Eknamorgen Inviata 12 Maggio 2016 Segnala Inviata 12 Maggio 2016 Salve a tutti... questa sera ho la partita col nuovo pg e non ho ancora deciso l'allineamento del mio mago 5° - maestro esangue 4°... Mi sono documentato sul modo di comportarsi dei vari allineamenti ma non ho realmente trovato nulla che sia adeguato al mio... Premesso che il mio master non vuole malvagi perché dice che le avventure malvage finiscono sempre troppo in fretta perché spesso maciullati da guardie ecc. Vi posto il mio background così potete farvi un'idea... Cita Eknamorgen era un ragazzo chiuso e introverso affascinato dalla magia in tutte le sue forme. Per questo, passava le sue giornate a studiare accrescendo il suo potere e la sua conoscenza. Un giorno, suo padre si ammalò di una grave malattia che lo iniziò a logorare portandolo sempre più vicino alla morte. Eknamorgen si sentiva impotente nel non poterlo aiutare e disperato abbandonò gli studi per dedicarsi interamente a lui. Per quanto le sue cure potessero essere meticolose, l’uomo morì nel giro di pochi mesi facendo cadere Eknamorgen nella disperazione più totale. Cominciò a fare strani pensieri sul possibile uso della necromanzia per riportarlo in vita. Cercò di conservare il cadavere nel migliore dei modi mentre si impegnava nella ricerca di una soluzione. Passarono settimane e il cadavere ormai era in avanzato stato di decomposizione con un odore terribile che riempiva tutta l’abitazione. Finalmente Eknamorgen trovò un incantesimo che faceva al caso suo. Stanco ma speranzoso incanalò tutta la sua energia sul corpo putrefatto del padre ma qualcosa andò storto e il corpo esplose in mille pezzi di fronte ai suoi occhi esterrefatti. Sconvolto prese un grosso tomo e iniziò a scriverci dentro tutti gli incantesimi che conosceva e partì per andare il più lontano possibile da quel posto che gli riportava alla mente quegli orrori di cui era stato partecipe e testimone. Continuò i suoi studi ove ne aveva l’opportunità alla ricerca di un modo che potesse permettergli anche solo un contatto con il padre e col tempo riuscì ad ottenere una grande padronanza della necromanzia e della magia in generale. Iniziò ad essere conosciuto per i suoi grandi poteri e in breve tempo raccolse attorno a se una piccola cerchia di seguaci, tre in particolare gli erano molto legati e lo veneravano come un vero e proprio dio. La sua magia nera non era tuttavia ben vista dalla cittadinanza e in breve divenne un vero e proprio ricercato. Riuscì a nascondersi a lungo grazie al sostegno della sua setta ma un giorno le guardie fecero irruzione nella caverna in cui si nascondeva e nello scontro che ne scaturì ebbe la meglio la setta ma Eknamorgen morì trafitto da una spada nel petto. I seguaci rimasti presero strade diverse e si persero di vista, tutti tranne tre. Loro erano troppo fedeli per arrendersi e portarono il corpo del loro maestro a un gruppo di maghi del sangue che dietro un lauto compenso in denaro effettuarono un rito che riuscì a riportarlo in vita con successo ma facendogli perdere parte dei suoi poteri e uccidendo i tre fedeli. Egli rimase affascinato da questi potenti maghi e rimase con loro per qualche tempo imparando numerose tecniche per incrementare i suoi poteri. Nonostante tutti lo credessero morto, decise di andarsene da quella regione per evitare che qualcuno lo potesse riconoscere. I maghi del sangue per dirgli addio gli regalarono un grosso casco in grado di celare la sua identità agli occhi altrui e lo lasciarono andare per la sua strada. Egli si incamminò con l’intento di andare il più lontano possibile... Dopo mesi di viaggio giunse alle pendici di un grosso monte innevato con uno stretto,lungo sentiero che portava fino in cima. Aveva letto che in quelle zone si trovavano delle cripte ed aveva intenzione di andarle a studiare. Così salì per la montagna e circa a metà strada, trovò una grotta nascosta tra i cespugli. Entrò con un po’ di timore facendosi strada nell’oscurità e dopo poco si rese conto che non era una semplice grotta. Da uno stretto cunicolo si andava ingrandendo sempre di più con tutta una serie di corridoi incrociati. Sui muri, c’erano decine e decine di loculi che lo affascinavano e lo incuriosivano. Dopo qualche minuto notò una luce fioca in fondo a un corridoio e un po’ tentennante