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La WotC paga per i manuali scansionati


Aurelio90

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14 minuti fa, Zaorn ha scritto:

Pdf, txt, matrici di gutemberg poco importa...

Ribadiamo che le vicissitudini dell'azienda e gli inizi molto amatoriali hanno sicuramente inficiato la conservazione del materiale più vecchio, più di così non so cosa dirti.

Se sei profondamente e irrimediabilmente convinto che sono dei "malvagi stupidi" che non pensano ad altro che a spillare soldi alla gente, bevendo vino e facendo le risate da malvagi da operette in uffici con grandi vetrate non ci posso fare molto, noi le informazioni in merito che sembravano mancarti per avere un'opinione informata te le abbiamo date.

E no, non rimandano in stampa delle scansioni, le useranno per vendere in PDF manuali che prima d'ora mai erano stati disponibili in formato digitale. Gli è solo molto più semplice chiederlo agli appassionati invece di andare loro alla disperata ricerca di tale materiale.

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In questo momento, Alonewolf87 ha scritto:

Ribadiamo che le vicissitudini dell'azienda e gli inizi molto amatoriali hanno sicuramente inficiato la conservazione del materiale più vecchio, più di così non so cosa dirti.

Se sei profondamente e irrimediabilmente convinto che sono dei "malvagi stupidi" che non pensano ad altro che a spillare soldi alla gente, bevendo vino e facendo le risate da malvagi da operette in uffici con grandi vetrate non ci posso fare molto, noi le informazioni in merito che sembravano mancarti per avere un'opinione informata te le abbiamo date.

Si, ma le copie non le battevano nemmeno a macchina... :grimace:

Io volevo dire che è un'azienda che ha una certa incuria nel lavorare e si vede anche da queste piccole cose.

Criticare e discutere ok, tu e Fenna avete arricchito le mie conoscenze, l'intervento di Silent Wolf che mi spiega che una azienda lucra lo trovo invece un'offesa personale. Io ho una azienda e ho diversi modi di fare il mio lavoro, lucrando ugualmente. Interventi in grassetto come il suo servono solo a dire: "quello che dice l'altro sono cavolate, devo spiegargli le cose elementari."

Fenna, comunque io non mi offendo anche se usi dei toni più sarcastici o provocatori. :grin:

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In questo momento, Zaorn ha scritto:

Si, ma le copie non le battevano nemmeno a macchina... :grimace:

Io volevo dire che è un'azienda che ha una certa incuria nel lavorare e si vede anche da queste piccole cose.

Criticare e discutere ok, tu e Fenna avete arricchito le mie conoscenze, l'intervento di Silent Wolf che mi spiega che una azienda lucra lo trovo invece un'offesa personale. Io ho una azienda e ho diversi modi di fare il mio lavoro, lucrando ugualmente. Interventi in grassetto come il suo servono solo a dire: "quello che dice l'altro sono cavolate, devo spiegargli le cose elementari."

Fenna, comunque io non mi offendo anche se usi dei toni più sarcastici o provocatori. :grin:

Domanda veloce come pensi funzionasse la stampa di un manuale negli anni 80?Che forma assumeva la "matrice di Guthenberg"?

Allora che la Wizards non sia il meglio in quanto a PR (e intendo anche come decisioni poco popolari tra i fan) non ci piove, l'ho detto anche prima.

Semplicemente mi pare che tu assuma che sia semplicemente una questione di lavorare male, quando invece c'è anche dietro una storia di compravendite, golpe aziendali e malagestione dovuta a negligenza e inesperienza nelle tre ditte che sono state negli anni le produttrici di D&D.

Quale parte in grassetto?Comunque sì presumo, da questo e altri tuoi interventi, che tu abbia delle conoscenze limitate riguardo alla storia e i fatti di D&D e mi prendo la briga di provare a colmare queste lacune. Se ti senti offeso mi spiace, non è certo mia intenzione insultarti, ma semplicemente cercare di porre rimedio ad una comprensibile mancanza di conoscenze. Se ogni tanto ti pare che faccio battutacce con cattiveria è solo per scaricare la tensione.

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I tuoi interventi mi piacciono, l'ho scritto prima, sono costruttivi.

