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[Cyberpunk2020] Cuori Smarriti -Reloaded-


Mezzanotte

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Inviato

Ti guarda strano.

"Studiavo medicina, a Dakar, quando la guerra ha distrutto il paese. Volevo diventare chirurgo. Qui invece faccio la puttana."

"Vuoi che scivoli sotto il tavolo e ti faccia vedere in cosa mi sono diplomato?"


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Inviato

Una puttana ed una psicopatica entrano in un ospedale... sembra quasi una barzelletta del c@zzo.
Quando mi riferisco a me con "psicopatica" per un secondo tradisco odio e disprezzo per quella parola, mentre invece quando mi riferisco a lui con "puttana" lo faccio con tono neutro, come se fosse appunto una parola priva di uno speciale significato.

Controllo l'ora sul cellulare prima di alzarmi.

Un'altra volta Cioccolatino. Se ti interessa scoprire in cosa io sia diplomata hai il mio numero.
Poi faccio per andarmene.

Inviato

"Grazie Psyco, ma sono io che ti consiglio di chiamarmi presto; hai tre giorni a partire da domani per violare la banca."

"Immagino non ti debba spiegare quello che accadrà se fallisci o tenti di fuggire" dice allontanandosi a sua volta.

Inviato

Questa volta sono io a guardarlo strano. Non capisco se il ringraziamento sia serio o meno, non ho fatto o detto nulla che possa giustificarlo ed il mio invito non era di certo benevolo.

Adesso abbiamo anche una scadenza... Tre giorni. Me li farò bastare.

Soffoco l'ira mentre mi allontano senza rispondergli.
E' la quarta volta che mi minacciano, alla quinta voleranno teste.

Spoiler

Fa per tornare al condo. Le è passata la voglia di prendere qualcosa da mangiare.

 

Inviato

Arrivo in camera ancora incazzata, dopo essermi alleggerita dalle armi decido di fare un po' di esercizio per sbollire. Mi tolgo i vestiti rimanendo in intimo e comincio, con l'intenzione di continuare fino ad esaurire la rabbia o le forze. 
Interrotta da Tillie vado alla porta controllando dallo spioncino che sia da sola prima di aprirle. Mi affaccio alla porta in intimo e mezza sudata.

Potrei rifiutare, riprendere da dove avevo lasciato, farmi una doccia e ficcarmi a letto. Ma effettivamente sta iniziando a venirmi fame e l'idea di mangiare qualcosa di diverso non è poi così male. 

Il tempo di farmi una doccia e ci sono.

Spoiler

L'idea sarebbe quella di farsi una doccia fredda veloce, sciacquarsi\lavarsi l'intimo e metterlo ad asciugare per domani. Per poi ficcarsi di nuovo pantalone e felpa prima di andare da lei.

 

Inviato

La cena consiste, poco sorprendentemente, di mafia-pizza e birra cinese. Tilly si scusa, ma non è brava ai fornelli e comunque ha poco tempo per cucinare, dice.

Dalla foga con cui divora la sua quattro stagioni però sospetti che non gli dispiaccia poi tanto.

"Oggi ho dovuto sparare in aria per sedare una lite fra condomini. A volte mi sembra di essere nel vecchio west, giuro! Solo che io dovrei tenere la baracca in piedi, mica  fare lo sceriffo! Colpa anche della polizia che non c'è. Qui metà degli agenti sono corrotti e gli altri... be' vengono armati con cerbottane mentre le bande hanno fucili d'assalto ed armi anticarro!" sbotta con la bocca unta d'olio e mozzarella

"Se vuoi sopravvivere devi cercare la protezione degli stessi criminali che ti taglieggiano o, se te lo puoi permettere, mercenari e milizie private."

"A te invece come è andata? Ho visto che sei stata fuori tutta la giornata."

Inviato

Al contrario di Tillie mangio con calma ed in silenzio, era da un po' di tempo che non facevo un pasto decente. E sorbirmi Tillie non è neanche un prezzo troppo alto da pagare.
Anzi mi rendo conto di provare una certa curiosità, ma non per quello che dice, più per il tipo in se. Di certo non ho la minima voglia di ascoltare come ha passato la giornata.

