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Seconda Oscurità - Notte Senza Fine


Zengar

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Mentre parlate e raccontate a Gadek, o meglio, Ayla racconta, gli eventi che hanno portato al vostro "ritorno" nel sottosuolo, il carro prosegue lungo la strada percorrendo sia stretti tunnel che immani caverne, in grado di contenere una città. 

Il paesaggio è per voi talmente alieno che potreste benissimo trovarvi su un altro pianeta. Al vostro passaggio animaletti ciechi e pallidi sfuggono infilandosi in stretti anfratti tra le rocce, strani sconosciuti ed enormi insetti strisciano o volano attorno a voi. Invece di piante ed alberi le caverne ed enormi grotte sono coperte di strane muffe, pallide piante rampicanti simili a radici, e funghi giganteschi, di ogni forma e dimensione, che in certi punti formano delle vere e proprie foreste.

Nonostante la vostra scurovisione vi permetta di vedere nel buio più totale, scoprite che anche negli abissi del sottosuolo non sempre il bui più completo domina; infatti in molte zone, una particolare forma di muffa, o fungo, dalle proprietà luminescenti, irradia intere caverne con una fioca luce bluastra o violacea.

Incrociate strane e spaventose meraviglie, caverne dove titaniche formazioni cristalline si innalzano come obelischi colossali, o pendono dalle pareti da ogni angolazione, immense stallatiti e stalagmiti sono onnipresenti, a volte unendosi e formando titaniche colonne, o in alcuni casi archi. Abissi senza fondo spesso si aprono ai lati della strada, dai quali sembra provenire il respiro di titanici orrori addormentati nel centro della terra.

"Quindi voi non site mai stati a Zinarkyanin. Ho notato che il vostro accento è un pò particolare. Siete forse di Gizratayn, or Umberweb? Ah, vedrete che non rimarrete delusi, la nostra città è la meraviglia delle lande tenebrose, con tutti i lussi e le comodità che volete, se potete permettervelo. Non troverete sale di tortura della stessa qualità in nessuna parte dell'impero."

Dice Gadek, sghignazzando, probabilmente pensando a quando ha usufruito di questi "piaceri".

"E cosi state cercando lavoro, eh? Sembrate persone di una certa abilità. Che ne dite di diventare servitori della casata Vonnarc? Potrei presentarvi e mettere una buona parola per voi. La matrona degli schiavi e il mastro di spade hanno sempre bisogno di persone competenti. Non vorrete certo trovarvi a lavorare in qualche bettola o diventare mercenari per qualche casata insignificante, non drow come voi."

 

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Nivek

Mentre Ayla parla con Gadek, cerco di ascoltare e memorizzare il più possibile i nomi di luoghi, persone o casate a cui fa riferimento, ma presto la mia concentrazione viene spezzata dalla visione di un paesaggio che mai mi sarei sognato di poter contemplare nella mia vita.
Nonostante il timore che simili profondità suscitano nella mia anima, la vista delle immense volte di pietra illuminate dalle deboli fluorescenze di piante impossibili da immaginare, mi rapisce, quanto basta per farmi perdere parte del discorso.

No, non sono mai stato a Zinarkyanin....e non vedo l'ora di vederla.
Dico, cercando di riprendere il filo del discorso, volgendo poi lo sguardo verso Ayla
"la casa Vonnarc? pensi davvero ci consentirebbero un simile privilegio?
dico, cercando di sembrare incredulo alla fin troppo generosa proposta

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Ayla

Osservo le meraviglie e le cose spaventose che qusto strano, sconosciuto mondo del sottosuolo rivela davanti ai nostri occhi, e per quanto incrediile sia tutto ciò che vedo cerco di dissimulare la meraviglia, mascherandola con un espressione di nostalgia di chi torna a casa dopo tanto tempo.

Diamine, pensavo che i drow vivessero in noiose caverne buie, invece qui sotto c'è una certa cupa, terribile, ma intensa bellezza. Sono proprio curiosa di vedere questa città.

Penso tra me e me mentre ascolto le parole di Gadek.

"Un villaggio nei pressi di Umberweb, per la precisione."

Mento, senza dare troppa enfasi alla cosa.

"Sono sicura che non rimarremo delusi da Zinarkyanin, abbiamo sentito molto delle meraviglie che offre. E riguardo alla tua proposta, è davvero interessante. Poter servire una casata di tale prestigio e importanza è più di quello che avevo sperato inizialmente. Ma i dubbi che esprime il mio compagno sono anche miei. Pensi che saremo in grado di essere degni di un tale privilegio?"

