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Capitolo I - I confini del mondo - Ciò che l'erba alta nasconde (Parte 2)


OcramGandish

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Nataniel Solokov

Le parole del mercenario, più che farmi cambiare idea, mi fan riflettere sul destino di Raend, che finora consideravamo spacciato. Concordo Jonathan, prima partiamo prima risolveremo la situazione. Ovviamente se Jormand non ha altre idee. Potrebbe esserci utile sapere le nostre attuali provviste, in modo da calcolare i giorni di viaggio senza fermarci. Dopo il mio suggerimento aggiungo Il commento di Aenea ci ha aperto una possibilità che finora avevamo ignorato, ossia che i banditi abbiano rapito Raend per portarlo dalla loro parte. Ed effettivamente mi pare logico, dai vostri racconti non mi paiono persone da fare prigionieri. Oltretutto in questo caso hanno selezionato una persona precisa da portare via. Infine mi alzo da dove ero seduto anche io per rimettere le mie cose nello zaino, conscio che la partenza si avvicina. 

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Avindel

Dopo essermi chiuso in un lungo mutismo, riflettendo sulla situazione e studiando i miei compagni, vecchi e nuovi, faccio nuovamente sentire la mia voce.

Seppure mi faccia una grande rabbia voto per tornare da Oleg, prima di andare a soccorrere Raend. Abbiamo subito sulla nostra pelle gli effetti del confrontare questi banditi senza prepararci adequatamente. L'esplorazione di questo luogo la lascerei per dopo tutto questo. Per il resto anche io penso che non elimineranno Raend subito, spero solo che riusciremo ad arrivare in tempo.

Detto questo mi dirigo all'esterno, preparandomi alla partenza, magari andando a procacciare del cibo se reputo ce ne sia tempo.

@ Tutti

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sono tornato scusate la prolungata assenza.

 

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Svante

Inutile che ribadisco il mio pensiero. Sapete già come la penso... non una parola sul salvataggio del loro compagni, che attualmente per me è solo il nome di uno sconosciuto che (forse) nemmeno è più in vita. Tanto ci ho messo a spacchettare gli ultimi attrezzi che mi sono rimasti, tanto mi serve per rimettere tutto sul cavallo. Una volta pronto, non mi rimane altro che aspettare il primo colpo di staffe e seguire questo nuovo gruppo di viaggio, speranzoso di trovare in questo già citato Avamposto, un ospitalità migliore della palude e della foresta.

Spoiler

Per me se po partì subito :D

 

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La decisione è stata presa. Rapidamente gli uomini smontanola tenda, raccolgono gli averi e caricano tutto su Zampa e sul cavallo di Svante, che sbuffa e nitrisce, un po' per il peso, un po' perché il suo proprietario non gli ha mai dato un nome ed essere solo "il cavallo di Svante" gli crea problemi d'identità.

Il viaggio nella foresta prosegue sereno per i primi due giorni, eppure presto il gruppo deve rallentare, perché le scorte esauriscono ed è necessario darsi alla caccia e procurarsi il cibo. Servono quindi ben quattro giorni prima che, con ormai il sole tramontato oltre l'orizzonte e il canto dei grilli ad accompagnare la comitiva, il sestetto esce dalle terre selvagge e giunge al primo baluardo di civiltà: la stazione commerciale di Oleg.

L'uomo sta pulendo dei bicchieri e quando li vede li fa accomodare con la solita cortesia e solerzia.
Vedo facce nuove e mancano vecchi volti. Il vostro amico Janus è passato di qui, tempo fa, e mi aveva detto che c'erano stati cambiamenti. Credo abbiate molto da raccontare. Magari davanti ad un boccale?

Lolindir il bardo, loro vecchia conoscenza e per breve tempo compagno di viaggio, offre loro il benvenuto con una canzone ad allietare la serata.  Nella taverna ci sono sei altri avventori, mercanti o cacciatori, oltre alla familiare figura di Kesten Garess, il militare che ha assunto qui doveri di sicurezza, e due suoi uomini; infine un chierico itinerante.

Caccia e razioni

Spoiler

Nel giorno di caccia viaggiate a metà velocità e portate a casa ben 11 razioni fresche. Sommate alle precedenti 13 sono 24, giuste giuste per sfamarvi tutti e 6 per il 4 giorni di viaggio.