Però ascolto comunque, anche perché non potrei fare comunque diversamente. Se solo Tillie si rendesse conto di star facendo quel discorso proprio ad una di quelle persone da cui dovrebbe proteggersi.

Alla sua domanda faccio spallucce, poi finisco di mangiare prima di aprire bocca.

Niente di che... sto cercando di ambientarmi.

Spoiler

Mi ero dimenticato di dirti che mi porto comunque almeno il coltello dietro.

 

Inviato

"Ah, sì, be', ti conviene passare la notte qui però. Sai, per il nostro accordo. E anche perché fuori è pericoloso. Hai visto i tipi che girano in zona."

Tilly parla veloce. Non sei tanto brava a capire le persone -non come ad ucciderle comunque- ma cominci a sospettare che la ragazza apprezzi la tua compagnia. Non ti spieghi altrimenti le continue offerte di cibo.

scegli i file... Clicca per scegliere i filSta messa proprio male.

"A proposito di tipi. Ho visto il tizio con cui te ne sei andata stamattina. Watanabe. Lui è della EH&M. Ed era collega del mio ragazzo. So che bevevano assieme dopo il lavoro. Marco era praticamente astemio, ma lo obbligavano. Per loro non sei un buon impiegato se non ti sbronzi con il tuo superiore e i colleghi"

mette via i cartoni delle pizze

"Ti ho detto che secondo me non hanno mai detto la verità sulla sua morte?"

Gli occhi gli si inumidiscono di lascrime e per un attimo temi stia per scoppiare a piangere, ma lei gira il volto e si asciuga discretamente con un tovagliolo.

"Il mio Marco che si arrampica sul tetto di quel cavolo di palazzo per buttarsi di sotto! Lui che soffriva di vertigini e non potevo chiedergli neanche di salire su di una scala per cambiarmi una lampadina! Se anche avsse voluto suicidarsi non avrebbe mai scelto quel modo"

"Non è giusto, vero?"

Inviato

Annuisco quando mi chiede di restare la notte, nel mentre mi domando se fra tre giorni tornerò a dormire qui. Molto probabilmente no.

Sembra segnata dalla morte del ragazzo al punto da essersi totalmente isolata dal resto mondo, per poi ricercare smaniosamente un contatto umano con la prima tizia che le capita tra le mani. Sospiro stravaccandomi sulla sedia, finisco la birra prima di lasciarla sul tavolo.

Si, me lo hai già detto...
Non mi piace chi vive troppo nel passato. Quando fa per piangere mi immobilizzo senza sapere bene cosa fare, non sono molto abituata a vedere gente piangere non per causa mia. Fortunatamente si ricompone da sola.

No, non è giusto...
Come se me ne importasse qualcosa...

 

Spoiler

Comunque che roba è quel link? Volevi mettere una pic o è uscito a caso?

 

Inviato
Spoiler

è un bug.

"Già, non è giusto" ripete ancora, guardandoti.

Per alcuni istanti rimane come sospesa. Poi la sua voce si fa dura.

"Tu potresti parlare con Watanabe, fargli dire la verità. Troveresti il modo, lo so. Ti ho visto, nel vicolo."

"E io ho dei soldi da parte. Stavamo risparmiando per sposarci. Ora non so più che farmene."

Ridicolo. Tutti sanno cosa farsene dei soldi.

Ma magari assumerti come guardiana è stato solo un pretesto per chiederti un altro tipo di favore.

Cominci a pensare che Tilly non sia così solare ed innocente come vuole far credere.

Non più.

Inviato

Ooh esclamo improvvisamente divertita dal modo in cui si è rivoltata la situazione.

"Troveresti il modo"... un ottimo modo per chiedermi di fare di tutto per ottenere la verità, sforzandosi però di ignorare il modo in cui lo farò.
Mi alzo in piedi per poi sporgermi verso di lei reggendomi con i palmi delle mani sul tavolo.

Vuoi la verità a qualsiasi costo? Vuoi che io arrivi a minacciarlo, torturarlo ed ucciderlo pur di scoprirla?

Inviato

La tua brutale franchezza sembra farla vacillare, ma è solo un attimo.

"Quando sono venuta al Bayview potevo scegliere qualsiasi appartamento per me" dice spostandosi verso la finestra "ma mi stabilii qui, in un monolocale. Riesci ad immaginarne il motivo?"