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"Beh, normalmente non è facile avvicinare le persone che si occupano di reclutare personale per una casata cosi importante, ma è quello che io posso fare. Vi porterò dalle persone giuste, ma poi starà a voi fare la giusta impressione su di esse. Al peggio verrete fustigati e mandati via."

Dice, come se nulla fosse, inclusa l'ultima frase, che a quanto pare è la normalità, nella società drow.

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Nel frattempo alcune ore passano, e dopo circa mezza giornata di viaggio Gadek vi avverte che il vostro viaggio è giunto al termine; davanti a voi vi la citta di Zirnakaynin, la capitale dell'impero drow.

Estendendosi nell'oscurità, una terribile città di pietra scolpita e metallo affilato riempie questa caverna dalla grandezza impossibile. Misteriose fiamme mistiche, brillanti dai colori del sole morente e del fulmine, si increspano sulle guglie di antiche stalagmiti, adornate con sinistre rune a forma di ragno. Due rupi ripide sporgono dal bordo della caverna, accatastate l'una sull'altra, creando due enormi gradini su cui la città si riversa come una cascata congelata nella notte. 

Scintillante in lontananza, sorge un'unica torre senza cima, una colonna che collega il pavimento della caverna al soffitto, decorata in tutta la sua altezza. Altrove, cresce un groviglio di infiorescenze fungose, che costeggiano polle di acqua oleosa. In alto, incassato nel soffitto a volta, uno scintillante fuoco magico illumina dodici caverne, le cui bocche sono scolpite a forma di effigi demoniache. E dappertutto, attraverso la nera città, minacciose ed evanescenti, scivolano le aggraziate e terribili figure dei drow che la abitano.

Zirnakaynin

Spoiler

Zirnakaynin.jpg

"Eccoci arrivati. Uno spettacolo non è vero?"

Dice Gadek con un ampio sorriso. Osservate la città e ne valutate le dimensioni e l'incredibile opera di ingegneria che ne ha portato alla costruzione. Valutate che la città deve ospitare decine di migliaia di abitanti drow, almeno quanto le più grandi città del vostro mondo di superficie. Non credevate possibile una cosa simile, qui nel sottosuolo, ed è incredibile come la città non si espanda solo in larghezza, come le vostre, ma anche in altezza, rendendola uno spettacolo unico.

Gadek punta un dito verso l'alto.

"Vedete, la parte superiore della città, Eirdrisseir, ospita la maggioranza delle famiglie nobili, ed è li la nostra destinazione. Molti salgono fin lassù utilizzando la magia oppure cavalcando i gechi delle caverne, ma noi con questo carro dobbiamo prendere la via più lunga, seguendo la strada che attraversa la città e poi la galleria."

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Ayla

La vista della città mi lascia a bocca aperta. Sapevo che i drow non erano dei selvaggi, ma non avrei mai immaginato fossero capaci di una tale maestria, di tale incredibile, seppur terribile e minacciosa, ingegneria.

I drow non sono un gruppetto di mostri del sottosuolo da combattere, sono un intero popolo, anzi, un impero! E' contro questo che stiamo combattendo?

Penso, sentendomi stranamente impotente in questo momento, dopo che nei vari scontro coi drow che ci hanno sempre visti vincitori, avevo sviluppato una sorta di senso di superiorità nei loro confronto, sensanzione che adesso va rapidamente in pezzi.

"Dicevi il vero, Gadek, è davvero magnifica. Ah, è bello finalmente tornare tra i propri simili, nel proprio ambiente."

Dico, mantenendo l'inganno.

"Fare il giro lungo non sarà male, potremo dare uno sguardo alla città, una sorta di giro turistico, se vogliamo, no? Magari potresti indicarci queste famose sale di tortura."

 

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Nivek/Zov

La vista della città, ma lascia letteralmente senza fiato e l'idea che un intero popolo di drow la abiti, scuote fortemente le mie certezze sulle nostre possibilità.
...con quanta superficialità abbiamo valutato queste creature....non selvaggi o mostri, ma esseri capaci di costruire una simile strttura in simili condizioni...è magnifica!

Nonostante la vista della grande città, capace di rivaleggiare con la stessa Korvosa, mi incuta un misto di timore e riverenza, cerco di rimanere concentrato sui dettagli che vedo, mentre il carro si appresta a fare il giro lungo, come dice Gadek.

