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[PbF Vampiri - Dr. Randazzo]


Dr. Randazzo

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Inviato

Carlo si avvia verso la stanza nella quale era stato precedentemente con il vampiro nosferatu. "Eccoci arrivati...allora, il mio è un piano abbastanza semplice che però per essere messo in atto richiede un pò di tempo" dopo queste parole Carlo fece una pausa per vedere se Jarak lo stava seguendo "Per prima cosa devo contattare un investigatore privato poco conosciuto tra noi vampiri per il mezzo del quale cercherò di arrivare ad avere informazioni sulle abitudini di un politico empolese non ancora sotto l'influenza di alcun vampiro....quando avrò tutte le informazioni necessarie sulle sue abitudini lo farò diventare un mio ghoul in modo tale da potere avere tutte le notizie necessarie sulla politica di empoli da lui. Per ora mi sono già portato avanti nel piano, ho contattato un vampiro che dovrebbe riuscire a darmi il nome di un investigatore che fa al caso mio entro un paio di notti....Bene, questo è tutto, hai delle domande sul piano?"


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Inviato

resto per qualche istante con lo sguardo perso nel vuoto, poi di scatto mi rivolgo al ventrue

"il piano mi sembra abbastanza semplice, l' unica cosa che necessita un chiarimento è il mio ruolo, anche se non sarà difficile trovarmene uno dato che me la cavo bene un po' in tutto"

adoro vantarmi quando non serve...attendo una risposta.

Inviato

"Non ne dubito di questo...il problema è che inizialmente quasta missione è stata assegnata a me e non mi è mai stato detto che avrei avuto un compagno, quindi ho dovuto pensare ad un piano realizzabile da solo...al momento non ho in mente niente per te....se hai in mente qualcos'altro che possa aiutare nel successo del piano e che coinvolga entrambi non esitare ad espormelo"

Inviato

"allora vediamo...dell 'investigatore se ne stanno già occupando...non saprei, magari qualche compito secondario non inerente al piano che dovresti svolgere, in modo che tu possa dedicarti completamente alla missione, senza distrazioni. Almeno posso esserti di aiuto mentre mi cerchi un compito all' interno del piano..."

Inviato

La stradina buia dove l’hai portata ti consente di fare quello che vuoi. In lontananza senti qualcuno appena uscito dal locale che tra una risata e l’altra, dice a voce alta: :” Ehi, where are you? … Are you fine, Helen? Helen? Where are you???”.

Tranquillamente ti allontani dalla scena del delitto.

Inviato

"Al momento non ho nessun compito da assegnarti, però potrebbe venirmi in mente qualcosa per te a breve...in tutti i casi credo sia una buona idea scambiarci i numeri dei nostri cellulari" estraggo il cellulare e salvo il numero di jarak "Per stasera direi che è tutto..ci risentiremo a breve...arrivederci" finito il saluto mi avvio per uscire dalla stanza e poco dopo dall'elysium

Inviato

Non ricordo come persi il braccio sinistro, quello che posso dire è che fin da quando ero bambino, ero deriso a causa della mia menomazione. I miei genitori non li ho mai conosciuti. Da ragazzino di strada, rubacchiavo quello che mi serviva per sopravvivere e amavo soffermarmi con il muso sporco di fango incrostato da giorni ad ascoltare i musicanti nelle piazze, quando suonavano e cantavano per raccogliere qualche spicciolo. Che belli che erano e corteggiatissimi dalle ragazze e da ogni persona che smettevano quello che stavano facendo, per restare qualche minuto al suono dei loro mandolini, per poi riprendere le loro attività.

Un giorno decisi il mio futuro: avrei imparato a concentrare su di me tutti i sentimenti delle persone che finora mi disprezzavano e basta per la mia inutilità. Fu cosi che iniziai a dirigere il coro della chiesa del mio quartiere a Vicenza. Poi il trasferimento: “mi aveva notato qualcuno di importante”, mi dissero. Quando capii cosa aveva in mente, accettai subito quando me lo chiese.

Era un tipo severo, poco incline a svelare i suoi pensieri. Ma lui mi insegnò molto delle sue conoscenze e anche adesso, dopo il mio tradimento, devo riconoscere che senza i suoi insegnamenti non avrei mai potuto tradirlo e farla franca. Questo lui lo sa bene e in fondo, che lo neghi o lo confermi, gli rode, come gli rode….