 

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Avindel

Il viaggio è più lungo del previsto, vista la scarsità di provviste e il pessimo umore e la poca confidenza non ci portano a parlare più di tanto. Il che non mi dispiace troppo.

Il ritorno alla stazione commerciale di Oleg è da un lato benvenuto, le comodità del mondo civilizzato, anche quelle banali come un tetto sopra la testa e un pasto caldo, sono bene accette, dall'altro il dover spiegarsi e raccontare la propria storia non è assolutamente qualcosa di cui ho voglia.

Dopo aver lasciato Zampa nella stalla e scaricato l'equipaggiamento mi dirigo con gli altri nella sala comune, dove siamo accolti da Oleg.

Sì c'è molto da raccontare in effetti, ma prima di tutto abbiamo bisogno di riprenderci un pò Oleg. L'idea di un boccale mi attira molto, ma non subito, prima un pò di riposo, magari un bagno, un paio d'ore davanti al camino a scaldarci e del cibo.

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Nataniel Solokov

Durante il viaggio rimango stranamente silenzioso, riflettendo su ciò che mi aspetterà nei prossimi giorni, su quali pericoli dovremo affrontare. Ho studiato molto, ma ciò che succede in queste terre non ha niente di razionale! Dobbiamo liberarle al più presto.

Entrato nella locanda l'atmosfera che si respira mi rende più allegro, decido quindi di presentarmi al locandiere. Tendo la mano in avanti e aggiungo Buongiorno signor Oleg, sono Nataniel Solokov, uno delle recenti aggiunte. La conosco di fama, i miei compagni hanno lodato la sua ospitalità magistralmente. Dovremo parlare presto d'affari, abbiamo bisogno di un po' di rifornimenti. Le vorrei solo chiedere una domanda: è possibile spedire delle lettere dal suo avamposto? sono ancora ansioso di scrivere le ultime novità alla mia sorellina, limate ovviamente dei dettagli più cruenti. Sembra essere gentile, ci riposeremo perfettamente. Dovrò godermelo, le terre selvagge ci attendono

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Svante

I giorni a cavallo passano molto più velocemente di quanto non sia accaduto sin ora. La sensazione di sicurezza e il non dover esser solo in due a stare allerta mi concede un po di riposo che giova notevolmente al mio già malconcio umore. Verso la fine del viaggio i dialoghi si fanno sempre più frequenti e non manco di raccontare ciò che è rimasto in patria.
Scoprite di Svante un lato più comprensivo e meno rigoroso. Da buon artigiano è tanto pragmatico quanto teorico. Difficile che si metta all'opera senza prima aver studiato la questione da più punti di vista e, almeno per ora, l'idea di andare a scontrarsi con una masnada di banditi fuorilegge non lo convince.

Oleg ci da il benvenuto, apprezzo molto l'affabilità di quest'uomo e accolgo di buongrado l'offerta di ospitalità. Fatto un bagno e puliti tutti i timori della disavventura, giro per il posto, cercando di capire la situazione generale.
Un Garess è forse il nome che meno mi sarei aspettato di trovare, soprattutto investito di un ruolo così infimo. Evito di addentrarmi troppo nell'argomento, rivolgendo la mia attenzione al resto dei viaggiatori in transito, nel tentativo di capire se ci sia qualcuno intenzionato a tornare in patria.

Spoiler

Una volta riposato, faccio un giro di conoscenza. Se serve, Diplomazia +4+1d6 (spendendo i punti) la dove dovessi compiere un tiro di dado superiore al 15.
Sto dando per scontato di conoscere le casate maggioritarie, per quello ho citato Garess. Se fosse un errore, ignora questa parte.

 

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Jonathan

Il viaggio di ritorno all'avamposto dovrebbe rincuorarmi, così come la prospettiva di un pasto decente e di un letto caldo: ma non è così. Carico di ansie, spesso mi ritiro in me stesso durante la cavalcata, annaspando nelle elucubrazioni più nere e infauste.

Una volta arrivato alla locanda saluto Oleg velocemente, per chiedere subito un piatto di zuppa ed un boccale di birra. La voglia di svagarmi, nonostante l'atmosfera accogliente e la musica del bardo, non mi sovviene quasi per niente, cedendo piuttosto il passo alla rassegnazione e alla stanchezza. <<..come farò a giustificare la morte di Draine al Priore? Fin'ora dei compiti che ci hanno affidato non ne abbiamo portato a termine neanche uno... Ho idea d'aver preso troppo sottogamba la situazione!..>> Mentre continuo a rimuginare, mi attrae un particolare nella stanza. <<..pensavo che di uomini di chiesa in queste terre ci fossimo solo io e Jormand! Ma guarda che sorpresa...>> Incuriosito, esamino l'abbigliamento del chierico itinerante, in modo da trovare qualche simbolo o insegna che possa collegarlo al suo credo.