decise di avvicinarsi. Vide 8 uomini, con delle grosse tuniche nere che coprivano interamente il loro corpo, inneggiare frasi in una lingua sconosciuta attorno a un fuoco al centro della stanza. Le pareti erano decorate con enormi simboli ricchi di particolari e i pavimenti erano ricoperti di una sostanza nera che sembrava pece. Improvvisamente, un lampo di luce verde inondò la stanza abbaiando Eknamorgen che si accasciò a terra coprendosi il volto. Appena riaprì gli occhi vide accanto agli uomini qualcosa come 40 o forse 50 scheletri tutti armati di spade e scudi disposti in file ordinate. Egli non aveva mai visto nulla di simile in tutta la sua vita né l’aveva mai letto su uno dei suoi libri sulla necromanzia. Era bramoso di possedere quel potere così si fece coraggio ed entrò nella stanza. Appena poggiò un piede sulla pece i non morti si voltarono di scatto verso di lui e sguainarono le spade fissandolo con quegli occhi vuoti e senza vita. Uno degli uomini in nero lo guardò ed esclamò “Come osi entrare in questo luogo! Pagherai per il tuo affronto!”, “Voglio imparare!” incalzò Eknamorgen. Gli uomini scoppiarono in una fragorosa risata e subito dopo uno di loro gli puntò un dito contro farfugliando delle frasi incomprensibili. In un attimo, Eknamorgen si sentì soffocare e si inginocchio a terra impotente. L’uomo disse “Vuoi imparare da noi? Bene, vediamo di che pasta sei fatto.”, d’un tratto tutto divenne buio ed Eknamorgen perse i sensi. Si risvegliò, completamente solo, in una grossa stanza quadrata col soffitto molto alto e ovunque guardasse c’erano loculi sigillati. Andò in preda al panico pensando che sarebbe morto lì dentro. Aveva ancora con se tutte le sue cose ma frugando nella borsa trovò una tavoletta di pietra con su scritto “Inizia la tua prova”. Non appena lo lesse si aprì un loculo da cui uscì uno scheletro armato di spada che si scagliò contro l’incantatore. Senza neanche farlo avvicinare, Eknamorgen disintegrò l’essere ridacchiando soddisfatto. Ma la sua felicità durò poco, dopo 10 minuti si aprirono altri due loculi da cui uscirono due zombie con delle grosse mazze in mano. Anche questa volta nessun problema ma la paura che la situazione potesse degenerare da un momento all’altro lo tormentava. Le sue paure non erano infondate,i non morti continuavano ad uscire, sempre in numero maggiore ma il tempo tra un’ondata e l’altra aumentava sempre di più permettendogli di riposare e nutrirsi di quel poco che aveva nella borsa. Dopo tre settimane, era esausto, ridotto pelle e ossa ormai rassegnato al fatto che non avrebbe potuto resistere ancora per molto. Mentre era seduto sul pavimento con gli occhi socchiusi si accorse che la parete opposta a quella a cui era appoggiato stava lentamente scomparendo. Pensò di avere le visioni finché non vide un essere avvicinarsi a lui. Era alto con un braccio scheletrico, l’intero corpo ricoperto di pezzi di pelle di colori diversi e una grossa ciste che gli spuntava dalla fronte. Nella mano destra aveva una lunga verga interamente ricoperta di teschi circondata da una specie di gas verde che scompariva appena si allontanava dalla verga. La creatura gli si avvicinò e disse “Benvenuto nei Maestri Esangui.” porgendogli la verga. Un attimo dopo, chiuse gli occhi stremato e al suo risveglio si ritrovò sdraiato su un altare di pietra con indosso una pesante tunica nera. Sentì un dolore straziante al collo e toccandosi si accorse di avere un duro rigonfiamento simile a una ciste che pulsava come se fosse intrisa di potere magico. Negli anni che seguirono, Eknamorgen, fu istruito da questi potenti necromanti esperti nell’evocazione di non morti soliti nel trasformare i loro corpi con innesti di pelle e ossa per incrementare i loro poteri diventando spesso molto simili alle creature che evocavano. Quando la sua istruzione nella caverna fu terminata venne mandato in viaggio affinché potesse accrescere i suoi poteri in giro per il mondo. Quello che vi chiedo è... secondo voi quale allineamento dovrei scegliere? I miei compagni sono tutti Neutrali puri o Neutrali caotici... Un'ultima domanda... probabilmente nelle prossime partite arriverà un paladino nel gruppo... come andrebbe ruolata la presenza di un paladino e di un necromante nello stesso gruppo? Devono essere per forza rivali?