Inviato

Mi guardate, mi osservate, mi toccate. A volte passano ore, ma poi venite a sfiorarmi con la mano, controllate se sul mio schermo luminoso c’è un avviso di chiamata, un messaggio ricevuto. Lo so, non importa che me lo diciate: avete bisogno di me, come io ho bisogno del caricabatteria. Mi portate sempre con voi, mi mettete silenzioso di giorno e qualche volta anche di notte, ma non mi spengete mai! E come vi ripago io? Permettendovi di conversare in qualunque momento, con chiunque, di non sentirvi soli, indesiderati, non voluti.

Parlo spesso con i miei simili, sapete? Credete davvero che l’etere sia pieno solo delle vostre conversazioni? No invece! Noi telefoni cellulari usiamo linguaggi differenti ai vostri, ma non per questo non parliamo tra di noi. Non ci sentite, ma non per questo siamo muti. E se sapeste quante chiacchiere ci facciamo sui vostri conti… Sappiamo quasi tutto di voi, dal giorno in cui siete nati, al giorno presente. Lo sappiamo perché siamo sempre con voi.. E se non siamo stati presenti di persona, abbiamo sentito i vostri racconti, tramite noi, ad amici e conoscenti.

Non per vantarmi, ma sono il vostro diario personale. Ultimamente alcuni miei simili dispongono anche della funzionalità di fare foto e video vari. Che dire, voi non li avete ancora fatti, ma da quello che mi dicono… sono un vero sballo. E poi? Poi facciamo vedere ai vostri conoscenti i momenti passati con le vostre ragazze, le vostre amichette, per fargli fare risate a non finire.

Ammetto che non sono il solo che possedete, spesso siamo in due o addirittura tre al vostro servizio, allora è più divertente anche per me e più facile anche scambiare due parole per me.

Adesso state tutti in attesa che io squilli, chi alla finestra del proprio appartamento, chi nella stanza dove ha passato le ore del giorno, chi per strada. Ma tutti state aspettando me, che suoni, che faccia rumori melodici di vostra impostazione.

Nessuno che mi prenda in mano per chiamare per primo? Avanti: è il mio lavoro! E poi cosa racconto agli altri telefoni? Voglio avere qualcosa da dire loro di nuovo. Un po’ come succede dai vostri parrucchieri insomma.

Ma la mia attesa sta per finire, il sole è già sparito e le luci delle case si stanno accendendo. Sento che vi muovete dal pavimento dove qualcuno di voi è disteso, manca davvero poco…

Che bello entrare in servizio…

Inviato

Guardo con sospetto il piccolo oggetto elettronico nelle mie mani. Non è certo la prima volta che utilizzo un telefono cellulare, ma ogni volta mi invade una strana inquietudine. Ho sempre l'impressione che le mie parole possano come disperdersi nell'aria, viaggiare fino a orecchie che non dovrebbero ascoltarle. Ma è sicuramente una mia paranoia, una delle tante paranoie che mi hanno permesso di sopravvivere fino ad ora.

Prendo da dentro il blocco il numero che mi ha passato il bruja, poi lo ripongo: non sia mai che questo telefono capiti nelle mani sbagliate e Dio solo sa quanto imprevedibile possa essere un bruja.

Compongo lentamente il numero del monastero, mentre la solita strana inquietudine si fa strada nella mia mente, facendomi immaginare mille orecchie in ascolto nell'oscurità della notte.

Inviato

Sono seduto su uno di quei morbidi divani in pelle a guardare la tv...possibile che in tv non ci sia mai niente? solo programmi noiosi e pubblicità....e mai che quel maledetto cellulare suoni, suona solo quando non voglio essere disturbato...vabbè per stasera niente sarà domani...con calma mi alzo e molto lentamente mi preparo per andare a letto...

:bye:

Inviato

CARLO MAURO RAVONA

Il telefono suona, sul display c’è la scritta “Claudio Nistri cell.”. Come da accordi presi, il nosferatu deve avere qualche notizia da darti.

