i soliti bicchieri di vitae…. (il mio lavoro ricomincia…)…
Samirah Inviato 4 Gennaio 2007 Segnala Inviato 4 Gennaio 2007 Mi sento confuso e stordito. Questo ambiente, così affollato, così ricco di movimento, così diverso dalla piatta tranquillità del mio monastero. Mi sento a disagio, vestito con la mia tunica, ma mai al mondo rinuncerei all'abito monastico e mi chiedo come possa averlo fatto padre Ferenzio, ma non sono affari miei. Esco dalla stanza dove ho incontrato il principe, pensando a tutti questi inutili rituali e formalità. Non ne ho mai capito l'esigenza, ma sembra che a tutti stia bene così. A me interessa solo seguire la mia strada, un sentiero difficile che, per qualche imperscrutabile motivo, il Signore mi ha voluto mettere davanti. Ma se è la sua volontà, sono disposto a percorrerlo fino in fondo. Sospirando, cerco con lo sguardo il bruja che è stato presentato insieme a me al principe Sertorio.
Dr. Randazzo Inviato 4 Gennaio 2007 Autore Segnala Inviato 4 Gennaio 2007 SAMIRAH: Per niente fuori luogo (come se stesse interpretando 1 copione già visto) a passi pesanti e baldanzosi, si fa strada verso di te la figura che conosci bene e che ti è stata presentata da padre Ferenzio: alto, occhialuto, con folti sopraccigli, ben piazzato e vestito casual. Arriva sorridente a mano tesa per stringerti la mano. La sua presa è forte, come i lineamenti del suo viso un po’ squadrato. La prima impressione, per quanto tu non lo conosca affatto, è quella del “tutto muscoli e …. una parvenza di cervello, magari nascosta bene…forse… in profondità”….
Samirah Inviato 4 Gennaio 2007 Segnala Inviato 4 Gennaio 2007 "Bene signor Argenti. Eccoci qui. Dove possiamo parlare con più tranquillità?"
Dr. Randazzo Inviato 4 Gennaio 2007 Autore Segnala Inviato 4 Gennaio 2007 SAMIRAH: Mentre stai ancora pronunciando queste parole, alla tua sinistra, vedi in lontananza un uomo sulla quarantina, con i baffi arricciati, in giacca e cravatta che tocca la spalla di un cameriere che dopo aver ascoltato alcune sue parole, procede verso di voi sorridendo con due bicchieri colmi di vitae. Con un breve inchino, secondo i dettami del buon galateo, vi porge ciò che sta portando e vi sussurra: ”Il ventrue Hugo De Armiens intende dare il suo benvenuto al nuovo ospite e un omaggio al signor Argenti”. Detto ciò riparte. Nota fuori dal gioco: essendo molto perspicace, noti che questa azione del ventrue è stata seguita da alcuni sguardi fugacemente distolti.
Samirah Inviato 5 Gennaio 2007 Segnala Inviato 5 Gennaio 2007 Rigiro lentamente il bicchiere tra le mani. E' la prima volta che mi viene offerto nutrimento in questo modo. Forse non dovrei berlo, in fondo Stefano si è prestato al suo compito poco prima della mia partenza. Però chissà quanto mi ci vorrà prima di tornare a casa. E poi... e poi niente... mentre ancora penso queste cose, la mia mano, quasi avesse una volontà propria, sta avvicinando il bicchiere alle mie labbra. Ora ne sento il profumo, intenso, dolce. Appoggio il freddo cristallo sulla bocca e ne assaporo una goccia, poi l'intero bicchiere. Ora mi sento lievemente più a mio agio e guardo il mio interlocutore con una rinnovata curiosità, attendendo una sua mossa.
Re dei draghi Inviato 11 Gennaio 2007 Segnala Inviato 11 Gennaio 2007 Carlo è un uomo dalla statura media e dal fisico gracilino.....ha uno sguardo molto profondo come se quando ti osserva ti riuscisse a scrutare dentro e anche grazie a questo molte volte riesce ad ottenere quello che vuole... Finalmente sono entrato anche io a fare parte di questa società....è una grande occasione per espandere le mie conoscenze, non devo farmela scappare o rischio di fare saltare tutto il piano.....carlo si guarda un pò in giro fino ad incontrare lo sguardo del suo sire;dopo un'attimo di esitazione incomincia ad incamminarsi verso di lei finchè non se la ritrovò davanti "Buonasera sire, come sta passando la serata? se non la diturbo troppo vorrei chiederle un favore"...