"Non pensavo potesse essere così maestosa, finalmente...a casa.."
Nonostante sia colpito da ciò che i miei occhi osservano avidamente, non manco di notare la descrizione di Gadek

..Eirdrisseir..la città alta, ecco le prime similitudini...i potenti, umani, elfi, drow...sempre dall'alto in basso vogliono guardare gli altri..
e l'amaro pensiero mi riporta per un attimo sui tanti dissapori avuti con mio padre sul modo di vedere e trattare gli altri.

 

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Seldon - Nodles

Spinto sia dal mio naturaoe disprezzo per i drow che dalla volontà di non far trapelare il mio stupore per la particolarità della capitale, ceco di mantenere un espressione impassibile; ma un certo grado di stupore,, trapale certamente dal mio volto: bello, si. commento.

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I vostro compagno di viaggio si dimostra molto loquace, mentre attraversate la grande, caotica città drow. Mentre attraversate vari quartieri vi spiega il nome di ciascuno di essi, e come essi siano fondamentalmente popolati da classi sociali ben distinte.

Quando entrate in città, siete nella caverna principale, Cocyrdavarin, in cui si estende la città stessa vera e propria, formata da tre quartieri sovrapposti: in alto l'Ultima Città, il quartiere più antico e bizzarro, in mezzo Arshayvhar, la zona mercantile, ed infine, sul fondo della caverna, Ghenavoc, dove sopravvivono i più poveri

Cocyrdavarin

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Cocyrdavarin.jpg

Mentre attraversate il quartiere commerciale, diretti al passaggio che vi porterà ad una caverna distinta, che ospita le casate dei nobili, vedete che la città non solo è occupata da numerosi drow, ma anche un certo numero di esponenti di varie razze, tra cui distinguete trogloditi, duegar, thiefling, derro, e altre razze delle profondità del suolo. La città è affollata e frenetica, proprio come una qualunque città di superficie, e passate davanti ad un gran numero di esercizi commerciali, tra cui molti di questi dedicati alla compravendita di schiavi, sia drow che di altre razze. In un paio di casi vi imbattete con orrore in alcuni drow che sembrano aver subito delle mostruose mutazioni, uno di loro al posto del braccio possiede quella che pare la chela di granchio, mentre un altro cammina su gambe di insetto il cui ginocchio si piega nel senso inverso. 

Proseguendo attraverso una strada tortuesa che attraversa buona parte della città vi dirigete verso sud, fino ad entrare in tortuosi tunnel nella roccia, che salgono per molte centinaia di metri a spirale, portandovi infine in un'altra caverna, sensibilmente più piccola, ma comunque enorme: Eirdrisseir.

Eirdrisseir

Spoiler

Pathfinder_Zirnakaynin_eirdrissier.jpg

Qui le famiglie più potenti e nobili della città costruiscono le loro abitazioni, delle fortezze in realtà, che domina l'altrimenti desolato paesaggio. La torre-stalagmite di Ileccinoc domina la parte occidentale della caverna (31), salendo dalla caverna sottostante, mentre attorno si trovano i negozi e i possedimenti dei mercanti più ricchi e delle spie di maggior successo.  La vostra destinazione, Casa Vonnarc (35) comprendono, come vi spiega Gadek, il Palazzo Vonnarc e l'arcana Torre Solacas.

Gadek vi spiega come ciascuna della nobili famiglie drow dei Zinarkaynin abbia sostanzalmente il monopolio di un certo tipo di bene o servizio essenziale per la città. Per questo motivo ciascuna famiglia può, teoricamente, con un semplice ordine, togliere alla città un bene essenziale, mandando in crisi tutto il sistema. In questo modo le continue lotte tra le famiglie nobili risultano molto più complicate, e sebbene tradimenti ed assassini siano all'ordine del giorno, essi devo sempre essere fatti con astuzia e in segreto.

"Probabilmente dalle vostre parti le cose sono più semplici, qualcuno vi offende, o fa la mossa sbagliata, gli si mette una lama in pancia. Ma qui nella capitale le cose sono molto più complicate, i sotterfugi molti più sottili, e rapporti tra le varie famiglie davvero ingarbugliati. Ma vi ci abituerete."

Racconta con entusiasmo Gadek.

Mentre attraversata la caverna Gadek vi indica le altre abitazioni delle famiglie: Casa Dolur (26), Casa Vexidyre (27), Casa Azrinae (28), Casa Moivas (30), Casa Misraria (37) ,Casa Udrinor (38), e Casa Tracinoa (39)

Mentre vi avvicinate alla vostra destinazione, Casa Vonnarc, Gadek continua a dimostrarsi molto disponibile e pronto a chiaccherare.

"Se avete delle domande, chiedete pure."

