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Inviato (modificato)

Riprendi conoscenza avvolta dall'umido dell'erba, urtata dal pungente odore di alcuni sali che ti destano dal tuo sonno coatto. A prestarti soccorso è un uomo dal volto coperto, pronto a tagliare i legacci che ti impediscono i movimenti.
Sul fianco della collina, lontano dal sentiero, tra i grandi massi è nascosto un accesso segreto al forte. Forse siete l'occasione che stavo aspettando, vedi di non fallire o ti cercherò in capo al mondo. Chiudi gli occhi per schiarirti le idee e ti ritrovi sola, accanto al corpo esanime del tuo secondino con un profondo squarcio alla schiena. L'uomo che con buona probabilità ti ha salvato è sparito nel nulla.

I numerosi stormi di uccelli che popolano il letto del vicino corso d'acqua, ti suggerisce essere sulle sponde del fiume Averla, il quale sfocia in un gigantesco lago le cui rive  sono celate dalla propaggine mattutina. Dietro di te, si delinea il profilo delle rovine di un antico forte, attorno al quale è stata eretta un alta palizzata in tronchi, che il tuo occhio allenato percepisce esser pattugliata.

Lontana da tutto e da tutti, un grido a te famigliare ti riempie il cuore di gioia. Altair, mosso da grande trepidazione, ti raggiunge in picchiata. Deve averti seguito fin qui da quando sei stata rapita, volteggiando paziente sopra al forte, in attesa di una tua ricomparsa.

Modificato da Hobbes

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Principali partecipanti

Inviato

Cosa è questa luce? Devo essere morta, non è possibile. Questo odore.. Che succede? 

 

Ancora scossa e debole, resto a terra degli istanti prima di riuscire a guardare attorno a me. 

 

Che brutta fine.. Mormoro guardando il corpo dell'uomo affianco a me. 

Mi domando perché abbiano risparmiato me.  

Sospiro, alzando lo sguardo. Cerco di capire dove mi trovo, non trovando somiglianze particolari con nessun altro posto visitato nelle terre rubate. 

 

Faccio per alzarmi, mi blocca il dolore, costringendomi a rallentare i miei movimenti. 

Ahi. Devo fare attenzione a come mi muovo, per un po' queste cose faranno male. Mi guardo le braccia, la pancia. Devo andare via da qui.  

 

Sul fianco della collina, tra i grandi massi, c'è un passaggio segreto che porta al forte.. Qualcosa del genere.. Ma che forte? Mmh.. Qui ho paura che mi trovino, meglio che me ne vada. Se mi ha salvato la vita non credo sia una trappola. 

 

In un istante di indugio sento avvicinarsi un verso familiare, che riconosco subito, che diventa sempre più nitido come l'immagine del mio amato amico pennuto che vola verso di me. 

 

Santi numi sei vivo! E mi hai trovata! Altair! Aaah che gioia!  

 

Inizio a sbracciare nella sua direzione, saltando di gioia, noncurante del dolore, e piangendo di felicità. Gli porgo il braccio come sempre, attendendolo. 

 

Sono felice di vederti amico mio. Gli dico a voce bassa poggiando la mia fronte alla sua.  

 

Andiamo! Ricaricata di nuova determinazione guardo verso il lato della collina, pronta ad avviarmici. 

 

Master cosa ho con me? Sono vestita? Ho il mio equipaggiamento? Riesco a orientarmi o sono proprio in mezzo al nulla?

 

Inviato (modificato)

??? di Gozran (Primavera) [???]

Indossi unicamente le tue vesti stracciate, ma depredando il cadavere a fianco (che scopri essere il tuo secondino) recuperi un paio di stivali e altri oggetti assolutamente necessari per garantirti un briciolo di speranza per riuscire a sopravvivere.

