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[Cyberpunk2020] Cuori Smarriti -Reloaded-


Mezzanotte

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Inviato

Tutto qui?! scuoto il capo delusa prima di ricaricare l'arma che stringo tra le mani meccanicamente. Il percussore non è ancora scattato a vuoto, ma non voglio rischiare di restare a secco nel caso salti fuori un altro tizio.

Mi appoggio ad una delle paratie del velivolo mentre mantengo il portellone sotto mira in attesa che si chiuda. Sono pronta a sparare su chiunque si faccia vivo e voglia fare la stessa fine dell'ultimo.

A questo punto non serve che dica loro di portar su il velivolo, visto che già lo sanno, e soprattutto non mi piace sprecare fiato.

Spoiler

Quindi ricarico e faccio fuoco due volte sul primo che salta fuori.

 


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Inviato

Guardi dentro il caricatore che estrai: ti rimaneva un solo colpo.

Lo riponi da una parte assieme all'altro che avevi quasi svuotato in precedenza e ne innesti uno nuovo.

Grazie a Marta ne hai altri due di riserva, abbastanza per sostenere uno scontro a fuoco prolungato, ce ne fosse bisogno.

Il portello finisce di chiudersi sotto il tuo sguardo attento.

Puoi sentire il fuoco di armi leggere battere come grandine sulla blindatura dell'aviogetto che si stacca dal tetto.

"Fortuna non hanno un lanciagranate" dice la rinnegata dalla cabina.

Pochi secondi. Pochi secondi e scenderete sull'ospedale, pensi.

Il medico ha arrestato l'emorragia del secondo pilota ed ora ti guarda pallido, la divisa sporca di sangue.

"Dovete farlo scendere appena atterriamo" dice.

"Deve essere ricoverato subito o morirà".
 

Inviato

Quando il portellone si chiude ripongo le armi, prendo il caricatore quasi esausto e aggiungo l'ultimo proiettile rimasto ai tre dell'altro caricatore. 

Fallo salire, ma non troppo velocemente. Prima di atterrare voglio liberare quella mini, ci servirà per il ritorno dicendo questo prendo le due pistole sottratte ai piloti. Se le munizioni sono compatibili con le mie le scarico, sfilando il caricatore e scarrellando, altrimenti le affido direttamente all'ex-arasaka.

Valuto rapidamente l'idea Se sopravvive. Si è beccato una coltellata mentre veniva a prendermi, mi sembra plausibile dico per tutta risposta lanciando un'occhiata anche all'ex-arasaka, poi mi volto verso il neretto Togliti quella c@zzo di giacca e ficcati la sua divisa in fretta dico indicando la divisa del medico che ha parlato.

Poi scendo nel cupolino cercando di liberare l'arma il più in fretta possibile.

Spoiler

Per le pistole, se sono da 9mm le scarico e prendo munizioni e caricatori (se questi sono compatibili, altrimenti li inserisco nei due caricatori vuoti\quasi), altrimenti (se non sono compatibili con la fed. x-9) le affido direttamente all'arasaka.

L'arasaka come è conciata? Rispetto alla guardia scamazzata qui sotto?

Inviato

Tutto il personale dell'AV è armato, perciò potresti recuperare velocemente 5 militech avenger. Il munizionamento è compatibile con la tua x9, ma non i caricatori. Dovresti estrarre i proiettili ed inserirli nei tuoi, dove c'è spazio. Sono 42 colpi. E forse c'è altra roba nell'avio.

Il tuo problema è il tempo: siete troppo vicini all'ospedale.

"Controllo NCMC a TT13: è scoppiata la rivoluzione al Meadowcreek? Potevamo vedere gli spari da qui"  gracchia la radio dell'AV

"Una normale serata all'inferno. Abbiamo un ferito grave." risponde prontamente Marta prima di chiudere la comunicazione.

"Se non atterriamo subito si insospettiranno" fa notare la rinnegata.

Jibril si asciuga il sudore dalla fronte

"Non è della mia taglia" dice senza neanche guardare il para.

"Ci inventeremo una scusa. Diremo che sei la figlia di un ricco corporativo ed io il tuo medico personale. Che ho informazioni che devono sapere prima di operarti"

"Ci sarà confusione, e loro trattano pazienti ricchi, potenti e viziati ogni giorno. Funzionerà".

