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Inviato

@VIctor

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oh, troppo gentile, non sarà necessario, ci sono abituata alle noie di palazzo.

Detto tra noi, un prezzo ben basso rispetto agli agi che ci concede, fortunato sarà chi oserà chiedermi la mano lascia la frase in sospeso, con un sorrisetto divertito, poi comincia ad allontanarsi.

è stato piacevole rivedervi, spero di esserci quando tornerete per la riunione autunnale. A presto!

Dice così e si volta, incamminandosi nella direzione opposta di dove devi andare tu.

@Selyn

Spoiler

Cominci a preparare le tue cose, quando termini esci e ti dirigi verso l'esterno del castello.

Arrivi lì e noti che Osimidas, che attente osservando la città esterna, davanti a te la città di Dhameria rispende sotto il sole di mezzogiorno, le capitale di Ercaliba, speldente e rigogliosa, tanto da far impallidire il piccolo villaggio in cui sei cresciuta, gioisce e cresce sotto il governo di Arlas II, se c'è una cosa di cui non può essere accusato è certamente quella di aver peggiorato la vita al suo popolo.

Nelle viuzze della città vari personaggi discutono in disparte: nobili di ogni sorta, sacerdoti e paladini, elfi e nani; tutti personaggi che sono appena venuti dalla cerimonia ed ora tirano il bilancio della situazione prima di abbandonare la capitale.

@Selyn e Osimidas

Spoiler

la tielfing raggiunge il cavaliere all'esterno del castello, tuttavia non vedete ancora Victor nei paraggi, quasi certamente non ha ancora terminato di prepararsi.

 


Inviato

Osimidas

Quando vedo la ragazza arrivare le faccio un cenno con la mano per farmi vedere e al suo arrivo mi inchino con il busto per salutarla

Buongiorno, anche lei è già pronta?

Ora non ci resta che aspettare Ser Victor... 

Inviato

Selyn

@Osimidas e master

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Continuo i miei passi fino a raggiungere Osimidas. I miei occhi si concentrano su di lui, riconoscendolo in breve tempo. Ascolto le sue parole e successivamente sorrido.

Già, sono pronta. Ci ho messo un pò più del previsto a causa di un piccolo impegno, ma a quanto pare non sono l'ultima.

Proferisco per poi osservare attentamente il paesaggio di fronte a me.

Così direi che ha inizio questa nuova vita..

 

Inviato (modificato)

Victor

Spoiler

Lo spero ardentemente 

Salutando la con un inchino

Vado quindi a salutare i miei famigliari e prepararmi per il viaggio. 

 

Modificato da Alabaster
Inviato

@Victor

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Arteris ti saluta nuovamente, poi si volta e se ne va, tu torni nella tua camera e cominci a preparare le tue cose, quando termini esci e ti dirigi verso l'esterno del castello.

Arrivi lì e noti che i tuoi futuri compagni di governo sono già pronti e stanno aspettando, davanti a te la città di Dhameria rispende sotto il sole di mezzogiorno, le capitale di Ercaliba, come ogni volta che la visiti, sembra diventare sempre più rigogliosa, gioisce e cresce sotto il governo di Arlas II, se c'è una cosa di cui non può essere accusato è certamente quella di aver peggiorato la vita al suo popolo.

Nelle viuzze della città vari personaggi discutono in disparte: nobili di ogni sorta, sacerdoti e paladini, elfi e nani; tutti personaggi che sono appena venuti dalla cerimonia ed ora tirano il bilancio della situazione prima di abbandonare la capitale.

Infine tutti e tre riuniti e pronti, vi accingete a partire verso la contea di Isha.

@tutti

Spoiler

volete parlare o visitare la città? Se no partiamo subito all'avventura

 

Inviato

Vi allontanate dal castello, nelle vostre menti i gli eventi di questo giorno cominciano a mescolarsi e farvi riflettere sul futuro.