LuigiTheWall Inviato 12 Maggio 2016 Segnala Inviato 12 Maggio 2016 un personaggio del genere lo vedrei bene come Caotico Neutrale o Neutrale puro: sull'asse bene/male non penso che un incantatore che faccia un tale uso della Necromanzia possa essere buono, anche se ciò non vuol dire che sia malvagio; sull'asse legge/caos da come lo hai descritto non mi sembra il tipo che segua la legge, a meno che non abbia un tornaconto personale. 41 minuti fa, Eknamorgen ha scritto: Un'ultima domanda... probabilmente nelle prossime partite arriverà un paladino nel gruppo... come andrebbe ruolata la presenza di un paladino e di un necromante nello stesso gruppo? Devono essere per forza rivali? Se il tuo mago sa che il tizio davanti a se è un paladino se è furbo non userà i suoi poteri legati ai non morti davanti a lui, in quanto se il pala dovesse venirlo a sapere non potrà che schierarsi contro quelle "empie creature"
Eknamorgen Inviato 12 Maggio 2016 Autore Segnala Inviato 12 Maggio 2016 Allora credo che farò Neutrale-Caotico ... Per quanto riguarda il paladino... Se non posso usare incantesimi di necromanzia davanti a lui e combattiamo sempre insieme praticamente divento inutile.... ci deve pur essere una soluzione..
LuigiTheWall Inviato 12 Maggio 2016 Segnala Inviato 12 Maggio 2016 24 minuti fa, Eknamorgen ha scritto: Allora credo che farò Neutrale-Caotico ... Per quanto riguarda il paladino... Se non posso usare incantesimi di necromanzia davanti a lui e combattiamo sempre insieme praticamente divento inutile.... ci deve pur essere una soluzione.. temo di non essermi spiegato bene: davanti al paladino puoi usare tutti gli incantesimi che vuoi, solo che non potrai usare capacità legate direttamente ai non morti (es. evocare zombie, usare innesti ecc...).
Eknamorgen Inviato 12 Maggio 2016 Autore Segnala Inviato 12 Maggio 2016 Eh taglia una buona fetta di incantesimi...
celebris Inviato 12 Maggio 2016 Segnala Inviato 12 Maggio 2016 Non esiste un assoluto per quanto riguarda il gioco di ruolo. Non si può dire "x è sbagliato e y deve fare così" per questo è difficile rispondere alla tua domanda. Concordo sull'allineamento caotico neutrale ma per quanto riguarda il paladino le cose sono più complicate. Inanzitutto bisogna vedere di che divinità è paladino, poi devi vedere in che modo il giocatore lo ruolo. Magari potete accordarvi voi giocatori per far si che il paladino veda le tue evocazioni di non morti e gli incantesimi di necromanzia come un male necessario per eliminarne uno maggiore. Cercate un terreno comune su cui convivere e tu cerca di non usare gli incantesimi di necromanzia per compiere atti osceni e malvagi così che lui non sia costretto a intervenire; se devi farlo fallo di nascosto. Magari puoi inventarti che i non morti che evochi sono corpi di vecchi guerrieri e tu gli stai dando una nuova chance di calcare il piede sul campo di battaglia...trovate insieme qualcosa.
KlunK Inviato 12 Maggio 2016 Segnala Inviato 12 Maggio 2016 4 ore fa, Eknamorgen ha scritto: Quello che vi chiedo è... secondo voi quale allineamento dovrei scegliere? I miei compagni sono tutti Neutrali puri o Neutrali caotici... Dal BG non è chiaro perché lui scelga di compiere atti malvagi come creare non morti. Se come penso è perché gli interessa il potere e "non si fa troppi problemi" direi che sarebbe un caotico neutrale. 4 ore fa, Eknamorgen ha scritto: Un'ultima domanda... probabilmente nelle prossime partite arriverà un paladino nel gruppo... come andrebbe ruolata la presenza di un paladino e di un necromante nello stesso gruppo? Devono essere per forza rivali? Di base un paladino non accetterà mai che tu compia atti esplicitamente malvagi come creare non morti. La convivenza coi paladini è dura, ma d'altronde non interpreterebbe bene se lasciasse correre. Può essere che continuerete a battibeccare, ma se tu non sei malvagio e il resto del gruppo comunque apprezzerà la manforte che danno i tuoi non morti, probabilmente riuscirai a fare quello che vuoi (magari con i dovuti modi e in modo da non "offenderlo").