 

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Nivek/Zov

Continuo ad osservare con attenzione e stupore l'insediamento drow, mentre Gadek si dimostra molto loquace e ci illustra con dovizia di particolari i vari quartieri che compongono la grande città, spiegandoci anche come le varie zone contraddistinguono anche i vari ceti sociali della popolazione.
...come da tutte le parti..
Rimango in silenzio, ascoltando e guardando le strabilianti costruzioni, ma quando il drow  accenna al monopolio che le varie famiglie nobili hanno su un certo tipo di bene essenziale, ne approfitto per approfondire la questione, cercando comunque di tenere un profilo basso.
"...e..la famiglia Vonnarc....i tuoi padroni, su cosa hanno il controllo assoluto? da come ce ne hai parlato, si direbbero estremamente potenti..."

 

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Seldon / Nodles

i miei propositi di mantenere un espressione impassibile, vengono messi a dura prova dal passaggio nelle diverse aree della città  più di una volta, il disgusto misto a meraviglia, trova il modo di fasi strada dai miei pensieri al mio volto: solo istanti,  prima che imponga al mio volto di ritornare impassibile. non che mi aspettassi meno dello schiavismo; ma....

Arrivati nell'Eirdrisseir, assisto alla sfilata delle case delle famiglie nobili; non posso ce trattenere un ghigno al passaggio della casa della famiglia Azrinae; e non poso non notare che quella della famiglia Vonnarc  sia la piu grande di tutte le altre. 

Chi sono i rivali della famiglia Vonnarc, al momento? domando al mercante, rompendo il silenzio che o tenuto per quasi l'intero corso del viaggio.

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"Oh, la famiglia Vonnarc controlla uno degli aspetti più importanti: la magia. I membri della casata controllano il commercio di oggetti magici, e si occupano dell'istruzione di nuove leve di arcanisti. La Prima Figlia della casa Vonnarc, Alicavniss, è l'arcimaga della città.
In quanto ai suoi nemici, beh, tutte le altre casate, anche se pubblicamente non lo si ammetterebbe mai. Tuttavia la posizione della casata tra le più importanti la mette in conflitto sopratutto con altre dello stesso prestigio, come casa Azrinae, sopratutto ultimamente."

Risponde Gadek

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Seldon

Ascolto le parole del mercante traendo le mie considerazioni: Se la casa Vornac ha il predominio sulla magia della capitale, mi domando se vedrebbero il tentativo della famiglia Azrinae di sviluppare la loro arma come un interferenza nella loro area di influenza. rifletto In fin dei conti, noi sappiamo dei piani della famiglia Azrinae; ma non sono sicuro se i loro piani fossero condivisi da tutti i drow o un modo di acquistare influenza e potere all'interno della società. Come mai i Vornac non hanno ottenuto la guida della missione in superficie? mi sbilancio ancora a parlare avendo a che fare con la magia, sarebbero sembrati dei candidati più adatti degli Azrinae, ad una missione del genere, data la piega che ha sembrato prendere la ricerca sull arma. Spero di non sbilanciarmi troppo; ma, se eravamo drow che per anni sono stati in superficie agli ordini degli Azrinae, non c'è modo che non potessimo conoscere qualcosa del piano in corso...

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Nivek

Ascolto la domanda di Seldon, con un minimo di preoccupazione per le implicite ammissioni sulla nostra conoscenza del piano degli Azrinae, mentre rifletto sulle risposte che ci ha dato Gadek.
...cautela amico mio, cautela..
"...in che senso, ultimamente, è successo qualcosa di particolare tra le due casate?"
chiedo, cercando di deviare leggermente la conversazione.
 

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"Beh, non ne so molto, ma da quello che mi risulta, l'occupazione di Celwynian era una cosa che interessava solo gli Azrinae, e non so per quale scopo. Per quanto riguarda il supporto magico, ovviamente era stato chiesto a casa Vonnarc, è appunto per questo che stavo trasportando dei reagenti alla missione di Nolveniss, quando mi avete incontrato. Per quanto riguarda gli attriti tra le due case, non so darvi dettagli, tendo a rimanere fuori da certe cose che sono oltre la mia umile presenza.
Ah, ma siamo arrivati, casa Vonnarc!"

Dice il vostro compagno di viaggio, indicando davanti a se.