Rispetto al vostro arrivo, ben poche persone sembrano fissarvi, forse come trio suscitate reazioni contrastanti, e forse è proprio questo che Arlas spera di risolvere facendovi lavorare insieme.

Prendete i vostri cavalli, vi mettete in sella e cominciate il lungo viaggio che vi porterà esattamente al confine del regno di Ercaliba, e a due passi da Sannia; il primo giorno passa sereno: costeggiate il lato Orientale dei colli ancici, osservate le praterie che cominciano a fiorire, vi muovete sotto il sole caldo ma non cocente che Demetra ha donato agli uomini, secondo la Chiesa, e che gli spiriti hanno prodotto col ciclo delle stagioni secondo i druidi.

Riposate la notte nella locanda di un piccolo villaggio sul fiume Garhea, quindi riprendete il viaggio sotto un'altra giornata di sole, costeggiando la riva del quieto ruscello che, pian piano, si ingrossa sempre più; infine giungete alla città di Rovia, il più importante insediamento commerciale nella zona nord di Ercaliba.

Dopo aver trascorso la seconda notte qui, al terzo giorno arrivate finalmente nel feudo che state per reclamare, il clima è leggermente piovoso, ma due gocce d'acqua sono meno di un fastidio rispetto ai pericoli e difficoltà che avete passato tutta la vita. La vostra destinazione è ad un giorno dal villaggio di Bek, nel quale vi fermate per riposare.

A Bek cominciate a farvi un'idea dello stato della contea, i contadini sono molti e le terre non tante, questo implica che il grano prodotto è poco e, di conseguenza, che con alte tasse gli rimane poco da sfamarsi; per le strade non vedete gente ridotta alla fame, tuttavia nessuno sembra condurre vite agiate. L'unica cosa apparentemente prospera è il tempio di Era, la regina dea e protettrice delle famiglie, che torreggia al centro del villaggio.

La visita a Bek vi chiarisce leggermente le idee, tuttavia proseguite e raggiungete infine la vostra destinazione finale: il castello di Isha. Sorto sulle sponde del fiume Isha, confine tra Ercaliba e Sannia, il castello è un edificio in pietra di medie dimensioni; un piccolo ammasso di case sotto le mura ospita servitori, soldati e contadini del posto, una cinta alta tre metri separa le poche case dall'altopiano in cui si sviluppa il corpo centrale della fortezza, all'interno di essa un battaglione di una cinquantina di uomini è schierato in posizione di rappresentanza nel cortile con la fontana, subito dietro ammirate la struttura che vi ospiterà.

Un edificio alto due piani si affaccia sul cortile interno, subito di fianco vedete delle stalle abbastanza grandi da ospitare comodamente venti cavalli, affiancate ad un'ampio magazzino, dal lato opposto una struttura minore funge da caserma mentre al suo fianco c'è una piccola fucina.

Dal centro dei soldati in posa un anziano barbuto si fa strada appoggiandosi ad un bastone di legno, egli indossa un completo blu vellutato ed ha uno sguardo acuto ma stanco. Benvenuti vossignoria, io sono Vennhor, qui per servirvi in tutte le mansioni che riterrete oppurtuno, se vorrete tenermi con voi... ho preso la libertà di supporre che sareste stati affamati, così ho ordinato di predisporre un banchetto degno di veri conti appena siete stati visti giungere in lontananza. Ho fatto bene non è vero? Non vi sembra notare tracce di astio nella sua voce, appare un gentile signore abituato a trattare con gente altolocata, uno di quelli che non giudica e non fa domande anche se ben capace di eseguire ragionamenti complessi.

Inviato

Victor

Scendo da cavallo e con occhio attento osservo i soldati schierati, il loro portamento ed equipaggiamento ma soprattutto se sembrano nervosi o altro. Senza una parola faccio cenno ad un garzone di prendere il cavallo. 

Avete fatto molto bene Vennhor, vi ringrazio. Ma entriamo e fate tornare i soldati nelle caserme a prendersi cura delle armature, non ha senso restare sotto l'acqua, non siete d'accordo? 