ithilden Inviato 16 Maggio 2016 Segnala Inviato 16 Maggio 2016 (modificato) Il 12/5/2016 alle 13:21, Eknamorgen ha scritto: ci deve pur essere una soluzione.. Sì, il tuo amico non fa il paladino o tu non fai il necromante XD Dico sul serio: necromanti, paladini, allineamenti, due terzi di questa triade andrebbero eliminati, almeno secondo me. Concordo nel dare un allineamento Caotico Neutrale o Neutrale puro al necromante, anche se potrebbe essere anche malvagio tranquillamente. Il paladino è un grosso problema perché, pur nel caso tu sia neutrale, alcuni incantesimi di necromanzia (animare i morti, parlo con te) sono assolutamente malvagi, atti di deliberata malvagità che un paladino non può tollerare. Senza considerare che, tecnicamente, compiere continuamente atti malvagi, alla lunga ti rende malvagio. Secondo me, cercare di andare d'accordo con il paladino dicendo "il paladino mi accetta perché sono il male minore", significa che 1. l'alleanza è quanto mai precaria, destinata a terminare nell'assoluzione di uno, nella caduta morale dell'altro o nella morte di uno dei due, se non di entrambi. 2. il paladino potrebbe scoppiare da un momento all'altro 3. nel gruppo c'è la totale assenza di fiducia 4. nel tavolo c'è poca coerenza, almeno secondo il mio punto di vista: è un po' come se il paladino dicesse "ok, puoi stuprare tutte le donne che vuoi perché così facendo mi aiuti ad acchiappare un serial killer". Non funziona proprio così, non mi sembra molto da legale buono. Sinceramente i miei consigli sono i seguenti 1. parla con il master e prova a convincerlo a togliere gli allineamenti. Già senza, potrete avere molto più respiro 2. parla col master e prova a chiedergli di modificare parte della fuffa di animare i morti: se quell'incantesimo, ed ogni altro incantesimo simile, non è più malvagio, allora il paladino non dovrebbe fare troppe storie, anche se secondo dovreste proprio metterci le mani giù pesanti, non basta togliere il target (male) all'incantesimo. 3. se i precedenti consigli non sono applicabili, allora secondo me vi conviene rinunciare o tu o il giocatore del paladino al proprio personaggio: non vedo molti modi possibili per farvi convivere pacificamente senza eliminare la questione degli allineamenti, e quei pochi metodi sono temporanei e scricchiolanti, destinati a fallire, a rendere incoerente l'interpretazione o a forzare la storia del gioco (una volta finito il motivo dell'alleanza il master dovrà trovare un altro motivo e così via). Modificato 16 Maggio 2016 da ithilden
smite4life Inviato 17 Maggio 2016 Segnala Inviato 17 Maggio 2016 Per quanto riguarda il tuo pg, prova a farti alcune domande su come si comporterebbe (dandoti anche delle risposte, naturalmente). Ad esempio: - Metterebbe al primo posto il potere o la salvezza di un alleato? (Considerando la sofferenza della prova in cui è rimasto da solo così a lungo) - Sarebbe capace di perdonare un torto subito? - Se avesse saputo in cosa consisteva la prova, l'avrebbe sostenuta? Se la dovesse sostenere ora, lo farebbe? - Continua a sentire la necessità di contattare o di riportare in vita il padre? - Si potrebbe dire che capire e correggere ciò che è successo al padre è ciò che lo spinge? - Cosa pensa dei non-morti che evoca? Sono carne da macello, hanno una loro dignità... - Cosa pensa della morte? Deve essere sconfitta, o è ineluttabile e tutto ciò che si può fare è muoversene al limite? E altre ancora, che chiaramente dovrai pensare tu! Questo non risponde naturalmente alla domanda sull'allineamento, ma potrebbe agevolarti nell'interpretazione. Per quanto riguarda il paladino, tutto dipende da come lui vuole giocare il paladino. Se decide di giocarlo usando il codice di condotta del manuale, la cosa non può finire bene (per il paladino, ovviamente), dato che il codice è zeppo di contraddizioni e probabilmente lo costringerà ad attaccarti, in modo onorevole. Cosa che si concluderà con lui che muore malamente e tu che lo rianimi come non morto al tuo servizio. No buono... Se invece decide di fare una cosa più furba e cioè un paladino più "vero", con magari delle zone grige, rielaborando quel codice di condotta, allora le cose possono funzionare. Ad esempio, potrebbe ritenere che il male vero sia quello degli esterni e dei non.morti senzienti, perciò finché le creature che evochi rimangono al tuo servizio e tu non sei malvagio, la cosa potrebbe andargli bene. Naturalmente, però, questo è un consiglio "pezza". Come dice Ithilden, la situazione è spinosa.
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