Spoiler

armatura di cuoio borchiato, 
pugnale perfetto,
una manciata di tabacco da pipa, da cui puoi giovare energia, masticandolo in caso di necessità. (In questo specifico caso equivale a 1 razione)
un fermaglio d'argento a forma di testa di cervo, già visto indossato da altri banditi che avete sconfitto in precedenza
10 monete d'oro

Eccettuando quello che presupponi essere il fiume Averla, non c'è altro che ti aiuta a capire dove ti trovi. Considerando il verso dove scorre, risalendo le sue acque, potresti ritrovare i territori dei Soffiafuliggine, il clan di coboldi insediatisi nella miniera che qualche tempo fa avevate visitato, recuperando Erik lo gnomo alchimista, ma è un'ipotesi la cui conferma potrebbe costarti intere giornate di marcia appiedata. Andando a memoria, non potendo usufruire delle tue mappe, ne dei tuoi appunti, rammenti che il vostro accampamento dista due giornate di cammino dal guado in cui l'Averla e lo Spinoso si intersecano. Se riuscissi a trovare quel luogo, avresti tutti i punti di riferimento utili a poterti incamminare su strade conosciute.

Furtivamente ti avvicini al fianco della collina. Le sentinelle del forte hanno una buona visuale del territorio circostante e se non fosse per la presenza dei grossi macighni che come le dita di una supplichevole mano di un annegato, emergono dalla terra nel tentativo di afferrare il cielo, non avresti molte possibilità di passare inosservata.
Furtività

Spoiler

24 = 18 +7 -1 (armatura)

Fatichi a trovare qualcosa che ti suggerisca essere un entrata. Rinvenendo un sigillo di pietra ben celato da terriccio secco e ghiaia, ne scopri il rovinato basso rilievo che ritrae un inquietante bulbo oculare. Ne ignori il significato, ma non promette nulla di buono. Con la sola forza delle tue braccia, ti risulta impossibile riuscire a scoperchiarlo.

Modificato da Hobbes
Inviato (modificato)

Il sigillo è un lastrone circolare di pietra il cui diametro misura un metro. Esso è incassato nel terreno impedendo l'accesso a chiunque. Simili blocchi sono posti su i pozzi quando la fonte d'acqua si esaurisce o è stata irrimediabilmente compromessa. Non vi è serratura o sorta di meccanismo che faccia supporre sia stato messo li con l'intento di esser facilmente tolto una volta piazzato.

Le mura del forte distano una cinquantina di metri da dove ti trovi attualmente. Se non fosse per il gruppo di macigni che ti offrono riparo, le sentinelle sopra i ballatoi, ti avrebbero certamente notata.

Modificato da Hobbes
Inviato

Mmh

Osservo il lastrone cercando di capire di cosa si tratti. 

Potrebbe avere qualche tipo di incastro, ma non saprei proprio cosa cercare.. Vediamo.. Un occhio.. Vagamente inquietante.. Nient'altro. Sembra che questo fosse un pozzo, magari è ancora un collegamento sotterraneo al forte 

Sollevo lo sguardo e guardo oltre, cercandone altri. 

E se..? dico mentre cerco la spilla trovata sul corpo dell'uomo e avviconandola all'occhio. 

 

Master 

Se dovessi vederne altri mi ci dirigo. Vorrei anche cercare di capire se ha qualcosa di magico o è semplicemente meccanico.

 

Inviato
Spoiler

Non hai la possibilità di capire se c'è qualcosa di magico. Anche avvicinandoci la spilla, non accade nulla. Chi ti ha concesso la libertà deve averlo fatto in previsione che ti riunissi ai tuoi compagni, considerato quanto l'ostacolo che blocca questo passaggio è praticamente impossibile da smuovere per un solo essere umano.

 

Inviato

Non sembra essere una cosa fattibile.. Non che mi convincesse granché.. Mmh...

 

Mi guardo attorno, rassegnata a scoprire cosa ci sia da questa parte, valuto la possibilità di cercare una via conosciuta verso l'accampamento, o quello che ne è rimasto. 