Dr. Randazzo Inviato 11 Gennaio 2007 Autore Segnala Inviato 11 Gennaio 2007 FRATE GIACOMO Carlo Argenti sorride in direzione del ventrue Hugo De Armiens e fa un breve, piccolo cenno in segno di brindisi con il suo nuovo bicchiere, dopodiché gira la testa nella tua direzione e ti dice ridanciano: “… e poi dicono che non scorre buon sangue tra ventrue e lasombra e che vi guardate in cagnesco, ma io non ci ho mai creduto, eh, eh!”. Aggiunge: ”Ma come stavi dicendo prima, andiamo da un’altra parte dove magari potremo parlare con più libertà!”. Detto questo fa due dei suoi soliti passi baldanzosi in direzione della porta, poi si gira a guardare che tu lo stia seguendo. La sua faccia sembra dire che qualcosa non va, i suoi occhi guardano velocemente a destra e a sinistra … e … alla fine fa un rutto sommesso tra le labbra cambiando espressione: “adesso è tutto apposto”, sembra voler dire mentre annuisce al bicchiere…. CARLO MAURO RAVONA Violante Amina de Sivilla è vicino a te e si volta subito quando le rivolgi la parola: in realtà si aspettava che tu la cercassi. I suoi occhi verdi accattivanti e il suo sorriso incorniciato dai capelli castani raccolti dietro la schiena sembrano confermarti che è a tua disposizione. "Ditemi tutto, vi sono rimasta accanto ricordandomi del mio primo elysium: ero anch'io imbarazzata come voi..."
Re dei draghi Inviato 12 Gennaio 2007 Segnala Inviato 12 Gennaio 2007 "Dal momento che lei è ormai, un membro attivo di questa comunità da molto tempo, e conoscerà molte di queste persone, vorrei chiederle se mi potesse presentare un qualche politico o persona che abbia influenza in questo settore".....
Dr. Randazzo Inviato 12 Gennaio 2007 Autore Segnala Inviato 12 Gennaio 2007 CARLO MAURO RAVONA Sorridendoti Violante Amina ti risponde: “Mio caro figlio, come ti ho già detto tante volte le influenze politiche a tutti i livelli sono già di …. interesse altrui: se vorrai influenze in politica te le dovrai guadagnare, ad esempio proponendo “affari” a qualcuno che abbia la facoltà di cedertene un po’ delle loro”. Allungando le mani, prende due bicchieri di cristallo finissimo e te ne offre uno. “Per ora ti ho fatto una concessione per Empoli: ho dovuto contrattare con gli altri fratelli del clan, ma alla fine hanno accolto la mia richiesta ed ora tu hai il campo libero di agire: nessun ventrue ti metterà i bastoni tra le ruote, dovrai guardarti solo dagli altri clan e dal sabbat. Mi raccomando di tenermi informata sulle tue mosse, magari prima che tu le faccia (ti potrò consigliare su quella data mossa)…”. Dopodichè ruota la testa appena verso sinistra e risponde annuendo con il capo a un uomo in giacca e cravatta sulla trentina in lontananza. “Dimmi, c’è altro che volevi chiedermi? Ti posso essere d’aiuto in altro modo? Come vedi sono attesa e come ogni donna ben sa: non è bene far aspettare troppo un ospite…”.
Samirah Inviato 12 Gennaio 2007 Segnala Inviato 12 Gennaio 2007 Seguo Carlo Argenti, mentre mi chiedo sempre più perplesso perché mi abbiano mandato in questo luogo. Padre Flavio sa benissimo che amo svolgere i miei compiti da solo, facendo ricerche nel silenzio riposante del monastero o seguendo le mie piste notturne senza dover chiedere niente a nessuno. Eppure sono qui. Se il mio padre e signore desidera questo, io non sono nessuno per contraddirlo. Ma non mi farò certo sfruttare da questi damerini in giacca e cravatta per i loro sporchi giochetti. Svolgerò il mio compito, ma non mi presterò certo a farmi mettere i piedi in testa.