Inviato

E sia dico in risposta al neretto gettandomi nella botola per rimettere in funzione l'arma del velivolo.

Come farai passare la valigia?

Spoiler

Ok, quindi rivolgo tutta la mia attenzione alla mini. SE poi finisco prima e mi avanza tempo penso anche alle pistole. Ovviamente (nel caso fai un unico post a tradimento) poi prima che atterriamo mi metto in "posizione"

 

Inviato

Jibril ci pensa su per qualche istante, mordendosi le labbra

"forse non la noteranno neanche" dice, "ma è solo un contenitore. Meglio lasciarla qui. Ne troveremo una all'interno. A meno che non pensi sia utile per metterci dentro le armi"

Ti cali nella botola e nel limitato tempo che hai a disposizione provi ad estrarre il cadavere, ma non c'è verso. L'ambiente è troppo stretto e qualcosa, in basso, fa resistenza.

Cominci a credere che dovrai farlo letteralmente a pezzi per liberare la mini, ma ormai l'AV sta atterrando e tu devi correre a stenderti sulla barella.

Inviato

Merda! esclamo frustrata dando l'ultimo strattone con tutte le mie forze prima di lasciare lì il cadavere dove si trova e schizzare in alto, fuori dalla botola. 

Passo vicino alla donna Senza la mini sarà un casino andarsene! Dammi una granata dico rapidamente per poi voltarmi verso il neretto Il capochirurgo, ricorda. Se all'interno ci sono già lasciala qui dico semplicemente prima di stendermi sulla barella, ma non su quella a cui ho strappato i legacci.

Spoiler

Prima di risalire riesco a vedere rapidamente se la guardia ha alla cintura\tactival vest  qualche granata di qualsiasi tipo? MA, se trovo delle granate e l'ex-arasaka mi dice che gliene resta una sola gliela lascio.

 

Inviato

Non trovi granate sul mitragliere. Marta vorrebbe darti la sua: se lei deve restare a bordo per controllare gli ostaggi potrebbe servire più a te.

"Se te la trovano addosso però te la sequestreranno di sicuro" avverte.

Jibril lega il medico ancora libero che protesta per le mancate cure amministrate al pilota ferito

"Più tempo passa è più corre rischi!" si lamenta

Il gigolò stringe le cinghie della barella "è più al sicuro se rimane a bordo, fidati" dice prima di ficcargli un bavaglio in gola.

 

Inviato

Ed allora prega che non lo facciano perché è l'unica cosa che abbiamo per sfondare il presidio. Fottuta mini del c@zzo!

Mi stendo sulla barella, "nascondendo" la granata nella tasca posteriore del pantalone, un po' sul lato in modo che non sporga troppo sul lato e che non mi faccia rialzare troppo la natica. Poi la copro sfruttando la lunghezza della felpa ed il braccio destro che ho opportunamente steso lungo i fianchi.

Mi lascio legare Stammi da questo lato dico al nero facendogli cenno di farsi dal lato della barella dove ho nascosto la granata nei pantaloni.

Inviato

L'AV atterra. Il portello comincia ad abbassarsi lentamente ronzando.

Nel vano cargo il personale TT è legato ed imbavagliato e in cabina Marta tiene sotto tiro il pilota.

Sono momenti carichi di tensione.

Jibril ti guarda: è nervosissimo.

"Vuoi infilarti sotto il culo anche la pistola? Forse è meglio se la dai a me. La custodirò bene"

Inviato

Gli passo la pistola sbattendogliela con forza, non troppa, sul petto Se lì sotto hai anche un paio di cogli0ni è il momento di tirarli fuori! Respira profondamente... c@zzo! gli sibilo in faccia Più tardi avrai tutto il tempo per pisciarti sotto! gli dico in un soffio di fiato guardandolo in modo feroce e per nulla tranquillizzante.

Poi torno alla mia posizione preparandomi ad interpretare il mio ruolo nella sceneggiata.

Inviato

Il Gigolò ti rivolge uno sguardo vuoto; prende la pistola e la fa sparire in una delle grandi tasche dei pantaloni lamellari: con tutto quel peso addosso è lento e goffo. La sua mente è distante, rivolta altrove, e le tue parole sferzanti sembrano non colpirlo affatto.

Come in stato di trance spinge la lettiga sulla rampa, fuori dall'avio.