Domando verso gli altri due nuovi nobili. 

Faccio un cenno di assenso col capo ai soldati schierati e mi avvio verso l'interno senza affrettarmi in modo da permette all'anziano uomo di non doversi sforzare per tenere il passo. 

Inviato

Osimidas

@Master

Spoiler

Consco qualche contatto al  castello?

Se non ne conosco nessuno, io comunque metto in mostra il ciondolo, tanto chi non sa non può insospettirsi di nulla, così magari qualcuno può riconoscerlo.

Scendo da cavallo, nonostante la pioggia e la noia del lungo viaggio, sono rimasto carico ed eccitato per tutto quello che mi è capitato in poco tempo.

Lascio il cavallo allo stalliere, per poi avvicinarmi a Ser Victor

Sono d'accordo Victor, andate al riparo a riposarvi, che da domani ci sarà da impegnarsi per ognuno di noi

Dico con tono gentile ma autoritario, per poi sorridere ai soldati. 

Seguo Vennhor e Ser Victor verso l'entrata dell'edificio mantenendo un sorriso quasi ebete in modo da rassicurare (o almeno provare a farlo) i cittadini che incontro durante il tragitto per il forte.

Inviato

Selyn

Il viaggio è stato lungo, ma non particolarmente difficile e le mie attenzioni proseguono nei confronti dei miei compagni di viaggio, cercando di capire via via quanto può mancare all'arrivo. Un manto coprirebbe parte il mio corpo a causa della lieve pioggia, nascondendo anche la testa sotto di esso, lasciando che solo il mio volto e parte dei capelli rosei siano visibili. La coda è attorcigliata intorno alla vita, cercando di lasciare scoperti meno dettagli possibili riguardo al mio retaggio.

La mia attenzione vaga ancora una volta a coloro che sono arrivati, cercando di riconoscere qualcuno tra la folla.

@Master

Spoiler

Cerco di vedere se Chirst è tra i presenti.

Successivamente i miei occhi si soffermano su Vennhor ed ascolto le sue parole. La mia espressione rimane ben rilassata..

Quanto mi piace poco...

Un leggero sospiro dalle mie labbra, prima di prendere parola.

Suppongo che riposare sia l'idea migliore per tutti noi.

Proferisco in seguito a Victor, affiancando quindi le sue parole e scendendo dal cavallo per seguire gli altri verso l'interno del castello.

Inviato

@Osimidas

Spoiler

non vedi nessuno di familiare tra la gente.

@Selyn

Spoiler

non riesci a vedere Chirst, d'altro canto non significa neanché che ha scelto di non venire: siete partiti subito dopo averci parlato ed avete viaggiato di ottimo passo a cavallo. Non sarebbe sorprendente se lui, invece, ci impiegasse anche qualche settimana per decidersi, organizzarsi e partire.

Senza a aspettare un cenno da Vennhor, gli uomini abbandonano le posizioni e tornano ordinatamente nella caserma: qui la vostra parola è legge, alcuni sembrano preoccupati dalle ultime parole di Osimidas, ma è solo un'impressione.

L'anziano intanto vi fa strada, lentamente, verso l'ingresso dell'edificio; varcate una sala di ricevimento di grandi dimensioni, con un tetto alto quanto l'edificio stesso per dare una sensazione più maestosa, adornata con una coppia di statue marmoree in buone condizioni, dalla stanza d'ingresso si aprono due porte ai lati ed una di fronte, inoltre una scalinata circonda la porta in fondo e si unifica in una balconata d'effetto che torreggia su tutta la sala principale.

L'anziano amministratore vi conduce sulle scale, e vi accompagna nella stanza successiva del secondo piano: questa è una sala da pranzo ben più ristretta e accogliente dello stanzone che avete attraversato poco prima, c'è un tavolo imbandito, un caminetto, spento perché la temperatura è gradevole nonostante la pioggerellina, ed alcuni ritratti a decorazione, probabilmente precedenti proprietari della contea.