Sposta la tenda e scruta fuori, le luci della città.

"Da qui potevo guardarlo ogni giorno, mentre andava e tornava dal lavoro"

sorride, dolcemente assorta nella contemplazione della strada deserta

"I momenti migliori della mia giornata,"

"Prima di incontrarlo non avevo scopo. Mi trascinavo avanti. Vivevo solo per me stessa."

"C'erano giorni, più di quanti voglia ammettere, in cui ero tentata di infilarmi la canna del fucile in bocca e premere il grilletto."

"E la cosa peggiore è che sapevo che a nessuno sarebbre fregato nulla."

"Ma poi è arrivato; ed è stato come un raggio di sole nella notte più cupa. Ero importante per qualcuno"

"E sono rinata. Questa città non era più un posto così schifoso con lui al fianco. Tutto aveva finalmente un senso."

Lascia cadere la tenda con un gesto stanco e ti fronteggia nuovamente

"Quindi sì. Voglio la verità. A qualunque prezzo."

E ti fissa dritta negli occhi, e quello che vedi ti fa paura.

Almeno un po'.

"Brucia il mondo per me" dice

"E io lo guarderò ardere."

 

 

Inviato

Quando si sposta vicino la finestra mi volto verso di lei sedendomi sul tavolo.
Ascolto curiosa fissandole la schiena, mi domando come si faccia a rivalutare la propria intera esistenza in relazione a qualcun altro. Chiunque possa essere.
Cerco allora di immaginare me stessa nella sua situazione, ma la mia reazione non sarebbe nulla di più di una semplice e fredda ritorsione. Come per quanto successo ad Aaron, non so se è Ciop l'ha ucciso ma non conta. Prima o poi andrò a trovarla e la aprirò dalla gola ai genitali. Ma non per una questione di affetto verso Aaron, semplicemente perché ha toccato qualcosa di mio, qualcosa che mi appartiene. 

Ma non è quello che vedo nei suoi occhi. Mentre mi fissa determinata mi rendo conto che quella è Furia. Simile, ma diversa, a quella Furia che alberga nel mio animo e che sono costretta a tenere a bada per non perdermi. Ma la sua è libera, certo in qualche modo è direzionata, ma comunque libera di scatenarsi.

Scivolo giù dal tavolo, avvicinandomi senza interrompere il contatto visivo. Mi mordo il labbro inferiore al punto tale da tagliarmi ma non ci faccio neanche caso. 
Mi fermo solamente quando ci separano poco più di un paio di centimetri.

So che in questo momento non ne ho il tempo e soprattutto so che non devo fare cazz@te con lo Storpio, per evitare di ritrovarmi addosso i fottuti mocciosi, l'istituto, gli sbirri e chi più ne ha più ne metta. Eppure... l'idea è troppo allettante.

Non resteranno che tizzoni...

Spoiler

"Come on babe light my fire"
[Cit.]

 

Inviato

"Allora accetti?"

la voce trema lievemente. Forse ha paura che tu stia solo prendendoti gioco di lei.

Non saresti la prima.

Quando si è alti un metro e sessanta la gente sa essere crudele.

Inviato

Saperla allo stesso tempo così decisa, fragile ed indifesa mi provoca una scarica che mi attraversa dalle punte dei capelli fino ai piedi. Socchiudo gli occhi per gustarmela e li riapro solo quando è passata. Mi inumidisco le labbra mentre le resto così vicina che i nostri respiri si fondono.

Se me lo chiedi così non mi resta che accettare.

Spoiler

Mi sembrava di aver capito che lei fosse almeno un po' più alta di Tessa, invece no xD

Comunque di cosa profuma?

 

Inviato

Tilly odora lievemente di viole, polvere da sparo e grasso per armi. Non ha un capello fuori posto, è una persona metodica. Persino nel vicolo che puzzava di piscio, così vicina alla morte, fra la spazzatura, l'hai trovata impeccabile. 

Scommetti che ha dei cassetti con le etichette sopra. Tanti. E buste sigillate con vestiti piegati in maniera certosina. Biancheria intima senza fronzoli sempre lavata di fresco.