Siete in cima al Medical Center, l'eliporto è illuminato da fari e luci lampeggianti rosse che pulsano lentamente. Vedi un altro AV parcheggiato vicino al vostro: ha la livrea verde e bianca della MeatWagon.

Jibril spinge la lettiga verso l'entrata di una struttura di cemento e vetro dal tetto ricurvo che spunta come un fungo sul limitare del tetto.

A pochi metri le porte di vetro riflettente scivolano di lato e ne escono tre paramedici, in divise bianche.

I para vi circondano afferrano la lettiga e cominciano a tirarla verso l'ingresso.

"Chi sei?" chiedono a Gigolò "non sei un TT, ma scendi da uno dei loro avio"

"Sono il medico personale della ragazza" ribatte Jibril senza scomporsi "Lei è troppo importante per essere affidata a personale sottopagato"

Uno dei para ridacchia

"E chi sarebbe questa principessa?"

Gigolò ti stringe un braccio. Vuole che tu rimanga calma, non faccia c@zzate.

Dopo un attimo capisci perché.

"Lei è Tessa Metzel, la figlia di un grosso dirigente della Militech"

Un grosso campanello comincia a suonarti in testa.

Non dovevano esserci nomi.  E mai e poi mai dovevano fare il tuo.

Recitarlo è dipingerti un grosso bersaglio addosso, metterti sotto un riflettore con un cartello al collo e la scritta "uccidetemi" sopra.

è invocare le dieci Piaghe d'Egitto sperando che non finiscano in un bagno di sangue.

 

 

 

Inviato

Sulla barella mi mostro il più dolorante e confusa possibile, normalmente mi sarei scostata al contatto della mano sul mio braccio ma questa volta non reagisco.

Merda! Dopo ti strangolo puttanella! penso serrando la mascella fino a farmi scricchiolare i denti per l'ira e la sorpresa, ma riesco a sopprimere qualsiasi altra reazione. Continuo la mia recita mentre inizio a programmare il modo in cui vendicarmi sul suo culo nero se ne esco viva.

Inviato

I para sono abituati a gente importante e non fanno una piega: non sanno della taglia, del fatto che sei una assassina sociopatica fuggita da un manicomio criminale e che hai una lista di nemici che ti vogliono morta lunga un chilometro.

Entrate di corsa nella struttura. Hai una fugace visione di eleganti mobili di design in alluminio e piante tropicali.

La faccia di un medico si piega su di te, ti acceca con uno stilo al led mentre ti divarica le palpebre e ti scruta le iridi.

Hai un brivido e un moto di repulsione. Credi sia il dottor Rainhard e che ti stiano per riportare all'istituto di salute mentale, ma è solo un istante. 

"Che le è successo?" chiede il medico

"è stata coinvolta in una sparatoria" risponde Jibril "Ha lesioni interne. Va operata d'urgenza"

Superate un paio di guardie arasaka armate di RAS che neanche vi guardano. Stanno seguendo una partita di baseball su di uno schermo attaccato al soffitto. Vi arrestate davanti ad un ascensore.

"Ci pensiamo noi. Lei deve fermarsi qui"

Ma Gigolò non molla la presa sul tuo braccio.

"La ragazza aveva problemi di salute anche prima: soffre di gravi patologie"

Il medico inspira profondamente

"Mi dica quali. In fretta."

Jibril scuote la testa "non qui. Non a lei. Si tratta di informazioni estremamente riservate. Cadessero in mano a giornalisti o a compagnie rivali..." lascia la frase in sospeso. L'Arasaka non è l'unica a potersi fare giustizia da sola.

"Ne parlerò in privato solo con il chirurgo che deve operarla"

Il medico esita, poi si arrende.

"Va bene. Ma non intralci il personale".

L'ascensore si apre e vieni spinta dentro.

Allora iniziate a scendere. Scendere nelle viscere dell'ospedale.

Ti chiedi se riuscirai ad uscirne viva.

  • 3 settimane dopo...
Inviato

Quella breve e fugace illusione mi fa agitare un po', una piccola e breve tensione dei nervi che passa inosservata.

Continuo a fare la mia parte, gemendo e comportandomi per dolori e ferite interne che non esistono. Cerco di apparire confusa il più possibile ma al contrario cerco di raccogliere quante più informazioni possibili e di studiare la struttura, le porte e le guardie.