DM:

Spoiler

Conoscenza religioni +6. Mangio pane e testi sacri a colazione!

Ho presupposto che non avessimo ancora cento: è esatto?

 

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Oleg annuisce con espressione seria ad Avindel Vi abbiamo visti arrivare, con l'ultima luce del tramonto. Il calderone con l'acqua per il bagno è quasi pronto. Vi faccio scaldare qualcosa da mettere sotto i denti, Svetlana è già all'opera in cucina. Sedetevi pure a quella tavola. Sapere di avere sempre pronto un pasto e un bagno caldo da Oleg è forse la più importante conquista che abbiate ottenuto in queste terre selvagge. La riconoscenza dell'uomo non è mai venuta meno.

E' possibile risponde il locandiere convinto alla domanda di Nathaniel Prima mandavo le lettere con il carretto dei rifornimenti, ma adesso... sotto i baffi compare un ampio sorriso Ho fatto un piccolo investimento e ho comprato tre piccioni viaggiatori, visto che oltre a voi altri clienti mi chiedevano di questo servizio. E così è anche più veloce! Vi dovrò chiedere una moneta d'oro per pergamena che vorrete spedire, capite come io debba rientrare dai soldi spesi.

Svante, più loquace del solito e il cui umore è nettamente migliorato nel corso del viaggio, attacca bottone con un paio di mercanti di legname al tavolo vicino. Stanno portando il loro carico verso Restov, tornado così verso nord.

Aenea invece saluta il giovane Garess e si mette a confabulare con lui.


@Hobbes

Spoiler

Ci pensi un po' e ti sovviene perché hai già sentito il nome di Kesten Garess. Pare che il giovane sia davvero parte del ramo della potente famiglia, perché il padre è cugino di secondo grado del Conte Hewni Garess. Kesten è però stato diseredato in seguito ad uno scandalo che ha coinvolto una serie di fanciulle del popolino (più d'una alla volta, pare!) ed aveva quindi lasciato le proprietà di famiglia per diventare soldato di ventura.
Lo stemma un po' sbiadito di Restov ti dice che probabilmente s'è unito alla guardia della città semilibera, anche se il trovarlo così lontano forse significa che ne ha combinata un'altra.
Il chierico itinerante invece ostenta il simbolo di Salik, uno dei Bianchi Signori.

@Agvoldo 

Spoiler

Il chierico itinerante ostenta piuttosto chiaramente il simbolo sacro di Salik il Potente

 

 

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Ti ringrazio Oleg dico all'oste la tua ospitalità è un toccasana in questi momenti difficili.

Dopo essermi quindi lavato, asciugato, rinfrancato e rifocillato mi siedo con l'oste e gli altri davanti ad un boccale di birra. Faccio in modo di tenere bassa la voce per non diffondere troppo le notizie ma Oleg ha diritto di sapere quello che sta succedendo.

Purtroppo quei banditi che avevamo già incontrato sono più feroci ed agguerriti del previsto. Mentre stavamo esplorando una rovina di un antico tempio abbandonato siamo stati razziati da un loro gruppetto. Li abbiamo inseguiti, spavaldi e sciocchi, per riprenderci il maltolto ma da un lato erano molto meglio preparati di quello che aspettavamo, dall'altro la nostra inesperienza e arroganza ci hanno fatto compiere vari sbagli. Draine... è rimasto ucciso.... dico chinando il capo, ancora appesantito dal cordoglio e Raend è stato rapito e se non fosse stato per il tempestivo arrivo dei nostri due nuovi compagni dico indicando Svante e Nataniel avremmo probabilmente fatto tutti una brutta fine.

Meglio concentrarci su questo, la speranza di liberare Raend potrebbe essere l'unico modo per superare la morte di Draine...meglio non pensare a cosa succederebbe se non riuscissimo a salvarlo...

Volevamo metterci all'inseguimento per liberare Raend ma eravamo troppo malconci, fisicamente e mentalmente, e abbiamo preferito tornare qui a fare provviste e prepararci al meglio. Abbiamo delle indicazioni su dove potrebbe essere stato portato, un campo dei banditi sperso al centro della foresta, capitanato da un certo Lord Stag.