Non conoscevo bene alcune dinamiche, e magari sono partito in quarta, ciò non toglie che almeno avere un piccolo archivio, almeno con cartacei e/o supporti di sorgente dell'epoca è un po' poco professionale perché ce ne era di tempo per mettere le cose bene negli ultimi 40 anni!

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Il fatto che tu abbia un'azienda non significa affatto che tu possa criticare la WotC senza argomentare. La tua esperienza nella TUA azienda non può essere uguale a quella della WotC, nata in un periodo diverso e con intenti diversi. E' facile tenere traccia del materiale quando può essere tutto digitalizzato, ricopiato e salvato in una manciata di secondi. Molto più complesso è farlo quando non si hanno computer, sono passati decenni, l'azienda ha subito notevoli passaggi di mano e altro. Senza contare una miriade di altro fattori.

Onestamente trovo molto più fastidioso il tuo incessante rant contro la WotC quando hai palesi lacune sulla sua storia rispetto a qualsiasi "parte in grassetto". Io non so niente di cosa è successo alla WotC dai suoi esordi ad oggi, quindi non mi permetto di criticarli perchè hanno perso materiale. Sono cose che capitano anche adesso nell'era della digitalizzazione. 

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@Zaorn

rispetto ai toni sarcastici, se li usassi non farei un piacere a nessuno.

Le copie di Chainmail credo che siano proprio battute a macchina (o il metodo appena appena superiore qualunque esso fosse).

Se mi permetti ti faccio rifettere su una cosa rispetto al rapporto Paizo Wotc.
Bada bene che della Wotc io non sono un fan, non acquisto giochi della Wotc e non sono interessato ad essi.
La Wotc aveva messo le sdr della terza edizione online e utilizzabili tramite due licenze free la OGL e la d20System.
La prima permetteva di prendere i core, che erano a disposizione online, a qualsiasi soggetto e riutilizzarli, senza i nomi sotto copyright, per creare una qualsiasi derivazione del sistema di D&D 3.x
La seconda era per creare espansioni di D&D senza metterci D&D come marchio.
Perché?
Perché avevano capito che ci spendevano più in cause e i ritorni economici di queste cause non valevano la candela.
Moltissime aziende nacquero durante il decennio 1999 2010, alcune di queste, grazie a questa impostazione della WotC prosperarono e sono attualmente fra le più solide del mercato, in particolare due: Paizo e Green Ronin.
In particolare la Paizo deve veramente tutto alla licenza OGL della Wotc e sopratutto al fatto che la WotC, come potrebbe fare, non l'ha mai ritirata.
L'errore di non fare una OGL e delle SDR per la 4E, a mio avviso l'hanno pagato molto caro in termini di popolarità e di possibilità di diffusione del loro sistema di gioco.
Adesso con la 5 edizione, a che ho capito, visto che ti ribadisco che non mi interesso della questione, sono tornati sulla retta via, immagino perché si siano accorti dell'errore.

Infine, ultimo ma non ultimo, la diffusione o meno del pdf è una scelta di tipo commerciale assolutamente legittima, ciò non significa non avere i pdf a disposizione, visto che, dal 1993 i pdf sono stati i formati da stampa, l'errore dell'appassionato in questo caso è considerare un benefit avere il manuale in pdf perché può vedere le splendide illustrazioni che solitamente colorano i manuali di GDR, io però ti dico, che non ti stanno facendo un piacere, nel senso che dovrebbero ripensare al prodotto per l'utilizzo digitale, invece ti rivendono a 10€ la copia in definizione minore (non te ne faresti niente delle illustrazioni a 200 dpi in formato non compresso di un pdf da stampa) di quello che hanno mandato in stampa.
Rimane il fatto che la non diffusione del pdf è una scelta assolutamente legittima, come la scelta di non localizzare e ridurre l'organico della WotC e gli investimenti. Intanto, a quanto sembra, stanno pure pagando in termini di maggiore efficienza economica.

Prova a pensarci :D

Modificato da fenna
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5 minuti fa, Zaorn ha scritto:

I tuoi interventi mi piacciono, l'ho scritto prima, sono costruttivi.