 

Dunque, da quella parte c'è un lago. Uno dei fiumi che vi si immettono potrebbe essere uno di quelli che abbiamo visto finora. Se andassi da quella parte comunque avrei più possibilità di farcela. Vediamo cosa c'è di là

 

Mi incammino verso il lago, cercando qualche punto di riferimento 

  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

??? di Gozran (Primavera) [???]

Raggiunto il lago, ti accorgi della sua immensità, scambiandolo facilmente per il Mare Interno se non fosse che in lontananza si riescono a scorgere le sue rive. Prendi così la decisione di risalire il fiume che presumi essere l'Averla. A farti compagnia per questo lungo camminare sono i chiassosi stormi di uccelli che hanno nidificato su i costoni di roccia degli alti argini. Stai da cani, provata da ciò che ti hanno fatto, senti continuamente lo stimolo della sete, ma non della fame. A tratti barcolli, ma cerchi di farti forza spinta unicamente dall'istinto di sopravvivenza.

Costretta a dormire all'addiaccio, sotto le stelle e la luna, hai la piccola consolazione che il tormentoso vento accenna a placarsi sino a scomparire del tutto la mattina dopo. Il pomeriggio del giorno seguente, arrivi ad una cascata conosciuta e la fatica che hai fatto per scalare la parete rocciosa svanisce appena realizzi di trovarti in territori già esplorati [Guado ; 038 sulla mappa]. Da qui, calcoli che ti ci vorranno due giorni di camminata per arrivare all'accampamento.

Sei scossa da brividi freddi e guardando il tuo riflesso nell'acqua capisci fino a dove può spingersi la malvagità degli uomini di Lord Stag. Hai il volto in uno stato pietoso, gonfio di dolore e piccoli tagli che hanno chiaramente fatto infezione. Anche il resto del corpo ha vissuto più o meno uno stesso trattamento, ma il tuo torturatore deve aver prestato maggiori attenzione proprio nell'area del viso. Spaventata cerchi di fuggire via e decisa a superare il fiume il più in fretta possibile prendi a camminare sulle pietre emerse del guado.

Con l'adrenalina in corpo, stai per scivolare ma una voce che ti sembra di conoscere da tutta una vita, ti evita il rovinoso tuffo Fai attenzione. Altair ti svolazza accanto guardandoti perplesso .
Una strana sensazione ti stringe il cuore e subito ti manca il respiro. Il mondo inizia a girare vorticosamente e perdi completamente il controllo del tuo corpo, lasciandoti andare in una lenta e interminabile caduta. Prima che tu possa toccare il terreno, giorno e la notte iniziano ad alternarsi così velocemente da mischiarsi trasformando il cielo un indistinguibile fascio di luce soffusa.

Qualsiasi cosa ti abbiano somministrato durante la tortura, ora sta manifestando dei devastati effetti collaterali.

...

Alzati Nora, non è il caso di dormire. Lo senti il profumo di ginestre portato dal vento? A parlarti è proprio Altair. Ti trovi in un bianco panorama piatto, dove cielo e terra si sfiorano teneramente come due amanti perduti. Seppur sia tutto immerso in un accogliente crepuscolo, in alto volteggia la luna che fluttua candida e soave proprio sopra la tua testa.

Spoiler

Zingara-addormentata-quadro-di-Henri-Rou

 

Modificato da Hobbes
Inviato

Mi guardo attorno confusa, non capisco che cosa sia successo né dove mi trovi, ne se stia sognando o sia semplicemente morta. 

 

Cosa sta succedendo?  chiedo ad Altair. 

 

Realizzo dopo qualche istante che mi ha parlato e lo guardo ancora più confusa. 

 

Ok, devo essere morta.  

Inviato (modificato)

??? di Gozran (Primavera) [???]