Inviato

Uscite dall'ascensore, vieni trascinata per un corridoio foderato di pvc. I neon che si inseguono sul soffitto fanno scattare il tuo anti-abbagliante automatico.

Tutto diventa più scuro e smorto.

Passi davanti ad una grossa porta blindata dotata di scanner retinico e pensi di aver trovato l'ingresso della Ghiacciaia. Non vedi guardie. Poco dopo svoltate a sinistra. Entri in sala pre-operatoria. Altre macchine intorno a te. I due para se ne vanno. Nuove facce si chinano. Ti scrutano. Volano domande, e risposte nervose. Mani ti toccano.

Non ti piace essere toccata. Sopratutto da gente che indossa il camice. Ti ricorda l'istituto.

 Rimane il medico giovane, un' anestetista asiatica e un tipo più vecchio.

"Lei è il capo chirurgo?" chiede Jibril

Il vecchio brontola un assenzo.

"Mi dica cosa ha la ragazza e poi vada fuori dai piedi. Lei non dovrebbe essere qui."

Nessuno di voi dovrebbe esserci.

Gigolò comincia a parlare in medichese.

Str0nzate. Il vecchio è il chirurgo.

Ti servono i suoi occhi per entrare nella banca dei corpi.

Inviato

Una parte di me vorrebbe togliersi il più rapidamente possibile quell'istituto di merda dalla testa, mentre l'altra parte sa che non accadrà mai fino a quando non avrò avuto la mia libbra di carne dalla puttana e dal dottore.

Faccio un respiro profondo e scaccio tutte le brutte sensazioni, o almeno ci provo. 

Continuo la mia farsa fin quando non si scopre chi è il capo chirurgo e poi decido di averne avuto abbastanza. Con il braccio e la gamba destra strappo i legacci che mi fermavano al lettino e scivolo giù con i piedi al suolo. Nello stesso momento afferro il capo chirurgo per il collo con la mano sinistra e sferro un cazzotto con la destra all'anestesista.

Spoiler

Se l'anestesista ha già pronta (per qualche motivo) qualche siringa\anestetico invece di sferrarle un cazzotto le stritolo la siringa nella mano, che tanto usando il braccio cibernetico non mi succede nulla.

Fate resistenza e vi ammazzo tutti!

Inviato

Prendi tutti di sorpresa. Il cazzotto colpisce in pieno il setto nasale dell'anestetista. I servomotori del braccio cibernetico fanno il resto.

Ti sembra di sentirlo frantumarsi e senza neanche farlo apposta il violentissimo impatto gli spara i frammenti d'osso dritto nel cervello. 

L'asiatica precipita a terra rigida come uno stecco, la faccia incassata nel cranio, accartocciata come una lattina di birra vuota.

Il chirurgo boccheggia nella tua presa, cercando di dire qualcosa, mentre il medico più giovane, preso dal panico, gira sui tacchi e si precipita verso la porta della stanza.

Inviato

Non rivolgo neanche una seconda occhiata all'asiatica stesa al suolo, l'ho usata semplicemente come dimostrazione di forza per far capire rapidamente la situazione al chirurgo. 

Tendo la mano verso il nero «La pistola!» gli dico semplicemente come se fosse un ordine per poi voltarmi verso il chirurgo con l'arma in mano.

«Ora mi porti alla Ghiacciaia, la apri ed io ti lascio andare. Opponiti o rallentami e prima di massacrarti ammazzerò ogni fottuta persona nell'edificio!» poi spostando la presa sulla sua spalla lo faccio ruotare di forza e lo spingo fuori dalla sala pre-operatoria, tenendolo sotto mira e senza lasciare la presa «Ed ora muoviti!».

Inviato

jibril ti consegna l'arma.

"Avresti dovuto fermare il medico" dice "ora darà l'allarme e questo posto si chiuderà su di te come una trappola anche prima del previsto"

Il chirurgo è così terrorizzato che si strapperebbe gli occhi per darteli se glielo chiedessi. Vi conduce velocemente nel corridoio e poi alla porta blindata che avevi intravisto poco prima.

Il medico giovane è ad una decina di metri da voi, in fondo al corridoio, fermo davanti all'ascensore chiuso. Sta premendo il pulsante di chiamata come un matto.

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