Non conoscevo bene alcune dinamiche, e magari sono partito in quarta, ciò non toglie che almeno avere un piccolo archivio, almeno con cartacei e/o supporti di sorgente dell'epoca è un po' poco professionale perché ce ne era di tempo per mettere le cose bene negli ultimi 40 anni!

Come dicevo non è che la WotC produce D&D ininterrottamente dagli anni 70, ci sono stati vari passaggi di azienda (TSR, TSR Hobbies, TSR, inc, poi Wizards poi Wizards-Hasbro) prima e visto l'andazzo amatoriale dei primi tempi e le varie rivalità e discordie legate ai vari passaggi di proprietà (leggiti in giro la storia di come hanno estromesso Gygax dal consiglio di amministrazione) non mi stupisco che non abbiano un archivio fisico dei manuali (e non parliamo delle matrici di stampa) dei primi 10-15 anni. Tieni da conto anche i numeri estremamente limitati delle prime tirature (parlavamo di qualche centinaia o poche migliaia di copie al massimo) non aiutano certo.

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Ribadisco che è un piacere confrontarsi con voi.

Il mio discorso è sulla differenza di passione profusa nel lavoro, che è palpabile, ecco, in linea generale (almeno secondo me).

Per me un buon lavoro viene fuori quando lo si fa con interesse sia monetario che morale, quella spesso è la differenza di cui parlo.

Spero abbiate capito le mie provocazioni, più o meno fuori luogo o più o meno pertinenti, Fenna e AloneWolf87.

:smile:

Shape:

:expressionless:

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41 minuti fa, Zaorn ha scritto:

l'intervento di Silent Wolf che mi spiega che una azienda lucra lo trovo invece un'offesa personale.

Beh, ma io non ho scritto quanto ho scritto per offendere, figurarsi per offendere una persona in particolare quale sei tu (di cui non potevo nemmeno sapere che tu avessi un'azienda, quindi non puoi dirmi che ho scritto un attacco diretto a te).

Se ti sei sentito offeso me ne dispiace e ti chiedo scusa.
Ma non era l'intenzione del mio post.


Il mio discorso voleva mettere in evidenza che le aziende nascono per guadagnare.
E non c'è niente di male in questo. Perchè è il loro scopo.
Una azienda, come ho scritto, non è un istituto di beneficienza e nasce per consentire a chi lavora di ricevere uno stipendio.
O mi vorresti dire che non è vero?

Non c'è niente di offensivo in questo (e non vuole sicuramente esserlo), in quanto si tratta del senso per cui una azienda viene aperta.
Stupirsi che una azienda fa cose per guadagnare, è come stupirsi che la gravità attira le cose vesso il basso o che il fuoco brucia.

Inoltre, ho scritto quello che ho scritto per sfatare il mito secondo il quale ci sono aziende di Gdr che lucrano e altre no, come se alcune fossero delle sante da glorificare e altre strumenti del diavolo da condannare.
Tutte le case editrici di Gdr fanno quello che fanno per portarsi a casa lo stipendio e cercare di trovare ad ogni costo le aziende da santificare/condannare non aiuta ad affrontare una analisi su ciò che quelle aziende fanno.
Le aziende non vanno ne glorigicate, ne condannate ad ogni costo. Soprattutto perchè i giudizi preventivi, fatti senza conoscere cosa si trova dietro a una decisione, portano solo a errori di comprensione.

Prima bisogna capire, poi si può giudicare. ;-)
Altrimenti si rischia solo di far aumentare la schiera di Haters e Fanboy già in circolazione.

 

Quello che ti abbiamo scritto fin ora è per informarti sul fatto che le decisioni della WotC in merito all'argomento del topic hanno un senso ben preciso. Un senso che il creatore del topic e te sembravate non essere riusciti a cogliere.

Modificato da SilentWolf
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@Zaorn
Dai ancora uno spunto interessante a me per risponderti e spero di darti spunti interessanti di riflessione.
Quando dici:
 

Cita

differenza di passione profusa nel lavoro, che è palpabile

ti dico cosa leggo io.
Paizo è riuscita a trasmettere una vicinanza ai suoi fan maggiore della WotC. Brava Paizo.
Perché la passione profusa nel lavoro non è misurabile, al massimo ne è misurabile l'assenza quando per carenza di tempo, di denaro o voglia, il prodotto non risulta conforme alle aspettative della clientela.