Quasi come se fosse cresciuta dalla scura roccia di questo abisso avvolto nella notte perenne, un sinistro palazzo di bellezza innaturale e grazia mortale incombe. Spire di metallo simili a ragnatele si innalzano tagliando l'oscurità, illuminate nella loro altezza da fiamme arcane, mentre le eleganti curve delle pareti della struttura sembrano tremolare e spostarsi nelle ombre danzanti. 
Attorno al complesso, appena percettibili sagome con oscure armature scivolano in ronde silenziose di ferro di ferro tagliente. Improvvisamente, da qualche parte all'interno, si innalza un urlo sovrannaturale, un verso per metà uno strillo , per metà ululato bestiale, che risuona e lentamente  si spegne. Un momento dopo arriva la ancor più terribile risposta al suono, una risata cupa e beffarda.

Spoiler

Hosue_Vonnarc.jpg

Arrivate di fronte al cancello di ingresso delle mura esterne vedete numerose guardie, ma grazie alla vostra guida Gadek, entrare risulta molto semplice: il drow mostra alle guardie un anello con il sigillo dei Vonnarc e le guardie aprono il portone, facendo avanzare il carro trascinato dalle grosse lucertole. All'interno Gadek guida il carro fino ad una grande rimessa, toglie le briglie agli animali e le mette in quello che è l'equivalente di una stalla per cavalli, ma adatta a grosse lucertole. 

"Aspettatemi qui, andrò a chiedere udienza alla matrigna degli schiavi della casata, a cui potrete esprimere il vostro desiderio di diventare servitori di casa Vonnarc."

Vi dice infine, prima di allontanarsi lasciandovi nei pressi delle stalle.

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Nivek

Nell'attimo stesso in cui rimaniamo soli, con il cuore che inizia a battere all'impazzata mentre lancio rapide occhiate furtive tutto attorno, sperando di non essere osservati, faccio cenno ai miei compagni di avvicinarsi, nella maniera più discreta possibile, mentre mormoro semplici parole intrise di potere.

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Casto Silent Tabe sul mio scudo (se non sono osservato da nessuno che possa vedere, altrimenti evito); alla fine del discorso dismetto l'incantesimo.

"Amici miei, ci siamo, ma prima di entrare, sarebbe bene concordare come procedere."
sussurro, sfilandomi lo zaino magico dalle spalle ed aprendolo, fingendo di frugarci dentro.
"Questo ci darà un piccolo aiuto, ma usatelo con cautela"
infilo la mano dentro lo zaino e richiamo la benedizione di Sarenrae su di noi

Spoiler

Uso Tocco di Gloria su tutti e tre, con la mano all'interno del Handy Haversack dovrebbe risultare poco visibile.
IL potere fornisce Bonus +10 ad una prova basata su carisma, dura 1 ora o finchè non viene utilizzato.

"D'ora in avanti, temo.... vi sarò di poco aiuto. Non intendo correre il rischio di usare i miei incantesimi in presenza dei drow, la loro natura...potrebbe essere individuata e non voglio correre rischi. Mi spaccerò per un semplice guerriero, al servizio di Ayla, conosciuta al servizio di Nolveniss."
guardo negli occhi la mia compagna
"...se ho capito bene, questa società ha una forte inclinazione matriarcale.."

Spoiler

Se possibile, casto cultural adaptation su me stesso




 

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Ayla

Bene eccoci qui, circondati da decine di migliaia di drow che vorrebbero ucciderci, protetti solo da un incantesimo lanciato da un vecchio elfo scorbutico

Penso, mentre mi guardo attorno, osservando la maestosa e allo stesso tempo spaventosa dimora di casa Vonnarc.

"Non preoccuparti, per ora pensiamo a farci accettare da questa matrona e vediamo che succede. Ricordate la storia di copertura e che i drow non hanno i nostri stessi valori, qui tradimento e inganno sono molto più frequenti."

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Seldon

Mi limiterò a parlare il meno possibile; ma l'idea di lasciare che Ayla passi per il leader del gruppo, sembra buona anche a me; senza contare che l'affinità della casata per le arti arcane, la collocano sicuramente nella posizione di essere maggiormente apprezzata dalla matriarca suppongo. dico a mezza bocca e a voce bassa, parlando quasi come se volessi mettere su uno spettacolo di vetriloquismo. Basta che non ci fai l'abitudine... aggiungo con un mezzo sorriso, rivolgendomi alla stregona.

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Nivek/Zov

"Ma lei è la nostra leader, N-Nodles, da quando l'ho conosciuta ho capito che farei con lei qualsiasi cosa....."
mi arresto di colpo, realizzando solo un attimo dopo aver parlato l'ambiguità delle mie parole e sentendo l'imbarazzo crescere al punto di temere di arrossire, nonostante il colore della pelle
"P-per.... per lei..."

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