FRA GIACOMO

Risponde una voce calma che riconosci essere fra Rannulf, lieve e calma come sempre: “Fra Giacomo? Siete voi? Certo, vi passo subito padre Flavio”. Dopo pochi minuti di attesa,senti dei passi che s’avvicinano dall’altra parte dell’apparecchio; le due voci confabulano e si dicono qualcosa che non riesci a comprendere bene. Poi… “Pronto? Sono io. L’elysium è stato utile come immaginavo? Che tipo è questo bruja Argenti?” La solita voce ferma e determinata, indubbiamente è lui: padre Flavio. Dritto al sodo, senza convenevoli.

ISHAN ARTIGLIO DI TIGRE

Di solito mi cercano per questo!… E chi cerca informazioni? Non mi sembra di conoscerti Ishan, chi ti ha dato il mio numero? Per chi lavori?”. Il nosferatu sembra essere sospettoso, il tono è incalzante.

Inviato

“Di solito mi cercano per questo!… E chi cerca informazioni? Non mi sembra di conoscerti Ishan, chi ti ha dato il mio numero? Per chi lavori?

Ishan: "comprendo i tuoi timori... la risposta alle tue domande è una sola, il mio Sire vuole queste informazioni... Serafio Cristalli [ :banghead: ], gangrel del Mugello."

Inviato

Racconto a padre Flavio tutto ciò che il bruja mi ha comunicato, per poi esporgli la mia idea: "Vorrei andare a Roma e seguire il carico con i miei occhi. Non mi fido ad affidare questo compito ad altri, temo sia l'inefficienza che la mala fede. Ma se per lei ci sono soluzioni migliori, io non attendo altro che istruzioni".

Inviato

CARLO MAURO RAVONA

Il nosferatu Nistri sembra non avere fretta: “Certo nobile ventrue, non si fidava di me? Ho il nome dell’investigatore privato che fa al caso suo. Naturalmente le dirò tutto quello di cui necessita perché so che il suo clan è un clan rispettato come la sua sire(ssa), quindi non ho nulla da cui temere e sono certo che onorerà il nostro accordo in futuro, quando avrò qualcosa da chiederle”. Un attimo di pausa e poi riprende: “Alessandro Nichelini abita in via Corso Italia n°64 al I° piano. Abita solo e usa il suo appartamento anche come ufficio. Non ha molti clienti e soprattutto non è in contatto con alcun vampiro della camarilla. Il suo numero di telefono glielo manderò con un sms appena finita la telefonata”.

Nistri sembra adesso che attenda in silenzio la tua voce che continua a parlare o dichiara conclusa la telefonata.

FRA GIACOMO

In tono calmo, il lasombra valuta le tue parole e risponde: "Fra Giacomo le mie influenze mi permettono di proteggerti solo in questa provincia, pertanto se ritieni opportuno segui il carico dal tratto autostradale in questo territorio, non è nostra competenza monitorarlo al di fuori di essa", per poi riprendere: "Riguardo poi al fatto di seguire di persona le operazioni, preferirei che non ti esponessi troppo a possibili spie. Se è vero che la progenie di Ferenzio non è indicato per l’incarico, dovrai diplomaticamente convincerlo ad assoldare umani per tale missione: i ghoul sono molto utili in queste occasioni e anche se visti… possono volendo svolgere solo compiti secondari in futuro.

Sei libero di fare come ritieni meglio, ma sta attento e tieni presente che non siamo gli unici a seguire questo carico.

Ti servono altre informazioni o pensi di avere bisogno di cose particolari?"

Adesso attende il seguito della conversazione o la sua conclusione.

ISHAN ARTIGLIO DI TIGRE

Un attimo di silenzio dall’altra parte del filo e poi la voce fin’ora nervosa, sembra calmarsi: “Ah! Il gangrel del Mugello. Allora non ci sono problemi, se è vero quello che mi dici. Non mi piace parlare di affari per telefono, quindi se non è disturbo per un … gangrel, venire a Firenze, ci potremo trovare domani notte in piazza D’Azeglio, alle 1:30 (nda: di notte ovviamente), nei pressi della giostra con i cavalli. Vieni solo e possibilmente disarmato “Ishan”, ci siamo intesi? Lì potremo parlare liberamente senza troppi rischi".

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