Vieni! Ti invita a seguirlo a volo spiccato. Anche se le catene della terra ti rallentano, c'è ancora molta strada da fare. Perplessa, fai quanto suggerito da Altair che, senza il minimo ripensamento, sbatte la ali verso un punto imprecisato dell'orizzonte. L'atmosfera si fa più fredda. Hai come l'impressione di esser passata da una grande stanza ad un altra, ove il clima è più umido e rigido costringendoti a incrociare le braccia dal gelo. Il rapace prende sempre più quota, seguendoti da una così considerevole distanza che quasi lo confondi con il resto degli astri del cielo. Ed è proprio quando stai con gli occhi puntati verso la volta celeste ad accorgerti di aver sbadatamente immerso un piede dentro un placido specchio d'acqua sulfurea. Al di là di questo, un cavallo albino è impegnato a scostando le pietre con gli zoccoli, affamato di germogli.

Nel momento in cui alza la sua testa, scopri che si tratta di una delle più sfuggenti creature mitologiche: l'unicorno. Non sai bene se ciò che stai vedendo è reale o frutto dei tuoi deliri, ma qualsiasi cosa sia, lo scrutare nel profondo dei suoi occhi è sufficiente a infonderti un senso di pace e serenità come mai hai provato in tutta la tua vita.

Senza alcun preavviso, dalle acque eruttano neri tentacoli filamentosi che afferrano il cavallo costringendolo a terra. Al suo fianco si materializza un'anonima figura incappucciata, annunciata da un fitto nugolo di falene che poi andranno a formare il suo lungo mantello grigio. Senza esitazione, la sconosciuta tocca con la punta del suo dito l'unicorno, provocando un intenso bagliore mortifero. L'animale strozza in gola un nitrito straziante che non fa in tempo a finire prima di morire.

Solo a quel punto, la figura ammantata si volta protraendo la mano in tua direzione per comandare ai tentacoli di attaccarti. Reagisci come puoi, ma in men che non si dica vieni sopraffatta sentendo la vita che ti viene portata via.

...

Ti risvegli spaesata sotto ciò che rimane del tendone dove la tua disavventura ha avuto inizio. Qui ormai non c' più nulla, tranne un messaggio inciso nella vicina roccia da mano amica: Oleg.

Modificato da Hobbes
Inviato (modificato)

Per te inizia un altro viaggio. Seppur stremata e con i crampi della fama che ti sconvolgono, passo dopo passo, tenti di raggiungere l'avamposto, sicura di poter trovare l'adeguato ricovero di cui hai assoluto bisogno.

Passi accanto ad una piccola tomba, sormontata da una ghironda che riconosci: quella dello gnefro suonatore che per qualche ora ti aveva straziato con la sua terribile musica. A differenza tua, i tuoi compagni non devono aver molto gradito la sua presenza, ricorrendo a soluzioni decisamente più drastiche per azzittirlo.

Prova di Resistenza Fisica

Spoiler

Costituzione (fame e sete) ; 6 prove fallite; 2 riuscite ; subisci in totale 21 danni non letali

Al limite delle tue forze, stremata ti sdrai sul tappeto erboso della brughiera, quando ormai le colline rocciose sono alle tue spalle. Succhiando la rugiada nascosta tra i lunghi fili d'erba, cerchi in tutti i modi di idratarti e rimanere vigile, trovandoti sul perimetro della colonia dei ragni cacciatori. Fortunatamente il ciuffo di tabacco, recuperato dal cadavere del bandito, ti permette di tirare avanti sino a che non riesci a intercettare un gruppo di uomini contraddistinti da una fascia legata al braccio con i colori del Brevoy.

Ti traggono in salvo, portandoti all'avamposto commerciale di Oleg, dove finalmente viene nutrita e curata. Caso vuole che sia presente un guaritore disposto ad occuparsi di te, tentando di disintossicandoti dal miscuglio di veleno e droghe che ti hanno somministrato. Un procedimento periglioso che ti concede anche il tempo di riprenderti dalla maggior parte delle ferite e entrare in confidenza con il tuo benefattore.

Si presenta come Erenio di Val della Speranza, un giovane taldoriano di bell'aspetto, che da come parla lascia intendere essere sacerdote di qualche esotico culto poco diffuso nel regno del Brevoy.

Spoiler

Si continua nel TdG principale.

 

Modificato da Hobbes
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