Gatto Bardo Inviato 4 Gennaio 2007 Segnala Inviato 4 Gennaio 2007 Dunque, punirlo è solo uno stratagemma per far sì che il dm, non sapendo come gestire la situazione, gli metta un freno. Lui ti ha detto che vuole provare a fare qualcosa per la natura passando per i mezzi legali? Bene! Allora fagli sentire la responsabilità del suo gesto! Prova a far crescere i suoi affari, e mettigli la possibilità concreta di entrare nella politica del paese, a questo punto se è fedele ai suoi ideali cercherà di creare una società che rispetti realmente la natura. Credi che se gli dessi in mano una carica del genere lui sia troppo potente? Non sai come questo potrebbe creargli dei problemi! Sono grattacapia non finire, e ha delle responsabilità enormi! Ne giova la profondità della tua ambientazione. La gestione dei suoi affari, bè, io non so voi, ma non credo che Montezemolo abbia gradi in artigianato(multipla). Lui investe il denaro con cui pagare i dipendenti, che hanno le abilità! Se il druido investisse in una fucina, credo che assuma dei fabbri e un negoziante,che dite? O pensate davvero che ogni imprenditopre sappia come si svolge il lavoro di ricerca-manodopera dei dipendenti? Anche perchè mi pare improbabile pensare seriamente che un avventuriero si stabilisca in una città e gestisca a tempo pieno un'attività commerciale!
SinConneri Inviato 4 Gennaio 2007 Segnala Inviato 4 Gennaio 2007 La gestione dei suoi affari, bè, io non so voi, ma non credo che Montezemolo abbia gradi in artigianato(multipla). Però esistono le abilità generiche "professione" e "conoscenze", nonché valutare... Quanto all'operazione, dipende anche da cosa vuol fare: se l'attività imprenditoriale o solo d'investimento (tramite la riscossione di un affitto mensile ad esempio)... inoltre tutto sta dall'esistenza nel tuo FR di determinate tecniche commerciali, onde evitare che conoscenze relativamente moderne siano impiantate nella tua ambientazione -quando il d&d è spesso "storicizzato" in un fantasymedio-. Potresti anche immaginare il tuo pg come un pionere di tali operazioni, ma ancor di più dovrebbe avere un minimo di capacità affaristica e poi dovrebbe superare l'ottusità/l'ignoranza dei regnanti e del popolo, nuovi a tale tipo di "impresa"... Ciauz!
Gatto Bardo Inviato 5 Gennaio 2007 Segnala Inviato 5 Gennaio 2007 Per far valere il proprio spirito affaristico potremmo innanzitutto alzare diplomazia, raggirare valutare è una scelta appropriata per saggiare le abilità dei propri lavoratori, ma altre abilità non sono necessarie. Insomma, il suo pg vorrebbe essere un nobile senza sangue blu. In poche parole mettendosi ad acquistare delle attività per trarne profitto lo mette in posizione di essere un proprietario dei mezzi di produzione delle classi più povere (Marx a parte), ed è proprio così che erano i nobili nel medioevo: possedevano le terre e le facevano coltivare a terzi, pur ignoranto se una rapa crescesse su un albero o sotto terra. Secondo me, necessarie sono solamente le abilità di interazione e quelle magari di Conoscenze appropriate. Tanto per non piantare i cavoli sulla spiaggia...
SinConneri Inviato 5 Gennaio 2007 Segnala Inviato 5 Gennaio 2007 Secondo me, necessarie sono solamente le abilità di interazione e quelle magari di Conoscenze appropriate. Tanto per non piantare i cavoli sulla spiaggia...Ti ripropongo, ma non ce l'ho con te Gatto, anzi...forse la vediamo al medesimo punto... La necessità della "spendita" dei punti di abilità non la vedo nel senso di "senza un ci provà", ma per spiegare il perché di tale decisione, nonché per "misurare" il buon esito dell'operazione in sé... Ovvero: ammesso che non siano alienante per un tale tipo di druido una mossa del genere, cosa ha portato il pg (non il giocatore) a voler fare tale investimento? Ha incontrato/conosciuto/sentito esperienze simili di tale investimento? (e se nel gioco non c'è stato, magari avere qualche grado in qualche abilità ad hoc potrebbe spiegare una predisposizione) Dal punto di vista commerciale e legale si può fare una cosa del genere? E' vero che i nobili sfruttavano la plebe, ma per diventare nobile occorreva l'intercessione del regnante (magari occorrono autorizzazioni simili per costruire/possedere case e terre)... resta poi come detto sopra se sto pg vuole investire come imprenditore (instaurando un sistema protoindustriale con il popolino che lavora per lui) o come investitore (accontentandosi di ricevere un determinato affitto)... Una volta risolta la cosa, ecco che i punti in determinate abilità, oltre magari a piccole quest, possono determinare nel corso del tempo se l'affare si rivelerà un buon investimento o meno (anch'io se avessi dei soldi, pur a digiuno di finanza, potrei investirli in borsa...ma se becco un cattivo consulente o un cattivo affare...) Ciauz! ps Facci sapere come poi hai risolto col tuo druido!