Re dei draghi Inviato 14 Gennaio 2007 Segnala Inviato 14 Gennaio 2007 Dopo avere finito di bere dal calice Carlo riprese la parola...."Mia sire, lo so che lei è una signora molto impegnata, però io, al di fuori di alcune persone del nostro clan, non conosco nessuno, e quindi per me sarebbe un'impresa molto difficile riuscire a portare a termine la missione. Quello che le chiedo è di presentarmi una persona che lei ritiene possa essermi utile per la mia missione. Mi scuso ancora per il fastidio che le sto procurando"
Dr. Randazzo Inviato 15 Gennaio 2007 Autore Segnala Inviato 15 Gennaio 2007 CARLO MAURO RAVONA Violante Amina soppesa le tue parole: “Hai ragione, mi sembra una giusta considerazione: sei il mio primo figlio e devo introdurti a dovere anche se sono molto impegnata.” Gira su se stessa per avere una panoramica delle persone presenti nella stanza e mentre fa questo sussurra distratta: “Ci sono altri infanti che saranno imbarazzati da questa confusione come te, fa la loro conoscenza, potrebbero essere utili, ma sta attento.” Smette di ruotare e si avvicina a te per darti un bacio sulla guancia e ti sussurra all’orecchio: ”Sta in guardia dai tremere e dai lasombra, mi raccomando: i primi sono viscidi, i secondi troppo furbi”. Allontanando la testa, ti prende a braccetto e ti porta vicino a delle sedie da un uomo molto basso, vestito in smoking scuro e papillòn. Porta grossi occhiali dalla montatura sgangherata e sta scrivendo un sms. Subito smette, appena vi vede arrivare. “Oh, Violante, sapete rendere magnifica ogni noiosa serata, quando vi vedo!” Amina ridacchia divertita e ti presenta: “Claudio, è sempre bello per una donna ricevere dei complimenti e voi siete un galant’uomo. Vi volevo presentare Carlo Mauro Pavona, mio infante. Penso che potrebbe aver bisogno della vostra cortesia. Adesso vi devo purtroppo lasciare da soli, ma sono in ritardo davvero”. Rimasti soli, lui prende la parola: “ Il mio nome è Claudio Nistri del clan nosferatu, giovane ventrue. Ho un buon rapporto con il suo sire: Violante Amina (che donna!) ed è sempre un piacere quando mi porta nuovi clienti. Mi dica: per cosa necessita dei miei servigi? Ma aspettate, andiamo in un posto più discreto di questo, seguitemi.” FRA GIACOMO Raggiunto un corridoio deserto, il bruja Carlo Argenti si ferma di scatto e dice: “Qui sembra il posto giusto allora, dimmi come vuoi muoverti? Cosa facciamo? Come ci muoviamo? Perché tu hai già un piano, vero?” Nel suo volto scorgi la determinazione di chi è abituato a imprese difficili, anche se non sa cosa fare… SAMANTHA BLACK DE BLOODCANT Christopher Lavrosky Lebouf, il tuo sire ti sta accanto per tutto il tempo, fino a quando la seduta comune s’è conclusa. Adesso tutti stanno appartandosi per i fatti loro. Lui si volta guardarti e ti dice: “Bene, è arrivato il momento che aspettavi: vai pure a parlare con chi vuoi, adesso lo puoi fare. Ti serve qualcosa, prima che vada?”. Te lo domanda con un sorriso di cui non capisci l’intenzione, misto di ironia e sfacciataggine, tutto condito con il suo modo di fare così…passionale… KOLOMAN RADA La città è buia come sempre, non ci sono stelle, solo insegne e pochi lampioni. Anche le strade del centro sono mezze buie e deserte: dopo le 23 infatti le luci si spengono e inizia la desolazione. In centro non c’è nessuno, solo pochi sbandati che sono troppo ubriachi per trovare la stradadi casa o che non ce l’hanno proprio e vivono nei pressi della stazione dei treni. Qualche coppia sulla trentina percorre via dei Cerretani a passo svelto a causa del freddo probabilmente. Andranno a raggiungere l’albergo o un irish pub (ce ne sono cosi tanti nelle vicinanze). Noti la presenza di diverse auto della polizia che pattugliano queste strade, sbucano da strade secondarie, strette. S’immettono in via Martelli dove ti trovi e corrono verso la stazione, senza il suono della sirena, solo il lampeggiante blu. Arrivi al bivio, sulla destra ti trovi la strada che porta al palazzo in questione, dove c’è Samantha. Due auto dei carabinieri sono lì a presidiare. Poco più distante anche una camionetta dello stesso corpo. Ragazzi in divisa, avranno dai venti ai trent’anni. Parlano tra di loro del più e del meno. Dall’altra parte della strada, poco più avanti c’è una libreria aperta e in fondo alla strada vedi un blocco di marmo bianco: intravedi il Duomo, illuminato e imponente, nascosto dagli edifici a tre piani che s’interpongono impedendoti la sua vista.
