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Better to Reign in Hell [TdG]


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Keemi 

Una volta ricongiunto il gruppo rispondo a Zameia Faremo in modo di evitare ulteriori scontri foturi, questa volta ne è valsa la pena in ogni caso. Quando divideremo il bottino te ne accorgerai.

Mi avvicino al prigioniero legato e gli parlo appena torna cosciente Non ci far perdere tempo, non ci facciamo problemi ad ammazzarti se non ci sei utile. Se invece rispondi alle nostre domande ti lasciamo in vita. Non hai molte alternative, sei nelle nostre mani ora. Quale è il tuo nome? Quale signore servi? Eravate soli o ci sono vostri compagni in altre zone della caserma? 

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Se possibile prova di diplomazia per convincerlo che parlare è la scelta più vantaggiosa 

 

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In realtà il prigioniero resta svenuto per pochissimo tempo.
Non riuscite a capire chi di voi sia guardando, o forse vi sta osservando tutti assieme con i suoi occhi inquietanti.
"Chi mi assicura che mi lascerete andare una volta che vi avrò risposto? Faccio questo lavoro da un bel po' di tempo, e di solito sono io a fare queste vuote promesse"

Dall'esterno sentite provenire suoni di corni e trombe, e il rumore della battaglia si fa più vicino. Probabilmente gli scontri hanno ripreso nella piazza e nelle vie attorno all'edificio...purtroppo vi trovate nel cuore di questo piano e non avete modo da qui di osservare l'esterno.

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Urgrun

Osservo la scena quindi mi avvicino, con la mano poggiata all'arma in maniera ben evidente.

"Diciamo che se parli hai qualche possibilità di uscirne tutto intero, o quasi. Sarebbe un peccato dover ricominciare da zero semplicemente per esserti trovato dal lato sbagliato per un momento."

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Prova di intimidire per vedere se riesco a farlo parlare. 

 

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Lo sguardo truce di Ugrun sembra convincere il baatezu, che si dimena a disagio e si umetta le labbra nervoso.

"Va bene, va bene...parlo. Non è importante il mio nome, sono solo un umile tagliagole di strada. Faccio parte di una banda chiamata Daghe, ma come il mio compagno sono solo alla base. Quelli come me sono chiamati coltelli di ferro e siamo bassa manovalanza. Non so chi ha commissionato questo lavoro, ci hanno solo detto di entrare qui ed eliminare tutti i baatezu che sarebbero entrati. Eravamo un bel po' all'inizio dello scontro, ma alla fine siamo rimasti solo noi due...quei lemuri sono i primi morti tra noi coltelli, quelli uccisi nei primi scontri di ieri. Vi abbiamo visto arrivare e anche sentito salire, e vi abbiamo teso un agguato. Sono solo ordini, nessun rancore nei vostri confronti!"

Tiri

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Intimidire 28 totale di Ugrun.

Ho già tirato Intuizione per ciascuno di voi, in caso ve lo chiediate. 

 

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"Tutti usiamo coltelli e pugnali...o non ci chiameremmo Daghe. Eravamo dodici all'inizio, ma poi sono arrivati degli individui decisamente più forti di voi e ci hanno decimato. E anche gli scontri con le nostre prede ci hanno fatto pagare un conto salato" il diavolo si guarda attorno nervoso "Direi che non ho altro da commentare, la consideriamo pari e patta e mi lasciate andare?"

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Keemi 

Gli sorrido Ho ancora domande, questo tizi più forti di noi sono morti ora? Portavano simboli o dai per chi combattevano? Sapete perché erano qui? Chi è  il capo della vostra organizzazione? E infine la cosa più importante, sei certo non ci fosse nessuno oltre a voi nelle caserme?

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Prova di percepire intenzioni ovviamente. 

 

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Azazel

"Da quello che sai eravate gli ultimi due rimasti? Ed i piani alti sono occupati da altra gente o sono liberi?"