Vennhor vi fa accomodare, facendo portare piatti di carni di varii animali, formaggi, frutta e verdure. Mentre  vi sedete comincia a parlare come ho già detto sapevo del vostro arrivo, certo non mi aspettavo che il sovrano facesse andare avanti una contea così importande da un umile amministratore; ma avrete sicuramente molte domande immagino dice fissanovi intensamente uno per uno, per poi soffermarsi su Selyn la signora è una cavaliera vero? O una sposa? Chiede con evidente e comprensibile perplessità, difatto è difficile vedere donne umane nei corpi militari, il loro ruolo è secolarmente determinato come mogli e madri.

Inviato

Osimidas

Mi siedo davanti alle vivande, iniziando a mangiare cercando di non essere troppo vorace

È tutto molto buono Dico, per poi iniziare a conversare con l'anziano uomo

Cosa può dirmi riguardo alla situazione del castello e dei paesani che vi abitano?

Hanno abbastanza cibo? C'è del malcontento percaso?

 

Inviato (modificato)

Selyn

Mi accomodo con calma intorno al tavolo imbandito, iniziando a mangiare con calma e cercando di tenere un comportamento che quasi pare fin troppo raffinato per le mie abitudini. E' in questa occasione che calerei giù il cappuccio per rivelare il resto del volto, i capelli rosati e le corna che segnano il mio retaggio.

Con calma afferro ed inizio a mangiare un pò di carne con delle verdure, lasciando che lo sguardo vaghi tra i presenti.

Un sorriso alle parole di Vennhor, prima di rispondere.

Un cavaliere. Diciamo che sarebbe alquanto bizzarro vedermi sposa di qualcuno, non crede?

Chiedo con calma, prima di osservarmi un pò intorno per cercare di apprendere la situazione che mi circonda.. D'altronde la fiducia non è scontata e questa è una lezione di vita che ho imparato a mie spese.

@Master

Spoiler

Vorrei fare una prova di Percezione (o investigazione? =O) per vedere se noto qualcosa di strano

 

Modificato da Nerelith
Inviato

@Selyn

Spoiler

perquanto tu non sia abituata a situazioni come questa pensi che sia tutto normale. (investigazione mi sembra più appropriato)

Vennhor sorride alla tielfing, non si esprime sulla sua domanda ma il suo volto fa intuire che è d'accordo; invece si rivolg a Osimidas bene, domanda interessante e difficile; vedete, il cibo c'è ma è poco, abbiamo molte bocche da sfamare e un basso numero di campi, tuttavia non possiamo neanche tenerlo tutto per la gente, questa contea ha poche risorse e il poco cibo che produciamo è abbastanza pregiato; da tempo la linea di governo è stata di commerciare una buona parte per avere altre risorse e per far rientrare le spese.

Fa una pausa per riprendere fiato, poi continua malcontento non direi, più una poca contentezza, forse è meglio; è vero, abbiamo visto aumentare il brigantaggio negli ultimi anni, ma non credo sia a causa della fame, temo ci sia qualche trascinatore di folle che ha approfittato del vuoto di potere venutosi a creare per prendere adepti per le sue razzie. Non mi stupirei se il fenomeno si eliminasse col vostro arrivo.

Il castello invece, bhe, diciamo che è molto povero: ci sono tante stanze che potrebbero essere occupate da uomini di valore ma i conti sono stati avidi e non hanno attirato intellettuali o artisti. Dal punto di vista militare le mura sono da ristrutturare, la caserma necessita di essere allargata così come le stalle. Ma i soldi non sono tantissimi, potremo essere costretti a ridurre il personale o aumentare le tasse. Di certo tutti questi lavori necessitano di più introiti di quelli che abbiamo.