Per quello che mi riguarda, molto più freddamente, è semplicemente che il marketing (per marketing intendo le politiche adottate dalla Paizo nella comunicazione della propria clientela) Paizo sono funzionate perfettamente.

Infine una riflessione questa si provocatoria.
Nel decennio 1999-2010 si diceva che senza D&D il mondo del gdr non stava in piedi. All'epoca era vero.
Oggi il modello di business e di produzione, grazie ai kickstarter e alla relativa economicità dei programmi professionali per composizione editoriale, posso tranquillamente dire che, fallissero domani Paizo e Wotc la mia vita ludica e quella di tanti altri non cambierebbe di una virgola.
Questo per dirti quanto mi importa delle due aziende.
Se proprio però devo dirlo francamente: Paizo ti sta rivendendo riconfezionato un po' differentemente, lo stesso identico prodotto che ti vendeva la Wotc nel 1999.
Se devo mettere due cent di simpatia fra queste due aziende che rappresentano nella mia vita ludica due colossi del nulla li metto nella WotC, che almeno ci ha provato a creare nuovi regolamenti.
 

Modificato da fenna
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@SilentWolf

Si, ma comunque non me la sarei presa, non sono il tipo! :wink:

Io non ho un bar, in realtà faccio un lavoro dove la passione è importantissima, ma ti faccio un esempio banale.

Se vado a prendere un caffè, ci vado perchè è buono o mi piace.

Se me lo servono come si fa normalmente il lavoro del barista è finito e gli do un euro.

Se lo accompagna con due chiacchiere, un sorriso, una cortesia in più, lo prenderò più volentieri, sempre un euro e al barista è costato uguale ed è comunque un buon lavoro anche nel primo caso, ma la resa del secondo è ben diversa.

 

Fenna, secondo me vero è quello che dici, fino a qui:

25 minuti fa, fenna ha scritto:

Se proprio però devo dirlo francamente: Paizo ti sta rivendendo riconfezionato un po' differentemente, lo stesso identico prodotto che ti vendeva la Wotc nel 1999.

La differenza sta proprio in questo.

Cosa non consideri è la sfumatura che la Paizo, ogni volta che produce un nuovo manuale di regole, dà davvero una scelta più ampia senza snaturare il gioco, sta semplicemente rimarcando una edizione che piaceva per un'utenza definita.

Quando leggo uno dei suoi manuali, percepisco nel profondo una cura importante nel mantenere un bilanciamento ed un'innovazione allo stesso tempo. E' un piccolo esempio. Ciò però fa presumere che credono molto in cosa fanno e non è una differenza sottile.

C'è il cuoco che cucina per campare e quello che assaggia quello che fa.

Sono due lavori diversi un'edizione nuova e migliorarne una vecchia, attualmente sembrano validi entrambi, ecco, poi ognuno gioca o compra cosa preferisce!

Ora d&d è un bel gioco, col 5, ma non nascondiamo che negli anni le edizioni nuove uscivano solo per vendere e quella precedente la buttavano nel dimenticatoio, almeno le avessero messe in cantina, invece manco ne hanno più traccia!

Modificato da Zaorn
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43 minuti fa, Zaorn ha scritto:

@SilentWolf

Se lo accompagna con due chiacchiere, un sorriso, una cortesia in più, lo prenderò più volentieri, sempre un euro e al barista è costato uguale ed è comunque un buon lavoro anche nel primo caso, ma la resa del secondo è ben diversa.

Cita

Cosa non consideri è la sfumatura che la Paizo, ogni volta che produce un nuovo manuale di regole, dà davvero una scelta più ampia senza snaturare il gioco, sta semplicemente rimarcando una edizione che piaceva per un'utenza definita.

Quando leggo uno dei suoi manuali, percepisco nel profondo una cura importante nel mantenere un bilanciamento ed un'innovazione allo stesso tempo. E' un piccolo esempio. Ciò però fa presumere che credono molto in cosa fanno e non è una differenza sottile.