Messaggio, rivolto solo verso Keemi

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"Prima sono stato troppo arrogante ed autoritario, me ne rendo conto. Ho peccato d'orgoglio.
Ma se vogliamo uscire vivi, e ricchi, dobbiamo collaborare, e scegliere la prossima mossa oculatamente ed insieme. Sei ambizioso e scaltro, ed è ovvio che non ti possa fidare di me su due piedi, ma non è detto che dobbiamo combatterci.
Asi'azar ha scelto entrambi, o meglio tutti e cinque, per un motivo."

 

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Shimazu

Mi disinteresso ben presto alla trattativa col prigioniero, piuttosto mi soffermo di nuovo ad esaminare a fondo tutta la sala. 
-5000 monete sono un bel gruzzoletto, ma non si sa mai che proteggessero anche altro...- 
Penso, mentre analizzo i dintorni quanto più meticolosamente possibile 

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"No, sono venuti e se ne sono andati. Erano quattro, o forse cinque. Non lo so, appena hanno cominciato a fare a pezzi i miei compagni mi sono allontanato. Non ho visto se avevano dei simboli particolari...Quando siamo arrivati, certo, c'era altra gente. Ma adesso non più" 

Alla domanda sul suo capo, sbotta in una risata beffarda "Oh, è il Duca Melampo, di Minauro. Egli controlla il mercato delle lame al soldo...e anche per questo vi suggerisco di lasciarmi andare vivo; avete già ucciso uno dei nostri e senza la mia testimonianza il Duca Melampo, Signore dei Sicari, potrebbe ritenere che siate voi i responsabili delle morti di tutti i miei compagni. Sareste ridotti a sottili strisce di carne e usati per confezionare armature di cuoio. O stivali. Davvero, vi conviene stare attenti...E non so se nel frattempo qualcuno è salito ai piani più alti...le finestre sono un accesso troppo difficile da controllare. Potrebbe entrare o uscire chiunque in qualunque momento"

Controllate a fondo la stanza, ma non sembrano esserci altri scompartimenti segreti o ricchezze celate.

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Keemi 

Inizio a trascinare il prigioniero per la testa facendolo strisciare sul pavimento. Non aver paura, devo solo togliermi un dubbio, portaci alla finestra più vicina. Voglio vedere chi sta combattendo qui fuori.

Poi mi rivolgo agli altri Venite? Potrebbero essere i nostri e metterci in mostra per far vedere che siamo già qui può essere cosa buona e può dar loro ispirazione per vincere lo scontro.

 

 

 

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Zameia

Voi andate a controllare, questo qua lo tengo io. dico impugnando il mio pugnale e avvicinandomi al prigioniero. Con un piede poggiato sulla sua spalla faccio peso per sbatterlo sdraiato al suolo. Mi siedo a cavalcioni su di lui tenendo il pugnale puntato in una zona molto sensibile. Ci volevo giusto fare due chiacchiere per capirci qualcosa di piu'. Conosco giusto giusto il suo signore. sorrido sorniona piegandomi a guardare il prigioniero negli occhi. 

Dm

Spoiler

Proseguiamo qua se nessuno rimane oppure in privato? 

 

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Keemi

Sto già trascinando il priginiero quando sento il peso aumetare. Mi fermo e inizio a fissare Zameia negli occhi per qualche lungo istante. Solo dopo un po' arriva la risposta No, non ti lascio il prigioniero. dico strattonandolo per far spostare Zameia Anche io conosco il suo signore e voglio proprio ascolatare il tuo interrogatorio. Sono informazioni che possono essere utili a tutto il gruppo, non solo a te. Quindi non essere egoista e vieni con noi. Dico vieni con noi perché a questo punto dividersi non ha senso. Per non farci individuare possiamo fermarci a pochi metri dalla finestra mentre uno controlla e il gruppo rimane unito. Questo tizio dice che erano soli, ma se c'è una battaglia in corso qualcuno potrebbe decidere di entrare dalle finestre... magari proprio la nostra. Uniti possiamo affrontare meglio i futuri pericoli, e tu puoi fare le tue domande mentre cammini. In questo momento più che mai potremo essere chiamati ad agire da squadra.