Con la tua immaginazione la vedi smontare e pulire il suo fucile, tutte le sere, come se pregasse, i pezzi ordinatamente disposti su una cerata immacolata stesa sul letto da una piazza e mezza.

La routine di ogni giorno.

Non che le rimanga molto altro ormai.

Sei vicina e lei non si ritrae. Ha paura di te, lo senti. anche se cerca di nasconderlo. Ha visto quello che puoi fare alle persone, ma tiene duro. E sai che è tua. Tua.

"Ti darò tutto quello che vuoi" sussurra in un soffio.

E apre un po' le labbra, e le gambe.

Inviato

Insinuo una gamba tra le sue mentre azzero la distanza che separa i nostri corpi. Poggio la mano destra sulla sua clavicola indugiando con il viso ad un soffio dal suo, la sua paura ha su di me un effetto molto superiore a quello di qualsiasi droga.

Interrompo il contatto visivo affondando il viso nei capelli dietro il suo orecchio destro, ispiro profondamente come se intendessi colmarmi del profumo di rose e della sua paura. Dopo un paio di secondi ritraggo leggermente il capo per sussurrarle all'orecchio.

Non intendi opporti? 
Dico come se fosse una constatazione e non una domanda, il tono è famelico.

Con la mano sinistra le prendo il mento e le faccio piegare il capo, avvicino le labbra al suo orecchio per morderle il lobo con gli incisivi. Inizio debolmente per poi serrare sempre di più la morsa. Nel mentre le lascio il mento ed infilo la mano sinistra nello stretto spazio tra la sua schiena ed il muro dietro di lei.
Se tenta di opporsi la blocco contro di me, inchiodandola allo stesso tempo al muro con il ginocchio e la mano destra.

Non intendo strappargli il lobo ma smetto di mordere solamente quando sento in bocca il sapore metallico del sangue.

E' quasi come se volessi imprimerle un marchio.

Inviato

Quando la tocchi la senti irrigidirsi, ma resiste al panico, alla tentazione di lottare.

Un po' ti dispiace.

Scuote con forza la testa alla tua domanda, mordendosi il labbro inferiore.

Emette un piccolo grido di sgomenta sorpresa quando le azzanni il lobo, come una bambina che cade e scopre di essersi sbucciata il ginocchio, ma ancora una volta domina l'impulso di scappare.

Sangue sulle tue labbra, sangue sulle sue.

Sei convinta non le piacciano le donne, eppure appena le lasci l'orecchio lei ti prende il viso fra le mani tremanti e ti bacia in bocca, gli occhi chiusi.

Sprofondi nell'odore di viole, mentre senti le lacrime rigargli il volto.

Il ragazzo. Doveva amarlo molto.

Inviato

Nel sentirla sussultare mentre la morto mi sfugge un sorriso, quando inizio a sentire il sapore del sangue in bocca allento la pressione dei denti ed indugio con la lingua sulla ferita, esplorandola. Mi godo le sue espressioni di sofferenza ed anche il modo in cui si trattiene, le due cose insieme sono un afrodisiaco che mi da alla testa.
Prima di lasciarle l'orecchio faccio pressione con le labbra un'ultima volta succhiandole debolmente il lobo.

Il suo bacio mi sorprende, ma mi riprendo subito e ricambio baciandola in modo tutt'altro che casto. La bacio con fare famelico, come se volessi divorarla, quasi con veemenza. Le stacco una delle mani con cui mi trattiene il viso e gliela blocco in alto sopra la testa, contro il muro, mentre intreccio le dite delle mani con le sue.

Il salato delle lacrime si fonde al sapore metallico del sangue mentre esploro con la lingua anche la ferita che si è autoinflitta, identica a quella che ho anche io. Quel dolore che la fa piangere e che l'ha spinta a baciarmi, ad accettarmi, non è il tipo di dolore che piace a me. Mi disturba solamente.
Mentre mi distacco lentamente con le labbra le infilo la mano libera tra le gambe e comincio ad esplorarla dall'interno con le dita. 

Prima era la paura che potessi farle del male a dominarla... ora cosa? la paura che io mi rimangi quanto detto? O il dolore della perdita?

Non ti nuocerò...
Per ora...
Ne mi rimangerò quello che ti ho detto. Avrai vendetta su coloro che hanno strappato via il tuo Sole.

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