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Jonathan

Con profondo rammarico mi accorgo della mia maleducazione: Oleg aveva già predisposto tutto quanto prima del nostro arrivo, e io non gli ho accennato neanche un sorriso. Mi concedo quindi un attimo di respiro, godendomi il bagno e mettendo volentieri sotto i denti quello che Svetlana ci prepara. Effettivamente, dopo tante peripezie, scontri armati ed accadimenti sovrannaturali, l'ospitalità che il locandiere ci concede è davvero qualcosa di confortante. Dopo averlo ringraziato lautamente dei suoi favori, una volta che Avindel riprende a parlare mi ammutolisco nuovamente. Sebbene adesso siamo al caldo di un focolare, in compagnia, e con un buon pasto, è vero che anche che non possiamo dimenticarci dei nostri 2 compagni. Il malumore che mi aveva colto prima mi assale nuovamente e con rinnovata ferocia, facendomi incupire più di quanto non lo sia mai stato in questi giorni. Torvo in volto, chiedo congedo a tutti e mi alzo dal tavolo, lasciando la cena a metà.

DM:

Spoiler

Consapevole della mia scortesia, non riesco comunque a digerire la situazione. L'odio ed il senso di colpa hanno preso il sopravvento, mettendomi fra le mani la lama della vendetta. Un'arma troppo ignobile per un paladino, che dovrebbe agire con intenti nobili e combattere solo per la vera giustizia. Mentre gironzolo sovrappensiero, non mi accorgo neppure d'aver sbattuto il ginocchio contro il tavolo del chierico. Quasi di riflesso gli rivolgo la parola, come se qualcosa in lui mi attraesse, anche se non so bene cosa Buonasera. Spero che il signore della fertilità vi abbia concesso giorni sereni in queste terre. Scusi se la disturbo, ma posso porle qualche domanda?

 

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Svante

A questo punto Kesten e i suoi scandali possono aspettare. L'idea di attaccar bottone con qualcuno che praticamente è venuto a nascondere la testa sin qui per la vergogna non suscita alcun mio interesse.
Meno che mai l'uomo di fede. Non intendo ascoltare le parole di un sacerdote itinerante che, dal mio punto di vista, sta solo cercando di indottrinare le menti semplici che abitano la frontiera. Qualsiasi sia il suo scopo qui, sembra che abbia già trovato qualcuno con cui parlare, tanto vale scambiare un paio di chiacchiere con il padrone di casa, dato che ormai ho realizzato non esserci nessuno interessato a partire per Restov nell'immediato.

La piccola presentazione di Avindel mi aiuta a introdurmi nel dialogo... Buongiorno, buongiorno brav'uomo. Oltre a quanto detto dal ragazzo, mi reputo un tipo che soffre a stare con le mani in mano. C'è qualcosa che posso fare per rendermi utile? Ho visto che il tetto è stato sistemato da poco... forse posso esser d'aiuto contro le infiltrazioni. Prendetela come un modo per cercar di ottenere una zuppa calda senza spender troppo.
Sorrido, ovviamente scherzando su quanto detto in ultimo. La mia è veramente una ricerca di qualcosa da fare almeno per ambientarmi in questo posto.
Quando costruisco o riparo qualcosa in un luogo è come se ne carpissi i più piccoli segreti e mi sentissi a casa.

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Nataniel Solokov

Lancio giusto un'occhiata al Garess, in fondo non è strano vedere un nobile al comando di una piccola guarnigione. Il prete attira leggermente di più la mia curiosità, ma notando che già Jonathan si è recato da lui lascio perdere ogni tentativo di approccio. Mi unisco al discorso aggiungendo Le mie capacità sono molto meno pratiche del mio compagno, ma vedrò anche io di ringraziarla in qualche modo per la sua ospitalità. Dovrò fare un po' di acquisti presto. Aspetto che arrivi la cena, sono settimane che non mangio un pasto caldo sotto un tetto. L'avamposto di Oleg mi sembra una reggia in confronto alla palude o alla foresta

 

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Jormand

Rimango in silenzio spesso durante il viaggio, anche se cerco di mantenere alto il morale degli altri, è evidente che sono turbato quanto e forse più di loro...