 

@fennastava proprio cercando di metterti in evidenza questa sfumatura: ;-)

A meno che tu con il barista abbia proprio un'amicizia personale, le sue chiacchere non significano assolutamente che ti vuole bene e che ti considera suo amico.
Ti sta vendendo il suo prodotto o servizio.
Si chiama promozione, quello che la maggioranza della gente conosce più comunemente come pubblicità.

L'azienda o il professionista che ha un prodotto da vendere, cerca di far apparire il proprio prodotto nel modo migliore possibile e cerca di far sentire il potenziale cliente nella condizione migliore possibile, così da spingerlo a comprare il prodotto.
Anche questa è strategia di marketing ed è una azione fatta al principale scopo di guadagnare.

Se la Paizo cerca di farti sentire soddisfatto, è solo perchè ti vuole spingere ad aprire il portafoglio.
E, scusa se il discorso sembra un po' cinico, si tratta di qualcosa che fanno tutte le aziende...e non perchè sono l'istituzione del male. ;-)

Le aziende, come dicevo, esistono per consentire alle persone che ci lavorano di guadagnare uno stipendio. Non sono istituti di beneficienza, non sono il circolo degli amici.
Creano un prodotto spendendo i loro soldi e lo vendono sperando non solo di recuperare le spese, ma anche e soprattutto di ottenere un ricavo.
Per fare questo, fanno tutto ciò che possono legalmente fare per spingere i clienti a spendere il maggior numero di soldi possibili.
Così funziona l'economia.


La questione della cura che si trova nei manuali, dipende invece molto dal gusto personale.
Ognuno ha un proprio gusto e, dunque, descrive come "cura" e "qualità" ciò che più lo fa sentir bene, ciò che più gli restituisce quello che si aspetta di trovare.
Per questo ci sono persone diverse che descrivono come "prodotto di qualità" cose create da aziende diverse.
Tu trovi di estrema qualità ciò che fa la Paizo.
Altri trovano di estrema qualità ciò che fa la WotC.
Altri ancora trovano di qualità i prodotti fatti da entrambe le aziende.
 

Non bisogna mai presumere che la propria opinione di "cura" e "qualità" coincida con quella di tutti gli altri.
Gli stessi motivi per cui tu trovi che la Paizo sia la migliore azienda del mondo, per un'altra persona potrebbero apparire i motivi per cui invece la Paizo fa prodotti di bassa qualità.

Ecco perchè, come dicevo ancora nel mio post precedente, conviene stare attenti ai giudizi preventivi e capire le sfumature delle cose prima di giudicare.
Cercare di individuare ad ogni costo l'azienda santa da contrapporre all'azienda diabolica può far felice le tifoserie di Haters e Fanboy, ma non contribuisce in alcun modo a rendere più chiaro quello che succede.

 

A mio avviso dovrebbe interessare poco il cercare di incensare o condannare un'azienda ad ogni costo, e più concentrarsi sul capire cosa succede e sull'ottenere il prodotto che si vuole ottenere.
Una azienda ti fornisce un prodotto che non ti piace? Non comprare più da quell'azienda.
Creare un topic per dimostrare ad ogni costo che quell'azienda è il Male, non servirà a molto.
 

Modificato da SilentWolf
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43 minutes ago, fenna said:

Le copie di Chainmail credo che siano proprio battute a macchina (o il metodo appena appena superiore qualunque esso fosse).

Sì. Era una cosa del genere.

 

1 hour ago, fenna said:

In particolare la Paizo deve veramente tutto alla licenza OGL della Wotc e sopratutto al fatto che la WotC, come potrebbe fare, non l'ha mai ritirata.

Non sono un avvocato, ma da quel che so la licenza OGL non è revocabile, a differenza della d20 (che fu revocata all'uscita della quarta edizione). Anche volendo la WotC ormai non può ritirarla, perché nella licenza non c'è nessuna clausola che le permetta di farlo.

Merita notare che l'ideatore della licenza, Ryan Dancey, fu licenziato nel 2002.

Comunque sia, ricordatevi che quando parlate della WotC in realtà state parlando della Hasbro. La WotC agli esordi era un'azienda molto, molto diversa. Poi fu comprata dalla Hasbro nel 1999 per una cifra assurda, e da allora ha perseguito politiche molto diverse che erano senza ombra di dubbio dettate dai vertici, a cui è sempre interessato soprattutto il profitto.