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Zameia

Visibilmente scocciata dall'intervento di Keemi lo guardo infuriata. L'argomento soprattutto: egoista? Gioco di squadra? 
Sai, ci sono informazioni che se si è da soli e si sottrae con la promessa menzognera di lasciarlo scappare o di intermediare coi compagni FINGENDO egoismo sopra il gruppo per il tornaconto personale la gente tende a rivelare... e probabilmente sul suo signore sono certa di sapere qualcosa piu' di te', senno' quello che so' lo avresti gia' usato come leva per farlo parlare... visto che questo verme stesso sembra non sapere una cosa sul suo ''protettore''. fulmino letteralmente con lo sguardo il prigioniero, per poi tornare a Keemi con lo stesso sguardo puntandogli un dito sulla parte di corazza che protegge il petto. 

Io sto' giocando di squadra, sei tu che non ti fidi di me e non giochi di squadra. 

Credi davvero mi terrei per me le informazioni sui nemici? Ho dato motivo di pensare di non fidarti di me fin ora, Keemi? Son corsa dietro in soccorso ad ogni tua carica, non ti ho criticato ne' discusso le tue capacità tattiche per amor di squadra: sei TU l'unico che fin ora mi hai messo i bastoni fra le ruote e non ti fidi. 
Vedi tu di imparare a giocare di squadra e lasciare spazio a chi è piu' esperto di te in psicologia, manipolazione delle informazioni e interrogatori.

Se non ti fidi di me, non OSARE parlarmi di gioco di squadra quando sono io a impegnarmi a farlo, e tu non ti sogni nemmeno. 
 

Rinfodero il coltello scocciata, dando le spalle e chiudendo lì la conversazione. Interrogalo TU mentre camminiamo, Keemi, visto che a me non lasci spazio di lavorare e sei piu' esperto.
M
uoviamoci, forza. 

 

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Keemi 

Sorrido a Zameia Credi di essere più esperta di me a manipolare ed interrogare i prigionieri poi gli mostri le nostre debolezze di gruppo come niente fosse... bella mossa. Mantengo un tono calmo, quasi di superiorità. Penseremo dopo a chiarire le nostre divergenze, dobbiamo trovare un equilibrio e ci vorrà del tempo. Ma ora non ne abbiamo. Riprendo a camminare trascinando il prigioniro.

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Urgrun

Sciocchi o buoni attori? 

Fulmino con lo sguardo entrambi, prima di intervenire.

"Smettetela! Non è il momento di fare a gara a chi è più bravo ad ottenere informazioni; ci servono qui ed ora, per cui lo interrogheremo mentre controlliamo dalla finestra. Avessimo avuto più tempo sarei stato d'accordo con te Zameia, ma dobbiamo garantire che non ci scappi e che rimanga lucido per il tempo necessario. E tu.." continuo osservando il prigioniero "prova a fare qualche scherzo e giuro che la morte ti sembrerà un dono gradito."

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Portate tutti assieme il prigioniero in un'altra stanza, questa munita di finestre. Lui sta in silenzio.
Con cautela guardate in strada, e assistete allo scontro. Si tratta di una bolgia indescrivibile, tutt'altro che due schieramenti definiti che si combattono. Invece, intravedete soldati di varie fazioni, compresa la vostra e quella dei fedeli all'ex-Duca Abismaal, tutti mescolati e intenti a seminare più morte e dolore possibile. Nessuno sembra poter dedicare anche una sola occhiata alle finestre dell'edificio, così come nessuno sembra intenzionato ad entrarvi; almeno per ora.
Anzi, sembra che la battaglia si stia già spostando verso nord, di nuovo nel terreno controllato dai vostri principali avversari. 

 

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