Inviato

Osimidas

Senza indugio rispondo con  decisione a Vennhor

Il problema è evidente, tutto il raccolto deve essere dato alla popolazione, al castello si mangerà in modo meno nobile, ma più economico, in modo da non sprecare risorse inutilmente.

Il commercio è inutile dal momento che non si riesce ad avere nemmeno il cibo per i lavoratori stessi.

Penso che sia necessario smuovere l'economia della contea, quindi incoraggiare gli agricoltori a lavorare al castello, magari come artigiani o semplici manovali: avranno un salario adeguato, e non ci sarà una così grande quantità di lavoratori nei campi. Di sicuro ci serviranno persone che rimettano in sesto le mura ed il forte stesso.

Dopo il lungo discorso prendo un attimo di fiato, per poi guardare i miei due compagni

Concordate il mio pensiero anche voi, cavalieri?

Inviato

Selyn

Ascolto le parole di Vennhor e la risposta di Osimidas, intrattenendomi nell'osservare meglio quella grande sala.

L'idea è buona.

Rispondo inizialmente, prima di portare i gomiti sul tavolo e congiungere le mani davanti al volto.

Quale altri risorse è possibile o sarebbe possibile sfruttare in questa zona? Il fatto che questa contea abbia sfruttato l'agricoltura, non significa che possa trovare nuove vie più interessanti. Magari tra la popolazione ci possono essere elementi adatti a trainarle.

Inviato

Victor

Scuoto il capo

Direi che è prematuro prendere decisioni, non dobbiamo farlo adesso dato che abbiamo ancora troppe poche informazioni.

Vennhor, domani gradirei incontrare il capo delle guardie e avere un quadro della catena di comando.

Voglio poi dei rapporti scritti sul numero di truppe a disposizione, del loro stato di addestramento ed equipaggiamento, se ci sono guardie di confine e quante sono, con i relativi costi di mantenimento di tutte le truppe. Quindi mappe del territorio, le più precise che riesci a trovare, il nome del miglior cartografo della zona se ce n'è uno e i lavori necessari per il castello dal punto di vista militare.

Mi picchietto il mento pensieroso

L'elenco di tutto il personale del castello, nome e mansione, una stima delle merci che la contea può produrre per essere commerciate, l'attuale costo di grano e beni di prima necessità... poi poi... le tasse quanto sono alte, una stima della produzione attuale di cibo interna, chi sono i principali mercanti della zona e che tasse vengono applicate al commercio.

Inoltre quando è stato rimosso il precedente conte suppongo che alcuni nobili minori abbiano perso le loro terre. Ci sono quindi titoli e terre vacanti? Nel caso ne voglio un elenco con una stima del loro pregio. Naturalmente non tutto per domani, ma voglio delle stime su quanto tempo sarà necessario per avere queste informazioni.

Ah, è mai stato fatto un censimento nella contea?

 

Inviato

Vennhor vi guarda discutere, pensieroso, si vede che sta cercando di capire come aiutarvi.

Artigiani e manovali ne abbiamo pochi, ma si potrebbe impiegare parte dei contadini, sinceramente non so come poter guadagnare se smettiamo di commerciare, di risorse ulteriori non ho notizie ma se cercassimo qualcuno esperto nella zona forse si avrebbe di più. I più colti della contea sono i sacerdoti di Era del villaggio di Bek.

Poi Victor lo tempesta di domande. Ecco signore, temo ci vorrà un po'; proverò domani a cercare tra le vecchie carte, ma se non trovo niente lì dovrò girare un po' per avere tutto.

Inviato

Osimidas

Mmh... Tutte queste informazioni potrebbero essere molto utili, ma ci vorra molto tempo per reperirle.

Mi giro verso Vennhor

Mi dica, senza il commercio cosa accadrà? Percaso abbiamo dei debiti nei confronti di qualcuno?

Giro il capo nuovamente verso Victor

Scommetto che la Contea sia sprovvista di un grande numero di difese, se fanno fatica solamente a reggersi in piedi da soli, figuriamoci a combattere.

Ospite
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