Bahamut Inviato 5 Gennaio 2007 Segnala Inviato 5 Gennaio 2007 L'Enclave di Smeraldo, una delle più grandi gilde di Druidi del Faerun ha sede a Waterdeep (la più grande cittò del faerun) e ha potere politico e economico. Spiacente, stanno nel golfo di Vilhon, a Waterdeep al massimo avranno agenti o un ufficio. Pag 272 FRCS 3.0 tradotto. I capi sono i 3 eletti di Silvanus, Mielikki ed Eldath: è vero invece che si battono per l'equilibrio fra la civilizzazione e la natura, e non sono contrari al progresso, purchè "ecosostenibile". Sinconneri non ha torto: in genere o ci sono i nobili o le gilde, qindi bisogna un po' guardarsi in giro prima di improvvisarsi Berluscones fogliuti e orsomuniti: c'è il rischio di una bella coltellata alla schiena in ceri posti. Giochiamo in Forgotten, il druido elfo è originario di Newerwinter. I pg ora dimorano vicino Luskan ed è proprio a Luskan dove vorrebbe investire. E Luskan è uno di questi posti: la città è comandata ufficiosamente dalla Confraternita Arcana, e ufficialmente da capitani pirati al servizio degli interessi commerciali e politici di Luskan (e della confraternita, ovviamente). La gente dl posto non ama affatto i suoi vicini, inclusa Neverwinter, ed è anche un pochino razzista. Il PG in questione è 1) di Neverwinter; 2) Druido, e quindi appartenente a una classe estranea e spesso avversa alla politica di Luskan; 3) Elfo, quindi molto sospetto (oltretutto la maggior parte degli elfi della zona vivono a Silverymoon e a Everlund, e le Marche sono ODIATISSIME a Luskan).
Baronts Inviato 5 Gennaio 2007 Autore Segnala Inviato 5 Gennaio 2007 Grazie Bhamut, sei stato prezioso. PS: Couatl Rulez! (è il simbolo del mio gruppo a GRV ^^)
Gatto Bardo Inviato 5 Gennaio 2007 Segnala Inviato 5 Gennaio 2007 Il fatto che la concorrenza sia spietata è indiscutibile, insomma solo perchè un poveraccio ha ammazzato un drago non vuol dire che ora si può prendere le terre di metà dei signori nobili che hanno sempre governato la zona. Tuttavia sostengo che sia da imprenditore che da investitore non sia necessaria la conoscenza del lavoro perchè in entrambi i casi si deve assumere del personale che compia il lavoro al posto tuo. E alla fine il pg si deve occupare solamente dei conti. A quanto ho capito infatti è questo a cui mirava il druido. Se il druido avesse intenzione di aprire un negozio di pozioni, o una fucina allora si, dovrebbe avere accesso alle conoscenze della professione, ma se mira unicamente ad instaurare un piccolo impero commerciale acquisendo attività in cui lui poi non mette mano direttamente (come mi pare di aver capito che voglia fare), non gli servono le conoscenze in materia. Insomma, se il mio guerriero vuole controllare i traffici dei negozi di magia di una città, perchè non lo può fare? Lui rileva le attività esistenti, assume del personale e la cosa è finita lì. Non serve che faccia altro. Solo i conti a fine anno. Che poi gli nteressi effettivamente la materia e si metta a studiare Conoscenze(Arcane) è un'altro discorso. ma se ha del personale che fa il lavoro per lui, potrebbe bellamente infischiarsene. Naturalmente se io conosco già il mestiere magari posso scavalcare un possibile ruolo di controllo qualità, o magari posso evitare di fare delle ricerche e di farmi raccomandare i dipendenti, potendo selezionarli coi miei mezzi, ergo con un certo risparmio. Ma ribadisco, secondo me, saper fare un lavoro non è necessario per riuscire a trarre profitto da un'attività basata su esso. Voglio dire, un druido ha conoscenze natura, diciamo che apre un'erboristeria. Bene, ora ha un po'di $$ e ne apre un'altra nella città accanto. Naturalmente non può essere in entrambe contemporaneamente, quindi assumerà qualcuno che gestisca la seconda. Ma il suo dipendente lavora solo, non utilizza i gradi nell'abilità del druido, e non è detto che sia un affare fallimentare. Semplicemente ci lavora qualcun'altro che poi darà i suoi introiti al capo. In italia, soprattutto nel mezzogiorno,fino a 50 anni fa c'era chi aveva la terra e le attività, e c'erano i poveracci che ci lavoravano. I "signori" non avevano nemmeno mai visto una zappa nè della pasta da pane cruda, ma il denaro ce lo ricavavano eccome dal lavoro altrui!
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