Celandra Inviato 15 Gennaio 2007 Segnala Inviato 15 Gennaio 2007 I miei occhi si incrociano con quelli gelidi del mio Sire... "Oh Chris..." Mi guardo intorno con fare curioso cercando di incrociare con lo sgardo qualcuno che possa attirare il mio interesse... "Chris potresti indicarmi qualcuno di cui mi possa.. fidare?"
DarthVader Inviato 15 Gennaio 2007 Segnala Inviato 15 Gennaio 2007 Non mi sento a mio agio nei panni di un barbone, anche se mi affascina il totale disprezzo della propria persona... potrebbe essere una condizione da approfondire. Un posto di blocco della polizia... si sono organizzati bene. Devo tenerli d'occhio... ma con discrezione. Dopo tutto sono un barbone. Cosa farebbe un barbone in questa circostanza? Mi accascio per terra, ma con la coda dell'occhio non perdo mai di vista le auto che passano il posto di blocco. Le auto lussuose sono le più interessanti... le auto, con i loro passeggeri e le targhe... in fondo il mio piccolo blocknotes serve a questo...
Re dei draghi Inviato 15 Gennaio 2007 Segnala Inviato 15 Gennaio 2007 Carlo ha sentito molto parlare dei nosferatu ma soprattutto riguardo al loro proverbiale attaccamento ai soldi. Non sarà facile avere notizie utili per portare avanti il piano senza costi eccessivi....."Piacere..il mio nome è Carlo Mauro Ravona, ma può semplicemente chiamarmi Carlo....prima di esporle le mie richieste aspetterò di arrivare in un luogo lontano da orecchie indiscrete"
Dr. Randazzo Inviato 16 Gennaio 2007 Autore Segnala Inviato 16 Gennaio 2007 CARLO MAURO RAVONA Il nosferatu si ferma solo dopo aver fatto un piano di scale a passo svelto ed entrato in una stanza dalla porta aperta. “Questa è una stanza come un’altra di questo palazzo: raffinati ritratti alle pareti e mobili del ‘500. Ma qui mi sento come a casa…” Detto questo, una volta che tu sei entrato, chiude la porta. “Avanti dunque! Sono qui per ascoltarla e spero di esserle utile. Di che si tratta?”… SAMANTHA BLACK DE BLOODCANT “Eh, eh, Samantha, mia dolce Samantha… non hai altri di cui fidarti di me e del tuo clan!” Il suo sguardo è ora fisso su di te. “Chi può esserti utile in questa notte d’ebano? A cosa ti riferisci in particolare, cosa ti serve?” KOLOMAN RADA Sfilando molte auto di lusso o comunque di diversa cilindrata: sbucano da dietro l’angolo dove c’è il blocco dei carabinieri, voltano a sinistra per immettersi nella strada più grande, dove tu sei sdraiato. Sfrecciano quindi ad alta velocità, passandoti davanti, per poi scomparire dietro gli edifici sulla strada. Di un paio di quelle riesci a prendere le prime 2 lettere… Altre macchine invece sono più lente, non di lusso e con meno ripresa del motore. Di questo gruppo, alcune che non sono seguite a breve da altre, sopraggiunte dalla stessa strada, riesci a prendere la targa tranquillamente. Nei momenti di pausa tra un arrivo e un altro, vedi che stai attirando l’attenzione dei carabinieri: uno sussurra qualcosa all’orecchio di un altro che si gira e sorride nella tu direzione, almeno per ora…
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