Una volta giunti da Oleg, però, il morale comincia a ristabilirsi grazie al pasto caldo, al calore di un focolare e alla consapevolezza, finalmente, di essere al sicuro.

Per la durata della cena, comunque, rimango principalmente in silenzio, limitandomi a rispondere se interpellato... Saranno altri i momenti in cui chiacchierare... 

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Oleg ascolta con espressione seria e sempre più cupa il resoconto di Avindel. Anche la moglie Svetlana, che ha nel frattempo finito di apparecchiare, si affianca al marito ascoltando con un'espressione via via più triste in viso.
Abbiamo tutti perso un eroe, e anche un amico. Per ogni giorno che mi resta, io non dimenticherò.
Il momento di sconforto è rotto soltanto dalle leggere note che Lolindir si trova distrattamente a suonare. E' però il prete itinerante ad intervenire improvvisamente, dopo essersi presentato con Jonathan ...scusatemi... non voglio sembrare maleducato ma... avete detto un tempio in rovina? Era dedicato al grande Salik, per caso? esita un attimo, poi aggiunge incerto E con un orso?

Oleg intanto si avvicina a Svante, si da una grattata di capo e borbotta Beh veramente potresti darmi qualche nuova idea su come migliorare la stazione commerciale e la sua sicurezza. Domattina ti faccio fare un giro e mi dai un parere, che ne dici. Stavo anche pensando di scavare un pozzo, così da avere acqua a portata di mano... ma non son sicuro se sia il posto giusto.

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Avindel

Annuisco alle parole di Oleg L'abbiamo seppellito come meglio potevamo, ma ora vorremmo fare sapere alla sua famiglia quello che è successo. Domani scriveremo una lettera da spedire.

Quando poi il prete itinerante si intromette dal nulla nella nostra conversazione lo guardo scocciato ed indispettito. Ascoltare di nascosto le conversazioni altrui non è certo un comportamento da buon sacerdote direi. E comunque sembri saperne un pò troppo per i miei gusti, sputa il rospo, cosa sai e cosa vuoi?

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Nataniel Solokov

Durante il discorso su Draine rimango in silenzio. Non conosco abbastanza quel ragazzo per commentare o giudicare sulla sua morte. 

Il comportamento brusco di Avindel mi lascia perplesso. Avrà avuto dei problemi con la religione nel suo passato rifletto. Dopo poco aggiungo Non conosco tutta la storia recente del tempio, ma posso assicurarle che è dedicato al signore della fertilità. Deve scusarci, siamo appena tornati dalle terre inesplorate e siamo stati abituati a tradimento e tenere sempre i riflessi pronti. Se potesse spiegarci il motivo del suo interesse per il tempio potremmo certamente esserle più utili. Alla fine non ho detto altro che le parole del cacciatore in modo più gentile, non è da me giudicare una persona alla prima occhiata

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Jonathan

Appena il chierico si dimostra interessato, e soprattutto consapevole, alla questione riguardante il tempio, ritorno al tavolo con fare incuriosito. <<..Chissà se sa qualcosa riguardo al conte Aubec di Malador... O al suo parente ivi seppellito! Se fosse a conoscenza di qualche leggenda che ignoriamo, magari potrebbe tornarci utile..>> Si, buon sacerdote, cosa sa riguardo a quel tempio? E perché ne è così attratto?

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Jormand

Annuisco alle parole di Nataniel e di Avindel: non posso negare che l'interesse di questo sacerdote non mi sembri sospetto, e fin troppe coincidenze strane stanno accadendo di recente. Ad ogni modo rimango in silenzio, attendendo la risposta dell'uomo. Non sono uomo di chiacchiere e preferisco ascoltare a parlare per errore. 

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Svante

Certamente rispondo a Oleg, capisco l'entusiasmo, ma concedimi di consigliarti di procedere una cosa alla volta. Ascolto le ultime cose che ha da dirmi il brav'uomo, congedandomi poco dopo. Una dormita comoda su di un materasso, anche se fatto di paglia, è ciò di cui ho veramente bisogno dopo tutto questo viaggiare in sella. Conosco i miei limiti e so perfettamente che non sono più un giovinastro. Le ossa fanno male anche quando cambia il tempo ormai, inutile sottolineare quanto abbia la schiena sia a pezzi in questo momento.

Signori... mi rivolgo all'intera sala, notando che tutti stanno hanno volto la loro attenzione verso un solo uomo ...a domani. E con queste semplici ma precise parole, vado a dormire.

 

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