 

 

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@Zaorn

Il tuo intervento appassionato nei confronti del lavoro della Paizo, sono certo che sia dovuto al fatto che proprio ci tieni a far passare la Paizo come una grandissima azienda che mette passione nel lavoro, ma i grandi cuochi stanno proprio da un'altra parte: diciamo che sono due mense aziendali.

Cita

Ora d&d è un bel gioco, col 5, ma non nascondiamo che negli anni le edizioni nuove uscivano solo per vendere e quella precedente la buttavano nel dimenticatoio, almeno le avessero messe in cantina, invece manco ne hanno più traccia!

In questo ultimo tuo messaggio, c'è veramente un sacco di cose che non vanno e che in realtà sono fenomeni culturalmente spiegabilissimi, in termini di marketing e in termini del fatto che, a che ho capito sei abbastanza nuovo del mondo dei gdr, non hai giocato/provato/letto molti giochi di ruolo e non ti sei mai informato rispetto alla complessa e intricata storia del nostro hobby: sei sostanzialmente ignorante.
Un fenomeno palese è quello del disvalore del cercare guadagno, che è tipico della cultura musicale "l'hai fatto per la grana e basta"; questo genere di disvalore e di identificazione un male contro cui reagire, in difesa di un qualche valore più elevato a cui ci si sente vicini.
Questo pensiero viene adottato da varie sotto/controculture, qualche esempio: ultrà di calcio; nel mondo della musica gli appassionati di rock, mi ricordo ancora quando i Metallica fecero passare il video di "nothing else matter" su MtV le rivolte e i mugugni nel mondo del rock, ma anche nel mondo dell'hip hop è frequente; nel mondo dell'arte non è disfrequente, ma la pop art e  Andy Warhol hanno un po' destrutturato questo tipo di ragionamento.
Parliamo di U2 e di tasselli del 12.
A livello di produzione la musica degli U2 subisce trattamenti tanto quanto dei tasselli d'acciaio del 12: sono prodotti commerciali e come tali vengono, trattati, modificati, elaborati, verificati e messi sul mercato dopo verifiche.
Prima di arrivare su iTunes (distribuzione) un album passa da: processo creativo; dal processo creativo si va in sala di registrazione per la demo; dalla sala il pezzo passa in mano ad un produttore; viene rielaborato; l'album viene sottoposto ad un gruppo d'ascolto per verificarne l'apprezzamento; viene chiamato in causa una ditta (interna o esterna) per curare immagine e pubblicità del prodotto, nonché lancio dello stesso; vengono preparati i media; il prodotto viene distribuito.
Forse il tassello del 12 passa qualche controllo in meno.
Eppure l'album delgli U2 non viene considerato un processo industriale dal consumatore finale, semplicemente perché il consumatore finale, in particolare il fan, lega esperienze, emozioni, che sono proprie, personali o condivise con il prodotto musica degli U2.
Questo plusvalore emozionale è assolutamente conosciuto dal marketing ed è esattamente quello che vedo che tu metti nei confronti della Paizo.
@SilentWolf fra l'altro credo potrebbe darci, in merito qualche interessantissima lezione.

Quando è uscito Pathfinder me lo sono andato a leggere, ho fatto anche una one-shot con un mio amico.
Per me, onestamente, le modifiche che la paizo ha apportato a D&D 3.5 con l'ultima edizione di Pathfinder, è della stessa magnitudine delle modifiche che la Wotc ha apportato da 3.0 a 3.5, però del secondo rapporto posso parlare con cognizione di causa, sul primo lascio altri parlare, ma vedo difficile che dicano differentemente, però tu non riconosci questo "affinare la ricetta" da parte della Wotc, non so se lo fai perché non hai giocato a D&D 3.0.

Dal mio lato però non ho più molto da dire però, quindi lascio ad altri risponderti.

Modificato da fenna
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6 minuti fa, Zaorn ha scritto:

A me non frega se ci mettono passione o marketing, guardo il risultato.

Come tutti.
La questione è che ogni persona può considerare un buon risultato cose diverse.
Non è scontato che ciò che tu ritieni essere un "buon risultato", lo sia anche per gli altri. E così vale il contrario. :-)

I gusti non si discutono e un topic dedicato al cercare di capire chi ha il gusto migliore non ha senso (perchè non andrà mai da nessuna parte).
Ha senso, invece, cercare di ricostruire i fatti effettivamente avvenuti riguardo alla storia editoriale di un gioco. Lì non si sta più parlando di gusti e opinioni. Si sta parlando di eventi storici, cose che non sono opinabili. L'unica differenza che c'è in questo caso, è solo fra il conoscere o il non conoscere quei fatti.
E per giudicare le azioni di una azienda, bisogna prima conoscere ciò che quell'azienda ha fatto e perchè. ;-)

E su questo aspetto, in merito al tema del topic sono state date tutte le informazioni necessarie. :)

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@fenna, un po' sono stato travisato, non voglio passare per il paladino della Paizo, anzi, pure a me frega poco in fondo.

Così come frega poco se chiedono i pdf quelli della wotc...

Per la verità sono ignorante su tante cose, anche perchè io ho giocato al 3,5, poi sono passato al Pathfinder, altri giochi li ho più provati che altro...

Ora sto giocando a d&d 5 sul forum.

Quindi ho una conoscenza limitata.

Per me l'edizione 3,5, quella che secondo me ha avuto più successo in termini di vendite, mi fa essere molto prevenuto verso la wotc (forse è per quello che sono partito in quarta). Secondo me questo voler vendere e fare manuali un po' a casaccio, dal punto di vista delle meccaniche, prima mi ha fatto amare d&d e poi me lo ha fatto odiare. Anche perchè ritengo che il livello di gioco di ruolo nel vero senso della parola, sia stato abbassato da tutto questo buildare e via discorrendo.

Per non parlare della 4...

La paizo semplicemente sta rifacendo il lavoro di d&d 3,5 da zero e con molta cura nel bilanciare e rendere più vario il gioco, con strategie più vincenti, non per questo dico che non cammini sulle macerie del d&d 3,5...

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@Zaorn

tranquillo, la discussione è stata interessante, abbiamo parlato di tante cose, di cose legate alla cultura del nostro hobby e anche di argomenti e meccanismi sociali che sono sempre verificabili, funzionano per tutti eh! :D
Direi che non c'è niente di cui possiamo lamentarci.

Ecco, la cosa bella dell'ignoranza in campo ludico è che è molto divertente andarla a colmare. non lo fai parlando con me, ma sopratutto giocando ;)
Quindi gioca e divertiti, prova cose nuove e molto differenti, vedrai che alla fine avrai guadagnato in cultura e, magari, cambierai idea su quello che ti ho detto e non condividevi.

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2 minuti fa, fenna ha scritto:

@Zaorn

tranquillo, la discussione è stata interessante, abbiamo parlato di tante cose, di cose legate alla cultura del nostro hobby e anche di argomenti e meccanismi sociali che sono sempre verificabili, funzionano per tutti eh! :D
Direi che non c'è niente di cui possiamo lamentarci.

Ecco, la cosa bella dell'ignoranza in campo ludico è che è molto divertente andarla a colmare. non lo fai parlando con me, ma sopratutto giocando ;)
Quindi gioca e divertiti, prova cose nuove e molto differenti, vedrai che alla fine avrai guadagnato in cultura e, magari, cambierai idea su quello che ti ho detto e non condividevi.

Io gioco da circa 10 anni 1-2 volte a settimana! :D

Ma ho una compagnia abbastanza abitudinaria e ci piace poco variare gioco.

Modificato da Zaorn
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In 27/2/2016 at 09:30 , Zaorn ha scritto:

"Sicuramente quel sito che hai linkato è una bufala, non mi pare un sito così attendibile."

Sei talmente sicuro, ma talmente sicuro che invece non conosci la realtà.

Un amico che non c'è più quando incontrava qualcuno che asseriva con certezza granitica affermazioni di pancia e anteponeva a queste i vari Assolutamente, Sicuramente, Certamente li definiva "i mbecill i senza dubbi".

BTW, la notizia è vera, non è una bufala perché non amiamo pubblicare prima di avere conferme.

Ciao.

Modificato da The MasTer
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